Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega

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Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
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                                            Cultura I forum dell’Espresso
Pag. 82 N.27 - 1 luglio 2018
01/07/2018
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                  diffusione:236776
Pag. 82 N.27 - 1 luglio 2018                                                   tiratura:348760

                                                                                                 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
                                                Illustrazione di Ettore Viola

       Caccia
   allo
                                             a cura di SABINA MINARDI
                                                  foto di Augusto Casasoli

                                Il capolavoro che non c’è.
                                  Lo strapotere dei grandi
                                    editori. Le alleanze per
                               vincere, alla vigilia del più
                                     prestigioso, e feroce,
                                         premio letterario.
                                        Specchio dell’Italia
                                                           L’Espresso 1 luglio 2018   83
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                                                                               diffusione:236776
Pag. 82 N.27 - 1 luglio 2018                                                                                                                tiratura:348760

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        Cultura I forum dell’Espresso

      C
                           ome sta l’editoria italiana?
                           Abbiamo utilizzato la finale del
                           premio Strega per parlarne, e per
                           discutere dei libri in gara e di ciò
                           che rappresentano in questa esta-
                           te 2018: non certo una stagione
        qualunque, ma un tempo molto particolare dal pun-
        to di vista politico, sociale, civile. Con la scrittrice
        Elvira Seminara, il critico Alberto Asor Rosa, lo
        scrittore Paolo Di Paolo, l’editore Gian Arturo Fer-
        rari, per anni al vertice del Gruppo Mondadori,

        interlocutori non direttamente coin-            che di gruppo o di casa editrice?), tra        che ci sia un percorso di riappropriazione
        volti nella sfida, alla vigilia del più pre-    giurati di lungo corso che storcono il         di anni di fragilità a noi prossimi. C’è
        stigioso e bellicoso tra i premi letterari,     naso sull’allargamento dei votanti (ai 400     qualcosa che ci avvicina, che ci fa paura
        apriamo un confronto sui libri finalisti.       Amici della Domenica si sono aggiunti          in questo contatto con la storia recente:
        Intorno ai quali case editrici, editor,         200 intellettuali che, con i 20 voti collet-   la fragilità, la precarietà, la perdita di re-
        agenti, uffici stampa, e solo da ultimi gli     tivi delle Biblioteche di Roma e i 40 letto-   lazioni civili. Anche nei libri esclusi c’era-
        autori, si agitano da mesi l’un contro          ri forti selezionati dalle librerie, portano   no elementi simili: ne “Il sangue giusto”
        l’altro armati.                                 gli aventi diritto a 660). E critici che si    di Francesca Melandri, che racconta la
           La cinquina fa registrare una buona          interrogano sulla qualità letteraria in        relazione con lo straniero; in “Dalla mia
        notizia, in un premio che solo dieci volte      gioco: come Filippo La Porta, che provo-       terrazza si vede casa tua” di Elvis Malaj,
        nel corso della sua storia è stato attribuito   ca auspicando l’ex aequo, un premio a          storia di transizione tra Italia e Albania.
        a una donna - da ultimo a Melania Maz-          un’ideale antologia con le pagine migliori     A me sembra che proprio la transizione
        zucco nel 2003: svetta Helena Janeczek,         di ciascuno. Da qui parte il dibattito.        sia la categoria sfuggente, friabile, scre-
        in compagnia di Sandra Petrignani e Lia         Elvira Seminara: «Prima che della quali-       polata, che accomuna i libri. Transizione
        Levi. Tre donne più due uomini, Marco           tà letteraria, vorrei ragionare sui temi dei   anche nel corpo, come nelle storie di
        Balzano e Carlo D’Amicis. Autori di ro-         libri, a partire da quello storico. Mi piace   amori impediti o di trasformazioni ses-
        manzi apparentemente diversi, ma in             molto che questi libri dialoghino tra di       suali. Mi sembra rassicurante l’attenzio-
        larga parte inclini a indagare la storia e la   loro: con esclusione de “Il gioco”, tutti e    ne verso questi temi - leggi razziali, soli-
        memoria. Il vincitore? Lo decreterà la          quattro affrontano gli anni tra i Venti e i    tudine- gli stessi sollevati all’esame di
        giuria al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, il    Quaranta del Novecento: Lia Levi parlan-       maturità: storie che fanno male, fanno
        5 luglio. Ora, mentre il quintetto forzosa-     do di leggi razziali, Balzano di un episodio   memoria. Mai come oggi essenziale».
        mente unito completa il suo pellegrinag-        trascurato della nostra memoria con un         Gian Arturo Ferrari: «Il giudizio sulla
        gio per festival e città (di rientro da San     campanile sommerso che ha una forza            qualità letteraria lo lascerei ai posteri...
        Pietroburgo, ospiti dell’Istituto italiano di   evocativa interessantissima. Janeczek          più della metà dei vincitori del premio
        cultura, gran finale sul palco di Massen-       racconta la storia di Gerda Tardo, morta       Nobel sono oggi dei perfetti sconosciuti,
        zio, a Roma, il 3 luglio), è il dietro le       durante la guerra civile spagnola, Natalia     due terzi dei vincitori del Premio Strega
        quinte a fare da protagonista. Tra allean-      Ginzburg, della Petrignani, non ha biso-       non sono più pubblicati. Parlerei di gusto,
        ze da ridefinire (a chi andrà il voto degli     gno di didascalie. Il fatto che questi libri   che il pubblico nel suo insieme misterio-
                                                                                                                                                        Foto: A3

