Orti Urbani città più belle e sane - Ribadita l'intesa Anci-Italia Nostra. Adesioni in crescita
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CULTURA E TERRITORI ORTI URBANI Ribadita l’intesa Anci-Italia Nostra. Adesioni in crescita Orti Urbani città più belle e sane di Evaristo Petrocchi* Lugnano in Teverina, Bevagna, Favara ed un appropriato decoro ed arredo urbano I altri comuni ancora che sono in procinto contro l’abusivismo e che quindi sviluppa di aderire. una migliore qualità della vita, che favo- l progetto nazionale “Orti urbani”, Le prime superfici interessate dal pro- risce la socialità ed il confronto tra espe- proposto da Italia Nostra nel 2006, è getto nazionale riguardano, in totale, già rienze diverse, che tutela il patrimonio stato oggetto di un protocollo di in- oltre 550mila m2 di superficie ma sono de- culturale con un corretto uso economico tesa con l’Anci nel 2008, rinnovato stinate ad estendersi con lo sviluppo delle del territorio. Dunque un progetto che con un nuovo accordo il 10 maggio aree orticole che, sia grandi metropoli che va ben al di là della banale cultura oggi di quest’anno, con l’intento di diffon- comuni medio-piccoli, hanno intenzione diffusa dell’apparenza e dell’immagine dere la cultura del verde e dell’agricoltu- di sostenere ancor più efficacemente do- che sfrutta esclusivamente il turismo ra tra i cittadini sia nelle città che nelle po l’adesione alla rete del progetto nazio- delle “etichette” massificando i prodotti aree periurbane, per limitare il consumo nale di Italia Nostra ed Anci. Ma le aree agricoli in prodotti “tipici” in funzione del territorio, specie agricolo, per la ri- interessate dal progetto nazionale sono di un’economia commerciale di pronto e qualificazione degli stili di vita e per la in realtà ben maggiori di queste descritte, facile consumo. valorizzazione del paesaggio e dei beni che rappresentano infatti per molti comu- Aderire al progetto è estremamente culturali nonché per il miglioramento ni aderenti solo il primo esempio pilota semplice per qualsiasi comune: è suffi- della qualità dell’ambiente. E ciò costi- per riqualificare tutto il proprio territorio ciente una delibera di giunta con la quale tuendo un’unica rete di orti urbani e pe- con più vasti programmi di agricoltura di si esprime la condivisione al Protocollo di riurbani in tutta Italia, accomunati da qualità a servizio delle città, dando anche intesa e alle Linee guida agrarie di Italia regole etiche condivise, pur nella diver- al contempo ai cittadini una possibilità di Nostra, e si individuano l’area interessata, sità delle tipologie, degli usi, dei luoghi, sviluppare un’economia etica in questo la possibile gestione e le coltivazioni da im- dei territori, per rafforzarne l’identità e la difficile momento di crisi. piantare. Poi si redigerà una scheda sinte- conoscenza, e favorire lo sviluppo di una È oramai chiaro, infatti, che il proget- tica informatica da inserire sul sito di Italia economia etica a vantaggio diretto per le to nazionale Orti urbani non è solo un Nostra unitamente alle altre già esistenti. comunità. progetto per avere patate o zucchine a Italia Nostra auspica che in un futuro Da quel momento molti comuni ita- basso costo ma una metodologia ed una non lontano il progetto nazionale Orti ur- liani partecipano all’iniziativa con nuovi filosofia di vita che riavvicina alla terra, bani riguardi tutti i comuni e tutti i terri- orti o con la riqualificazione di quelli già che rallenta i ritmi di vita esagerati, che tori agricoli per una agricoltura di qualità esistenti o in corso di realizzazione: i co- raffredda le menti in momento di profon- a servizio delle comunità. n muni di Padova, Ostuni, Roma, Genova, da inquietudine, che limita il degrado ed Torino, Savona, Perugia, Foligno, Mar- il consumo del territorio, che conferisce *promotore e responsabile nazionale sciano, Sant’Anatolia di Narco, Amelia, alle città una migliore qualità estetica con del Progetto nazionale “Orti urbani” luglio-agosto 2013 55 55-60 ORTI URBANI.indd 55 30/07/13 16:31
