Al via "Diversamente Speleo": un evento dedicato alle persone disabili Domenica 10 giugno, dalle 9 alle 13, a Villanova delle Grotte - Il Discorso
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Al via “Diversamente Speleo”: un evento dedicato alle persone disabili Domenica 10 giugno, dalle 9 alle 13, a Villanova delle Grotte Una giornata dedicata all’incontro tra mondo sotterraneo e la disabilità. C’è attesa per “Diversamente Speleo 2018”, un evento dedicato interamente alle persone disabili. L’appuntamento è per domenica 10 giugno, dalle 9 alle 13, a Villanova delle Grotte. La manifestazione è organizzata dal Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova (Gelgv), in collaborazione con il Gruppo Ricerche Ipogee Friulane di Tarcento. «Diversamente Speleo Fvg – spiegano gli organizzatori – propone questa sfida per dimostrare che il mondo ipogeo può essere vissuto anche dalle persone diversamente abili, in tutta la sua bellezza e soprattutto in tutta sicurezza». La Grotta Nuova, gestita dal Gelgv, ospiterà associazioni, centri diurni e famiglie e li accompagnerà alla scoperta di cristalli, concrezioni e altre meraviglie sotterranee. Collaboreranno all’evento i principali gruppi speleo della provincia: G.U.S.T. Fvg, Associazione Speleologica Forum Julii di Cividale, Gruppo Speleologico Michele Gortani di Tolmezzo e Circolo Speleologico Idrologico Friulano di Udine, capitanati dagli speleologi del Gruppo Ricerche Ipogee Friuli di Tarcento.
La visita e il percorso attrezzato e illuminato saranno appositamente strutturati in chiave sensoriale per rivelare tutte le potenzialità della grotta (odori, suoni, scenari). «Alcune tappe – anticipano gli organizzatori – saranno focalizzate sul mondo delle grotte e altre saranno gestite dai bravissimi operatori che già operano nel mondo della musicoterapia per disabilità (Adun, Gong Time, A.R.T.E.M.). Ci saranno tre turni (alle 9, alle 10 e alle 11) per effettuare la visita. Sarà possibile accedere gratuitamente ma solo previa prenotazione. I gruppi, per poterli seguire meglio, non potranno superare le 20 persone. La durata di ogni discesa sarà circa di 1 ora e 30 minuti». Poiché all’interno della grotta la temperatura è di 11 gradi costanti, si raccomanda di indossare abiti caldi e scarpe da trekking. Saranno forniti, per chi lo desidera, i caschetti a led che gli speleologi utilizzano durante le esplorazioni. «Voglio ringraziare tutti i partecipanti, i soci e le guide – commenta il presidente del Gelgv, Mauro Pinosa -. Speriamo di poter continuare a organizzare questa bella manifestazione, nei prossimi anni,
utilizzando il nuovo ingresso opportunamente attrezzato». Le visite sul percorso turistico saranno interrotte per tutta la durata dell’evento e riprenderanno nel pomeriggio (apertura reception alle 13.30, ultima visita alle 17.30). «Quest’anno – conclude Tiziana Angotzi – Diversamente Speleo rientra nella programmazione dell’evento “Libero Sport-Emozione e Natura”, che si terrà, nello stesso giorno, al Parco delle Pianelle di Nimis. Saranno presenti, nell’area del parco, numerose associazioni sportive, che saranno disponibili per far provare le loro attività ai ragazzi disabili. Per chi volesse restare a Villanova, invece, ci sarà la possibilità di pranzare in uno dei numerosi locali del paese oppure di optare per un pranzo al sacco all’Abisso di Vigant». Per informazioni e prenotazioni contattare Tiziana al numero 347-8830590 oppure scrivere una mail a tizcaver@gmail.com. Il calendario degli eventi propone anche una suggestiva meditazione: Il cuore di Pacha Mama, domenica 17 giugno, alle 17, in una location mai utilizzata prima. Per informazioni tizcaver@gmail.com, visitare la pagina Facebook oppure il sito www.grottedivillanova.it. Romagnano Sesia Grande festa d’estate per il progetto “Benvenuta, natura!” Domenica 10 giugno alle 17 nel cortile del Comune di Romagnano Sesia, in Piazza della Libertà 1, durante lo StreetFood organizzato dal Comune, grande festa d’estate del progetto Benvenuta, natura! con l’inaugurazione ufficiale della mostra (che sarà però già visitabile da sabato mattina) dei lavori dei bambini e ragazzi partecipanti al progetto, la premiazione
del concorso per la scuola media Storie di riciclo e la premiazione del concorso fotografico Benvenuta natura: il rispetto per la natura; tutte le mostre saranno visitabili nel cortile del Comune sia sabato 10 che domenica 11 giugno. Il progetto anche quest’anno per la terza edizione consecutiva è stato capitanato dal Comune di Romagnano Sesia, e ha coinvolto come enti partner anche comuni limitrofi come Sizzano, Ghemme e Prato Sesia, con la coordinazione generale delle Rane di Interlinea. È stato un lavoro in sinergia che ha convinto per il terzo anno di seguito la Compagnia di San Paolo che ha creduto in esso dando un contributo per le attività.
Guido Quarzo Come ha spiegato all’inizio del progetto l’assessore all’Istruzione del Comune di Romagnano Sesia Alessandro Carini: «Con queste attività proseguiamo il cammino intrapreso con i progetti Benvenuta, natura! e Benvenuta, acqua!, che da due anni hanno avviato una serie di attività di promozione verso le giovani generazioni, coinvolgendo scuole, biblioteche, enti, educatori e famiglie. Progetti che hanno riscosso un notevole successo: la qualità e la serietà delle
iniziative sono state riconosciute tanto che Compagnia di San Paolo ci ha ridato fiducia e ci sostiene di nuovo. A loro va il mio, e quello di tutti gli amministratori coinvolti, grazie perché ci sostengono e danno alle nuove generazioni opportunità importanti di crescita educativa e formativa».