        esclusi? In Mondadori prevarranno logi-         siano stati scritti e premiati mi fa pensare   samente coagula intorno a certi libri. È

        84   1 luglio 2018 L’Espresso
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                                                                           diffusione:236776
Pag. 82 N.27 - 1 luglio 2018                                                                                                            tiratura:348760

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                                                                                                     Leica, giochi
                Sotto: Elvira Seminara con Alberto Asor Rosa in un momento della discussione
                                                                                                     e corsare
                                                                                                     Con Paolo Cognetti, vincitore del
                                                                                                     Premio Strega 2017, a presiedere
                                                                                                     le votazioni ecco la cinquina dei
                                                                                                     finalisti.

                                                                                                     La Ragazza con la Leica di Helena
                                                                                                     Janeczek, edito da Guanda,
                                                                                                     proposto da Marco Santagata, ha
                                                                                                     ottenuto 256 voti. Biografia di Gerda
                                                                                                     Taro, prima fotografa caduta su un
                                                                                                                     campo di battaglia,
                                                                                                                     compagna di Robert
                                                                                                                     Capa.

                                                                                                                    Resto qui di Marco
                                                                                                                    Balzano, Einaudi,
                                                                                                                    proposto da Pierluigi
                                                                                                                    Battista, ha avuto
                                                                                                                    243 voti. In una
                                                                                                                    vallata del Sudtirolo
                                                                                                                    la persecuzione

      “
                                                                                                                    linguistica, etnica,
                                                                                                                    culturale, quando
                                                                                                                    Mussolini mette al
          Ci sono stati Uomini e No,                                                                                bando il tedesco.

       Apocalittici e Integrati,
       Sommersi e Salvati, tocca ora
                                                                                          “                         La corsara, Ritratto
                                                                                                                    di Natalia Ginzburg,
                                                                                                                    di Sandra Petrignani,
                                                                                                                    Neri Pozza, proposto
                                                                                                                    da Biancamaria
                                                                                                                    Frabotta, ha avuto
       ai Soddisfatti e Rimborsati                                                                                  200 voti. Biografia di
                                                                                                                    una protagonista del
                                                                                                                    nostro panorama
                                                                           Elvira Seminara                          culturale.

