#IOVADOALSOLE IN "UN BAGNO DI .. SALUTE" - POSITANO NEWS

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#IOVADOALSOLE IN "UN BAGNO DI .. SALUTE" - POSITANO NEWS
ESTATE 2020

                              #IoVadoAlSole
                                                  in
                                     “Un bagno di….. salute”
        Premessa
        Uno studio della Camera di Commercio di Milano affermava che alla fine dell’estate del 2018
il numero di stabilimenti balneari italiani aveva raggiunto quota 7.816 tra spiagge sul mare, sui laghi
e sui fiumi.
        Legambiente, nel proprio rapporto Spiagge 2019, sosteneva che a fronte di ben 3.346 km di
coste sabbiose in Italia insistono ben 52.619 concessioni demaniali marittime, di cui 11.104 per
stabilimenti balneari, 1.231 per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici, mentre le restanti
sono distribuite su vari utilizzi.
        Un’indagine condotta nel 2019 dal Centro Studi Turistici per Ebntur - l’ente bilaterale del
turismo fondato da Assocamping, Assohotel, Assoviaggi, Fiba, Fiepet insieme a Filcams-Cgil,
Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil – dichiarava che nel nostro paese il turismo dà lavoro, direttamente e
indirettamente, al 14,7% della forza lavoro italiano, con previsioni di crescita di incidenza (prima
dell’attuale situazione) pari al 16,5%.

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In particolare, agli inizi del 2019, le stime previsionali indicavano la maggiore propensione ad
assumere nuova forza lavoro proprio negli stabilimenti balneari: il 38,9% degli imprenditori del
settore in quel momento segnalava la volontà di prendere uno o più nuovi dipendenti.
       Tali sintetici dati basterebbero da soli a rendere l’idea di cosa rappresenta oggi il settore
balneare per l’Economia italiana. Oggi, tuttavia, dobbiamo fare i conti con un fenomeno sociale che
nessuno poteva prevedere: la pandemia che ha colpito l’intero pianeta e la paura sociale che tale
fenomeno ha determinato.
       Come noto, sin dal primo decreto legge varato dal Consiglio dei ministri il 23 febbraio 2020,
il nostro Paese ha deciso di fronteggiare la pandemia da Covid 19 con misure di distanziamento
sociale sempre più rigorose. Da ultimo, con il Dpcm 10 aprile 2020, tutte le misure sono state
prorogate fino al 3 maggio.
       Le Regioni italiane ed in particolare la Regione Campania, ritengono il distanziamento
sociale come la principale se non l’unica fonte di prevenzione veramente utile a limitare il
contagio.
       Raccogliendo l’invito del Presidente De Luca, il nostro gruppo di lavoro, arricchito da
un’eccellenza accademica del campo medico, ha ritenuto opportuno offrire il proprio contributo
all’obiettivo di rendere la ripresa stabile nel tempo e sicura dal punto di vista sanitario.
       Il presente documento intende affrontare la fase della ripresa partendo dai dati scientifici,
medici, tecnici e normativa per arrivare ad una sintesi che sia sostenibile dal punto di vista
economico e sociale.
       Ricordiamo tutti che da sempre al mare ed in spiaggia ci si va innanzitutto per curarsi.
       Lo stabilimento balneare, oltre ad essere luogo di semplice svago è da sempre postazione
attiva nelle buone pratiche di salvaguardia della salute dei cittadini.
       L’emergenza pandemica in atto ci impone di individuare soluzioni pratiche,
scientificamente assentibili, che garantiscano la più amia fruizione possibile nel pieno rispetto
della salute dei fruitori e degli operatori.
       L’esperienza accumulata nel corso degli anni, corroborata dall’apporto di importanti
personalità del campo medico e della prevenzione, ci permette di affermare che gli stabilimenti
balneari, sin dall’inizio della “fase 2” risulteranno, per l’utenza e per i lavoratori, luogo accessibile e
sicuro nel pieno rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale e sull'utilizzo dei dispositivi di
protezione individuale.