CULTURA E TERRITORI ORTI URBANI A Torino oltre 450 orti urbani: anziani, disabili, ma anche tanti giovani e alunni delle scuole La filiera a metri zero Economia etica e cibo sano di A. M. T orino è stata una delle prime città a credere agli orti ur- bani. Enzo Lavolta, assessore all’Am- biente del comune di Torino espone il suo punto di vista. Assessore, gli orti urbani si propongono di sottrarre aree verdi all’abusivismo edilizio e alla speculazione. Sicuramente le aree adi- bite a orto urbano nelle zone periferiche sono una risorsa ambientale importante. Dal punto di vista dello svilup- po di un’economia etica e aggiungerei equa, in questi vista dell’inserimento di fasce cibo sano e di creare e di A Torino ci sono oltre 450 periodi di forte crisi può svantaggiate come poten- mettere i cittadini nelle orti urbani regolamentati dalle rappresentare un sostegno al ziali conduttori di orti, che condizioni di sviluppare circoscrizioni. Nel mese di reddito e una filiera a metri possono essere oggetto di un’economia etica. marzo è uscito il nuovo regola- zero non indifferente, oltre reinserimenti sociali attraver- Cibo sano ed economia mento che aggiorna e integra il che un presidio sul territorio so l’orticoltura, tale pratica etica sono valori importanti regolamento del 1986 aprendo importantissimo. è sicuramente adeguata e da trasmettere. A questo la strada agli orti sociali in- rivolta a tutte quelle fasce a proposito, colgo l’occasione divisi rivolti a nuove fasce di L’orto urbano può essere reddito basso oppure da rein- per rivolgere pubblicamente popolazione (giovani, disoc- inteso come realtà sociale serire nel mondo del lavoro, ad Italia Nostra e all’Anci il cupati, cassaintegrati, ecc.), e che sottrae terreni dalla che avrebbero difficoltà in più sincero ringraziamento che, inoltre, dà più potere alle marginalità e dal degrado? condizioni normali di occu- per l’importante impegno che circoscrizioni nel valutare e Il lavoro di conversione pazione. Questo discorso vale assumono con la sottoscrizio- scegliere realtà locali di cittadi- da un terreno degradato ad anche per alcuni portatori di ne del protocollo e per l’au- ni che vogliono contribuire al un terreno coltivabile passa handicap, che trovano nella torevole e prezioso sostegno mantenimento del territorio. attraverso dei percorsi dettati coltivazione uno stimolo po- che garantiscono in tal modo Nei temi trattati dalla delibera dalle normative e leggi in sitivo. In questo caso si apre alle realtà pubbliche e private “Torino Città da Coltivare” materia ambientale piuttosto una parentesi per gli anziani che stanno lavorando in que- sono presenti anche il recupero restrittivi; un problema cor- pensionati che storicamente sta direzione. È chiaro che la delle cascine comunali con un relato è sicuramente quello hanno sempre tratto benefi- parte più difficile è di passare uso correlato alla gestione delle della commercializzazione cio da tale pratica. dal protocollo ai fatti. Vi sono aree verdi circostanti adibite ad dei prodotti, che se non usati comunque nella nostra città orti, l’aspetto didattico per le strettamente per il consumo Anci e Italia Nostra a diverse realtà già operanti con scuole (orti scolastici) e corsi di famigliare trovano difficoltà maggio hanno sottoscritto tali obiettivi, che stanno fati- formazione in orticoltura. L’ob- di collocazione sul mercato un nuovo protocollo che cosamente cercando di farsi biettivo, con la progettazione locale, anche in questo caso si propone tra l’altro strada nella realtà cittadina in corso, è quello di giungere inibiti dalle normative sul- di creare verde nelle aree del fastfood. alla scadenza del 2016 ad aver la commestibilità dei cibi, residuali e generare un realizzato 500-600 nuovi orti giustamente a tutela del vero e proprio intervento Ci parli del progetto orto per arrivare ad un totale di consumatore. Dal punto di agricolo alla ricerca di un urbano nella sua città. 