LICENZA DI ESPORTAZIONE DALLA CINA 26/06/2018 - ODCEC Torino
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LICENZA DI ESPORTAZIONE DALLA CINA 26/06/2018 1
LICENZA DI ESPORTAZIONE DALLA CINA: COS’È E PERCHÉ I FORNITORI CINESI DEVONO AVERLA La licenza di esportazione è un documento che viene rilasciato dal Ministero del Commercio Estero e della Cooperazione Economica Cinese (MOFCOM) alle aziende cinesi che esportano merce all’estero. Le norme provvisorie che regolano il sistema delle licenze per le esportazioni, infatti, hanno stabilito che tutte le aziende che intendono esportare merci devono inoltrare una richiesta preventiva al Ministero per essere approvate come esportatrici. In seguito, devono registrarsi presso il dipartimento del commercio estero locale per poter essere accreditate come Società di Commercio Estero: parliamo delle famose Foreign Trade Company (FTC). La licenza di esportazione è necessaria e vincolante ai fini dell’attività stessa in quanto, qualora l’azienda non ne sia possesso, non potrà spedire merce all’estero e questa non rischia di essere bloccata presso la dogana. Si tratta quindi di un documento fondamentale per le società che si occupano di esportazioni. La licenza per esportare viene rilasciata solo alle aziende cinesi che intendono esportare merce cinese verso i mercati esteri e non a coloro che acquistano la merce dalla Cina: pertanto, gli acquirenti non dovranno pagare tasse in Cina oppure dazi sull’importazione, ma verranno loro accreditate delle tasse per l’esportazione quantificate in base al tipo e alla quantità della merce spedita. 26/06/2018 2
E’ POSSIBILE PRENDERE ACCORDI CON UN PRODUTTORE CHE NON POSSIEDE LA LICENZA DI ESPORTAZIONE? Potrebbe essere un rischio. In passato erano pochi i produttori che possedevano una licenza di esportazione, le cose venivano gestite in modo diverso da oggi e la maggior parte di loro preferiva appoggiarsi a grossisti o ad agenti esportatori per far partire la merce all’estero. Ottenere la licenza era infatti abbastanza difficoltoso e il procedimento risultava anche oneroso. Oggi la Cina è diventata un grande paese esportatore, è aumentato il costo della produzione ed è diminuito il profitto per i produttori che devono comunque dare una fetta anche ai grossisti. La licenza di esportazione viene richiesta solo dai produttori maggiori, mentre quelli minori che non sono in contatto con i mercati esteri preferiscono farne a meno. Questi produttori più piccoli lavorano generalmente come subfornitori per quelli più grandi fornendo loro componenti o materiali specifici. Non avere la licenza, comunque, è illegale. 26/06/2018 3
COSA SUCCEDE SE CI SI RIVOLGI A FORNITORI SENZA LICENZA Se l’intenzione è quella di acquistare in Cina per rivendere in Italia o in occidente in generale, è necessario trovare fornitori cinesi provvisti di licenza, altrimenti la merce non passerà la dogana. I produttori che non sono in possesso di questo documento sono in genere più economici, ma avviare una trattativa con loro potrebbe creare delle difficoltà: • per gestire tutta la burocrazia necessaria per far uscire la merce dalla Cina; • per assumere un interprete e qualcuno che segua queste pratiche in Cina; • per occuparsi del controllo di qualità dei prodotti: in genere il produttore che commercia con l’estero controlla il lavoro dei subappaltatori per garantire la qualità della merce, quelli che non commerciano con l’estero invece difficilmente compiono questo passaggio. Rivolgersi a un fornitore che commercia abitualmente con l’estero significa anche entrare in contatto con qualcuno che sa realizzare prodotti in linea con le normative e gli standard di sicurezza in vigore in altri Paesi e che quindi può fornire merce vendibile. 26/06/2018 4
COME RIVOLGERSI AD UN’AGENZIA I fornitori che non possono esportare all’estero perché privi della licenza possono aggirare questo ostacolo usando come tramite un’agenzia che si occupa di esportazioni che in quanto tale è in possesso della licenza. In pratica quando l’acquirente inoltra l’ordine al fornitore questo emette una fattura all’agenzia la quale emette a sua volta una fattura all’acquirente. Quando si è pagata l’agenzia, il denaro viene trasferito al fornitore. Per compiere questo processo bisognerà ovviamente riconoscere una commissione che si aggira intorno al 2-3% dell’ordine. E’ necessario inoltre considerare che se si assume un’agenzia, il pagamento viene effettuato a qualcuno diverso dal produttore quindi in caso di problemi con la merce non si avrà un referente responsabile e potrebbe capitare che il fornitore si ritenga non responsabile in caso di ritardi nella spedizione o problemi con la merce. Il consiglio è quello di controllare bene l’accordo di vendita e accertarsi che compaia il nome del fornitore come destinatario del pagamento da parte dell’agenzia: tutto questo però non garantisce che la merce passi la dogana senza problemi. 26/06/2018 5