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Gli scienziati ci dicono che il periodo post pandemico non avrà certo una breve durata. Fino a
quando non si giungerà alla vaccinazione di massa il pericolo di contagio sarà sempre alto.
    I complessi balneari, a nostro parere giocheranno un ruolo importantissimo sia sotto il profilo
medico che quello sociale.
    Lo stabilimento balneare è notoriamente luogo aperto (con ricambio d’aria costante),
soleggiato (disinfettato costantemente dai raggi ultravioletti del sole) ampio (in linea con la regola
nazionale del distanziamento sociale). In sintesi, uno dei luoghi più sicuri da frequentare anche in
epoca post-pandemica.
    Se poi si considerano gli enormi benefici del sole, dell’apporto vitaminico, dei benefici
dell’acqua di mare, allora si comprenderà appieno il motivo del nostro entusiasmo: lo
stabilimento balneare deve essere considerato come IL LUOGO SIMBOLO DI RIPARTENZA
DELL’ITALIA, DELLE SUE RISORSE CULTURALI ED ECONOMICHE.

        I vantaggi della balneazione per la nostra salute

    1) La balneazione sulle rive del mare offre indubbi vantaggi in termini di salute per alcune delle ragioni
       sottoelencate:
       a) Gli stabilimenti balneari sono per definizione strutture all’aria aperta. E’ a tutti noto che la
           prevenzione dal contagio (al di là delle procedure elencate al punto 1) si attua anche limitando,
           quando possibile, che diverse persone sostino in luoghi chiusi. Inoltre, le zone costiere
           soprattutto quelle campane sono notoriamente esposte a brezze di mare che tendono a spostare
           aria stagnante (un esempio è il minor inquinamento da micro particelle di cui godono territori
           rivieraschi).
       b) Gli stabilimenti balneari offrono l’opportunità di attività motoria organizzata all’aria aperta con
           possibilità certa di poterla consentire con un controllato distanziamento.
       c) L’esposizione ai raggi solari costituisce, dal punto di vista prettamente medico, un notevole
           vantaggio per la salute umana. I presupposti scientifici si fondano sulla produzione di vitamina
           D.

        La vitamina D si trova in alcuni alimenti (latte,formaggi, tuorlo d’uovo, salmone, pesce spada, tonno,
sgombro, aringhe e sardine, avocado e bevande vegetali contenenti anche latte di mandorla e quello di soia).
Ma la fonte maggiore è rappresentata dalla sintesi di essa da parte della cute esposta al Sole, il cui spettro di
radiazioni va dall’Ultravioletto (UV) (290-400 nm) alla luce Visibile (400-760 nm) fino agli Infrarossi (> 760
nm). Le vie metaboliche che portano alla sintesi della vitamina D sono ben note: l’esposizione cutanea agli
UV solari, in particolare all’UVB (290-320 nm), convertono il 7-diidrocolesterolo in provitamina D3 e vitamina
D3 che attraverso altri intermediari vengono trasformate, prima nel fegato e poi nei reni, in vitamina D.
Questa vitamina esercita il suo effetto regolatorio quando la sua forma attiva si lega al suo recettore nel

