Piano energetico Strumento di lavoro per i comuni del Cantone dei Grigioni - Ottobre 2011

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Piano energetico Strumento di lavoro per i comuni del Cantone dei Grigioni - Ottobre 2011
Piano energetico
Strumento di lavoro per i comuni
del Cantone dei Grigioni

Ottobre 2011
Impressum

Direzione del progetto
Balz Lendi, Ufficio dell'energia e dei trasporti dei Grigioni

Gruppo d'accompagnamento
Roman Schlosser, membro della Commissione dell'energia della Città di Ilanz
Andreas Thöny, membro del consiglio comunale di Igis

Elaborazione
Michèle Bättig, econcept AG Zurigo
Noemi Rom, econcept AG Zurigo

Ottenibile presso
Ufficio dell'energia e dei trasporti dei Grigioni
www.aev.gr.ch

Coira, ottobre 2011
Indice

1     Perché è necessario un piano energetico comunale?                                     2
1.1   Prescrizioni legali conformemente alla legge sull'energia del Cantone dei
      Grigioni                                                                              2

2     Cosa contiene un piano energetico comunale?                                           4
2.1   Linee guida e obiettivi di politica energetica del comune                             4
2.2   Curva di riduzione relativa agli obiettivi di politica energetica e indicatori per
      la valutazione del raggiungimento degli obiettivi;                                    7
2.3   Pianificazione di misure per i prossimi 3-4 anni                                      7
2.4   Organizzazione dell'attuazione                                                        9
2.5   Finanziamento                                                                        10
2.6   Monitoraggio / Controllo dei risultati                                               11

3     Come deve procedere un comune nell'elaborazione di un piano
      energetico?                                                                          12
1           Perché è necessario un piano energetico comunale?

1.1         Prescrizioni legali conformemente alla legge sull'energia del Cantone
            dei Grigioni

Conformemente alla legge sull'energia del Cantone dei Grigioni (LGE; CSC 820.200) i
comuni possono allestire piani energetici propri secondo le direttive del Governo:

    Art. 8
    1
        Secondo le direttive del Governo i comuni possono allestire piani energetici propri. Questi ser-
    vono ai comuni quale base per attuare a livello comunale gli obiettivi della legge.

    2
        I piani energetici comunali stabiliscono in particolare:
    a) obiettivi;
    b) competenze;
    c) misure differenziate per quanto riguarda luoghi e tempi;
    d) impiego di mezzi.

    3
        Nel quadro dei loro piani energetici, per un impiego efficiente dell'energia i comuni possono
    emanare delle disposizioni che vanno oltre le misure cantonali.

L'art. 8 LGE costituisce la base per piani energetici comunali nel Cantone dei Grigioni e
ne definisce a grandi linee lo scopo e il contenuto. Il presente strumento di lavoro rias-
sume le direttive del Governo relative alla configurazione concreta di un piano energe-
tico.

1.2          Senso e scopo di un piano energetico

Un piano energetico comunale descrive in sostanza gli obiettivi di politica energetica e/o
climatica del comune, una strategia per raggiungere questi obiettivi, un piano di misure
concreto per i prossimi anni e uno strumento per monitorare i successi ottenuti.

Il piano energetico diviene effettivo con l'approvazione definitiva dell'esecutivo comunale
(municipio). Un piano energetico stabilisce quindi l'orientamento strategico della politica
energetica comunale e ne pianifica l'attuazione concreta. Il piano di misure contiene indi-
cazioni relative alle responsabilità, alle scadenze e al finanziamento, che diventano a loro
volta vincolanti con l'approvazione da parte dell'esecutivo comunale. Al contempo, il pia-
no energetico costituisce la base per la pianificazione energetica comunale.

Un piano energetico garantisce un impegno a lungo termine per la politica energetica del
comune, stabilisce l'orientamento strategico e definisce l'attuazione e il controllo dei ri-
sultati.

2
1.3       Differenziazione e sovrapposizione con il label "Città dell'energia"

Il label "Città dell'energia" è un'onorificenza per i comuni che perseguono una politica
energetica coerente e orientata ai risultati. Si tratta di un riconoscimento per i comuni che
adottano una politica energetica comunale sostenibile. Le città dell'energia promuovono
energie rinnovabili e la mobilità compatibile con le esigenze della protezione dell'am-
biente e puntano a uno sfruttamento efficiente delle risorse.

