Nuove regole per combattere il corona Virus - ilSottosopra

Pagina creata da Lucia Volpi
 
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Nuove regole per combattere
il corona Virus
Leggendo alcune cose resto incredula. Gente che augura la
morte a quest’uomo, dandogli dell’incapace e chi più ne ha più
ne metta. In un decreto così complicato e in una situazione
del genere è evidente che all’interno ci sono contenute norme
che non ci piacciono, norme che non ci convincono, cose che
magari sono anche poco efficaci e tanto altro. Forse molti non
hanno ancora preso coscienza che le cose sono tornate ad
essere drammatiche e non basta scrivere #iorestoacasa durante
il lockdown ma dovrebbe essere giunto il momento di fare
ognuno la propria parte nel concreto. In questo caso le
chiusure progressive ma ferme non sono un’opzione. Sono
l’unica opzione. E, se non basteranno, allora la strada la
conosciamo già. Invece di prendersela con questo o quel
governo nazionale o regionale, ripeto, potrebbe essere l’ora
per fare ognuno la propria parte.

Ecco le nuove regole per la scuola:

 ‍ fermo restando che l’attività didattica ed educativa per
il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per
l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare
la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche
secondarie di secondo grado adottano forme flessibili
nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il
ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane
complementare alla didattica in presenza, modulando
ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita
degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni
pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni
caso prima delle 9.00

 ‍ Le università predispongono piani di organizzazione della
didattica e delle attività curriculari in presenza e a
distanza in funzione delle esigenze formative

 Il dpcm entrerà in vigore il 19 ottobre

☀️                       …
        !
Io adoro gli inizi, ogni inizio profuma di nuovo, di positivo.
C’è chi ne ha paura, io invece vivrei di soli inizi. E so già
che voi, carissimi amici e lettori de “ilSottoSopra” starete
pensando “Ma sto per caso leggendo l’articolo sbagliato?” “Ma
questa tizia non sa che a Gennaio ci vuole ancora un po’” e io
vi rispondo dicendovi che per me è come se lo fosse! Lo so
che probabilmente per molti Gennaio rappresenta il mese dei
“buoni propositi”…il mese degli inizi per eccellenza! In
realtà sappiamo tutti che questi buoni propositi svaniscono
durante l’anno o magari terminano e ce ne servono dei nuovi!
  A me Settembre fa venir voglia di ripartire come un atleta
che si posiziona dietro la riga bianca e questa segna il punto
di inizio della gara…però dai, vi prego, non ditemi che
Settembre vi fa venire solo voglia di ripartire per le
vacanze! Settembre è il mese delle seconde possibilità, il
secondo treno che si ferma nella stazione della nostra vita
perché non è vero che “il treno passa una volta sola”, il
treno passa ogni volta che noi posizioniamo i binari nel modo
corretto e quindi ci diamo la possibilità di ripartire. Un
secondo nuovo inizio, un inizio forse più consapevole perchè
il secondo al suo arrivo ci da tanta voglia di fare,
creatività e chi più ne ha più ne metta! Al sorgere di un
nuovo anno ci si fanno sempre gli auguri ma dovremmo decidere
di farli anche a Settembre. Io vi dico “Buon anno a chiunque
stia leggendo!” Vi auguro di ripartire più positivi, di vivere
quello che non abbiamo potuto vivere nei mesi di lockdown. Vi
auguro di dare ancora qualche chance a questo anno che nella
prima parte non è stato dei migliori. Vi auguro di riporre in
questo Settembre almeno un po’ di fiducia. E mi raccomando,
non abbiate paura di cadere, di sbagliare o di fallire perché
non sarà mai troppo tardi…il futuro è nelle nostre mani!
Quindi…Buon anno lettori!

Revenge porn: il lato oscuro
dei social
È da pochi giorni cominciato Aprile e si pensa che
ormai la popolazione sia spaventata dalla presenza di questo
virus, si pensa
che la popolazione stia dedicando tutto questo tempo libero a
qualche hobby che
solitamente viene messo da parte.

Si pensa anche che le menti contorte ormai siano
sedate almeno per un po’.
Si pensa
inoltre che da questo incubo che tutti stiamo vivendo potevano
rinascere donne
e uomini migliori ma oggi purtroppo mi rendo conto che per
molti non è ancora
cambiato nulla.