       inutile ricordare che i più grandi scrittori   tutti quelli che parlano di qualità, non                      Questa sera è già
       del Novecento non hanno vinto il Nobel,        credo che ci sarà nessuno tra gli autori di                   domani, di Lia Levi,
       i più grandi romanzieri del Secondo No-        quest’anno che replichi l’incredibile suc-                    edizioni e/o,
       vecento non hanno vinto lo Strega. Quin-       cesso dell’anno scorso di Cognetti, che ha                    proposto da Dacia
       di calma: stiamo parlando di un premio,        venduto 300 mila copie, una cifra pazze-                      Maraini, ha avuto
       di una grande festa, non di una messa          sca. Lo Strega rimane ciò che è sempre                        173 voti. Storia di
       cantata. Quest’anno tra i libri che ho letto   stato, nonostante i tentativi di riforma: un                  una famiglia ebraica
       molto sinceramente non mi sembra che           premio amato dal pubblico, che ha fiducia                     negli anni delle leggi
       ci sia il capolavoro destinato a varcare i     nelle sue scelte. Un premio istituzionale                     razziali.
       secoli. Sono buoni libri, oggi la qualità      che rappresenta la società italiana nelle
       media si è molto innalzata. Ho trovato         sue luci e ombre. È come siamo noi. E                         Il gioco, di Carlo
       bello il libro di Balzano, specie nella par-   funziona».                                                    D’Amicis, Mondadori,
       te riguardante la guerra. Bello il libro       L’Espresso: «È sempre valida la “regola                       proposto da Nicola
       della Janeczek, molto simile a lei. Mi è       del quattro”: vincere lo Strega, cioè, fa                     Lagioia, ha raggiunto
       piaciuta molto la vita della Ginzburg di       moltiplicare per quattro quanto il libro ha                   151 voti. Triangolo
       Sandra Petrignani. Riguardo alle vendite,      venduto fino a quel momento?».                                erotico e ossessioni
       che alla fine è ciò a cui tendono quasi        Ferrari: «Si moltiplica per molte più                         sessuali.

                                                                                                                    L’Espresso 1 luglio 2018   85
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                                                                                diffusione:236776
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        Cultura I forum dell’Espresso
                                                                                                       Gian Arturo Ferrari, in collegamento Skype.
                                                                                          Sotto: la scheda del primo spoglio (appunti non ufficiali)

             volte! Ma può anche non moltiplicar-
             si per niente: ci sono esempi, che non
        è elegante fare, di libri rimasti più o meno
        dove stavano anche dopo aver vinto il
        premio. Non è automatico. Se un libro
        piace al pubblico si capisce prima della
        vittoria, lo Strega fa da moltiplicatore. Il
        pubblico non si è quasi mai sbagliato.
        Sono un grande difensore dello Strega. In
        un Paese “scassato” come il nostro un po’
        di istituzioni fanno bene. Polemiche,
        trame e retroscena inclusi».
        L’Espresso: «Non c’è dubbio: lo Strega in
        Italia è una certezza. È il Palio della nar-
        rativa: tutto è già scritto dall’inizio, tutto
        può succedere fino all’ultimo».
        Ferrari: «Coincide con la storia repubbli-
        cana. È uno spaccato dell’Italia migliore.
        Merito di quel gruppo di intellettuali
        sbeffeggiato pure al cinema: ricordo Gas-
        sman che interpretava Maria Bellonci ne
        “I Mostri”... Gli sberleffi allo Strega arri-