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nucleo delle cellule (vitamin D receptor o VDR) e, attraverso altri recettori promuove l’attivazione di
molteplici geni.
        Un tempo si pensava che la vitamina D avesse un ruolo importante solo nella mineralizzazione ossea
e nell’omeostasi del calcio, attualmente essa viene considerata come un vero e proprio ormone per le sue
molteplici funzioni che esercita sulla salute umana. Esiste un’amplissima letteratura scientifica che ha posto
la vitamina D al centro dell’interesse dei ricercatori in campo cardiovascolare ed oncologico, ma ciò che più
sta emergendo da ormai più di 15 anni è la sua funzione sul sistema immunitario e conseguentemente nella
sua funzione antivirale. La diminuzione di vitamina D può quindi giocare un ruolo fortemente negativo nella
prevenzione/aggravamento di numerose malattie fra cui quelle infettive. A tale proposito giova ricordare che
il premio Nobel per la medicina fu conferito, nel lontano 1903, a Niels Finsen per aver ideato la cura con raggi
UV (fototerapia) della tubercolosi cutanea, aprendo la via alla costituzione dei cosiddetti “sanatori” nei quali
i pazienti curavano la loro malattia infettiva grazie alle esposizioni ai raggi solari (elioterapia).
        La vitamina D risulta fondamentale nel modulare la cosiddetta immunità innata in cui un ruolo
centrale viene giocato dai cosiddetti toll-like receptors (TLRs) alcuni dei quali riconoscono proteine virali, acidi
nucleici e lipopolisaccaridi batterici. Ma ciò che appare più interessante è che la vitamina D è in grado di
modulare la risposta immunitaria acquisita e sopprimere selettivamente la produzione di citochine pro-
infiammatorie e l’infiltrazione di leucociti nei siti infiammatori e, pertanto, ridurre l’infiammazione.
In molte parti del mondo occidentale i livelli di vitamina D sono al di sotto dei limiti della norma per gran
parte della popolazione per una insufficiente sintesi cutanea o per diminuito apporto dietetico. Bassi livelli di
Vitamina D possono rappresentare un serio problema in termini di regolazione della risposta immunitaria e
numerosi studi hanno evidenziato come numerose malattie di origine virale tendano a colpire in misura
maggiore soggetti con un certo grado di ipovitaminosi D.
Pertanto, ritornando a quanto detto inizialmente, si può affermare che il corretto e sicuro funzionamento
degli stabilimenti balneari può costituire un documentato vantaggio in termini di salute in un periodo
contrassegnato dal rischio di malattia da coronavirus.

       Il complesso balneare come posto sicuro di aggregazione e non assembramento
        (implementazione della sicurezza del personale e dell’utenza ai sensi della legge n.
        81/2008 e ss.mm.ii.).

        Gli indiscussi vantaggi per la salute dovranno tuttavia tener conto delle regole che la scienza
ci impone in periodi di pandemia. In tal senso il nostro studio fonda le proprie affermazioni su due
distinti pilastri:

        1) sicurezza degli utenti e del personale e 2) vantaggi per la salute degli utenti.

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Per quanto riguarda la sicurezza di utenti e personale, in attesa di eventuali nuove linee
guida emanate dalle Autorità competenti, si è ritenuto necessario, già in questa fase, predisporre
criteri generali di prevenzione in linea con le raccomandazioni statali e regionali da adottare in tutti
gli stabilimenti:
        a) predisposizioni di posti di lavaggio tradizionali e con dispenser di prodotti antibatterici
            ad alta resa;
        b) individuazione di postazioni di lavoro nel rispetto del limite minimo di distanza;
        c) visite mediche preventive e periodiche a tutto il personale con individuazione di preposti
            alla prevenzione del contagio;
        d) predisposizione di dispostivi di protezione individuali specificatamente adattati alle
            condizioni ambientali di uno stabilimento;
        e) sanificazione preventiva e ripetuta a più riprese nella giornata di tutte le superfici di
            contatto con disinfettanti approvati dall’OMS;
        f) utilizzo massivo di prodotti monouso e personalizzati;
        g) accesso ai sistemi di mappatura dei positivi istituzionali e azione di coordinamento con
            le istituzioni sanitarie del territorio.
        h) Applicazione rigorosa delle norme in materia di protezione dei dati sensibili.

        L’ACCESSO AI COMPLESSI TURISTICO - BALNEARI
        Nel concreto l'accesso allo stabilimento, per evitare code e favorire uno scaglionamento dei
fruitori avverrà tramite sistema di prenotazione telematica mediante applicazione informatica
dedicata che permetterà di: verificare la disponibilità nel giorno scelto, effettuare il pagamento e
scegliere la postazione.
        In caso in cui l’utente non abbia possibilità di accedere ai sistemi informatici, si predisporrà
una card personalizzata con un numero di ingressi precaricati evitando in tal modo la creazione di
file di attesa e lo scambio di banconote e monete con il personale.
        Nei giorni festivi, al fine di garantire l'accesso al mare a quante più persone possibile, si
predisporranno ingressi con scaglioni di orario.
        IL CONTROLLO DEI FLUSSI
        L’accesso alla struttura avverrà mediante percorsi prestabiliti opportunamente
presegnalati. All’ingresso, unitamente alle normali previsioni normative e regolamentari verrà
predisposta segnaletica intuitiva con le regole da rispettare.

