Numero 42 - APRILE 2019 - About Energy
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S O M M A R I O 8 36 Protagonisti deLLa trasformazione gLobaLe di adnan z. amin Laboratorio di cambiamento di moisés naím 71 downstream time 3 L’editoriale 15 Economia 32 Smart city 46 Idrocarburi 64 Vie del mare neL goLfo ruLLano La Lunga strada un’urbanizzazione middLe east e far Hormuz e bab eL- i tamburi deLLa verso una migLiore sostenibiLe? west: Le due facce mandeb, Le Porte deL trasformazione diversificazione di eric verdeil deL mondo PetroLio di mario sechi di manal shehabi PetroLifero di eleonora ardemagni 36 Arabia Saudita e bassam fattouh di francesco gattei 6 visuaL Laboratorio 67 Raffinazione La PenisoLa 20 Strategie di cambiamento 50 Investimenti La cHiave deL tesoro tutta L’energia di moisés naím una sinergia deL successo deL goLfo autentica è L’integrazione 8 Green energy 40 Emirati Arabi Uniti di ali al-saffar di Jonathan fulton di davide tabarelli Protagonisti deLLa una svoLta trasformazione 24 Transizione PossibiLe 54 Scenari 71 sPeciaLe gLobaLe un cambiamento di brian efird i nuovi attori downstream time di adnan z. amin a tutto gas e steven griffiths neL goLfo a cura di marika novaglia, di nicolò sartori di Lapo Pistelli simona serafini, Pierluigi 12 Analisi 44 Dialoghi spano, francesca aLL’aLba 28 Personaggi visita storica 56 Iran vendrame - eni di una nuova era iL wHo’s wHo Per iL goLfo con Lo sguardo di ian bremmer deLL’energia di roberto a est 94 Data di brahim maarad di giovan Paolo di naysan rafati tra bLuff e assi La scommessa 60 Iraq continua un Progetto a cura di anna capalbo, • Tutte le opinioni espresse su WE rappresentano unicamente i pareri personali dei singoli autori. ambizioso simona serafini e • Tutte le cartine lasciano impregiudicati la sovranità di ogni territorio, la delimitazione di frontiere di adib fateh ali e confini internazionali e i nomi di territori, città o aree. francesca vendrame - eni Scopri una nuova dimensione di lettura. Da questo Per entrare nel mondo della realtà aumentata di WE numero le pagine di WE prendono vita attraverso basterà scaricare l’App Eni Corporate sul vostro la realtà aumentata e si arricchiscono di contenuti device, cliccare sull’icona della macchina fotografica digitali 2D e 3D, video, foto gallery, approfondimenti, e inquadrare il marcatore sulla pagina. data visualization interattive e molto altro. Buona lettura aumentata! COME ACCEDERE AI CONTENUTI IN REALTÀ AUMENTATA scarica inquadra esplora l’app gratuita il marcatore i contenuti esclusivi Eni Corporate con il logo di realtà aumentata n Direttore responsabile nIn redazione n Redazione n Ritratti autori nTraduzioni: Mario Sechi Coordinatore: Clara Sanna Piazzale E. Mattei, 1 Stefano Frassetto LOGOS GROUP - n Direttore editoriale Evita Comes, Simona Manna, 00144 Roma n Foto e disegni www.logos.net Marco Bardazzi tel. +39 06 51996385 AGF, Contrasto, Freepick, Alessandra Mina, Serena +39 06 59822894 IPA Independent Photo Agency, Sabino, Alessandra Spalletta, n Comitato editoriale +39 06 59824702 Manuela Iovacchini Getty Images, SIE Masterfile, Geminello Alvi, Robert e-mail: info@abo.net Luca Campigotto, Parallelo Zero, Chiuso in redazione Armstrong, Paul Betts, Ian n Photoeditor il 19 marzo 2019 Epa/Ansa, Archivio Eni, Trimestrale Bremmer, Roberto Di Giovan Teodora Malavenda Social: Anno X - N. 42 Aprile 2019 Agnieszka Kowalczyk-Unsplash Paolo, Gianni Di Giovanni, n Autori @AboutWEnergy Autorizzazione del Tribunale di Roma Bassam Fattouh, Francesco Adib Fateh Ali, Ali Al-Saffar, @AboutWEnergy n n. 19/2008 del 21/01/2008 Progetto grafico Gattei, Roberto Iadicicco, Adnan Z. Amin, @AboutWEnergy Editore eni spa Alessandro Lanza, Lifan Li, Cynthia Sgarallino Presidente: Emma Marcegaglia Eleonora Ardemagni, n Collaborazione al progetto Carta Arcoset Molly Moore, Moisés Naím, Brian Efird, Jonathan Fulton, Amministratore delegato: Claudio Descalzi Daniel Nocera, Lapo Pistelli, Sabrina Mossetto 100 grammi Consiglio di amministrazione: Andrea Steven Griffiths, Brahim Maarad, n Impaginazione Christian Rocca, Carlo Rossella, Naysan Rafati, Nicolò Sartori, Gemma, Pietro Angelo Guindani, Karina Giulio Sapelli, Davide Tabarelli, ImPRINTing www.imprintingweb.com Litvack, Alessandro Lorenzi, Diva Moriani, Manal Shehabi, Eric Verdeil n Stampa Lazlo Varro Fabrizio Pagani, Domenico Livio Trombone Tipografia Facciotti Srl Piazzale Enrico Mattei, 1 - 00144 Roma Vicolo Pian due Torri, 74 www.eni.com 00146 Roma www.tipografiafacciotti.com
Editoriale/Dal punto di vista dell’Occidente Nel Golfo rullano i tamburi della trasformazione I paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo avranno un legame inscindibile con petrolio e gas finché queste saranno le fonti dominanti, ma tale legame andrà attenuandosi nel tempo. Con questo mondo, unito al nostro dall’energia ma separato da distanze politiche e culturali, dobbiamo costruire dei ponti 3
D emocrazie, regni, sultanati, petro- monarchie. Ci sono parole, categorie politiche e molte buone ragioni per parlare dei paesi del Golfo, ce ne sono altrettante per provare a farlo tenen- do il quadro e la cornice appesi sul- la parete antica e moderna dei siste- mi di governo. L’Occidente attraversa un momento di seria difficoltà sul pia- no del funzionamento delle sue isti- tuzioni, la guida americana è entra- ta in uno dei suoi classici periodi di pendolarismo verso l’isolazionismo, MARIO SECHI in realtà più desiderato che pratica- to (una potenza globale non può sottrarsi al suo destino) ma in ogni caso sufficiente a curvare in maniera diversa lo spazio e il movimento di tutti gli altri attori. L’Unione europea attende una svolta, il suo congegno si è inceppato, la Brexit è stata il gong di un’altra era. E non ci sono mappe dettagliate per capire quale sarà dav- vero l’approdo futuro. L’Oriente è in una fase di espansione e probabil- mente maturazione della crescita, mentre i suoi sistemi di governo, che sono i più vari (pensate all’antitesi tra il partito unico della Cina e il multi- partitismo del Giappone), a loro vol- ta ne dipingono il destino e impri- mono la rotta nell’area del Pacifico. Il Medio Oriente è entrato in un al- tro capitolo del suo romanzo, è uno spazio materiale e ideale più largo di quello del Golfo, ma il racconto di questa dimensione ha come fulcro quest’area geopolitica. L’uomo occi- dentale, pensando a se stesso come il centro di tutto, spesso sbaglia nel leg- gere i fatti e soprattutto nell’inter- pretare la direzione di marcia di que- sti paesi che sì, sono dominati dal tema dell’uso e trasformazione delle risorse energetiche, ma hanno basi culturali che vengono prima del con- teggio delle gasiere e degli oleodot- ti. Nel Golfo rullano i tamburi delle fo; il meccanicismo degli economisti razioni ed è una fatica di Sisifo met- truppe della trasformazione politica, spesso porta a deviazioni fatali della tersi a predicare in cattedra lo sviluppo scalpita la cavalleria dell’economia, comprensione per sottovalutazione di condizioni “occidentali” dove la delle relazioni tra potenze e delle dei processi storici. Abbiamo visto storia millenaria ha scolpito un altro scomposizioni e