Nuove regole per combattere il corona Virus - ilSottosopra
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Nuove regole per combattere il corona Virus Leggendo alcune cose resto incredula. Gente che augura la morte a quest’uomo, dandogli dell’incapace e chi più ne ha più ne metta. In un decreto così complicato e in una situazione del genere è evidente che all’interno ci sono contenute norme che non ci piacciono, norme che non ci convincono, cose che magari sono anche poco efficaci e tanto altro. Forse molti non hanno ancora preso coscienza che le cose sono tornate ad essere drammatiche e non basta scrivere #iorestoacasa durante il lockdown ma dovrebbe essere giunto il momento di fare ognuno la propria parte nel concreto. In questo caso le chiusure progressive ma ferme non sono un’opzione. Sono l’unica opzione. E, se non basteranno, allora la strada la conosciamo già. Invece di prendersela con questo o quel governo nazionale o regionale, ripeto, potrebbe essere l’ora per fare ognuno la propria parte. Ecco le nuove regole per la scuola: fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni
caso prima delle 9.00 Le università predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative Il dpcm entrerà in vigore il 19 ottobre ☀️ … ! Io adoro gli inizi, ogni inizio profuma di nuovo, di positivo. C’è chi ne ha paura, io invece vivrei di soli inizi. E so già che voi, carissimi amici e lettori de “ilSottoSopra” starete pensando “Ma sto per caso leggendo l’articolo sbagliato?” “Ma questa tizia non sa che a Gennaio ci vuole ancora un po’” e io vi rispondo dicendovi che per me è come se lo fosse! Lo so che probabilmente per molti Gennaio rappresenta il mese dei “buoni propositi”…il mese degli inizi per eccellenza! In realtà sappiamo tutti che questi buoni propositi svaniscono durante l’anno o magari terminano e ce ne servono dei nuovi! A me Settembre fa venir voglia di ripartire come un atleta che si posiziona dietro la riga bianca e questa segna il punto di inizio della gara…però dai, vi prego, non ditemi che Settembre vi fa venire solo voglia di ripartire per le vacanze! Settembre è il mese delle seconde possibilità, il secondo treno che si ferma nella stazione della nostra vita perché non è vero che “il treno passa una volta sola”, il
treno passa ogni volta che noi posizioniamo i binari nel modo corretto e quindi ci diamo la possibilità di ripartire. Un secondo nuovo inizio, un inizio forse più consapevole perchè il secondo al suo arrivo ci da tanta voglia di fare, creatività e chi più ne ha più ne metta! Al sorgere di un nuovo anno ci si fanno sempre gli auguri ma dovremmo decidere di farli anche a Settembre. Io vi dico “Buon anno a chiunque stia leggendo!” Vi auguro di ripartire più positivi, di vivere quello che non abbiamo potuto vivere nei mesi di lockdown. Vi auguro di dare ancora qualche chance a questo anno che nella prima parte non è stato dei migliori. Vi auguro di riporre in questo Settembre almeno un po’ di fiducia. E mi raccomando, non abbiate paura di cadere, di sbagliare o di fallire perché non sarà mai troppo tardi…il futuro è nelle nostre mani! Quindi…Buon anno lettori! Revenge porn: il lato oscuro dei social È da pochi giorni cominciato Aprile e si pensa che ormai la popolazione sia spaventata dalla presenza di questo virus, si pensa che la popolazione stia dedicando tutto questo tempo libero a qualche hobby che solitamente viene messo da parte. Si pensa anche che le menti contorte ormai siano sedate almeno per un po’.