LISTA DELLE SPECIFICHE TECNICHE DEL PRODOTTO Una lista di specifiche dovrebbe includere - ma non si tratta di un elenco esaustivo, - le seguenti informazioni: ● Design (progetto o file 3D) ● Colori (scala Pantone o RAL) ● Dimensioni e relative tolleranze (i.e. 350 mm +/- 5 mm) ● Peso e relative tolleranze (i.e. 400 g +/- 15 g) ● Materiali e relative specifiche (tipo, peso, trattamento, colori) ● Componenti (e.g. modello, marca, performance, funzionalità) ● Standard di certificazione (e.g. CE, REACH) ● Caratteristiche chimiche (e.g. trattamenti sulla superficie) ● Funzionalità ● Standard di qualità internazionali (e.g. IP65) ● Logo (design, dimensioni, posizione, tipo di stampa, colori) ● Confezione del prodotto (design, dimensioni, layout, colori, materiali) ● Imballaggio (dimensioni, qualità del cartone) Le specifiche dovrebbero essere le più chiare possibile in modo che il fornitore non possa interpretarle a proprio piacimento, magari utilizzando ad insaputa dell’acquirente materiali o componenti sotto-standard. Le specifiche del prodotto, inoltre, non dovrebbero limitarsi a un testo scritto. Si consiglia quindi di inviare file contenenti il progetto del prodotto in 3D, campioni del prodotto e qualsiasi altro materiale possa essere ritenuto utile al fornitore. 26/06/2018 6
DOCUMENTI NECESSARI PER L’ESPORTAZIONE DALLA CINA Commercial Invoice: che contiene l’elenco dei dati del produttore, dell’acquirente, delle merci e di tutti i valori economici del bene da importare, sui quali poi verrà calcolata l’incidenza dei dazi doganali ai fini dell’esportazione e dell’IVA; Packing List: ove vengono riportati i dati del carico, equipollente alla bolla di accompagnamento; Polizza di Carico: quale titolo di possesso, i dati in essa contenuti debbono coincidere con quelli risultanti dalla Commercial Invoice e dalla Packing List. I documenti necessari per procedere con l’importazione sono: Polizza di carico: che viene emessa dallo spedizioniere e funge da ricevuta della spedizione; Fattura commerciale: emessa dal fornitore nello Stato Estero che documenta il costo di acquisto della merce e viene utilizzata per dichiarare il valore in dogana; Distinta dei colli: comprende informazioni sui pacchi, la quantità ed il tipo di prodotti; certificato d’origine del prodotto: Form A, rilasciato dal fornitore. 26/06/2018 7
LE TASSE DOGANALI La TARIC (Tariffa Comunitaria Integrata) viene calcolata applicando una percentuale, data dalla tipologia del bene in virtù di un elenco consultabile sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sul valore della merce (prezzo di acquisto + costi di commissione). In dogana viene determinata, altresì, l’IVA che l’acquirente deve assolvere immediatamente, anche se il soggetto che si occupa della spedizione è tenuto ad anticiparla, così come avviene per i dazi doganali, salvo poi riportare le spese anticipate nella fattura rilasciata all’acquirente. L’aliquota e l’ammontare IVA vengono così stabilite: • Aliquota: si applica quella vigente nel territorio, a seconda del tipo di prodotto; • Base imponibile: si prende in considerazione il valore doganale, ovvero il prezzo risultante nella fattura estera con l’aggiunta dei diritti doganali e delle spese di invio fino a destinazione. 26/06/2018 8