Cinzia Ghigliano Con i vari contributi quindi il progetto è diventato in concreto prassi quotidiana nel territorio della Bassa Valsesia, coinvolgendo nei vari luoghi delle comunità, in
attività culturali, esperienziali e di promozione alla lettura, i bambini e i ragazzi della fascia d’età compresa tra i 6 e i 14 anni. Quest’anno il tema scelto per gli incontri è il riciclo, visto come tema centrale per la nostra sopravvivenza sulla Terra. I bambini e i ragazzi durante tutto l’anno hanno incontrato autori e illustratori di fama come Guido Quarzo e Cinzia Ghigliano, ascoltando storie e creando lavori con materiale di recupero con l’illustratrice Lucia Mongioj e gli operatori delle Rane di Interlinea e arrivando a comprendere e ad approfondire il tema del riciclo visto come risorsa per l’umanità. “Benevenuta estate” I edizione: il 2 e 3 giu. in Piazza Piccola e nel Sottoportico del Comune di Trieste Una mostra mercato con esposizione creativa dedicata all’ingegno artistico nelle sue più svariate forme e materiali pensata per i triestini rimasti in città in occasione della Festa della Repubblica e per i numerosi turisti in visita, che si svolgerà dalle ore 8 alle ore 20 nelle giornate del 2 e 3 giugno che ci avvicinano all’avvio della bella stagione. Si intitola “Benvenuta Estate” l’evento a ingresso libero, organizzato dall’associazione Arti in Piazza in Piazza Piccola e nel Sottoportico del Comune di Trieste, che animerà il centro storico della città con una trentina di espositori che
presenteranno le proprie creazioni artistiche fatte rigorosamente a mano con passione e dedizione (sculture con minerali, pittura su pietra, cucito creativo, oggetti creati con resine e materiali poveri o riciclati). L’evento si svolgerà in una location decorata in maniera originale e accurata, con addobbi ispirati al mare, che saprà stupire i visitatori creando una particolare atmosfera d’allegria. Novità di questa manifestazione, un Laboratorio creativo per i bambini dove poter sviluppare il proprio talento artistico e uno speciale angolo dedicato ai giochi di un tempo, quelli insomma che facevano i nostri nonni in strada: dal porton al salto della corda fino ai tappi e i piattelli. L’intento dell’associazione, che si concretizza soprattutto attraverso questi eventi, è quello di favorire lo sviluppo e promuovere la diffusione della creatività e dell’ingegno artistico locale, offrendo la possibilità a numerosi creativi di esporre le proprie creazioni rigorosamente “fatte a mano”. Per mezzo di questi appuntamenti, oltre a valorizzare l’ingegno creativo in ogni sua forma e genere e a promuovere il riciclo creativo e la trasformazione artistica di materiali grezzi o di recupero – spiegano gli organizzatori – si vuole rendere partecipe il pubblico, divertendolo e coinvolgendolo. Gli appuntamenti promossi dal sodalizio rappresentano quindi un’occasione di svago per chiunque sia alla ricerca di qualcosa di unico e originale e per rendere indimenticabile la visita alla città di Trieste. Prossimamente avranno luogo
altre manifestazioni dedicate alla creatività e ispirate a diversi temi, a seconda della stagione. Il programma completo è disponibile sulla pagina facebook “Artiinpiazza” e presso la sede dell’evento, dove verranno distribuiti inoltre dei piccoli omaggi a tutti i visitatori. Andrea Forliano “ Il Pan in compagnia” festeggia un anno di attività Al Sacro Cuore di Pordenone Da un anno al Sacro Cuore, ogni primo venerdì del mese, si tiene l’incontro conviviale “Il pan in compagnia”, promosso da quattro donne del quartiere per rilanciare il concetto di solidarietà di prossimità e promuovere la partecipazione della comunità alle iniziative per favorire una maggior aggregazione tra le genti del quartiere.Mese dopo mese – commenta la consigliera comunale Giovanna Favret, una delle promotrici dell’iniziativa – sono nate amicizie, abbiamo conosciuto persone che vivono nel nostre stesso quartiere ma che non abbiamo mai incontrato, per i diversi ritmi di vita, per gli impegni che si sovrappongono, qualche volta anche per la nostra riservatezza. Fra gli altri, recentemente abbiamo ospitato Gino Argentin noto collezionista di fotografie di Pordenone che ci ha raccontato un po’ del nostro quartiere commentando immagini divenute oramai storiche. Nei vari appuntamenti sono venuti a trovarci anche gli amministratori, il sindaco Alessandro Ciriani presente con Emanuele Loperfido per festeggiare l’anno dell’iniziativa, ha illustrato il lavoro e gli impegni dell’Amministrazione Comunale Ritengo che