Era aprile 2019, esattamente un anno fa, quando la Camera dei
Deputati ha approvato con 461 voti a favore e nessuno
contrario un emendamento al disegno di legge “Codice rosso”
che introduce il cosiddetto reato di Revenge porn, cioè la
pratica di diffondere immagini e video privati senza il
consenso della persona interessata.

TELEGRAM
NON FORNISCE SOLO CODICI SCONTO!

Oggi a distanza di un anno eccoci qua a parlare di
gruppi presenti sulla piattaforma Telegram che si scambiano
foto di ragazze
sconosciute, amiche, sorelle…FIGLIE, il più delle volte
minorenni.

Questo accade ogni giorno, ogni minuto tra milioni di uomini,
in un gruppo in particolare erano presenti ben 49000 iscritti.
Ma la cosa più preoccupante è che questi uomini vanno oltre,
molti utenti condividono informazioni private come città,
recapiti telefonici o qualsiasi dato personale della ragazza.

Queste persone di genere maschile mettono in scena il
rito dello stupro virtuale, sono di ogni età fino ad arrivare
ai padri di
famiglia che “vendono” il corpo delle loro figlie. Sono
perlopiù account
anonimi che vanno alla conquista della ragazzina più giovane.
Si tratta di
violazione della privacy ma anche di pedopornografia.

MA CON
QUALE SCOPO NASCE QUESTO FENOMENO?

L’intenzione di coloro che sono presenti in questo
gruppo è quella di “far trascorrere una vita infernale alla
vittima”, passando
da uno stupro virtuale a qualcosa che va oltre lo schermo,
vengono messe in
gioco ex compagne o fidanzate per vendetta.

E se ora qualcuno sta pensando che la colpa sia delle ragazze
che postano le proprie foto, che se “non fossero state vestite
in quel modo”( https://youtu.be/_dL9JDMcCkk), voglio solamente
dire che non vengono presi in considerazione esclusivamente i
corpi ma anche i volti e nonostante ciò se il vostro pensiero
si fosse avvicinato minimante a quello, siete da porre sullo
stesso piano di chi commette questi reati perché nessuna
ragazza, bambina o donna merita di essere violentata
fisicamente e psicologicamente.
Anche  le   mimose  vengono
regalate a distanza: l’8
Marzo con il COVID-19
L’8 Marzo viene
festeggiata la donna poiché è bene ricordare le lotte sociali
e politiche che
le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse
ascoltata ed è
proprio grazie a queste se oggi tutte le ragazze possono
indossare i pantaloni,
andare a scuola, votare, lavorare ed essere indipendenti.

Oggi però
tutto il mondo sta vivendo situazioni di ansia, terrore,
panico e potremmo
stare qui a fare una lista immensa di sensazioni che si stanno
provando in questi
giorni.

Questa mattina, malgrado le limitazioni, sono state tante le
iniziative lanciate a distanza, senza manifestazioni o cortei
ma in diverse modalità…

   1. WeWorld Onlus decide di puntare sul concetto di
      invisibilità grazie ad un video di appena un minuto che
      descrive le condizioni di vita di alcune donne e dei
      loro bambini e vuole condividere questo concetto
      attraverso l’hashtag #Maipiùinvisibili;
   2. l ’ 1 1 m a r z o l a n u o v a v e r s i o n e d e l   questionario
      dell’Osservatorio indifesa di Terre                     des Hommes e
ScuolaZoo sull’evoluzione della percezione della
         disparità di genere;
      3. anche l’Unicef Italia punta su un video di breve durata
         che si intitola “Posso essere quello che voglio?“, per
         ricordare al mondo che il futuro di tante bambine,
         ragazze e donne è in pericolo e dipende da tutti noi;
      4. infine anche Rai2, all’interno del docureality “O Anche
         no” dedica una punta alle donne. In studio la parola va
         a Laura Coccia.

Non
facciamoci fermare dalla paura dell’epidemia ma celebriamo le
donne continuando
a seguire le regole di relazione con gli altri e quindi
regaliamo un sorriso.

Le donne a
cui va il pensiero oggi sono tutte quelle che in questi giorni
sono in prima
fila, infermiere e dottoresse che stanno dando l’anima.