ricomposizioni del- paesi ricchi d’Occidente entrare in racconto. Milan Kundera nel suo li- l’ordine mondiale. una stagione di tensione politica, bro “L’arte del romanzo” descrive cosa che contrasta con l’equazione be- questo processo di perdita del- Un gioco politico multipolare nessere uguale stabilità. Non esisto- l’orientamento dell'uomo europeo Questi paesi, dopo la caduta del no formule perfette per definire il cor- prendendo il capolavoro di Cervan- Muro di Berlino e del Patto di Jalta, so della storia dell’umanità, si naviga tes, Don Chisciotte, e dandogli un’in- hanno scoperto un gioco geopolitico a vista e qualche volta senza luna, po- terpretazione fulminante: “Mentre multipolare, chiaro e scuro, brillan- che stelle e tra i banchi di nebbia. Il Dio andava lentamente abbando- te e opaco, mentre sperimentavano tema culturale e religioso qui è il pi- nando il posto da cui aveva diretto nuove vie della diplomazia, e hanno lastro su cui si regge tutto, viene ben l’universo e il suo ordine di valori, se- accresciuto capacità e potenza del loro prima dei giacimenti di petrolio, del- parato il bene dal male e dato un sen- hardware e software. Dipendono dal le piattaforme, delle esplorazioni, so a ogni cosa, Don Chisciotte uscì di petrolio e dal gas, questo legame è e delle strategie dei governi e delle com- casa e non fu più in grado di ricono- sarà inscindibile finché queste saran- pagnie energetiche. L’Islam pulsa scere il mondo. Questo, in assenza del no le fonti di energia dominanti, ma nelle tende del deserto, nelle città bril- Giudice supremo, appare all’im- la loro evoluzione parla chiaro, que- lanti, nel mare, nei porti, nei centri re- provviso una terribile ambiguità; sta dipendenza andrà via via atte- ligiosi, nei palazzi di Stato. Il Profe- l’unica Verità divina si scompose in nuandosi, in alcuni casi è già inferio- ta e il Corano sono la guida, e il fe- centinaia di verità relative, che gli uo- re rispetto ad altri fattori della pro- nomeno della secolarizzazione, che ha mini si spartirono tra loro. Nacque duzione. Interpretare questo scena- cambiato (forse sarebbe meglio scri- così il mondo dei Tempi moderni, e rio con le sole chiavi dell’economia, vere “sconvolto”) il cuore dell’Euro- con esso il romanzo, sua immagine e inoltre, non aiuta affatto a capire pie- pa, qui ha un tratto completamente modello”. Passato, presente e futuro quarantadue namente cosa sta accadendo nel Gol- diverso, non si possono fare compa- sono il racconto di Cesare e Dio, il di- numero 4
GULF VISION ritto, la forza, la religione, una visio- sapere che la sua capitale, Muscat, è di antico e moderno è più forte che SULLA VIA DELL’INCENSO ne del mondo, una cosmogonia. Du- uno dei centri più antichi del Medio in Europa - per non parlare del- La cultura resta il punto bai è un esempio fisico e metafisico di Oriente? Da qui partiva la Via del- l’America, un paese giovane dove decisivo da cui partire questo paesaggio, Abu Dhabi ne è un l’Incenso che conduceva al Mediter- oggi si fatica a riconoscere ancora la per creare ponti e non divisioni, altro pezzo brillante. I grattacieli di raneo le carovane dopo 2400 chilo- cultura della frontiera, la corsa del condividere esperienze vetro e acciaio di queste città sono metri e due mesi di viaggio. È dalla West - e costituisce il mistero, il fa- e non conflitti, la comprensione un’aspirazione verso l’alto, toccare il stessa strada che si entrava in Arabia scino, spesso l’incomprensione tra è la base di tutto. cielo, la proiezione di un desiderio Saudita, si toccavano città leggenda- Oriente e Occidente, titolo di un fon- Nella foto, la moschea (im)possibile grazie a una disponibi- rie come Medina (la “città illumina- damentale libro di Renè Guenon il cui del Profeta a Medina, lità finanziaria creata dal petrolio e dal tissima”), Dedan (l’antica città dei re insegnamento, come scrisse il filoso- in Arabia Saudita, sulla gas che è stata declinata in turismo e d’Arabia, citata nella Bibbia) e Hegra fo Franco Volpi, è in questo autore via dell’incenso che partiva servizi. Mentre il prezzo del petrolio (primo sito del paese riconosciuto pa- rappresentato dal “destino di una da Muscat, in Oman, scendeva, la capitalizzazione immo- trimonio dell’Unesco nel 2008). collisione tra la civiltà occidentale, ca- e conduceva le carovane biliare di Dubai decollava a razzo. Tutto l’immaginario occidentale è un ratterizzata da uno straordinario svi- fino al Mediterraneo. Certo, sono le fasi del boom e dello bagliore del deserto, ma in realtà sia- luppo materiale e da un corrispon- sboom, ma questa è l’economia. E mo in presenza di un paesaggio ric- dente impoverimento morale e me- vale per tutti, a qualsiasi latitudine. E co come un mosaico, con il mare, la tafisico, e le civiltà che ancora con- non tutto, per fortuna, è spiegabile montagna, l’improvviso sfavillio del- servano le vestigia di un ordinamen- con l’economia. le oasi e una cultura carovaniera che to tradizionale. Come, appunto, quel- esiste, ma oggi si accompagna con le la islamica”. Mondi lontani e vicini, La cultura, per creare ponti flotte aeree più sviluppate del mon- uniti dalle rotte dell’energia, separa- La cultura resta il punto decisivo da do. La cultura del viaggio e del tra- ti troppo spesso dalla distanza della cui partire per creare ponti e non di- sporto. Emirates, la compagnia aerea politica e della cultura. Facciamo visioni, condividere esperienze e non di Dubai, fu fondata nel 1985 e ave- ponti, serve a entrambi un passaggio conflitti, la comprensione è la base di va due soli aerei, trent’anni dopo ha sicuro nel futuro. tutto. Come si può pensare di rac- la più grande flotta di Airbus 380 e contare lo sviluppo dell’Oman senza Boeing 377 del mondo. Questo mix 5
Arar visual La penisola Sakaka Rafha del tesoro Tabuk I paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), che riunisce Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Hail Bahrain e Oman, occupano una superficie di poco più di due milioni e mezzo di chilometri quadrati, ma possiedono quasi 30% Arabia un terzo delle riserve mondiali di petrolio e circa un quarto Saudita delle riserve mondiali di gas, nonché il 6 percento della capacità RISERVE Ar Rass globale di raffinazione. In virtù PETROLIO della grande disponibilità di risorse che ha storicamente caratterizzato la regione, anche il consumo di idrocarburi è particolarmente 70% elevato: l’Arabia Saudita si colloca Medina al primo posto nel mondo per consumo pro-capite di petrolio Yanbu Afif e al terzo per consumo pro-capite di gas. 24% Petrolio e gas rappresentano, oggi come ieri, la principale fonte di entrate per i paesi dell’area, che però stanno incrementando gli sforzi per diversificare le proprie PRODUZIONE economie ed adottare un modello PETROLIO Thuwal di sviluppo più sostenibile; il che, in ambito energetico, si traduce in ambiziosi obiettivi in termini 76% Jeddah di fonti rinnovabili e di efficienza. Nella mappa, i principali giacimenti Mecca di petrolio e gas e le infrastrutture per il trasporto di idrocarburi Taif e la raffinazione del greggio. 21% Al Bahah Bisha RISERVE MONDO GAS PAESI GCC Khamis Mushait 79% Abha 11% Jazan PRODUZIONE GAS 89%