                                                         “
        vano da lontano. Ma mi è molto caro».
        Alberto Asor Rosa:«Non mi sento di
        dare un giudizio sulla qualità degli ultimi
                                                             I piccoli editori non vincono?
        concorrenti, anche perché siamo ancora
        dei votanti. Io ne ho votati due. Credo che      I loro libri piacciono meno. Il                                                      “
        lo Strega rappresenti un termometro at-
        tendibile dei valori presenti nella ricerca
        letteraria e nella narrativa italiana. Ho
                                                         premio rappresenta la società,
        rivisto i vincitori degli ultimi 15 anni: tra
        loro ce ne sono almeno dieci di altissimo        come siamo noi. E funziona
        livello, ed è una media molto positiva per
        un premio. Alcuni di questi vincitori                                                                            Gian Arturo Ferrari
        hanno costituito la base per una ricerca
        di altri autori. Anche la distribuzione          na e della sua psiche. Perdura oggi tale       si solleva raramente a una qualità supe-
        degli editori è significativa. In 15 anni        tensione? Direi che si allenta un po’. L’o-    riore. Se penso a “La solitudine dei nume-
        trovo 4 volte Einaudi, 5 Mondadori...».          rientamento che esprimono questi libri è       ri primi”, c’è uno sbalzo che qui è difficile
        Ferrari: «...siamo i più bravi».                 di rappresentarci dei casi molto partico-      cogliere».
        Asor Rosa: «...3 Rizzoli, 2 Bompiani, 1          lari, con una attitudine più riflessiva che    Paolo Di Paolo: «Dobbiamo chiederci se
        Feltrinelli. Non esistono gli editori mino-      interpretativa. Qualcuno è di una noia         i libri finalisti allo Strega riflettano davve-
        ri. Qui si aprirebbe il discorso sul rappor-     mortale. Non interpreta, riflette. Anche       ro qualcosa. Lo dico perché rispetto ai
        to tra potenza editoriale e risultati del        nella cinquina, ma non voglio dire di più.     candidati intervengono molte variabili a
        voto. Intanto ci tengo a dire che se legges-     È un riflesso di un allentamento comples-      determinare la dozzina, la cinquina, il
        simo i dieci autori scopriremmo che              sivo della ricerca narrativa? Sì. Da tempo     vincitore. C’è un aspetto preponderante
        hanno puntualmente rappresentato i               scrivo che la ricerca dei poeti è più auten-   del mondo editoriale, di cui Ferrari è l’e-
        passaggi di interesse non solo della nar-        tica di quella dei narratori: rinunciando a    sponente più evidente, e riguarda come
        rativa ma del costume italiano: Sandro           priori all’idea di vendere 300 mila copie,     lo Strega si sia sposato all’editoria specie
        Veronesi con “Caos Calmo”, “La ferocia”          possono fare a meno di quelle forme di         nell’ultimo quindicennio...».
        di Nicola Lagioia... Credo che il Premio         semplificazione e di attrazione psicologi-     Ferrari: «Il Premio era nato già così».
        sia servito a rappresentare l’evoluzione di      ca da cui i narratori sono sempre più ca-      Di Paolo: «Da una cerchia di scrittori... ».
                                                                                                                                                          Foto: A3

        molti aspetti profondi della società italia-     ratterizzati. Oggi la buona qualità media      Ferrari: «Il fatto che lo Strega si sia sposa-

        86   1 luglio 2018 L’Espresso
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                                                                             diffusione:236776
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                                                                                                      Perché non io?
                                                                                                      Le attese dei cinque finalisti
                                                                                                      confessate a L’Espresso