1000 effettivi. n luglio-agosto 2013 57 55-60 ORTI URBANI.indd 57 30/07/13 16:31
AnciRivista A Favara (AG) il sindaco assicura: “l’orto urbano è il tema principale” Ecco il circolo virtuoso: il terreno bene comune protocollo che si propone tra l’altro di creare verde nelle aree residuali e generare un vero e proprio intervento agricolo alla ricerca di un cibo sano e di creare e di mettere i cittadini nelle condizioni di sviluppare un’economia etica. In occasione della sot- toscrizione del protocollo d’intesa con i rappresen- tanti di Anci vi era anche il delegato di Coldiretti con il quale si è stabilito di rea- lizzare a Favara “Il Mercato del Contadino”. Questa esperienza che da mesi adorna la piazza principale della città, oltre a promuo- vere il cibo sano e mettere i cittadini nelle condizioni di sviluppare un’economia etica, ha messo in sana competizione le migliori di A. M. dell’abusivismo edilizio con dalla marginalità e dal intelligenze ed energie del- I gravi danni al territorio e degrado? la nostra comunità. alla città. Si è aggredita e Gli orti urbani rappre- l tema dell’orto urbano è degradata la campagna cir- sentano un centro di cultura Ci parli dell’orto urbano diventato centrale nella costante, il centro urbano, socio-agricolo-ambientale nella sua città. nostra città”. Parole di Ro- e si è contemporaneamente di interesse straordinario. L’ orto urbano è il tema sario Manganella, sindaco abbandonato e svuotato il L’orto diventa un impor- principale della nostra di Favara, comune della centro storico. Da qualche tante luogo di aggregazione città. La riconversione provincia di Agrigento, in tempo, ed in particolare sociale attraverso cui si ri- economico-sociale della Sicilia. negli ultimi mesi, il tema scopre il legame con la Terra. nostra comunità e della dell’orto urbano è diventato Rappresenta un’occasione nostra città è in atto e si Sindaco, gli orti urbani si centrale nella nostra città. per consentire ad ogni citta- esprime con interventi sui propongono di sottrarre Io e la mia amministra- dino di percepire il terreno manufatti, edifici pubblici aree verdi all’abusivismo zione, assieme ad alcuni come bene comune che va e privati, anche e principal- edilizio e alla privati, alle università, alle salvaguardato e tutelato. L’ mente sull’individuazione, speculazione, riducendo associazioni e ai singoli cit- orto-terapia, piuttosto che catalogazione e riconver- l’inquinamento ambientale, tadini, abbiamo avviato un l’orto-coltura o l’orto-arte, sione dei vuoti urbani, de- riqualificando gli spazi processo/percorso virtuoso sono gli aspetti a me più cari gli spazi residui e di risulta, urbani e valorizzando il con l’obiettivo di attivare su cui investe l’amministra- sulle fasce periferiche paesaggio con attività e insediare a Favara l’orto zione che rappresento e sul- agricole e sulla campagna. agricole che determinano urbano nelle sue molteplici le quali sta lavorando l’intera Da questi, infatti, e con la lo sviluppo di un’economia accezioni benefiche. comunità. loro rigenerazione si sta etica. riqualificando la città e Amministro da due L’orto urbano può essere Anci e Italia Nostra rivitalizzando la comunità anni circa una città che ha inteso come realtà sociale a maggio hanno agricolo-zolfifera in chiave vissuto e subito il fenomeno che sottrae terreni sottoscritto un nuovo moderna e innovativa. n 58 luglio-agosto 2 0 1 3 55-60 ORTI URBANI.indd 58 30/07/13 16:31