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All'ingresso della struttura verrà installata una postazione scanner mediante la quale verrà
misurata la temperatura a tutti coloro che vi transiteranno ed alla quale verrà applicato un
sistema di allarme a controllo remoto.
        Verrà inoltre adottato un percorso di sanificazione personale obbligatorio a controllo
informatico.
        Gli accessi alle docce e al mare saranno disciplinati dagli addetti dello stabilimento con
processi di sanificazione, anche automatica, ripetuti a più riprese.
        IGIENIZZAZIONE E SANIFICAZIONE
        Ogni lettino sarà dotato di un telo usa e getta per garantire il massimo della sicurezza ad
ogni cambio ospite. Il lettino sarà sanificato con prodotti ipoallergenici approvati dall’Autorità
sanitaria.
        I servizi igienici saranno dotati di sistemi automatici di sanificazione ad ogni uso.

        DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
        Tutto il personale sarà provvisto di dispositivi di protezione individuale, come previsto dalla
legge, come da disposizioni che verranno impartite da leggi nazionali e regionali. Lo studio tecnico
ha individuato una possibile variante di tali dispositivi che divenga compatibile con le condizioni
ambientali che caratterizzano uno stabilimento. Ovviamente gli stessi verranno sottoposti agli enti
certificatori per le necessarie autorizzazioni.
        IL CONTROLLO
        Tutto lo stabilimento ed i flussi che lo caratterizzano saranno gestiti da remoto attraverso
una specifica applicazione informatica in via di definizione. Tali accorgimenti permetteranno ci
conoscere in tempo reale quante persone sono presenti sullo stabilimento, i controlli cui si sono
sottoposti, i processi di sanificazione effettuati all’ingresso, e finanche lo spostamento realizzato
all’interno della struttura.
        La combinata azione di controllo affidata alle telecamere che coprono l’intera superficie della
struttura, permetterà di intervenire in ogni momento in caso di assembramenti o comportamenti
errati da parte dei fruitori.
        Verrà richiesta, inoltre, all’Autorità competente, la possibilità di adottare misure preventive
di allontanamento (consentite dalla legge) nei confronti di tutti coloro che dovessero mettere a
repentaglio la pubblica incolumità. Il tutto, ovviamente, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

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IL BENESSERE FINALE
        Ad ogni fruitore sarà proposto un menù ad hoc, volto ad incrementare il livello della Vitamina
D corporeo. Sarà inoltre possibile misurare, tramite applicazione informatica, la quantità di
vitamina d assorbita dal proprio corpo durante la giornata trascorsa al mare.
        Per chi lo richiedesse, sarà possibile effettuare - con l’ausilio di terapisti abilitati e sotto
stretto controllo medico - attività sportive e di meditazione.
        RIMANDO
        Il presente documento costituisce una sintesi di una più ampia pubblicazione realizzata dall’
ASSOCIAZIONE AREA MARE.
        La stessa viene posta a disposizione di tutti coloro che ne avessero necessità a semplice
richiesta.

Si ringrazia per la collaborazione:
    -   Dott. Giuseppe Monfrecola (Professore ordinario di dermatologia presso l’Università degli
        Studi di Napoli Federico II).
    -   Dott.ssa Francesca Maresca (nutrizionista- dietologa);
    -   Arch. Francesco Cimmino, Arch. Aniello Portoghese, Arch. Dario Matrone, Geom. Lucia
        Mosiello, Geom. Anna Di Maio (esperti in Demanio Marittimo);
    -   Arch. Valeria Cirillo (esperta in sicurezza sui luoghi di lavoro);

    -   Avv. Antonio Esposito;
    -   Sig. Vincenzo Cosenza, Sig.ra Marinina Di Nota, Sig.ra Tiziana D’Esposito (imprenditori
        Turistici);

                                        #IoVadoAlSole
                                                       in
                             “Un bagno di….. salute”
Lavori scientifici di riferimento:

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