                                                                                                      HELENA JANECZEK
                                                                                                      “Non so davvero chi
       to all’editoria è l’aspetto che ne ha deter-    titoli che escono ogni anno noi non ab-        vincerà. Ma ho
       minato sopravvivenza e successo».               biamo assolutamente idea della qualità         dedicato il mio libro a
       Di Paolo: «Sì, ma Maria Bellonci era una        effettiva che può albergare ben oltre que-     una ragazza che ha
       scrittrice. Io parlo di dirigenti come lei      sti cinque libri».                             creduto a una vittoria sempre più
       che hanno avuto un ruolo da protagoni-          Ferrari: «Sono un tifoso molto acceso          difficile lottando con il sorriso sulle
       sta, ben più dei fondatori. È evidente che      dell’Inter. Ho lavorato per anni in Mon-
                                                                                                      labbra. Gerda Taro è stata travolta
       il sodalizio con l’editoria è un fatto di so-   dadori e la Mondadori è la Juventus del
       pravvivenza, però è diventato un vizio di       campionato editoriale. Noi interisti pos-      da un carro armato, io non mi farò
       forma, dove il grande gruppo - lei dice il      siamo dire che comprano gli arbitri, ma i      neanche un graffio. Sono pronta a
       più bravo - forse è semplicemente il più        risultati sono lì. Credo che Mondadori sia     spendermi subito per altri obiettivi,
       potente. E falsa la prospettiva».               stata sì favorita, ma non negli ultimi anni.   comunque vada a finire”.
       Ferrari: «Ecco un punto classico del dibat-     Semmai all’inizio, da Maria Bellonci, che
       tito sullo Strega: il grande editore che        era un’autrice Mondadori».                     MARCO BALZANO
       manipola e controlla. Tra i libri degli ul-     Asor Rosa: «A metà degli anni Sessanta         “Fatta la più ovvia delle
       timi 15 anni alcuni erano esordienti asso-      scrissi un articolo violentissimo contro       premesse, cioè che
       luti, non erano costati un soldo: era stata     i premi letterari, “strumento mefitico di      non mi dispiacerebbe
       fatta una scelta. Penso a Giordano o a          padronanza della cultura italiana da           vincere, sarei contento
       Piperno. La ragione per la quale i piccoli      parte della grande editoria”. Oggi riten-      se prevalesse Lia Levi”.
       editori non vincono lo Strega - e mi spia-      go che la polemica contro la grande
       ce dirlo ma lo farò, infrangendo un tabù        editoria tenda a favorire soluzioni di         SANDRA PETRIGNANI
       - è che i loro libri piacciono meno di          organizzazione che non condivido. Pen-
                                                                                                      “Ci si augura che vinca
       quelli dei grandi editori. Punto».              so all’allargamento dell’elettorato. Do-
       Di Paolo: «Non sono d’accordo. Al di là         vrebbe servire a sottrarre ai grandi edi-      una donna. Ci si
       del valore di un libro come “La solitudine      tori il patrimonio rappresentato dai loro      augura che vinca un
       dei numeri primi”, a maggior ragione            molti amici tra i 400 votanti. Ma pur          editore indipendente.
       perché Giordano era uno sconosciuto ha          essendo positivo verso lo sforzo che si        Perché non il mio libro, allora? Non
       influito la capacità di fare campagna elet-     sta compiendo dopo la scomparsa di             sarebbe male se così rivincesse
       torale. Non ho mai creduto che i giurati        Tullio De Mauro, credo che questa idea         anche una grande scrittrice che nel
       siano ostaggio di logiche editoriali, però      non stia né in cielo né in terra: può pro-     ‘63 s’aggiudicò uno Strega tra i più
       che ci sia stata una strategia pesante su       durre inconvenienti qualitativi. Gente         duraturi e popolari”.
       certi libri, vincitori già in partenza, è in-   che vota non dico non sapendo né leg-
       dubbio. Ciò non mi scandalizza, e neppu-        gere né scrivere, ma quasi. L’elettorato       LIA LEVI
       re l’aria di distacco e di cinismo che lei ha   deve essere qualificato, ristretto. E più      “Quasi sempre la realtà
       sempre avuto parlando del premio: ma un         soggetto al potere delle grandi case edi-
                                                                                                      per rappresentarsi
       po’ mi irrita. Dirà che parlo così perché       trici: sono loro ad aver fatto la poesia e
       non ho vinto. Io credo che parlare di           la narrativa italiana negli ultimi cin-        ha bisogno
       grande editoria, sovrapponendole il valo-       quant’anni».                                   dell’immaginazione, insomma il
       re assoluto, è ridicolo. Perché su 60 mila      Ferrari: «Concordo: l’allargamento della       romanzo può essere più vero del
                                                       platea elettorale è ininfluente: vincono gli   vero, ma non sempre. Se vi scrivo
                                                       stessi che avrebbero vinto con l’elettorato    “vincerò io lo Strega di quest’anno”
                                                       ristretto. E noi italiani dobbiamo uscire      tranquilli, ve lo dico da romanziera.
                                                       da questa furia antielitaria. Il Pulitzer è    Così sono libera di metterci tutti i
                                                       assegnato da una giuria. I premi francesi      particolari che voglio compreso il
                                                       pure. Sennò mettiamo i cinque titoli in        trasferimento sulla mia testa della
                                                       una delle numerose consultazioni eletto-
                                                       rali nazionali e facciamo votare l’elettora-
                                                                                                      corona della Regina Elisabetta”.
                                                       to più ampio possibile».
                                                       L’Espresso: «Questi libri si occupano di       CARLO D’AMICIS
                                                       argomenti storici e politici. Però, rischia-   “Vincerà una donna,
                                                       no di rispecchiare poco la società italiana.   oppure Marco
                                                       O meglio, riflettono, ma non inter-            Balzano”.
                                                       pretano. C’è un risvolto letterario del

                                                                                                                      L’Espresso 1 luglio 2018   87
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                                                                               diffusione:236776
Pag. 82 N.27 - 1 luglio 2018                                                                                                                tiratura:348760