Per ottenere il label "Città dell'energia", un comune deve soddisfare le seguenti condi-
zioni:
1     ottenere almeno il 50% dei punti nel catalogo di misure "Città dell'energia";
2     definire obiettivi di politica energetica;
3     approvare un piano di misure per i prossimi 4 anni;
4     definire come va organizzata l'attuazione;
5     essere membro dell'associazione "Città dell'energia".

Il catalogo di misure "Città dell'energia" contiene circa 80 misure. Una di queste misure
valuta le linee guida comunali sulla base di obiettivi di politica energetica e climatica qua-
lificati e quantificati. Un'altra misura valuta il piano energetico e di protezione del clima
che contiene una curva di riduzione a tappe con una pianificazione di misure relativa agli
obiettivi energetici e climatici.

Il piano energetico del Cantone dei Grigioni comprende queste due misure e le completa
con altri punti come le basi legali e di politica energetica (cfr. capitolo 2).

Per via delle condizioni summenzionate, che devono essere soddisfatte per mantenere il
label, un comune con il label "Città dell'energia" soddisfa già punti fondamentali di un
piano energetico comunale. Visto che la scelta e il grado di attuazione di altre misure del
catalogo di misure "Città dell'energia" rientrano nel potere discrezionale di ogni comune,
è possibile che il comune soddisfi già tutti i punti richiesti per un piano energetico comu-
nale oppure debba ancora attuare singole direttive.

Per contro, un comune con un piano energetico comunale ha già effettuato importanti
lavori preliminari per l'ottenimento del label "Città dell'energia". Il piano energetico comu-
nale contiene punti fondamentali, necessari per poter ottenere il label. Attuando misure ai
sensi degli obiettivi comunali, il comune contribuisce anche al raggiungimento del nu-
mero di punti minimo richiesto (50%) nel catalogo di misure "Città dell'energia".

                                                                                            3
2          Cosa contiene un piano energetico comunale?

Conformemente all'art. 8 LGE, il Governo può prescrivere le modalità secondo cui i co-
muni devono allestire un piano energetico. I capitoli seguenti illustrano i punti fonda-
mentali di un piano energetico comunale. Si tratta di:

1       linee guida e obiettivi di politica energetica del comune;
2       curva di riduzione relativa agli obiettivi di politica energetica e indicatori per la valuta-
        zione del raggiungimento degli obiettivi;
3       pianificazione di misure per i prossimi 3-4 anni;
4       organizzazione dell'attuazione;
5       finanziamento;
6       monitoraggio / controllo dei risultati.

2.1        Linee guida e obiettivi di politica energetica del comune

Le linee guida definiscono i punti chiave della politica energetica comunale e li descri-
vono come obiettivi quantitativi nei settori energie rinnovabili ed efficienza energetica per
calore e corrente elettrica, mobilità e pianificazione del territorio. Le linee guida possono
comprendere anche la procedura per la comunicazione interna ed esterna.

Gli obiettivi di politica energetica hanno un orientamento a medio-lungo termine. Essi
possono prendere spunto dai valori obiettivo seguenti di Cantone, Città dell'energia o
Confederazione:

Obiettivi del Cantone dei Grigioni

La legge sull'energia cantonale vigente stabilisce i seguenti obiettivi:

    Art. 3
    1
        A lungo termine il Cantone mira al raggiungimento degli obiettivi di una "società a 2000 watt".
    2
        Questi obiettivi vanno raggiunti a tappe intermedie, segnatamente facendo in modo che, ri-
    spetto allo stato nel 2008, il consumo di energie fossili per il riscaldamento di edifici e per la pro-
    duzione di acqua calda:
    a) per i nuovi edifici
         – venga ridotto del 40 percento a partire dal 2011;
         – venga ridotto del 50 percento a partire dal 2015;
         – venga ridotto del 60 percento a partire dal 2020;
         – venga ridotto dell'80 percento a partire dal 2035;
    b) per tutti gli edifici abitativi
         – venga ridotto del 5 percento e sostituito inoltre con un 5 percento da energie rinnovabili
            entro il 2015;
         – venga ridotto del 10 percento e sostituito inoltre con un 10 percento da energie rinnovabili
            entro il 2020;

4
– venga ridotto del 25 percento e sostituito inoltre con un 40 percento da energie rinnovabili
          entro il 2035.