GULF VISION PIPELINE GIACIMENTI IMPIANTI RAFFINERIE PETROLIO PETROLIO R RIGASSIFICAZIONE OPERATIVE Kuwait KUWAIT CITY GAS GAS L LIQUEFAZIONE PROGETTATE R IN FASE DI PROGETTAZIONE IN COSTRUZIONE Hafar Al Batin Elaborazione dati a cura di Riccardo Mercuri e Simona Serafini - Eni Bahrain MANAMA Al Jubail Az Zulfi R DOHA Qatar Dubai RIAD R Al Duwadimi Al Ain MUSCAT ABU DHABI Al Kharj Nizwa Sur EAU L Al Aflaj Wadi ad-Dawasir Oman Mirbat Salalah
Green energy/I progressi compiuti e le prospettive di sviluppo Protagonisti della trasformazione globale Nel giro di pochi anni, i paesi del Golfo non solo hanno cominciato a domandarsi quante rinnovabili sia il caso di integrare ai combustibili fossili, ma sono arrivati al punto di chiedersi come andare oltre 8
GULF VISION A livello mondiale, stiamo assistendo a una rapida transizione energetica che sta ridefinendo le modalità attuali di produzione, distribuzione e con- sumo di energia. Alla base di questa transizione si trovano le rinnovabi- li: sostenibili, accessibili e affidabili, saranno queste fonti ad alimentare il futuro. Il rapido sviluppo delle rin- novabili si deve al suo robusto busi- ness case, sostenuto da riduzioni dei costi, innovazioni e normative che ne permettono l’attuazione. Se- ADNAN Z. AMIN condo uno studio dell’Agenzia in- ternazionale per le energie rinnova- bili (IRENA), entro il 2020 queste fonti costituiranno l’opzione più È il Direttore Generale uscente di IRENA. Negli economica per la produzione di 8 anni di suo mandato, l’Agenzia ha allargato energia elettrica in molte zone del la membership fino agli attuali 160 Stati pianeta. Inoltre, la necessità urgen- membri. Precedentemente, ha avuto numerose te di contrastare il cambiamento responsabilità nel sistema Nazioni Unite climatico sta dando ulteriore slancio connesse ai temi delle energie rinnovabili, al ricorso alle rinnovabili. Pertanto, delle politiche ambientali e dello sviluppo molti paesi in tutto il mondo mira- sostenibile, in particolare modo presso l’UNEP no ad aumentare la propria quota di (United Nations Environment Program). queste risorse. 9
Gli obiettivi 2025 2035 5% di generazione elettrica 10% di generazione elettrica stemi a concentrazione solare. Nel maggio del 2018, il prezzo del foto- voltaico su grande scala ha battuto di energia 2025 6% di consumo di elettricità ogni record mondiale raggiungendo un’offerta di 2,99 centesimi di dollaro sostenibile per kilowattora per la Fase II da 800 megawatt del parco solare Sceicco Mohammed bin Rashid Al Mak- toum di Dubai. Alla fine del 2018, il 2020 200-500 MW di energia solare prezzo per i 250 megawatt di ener- gia fotovoltaica della Fase IV del par- 2022 8% del consumo pro-capite elettricità co è sceso ulteriormente, attestandosi Fonte: IRENA a 2,4 centesimi di dollaro per kilo- OBIETTIVI DI ENERGIA RINNOVABILE 2022 15% del consumo d’acqua pro-capite wattora, mentre quello dei 700 me- OBIETTIVI DI EFFICIENZA ENERGETICA gawatt generati dai sistemi a con- centrazione solare della Fase IV del 2030 15% di generazione elettrica parco è stato fissato al minimo storico (comprensivo dei costi di stoccaggio) 2020 5% di efficienza della generazione 2050 44% della capacità di 7,3 centesimi di dollaro per kilo- 2021 27% di energia pulita wattora. È chiaro che un abbatti- 2030 15% di efficienza della generazione mento dei costi di tale portata rende 2020 Abu Dhabi 7% della capacità le rinnovabili la fonte di energia 2030 30% di consumo energetico 2020 Dubai 7% della generazione elettrica elettrica più economica per i nuovi 2040 Ras Al Khaimah 25%-30% progetti nell’area del Golfo. di energia pulita Anche l’Arabia Saudita sta contri- KUWAIT buendo a questa tendenza al ribasso dei prezzi. Nel maggio del 2018, il 2050 40% di consumo elettrico progetto per lo sfruttamento del- 2030 Dubai 30% di consumo elettrico l’energia solare da 300 megawatt nella città saudita di Sakaka ha regi- strato un minimo (all’epoca senza precedenti) di 2,34 centesimi di dol- scarica l’app BAHRAIN laro per kilowattora. Lo scorso gen- naio, inoltre, il paese ha assegnato QATAR l’appalto per un parco eolico da 400 inquadra megawatt al nuovo minimo storico di 2,13 centesimi di dollaro per kilo- EAU wattora e ha dichiarato l’intenzione di aumentare la capacità solare ed eo- esplora lica, rispettivamente, di 40 e 20 gi- contenuti extra gawatt entro il 2030. Nell’ambito del in realtà aumentata piano di sviluppo economico “Vision ARABIA SAUDITA 2030”, l’Arabia Saudita mira a gene- OMAN rare il 10 percento della propria energia elettrica da fonti rinnovabi- li entro il 2023. Nel breve termine, è probabile che la regione registri una forte accelera- 2020 3,45 GW zione nell’impiego delle rinnovabili. 2023 9,5 GW I paesi in prima linea nel progetto (EAU, Oman e Kuwait) prevedono di 2030 30% della generazione da rinnovabili mettere in rete una nuova capacità e altre (principalmente nucleare) complessiva di produzione energeti- 2021 8% di consumo elettrico 2025 10% di generazione elettrica ca da rinnovabili pari a quasi 7 giga- watt entro l’inizio del prossimo de- 2021 14% nella domanda di punta 2030 2% delle emissioni cennio. Nonostante la preminenza degli impianti fotovoltaici e dei sistemi a concentrazione solare, a crescere è anche lo slancio a sfruttare il poten- Impegnati a soddisfare la crescente ta. Oltre ad analizzare i progressi Oltre a ospitare la sede centrale del- ziale della regione in termini di ener- domanda di energia interna e a di- compiuti in questi paesi per quanto ri- l’IRENA, infatti, gli EAU sono assi- gia eolica, soprattutto in Kuwait, versificare le rispettive economie, i guarda l’avvio di quadri politici, nor- dui sostenitori delle energie rinno- Oman e Arabia Saudita. paesi del Consiglio di Cooperazione mativi e finanziari effettivamente in vabili. Nel 2017, hanno lanciato il del Golfo (GCC) sono sempre più grado di attuare tale transizione, il progetto “Energy Strategy 2050”, che Gli obiettivi sociali, ambientali protagonisti di questo slancio globa- rapporto dell’IRENA pubblicato lo mira a generare il 44 percento del- ed economici le. Pur essendo sempre stati noti per scorso gennaio (“Regional Energy l’energia elettrica da fonti di energia Gli obiettivi che le rinnovabili per- le riserve di gas e petrolio, i paesi del Market Analysis: for the GCC for pulita, ridurre le emissioni di carbo- metteranno di conseguire saranno Golfo dispongono di un notevole po- 2019”) traccia le prospettive per lo svi- nio del 70 percento e migliorare anche di natura ambientale, sociale tenziale in termini di energia rinno- luppo delle rinnovabili nella regione. l’efficienza energetica del 40 percento ed economica. Di qui al 2030, se- vabile (e precisamente solare) grazie entro il 2050. Inoltre, hanno contri- condo lo studio dell’IRENA, sfrut- alla loro posizione nella cosiddetta L’abbattimento dei costi buito sensibilmente a ridurre il costo tando le risorse rinnovabili i paesi Global Sunbelt (“Cintura del Sole negli EAU e in Arabia Saudita delle rinnovabili, in particolare per del Golfo creeranno 220.500 nuovi mondiale”), una delle zone a più ele- Un paese all’avanguardia in tal sen- quanto riguarda le tecnologie alla base posti di lavoro, riducendo al con- quarantadue vato irraggiamento solare del piane- so è gli Emirati Arabi Uniti (EAU). degli impianti fotovoltaici e dei si- tempo di 11.500 miliardi di litri il numero 10