Si pensa inoltre che da questo incubo che tutti stiamo vivendo potevano rinascere donne e uomini migliori ma oggi purtroppo mi rendo conto che per molti non è ancora cambiato nulla. Era aprile 2019, esattamente un anno fa, quando la Camera dei Deputati ha approvato con 461 voti a favore e nessuno contrario un emendamento al disegno di legge “Codice rosso” che introduce il cosiddetto reato di Revenge porn, cioè la pratica di diffondere immagini e video privati senza il consenso della persona interessata. TELEGRAM NON FORNISCE SOLO CODICI SCONTO! Oggi a distanza di un anno eccoci qua a parlare di gruppi presenti sulla piattaforma Telegram che si scambiano foto di ragazze sconosciute, amiche, sorelle…FIGLIE, il più delle volte minorenni. Questo accade ogni giorno, ogni minuto tra milioni di uomini, in un gruppo in particolare erano presenti ben 49000 iscritti. Ma la cosa più preoccupante è che questi uomini vanno oltre, molti utenti condividono informazioni private come città, recapiti telefonici o qualsiasi dato personale della ragazza. Queste persone di genere maschile mettono in scena il rito dello stupro virtuale, sono di ogni età fino ad arrivare ai padri di
famiglia che “vendono” il corpo delle loro figlie. Sono perlopiù account anonimi che vanno alla conquista della ragazzina più giovane. Si tratta di violazione della privacy ma anche di pedopornografia. MA CON QUALE SCOPO NASCE QUESTO FENOMENO? L’intenzione di coloro che sono presenti in questo gruppo è quella di “far trascorrere una vita infernale alla vittima”, passando da uno stupro virtuale a qualcosa che va oltre lo schermo, vengono messe in gioco ex compagne o fidanzate per vendetta. E se ora qualcuno sta pensando che la colpa sia delle ragazze che postano le proprie foto, che se “non fossero state vestite in quel modo”( https://youtu.be/_dL9JDMcCkk), voglio solamente dire che non vengono presi in considerazione esclusivamente i corpi ma anche i volti e nonostante ciò se il vostro pensiero si fosse avvicinato minimante a quello, siete da porre sullo stesso piano di chi commette questi reati perché nessuna ragazza, bambina o donna merita di essere violentata fisicamente e psicologicamente.
Anche le mimose vengono regalate a distanza: l’8 Marzo con il COVID-19 L’8 Marzo viene festeggiata la donna poiché è bene ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata ed è proprio grazie a queste se oggi tutte le ragazze possono indossare i pantaloni, andare a scuola, votare, lavorare ed essere indipendenti. Oggi però tutto il mondo sta vivendo situazioni di ansia, terrore, panico e potremmo stare qui a fare una lista immensa di sensazioni che si stanno provando in questi giorni. Questa mattina, malgrado le limitazioni, sono state tante le iniziative lanciate a distanza, senza manifestazioni o cortei ma in diverse modalità… 1. WeWorld Onlus decide di puntare sul concetto di invisibilità grazie ad un video di appena un minuto che descrive le condizioni di vita di alcune donne e dei loro bambini e vuole condividere questo concetto attraverso l’hashtag #Maipiùinvisibili; 2. l ’ 1 1 m a r z o l a n u o v a v e r s i o n e d e l questionario dell’Osservatorio indifesa di Terre des Hommes e