  Art. 4
  1
      In presenza di situazioni straordinarie, e se il rispetto delle disposizioni della presente legge
  rappresenta un onere sproporzionato, l'autorità competente può concedere delle eccezioni, se
  non vi si contrappongono interessi pubblici preponderanti.
  2
      Le autorizzazioni d'eccezione possono essere vincolate a condizioni e oneri, nonché limitate
  nel tempo. Dai richiedenti può essere richiesto in particolare l'inoltro di prove specifiche.

Label "Città dell'energia": verso una società a 2000 watt

La società a 2000 watt è un modello per un consumo di energia sostenibile e una prote-
zione efficace del clima. Si tratta di un obiettivo a lungo termine, di un compito per di-
verse generazioni. Per poter effettivamente raggiungere l'obiettivo, oggi devono venire
previste e attuate misure concrete ed efficaci. Il label "Città dell'energia" si impegna affin-
ché i comuni adottino gli obiettivi di una società a 2000 watt nel processo di ottenimento
del label "Città dell'energia".

Affinché la società a 2000 watt (risp. la società a 3500 watt nell'anno 2050) possa diven-
tare una realtà, tutti i comuni dovrebbero mirare, sul proprio territorio, al raggiungimento
degli indicatori di riduzione descritti di seguito. Il 100% esprime la situazione individuale
di partenza di ogni comune (in base al documento metodologico e alla documentazione
"SIA-Effizienzpfad Energie").

                                                                                                     Società a
                                                    2005         2020      2035        2050          2000 watt   Osservazioni
                                                                                                                   Fattore di
Consumo di energia pri maria                       100 %         85 %      70 %        55 %              32 %     riduzione 3
(watt per abitante*)
Vettori energe tici non                                                                                           Fattore di
rinnovabili (energia
primaria, watt pe r                                100 %         80 %      55 %        35 %              9 %     riduzione 1
abitante)
                                                                                                                  Fattore di
Emis sioni di CO 2 **                              100 %         75 %      50 %        25 %              12 %    riduzione 8
(CO₂eq per abitante e anno)
*Abitante: popolazione residente permanente del comune
**Emissioni di gas serra (GS): emissioni energetiche di gas serra, espresse in CO₂ equivalenti (CO₂eq)

Devono in generale essere considerati sia l'indicatore di consumo dell'energia primaria
sia quello concernente le emissioni di gas serra: entrambi gli obiettivi devono quindi es-
sere raggiunti. Il loro raggiungimento può tuttavia creare un conflitto. Per far fronte a
questa problematica vale quale orientamento generale la seguente indicazione: in un
determinato lasso di tempo (ad esempio orizzonte temporale al 2050) il consumo di
energia primaria può essere più elevato rispetto a quello indicato, a condizione che la
differenza venga coperta con energia proveniente da fonti rinnovabili.

                                                                                                                                5
La tabella seguente mostra i valori di riferimento della Svizzera. I valori per il 2005 sono
stati calcolati, quelli per il 2050 corrispondono alla curva raccomandata per raggiungere
gli obiettivi e i valori per il 2020 e il 2035 sono stati interpolati linearmente.

                                           2005       2020        2035        2050       Società a 2000 watt
Consumo di energia primaria                6300       5400        4400        3500                2000
(watt per abitante)
Vettori energetici non rinnovabili         5800       4600        3300        2000                500
(energia primaria, watt per abitante)
Emissioni di CO2                           8,5        6,4          4,2         2,0                1,0
(CO₂eq per abitante e anno)

Legge sul CO2 della Confederazione

Attualmente è in atto la revisione della legge federale sul CO2. La versione attuale degli
obiettivi di riduzione ha il seguente tenore:

    Art. 3
    1
        Entro il 2020 le emissioni di gas serra in Svizzera devono essere ridotte globalmente del 20 per
    cento rispetto al 1990. Il Consiglio federale può stabilire obiettivi intermedi settoriali.
    1bis
           Il Consiglio federale può fissare l’obiettivo di riduzione al 40 per cento conformemente alle
    convenzioni internazionali. Il 75 per cento al massimo di queste riduzioni supplementari delle
    emissioni di gas serra può essere conseguito con provvedimenti realizzati all'estero.

