Programma di visite Novembre 2018 - Febbraio 2019
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Programma di visite Novembre 2018 - Febbraio 2019 Domenica 18 novembre ore 16 Vetri colorati e civette. Visita per bambini alla Casina delle civette in Villa Torlonia. Immersa nel verde di Villa Torlonia è una casa davvero molto speciale! La casina delle civette vista da fuori sorprende per le sue forme bizzarre: su un lato sembra un castello medievale e dall’altro la casina delle fate! Già dall’esterno si intravvedono i vetri colorati in stile Liberty delle grandi finestre e gli occhi delle civette che la decorano. La civetta, simbolo di saggezza e conoscenza, perché capace di vedere anche di notte, era l’animale preferito del principe Torlonia, che visse nella casina in solitudine per tutta la vita. L’interno della Casina delle civette presenta una parte delle decorazioni originali e un’importante mostra permanente di vetri colorati preparati da importanti artisti del primo Novecento, come Duilio Cambellotti e Cesare Picchiarini. Appuntamento all’ingresso di Villa Torlonia in Via Nomentana, 70. Durata della visita 1 h 30. Ingresso gratuito per i possessori della MIC card e per minori di 18 anni. Costo della visita 12€ un adulto e bambino; 20€ famiglia di 4. Sabato 24 novembre ore 10,30 Palazzo Merulana L’ex ufficio di igiene di Via Merulana è stato completamente ristrutturato per ospitare la collezione d’arte moderna e contemporanea di Elena e Claudio Cerasi. Il grande edificio del 1929 in via Merulana, a pochi passi da piazza Vittorio, durante il fascismo ospitava l'Ufficio di Igiene, fu parzialmente distrutto durante la guerra e poi per decenni rimasto abbandonato nel degrado. I Cerasi sono una famiglia di costruttori romani collezionisti e costruttori, a cui si devono le architetture del Maxxi, del Teatro dell’Opera di Firenze e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Nel 2015 hanno avuto il via libera per la ristrutturazione, affidata per gli interni all'architetto Carlo Lococo ed eseguita dalla Sac, la loro società. La Fondazione Cerasi, istituita nel 2014, custodisce una ricca collezione incentrata principalmente sull’arte della scuola romana e italiana del Novecento, ma sono presenti anche opere più moderne, come la scultura dorata "Il direttore delle stelle" opera recente di Jan Fabre, che crea un contrasto forte con il contesto in cui scorrono capolavori di Balla, Depero, Donghi, De Chirico, Casorati, Capogrossi, Cambellotti, Severini, Martini, Sironi, Mafai, Campigli, Funi, Pirandello. Appuntamento all’ingresso di Palazzo, in Via Merulana 121. Durata della visita 1 h 45 circa. Costo complessivo 18€ (comprensivo di visita guidata, biglietto di ingresso, prenotazioni e auricolari). 1
Domenica 2 dicembre ore 10,30 Storie di dei e miti a Palazzo Altemps. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese Il cardinale Marco Sittico Altemps comprò un bel palazzo vicino a Piazza Navona che fece abbellire con ricche decorazioni e una collezione di sculture antiche, come usavano fare le famiglie nobili di Roma in quel tempo. Oggi lo storico palazzo Altemps, divenuto un museo, ospita anche le collezioni di altre famiglie importanti di Roma, come la Boncompagni Ludovisi e la Mattei, che possedevano alcune delle statue più belle della città. Passeggiando per le sale del palazzo incontreremo tante statue che rappresentano le principali divinità greco – romane e impareremo a riconoscerne simboli e attributi, raccontando i miti che riguardano i loro capricci, i loro amori e avventure. Appuntamento all’ingresso del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps in Piazza di Sant'Apollinare, 46. Durata 1 h30. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Costo della visita 12€un bambino e un adulto; 20€ famiglia di 4. Per la prima domenica ad ingresso gratuito possibili file all’ingresso. Domenica 2 dicembre ore 15,30 Le collezioni d’arte dei nobili romani a Palazzo Altemps Una visita di grande suggestione e ricchezza. Prima di tutto c’è Palazzo Altemps, dimora storica del Cardinale Marco Sittico Altemps che nel 1568 vi stabilisce la propria collezione di sculture antiche, in stanze dipinte ancora ben conservate, tra cui la cappella di S. Aniceto. Oggi l’edificio ospita sculture antiche appartenute ad alcune delle famiglie nobili di Roma più prestigiose, come i Boncompagni Ludovisi, del Drago e Mattei. Nella collezione sono esposti il famoso Trono Ludovisi, marmo greco del V secolo a.C., l’Ares restaurato da Gian Lorenzo Bernini, il gruppo del Galata suicida (trovato insieme alla scultura del Galata morente oggi ai Musei Capitolini) e le copie romane da originali greci, come l'Athena Parthenos, copia dell'originale di Fidia e l'Eracle del II secolo a.C. copia di Lisippo. Appuntamento all’ingresso del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, in Piazza Sant’Apollinare. Durata 2 h. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Quota di partecipazione 12€, comprensivo del noleggio di auricolari. Per la prima domenica ad ingresso gratuito possibili file all’ingresso. Sabato 15 dicembre ore 15,30 Un’oasi di pace e meditazione: l’Abbazia delle Tre Fontane Il complesso abbaziale delle Tre Fontane è situato in una piccola valle situata sul percorso dell’antica via Laurentina, anticamente chiamata Acque Salvie, il luogo in cui si ricorda il martirio di San Paolo. Si racconta, infatti, che quando Paolo venne decapitato sgorgarono tre fonti di acqua nei punti in cui la testa aveva toccato il suolo. 2
Il complesso abbaziale, immerso in un tranquillo e bel giardino, è costituito dal monastero e tre importanti luoghi di culto: la chiesa dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio, che si presenta ancora praticamente intatta dal tempo della sua edificazione nel secolo XII; la chiesa di Santa Maria Scala Coeli e quella dedicata a San Paolo, che nelle forme attuali risalgono alla fine del XVI secolo. La storia dell’Abbazia delle Tre Fontane risale all’anno 1140, quando papa Innocenzo II dopo aver iniziato i lavori di restauro del monastero, in stato di abbandono, lo donò a San Bernardo di Clairvaux e quindi all’ordine cistercense, come segno di gratitudine verso il Santo, che tanto aveva fatto per riportare la pace nella Chiesa durante lo scisma di Anacleto II. Nell’Abbazia delle Tre Fontana si preserva ancora la vita monastica di clausura, basata sulla povertà e il lavoro manuale. Sono famosi i prodotti trappisti in vendita nel complesso. Appuntamento all’ingresso dell’Abbazia, in Via di Acque Salvie, 1. Durata 2 h. Quota di partecipazione 12€, comprensivo del noleggio di auricolari. Domenica 13 gennaio ore 15,30 Mostra Pollock e la scuola di New York Jackson Pollock ma non solo: anche Rothko, de Kooning, Kline, gli Irascibili della scuola di New York. Attraverso le opere dei 18 artisti, guidati dal carismatico Pollock, e definiti “Irascibili” da un episodio di protesta nei confronti del Metropolitan Museum of Art, si scoprirà lo stile artistico che seppe re-interpretare la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di azione dell’individuo. Uno stile prorompente, quello de “la Scuola di New York”, che caratterizzò l’America del dopoguerra e influenzò l’Arte Moderna in tutto il mondo. Per la prima volta nella storia sarà l’America a dettare la linea delle nuove tendenze nel campo delle arti visive, con grande originalità. Protagonista indiscussa della mostra è l’opera Number 27 di Pollock, forse il suo quadro più famoso, nonché prestito eccezionale, data la delicatezza e la fragilità di questo olio, oltre alle sue dimensioni straordinarie - circa tre metri di lunghezza. Le altre opere esposte in mostra coprono un arco storico che va dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta. Saranno presenti alcuni tra i capolavori più rilevanti della collezione del Whitney, come Mahoning di Franz Kline (1956), Door to the River di Willem de Kooning (1960) e Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) (1954) di Mark Rothko, accanto a opere di artisti presumibilmente meno noti, ma rappresentative della loro epoca. Appuntamento all’ingresso del Complesso del Vittoriano, in Via di San Pietro in Carcere. Durata della visita 1h45 circa. Costo complessivo 20€ (comprensivo di visita guidata, prenotazione salta fila e noleggio auricolari obbligatorio), da pagare anticipatamente. Sabato 19 gennaio ore 16 Vicus Capriarius e la Città dell’Acqua Tra il 1999 e il 2001, nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi, è stata scoperta l’ area archeologica del Vicus Caprarius, chiamata anche “Città 3