CONTROLLI PRE-SHIPMENT Verifica della corretta esecuzione delle attività richieste dal committente ai fini della tenuta sotto controllo del processo produttivo. Ad esempio: Verificare se il produttore cinese esegue le prove sia durante la produzione che sul prodotto finito in accordo a quanto richiesto dal committente. Controlli pre-shipment intesi a verificare che la merce caricata nei container sia conforme ai requisiti stabiliti dal committente. Il committente decide la percentuale di imballi da controllare (sulla base di norme ISO relative al campionamento o in base alle sue esigenze) e viene emesso un verbale contenente il numero e tipo di non conformità. Sulla base di questo documento il committente decide di accettare o no la spedizione oppure di chiedere uno sconto in funzione delle non conformità rilevate; Controllo della corretta e completa esecuzione delle prove FPC (Factory Process Control: controllo di produzione in fabbrica) e prove ITT (Initial Test Type: iniziali di tipo) ai fini della marcatura CE di prodotti da costruzione. Questa attività si rende necessaria qualora il committente importi e rivenda a suo nome prodotti da costruzione che hanno l’obbligo della marcatura CE; Assistenza e gestione prove ITT su prodotti da costruzione che hanno l’obbligo della marcatura CE; Prelievo e sigillatura campioni da sottoporre a prove presso laboratori italiani o presso laboratori cinesi (accreditati CNAS: China National Accreditation Service, ente di accreditamento nazionale cinese che è componente della IAF: International Accreditation Forum, dove siede anche ACCREDIA: ente di accreditamento italiano); 26/06/2018 9
IMPORTAZIONE DEI CAMPIONI Un campione è un'unità del prodotto che si intende importare che viene utilizzata dai fornitori allo scopo di mostrare lo standard di qualità e le specifiche del prodotto ai possibili acquirenti. Di seguito i tre tipi di possibili campioni che si possono richiedere: Campioni di fabbrica Un campione di fabbrica è un'unità del prodotto realizzata per un importatore precedente. Essendo stato fabbricato secondo le richieste di un altro cliente, le specifiche del prodotto potrebbero non soddisfare pienamente i propri requisiti. Tale fattore può causare, soprattutto tra gli importatori meno esperti, non pochi problemi di incomprensione. Supponiamo che il campione sia stato realizzato per un importatore russo, rispetti le dimensioni e i colori richiesti ma non gli standard di certificazione vigenti all'interno dell'Unione Europea. Se si ordinasse un prodotto "identico" allo scopo di importarlo in Italia verrebbe sequestrato all'arrivo in dogana in quanto non conforme agli standard di certificazione. E’ necessario sempre specificare il tipo di standard dovrà rispettare la merce. Chiarito questo punto, ordinare un campione di fabbrica rappresenta il metodo migliore per giudicare la capacità di produzione e gli standard di qualità di un dato fornitore. I campioni di fabbrica tendono ad essere economici, ma chiaramente il prezzo dipende dal prodotto. Alle volte è anche possibile ottenerli gratuitamente, ma si dovrà comunque pagare le spese di spedizione (che nella maggioranza dei casi avviene per via aerea). E’ consigliabile inoltre ordinare campioni da diversi fornitori contemporaneamente visto che, per esperienza, il 70% dei campioni tende a non soddisfare gli standard di qualità o le specifiche del prodotto richieste. Se si ordinano più campioni contemporaneamente si potranno quindi risparmiare diverse settimane. 26/06/2018 10
IMPORTAZIONE DEI CAMPIONI Campioni personalizzati (ODM o OEM): la differenza tra campioni ODM e OEM Un ODM, ovvero Original Design Manufacturing, è un prodotto basato sul design proposto dal fornitore sul quale viene apposto un proprio marchio personalizzato. Un OEM, Original Equipment Manufacturing, è invece un prodotto completamente personalizzato; ovvero che oltre al proprio logo contiene anche delle specifiche (design, colori, funzionalità, eccetera) particolari (ovvero che il fornitore implementerà solo nel proprio caso specifico). Esempio: un vestito realizzato secondo il design proposto dal fornitore con il proprio marchio personalizzato è un ODM. Un vestito realizzato secondo un design originale su propria proposta e con il proprio marchio è un OEM. E’ necessario ordinare un campione prima di acquistare uno stock di prodotti ODM o OEM, perché, senza visionare un campione, non vi è alcun modo per essere sicuri che il fornitore abbia la capacità - o anche solo i macchinari - per realizzare il prodotto desiderato. Campioni "batch" (o batch samples) Un campione "batch" è un'unità del prodotto realizzata durante la produzione delle proprie merci. Vi è una grossa differenza tra i campioni realizzati per un altro fornitore e i campioni "batch": questi ultimi sono infatti realizzati con i materiali, i componenti e le specifiche con cui verranno realizzate tutte le proprie merci. Quindi un campione "batch" rappresenta al meglio la qualità e le caratteristiche delle proprie merci. L'ideale è farsi spedire un campione "batch" nella fase iniziale della produzione di massa in modo da poter correggere eventuali errori o addirittura fermare la produzione (nel caso il campione non possieda i requisiti richiesti). 26/06/2018 11