GULF VISION prelievo di acqua per la produzione di energia elettrica e l’estrazione di PREZZO PER LA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA SU SCALA INDUSTRIALE (centesimi di dollaro per kilowattora) combustibili a essa connessa: un Fonte: IRENA punto, questo, di cruciale impor- 16 tanza dato che la regione è soggetta a stress idrico. Nel 2030, inoltre, 14 l’Arabia Saudita (il principale con- sumatore di combustibili fossili per la produzione di energia elettrica 12 nella regione) sarà responsabile del 40 percento dei risparmi di combu- 10 stibile della regione, mentre gli EAU MBRAMSP II 7,3 5,84 5,84 MBRAMSP IVa del 39 percento. 8 Man mano che acquisterà slancio, la transizione energetica avrà ripercus- sioni che andranno oltre i confini del 6 MBRAMSP III 2,99 sistema energetico e da cui scaturi- Noor Abu Dhabi M 2,94 2,94 ranno implicazioni geopolitiche di va- 4 sta portata, che i vari paesi devono es- sere pronti ad affrontare. “Global MBRAMSP IVb 2 2,4 Commission on the Geopolitics of Sakaka Energy Transformation”, il rappor- 2,34 2,34 to commissionato dall’IRENA, evi- 0 denzia che la trasformazione deter- FOTOVOLTAICO(1) Sistemi a GAS LNG PETROLIO CARBONE(3) NUCLEARE(4) minerà mutamenti nei rapporti di for- concentrazione za tra stati, l’ascesa di nuovi leader del- [2-8 $/ [8-16 [40-80 solare(2) l’energia, una maggiore diversifica- MMbtu] $/MMbtu] $/barile] zione dei soggetti energetici, rapporti commerciali inediti e la nascita di Per i nuovi progetti nei paesi (1) Minimo delper = prezzo GCC,i 300il megawatt fotovoltaico si sta dimostrando dell’impianto la fonte più economica fotovoltaico di Sakaka. nuove alleanze. Il percorso sarà ric- per la produzione diMassimo = ipotesi energia prudenziale elettrica, elaborata superando L petrolio, sullaLNG, gas, base Pcarbone dei dati del Cparere degli esperti. progetto e edelnucleare. co di occasioni quanto di sfide e i be- Al contempo, per alcune aziende di servizio pubblico, i sistemi a concentrazione (2) Minimo = prezzo per i 700 megawatt della Fase IV del parco solare Sceicco Mohammed solare comportano bin Rashid nefici prevarranno solo se si mette- Al Maktoum un costo minore rispetto allediopzioni Dubai. Massimo = alimentate prezzo MMbtu] a per gas. la Fase $/MMbtu] II del progetto Noor $/barile] (Marocco). ranno in atto le politiche e le strate- (3) Minimo = prezzo per la centrale elettrica a carbone pulito di Hassyan (EAU). gie necessarie. Massimo = previsione in caso di ricorso a tecnologie di cattura e sequestro del carbonio. Date le circostanze, è fondamentale (1) Minimo (4) =Elaborazione prezzo per i intervallo 300 megawatt dell’impianto di valore previsto perfotovoltaico di Sakaka. l’energia nucleare su dati Mills (2012) e Scribbler (2015). Massimo = ipotesi prudenziale elaborata sulla base dei dati del progetto e del parere degli esperti. che i paesi esportatori di combustibili (2) Minimo = prezzo per i 700 megawatt della Fase IV del parco solare Sceicco Mohammed bin Rashid fossili reinventino le proprie econo- Al Maktoum di Dubai. Massimo = prezzo per la Fase II del progetto Noor (Marocco). mie per esserne meno dipendenti. (3) Minimo = prezzo per la centrale elettrica a carbone pulito di Hassyan (EAU). Grazie a una strategia lungimirante Massimo = previsione in caso di ricorso a tecnologie di cattura e sequestro del carbonio. di diversificazione economica, gli (4) Elaborazione intervallo di valore previsto per l’energia nucleare su dati Mills (2012) e Scribbler (2015). EAU ne sono ancora una volta un ot- timo esempio. Masdar, una sussidia- ria dell’azienda statale Mubadala In- vestment Company, ha investito 2,7 miliardi di dollari in progetti eolici e solari in tutto il mondo, la cui capa- BENEFICI DELLA DIFFUSIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI RIDUZIONE CUMULATIVA cità produttiva di quasi 3 gigawatt evi- RISPARMI DI CARBURANTE (MBOE) ta ogni anno l’emissione di circa 2,5 0,8 RIDUZIONE DELLE EMISSIONI (MtCO2) milioni di tonnellate di anidride car- Fonte: IRENA bonica. Insieme a Equinor, inoltre, Masdar possiede il 25 percento di Hy- wind, il primo parco eolico al mon- do su turbine galleggianti al largo del- 40 2020 15 GtCO2 la costa della Scozia, dotato di una ca- pacità produttiva di 30 gigawatt. Gli EAU stanno facendo enormi pro- gressi anche nel campo dell’innova- zione: non più tardi di un mese fa, Eti- had ha operato il primo volo com- 170 2025 67 merciale alimentato a biocarburante prodotto e sviluppato da Masdar uti- lizzando alghe coltivate in loco. Fino a non molto tempo fa, i paesi del Golfo non erano nemmeno troppo interessati alle rinnovabili. Nel giro 354 2030 136 di pochi anni, non solo hanno co- minciato a domandarsi “quante rin- novabili sia il caso di integrare ai com- bustibili fossili”, ma sono addirittu- 400 350 300 250 200 150 100 50 0 0 30 60 90 120 150 ra arrivati al punto di chiedersi “come andare oltre” tanto all’interno quan- to oltre i confini della regione. Lo sviluppo delle energie rinnovabili permetterà ai paesi del Golfo di ottenere grandi benefici, in termini di risparmio di carburanti, tagli delle emissioni di CO2 e degli sprechi di acqua dolce, creazione di posti di lavoro. 11
numero quarantadue 12
GULF VISION Analisi/La risposta alla trasformazione degli assetti geopolitici mondiali All’alba di una nuova era Le monarchie del Golfo puntano a sviluppare il settore downstream e quello petrolchimico, contando su materie prime a basso costo e sulla crescente domanda asiatica. Contemporaneamente, però, continuano a cercare nuovi modi per consolidare l’alleanza con la Russia per la gestione dei mercati petroliferi L’ assetto mondiale del secondo dopo- trolchimico al fine di diversificare le guerra si sta sgretolando. Le mutevoli loro economie e di ridurre la loro ec- dinamiche energetiche del XXI secolo cessiva dipendenza dalla produzione non sono la causa principale di que- e dall’esportazione di greggio. Essi si sto sgretolamento, eppure ne stanno sono concentrati principalmente sul accelerando il processo. I rapporti settore petrolchimico in quanto ri- geopolitici con i paesi del Golfo, tengono di possedere un vantaggio una volta considerati inviolabili, stan- competitivo nell’accesso a materie pri- no ora subendo una profonda tra- me a più basso costo connesso alla sformazione. Il nuovo ambiente ener- produzione upstream, oltre alla ga- getico minaccia inoltre la stabilità in- ranzia di clienti e di crescita della do- terna a lungo termine di questi pae- manda a lungo termine data la vici- si e i governi del Golfo hanno iniziato nanza geografica al mercato mani- IAN BREMMER a prepararsi al momento in cui i fatturiero e degli utenti finali in Asia. proventi delle esportazioni di energia Non è un caso che il principe eredi- potrebbero non essere più sufficien- tario dell’Arabia Saudita, Mohammed ti per garantirla. È l’inizio di una nuo- bin Salman (MbS), si stia preparan- Presidente di Eurasia Group e