Legge sull'energia della Confederazione

Nella legge federale sull'energia (LEne) del 26 giugno 1998 (stato 1° gennaio 2011) ven-
gono stabiliti gli obiettivi dell'approvvigionamento e dell'impiego energetici. Conforme-
mente all'art. 1 LEne, gli obiettivi della legge sono i seguenti:
    1
        (…)
    2
        Essa ha lo scopo di:
    a. garantire una preparazione e una distribuzione dell'energia economiche e compatibili con le
         esigenze della protezione dell'ambiente;
    b. promuovere l'impiego parsimonioso e razionale dell'energia;
    c. favorire un maggiore impiego delle energie indigene e rinnovabili.
    3
        La generazione annua media di elettricità a partire da energie rinnovabili deve essere aumen-
    tata entro il 2030 di almeno 5400 GWh rispetto al livello del 2000. Come parte integrante di
    questo aumento il Consiglio federale può considerare, fino al 10 per cento, anche l'elettricità ge-
    nerata all'estero a partire da energie rinnovabili.
    4
        La generazione annua media di elettricità proveniente da centrali idroelettriche deve essere
    aumentata entro il 2030 di almeno 2000 GWh rispetto al livello del 2000.
    5
        Il consumo energetico finale delle economie domestiche private deve essere stabilizzato entro
    il 2030 almeno al suo livello al momento dell'entrata in vigore della presente disposizione.

6
2.2       Curva di riduzione relativa agli obiettivi di politica energetica e
          indicatori per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi;

Le linee guida e gli obiettivi di politica energetica vengono concretizzati con le seguenti
tappe:

1     A che punto ci troviamo oggi?
      Il fabbisogno energetico attuale del comune costituisce la base per lo sviluppo di una
      curva di riduzione e può essere stimato mediante lo strumento di lavoro di "Città
      dell'energia" (strumento di lavoro "Räumliche Energieplanung" 1 modulo 3: "Energie-
      nachfrage"). A seconda dei dati disponibili e del grado di dettaglio desiderato, in esso
      vengono illustrate le possibilità per stimare il fabbisogno energetico attuale del co-
      mune.

2     Dove vogliamo arrivare?
      Per gli obiettivi di politica energetica viene stabilita una curva di riduzione a tappe che
      prende spunto dal fabbisogno energetico attuale. Questa curva di riduzione può ad
      esempio prendere spunto da quella di Città dell'energia (vedi capitolo 2.1).

3     Come misuriamo lo sviluppo?
      Viene definita una serie di indicatori quantificabili e ricostruibili in base ai quali viene
      verificato il raggiungimento degli obiettivi. Gli indicatori possono riferirsi a prestazioni
      o all'efficienza (cfr. al riguardo anche lo strumento di lavoro "Räumliche Energie-
      planung" modulo 8: "Erfolgskontrolle"):
      Sono esempi di indicatori di prestazioni la quota parte di piani delle strutture con con-
      dizioni energetiche, la quota parte di superfici riscaldate con certificato Minergie, i
      mezzi di promozione versati ogni anno per abitante, la superficie di impianti solari
      termici per abitante.
      Esempi di indicatori dell'efficienza sono il fabbisogno di energia finale per l'intero co-
      mune e per gli edifici comunali (quota parte di combustibili fossili, energie rinnovabili,
      calore residuo) o le emissioni di CO 2 dell'intero comune e degli edifici comunali (ad
      es. rilevamento mediante calcolatore delle emissioni di CO 2). Gli indicatori dell'effi-
      cienza possono essere rilevati per l'intero territorio comunale o per gli edifici comu-
      nali.

2.3        Pianificazione di misure per i prossimi 3-4 anni

La pianificazione di misure comprende le misure concrete nei vari settori chiave (secondo
le linee guida comunali) volte a raggiungere gli obiettivi di politica energetica. Per ogni
misura, essa definisce la responsabilità, la data d'attuazione e il finanziamento.