SELEZIONE DEI FORINITORI SU ALIBABA’ Alibabà è il database di produttori, soprattutto asiatici, più completo al mondo, ma viene spesso frainteso. Il problema è che la maggior parte dei fornitori cinesi non possiede la capacità e la conoscenza necessaria per realizzare merci conformi alle normative europee. Bisogna quindi saper scegliere il fornitore adatto e guidarlo durante il processo di sviluppo del prodotto. Di seguito si riportano le fasi più importanti per selezionare un fornitore su Alibabà. Panoramica Aziendale: Primo passo del processo di valutazione del fornitore La panoramica aziendale, a differenza del profilo TrustPass, non contiene informazioni verificate, ciononostante può fornire informazioni sufficienti a decidere se si può analizzare ulteriormente questa azienda Definizione del Prodotto: Elenco dei "prodotti principali" dei fornitori. È auspicabile che il proprio prodotto sia menzionato qui. I fornitori che presentano una gamma molto diversificata di prodotti sono, per lo più, agenti mandatari o grossisti, dato che i produttori hanno definizioni di prodotto di gran lunga più contenute. 26/06/2018 12
SELEZIONE DEI FORINITORI SU ALIBABA’ Certificati: I fornitori che presentano normative e certificazioni di prodotto d'oltremare (ad esempio, REACH, la Direttiva Bassa Tensione e CPSIA) hanno maggiori probabilità di realizzare prodotti conformi alle normative di prodotto europee e statunitensi. Queste informazioni non devono però essere prese per oro colato. I fornitori sono liberi di modificare come vogliono le informazioni inerenti l'azienda, inoltre la conformità e la documentazione del Sistema di Gestione della Qualità devono, per ovvie ragioni, essere controllate. Profilo TrustPass: Informazioni Aziendali Verificate Tutti i fornitori "Gold" di Alibabà hanno un profilo TrustPass, ovvero un elenco di informazioni verificate, parti delle quali risultano essere molto utili quando si valutano i fornitori presenti su Alibabà. Questi dati vengono estrapolati direttamente dalle licenze commerciali dei fornitori da cui si possono trarre numerose informazioni: Capitale Sociale: Il capitale sociale indica l'entità delle operazioni effettuate dai fornitori. Un fornitore con un capitale molto basso (ad esempio, 100.000 RMB) è probabilmente un grossista, mentre un fornitore con, ad esempio, 20 milioni di RMB è probabile che sia un produttore. Rappresentate Legale: Indica il nome del rappresentante legale della società, ovvero chi deve firmare e timbrare la fattura pro forma, l'Accordo di Non Divulgazione (NDA) ed il contratto di vendita. Sede Legale: Ovvero l'indirizzo operativo registrato del fornitore, sebbene sia un'informazione obsoleta. 26/06/2018 13
SELEZIONE DEI FORINITORI SU ALIBABA’ Conclusione: Valutando i fornitori in base alle informazioni indicate sopra, si dovrebbe essere in grado di selezionare tra i 15 ed i 20 candidati fornitori. Detto questo, il numero varia notevolmente a seconda dei vari settori. Considerando che diverse centinaia, a volte migliaia, di fornitori competono nelle stesse categorie di prodotto, tale numero non è molto gestibile. Tuttavia, i fornitori vengono etichettati come "candidati" per una ragione. Prima di esser pronti a scegliere un produttore, o più di uno, bisognerebbe procedere come segue: ● Verificare i certificati di prodotto (ad esempio, il certificato ci conformità EMC: Electro Margnetic Compatibility); ● Verificare i rapporti dei test sulle sostanze (ad esempio, REACH e California Proposition 65); ● Verificare i certificati del Sistema di Gestione della Qualità; ● Verificare i rapporti sui controlli della conformità sociale; ● Verificare i dettagli del conto bancario. 26/06/2018 14