GZERO va era, che le monarchie del Golfo lo do ad annunciare l’ingresso ufficiale Media, e autore del volume “Us vogliano o meno. del Regno nell’iniziativa cinese del- vs. Them: The Failure of Globalism”, la Nuova via della Seta (BRI, Belt and un best seller del New York Times Lo sviluppo del downstream Road Initiative), oltre a rendere l’Ara- pubblicato in Italia con il titolo di “Noi Ciò non significa che questi paesi sia- bia Saudita il punto di snodo degli in- contro loro. Il fallimento del globalismo” no stati colti impreparati da tutti vestimenti cinesi in Africa. Si tratta di (Università Bocconi Editore, 2018). questi sviluppi. In risposta all’evolu- un tentativo di allineare le necessità zione delle dinamiche energetiche economiche con l’opportunismo geo- mondiali, e in particolar modo al- politico, nonostante ciò non comporti l’ascesa degli Stati Uniti come prin- una riduzione della dipendenza di cipale produttore di energia al mon- fondo della regione dal greggio e dai do, i paesi del Golfo hanno sviluppato prodotti petroliferi, veri strumenti di il settore downstream e quello pe- diplomazia del Golfo. 13
strategie che cambiano A dire il vero, anche se i paesi del Gol- tere in Arabia Saudita, Emirati Ara- fo riusciranno ad attuare con succes- bi Uniti, Qatar, Bahrain e, in una cer- so una diversificazione economica, ta misura, persino in Oman. Fino a l’energia resterà una componente poco fa, questa nuova generazione è importante tanto della loro economia stata spesso rappresentata come inaf- quanto della loro attività diplomati- fidabile, ma ora sta diventando più ca. In tal senso, abbiamo assistito alla prevedibile e pragmatica. Tuttavia, i In risposta all'af- nascita di una collaborazione tra nuovi leader dovranno affrontare fermarsi degli USA come l’Organizzazione dei paesi esportatori una crescente pressione dal basso produttori di energia, i paesi di petrolio (OPEC) e la Russia. La per una maggiore partecipazione po- del Golfo stanno sviluppando il struttura e la natura dell’OPEC sono polare. Tale pressione proviene dal- settore downstream al fine cambiate in maniera significativa, la forza lavoro giovane, cronicamen- di diversificare le loro economie con l’Arabia Saudita che, insieme te sottoccupata, e in particolar modo e di ridurre la loro dipenden- alla Russia, ricopre un ruolo crucia- da quanti si battono per la rappre- za dal greggio. le nella gestione degli ultimi tagli alla sentanza di gruppi emarginati come produzione. L’Arabia Saudita e gli giovani, donne, minoranze religiose Emirati Arabi Uniti continueranno a e abitanti delle aree meno benestan- cercare nuovi modi per consolidare la ti di Arabia Saudita, Oman, Kuwait, cooperazione con la Russia nella ge- Bahrain ed Emirati Arabi Uniti. stione dei mercati petroliferi. La no- Con un più ampio accesso all’istru- Le generazioni tizia di una proposta di creazione di zione e all’informazione aumentano più giovani sono espo- un’organizzazione sostitutiva del- le aspettative in termini di traspa- ste a una più grande varie- l’OPEC incentrata su Arabia Saudi- renza, libertà di espressione e parte- tà di idee rispetto ai loro geni- ta e Russia non dovrebbe sorprendere. cipazione politica. Una maggiore li- tori. I social media, molto Tuttavia, mentre cominciano a rior- bertà di informazione ha un impat- popolari negli stati del Golfo, ganizzarsi sulla scena internazionale, to particolarmente marcato nei pae- stanno normalizzando la libe- i paesi del Golfo devono anche af- si in cui precedentemente i mass ra espressione e il dibatti- frontare le questioni politiche che li media erano strettamente controlla- to partecipativo. riguardano da vicino, tanto più che la ti dal governo, come nel Golfo. Le sicurezza e il contesto politico del Me- generazioni più giovani sono esposte dio Oriente allargato influenzano la a una più grande varietà di idee ri- produzione energetica e la determi- spetto ai loro genitori. I social media, nazione dei prezzi di vendita. Nel molto popolari negli stati del Golfo, complesso panorama geopolitico del- stanno normalizzando la libera la regione, una delle poche certezze espressione e il dibattito partecipati- è che MbS non uscirà di scena, ma vo. Queste crescenti pressioni non l’erede al trono ha bisogno di una condurranno necessariamente alla maggiore stabilità nel Golfo, viste le rivoluzione, ma se i governanti del sfide politiche ed economiche del Re- Golfo non faranno in modo di sod- La struttura e la gno. E anche gli altri paesi della re- disfare le nuove aspettative, lo scon- natura dell’OPEC sono gione ne hanno bisogno, in quanto le tento dell’opinione pubblica potreb- cambiate in maniera signifi- oscillazioni del prezzo del petrolio be aumentare negli anni a venire. Tale cativa. L’Arabia Saudita e gli non fanno che rendere più rischiosi scontento faticherà a sfociare in pro- EAU continuano a cercare nuo- i programmi di diversificazione eco- teste di successo, visti gli strumenti e vi modi per consolidare la coo- nomica: prezzi troppo bassi mette- le risorse possedute dai governi del perazione con la Russia rebbero a repentaglio le risorse fiscali, Golfo per mantenere il potere. Tut- nella gestione dei mercati mentre prezzi troppo elevati ridur- tavia, le lotte per il potere e la ric- petroliferi. rebbero la volontà di attuare il tanto chezza potrebbero polarizzare i grup- necessario cambiamento. Per rag- pi sociali, etnici o religiosi; i movi- giungere la stabilità geopolitica i menti di opposizione potrebbero ra- sauditi dovranno con tutta probabi- dicalizzarsi e generare fratture, pro- lità ritirarsi dalla guerra in Yemen e prio come le politiche di governo che intensificare il dialogo con il Qatar li hanno generati; infine, le grandi po- (con il Kuwait che potrebbe fare da tenze regionali e internazionali po- mediatore). Inoltre, il bisogno di trebbero sfruttare le debolezze poli- stabilità obbligherà Riad ad accetta- tiche irrisolte. re la situazione in Siria (ad esempio È ormai da decenni che l’energia rap- riconoscendo la vittoria di Bashar As- presenta una delle poche certezze per sad e rassegnandosi all’idea) e a mi- gli stati del Golfo. Ciò è al tempo stes- tigare le prospettive di un confronto so una benedizione e una condanna, diretto con l’Iran (fortunatamente en- in quanto rende questi paesi vulne- trambi i paesi devono affrontare va- rabili alle oscillazioni dei prezzi del pe- Il principe rie sfide interne, tenuto conto che Te- trolio, ma fornisce loro proventi più saudita, Mohammed heran sta entrando in una grave re- che sufficienti per garantire la pace bin Salman, si prepara ad cessione economica). politica interna. Ma data la perdita di annunciare l’ingresso del Re- centralità geopolitica del Medio gno nell’iniziativa cinese della Le sfide interne per la nuova Oriente per via delle nuove dinami- Nuova Via della Seta, ren- generazione di leader che energetiche, le monarchie del dendo l’Arabia Saudita il pun- Detto ciò, bisogna riconoscere che la Golfo faticheranno a rendere questo to di snodo degli investimenti politica negli stati del Consiglio di nuovo modello energetico altrettan- cinesi in Africa. Cooperazione del Golfo (GCC) cam- to proficuo per le loro economie bierà notevolmente nel prossimo de- quanto quello precedente. cennio. Una nuova generazione di quarantadue leader sta assumendo le redini del po- numero 14