ScuolaZoo sull’evoluzione della percezione della disparità di genere; 3. anche l’Unicef Italia punta su un video di breve durata che si intitola “Posso essere quello che voglio?“, per ricordare al mondo che il futuro di tante bambine, ragazze e donne è in pericolo e dipende da tutti noi; 4. infine anche Rai2, all’interno del docureality “O Anche no” dedica una punta alle donne. In studio la parola va a Laura Coccia. Non facciamoci fermare dalla paura dell’epidemia ma celebriamo le donne continuando a seguire le regole di relazione con gli altri e quindi regaliamo un sorriso. Le donne a cui va il pensiero oggi sono tutte quelle che in questi giorni sono in prima fila, infermiere e dottoresse che stanno dando l’anima. Che possiate vivere l’8 Marzo ogni giorno! “Piccoli giornalisti crescono”: vincitore del mese
di Dicembre Domenica 19 Gennaio, in occasione dell’ultimo open day, è avvenuta la premiazione del concorso “Piccoli giornalisti crescono” per il mese di dicembre. La tematica sulla quale scrivere un articolo era il Natale e su come fosse vissuto. L’alunno Alessandro Nunziante della classe 3^ O dell’ I. C. “Foscolo-Gabelli” di Foggia è stato decretato vincitore per il suo articolo molto ben sviluppato, a detta della giuria. Aspettando il Natale. Articolo vincitore del mese di Dicembre Il tema di questo mese è: “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. In bocca al lupo a tutti… Un film di guerra senza fine: così definiamo la nostra
Foggia “Le manifestazioni non risolvono i problemi servono ad evitare il silenzio dei cittadini che rischia di sembrare un consenso” è così che potremmo cominciare a parlare dell’incontro che si è tenuto al dipartimento di lettere di Foggia in onore della giornata del 10 Gennaio, Foggia marcia per la legalità. Nei primi tre giorni del 2020 ci sono state 3 bombe e 1 omicidio e siamo ancora qui a dover spiegare il perché bisogna scendere in piazza? Numerosi sono stati gli interventi, tra questi abbiamo visto il rettore Limone, l’unione degli studenti di foggia ma un intervento un po’ diverso è stato quello di Giusy Albano che definisce tutti i figli “dei grandissimi maleducati”. Immancabile l’intervento di Giovanna Panunzio che definisce molto belle queste manifestazioni ma dopo queste siamo soli. Però alla fine di questo incontro mi rendo conto che sulla passerella della vita ormai continuano a sfilare solamente uomini politici accompagnati dal loro amico denaro e dopo aver sfoggiato i loro abiti non tornano nei camerini per dare spazio a chi li seguirà..i giovani, le generazioni future di cui tanto si parla. Qualcuno di voi si è mai chiesto il perché in Italia non si è verificato un fenomeno come quello di Greta Thunberg, una ragazzina di appena 17 anni che si preoccupa per la
salvaguardia del nostro paese? Perché il problema è che non potranno mai esserci generazioni future migliori se chi li accompagna nel percorso della loro vita è più incivile e maleducato di questo nuovo cittadino. I figli sono lo specchio dei genitori nella maggior parte dei casi e questo ci fa capire il perchè non riusciamo ancora a fare passi da gigante per il nostro territorio. La crescita delle mafie, come si diceva durante l’incontro, parte anche dalle baby gang, fenomeni di bullismo, inquinamento dell’ambiente. Facciamo crescere questi piccoli cittadini, facciamo in modo che l’istruzione aiuti a comprendere che non sempre gli insegnamenti ricevuti dalle nostre famiglie sono corretti. Investiamo nell’istruzione e nel lavoro per contrastare le mafie. Siete ancora a guardarvi intorno, a cercare di capire da dove cominciare? Scendi anche tu in piazza il 10 Gennaio alle 15:00. Foggia libera Foggia, per te, per noi.