La seguente illustrazione mostra un esempio di pianificazione di misure:

1 Questo strumento di lavoro può essere scaricato dal sito web di Città dell'energia al seguente link (disponibile solo in
    tedesco): http://www.energiestadt.ch/d/energieplanung.php

                                                                                                                        7
"Esempio di pianificazione di misure"

Piano di misure del Comune di Muste r
                                                                                          Per so n a   Sp e se e st er n e i n
                                                                                          co m p e -
                                                                                                       mi g li a ia d i fr a n ch i
N.           Set t or e c hi av e                                                          t ent e                                           O ner e                 O ss er v az io n i
                                                                                                       20 1       20 1      20 1      20 1

             M i sur a                                                                                   1          2         3        4     G ior n i

1            Energie rinnovabili
1. 1 .       Progetti del Comune

1. 1 .1 .    St u d io s u l p ot e nz i al e e di fat t i bi l it à                         HM         20                                      5        U f fi c io est er n o , a vv io de l lo
             R is an a me nt o ac q ua pot ab i le                                                                                                       st u di o ,
                                                                                                                                                         ma ns i on ar io , s ca d enz ar io ,
                                                                                                                                                         co st i
1. 1 .2 .    C ost r uz io n e d i un im p ia nt o f ot o vo lt ai c o su l                  HM                   10 0                                   U f fi c io est er n o
             t et t o de l la s c uo l a

1. 1 .3 .    C op er t ur a d e l f ab b is o gn o d i e ner g ia el et t r ic a             AZ                     5         5        5        2        C hi ar im ent i e r ic h ie st a di
             de l l' am m in ist r az i on e c om u na l e                                                                                               of f er t e a l d ist r ib ut or e d i
             co n f o nt i r in n ov ab i li al 10 0 %, d i c u i i l 2 0%                                                                               en er gi a, pr e p ar a zi o ne de l la
             el et t r ic it à ec o lo g ic a                                                                                                            de c is io n e d el Co n si g li o
                                                                                                                                                         co mu n al e
1. 1 .4 .    So st it uz i on e d e l r is c al d am e nt o d e ll a p i sc in a             CB                              10                10
             co p er t a n e l 2 01 3 ; r is c al d am e nt o a l im e nt at o d a
             t r uc i ol i
1. 2 .       Pr o g et t i per la po po l az io n e

1. 2 .1 .    Fo g li o e in co nt r o i n for mat iv i p er l a p o po l az io n e           AZ                    10
             co n cer ne nt i l e p os si b il it à d i s fr ut t am e nt o
             de l l' en er gi a r i n no va b il e p er l a pr od uz i on e d i
             en er gi a e let t r i ca e d i c al or e
1. 2 .2 .    Pr o m oz io ne de l la ve nd it a d i e let t r i cit à d a f o nt i           HM
             r in n ov a bi li t r a l a p op ol az i on e
             Pr o m oz io ne di en er gi a e l et t r i c a ec o lo g ic a , a d
             es . a b u on e c o nd iz io n i o pp ur e pr ov en i ent e d a
             pr o d uz io ne co m un a le
1. 2 .3 .    C on cor s o p er i l pr o g et t o pi ù i n no vat iv o p er l o                                      x                                    D ec is i on e d e l C on s ig l io
             sfr ut t a ment o d i e n er g ia r in n ov ab i le                                                                                         co m u n al e

2            Efficienza delle ri sorse
2. 1 .       E ff i ci e nz a e ner g et i ca de g li ed i f ic i d i pr opr i et à
             de l c om u ne
2. 1 .1 .    C ont ab i lit à e n er g et ic a : r i le va m e nt o d i i nd i cat or i      AA          2          x         x        x       15        Int r o du zi o ne co nt a b il it à
             en er get ic i                                                                                                                              en er ge t ic a p er e d if i ci de l
             el et t r ic it à , c a lor e , a cq u a                                                                                                    pat r im o ni o a m m i ni st r at i vo
2. 1 .2 .    C ont r ol l in g , ot t im iz za zi o ne d e i pr oc es s i                    AA                                                          At t ua zi on e c o nt a b il it à
                                                                                                                                                         en er get ic a
2. 2 .       E ff i ci e nz a i dr i c a

Illustrazione 1:  esempio di una pianificazione di misure con possibili misure per l'attuazione del piano
             energetico.