Che possiate vivere l’8 Marzo ogni giorno!

“Piccoli         giornalisti
crescono”: vincitore del mese
di Dicembre
Domenica 19 Gennaio, in occasione dell’ultimo open day, è
avvenuta la premiazione del concorso “Piccoli giornalisti
crescono” per il mese di dicembre.

La tematica sulla quale scrivere un articolo era il Natale e
su come fosse vissuto. L’alunno Alessandro Nunziante della
classe 3^ O dell’ I. C. “Foscolo-Gabelli” di Foggia è stato
decretato vincitore per il suo articolo molto ben sviluppato,
a detta della giuria.

 Aspettando il Natale. Articolo vincitore del mese di Dicembre

Il tema di questo mese è: “La pace come cammino di speranza:
dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”.

In bocca al lupo a tutti…

Un film di guerra senza fine:
così definiamo la nostra
Foggia
“Le manifestazioni non risolvono i problemi servono ad evitare
il silenzio dei cittadini che rischia di sembrare un consenso”
è così che potremmo cominciare a parlare dell’incontro che si
è tenuto al dipartimento di lettere di Foggia in onore della
giornata del 10 Gennaio, Foggia marcia per la legalità.

Nei primi tre giorni del 2020 ci sono state 3 bombe e 1
omicidio e siamo ancora qui a dover spiegare il perché bisogna
scendere in piazza?

Numerosi sono stati gli interventi, tra questi abbiamo visto
il rettore Limone, l’unione degli studenti di foggia ma un
intervento un po’ diverso è stato quello di Giusy Albano che
definisce tutti i figli “dei grandissimi maleducati”.

Immancabile l’intervento di Giovanna Panunzio che definisce
molto belle queste manifestazioni ma dopo queste siamo soli.

Però alla fine di questo incontro mi rendo conto che sulla
passerella della vita ormai continuano a sfilare solamente
uomini politici accompagnati dal loro amico denaro e dopo aver
sfoggiato i loro abiti non tornano nei camerini per dare
spazio a chi li seguirà..i giovani, le generazioni future di
cui tanto si parla.

Qualcuno di voi si è mai chiesto il perché in Italia non si è
verificato un fenomeno come quello di Greta Thunberg, una
ragazzina di appena 17 anni che si preoccupa per la
salvaguardia del nostro paese?

Perché il problema è che non potranno mai esserci generazioni
future migliori se chi li accompagna nel percorso della loro
vita è più incivile e maleducato di questo nuovo cittadino.

I figli sono lo specchio dei genitori nella maggior parte dei
casi e questo ci fa capire il perchè non riusciamo ancora a
fare passi da gigante per il nostro territorio.

La crescita delle mafie, come si diceva durante l’incontro,
parte anche dalle baby gang, fenomeni di bullismo,
inquinamento dell’ambiente.

Facciamo crescere questi piccoli cittadini, facciamo in modo
che l’istruzione aiuti a comprendere che non sempre gli
insegnamenti ricevuti dalle nostre famiglie sono corretti.

Investiamo nell’istruzione e nel lavoro per contrastare le
mafie.

Siete ancora a guardarvi intorno, a cercare di capire da dove
cominciare?

Scendi anche tu in piazza il 10 Gennaio alle 15:00.

Foggia libera Foggia, per te, per noi.
La tragedia Panunzio compie
27 anni
Il 6 novembre del 1992 venne assassinato Giovanni Panunzio
mentre sulla sua “Y 10” percorreva via Napoli, i killer gli
hanno sparato più colpi di pistola, colpendolo alle spalle, al
polso sinistro e alla gola.

Ma perché ricordiamo Giovanni Panunzio?

Giovanni Panunzio nasce a Foggia nel 1941 e prestissimo resta
orfano di padre, tanto che sin da piccolo inizia a lavorare. A
nove anni distribuisce il pane tra le case del centro storico
di Foggia. In seguito lavora come muratore nei cantieri e
apprende subito il mestiere. A diciotto anni si innamora di
Angela, la donna che sposa e dal cui amore sono nati i quattro
figli. Panunzio aveva denunciato tutto e aveva acquistato
macchine blindate e giubbotti antiproiettile per i suoi cari,
ma non si era piegato alle minacce. Il suo coraggio lo ha
pagato con la vita.