CULTURA E TERRITORI ORTI URBANI Coinvolta l’intera comunità in un progetto che è anche economico un banner sulle proprie ban- Made in Ostuni. Gli orti carelle del reparto ortofrutta del mercato settimanale, evidenziano e promuovono gli ortaggi ottenuti da un’area dal grande pregio storico e diventano un marchio paesaggistico. Ci parli più nello specifico dell’orto urbano nella sua città. Nei giorni scorsi sono di A. M. finisce per chiedere tutto, ma creare verde nelle aree partiti i lavori e il progetto sta A soprattutto alla responsabilità residuali e generare un finalmente prendendo forma. di ognuno, dai cittadini, alle vero e proprio intervento Si tratta di un’area di circa 3 d Ostuni hanno scuole (con le loro mense agricolo alla ricerca di un ettari a valle delle mura del realizzato uno dei scolastiche), ai ristoratori cibo sano e di creare e di centro storico. I terreni sa- primi orti urbani. che potrebbero promuovere mettere i cittadini nelle ranno interessati da lavori di Secondo il sin- gli ortaggi locali ottenuti da condizioni di sviluppare ricostruzione e restauro dei daco Domenico quei pochi ortolani rimasti; un’economia etica. Che ne terrazzamenti, utilizzando Tanzarella con “il ai tecnici che potrebbero pensa? materiali e tecniche propri progetto s’intende avviare un assicurare il giusto supporto I quattro “giardinieri” della tradizione locale. Inol- processo virtuoso che coinvol- ai produttori orticoli; nel con- ancora attivi nella zona hanno tre si provvederà al ripristino ga l’intera comunità cittadina tempo il pubblico potrebbe costituito una Comunità dei di diversi manufatti: antichi nel recupero di un bene comu- promuovere gli ortaggi della giardinieri degli orti periurba- fabbricati rurali, cisterne, ne di inestimabile valore”. Comunità dei giardinieri a ni di Ostuni. Frutta e verdura acquari e canalizzazioni. Si cominciare dalle mense scola- provenienti dalla zona degli avvierà la riqualificazione Sindaco, gli orti urbani si stiche comunali, permettendo orti periurbani che incornicia- dell’area posta a valle del propongono di sottrarre ai piccoli cittadini ostunesi di no l’area sottostante il centro centro storico, interessata da aree verdi all’abusivismo crescere consumando frutta e storico medievale possono sbancamenti e che versa in edilizio e alla verdura fresca. essere venduti a chilometro stato di degrado, con la co- speculazione, riducendo zero ma anche al mercato struzione di un collegamento l’inquinamento ambientale Anci e Italia Nostra a settimanale. I produttori della al centro storico attraverso il e riqualificando gli spazi maggio hanno sottoscritto Comunità, che si sono dotati recupero di antichi passaggi urbani. un nuovo protocollo che di un marchio degli ortaggi e la creazione di viabilità pe- È un progetto bellissimo, si propone, tra l’altro, di “made in Ostuni” esposto con donale discreta. n nella mia città gli orti terraz- zati che una volta erano dei floridi giardini di produzione di ortaggi, verdure ed insalate saranno destinati per una parte a verde pubblico gestiti dalla pubblica amministra- zione, mentre un’altra parte saranno destinati ad attività didattico-culturali ed al re- cupero dell’attività orticola, attraverso forme di gestione che vedranno il diretto coin- volgimento della comunità locale, delle associazioni e delle scuole. L’orto urbano può essere inteso come realtà sociale che sottrae terreni dalla marginalità e dal degrado? Assolutamente sì. Dal progetto è emerso che la ri- qualificazione di uno spazio rurale-urbano come quello in questione, non può essere demandata solo alla pubblica amministrazione, a cui si luglio-agosto 2013 59 55-60 ORTI URBANI.indd 59 30/07/13 16:31