sia alquanto significativo promuovere gli incontri informali come questo tra amministratori e amministrati, sono più genuini e spontanei perché la politica deve essere al servizio dei cittadini per raccogliere le loro istanze così da contribuire ad una crescita equilibrata e contemperata alle esigenze di nascono dal dalla società civile.“Ringraziano in particolare Don Angelo e i suoi collaboratori che ci ha concesso i locali per un’attività che esula dalle originario funzioni, comprendendo quanto sia importante portare avanti il dialogo fra i componenti della comunità.Il prossimo pranzo, che si caratterizza per la varietà dei piatti è in calendario per venerdì primo giugno e l’invito è esteso a tutti poiché i nuovi commensali saranno sollecitati a suggerire ricette della nostra tradizione che, nei progetti dei promotori de “Il pan in compagnia” , costituiranno le pagine di una raccolta. EffettoCapitale su Pistoia Capitale Italiana della Cultura Effetto Capitale. L’impatto di comunicazione delle Capitali Italiane della Cultura: il caso Pistoia 2017 è il titolo della ricerca commissionata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia al prof. Guido Guerzoni dell’Università Bocconi di Milano, per valutare il valore economico della ricaduta comunicazionale dell’elezione di Pistoia a Capitale Italiana della Cultura. La ricerca ha applicato la stessa metodologia innovativa testata da Guido Guerzoni in Effettofestival 3 – ricerca commissionata dalla Fondazione Caript per misurare la ricaduta
comunicazionale dei festival culturali e, in particolare, della scorsa edizione di Pistoia – Dialoghi sull’uomo – per misurare il valore economico dell’impatto comunicazionale sullo sviluppo turistico, promozionale e reputazionale della città toscana e del suo territorio, che nel caso di Pistoia Capitale Italiana della Cultura è stato compreso tra i 7,9 e i 9,9 milioni di euro, a fronte del milione di euro ricevuto dal MiBACT per la candidatura e dei 150.000 euro spesi per l’acquisto di pubblicità a pagamento. Non si è trattato solo di misurare le ricadute sui flussi turistici, che pure sono state notevoli (+20% su base annuale), ma di verificare la tenuta nel tempo della crescita reputazionale: l’attenzione tributata per dodici mesi a Pistoia e al suo territorio rilascia i suoi effetti ancora oggi (nel primo trimestre del 2018 c’è stata una crescita degli arrivi del 4,1%), dal momento che grazie al successo della candidatura e al programma di eventi correlati, Pistoia è entrata tra le destinazioni di un vasto e qualificato pubblico nazionale e internazionale. «L’analisi dei due casi di studio da me curati, ovvero la ricerca su Pistoia – Dialoghi sull’uomo e la presente, dimostra senza ombra di dubbio che sussiste una correlazione positiva tra la qualità della programmazione culturale e la quantità, la qualità e il valore economico della media coverage di parti terze» commenta Guido Guerzoni «I media cercano e apprezzano contenuti inediti e intelligenti e sono disposti a dedicarvi gratuitamente spazi e attenzioni se trovano autorevolezza della direzione culturale, qualità della programmazione e consapevolezza che la fiducia del pubblico si conquista lentamente, giorno dopo giorno. Dalle istituzioni culturali i media si aspettano serietà, profondità e terzietà e solo accettando questo elementare assioma è possibile emergere nel severo clima competitivo attuale». «In considerazione dell’esperienza estremamente positiva della precedente ricerca sul festival promosso dall’Ente che
rappresento – ha dichiarato Luca Iozzelli, Presidente della Fondazione Caript – abbiamo deciso di estendere l’indagine allo studio della copertura mediatica derivante dalla nomina della nostra città a Capitale Italiana della Cultura. I risultati sono un’ulteriore conferma del successo di Pistoia 2017, macro-evento per il quale la Fondazione si è fortemente impegnata, sia nella fase progettuale di stesura del dossier di candidatura, sia nella fase operativa in qualità di promotore e protagonista di molti progetti culturali di successo. Mi auguro che l’importante lavoro svolto per questa ricerca possa essere di aiuto e di stimolo per gli altri operatori del settore». LA RICERCA Gli obiettivi La scelta di valutare, per la prima volta in Italia, il valore economico dell’impatto comunicazionale di un anno di Capitale Italiana della Cultura risponde a un grande imperativo del dibattito internazionale sulla misurazione dell’efficacia e sull’accountability degli investimenti in comunicazione e promozione degli eventi culturali; si tratta di un tema che da almeno quarant’anni all’estero viene trattato con ammirevole rigore scientifico. La ricerca di Guido Guerzoni ha avuto come obiettivo quello di monitorare, misurare e valutare quantitativamente e qualitativamente il valore economico della copertura mediatica di due diversi eventi culturali che, seppur interrelati, hanno avuto una natura simile, ma una durata differente: Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 e l’ottava edizione del festival Pistoia – Dialoghi sull’uomo. Per quanto riguarda Pistoia Capitale, la valutazione del valore economico dell’impatto comunicazionale è stata fatta su un arco temporale di sedici mesi (dal 1 ottobre 2016 al 31 gennaio 2018). La metodologia Per quanto riguarda le valutazioni di tipo quantitativo, la domanda iniziale è semplice: quanto si sarebbe dovuto spendere