dell’Acqua”. Il nome richiama l’acqua che sgorga dalla vicina Fontana di Trevi, famosa mostra barocca dell’Acquedotto Vergine, il cui imponente serbatoio di distribuzione, il castellum aquae, è stato messo in luce nell’area archeologica. Gli scavi archeologici hanno restituito un caseggiato di appartamenti, una insula romana, con strutture murarie conservate per un elevato di circa otto metri, che alla metà del IV secolo viene trasformato in una domus signorile. L’acqua, filtrando attraverso le antiche murature dell’area archeologica, continua ad alimentare le tubazioni in piombo e le vasche della lussuosa residenza. Nell’antiquarium sono raccolti i reperti rinvenuti durante la campagna di scavo, che testimoniano le diverse fasi di utilizzo e di vita delle strutture, dal periodo augusteo fino al medioevo: pregiati rivestimenti in marmi policromi, raffinate decorazioni, anfore per il trasporto dell’olio, un “tesoretto” di oltre 800 monete. Appuntamento all’ingresso dell’area archeologica in Vicolo del Puttarello, 25. Durata della visita 1h20 circa. Costo complessivo 14€ (comprensivo di visita guidata, prenotazione e biglietto di ingresso). Sabato 26 gennaio ore 15,30 Vi presento la famiglia di Ottaviano Augusto. L’Ara Pacis raccontata ai più piccoli Augusto, quando scrisse la sua autobiografia intitolata Res Gestae Divi Augusti, racconta che il Senato di Roma gli dedicò un altare per celebrare la pace, l’Ara Pacis Augusti. Per l’occasione si chiamarono i migliori artisti in circolazione, alcuni probabilmente di origine greca, per decorare questo importante luogo sacro, che ospitava sacrifici animali. Augusto volle far decorare il recinto dell’altare con i ritratti di tutta la sua famiglia, la cosiddetta dinastia giulio-claudia. Così si possono riconoscere l’amico Agrippa, la moglie Livia, la figlia Giulia, la sorella Ottavia e tutti i nipoti e figli adottivi. Augusto credeva che la sua intera famiglia, anche le generazioni future, avrebbero mantenuto la pace e l’ordine a Roma. Augusto vuole anche ricordare la grandezza della città di Roma con le storie leggendarie della sua origine, i gemelli allattati dalla lupa e l’arrivo di Enea nel Lazio. Appuntamento all’ingresso dell’Ara Pacis, in Lungotevere in Augusta. Durata della visita 1h30. Ingresso gratuito con la MIC card. Costo della visita 6€ a bambino e 6€ ad accompagnatore; 20€ nucleo famigliare di 4 persone. Domenica 3 febbraio ore 10,15 Come si viveva al tempo dei Mammuth? Visita per bambini al Museo preistorico Etnografico Luigi Pigorini. Un lungo viaggio nella Preistoria alla scoperta dei primi Ominidi, dell’evoluzione umana e delle scoperte più importanti dell’Umanità… come quando si passò a vivere dalle caverne ai villaggi con l’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento. La Preistoria è quel lungo periodo del passato in cui l'Umanità ancora non aveva introdotto la scrittura e che è documentata dagli utensili in pietra e metallo che migliaia di anni fa Uomini e Donne hanno creato e usato. 4
Durante la visita si parlerà del Paleolitico e di come si viveva quando per alimentarsi si era cacciatori e raccoglitori, vedremo gli utensili di pietra e le prime forme artistiche di statuine e graffiti. Si passerà così a vedere il cambiamento degli strumenti introdotti durante il periodo Neolitico, quando si iniziò a coltivare cereali e legumi e ad allevare pecore, capre e suini di cui sfruttare le risorse secondarie. Appuntamento all’ingresso del Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, in Piazzale Guglielmo Marconi 14. Durata della visita 1h 40. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Costo della visita 6€ a bambino e 6€ ad accompagnatore; 20€ nucleo famigliare di 4 persone. Domenica 3 febbraio ore 15,30 Spettacolo di marmi romani. L'opus sectile di Porta Marina Immaginate migliaia di frammenti di marmi colorati, rinvenuti durante uno scavo archeologico degli anni ’60 ad Ostia Antica presso Porta Marina. I frammenti sono stati pazientemente recuperati, puliti e riattaccati. Il risultato di questa straordinaria opera di restauro è una sala interamente decorata in opus sectile, termine con il quale gli Antichi Romani indicavano la decorazione con pannelli e tessere di marmo. Così marmi preziosi – giallo antico, serpentino, porfido rosso e pavonazzetto – compongono motivi geometrici, floreali e figurativi di grande effetto. La ricca aula, attribuita al IV secolo d.C., si pensa possa essere appartenuta a un funzionario dell’annona interessato alle attività commerciali legate al porto di Ostia oppure membro dell’aristocrazia senatoria. Le pareti si sono conservate per più di 6 metri di alzato e crollando hanno protetto il pavimento, a sua volta formato da 40 grandi formelle di marmo intarsiate, e porzioni di mosaico di color blu e oro che copriva la volta. Nelle volute dei fregi si distinguono uccellini tra virgulti e tralci di fiori e frutti con chiocciole e farfalle. Più in alto raffigurazioni di leoni e tigri che azzannano antilopi inermi. Si ammirano i delicati intarsi, le striature di marmi pregiati pietre vitree che rendono naturalistico il manto e l’espressione delle belve. Si tratta di vere e proprie pitture con il marmo, immagini che allietavano gli ospiti seduto a banchetto. Appuntamento all’ingresso del Museo Nazionale dell’Alto Medioevo, in Viale Lincoln 3. Durata 2h circa. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Quota di partecipazione 10€. Domenica 10 febbraio ore 10,30 Gli affreschi di Raffaello alla Villa Farnesina della Lungara La Villa Farnesina a Roma viene edificata ai primi del Cinquecento per volere di Agostino Chigi, ricco banchiere di origine senese, uomo influente e grande mecenate. La Villa oggi è di proprietà dell’Accademia Nazionale dei Lincei ed è una delle più armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano. Il progetto architettonico e la decorazione pittorica si fondono in un’unica mirabile sintesi concepita dall’architetto Baldassarre Peruzzi. Agostino Chigi affida il ricco programma decorativo dell’interno ad un gruppo di maestri d’eccezione, come Raffaello, Sebastiano del Piombo, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e lo stesso Peruzzi. 5
Le decorazioni interne esaltano la fama del banchiere e le vicende della sua vita: un oroscopo mirabilmente dipinto dal Peruzzi per celebrare la sua data di nascita e la storia delle nozze di Amore e Psiche, in una Loggia affrescata da Raffaello, per eternare il matrimonio, avvenuto nel 1519 all’interno della villa e celebrato da un papa, tra Agostino e la giovane Francesca Ordeaschi. Al primo piano la camera che avrebbe accolto i novelli sposi viene decorata da Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, con un ciclo incentrato sulle nozze di Alessandro Magno e Rossane. Non meno suggestiva, sempre al primo piano, è la Sala delle Prospettive, ove il 28 agosto 1519 il ricco banchiere tenne il suo banchetto di nozze. La Sala mostra paesaggi romani inquadrati tra finti colonnati, tra i quali è ancora possibile vedere scritte e graffiti fatti nel 1527 dai Lanzichenecchi. Da pochi mesi riaperta al pubblico la Saletta Pompeiana. Appuntamento all’ingresso della villa in Via della Lungara 230. Durata della visita 2 h. Costo complessivo 18€ (comprensivo di visita guidata, biglietto di ingresso e noleggio di auricolari). Domenica 17 febbraio ore 15,30 Galleria Doria Pamphilj Il palazzo Doria Pamphilj nasce come residenza rinascimentale originariamente del cardinale Fazio Santoro, poi passa ai Della Rovere. Nel 1601 il palazzo viene acquisito dal cardinale Pietro Aldobrandini che lo lascia in dote all’unica nipote, Olimpia Aldobrandini. Nel 1638, quando Olimpia sposa Camillo Pamphilj, nipote del pontefice Innocenzo X, il palazzo diviene la loro residenza ufficiale, ingrandita e riccamente decorata. Già all’epoca vengono acquisiti alcuni capolavori del barocco romano, ma sarà soltanto nel Settecento che si costituirà una delle più grandi collezioni private di arte a Roma. I quadri esposti nelle Gallerie presentano l’originale disposizione dell'allestimento tardo settecentesco. La Galleria Doria Pamphilj presenta alcuni capolavori della pittura del Rinascimento e soprattutto del Barocco. Solo per citare alcune delle opere dei pittori più noti: il Doppio Ritratto di Raffaello, una marina di Pieter Bruegel il Vecchio, Salomè di Tiziano, Il Riposo della fuga in Egitto, Maddalena Penitente e Giovanni Battista di Caravaggio, il ritratto di Innocenzo X Pamphilj di Velazquez. Oltre ai quadri la collezione offre anche una selezione di statue antiche romane e i famosi busti di papa Innocenzo X di Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi. Il palazzo Doria Pamphilj è ancora abitato dai discendenti della famiglia, che permettono con un biglietto aggiuntivo di visitare gli appartamenti privati. Appuntamento all’ingresso in Via del Corso, 305. Durata 2 h. Costo della visita 10€, comprensivo di noleggio auricolari. Biglietto ingresso 14€ Galleria + appartamenti privati. Sabato 23 febbraio ore 10,30 Chiesa di Santa Passera. Visita ad apertura speciale. A pochi metri dal Tevere vi è una chiesetta fondata nel V secolo e originariamente intitolata ai santi egiziani Ciro e Giovanni. Nel Medioevo prende il nome di Sant’Abbaciro, che si sarebbe corrotto nel tempo fino a trasformarsi in Passera. La piccola chiesa occupa l'ambiente superiore di un monumento funerario pagano su tre livelli del tipo detto a camera del II d.C. L'edificio romano fu poi trasformato in 6