La tragedia Panunzio compie 27 anni Il 6 novembre del 1992 venne assassinato Giovanni Panunzio mentre sulla sua “Y 10” percorreva via Napoli, i killer gli hanno sparato più colpi di pistola, colpendolo alle spalle, al polso sinistro e alla gola. Ma perché ricordiamo Giovanni Panunzio? Giovanni Panunzio nasce a Foggia nel 1941 e prestissimo resta orfano di padre, tanto che sin da piccolo inizia a lavorare. A nove anni distribuisce il pane tra le case del centro storico di Foggia. In seguito lavora come muratore nei cantieri e apprende subito il mestiere. A diciotto anni si innamora di Angela, la donna che sposa e dal cui amore sono nati i quattro figli. Panunzio aveva denunciato tutto e aveva acquistato macchine blindate e giubbotti antiproiettile per i suoi cari, ma non si era piegato alle minacce. Il suo coraggio lo ha pagato con la vita. Proprio oggi nell’aula magna dell’Università degli Studi di Foggia l’imprenditore è stato ricordato durante un incontro in cui hanno dato il loro contributo Giovanna Belluna Panunzio e Antonio Belluna. All’incontro hanno partecipato varie scuole e tra queste proprio alcune classi del Blaise Pascal e hanno avuto l’opportunità di assistere ad alcune letture da parte dell’attore e regista Pino Casolaro, un monologo da parte di Stefano Corsi che interpretava proprio Giovanni Panunzio e ha
fatto rimanere a bocca aperta docenti e alunni; immancabili le parole da parte della nuora di Panunzio, Giovanna Belluna, che dice di avere speranza nelle generazioni future e si augura di trovare giovani con valori come quelli del suocero. “Giovanni Panunzio è diventato un simbolo” si conclude con una frase già affermata anni fa l’incontro di oggi. Tornano i dibattiti al Blaise Pascal, tornano le assemblee d’Istituto Proprio oggi, giovedì 31 ottobre, si è tenuta la prima assemblea d’istituto dell’anno scolastico 2019/2020 per il Blaise Pascal che sin dalle ore 09:15 ha discusso i vari ordini del giorno. L’assemblea si apre con un discorso da parte di alcuni rappresentanti uscenti e successivamente vengono proposte le liste dei nuovi candidati. Nell’assemblea di oggi si è discusso di tutte le possibili mete per i viaggi d’istruzione di ogni classe; dei tornei che ci saranno durante l’anno (pallavolo, calcio) con una selezione di studenti da parte di un insegnante che si occuperà proprio di questo; della possibilità di riproporre l’assemblea con
ScuolaZoo; di realizzare una festa di Natale diversa dal solito e quindi in un ambiente esterno dalla scuola. Infine si discute su diverse tematiche e vengono fuori pensieri molto contrastanti che fanno nascere delle discussioni ma alla fine si trova un punto d’accordo. L’assemblea ha termine alle ore 10:15. “Infinite cose da fare in così poco tempo” È così che ritorna su gli schermi di Netflix la seconda stagione di “Baby”, serie tv italiana basata proprio su un fatto di cronaca ovvero le baby squillo del Parioli, disponibile già dal 18 ottobre. Le protagoniste sono Alice Pagani e Benedetta Porcaroli, che interpretano rispettivamente Ludo e Chiara, ma saranno accompagnate da figure adulte già abbastanza conosciute come Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi. Baby dimostra essere la serie italiana più vista su Netflix e a mio parere questo è dato soprattutto dal cast molto funzionante e da come vengono trattate alcune tematiche molto forti come l’adolescenza, il rapporto con la famiglia in quel periodo, la prostituzione e l’omosessualità.
Però nonostante i suoi aspetti positivi, Baby tende ad avere l’obiettivo di nascondersi e non svelare al mondo chi realmente si è. Un altro aspetto è il confronto con altre serie adolescenziali, infatti sembra proprio giocarsela con Élite o 13 mettendo però da parte le lotte di classe sociale e concentrandosi maggiormente sul rapporto contrastante con le famiglie. Ci sarà la terza stagione? Ci sarà, ma non è stato ancora confermato dal grande schermo di Netflix. Una nuova figura nelle hit del Natale: chi sarà? Il natale si avvicina e a voler entrare nelle hit del periodo è Robbie Williams che presenta il suo primo album di Natale: The Christmas Present. È stata annunciata per il 22 novembre l’uscita del primo album natalizio di Williams composto da due dischi: Christmas Past e Christmas Future. L’album è stato scritto e registrato in varie ambientazioni tra cui Londra, Los Angeles e Vancouver. Lo troviamo già disponibile in pre order e sarà in vendita in più versioni: in CD, in digitale e in vinile. Entrambi i dischi saranno caratterizzati da grandi classici natalizi e brani inediti ma soprattutto da tanti duetti, tra cui uno proprio con suo padre, Peter Conway.
Sarà Robbie Williams in testa alle classifiche natalizie?
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