Selezione di esempi di misure

a. Potenziali del comune nell'ambito delle energie rinnovabili e dell'efficienza
            energetica
I potenziali relativi alle energie rinnovabili e all'efficienza energetica del comune vengono
rilevati e stimati. Indicazioni in merito vengono fornite nel modulo 4: "Energiepotenziale"
dello strumento di lavoro "Räumliche Energieplanung". Una panoramica dei potenziali
ancora inutilizzati nel comune costituisce la base per l'attuazione di ulteriori misure. Dal
confronto con il fabbisogno energetico risulta la quota che può essere coperta con vettori
energetici rinnovabili locali e il potenziale di riduzione dell'attuale fabbisogno energetico
con misure di efficienza.

b. Elaborazione / Rielaborazione della legge edilizia o sull'energia comunale
Per l'attuazione di varie misure, nelle leggi edilizie o sull'energia comunali possono
essere inserite prescrizioni, sistemi di incentivazione, strumenti di gestione, misure di
promozione, ecc. In questo modo, le misure vengono fissate a lungo termine e in modo

8
vincolante. Siccome le modifiche legali devono generalmente essere decise dall'Assem-
blea comunale o tramite votazione per urna, esse sono anche ben ancorate nella popola-
zione.

Per l'elaborazione o la rielaborazione della legge edilizia o sull'energia comunale, inclusa
l'approvazione definitiva dell'Assemblea comunale o tramite votazione per urna, bisogna
calcolare una durata di almeno due anni.

c. Elaborazione di una pianificazione direttrice energetica comunale
Il Cantone dei Grigioni ha pubblicato uno strumento di lavoro per i comuni, grazie al
quale può essere elaborato un piano direttore energetico comunale ("Arbeitshilfe zur Er-
stellung einer Richtplanung Energie für Gemeinden des Kantons Graubünden"). Con lo
strumento della pianificazione direttrice energetica, i comuni possono analizzare il proprio
approvvigionamento energetico e, basandosi su questa analisi, riconoscere margini deci-
sionali per sfruttare maggiormente il calore residuo ed energie rinnovabili a ubicazione
vincolata. Con il coordinamento territoriale delle offerte e della domanda di energia è
possibile garantire a lungo termine lo sfruttamento di energie a ubicazione vincolata. Il
Governo prende atto in via definitiva del piano direttore energetico (art. 20 cpv. 3 della
legge cantonale sulla pianificazione territoriale, LPTC; CSC 801.100), vincolante per le
autorità.

2.4      Organizzazione dell'attuazione

Le strutture interne prevedono in sostanza i punti seguenti:

1. Organo: nel comune viene stabilito un organo (ad es. commissione dell'energia,
gruppo dell'energia) quale ufficio di gestione per l'elaborazione e l'attuazione del piano
energetico. L'organo elabora e decide il piano energetico nei suoi tratti fondamentali ed è
in seguito responsabile per la sua attuazione e per il controllo dei risultati. Conferisce
incarichi e decide a chi affidare l'attuazione delle decisioni. Inoltre, è responsabile per la
comunicazione interna ed esterna.

L'organo è composto da rappresentanti dell'esecutivo e dell'amministrazione, nonché
eventualmente da rappresentanti della popolazione. Sono coinvolte tutte le persone
responsabili interessate dal tema del piano energetico (ad es. immobili, strutture, mobi-
lità, pianificazione, comunicazione, scuole, ecc.). La direzione viene assunta da un mem-
bro dell'esecutivo. L'organo si riunisce almeno due volte all'anno.

2. Risorse di personale: per l'attuazione della pianificazione delle misure, il coordina-
mento interno di tutti i compiti che si presentano, il rilevamento degli indicatori, il controllo
dei risultati, ecc., il comune mette a disposizione le risorse di personale necessarie. Per
questo vengono determinate una o più persone competenti dell'amministrazione o viene
assegnato un mandato esterno a terzi. Una persona assume la direzione operativa per
l'adempimento di tutti i compiti. Questa persona dovrebbe venire designata ufficialmente
ed essere internamente conosciuta. Le responsabilità di tutte le persone coinvolte sono

                                                                                               9
documentate in istruzioni di lavoro o mansionari. A queste persone vengono messe a
disposizione le risorse di tempo e finanziarie necessarie per poter adempiere ai propri
compiti.