chiesa e dall’esterno è ancora possibile riconoscere, in alcuni tratti, l’opera muraria romana originaria. L’interno della chiesa presenta nell’area absidale delle pitture che segnalano l’uso continuativo del luogo sacro dal IX al XIV secolo, con teoria di santi di origine orientale, l’Agnus Dei e Gesù tra Pietro e Paolo. La chiesa è costituita da tre aule sovrapposte: quella visibile dall’esterno, di XIV secolo, e nel sottosuolo, sono visibili i resti di una cripta-oratorio di V secolo, che conserva parzialmente alcune decorazioni pittoriche, e una tomba ipogea che visiteremo 10 alla volta. Appuntamento davanti alla chiesa in Vicolo di Santa Passera, all’altezza di Via della Magliana 1090. Durata 1 h30. Costo complessivo 12€ a partecipante (comprensivo dell’offerta di ingresso alla chiesa e visita guidata). Sabato 9 Marzo ore 10,30 (da confermare) Mitreo di Santa Prisca. Visita ad apertura speciale e numero limitato. Il Mitreo è un santuario dedicato al culto del dio Mithra, divinità correlata a un culto misterico originario dell’antica Persia. Il Mitraismo arriva a Roma durante le conquiste romane dell’Asia e in poco tempo sarà tra le religioni più diffuse in tutto il mondo romano, soprattutto tra il II e il III secolo d.C.. Il Mitraismo era un culto misterico, accessibile ai soli uomini. Le pochi fonti scritte disponibili descrivono un banchetto rituale, àgape, che evocava l’originale sacrificio del toro che Mithra aveva compiuto all’origine del mondo, per portarvi vita e giustizia. Sotto la Chiesa di Santa Prisca fu scoperto uno dei mitrei più interessanti di Roma, tra i pochi a conservare iscrizioni e un ricco ciclo di decorazioni pittoriche. Nella nicchia di fondo è posta la statua di culto raffigurante Mithra e il toro. Ai piedi di questo gruppo è presente una figura maschile sdraiata con il capo velato, forse Oceano o Saturno, divinità che favoriscono l'azione creatrice di Mithra. Alle pareti sono conservati affreschi del III secolo d.C. che rappresentano i seguaci del culto misterico. Ai lati della sala di culto principale sono tre vani impiegati probabilmente per vestizioni e altre pratiche connesse alle cerimonie religiose. Il mitreo fu distrutto intorno al 400 d.C. in maniera violenta, probabilmente ad opera dei cristiani prima della costruzione della Chiesa di Santa Prisca. Appuntamento all’ingresso della Chiesa di Santa Prisca, in Via di Santa Prisca, 13. Ingresso consentito solo a 7 persone alla volta. Durata della visita 1 h 30. Costo 12€ (comprensivo di prenotazione, ingresso e visita guidata). Per informazioni, preventivi e prenotazioni Tel: 333.2784566 E-mail: info@alessandramezzasalma.it. Consulta i programmi sul sito: www.alessandramezzasalma.it Sono presente anche su Facebook alla seguente pagina Le Passeggiate Romane (https://www.facebook.com/101passeggiateromane/) 7
Riduzioni per biglietto di ingresso In generale (vi invitiamo a controllare le eventuali convenzioni attive e chiedere all’ingresso) il costo ridotto del biglietto di ingresso è previsto per cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i sei e i venticinque anni e residenti del Comune di Roma di età compresa tra i 18 e i 25 anni; ai docenti con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali e comunali; possessori di Bibliocard; possessori della tessera del “C.T.S.”, dell’Associazione Carta Giovani Italiana, della Carta Internazionale dello Studente e soci F.A.I; possessori di abbonamento annuale ATAC e di Metrebus card annuale; cittadini iscritti all’Università Popolare di Roma (UPTER); al personale della Polizia di Stato. Gli aventi diritto alla riduzione sull’eventuale biglietto di ingresso sono tenuti a portare con sé il giorno della visita guidata un documento di identificazione. Informazioni generali La prenotazione è sempre obbligatoria, indicando il numero esatto dei partecipanti ed ogni eventuale variazione nel numero. Si declina ogni responsabilità per danni a persone o cose. Durante le visite guidate non è consentito l'uso di registratori o videocamere. Ci si riserva la possibilità, in caso di necessità, di apportare modifiche al presente programma. Eventuali modifiche saranno tempestivamente comunicate. 8
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