Economia/Il ruolo del settore energetico va ripensato La lunga strada verso una migliore diversificazione L a diversificazione economica è ormai Per ridurre la dipendenza da decenni tra i principali obiettivi de- gli stati esportatori di petrolio del Gol- dell’export e del bilancio statale fo, come si evince dai loro piani di svi- luppo nazionali. I responsabili politici dal settore petrolifero, i paesi la ritengono infatti fondamentale per garantire la sicurezza e la sostenibili- del Golfo devono implementare tà politica ed economica dei propri paesi, la cui economia si basa princi- misure volte ad aumentare palmente sull’esportazione del greg- gio. Negli ultimi decenni, alcuni di essi la competitività industriale, hanno fatto progressi nella diversifi- cazione della propria base economi- riformare il mercato del lavoro MANAL ca, potenziando settori diversi da SHEHABI quello petrolifero. Tuttavia, la mag- e sviluppare il settore privato E BASSAM FATTOUH gior parte degli indicatori di com- plessità e diversità economica e di qua- Manal Shehabi è ricercatrice lità delle esportazioni continuano a es- della Kuwait Foundation for the sere più bassi rispetto a quelli delle Advancement of Sciences (KFAS) economie di mercato emergenti, ivi dell’Oxford Institute for Energy Studies. compresi i paesi esportatori di mate- rie prime. La sfida maggiore per le Bassam Fattouh è il Direttore economie del Golfo è stata quella di dell’Oxford Institute for Energy Studies. diversificare le entrate statali (ad 15
PESO DEL PETROLIO SU PIL, ENTRATE ED EXPORT esempio aumentando il gettito fisca- le attraverso la tassazione di privati e 100 Fonte: World Bank imprese) e di generare proventi che non derivino dall’esportazione di pe- trolio (attraverso la creazione di in- KUWAIT dustrie esportatrici). Ma perché la di- KUWAIT QATAR versificazione economica è sempre più ARABIA SAUDITA importante per i paesi del Golfo? Le QATAR loro economie sono davvero così 80 ARABIA poco diversificate come ritiene l’opi- SAUDITA OMAN nione pubblica e come possono rag- BAHRAIN giungere una diversificazione più si- gnificativa? L’urgenza della OMAN diversificazione 60 Le economie che dipendono dal pe- BAHRAIN trolio si trovano dinanzi a un dilem- KUWAIT ma. Da un lato il settore petrolifero QATAR resta estremamente redditizio. Esso infatti dovrebbe registrare margini per ARABIA SAUDITA unità di spesa più elevati di qualsiasi 40 altro settore nel quale la maggior par- OMAN te dei governi del Golfo potrebbe de- EAU cidere di diversificarsi. L’ampio flus- so dei proventi del petrolio promet- EAU te inoltre un invidiabile benessere eco- nomico che finanzia la crescita e lo sviluppo nonché la creazione di ge- BAHRAIN EAU 20 nerosi sistemi previdenziali. Dall’al- tro lato, dal punto di vista dello svi- luppo e della sostenibilità, un’eco- nomia fortemente dipendente dagli introiti delle esportazioni petrolifere è incerta e volatile. Ciò è dovuto alle numerose sfide legate alla natura del 0 settore e a quelle riguardanti la si- PETROLIO PETROLIO PETROLIO gnificativa trasformazione dei mercati % del PIL % export totale % entrate totali energetici mondiali. In primo luogo, il prezzo del petro- Il settore petrolifero pesa in media per quasi il 40% del PIL degli lio subisce forti oscillazioni ed è stati del GCC. Fatta eccezione per gli Emirati, le esportazioni di estremamente volatile. Ne consegue petrolio rappresentano oltre il 65% delle esportazioni totali di beni che il settore petrolifero da sé non co- dei paesi del Golfo e le entrate derivanti dal greggio oltre il 75% stituisce una fonte di reddito stabile delle entrate totali (dati relativi al periodo 2015-2017). o prevedibile. Ciò vuol dire anche che nei paesi con una popolazione più nu- merosa i proventi del petrolio po- trebbero non essere abbastanza ele- vati da fornire introiti sufficienti o un sistema previdenziale abbastanza ef- ficiente da sostenere la popolazione in crescita e i suoi bisogni (infra- strutture, assistenza sanitaria, istru- zione ecc.). In secondo luogo, un’industria per na- tura a forte intensità di capitale come quella petrolifera non dà impiego o non genera abbastanza posti di lavo- ro per le centinaia di migliaia di per- sone che fanno ogni anno il loro in- gresso sul mercato occupazionale. In terzo luogo, non si prevede un au- mento significativo della domanda di petrolio nell’arco dei prossimi due de- cenni. Le prospettive future della domanda globale hanno subito un cambio di paradigma. Mentre in pas- sato si riteneva comunemente che le esportazioni di petrolio non fossero sostenibili a causa del carattere esau- ribile delle riserve, è ora chiaro che la minaccia principale è un potenziale calo della domanda mondiale di greg- quarantadue gio. Si prevede che i progressi tec- numero 16
GULF VISION nologici, l’accelerazione delle misu- litico-economiche. In tali paesi esi- L’esigenza di riforme LA CRESCITA NON ENERGETICA re di efficienza così come il cambio stono priorità concorrenti, alcune strutturali più ampie Gli stati del Golfo hanno delle preferenze sociali e delle politi- delle quali (come il finanziamento di Come possono quindi gli stati del efficacemente diversificato che di governo, che puntano a com- misure assistenziali invidiabili alla Golfo far fronte alle tendenze e ai la loro base economica, come battere i cambiamenti climatici e base della loro società) tendono a pre- problemi sopra delineati tramite un dimostrato dalla crescita l’inquinamento atmosferico, rallen- valere sulle altre. Queste misure as- piano di riflessione strategica e di di- dei settori non energetici che teranno la crescita della domanda sistenziali abbracciano gli ambiti più versificazione economica? Per ri- hanno contribuito sempre di più mondiale. Oggi la teoria del “picco vari, quali ad esempio il sostegno al- spondere a questa domanda, è ne- alla produzione economica, della domanda di petrolio” è mag- l’alloggio, la garanzia di occupazione cessario analizzare innanzitutto il li- all’occupazione e al consumo. giormente condivisa e vari studiosi, di- nel settore pubblico, le sovvenzioni vello di diversificazione dei paesi in Nella foto, studentesse rigenti aziendali e responsabili delle energetiche, il sostegno all’occupa- questione. in caffetteria, Kuwait City. politiche prevedono che si verifiche- zione e altre agevolazioni. I costi di Sebbene secondo la teoria dominan- rà nel corso del prossimo decennio. tali programmi assistenziali sono ele- te tali economie non sono diversifi- Eppure la verità è che nessuno sa vatissimi e i sussidi sono fra i più in- cate, analizzando i dati economici (a quando o se la domanda di petrolio genti al mondo. livello macro e settoriale) degli ulti- raggiungerà l’apice, dato che eventuali Quelle del Golfo sono inoltre tra le mi quattro decenni si ottiene un ne economica? La risposta risiede in previsioni in tal senso dipendono economie più energivore del piane- quadro ben diverso. In effetti, dal- diversi vincoli