Lista di controllo per la verifica dell'organizzazione dell'attuazione:
(sulla base dello strumento di lavoro "Räumliche Energieplanung» - modulo 8: "Erfolgs-
kontrolle")

— I responsabili decisionali importanti sono coinvolti nel processo?
— Le risorse di personale sono sufficienti per l'elaborazione e l'accompagnamento del
      piano energetico?
— Le competenze per l'elaborazione e l'accompagnamento del piano energetico sono
      state stabilite?
— Le risorse finanziarie per l'elaborazione del piano energetico sono sufficienti?
— Le risorse finanziarie e di personale necessarie per l'attuazione del piano di misure
      sono disponibili?
— Le competenze per l'attuazione del piano di misure sono state stabilite?
— Le competenze per il controllo dei risultati dell'attuazione sono state definite? Sono
      state previste risorse sufficienti a questo scopo?
— Sono previste un'informazione e una comunicazione dei risultati complete e mirate?

2.5       Finanziamento

Per un'elaborazione efficace e in particolare per l'attuazione concreta di un piano ener-
getico sono indispensabili mezzi finanziari sufficienti. Questi mezzi dovrebbero essere
garantiti possibilmente per diversi anni. Per garantire il finanziamento sono a disposi-
zione diverse possibilità:

— credito d'impegno per quattro anni: nell'ambito del preventivo comunale viene ad
      es. riservato per i prossimi quattro anni un importo fisso che può essere impiegato
      per l'attuazione di misure di politica energetica.

— tassa a destinazione vincolata: su vettori energetici per il cui trasporto sono neces-
      sarie reti di condotte o di cavi, ad esempio energia elettrica non rinnovabile, può
      essere riscossa una tassa a destinazione vincolata. Con le entrate generate in questo
      modo, nel comune possono venire attuate misure di politica energetica. Inoltre, può
      essere esaminato se le tasse a destinazione vincolata debbano essere introdotte in
      combinazione con raccomandazioni relative al risparmio di energia elettrica. In questo
      modo, per i singoli consumatori di energia elettrica è possibile compensare le tasse.

— rimborso della tassa sul CO2: il rimborso della tassa sul CO2 all'amministrazione
      può essere impiegato per misure volte all'attuazione del piano energetico.

10
2.6     Monitoraggio / Controllo dei risultati

Il controllo dei risultati viene effettuato sulla base degli indicatori quantificabili ai fini della
verifica del raggiungimento degli obiettivi (cfr. capitolo 2.2.). In un piano di monitoraggio
viene fissata la procedura per il controllo annuale dei risultati. Nel modulo 8: "Erfolgskon-
trolle " dello strumento di lavoro "Räumliche Energieplanung" si raccomanda di effettuare
il controllo dei risultati, nel caso ideale, con uno strumento che permetta la maggiore
standardizzazione possibile del rilevamento, dell'immissione e dell'analisi. A questo
scopo esistono già degli strumenti o è possibile produrne di propri. Ulteriori informazioni
si trovano nel modulo 8: "Erfolgskontrolle" dello strumento di lavoro "Räumliche Energie-
planung".

                                                                                                 11
3     Come deve procedere un comune nell'elaborazione di
      un piano energetico?

Per l'elaborazione di un piano energetico, in sostanza si può procedere secondo i passi
seguenti:

 1   Decisione del comune a favore di un piano energetico

 2   Stabilire la direzione strategica (persona responsabile dell'esecutivo) e la dire-
     zione operativa (persona responsabile)

 3   Costituire   l'organo    con     rappresentanti    dell'autorità   comunale     e
     dell'Amministrazione e/o da rappresentanti della popolazione o svilupparlo sulla

 4   Esaminare il coinvolgimento di un consulente esterno

 5   Bozza linee guida e obiettivi di politica energetica del comune

 6   Discussione nel comune e direttive per l'ulteriore elaborazione

 7   Elaborazione del piano energetico incl. finanziamento secondo il presente
     strumento di lavoro

 8   Approvazione del piano energetico da parte dell'Esecutivo comunale

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