                                                                                                                                                              La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
        Cultura I forum dell’Espresso

              vento populista o la letteratura ne è     Seminara: « Ci sono stati gli Uomini e No,     abbia pensato il premio come cosa sua,
              immune? »                                 gli Apocalittici e Integrati, i Sommersi e i   per anni, è evidente. Solo che questi mec-
        Asor Rosa: «Ho compiuto uno sforzo              Salvati, poi i Soddisfatti e Rimborsati.       canismi editoriali si svolgono sulla pelle
        caduto nel nulla quando in “Scrittori e         Succede quando l’economia di mercato si        dello scrittore, il meno influente della
        massa” ho sostenuto che il termine popu-        occupa anche di cultura. Lo aveva già          partita. So come si vive in quei mesi: vuoi
        lismo è inadeguato alla realtà di questi        notato, nel ’68, Pasolini: la cultura è un     difendere il tuo lavoro, ma sai che il risul-
        fenomeni. Perché l’elemento sociocultu-         fatto di mercato, gli editori fanno econo-     tato non dipenderà da te. Le telefonate
        rale dominante non è più il popolo ma la        mia di consumo, il libro è un bene di          che impazzano, le email: è una campagna
        massa. La differenza è enorme. Se al po-        consumo, non c’è più spazio per lo scrit-      elettorale. Che poi i giurati abbiano auto-
        polo si è sostituita la massa - cosa che        tore serio. I premi fanno bene perché          nomia è sicuro. Tornando alla forma, se
        potrebbe spiegare la realtà italiana - il       aiutano a vendere i libri. Non fanno emer-     il premio è cartina di tornasole credo che
        referente della rappresentazione cambia         gere i migliori in assoluto, ma li aiutano a   più che il disorientamento dello scrittore
        aspetto. Perché la massa è costretta a          farli tradurre. Delle piccole case editrici    di fronte al compito interpretativo riflet-
        giocare un ruolo che l’individuo proleta-       vorrei dire che sono loro, quasi esclusiva-    ta il loro stato d’animo: non sentirsi at-
        rio o colto giocava un tempo nei confron-       mente, a fare ricerca sulla lingua. E spes-    trezzati di fronte a certe complessità».
        ti del popolo e delle sue articolazioni.        so non riescono a gareggiare per i costi       L’Espresso: «Il fatto che ci sia stato un
        Come si fa a rappresentarlo? Non ho ri-         alti. Un libro che vince ha budget e inve-     appello politico - sull’Aquarius- sembra
        sposta. Questi poveri autori devono af-         stimenti ben prima di entrare nell’arena».     esprimere l’esigenza di un intervento sul
        frontare un compito finora mai affronta-        Di Paolo: «Aggiungo una cosa, senza            presente che forse non c’è sui libri».
        to. I risultati sono in via di elaborazione».   polemica con Ferrari: che la Mondadori         Di Paolo: «Da una parte c’è una perdita di
                                                                                                       autorevolezza come figura pubblica.
                                                                                                       Dall’altra, anche se uno scrittore sceglie,
                                                                                                       con onestà, di non inseguire il presente,
                                                                                                       ciò che accade lo mette a disagio».
                                                                                                       L’Espresso: «Questa narrativa dunque
                                                                                                       riflette la crisi di ruolo dell’intellettuale.
                                                                                                       Edoardo Albinati ha descritto chiara-
                                                                                                       mente il meccanismo: l’intellettuale com-
                                                                                                       menta, interpellato dice la sua. Quando
                                                                                                       dovrebbe dire solo la verità».
                                                                                                       Asor Rosa: «La difficoltà degli scrittori è
                                                                                                       parte di una difficoltà del mondo intellet-
                                                                                                       tuale, certo. Una volta c’erano Pasolini,
                                                                                                       Calvino, Gadda, Bilenchi, Pratolini, e il
                                                                                                       nesso attività letteraria e riflessione intel-
                                                                                                       lettuale era assolutamente lineare. Oggi
                                                                                                       chi è rimasto ad esprimere una posizione
                                                                                                       di ordine generale a partire da un fatto?
                                                                                                       In tre o in quattro».
                                                                                                       L’Espresso: «I libri in cinquina indicano