per ottenere la media coverage che Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 ha ottenuto gratuitamente sui tradizionali media online e offline locali, nazionali e internazionali, grazie alle attività di ufficio stampa e relazioni istituzionali? E, a seguire: quanto vale, in euro, la comunicazione dei pregi e dell’identità della città e del territorio pistoiese garantita dalla copertura mediatica? Quali risultati di breve, medio e lungo periodo possono essere identificati? In che misura tale comunicazione ha creato, mantenuto e incrementato il valore economico del “marchio” della città e del suo territorio di riferimento, in un’epoca in cui si parla, non a caso, di place branding, ovvero di trasformare città e territori in marchi di qualità, utilizzabili anche da altri soggetti profit e no profit per scopi di pubblica utilità? Per rispondere a queste domande sono stati utilizzati congiuntamente metodi diversi, tra i quali, per la prima volta in Italia, il Weighted Media Cost, per attribuire un valore economico, pari al costo teorico di acquisto, alla media coverage. Si è potuto così calcolare, con ragionevole approssimazione, il costo della presenza sui media tradizionali e su quelli digitali. Tuttavia non esiste solo la dimensione quantitativa – ovvero quanto si è parlato di Pistoia Capitale, del suo programma e dei contenuti – ma per stimare l’impatto comunicazionale è fondamentale sapere anche come se ne parla, per comprendere il posizionamento reputazionale: con quali toni, accuratezza e precisione? Che messaggi chiave sono veicolati, quali valori sono comunicati e con quale frequenza? Quali temi, parole chiave, termini e aggettivi sono associati alla città ospitante e al suo territorio? I risultati Grazie all’utilizzo di tecniche specifiche è stato dunque possibile convertire le 6.682 uscite ottenute sui media offline (quotidiani, periodici, radio e televisioni locali e nazionali) e online
(edizioni online di testate cartacee, web magazine, portali news, ecc…) in equivalenti spazi pubblicitari, calcolandone il valore economico grazie all’adozione di parametri correttivi, che hanno ponderato anche il tono e la qualità dei messaggi e non solo la loro quantità. Il budget ADV di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 è stato ricavato indirettamente, in quanto il dossier di candidatura della città prevedeva che ogni ente promotore di un evento agisse in totale autonomia per l’ADV e tra i vari soggetti solo il Comune di Pistoia ha dovuto rendicontare le sue spese. In totale, la spesa di tutti i soggetti sommati assieme è stata valutata in 150.000 euro e, rispetto ad essa, i risultati sono così riassumibili: • pur avendo adottato principi massimamente prudenziali – e avendo sottostimato il valore delle uscite sulle testate estere – senza il titolo di Capitale Italiana della Cultura per ottenere la medesima copertura mediatica, qualunque investitore pubblico o privato avrebbe dovuto spendere una cifra oscillante tra i 7,92 e i 9,9 milioni di euro. La differenza tra le due cifre è ascrivibile agli sconti applicabili ai listini ufficiali dei concessionari pubblicitari: i 7,92 milioni di euro sono stati calcolati considerando uno sconto del 25% sul valore di listino dei prodotti cartacei e del 16,33% sui listini radiotelevisivi, la seconda ipotesi di 9,9 milioni di euro considera invece i prezzi pieni di listino. • Considerando il contributo di un milione di euro dal MiBACT, il valore della copertura media ottenuta gratuitamente è pari a 8 o 10 volte il contributo ministeriale. • Per quanto concerne la struttura della media coverage ottenuta gratuitamente, emerge che i tradizionali media offline (stampa, radio e tv) dal punto di vista economico contano più dei nuovi media online. Questi ultimi, tuttavia, svolgono un’importante funzione informativa di carattere locale/regionale, offrendo una copertura capillare. • In tal senso è evidente che la media coverage ottenuta
gratuitamente è molto più ampia e capillare di quella acquistata: l’interesse di media importanti e costosi come le radio e le televisioni nazionali, per esempio, sarebbe difficilmente ottenibile a pagamento. BENTORNATA BORAMATA! DA GIOVEDÌ 31 A DOMENICA 3 GIUGNO NEL CUORE DI TRIESTE Una grande festa all’aria aperta, nel centro della città, tra piazza Ponterosso e piazza Unità. Dal 31 maggio al 3 giugno tornano in scena le follie di vento nella città della bora. Ritorna BoraMata, la festa della bora, una manifestazione che di anno in anno vuole portare un momento di leggerezza in pieno centro città, mettendo insieme memoria e creatività, per celebrare la cosa più triestina che c’è, durante il ponte della Festa della Repubblica. Una nuova edizione, nata dalla collaborazione tra l’Associazione Museo della Bora e Prandicom, per celebrare un pa- trimonio unico della nostra città che merita a pieno titolo un “museo del vento”. E’ il museo più piccolo e curioso della città e, dopo 14 anni di attività, una visibilità mediatica davvero straordinaria e un pubblico crescente, oggi