AnciRivista A Teverina (TR) il comune ha recuperato una vasta area abbandonata ricorrere a un corretto smalti- Giardinieri contro mento dei rifiuti. Anci e Italia Nostra a maggio hanno sottoscritto un nuovo marginalità e degrado protocollo che si propone, tra l’altro, di creare verde nelle aree residuali e generare un vero e proprio intervento agricolo alla ricerca di di A. M. quel che riguarda la gestione dagli orti urbani, d’altronde a un cibo sano e mettere i L dell’orto, si è previsto l’affida- Lugnano, comune riconosciu- cittadini nelle condizioni mento diretto ad un circolo to tra i Borghi più belli d’Ita- di sviluppare un’economia ugnano in Teverina, di anziani e la vendita diretta lia, è da tempo che portiamo etica. Che ne pensa? comune della pro- dei prodotti ottenuti, insieme avanti il progetto di recupero Come principio è giusto, vincia di Terni, sorge alla realizzazione di un farmer di una fetta di territorio attra- ma prevede un dualismo su di un colle roccio- market. Parliamo dell’orto ur- verso la strutturazione di un concreto e dipendente corre- so, protetto, a nord, bano di Lugnano in Teverina orto urbano. lato alla riduzione dell’inqui- da una catena di con il sindaco Nadia Moretti. namento dell’aria nelle città. monti facilmente accessibili. Moretti, l’orto urbano Il territorio, prevalentemente Sindaco, gli orti urbani si può essere inteso come Ci parli dell’orto urbano collinoso, si estende per circa propongono di sottrarre realtà sociale che sottrae nella sua città. 3000 ettari tra coltivazioni ce- aree verdi all’abusivismo terreni dalla marginalità È uno spazio limitro- realicole, vigneti ed oliveti. Ed edilizio e alla speculazione e dal degrado? fo al centro di Lugnano, è proprio qui che è sorto uno riducendo l’inquinamento Assolutamente sì, in denominato “Mandrioli”, dei primi orti urbani in Italia, ambientale, riqualificando quanto questi terreni abban- ovvero strutture adibite a che ha permesso ad un’area gli spazi urbani e donati spesso risultano esse- ricovero di animali da cor- degradata, abbandonata ed valorizzando il paesaggio re vere e proprie discariche tile, fino ad alcuni decenni obsoleta di essere recuperata con attività agricole che a cielo aperto vista la noncu- fa. Una piccola parte di essi dal Comune, consentendo la determinano lo sviluppo di ranza delle persone, le quali sono stati recentemente coltivazione, con metodo con- un’economia etica. preferiscono, a loro stesso di- bonificati e recuperati dal venzionale di ortaggi tradizio- Non posso che essere d’ac- scapito, inquinare l’ambiente Comune. Dal punto di vista nali, tra cui il pomodoro. Per cordo sugli obiettivi preposti che li circonda piuttosto che paesaggistico, l’area a verde è un frammento del siste- ma agricolo storico di un territorio marginale, situato alle porte del centro storico, ma ormai completamente urbanizzato e circondato da abitazioni civili. Tutt’ora conserva comunque impor- tanti caratteristiche storico- naturali, specialmente per la presenza in quest’area degli stessi mandrioli. La soluzione progettuale pro- posta prevede la realizzazio- ne di quattro appezzamenti con una superficie di circa 15 metri quadrati ognuno, per l’esercizio di attività di orticultura e recupero delle specie tradizionali ed autoctone. Sfruttandone la valenza storica degli stessi, il Comune si è preposto di adibire questo luogo come punto di formazione ed in- contro tra le passate e nuo- ve generazioni, sulla realtà agricola del nostro territo- rio. n 60 luglio-agosto 2 0 1 3 55-60 ORTI URBANI.indd 60 30/07/13 16:31
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