       “
                                                                                                       un lavoro partito un anno fa, quando
           Lo scrittore ha perso                                                                       cominciava l’onda populista. Sono stati
                                                                                                       scelti, pubblicati e lanciati. Mondadori ha
        autorevolezza. Anche se non                                                        “           scelto D’Amicis. C’erano altri libri che
                                                                                                       avrebbero potuto rappresentare il pre-
                                                                                                       sente ma non ha voluto portarli avanti.
        insegue il presente, ciò che                                                                   Anche questo è un modo con il quale i
                                                                                                       grandi editori controllano».
                                                                                                       Seminara: «Lo Strega nasce nel 1947.
        accade lo mette a disagio                                                                      C’era una militanza dello scrittore fisio-
                                                                                                       logica. La separazione tra industria edi-
                                                                               Paolo Di Paolo          toriale e società letteraria è avvenuta

        88   1 luglio 2018 L’Espresso
Cultura I forum dell'Espresso - Premio Strega
01/07/2018                                                                                                                              diffusione:236776
Pag. 82 N.27 - 1 luglio 2018                                                                                                               tiratura:348760

                                                                                                                                                             La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
                                                                                                             Gli ultimi
                                                     Sotto: Alberto Asor Rosa. A sinistra: Paolo Di Paolo
                                                                                                             10 vincitori
                                                                                                             2008
                                                                                                             PAOLO GIORDANO
                                                                                                             La solitudine dei numeri primi
                                                                                                             Mondadori
                                                                                                             2009
                                                                                                             TIZIANO SCARPA
                                                                                                             Stabat mater
                                                                                                             Einaudi
                                                                                                             2010
                                                                                                             ANTONIO PENNACCHI
                                                                                                             Canale Mussolini
                                                                                                             Mondadori
                                                                                                             2011
                                                                                                             EDOARDO NESI
                                                                                                             Storia della mia gente
                                                                                                             Bompiani
                                                                                                             2012
                                                                                                             ALESSANDRO PIPERNO
                                                                                                             Inseparabili. Il fuoco amico

               “
                                                                                                             dei ricordi
                                                                                                             Mondadori
                                                                                                             2013
                  La ricerca narrativa si                                                                    WALTER SITI
                                                                                                             Resistere non serve a niente

               allenta. Questi testi riflettono
               più che interpretare. Qualcuno
                                                                                                  “          Rizzoli
                                                                                                             2014
                                                                                                             FRANCESCO PICCOLO
                                                                                                             Il desiderio di essere come tutti
                                                                                                             Einaudi

               è di una noia mortale                                                                         2015
                                                                                                             NICOLA LAGIOIA
                                                                                                             La ferocia
                                                                                Alberto Asor Rosa            Einaudi

               dopo. Questa degenerazione dell’identi-        tisti, non lo so. Ho un’idea dei due princi-   2016
               tà, che vivo sulla mia stessa pelle, attiene   pali contendenti, che poi sono quelli arri-    EDOARDO ALBINATI
                                                                                                             La scuola cattolica
               al contesto tecnologico in cui viviamo. E      vati primo e secondo».
                                                                                                             Rizzoli
               alla fine del ruolo del critico letterario,    Di Paolo: «Se la giocano Janeczek e Bal-
               estromesso dai giornali e sostituito dal       zano. Si sa che Einaudi tira un po’ il         2017
               blogger. Ce ne sono di bravissimi, però i      freno. Io mi auguro che vinca una delle        PAOLO COGNETTI
               veicoli della letteratura sono cambiati. La    tre donne, perché è inaccettabile che          Le otto montagne
               lingua ne è coinvolta: diventa ibridata,       negli ultimi quindici anni non abbia mai       Einaudi
               contaminata, non più letteraria ma nean-       vinto una».
               che giornalistica. Già Calvino parlava di      Asor Rosa: «Il nome del vincitore non lo
               “interlingua”, fungibile, plasmabile, facile   voglio pensare, e non lo voglio dire».
               da tradurre. Più che pensiero debole sia-      Seminara:«Chi vincerà? Il più votato». n
               mo di fronte a una lingua debolissima».
               L’Espresso: «Siamo ormai prossimi alla                  hanno partecipato al dibattito
               finale. Chi vincerà lo Strega 2018? Fate           Marco Damilano, Leopoldo Fabiani,
               un pronostico».                                            Angiola Codacci-Pisanelli,
    Foto: A3

               Ferrari: «Diversamente da tutti i complot-                           Sabina Minardi
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