chiede più spazio, insomma cerca casa… I triestini potranno conoscere meglio il fenomeno che li rende “unici al mondo”, mentre i visitatori della città potranno scoprire la ricchezza di questo elemento che rappresenta l’anima di Trieste e un punto di vista diverso per conoscerla. La festa ritorna in piazza Ponterosso, il cuore dell’anima multiculturale di Trieste. Ma anche uno dei luoghi della bora per antonomasia: basti pensare che l’angolo tra via Roma e via Genova era tra i più fotografati, immortalato nelle centinaia di memorabili foto in bianco e nero del passato. Secondo gli ideatori Rino Lombardi, del Museo della Bora, e Federico Prandi, partner organizzativo con la sua Prandicom, BoraMata punta a diventare un classico tra gli eventi cittadini. Anno dopo anno, qualcosa cambia, qualcosa resta, per celebrare la madre di tutti i refoli, in una stagione che non è proprio la sua, quando è più facile incontrare un borin che una Bora vera. I sostenitori di BoraMata Anche quest’anno l’organizzazione può contare su alcuni preziosi sostenitori, sia pubblici, su tutti il Comune di Trieste e Promoturismo FVG, sia privati. È la condivisione dei valori legati al rispetto dell’ambiente che n dall’inizio lega BoraMata ad AcegasApsAmga. Una collaborazione che quest’anno si sviluppa attorno al concept del nuovo depuratore di Servola, “Il depuratore che parla con il mare”: lo si potrà scoprire attraverso un viaggio virtuale nello stand appositamente allestito in piazza Ponterosso
e sfogliando il libro fotogra co che le aziende appaltatrici hanno dedicato al nuovo impianto. Il libro sarà presentato in esclusiva giovedì 31 maggio all’apertura della manifestazione. Al partner storico di BoraMata, AcegasApsAmga, da quest’anno si af anca QuiConviene che, oltre a sposare la manifestazione, in particolare abbina il proprio brand al contest fotogra co organizzato con il quotidiano Il Piccolo, media partner della manifestazione: saranno esposte piu di 60 immagini inviate dai lettori lo scorso inverno; i primi classi cati nelle categorie “La città del vento”, “La gente del vento” saranno premiate sabato 2 giugno alle 18.00. Sarà premiato anche il più bel video sulla Bora realizzato dai lettori de “Il Piccolo”. Il giardino delle girandole con colori nuovi! Giovedì e venerdì ritorneranno le girandole in piazza Unità! Quest’anno con nuovi colori! Centinaia di girandole per un colpo d’occhio unico sulla più grande piazza aperta sul mare. E sulla Bora! È il paesaggio più caratteristico dell’evento, fotografato da centinaia di triestini e turisti durante le precedenti edizioni e sicuramente il rito si rinnoverà anche quest’anno. Sabato le girandole si sposteranno in un luogo della città a sorpresa. Per la condivisione sui canali social di queste e di tutte le altre foto scattate a BoraMata è stato ideato l’hashtag #boramata Domenica pomeriggio le girandole verranno assegnate all’asta: il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin per la ristrutturazione di Casa Valussi. Incontro con lo scrittore inglese Nick Hunt, l’autore di “Dove sof ano i venti selvaggi” Tra gli appuntamenti clou dell’edizione 2018, l’incontro con
lo scrittore inglese Nick Hunt, autore di “Where wild winds are”, che parla di quattro venti europei, tra i quali anche la Bora. Il volume è uscito a settembre 2017 in Gran Bretagna, dove è stato molto apprezzato dalla critica e dal pubblico ed esce ora nell’edizione italiana con il titolo “Dove sof ano i venti selvaggi” per i tipi delle edizioni Neri Pozza. L’autore converserà con Riccardo Cepach, responsabile del Museo Svevo e Joyce. Vedi scheda Libro Neri Pozza http://neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=5&id_lib=1163 Sito dell’autore: (in inglese) https://nickhuntscrutiny.com/ Recensione di Jan Morris: (in inglese) Let It Blow Il numero della rivista Walden dedicato tutto al vento Sabato 2 alle 19 sarà presentato il primo numero della rivista Walden tutto dedicato al vento Walden è un magazine dedicato ai temi dell’ecologia, della sostenibilità dello sviluppo, del pensiero ambientale. Il vento è visto con gli occhi di lo affronta come s da ambientale estrema. Di chi lo studia. Di chi lo usa come fonte per produrre energia. Di chi lo utilizza per sospingere la propria barca. Di chi, ancora, lo “vive” con un paio d’ali, siano esse di deltaplano o di aliante. Le tante facce di un fenomeno affascinante. Senza dimenticare la Bora e il suo Museo! Sarà presente il direttore Antonio Portanova che dialogherà con il poeta viandante Luigi Nacci. Vedi sito Home – Ita Spazio ai libri triestini In programma venerdì 1 la presentazione di libri molto
triestini come “A la riversa” di Alessandro Ambrosi e “Mirela” di Micol Brusaferro. Mentre Edda Vidiz racconterà in prima persona la nascita della sua leggenda di Madonna Bora. Disegni e design, incontri e chiacchiere al vento Nel Salottino di BoraMata, sono in programma una serie di appuntamenti e chiacchierate al vento, presentazioni di libri e incontri a sorpresa per esplorare le tante facce della bora. Tanti appuntamenti in programma, dalle Boramatite, quest’anno con il fumettista Walter Chendi e l’illustratrice Dunja Jogan, no ai Trieste Sketchers che disegneranno dal vivo nei luoghi di BoraMata. Un momento speciale sarà dedicato anche all’Associazione di cultura gra ca Typos che esporrà 4 originali interpretazioni gra che della bora. Sabato pomeriggio, spazio alle idee al vento, a cominciare dal Borameter ideato da Paolo Ferluga. Più tardi sarà la volta dell’omaggio alla Bora nell’arte di Miela Reina e Bruno Chersicla, due indimenticabili artisti triestini, a cura della studiosa Paola Bonifacio. Gli allestimenti Il Piccolo Museo della Bora propone curiosità, immagini, suoni, refoli, in uno spazio chiamato “Tutto fa bora”, dove sarà possibile ammirare anche le suggestive riprese di bora realizzate dall’operatore Paolo Forti. La mostra “en plein air” Grazie alla collaborazione con il quotidiano “Il Piccolo”, dopo la mostra “La Bora in cronaca” dell’edizione 2017 con le immagini del fotografo Andrea Lasorte, sarà la volta delle foto che hanno partecipato al contest fotogra co del quotidiano triestino scattate durante lo scorso inverno. Immagini curiose e suggestive di vento, in una mostra all’aria aperta! Più aria di così! Questa esposizione circonderà l’area salottino che sarà allestita in Piazza Ponterosso per ospitare gli incontri speciali. Gli uomini del vento BoraMata sarà l’occasione per incontrare persone particolari