CONFORMITA’ ALLE NORME SULLA SICUREZZA Se si intende importare in Italia, in un altro paese appartenente all’Unione Europea o negli Stati Uniti d’America, allora sarà necessario assicurarsi che i propri prodotti siano conformi alle normative europee (o americane) concernenti la sicurezza del prodotto. In particolare sarà necessario tener conto di : • Prevenire incidenti meccanici (ad esempio evitare che la ruota di una bici si stacchi all’improvviso e causi un incidente); • Prevenire la diffusione di sostanze dannose (ad esempio limitando la quantità di formaldeide contenuta in un tessuto o la quantità di piombo contenuta nei circuiti di uno smart phone); • Prevenire incidenti elettrici (ad esempio evitare che, in caso di guasto, un'apparecchiatura elettrica possa dare la scossa all’utilizzatore); • Efficienza elettrica (ad esempio assicurare che un caricatore abbia una certa efficienza in modo da risparmiare energia elettrica); • Ritardanti di fiamma (ad esempio assicurarsi che un mobile non prenda fuoco in caso di corto circuito della presa elettrica adiacente); • Preservazione dell’ambiente (ad esempio garantire che un dato prodotto venga realizzato in materiale riciclabile). 26/06/2018 15
TIPOLOGIA DEI PRODOTTI REGOLAMENTATI Nonostante tutti i prodotti debbano essere conformi alle normative europee, vi sono categorie di prodotti per i quali bisogna prestare un’attenzione particolare a tali regolamenti. Ecco le categorie più comuni: Giocattoli, prodotti per bambini, arredamento, lampade e fari, alimentari, confezioni per alimentari, imballaggi, elettronica di consumo, apparecchiature elettriche, prodotti chimici, cosmetici, tessuti, abbigliamento, materiali da costruzione, apparecchiature mediche, veicoli e pezzi di ricambio per veicoli. Se il prodotto che si intende importare non rientra in nessuna delle categorie sopra menzionate, non significa che non sia soggetto ad alcun regolamento: infatti vi sono normative che si occupano di regolare sostanze specifiche, piuttosto che una determinata categoria di prodotti. 26/06/2018 16
RESPONSABILITA’ PER PRODOTTI NON CONFORMI Importare merci non conformi può causare il blocco delle merci in dogana, il ritiro delle merci dal mercato (nel caso la non conformità sia scoperta in un secondo momento) o una denuncia penale (per danni causati a terzi da prodotti non conformi). Molti importatori assumono che sia il fornitore cinese a dover assicurare la conformità delle merci; in realtà ciò è vero solo se l’azienda del fornitore si trova all’interno del mercato di importazione (ad esempio quando un imprenditore italiano importa da un fornitore francese, visto che sia l’Italia che la Francia si trovano all’interno dello stesso mercato, l’Unione Europea). Quando invece si importa da un paese al di fuori del proprio mercato, ad esempio dalla Cina all’Italia, allora è l’importatore ad essere responsabile per la conformità delle merci agli standard di sicurezza europei. Dunque, quando si importa dalla Cina, ci sono due passaggi fondamentali: il primo consiste nel determinare quali normative debba rispettare il proprio prodotto. Il secondo consiste invece nel trovare un fornitore capace di realizzare un prodotto conforme a tali normative. 26/06/2018 17
ACCORDO DI VENDITA CON IL FORNITORE SELEZIONATO Il processo standard consiste in: • firma dell’accordo di vendita; • pagamento del deposito del 30% prima della produzione; • saldo del 70% successivamente alla produzione del bene; E’ fondamentale l’inserimento delle specifiche tecniche nell’accordo di vendita al fine di ridurre i rischi che il bene prodotto sia conforme alle proprie aspettative. È altresì evidente che le specifiche tecniche devono essere chiare al fine di evitare di lasciar spazio a malintesi con il fornitore. Ad esempio se non viene definito in modo specifico il materiale da utilizzare nella produzione del bene, in fornitore potrebbe utilizzare materiali di bassa qualità. Un altro elemento importante è indicare nell’accordo di vendita che verranno effettuati uno o più test di qualità nel corso delle fasi di produzione del bene ed al sul completamento prima di accettare definitivamente l’acquisto. I test di qualità possono essere effettuati inviando un ispettore che effettuerà il controllo definitivo prima di procedere alla spedizione della merce. Si possono ingaggiare via internet ed a prezzi contenuti ispettori locali ed affidabili. Nell’accordo di vendita deve essere esplicitamente indicato che il pagamento del saldo del 70% sarà eseguito solo successivamente al rilascio del nullaosta da parte dell’ispettore ingaggiato che garantisca la qualità del prodotto. 26/06/2018 18
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