strutturali e distorsio- strettamente dalle ipotesi sottostan- ta, il che riduce la quota di produzione l’analisi risulta che gli stati del Gol- ni economiche. Riportiamo di seguito ti. Pertanto, è difficile giungere a con- petrolifera destinata all’esportazione. fo hanno efficacemente diversificato alcuni fattori: clusioni certe riguardo alla rapidità Le sovvenzioni energetiche estre- la loro base economica, come dimo- • Il settore non energetico, sebbene della transizione energetica in corso. mamente generose insieme all’ac- strato dalla crescita dei settori non consistente, è ampiamente orientato Tuttavia, alla luce delle attuali ten- cesso quasi gratuito all’energia han- energetici che hanno contribuito verso beni non commerciabili nei denze energetiche, e indipendente- no infatti contribuito a rendere que- sempre di più alla produzione eco- mercati internazionali, fornendo mente dal momento in cui si regi- sti paesi tra i più grandi consumato- nomica (valore aggiunto), all’occu- quindi un contributo scarso ai pro- strerà il picco della domanda del ri di energia pro capite. Anche il con- pazione e al consumo. Nella maggior venti derivanti dalle esportazioni. greggio, il dibattito getta nuova luce sumo interno è molto elevato, tenu- parte di queste economie, almeno un • La struttura fiscale è concepita per sull’argomento della diversificazione. to conto dell’energia necessaria per far terzo (e spesso la metà) del prodotto dipendere fortemente dagli introi- La creazione di fonti di reddito nuo- fronte a climi molto caldi che dura- interno lordo deriva da settori non ti petroliferi con poche altre fonti ve e più stabili diventa ora sempre più no svariati mesi e dell’elevata neces- energetici. Tuttavia, i dati dimostra- supplementari. In tale struttura, il urgente in quanto i governi potreb- sità di desalinizzazione dell’acqua in no anche che la base economica così contributo del settore privato e bero dover fare fronte, nell’immediato una regione caratterizzata da una diversificata contribuisce ancora in dei singoli cittadini alle entrate futuro, da un lato a un calo signifi- notevole penuria idrica. Ciò vuol minima parte sia ai proventi delle dello stato è irrisorio, mentre tut- cativo dei proventi del petrolio (for- dire che pur volendo ipotizzare, con- esportazioni sia alla diversificazione ti i settori (pubblico e privato) così se prima di quanto precedentemen- tro ogni dato realistico, che il prez- fiscale e, quindi, alla sostenibilità come i singoli cittadini ricevono in- te anticipato) e dall’altro a un proba- zo e la domanda del greggio rimar- economica. genti sussidi. bile aumento della spesa pubblica. Gli ranno costanti, il consumo locale La domanda che si pone è dunque la • Gli ampi impegni di bilancio che stati del Golfo possiedono dei siste- continuerà ad aumentare in seguito seguente: perché questi paesi non rie- comportano rigidità fiscali, limi- mi previdenziali generosi e costosi che alla crescita demografica e all’au- scono a diversificare le entrate no- tando la portata e la flessibilità sono radicati nelle loro strutture po- mento del reddito. nostante la maggiore diversificazio- della spesa pubblica. Tali rigidità 17
provengono innanzitutto dall’entità commercio, le economie del Con- 2015), e la maggior parte di loro è stiche. L’esistenza di oligopoli è na- notevole dell’attuale spesa pubbli- siglio di Cooperazione del Golfo impiegata nel settore privato con re- turale, ma le rendite a breve termine ca e dagli elevati oneri salariali del (GCC) sono limitate dalla predo- tribuzioni inferiori a quelle dei dell’oligopolio vengono meno nel settore pubblico. In Kuwait, ad minanza del settore pubblico. Esso cittadini nazionali a parità di capa- lungo periodo per via dell’innova- esempio, la spesa corrente costi- domina infatti la produzione eco- cità. Gli espatriati sono inoltre im- zione indotta dalla concorrenza. tuisce l’80 percento delle spese nomica, la formazione di capitale e piegati con contratti di lavoro fles- Questo avviene di rado negli stati statali, e metà serve a finanziare le l’occupazione. sibili in modo tale da rendere più fa- del Golfo. Sebbene le piccole di- retribuzioni del settore pubblico. In • Le politiche occupazionali nella cile il licenziamento sia per il datore mensioni delle loro economie, uni- secondo luogo le rigidità sono cau- pubblica amministrazione enfatiz- di lavoro che per il dipendente, e la te a una tecnologia efficiente, ten- sate da ampi trasferimenti e sov- zano la garanzia di occupazione ai loro occupazione è vincolata alla derebbero a condurre alla nascita di venzioni a famiglie e imprese. No- cittadini e offrono stipendi più ele- sponsorizzazione del datore di la- oligopoli o di industrie monopo- nostante nella regione siano state at- vati di quelli del settore privato a pa- voro. L’accesso al mercato occupa- lizzate, sono gli oligopoli a essere tuate di recente alcune riforme ri- rità di livello di istruzione e di for- zionale da parte degli espatriati particolarmente presenti nei paesi guardanti il prezzo dell’energia, mazione tecnica. La conseguenza di aumenta notevolmente l’efficienza del Golfo. Ciò è problematico in tali rigidità persistono e in molti casi tali politiche è una saturazione del economica e fornisce all’econo- quanto questi alterano il mercato e i tentativi di ridurle si sono scontrati settore pubblico, oneri salariali mia un meccanismo di adattamen- i prezzi, e i profitti prolungati ge- con un’opposizione politica. elevatissimi nonché una disoccu- to nei periodi caratterizzati da nerano comportamenti strategici • Il capitale è vincolato alle industrie pazione occulta. Tale struttura in- shock del prezzo del petrolio. Di che limitano la distruzione creati- energetiche del settore pubblico ad centiva scarsamente i cittadini a en- conseguenza, il settore privato è va e l’innovazione che favorisce la alta intensità di capitale o incana- trare nel settore privato, anche in poco incentivato ad assumere ma- crescita. I governi del Consiglio di lato in investimenti all’estero in fon- presenza di meccanismi di pere- nodopera locale. Al contempo, Cooperazione del Golfo (GCC) di sovrani (gli stati del Golfo pos- quazione salariale nell’ambito di come sopra accennato, i cittadini hanno adottato piani volti a incre- siedono alcuni dei fondi sovrani più piani di nazionalizzazione. sono impiegati principalmente nel mentare la competitività industriale grandi al mondo). Ne deriva che le • Un mercato occupazionale molto settore pubblico e godono di posti e a espandere il settore privato, ep- risorse disponibili per sostenere i segmentato in cui, in realtà, esistono di lavoro garantiti con contratti sta- pure i tentativi di riforma hanno re- settori non energetici e la loro due mercati paralleli. Nei paesi bili. I settori non energetici offro- gistrato scarsi successi e sono poli- crescita sono limitate. del Golfo, gli espatriati costitui- no quindi un contributo minimo ticamente sensibili. • Oltre a un elevato livello di specia- scono la percentuale più cospicua alla crescita occupazionale locale. Pertanto, le economie del GCC non lizzazione in idrocarburi e alla pre- della forza lavoro (in Kuwait rap- • Infine, le economie del Golfo sono devono semplicemente attuare una di- quarantadue dominanza di questo settore sul presentavano l’83 percento nel dominate dalle imprese oligopoli- versificazione economica, bensì una numero 18