che hanno scoperto o fatto del vento un elemento fondamentale delle proprie vite. Nick Hunt Nick Hunt è un viaggiatore appassionato che ha attraversato e scritto di molti paesi europei. I suoi articoli escono regolarmente sul Guardian e sull’Economist. È tra i fondatori del Dark Mountain Project. Il suo primo libro Walking the Woods and the Water è stato nalista al Premio Stanford Dolman Travel Book of the Year. Attualmente vive a Bristol. Nel settembre 2017 ha pubblicato il libro “Where wild winds are” che racconta di quattro venti europei: l’Helm, il Mistral, il Fohn e la nostra cara adorata Bora. Per questo nel 2016 era passato da Trieste ed era stato in visita al Magazzino dei Venti. Omero Vanin Il musicista del vento Omero Vanin, propone un originale salotto ispirato al Divano occidentale-orientale di Goethe. Venerdì alle 16.30 e sabato alle 15.30 l’artista proporrà anche laboratori per grandi e piccoli per creare auti “strumenti musicali a vento”. Omero è un artigiano della musica, la sua ricerca sulla musica oggettiva lo porta a giocare col vento. Il suono delle sue arpe a vento è un’esperienza meditativa, con sapori ancestrali, che riporta l’ascoltatore al qui e ora. La casualità e spontaneità della musica prodotta dalle arpe è un’espressione dell’interazione e del uire delle cose senza arti zi. Natura, ecco tutto! Filippo Gallina Fa parte di una nuova generazione di aquilonisti, Filippo progetta e realizza aquiloni di tutti i tipi, ma si è specializzato negli aquiloni gon abili: prende spunto dai pupazzi e dai personaggi più simpatici che trova e li ingrandisce, partendo da cartamodelli fatti a mano. La sua opera più recente è una tartaruga gigante. Chissà se riuscirà a volare? http://www. lovola.com/chi-siamo-2/ Boramata di sera Giovedì 31 maggio: Crampi Elisi in trio con Flavio Furian ed
Elisa Bombacigno per ritrovare le divertenti rivisitazioni di brani di successo realizzate da Massimiliano Cernecca, in arte Maxino, che spopolano sul web nelle giornate di bora e non solo: da “Che zimon” a “Mary Poppich”. Venerdì 1 giugno: “Nata in una giornata di bora chiara”. Una favola dedicata alla Fondazione Luchetta Ota D’angelo Hrovatin, di e con Nicolò Giraldi ed Enrico Cortellino “Cortex”. Sarà anche l’occasione per ascoltare la versione di “140 all’ora” canzone di Ivan Graziani di qualche tempo fa, rielaborata di recente dal cantante triestino. Sabato 2 giugno: 1953: Una raf ca di gol: quando la bora e la Triestina scon ssero la Juventus. Una serata rossoalabardata in collaborazione con il Comitato “Unione” per i 100 anni della Triestina. Introduzione artistica di Sara Alzetta, Interventi a sorpresa, memorie e attualità, moderati dal giornalista Sebastiano Franco. La bora a scuola Venerdì 1° giugno mattinata speciale dedicata alla scuola Rodari, che per tutto l’anno scolastico ha intrapreso un ricco e impegnativo percorso dedicato al clima e ai cambiamenti climatici. I bambini festeggeranno giocando con il Cruciverba gigante ispirato dalla bora e ideato da Giorgio Dendi; si sposteranno poi in piazza Unità per ammirare gli aquiloni giganti e le altre fantasiose e leggere creazioni di Filippo Gallina/Filovola. Momento partecipativo Sabato pomeriggio “Idee al vento”: i triestini saranno invitati a presentare e proporre liberamente le loro idee sulla bora. Idee nuove o idee già realizzate. Invenzioni, installazioni, escamotage… via libera alla creatività. Per partecipare, è necessario registrarsi all’indirizzo e-mail: museobora@iol.it o contattando in anticipo gli organizzatori. Gran nale museale! Domenica 3 giugno in tutta Italia sarà di scena la seconda giornata nazionale dei piccoli musei. A Trieste la festa si svolgerà in contemporanea con BoraMata. Così nei Piccoli Musei triestini della rete dell’APM-Associazione Nazionale Piccoli
Musi sarà possibile trovare molta Bora, in particolare allo Speleovivarium (vedi comunicato allegato) con un programma ricco e coinvolgente. La festa coinvolgerà anche il Museo Casa di Osiride Brovedani e il Museo del Lavatoio a San Giacomo. Il Piccolo Museo della Bora festeggerà in trasferta in piazza Ponterosso. Gran nale solidale! Domenica pomeriggio, alle 17, asta bene ca per la vendita delle girandole. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Luchetta Ota d’Angelo Hrovatin per la ristrutturazione della casa di Via Valussi. Gran nale musicale! Con la Banda Refolo, che eseguirà i brani ventosi del proprio repertorio. Gli organizzatori sono contenti di essere nalmente riusciti ad averla tra gli ospiti! Un eolico ringraziamento va in particolare al violinista Andrea Monterosso che accompagnerà con degli stacchi musicali i vari momenti e agli altri partner storici come STS Vigilanza, a Cooperativa Sole, NCA Web, Tecnomusic che per passione da anni Andrea Forliano B.eng si è trasferita nella sua nuova sede di Tolmezzo, messa a disposizione dal