Proprio oggi nell’aula magna dell’Università degli Studi di
Foggia l’imprenditore è stato ricordato durante un incontro in
cui hanno dato il loro contributo Giovanna Belluna Panunzio e
Antonio Belluna. All’incontro hanno partecipato varie scuole e
tra queste proprio alcune classi del Blaise Pascal e hanno
avuto l’opportunità di assistere ad alcune letture da parte
dell’attore e regista Pino Casolaro, un monologo da parte di
Stefano Corsi che interpretava proprio Giovanni Panunzio e ha
fatto rimanere a bocca aperta docenti e alunni; immancabili le
parole da parte della nuora di Panunzio, Giovanna Belluna, che
dice di avere speranza nelle generazioni future e si augura di
trovare giovani con valori come quelli del suocero.

“Giovanni Panunzio è diventato un simbolo” si conclude con
una frase già affermata anni fa l’incontro di oggi.

Tornano i dibattiti al Blaise
Pascal, tornano le assemblee
d’Istituto
Proprio oggi, giovedì 31 ottobre, si è tenuta la prima
assemblea d’istituto dell’anno scolastico 2019/2020 per il
Blaise Pascal che sin dalle ore 09:15 ha discusso i vari
ordini del giorno. L’assemblea si apre con un discorso da
parte di alcuni rappresentanti uscenti e successivamente
vengono proposte le liste dei nuovi candidati.

Nell’assemblea di oggi si è discusso

     di tutte le possibili mete per i viaggi d’istruzione di
     ogni classe;
     dei tornei che ci saranno durante l’anno (pallavolo,
     calcio) con una selezione di studenti da parte di un
     insegnante che si occuperà proprio di questo;
     della possibilità di riproporre l’assemblea con
ScuolaZoo;
     di realizzare una festa di Natale diversa dal solito e
     quindi in un ambiente esterno dalla scuola.

Infine si discute su diverse tematiche e vengono fuori
pensieri
molto contrastanti che fanno nascere delle discussioni ma alla
fine si trova un
punto d’accordo. L’assemblea ha termine alle ore 10:15.

“Infinite cose da                            fare         in
così poco tempo”
È così che ritorna su gli schermi di Netflix la seconda
stagione di “Baby”, serie tv italiana basata proprio su un
fatto di cronaca ovvero le baby squillo del Parioli,
disponibile già dal 18 ottobre.

Le protagoniste sono Alice Pagani e Benedetta Porcaroli, che
interpretano rispettivamente Ludo e Chiara, ma saranno
accompagnate da figure adulte già abbastanza conosciute come
Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi.

Baby dimostra essere la serie italiana più vista su Netflix e
a mio parere questo è dato soprattutto dal cast molto
funzionante e da come vengono trattate alcune tematiche molto
forti come l’adolescenza, il rapporto con la famiglia in quel
periodo, la prostituzione e l’omosessualità.
Però nonostante i suoi aspetti positivi, Baby tende ad avere
l’obiettivo di nascondersi e non svelare al mondo chi
realmente si è. Un altro aspetto è il confronto con altre
serie adolescenziali, infatti sembra proprio giocarsela con
Élite o 13 mettendo però da parte le lotte di classe sociale e
concentrandosi maggiormente sul rapporto contrastante con le
famiglie. Ci sarà la terza stagione? Ci sarà, ma non è stato
ancora confermato dal grande schermo di Netflix.

Una nuova figura nelle hit
del Natale: chi sarà?
Il natale si avvicina e a voler entrare nelle hit del periodo
è Robbie Williams che presenta il suo primo album di Natale:
The Christmas Present.

È stata annunciata per il 22 novembre l’uscita del primo album
natalizio di Williams composto da due dischi: Christmas Past e
Christmas Future. L’album è stato scritto e registrato in
varie ambientazioni tra cui Londra, Los Angeles e Vancouver.
 Lo troviamo già disponibile in pre order e sarà in vendita in
più versioni: in CD, in digitale e in vinile.

Entrambi i dischi saranno caratterizzati da grandi classici
natalizi e brani inediti ma soprattutto da tanti duetti, tra
cui uno proprio con suo padre, Peter Conway.
Sarà Robbie Williams in testa alle classifiche natalizie?
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