GULF VISION energetiche e alla rivalutazione del SPESA SALARIALE DEL SETTORE PUBBLICO, 2000-16 ruolo del settore energetico nelle Fonte: World Bank loro economie. Dopotutto, il setto- re petrolifero continuerà a domina- 20 re le economie del Golfo in quanto non c’è un’industria alternativa sul- Percentuale sul PIL 15 la quale i governi possano fare affi- damento al fine di generare proven- 10 ti delle esportazioni ed entrate pub- bliche. Inoltre, in qualità di produt- 5 tori a basso costo che possiedono al- cune delle più grandi riserve, i paesi 0 del GCC sono tenuti a colmare il di- BAHRAIN KUWAIT OMAN QATAR ARABIA EAU vario tra domanda e offerta effet- SAUDITA tuando investimenti massicci nel set- Altri esportatori di petrolio (7), media tore petrolifero. Detto ciò, il settore petrolifero deve Nei GCC la spesa salariale pubblica, in rapporto al PIL, è più alta svolgere un ruolo più attivo nel pro- rispetto alla media degli altri paesi produttori di petrolio. cesso di diversificazione. Ad esempio, bisognerebbe estendere la catena del valore e non limitarsi alla sola pro- OCCUPAZIONE PUBBLICA, 2005-16 duzione ed esportazione del greggio Fonte: World Bank nei mercati internazionali. Esten- Spesa salariale, percentuale del PIL dendo la catena del valore, i produt- 14 tori arabi possono creare svariati po- 12 ARABIA SAUDITA sti di lavoro in nuovi settori con KUWAIT 10 prodotti il cui prezzo non è stretta- BAHRAIN OMAN 8 mente legato a quello del petrolio. In passato tali paesi si sono concentra- 6 QATAR ti sull’esportazione di prodotti pe- 4 EAU trolchimici di base (convertendo ad 2 esempio l’etano in etilene), il che non 0 ha generato i benefici attesi per due 0 10 20 30 40 motivi. Primo, i prezzi dei prodotti Occupazione pubblica, percentuale dell’occupazione totale petrolchimici di base dipendono strettamente da quelli del petrolio. Se- L’elevata spesa salariale nei GCC è il risultato di alti livelli condo, le industrie di raffinazione e di occupazione pubblica e retribuzioni insolitamente elevate. quelle petrolchimiche sono ad alta in- tensità di capitale e non generano molti posti di lavoro. Di conseguen- esportatori di petrolio potrebbero quanto queste ultime generano pro- za, in alcuni paesi membri del GCC affrontare la sfida di fornire soluzio- fitti irrilevanti e non assicurano la so- è stata recentemente sottolineata ni a basse emissioni di carbonio ac- stenibilità fiscale. Nel lungo periodo, l’importanza dell’estensione della ca- centuando l’importanza e il ruolo del- la diversificazione economica delle en- tena del valore a prodotti petrolchi- l’economia della conoscenza. trate resta la principale strategia di ‘migliore’ diversificazione che ridu- mici più complessi e perfino ai pro- A tal proposito, gli stati del Golfo non adattamento che tali economie de- ca la dipendenza delle esportazioni e dotti finiti fabbricati in parchi indu- devono ignorare la ‘rivoluzione’ del- vono perseguire. del bilancio pubblico dal settore pe- striali che attraggono sia il settore pri- le rinnovabili, che hanno raggiunto un trolifero. Una diversificazione signi- vato sia gli investimenti diretti este- punto di inflessione. Nonostante le Sostenere la crescita ficativa può essere effettuata elimi- ri. L’aggiunta di altre fasi alla catena numerose incertezze dovute alla tran- dei comparti non energetici nando alcuni o la totalità dei vincoli del valore del petrolio non solo genera sizione energetica, c’è quasi un con- In sostanza, le economie dei paesi del soprindicati. Tale manovra include- maggiore occupazione, ma anche senso generale tra le varie organiz- GCC non devono attuare semplice- rebbe riforme microeconomiche una tipologia più varia di posti di la- zazioni che prevedono un aumento mente una diversificazione econo- come quelle volte ad aumentare la voro (ad esempio nel settore dei ser- della quota delle rinnovabili nel mix mica, bensì una ‘migliore’ diversifi- competitività industriale e la riforma vizi come quello degli scambi com- energetico. L’alta esposizione al- cazione che possa eliminare alcune o del mercato del lavoro. Tuttavia, è an- merciali, del marketing e delle ven- l’energia solare di questi paesi, e il po- la totalità delle limitazioni soprindi- che necessario sviluppare un settore dite, del procurement e della logisti- tenziale eolico in alcuni di essi, crea- cate. Ciò consentirà di sostenere la privato che aumenti la quota di oc- ca) sostenendo al contempo servizi no un’opportunità unica per le eco- crescita dei settori non energetici cupazione dei cittadini e contribuisca quali la contabilità, la finanza, e la ge- nomie del Golfo per sfruttare appie- che contribuiranno sia alla diversifi- alla diversificazione fiscale. Le rifor- stione delle risorse umane. no le fonti rinnovabili a loro dispo- cazione delle entrate sia alla riduzio- me devono inoltre essere politica- Inoltre, indipendentemente dalla ra- sizione e rispondere all’aumento del- ne dell’esposizione a eventuali shock mente sostenibili e non devono in- pidità delle transizioni energetiche, i la domanda interna. In tal modo essi del prezzo e della domanda del pe- taccare la stabilità politica di questi governi dei paesi membri del GCC potranno adattarsi ai mutamenti del trolio. È inoltre necessaria una riva- paesi. Pertanto, la diversificazione è devono perseguire politiche che pun- paesaggio energetico mondiale nel lutazione del ruolo del settore ener- un processo complesso e richiede am- tino a ottimizzare l’uso delle risorse quale le rinnovabili stanno diventan- getico nell’economia. Dopotutto, il pie riforme che vanno oltre la sfera e a ridurre il consumo interno di ener- do rapidamente la tendenza domi- vero problema giace nella struttura economica. gia. Tali politiche comprenderebbe- nante. Così facendo, le economie politica ed economica e nelle politi- ro l’implementazione di misure di ef- del Golfo dovrebbero riconsiderare che riguardanti l’industria energeti- Il settore energetico ficienza energetica, la razionalizza- i loro modelli energetici in modo da ca. Tali fattori non solo impediscono manterrà la sua importanza zione del consumo interno di energia, includere le energie rinnovabili. Ciò una diversificazione significativa, ma ma deve adeguarsi la riforma dei prezzi dell’energia, la permetterà loro di soddisfare la do- ostacolano anche il contributo di Gli stati del Golfo devono basare la riforma del settore energetico e la di- manda interna e di destinare gli idro- questo settore a una più ampia e più diversificazione economica sulle loro versificazione del mix energetico at- carburi all’esportazione, senza limi- profonda diversificazione. forze intrinseche, associandola al- traverso l’aumento delle proporzio- tarsi a sostituire le esportazioni di pe- l’adeguamento alle attuali tendenze ni di gas e rinnovabili. I paesi arabi trolio con quelle di rinnovabili, in 19
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