Carnia Industrial Park L’azienda di Tolmezzo, impegnata nel settore dell’illuminazione automotive (fari e fanali per auto di lusso), ha lasciato la storica sede cittadina di via Carducci per insediarsi nella zona industriale del capoluogo carnico Tolmezzo (Udine), 28 maggio 2018 – B.eng (Bearzi engineering) cresce, e si espande su di un’area più ampia. L’azienda carnica (14 dipendenti, 2,5 milioni il fatturato), impegnata nel settore dell’illuminazione automotive per vetture di alta gamma, ha lasciato la storica sede di via Carducci, a Tolmezzo, per trasferirsi in quella nuova, ubicata nella zona industriale del capoluogo carnico, divenendo così una delle ultime insediate del Carnia Industrial Park. L’impresa ha trovato spazio in un plesso di circa 1.200 metri quadrati appartenenti al capannone “ex Sermet”, sito in via degli Artigiani, recentemente ristrutturato e rammodernato. Il taglio del nastro si è tenuto alla presenza del fondatore Giovannino Bearzi, del figlio Matteo e di Danilo Farinelli, direttore del Carnia Industrial Park. «Eravamo dislocati su due sedi diverse, seppur vicine, una destinata alla produzione e l’altra riservata agli uffici – afferma Giovannino Bearzi -. Una situazione scomoda, tanto che abbiamo deciso di riunire tutto sotto un unico tetto. Questo anche per motivi di immagine: molto spesso ospitiamo clienti dalle note case automobilistiche, attenti anche alla forma ed al dettaglio». «Il nostro è un mercato di nicchia – proseguono i Bearzi -, abbiamo però intenzione di ampliare la produzione. Ed è naturale, quindi, che esista la necessità di farlo in spazi adeguati, per organizzare una linea produttiva basata sulle nostre esigenze». L’azienda tolmezzina si è trasferita nei nuovi spazi con un contratto di locazione di lungo periodo sottoscritto con il Carnia Industrial Park. Questo il commento di Mario Gollino, presidente del Carnia
Industrial Park: «Siamo lieti di accogliere e dare il benvenuto a questo nuovo insediamento nel parco. B.Eng è una realtà in crescita, che ci ha presentato un piano di sviluppo dalle grandi potenzialità, con ricadute occupazionali nel medio termine, importanti, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Crediamo nello sviluppo di questo territorio e continueremo a sostenere i percorsi di crescita e di nuovo insediamento delle imprese». B.eng, in virtù delle sue competenze è in grado di realizzare dispositivi illuminanti dotati delle massime tecnologie a disposizione. L’azienda, caratterizzata dal nuovo claim “The Light Makers”, annovera commesse per vetture – ‘pezzi unici’ – qualiFerrari, Apollo IE, Italdesign Zerouno, Pagani Huayra BC e Lamborghini Sesto Elemento. Un viaggio nel tempo per i primi 50 anni della Fiera Antiquaria: ecco “Back to ‘68” Dal 1 al 3 giugno New Trolls, Camaleonti, Don Backy in un concerto-raduno tutto da ballare, un drive in vintage con proiezioni targate 1968 e ancora tantissimi artisti ad animare il centro storico della città toscana per rivivere i giorni in cui nacque la manifestazione Pantaloni a zampa di elefante, minigonne e camice con fantasie floreali. Frugate nei vecchi armadi di casa e preparatevi a indossare veri capi vintage. Poi venite ad Arezzo, dove per 3 giorni si torna indietro nel tempo con “Back to ‘68”, una
grande festa a tema che nasce per celebrare il cinquantesimo compleanno della Fiera Antiquaria. Era il 2 giugno 1968 quando grazie a un’intuizione di Ivan Bruschi venne allestita, per la prima volta, la grande mostra mercato a cielo aperto che, ispirata a Portobello di Londra e al Mercato delle Pulci di Parigi, portava nel cuore di Piazza Grande nuova linfa culturale. Attratti dalle bancarelle, ad Arezzo iniziarono ad arrivare tanti personaggi illustri, incuriositi da quello che sarebbe diventato uno degli appuntamenti più internazionali d’Italia. Da allora, ininterrottamente ogni prima domenica del mese e il sabato precedente, la Fiera Antiquaria di Arezzo “occupa” il meraviglioso centro storico, offrendo a visitatori di tutto il mondo, una grande varietà di oggetti che sono il vero patrimonio della nostra identità.
Come consuetudine, anche nell’edizione del cinquantenario, su quasi 400 banchi un piccolo esercito di espositori tornerà a proporre oggetti d’arte, mobili, gioielli e bijoux, libri e stampe antiche, strumenti scientifici e musicali, giocattoli, ogni tipo di collezionismo compreso un vasto assortimento di modernariato, vintage e artigianato di qualità. E per festeggiare un compleanno tanto importante l’intera città toscana si mobilita con “Back to ‘68”, un vero e proprio cartellone di eventi che come una macchina del tempo farà rivivere le atmosfere di quell’anno. IL PROGRAMMA DI BACK TO ‘68 Si comincia il 1 giugno, quando l’apertura straordinaria della mostra mercato (che per la prima volta avverrà di venerdì e non di sabato come tradizione) darà il via ai tantissimi eventi collaterali che in ogni angolo del centro storico di Arezzo, permetteranno di respirare il profumo di quel giugno 1968 fatto di musica, sogni, belle speranze.
Di questo racconterà la gallery di fotografie d’epoca, curata dal Foto club “La Chimera”, che allestita nelle scale mobili che portano al centro storico, ricostruirà la storia della fiera. Da non perdere, alle ore 21, il drive in vintage che trasformerà la bellissima area verde del Prato in un enorme cinema all’aperto dove gli spettatori potranno godersi due pellicole, rigorosamente targate 1968, seduti sui sedili di auto e moto d’epoca (potranno partecipare le auto al massimo degli anni 70 e l’audio verrà inviato direttamente nella autoradio) oppure sull’erba. Dal cinema alla musica, sabato 2 giugno alle ore 19.30 il Teatro Petrarca ospiterà la Filarmonica Rossini diretta da Donato Renzetti. Alle ore 21.30 Don Backy, New Trolls e Camaleonti, vere icone della musica italiana che nel giugno 1968 occupavano le prime posizioni dell’ hit parade, animeranno il prato di Arezzo in una serata condotta dal bravissimo cantante ed imitatore
Antonio Mezzancella. Un vero e proprio raduno colorato e festoso, in cui anche il pubblico è invitato ad indossare camicie flower power e pantaloni a zampa di elefante. Ma sabato 2 e domenica 3 giugno saranno tantissimi gli artisti ad animare ogni angolo del centro storico. Dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19 oltre 10 differenti gruppi, saranno protagonisti di esecuzioni live in cinque diverse piazze di Arezzo proponendo ogni genere musicale. Tra questi non mancheranno le band che furono protagoniste della scena beat aretina e che per l’occasione torneranno ad esibirsi. Da non perdere, domenica 3 giugno, il curioso Pic Nic anni ’60 che avrà luogo al Prato. Intanto un originale percorso di installazioni e un arredo urbano a tema darà il via ad un lungo calendario di appuntamenti che per l’intera estate continuerà le celebrazioni dei primi 50 anni della Fiera Antiquaria con mostre, laboratori e percorsi emozionali tutti da scoprire.
Per saperne di più: http://www.fieraantiquaria.org/back-to-68/ Informazioni: info@arezzointour.it TORNA A NOVARA LA BELLEZZA DE “GLI ANGELI SOGNANTI” DI GAUDENZIO FERRARI Una performance di painting art per restituire alla città un’opera di Gaudenzio Ferrari da anni scomparsa: l’artista Andrea Ravo Mattoni riprodurrà infatti con un murale “Gli angeli sognanti”. .
L a p e r f o r m a n c e p renderà letteralmente forma nel pomeriggio del 27 maggio: l’opera di Gaudenzio Ferrari . Ci vorranno diversi giorni di lavoro, , perché Andrea Ravo Mattoni possa ultimare il murale, che sarà presentato ufficialmente alle 12 del 29 maggio, durante una conferenza stampa che si terrà nel cortile del Broletto. Andrea Ravo Mattoni è un artista varesino, conosciuto in tutta
Italia e in Europa e che ha appena terminato un murale a Varallo Sesia nel circuito di “WARAL Urban Art Project”, Da anni sta lavorando al progetto “Pinacoteca a cielo aperto” che intende proporre una sorta di collezione d’arte, fino ad oggi esposta e “rinchiusa” nelle sale dei più grandi musei del mondo, non per “sostituire”, ma anzi per “esaltare” il ruolo dei musei, promuovendone il valore e conferendo così nuova visibilità. Humus Park sabato 26 maggio: open party a Pordenone Atto secondo per Humus Park, il meeting internazionale di Land Art diretto da Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, con l’assistenza di Matteo Biason, organizzato dai Comuni di Pordenone, Caneva e Polcenigo. Al termine della seconda settimana di lavoro verranno presentate le opere realizzate dagli artisti nel Parco del Seminario e nel Parco del Museo archeologico a Pordenone. L’appuntamento è alle 18.30 nell’arena verde del parco del castello di Torre. Durante la cerimonia verrà consegnato il Premio Gea destinato agli studenti partecipanti. L’evento inaugurale sarà una vera e propria festa con assaggi dei prodotti tipici del territorio e performance pittorico musicali, per celebrare i frutti della terra. In degustazione ci saranno infatti prodotti tipici del territorio selezionati da Gianna Buongiorno in
collaborazione con Slow Food. L’intrattenimento musicale sarà a cura dei dj Denilove e Mauro Cefis, in attesa dell’evento clou, previsto verso le 21: Audiopaint, la performance pittorico musicale di Giulio Masieri (anche artista di Humus Park). Accompagnato da Roberto Vignandel e Luca Grizzo che suoneranno strumenti percussivi realizzati con materiali naturali, dipingerà un soggetto ispirato alla Land Art su una tela collegata ad appositi sensori, facendola suonare. A Pordenone hanno realizzato le loro opere le seguenti coppie di artisti internazionali: Jan Johansen, Jette Mellgren (Danimarca); Kim Kao, Francesco Bortolin (Francia – Italia); Denis Pchelyakov, Anna Peshkova (Kazakistan); Anastasiia Gvildiene, Marijus Gvildys (Lituania); Donald Buglass, Fiona Paterson (Nuova Zelanda); Juan Luis Zegarra Queirolo, Damoon Keshavarz (Perù – Iran); Nick Neddo, Hannah Mitchel (USA). E ancora i seguenti artisti italiani: Enzo Morson, Francesco Orlando, Luisa Cimenti, Vera Paoletti, Silvia Braida, Alessandra Ghirardelli, Michele Battistuzzi, Valentina Bassetti. Accanto a loro anche gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale di Sacile e Brugnera – Bruno Carniello, del Liceo Artistico Enrico Galvani di Cordenons, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Le opere, ora terminate sia a Pordenone che al Palù di Livenza, potranno essere ammirate per tutta l’estate. Gli instagramers sono già pronti con un Instameet dedicato (iscrizioni su eventbrite), in programma per domenica 27 maggio. La giornata prevede in mattinata la visita ai parchi di Torre e del Seminario a Pordenone con la guida dell’architetta Sara Florian, al pomeriggio la visita al Palù di Livenza con la guida dei curatori di Humus Park. Le foto scattate con lo smartphone verranno condivise su Instagram, raggiungendo in questo modo un ampio pubblico in tutto il
mondo. Foto franco Moret
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