Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano

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Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
Scandiano

stagione
   ––––
teatrale
   ––––
  2017
   ––––
  2018
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
cartellone                 musica
                           giovedì 15 marzo 2018
2017                       nessuna voce dentro
 ––                        Berlinomillenovecento-
                           ottantuno
2018
                           prosa
                           mercoledì 4 aprile 2018
prosa                      le avventure di
martedì 7 novembre 2017    numero primo
lacci
prosa
martedì 19 dicembre 2017     ––
un alt(r)o everest
prosa                      Rassegna di spettacoli
martedì 23 gennaio 2018    per famiglie:
l’uomo seme                A teatro con mamma e papà

prosa
                           domenica 14 gennaio 2018
giovedi 1 febbraio 2018
trincea                    sandokan
                           o la fine dell’avventura
danza
martedì 13 febbraio 2018   domenica 28 gennaio 2018
tosca x                    nuova barberia carloni

prosa                      domenica 11 febbraio 2018
martedì 6 marzo 2018
                           racconto alla rovescia
la bottega del caffè
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
martedì
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          lacci
          di Domenico Starnone
7 nov     con Silvio Orlando, Roberto Nobile, Sergio Romano,
          Maria Laura Rondanini, Vanessa Scalera
  ––––
          e con Giacomo de Cataldo
 ore 21
          scene Roberto Crea
          costumi Silvia Polidori                        Aspettando
          musiche Stefano Mainetti
prosa     luci Gaetano La Mela
          regia Armando Pugliese
          produzione CARDELLINO

          «Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io:
          sono tua moglie». Si apre così la lettera che Vanda scrive al
          marito che se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una
          tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano
          risposta. Si sono sposati giovani, all’inizio degli anni Ses-
          santa, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro
          il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent’anni con una fami-
          glia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di
          autonomia. Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato
          della grazia lieve di una sconosciuta e lei a Napoli con i figli.
          Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in
          trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare
          sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell’abbandono,
          ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano le per-
          sone le une alle altre. Domenico Starnone ci regala una storia
          emozionante e fortissima, il racconto magistrale di una fuga,
          di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insu-
          perabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
martedì
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          un alt(r)o everest
          di e con Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi
19 dic    scene Maria Spazzi
          light designer Alessandro Verazzi
  ––––
          sound designer Silvia Laureti
 ore 21
          scelte musicali Sandra Zoccolan
          assistenti alla scenografia Erika Giuliano e Marta Vianello
          produzione ATIR TEATRO DI RINGHIERA
prosa     con il sostegno di NEXT 2016

          Jim Davidson e Mike Price sono due amici. Sono una corda-
          ta. Nel 1992 decidono di scalare... la loro montagna: il Monte
          Rainier nello stato di Washington, Stati Uniti.
          Il sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un
          passaggio obbligatorio per chi, nato in America, vuole defi-
          nirsi Alpinista. “The Mountain” come la chiamano a Seattle.
          Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella sca-
          lata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto
          di non ritorno, un cammino impensato dentro alle profondità
          del loro legame, un viaggio che durerà ben più dei 4 giorni
          impiegati per raggiungere la cima. “L’alt(r)o Everest” è una
          storia vera, non è una storia famosa, da essa non è stato
          tratto nessun film, ma potrebbe essere la storia di ognuno di
          noi. E forse lo è. Proprio per la sua spietata semplicità.
          Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori
          che la vita ci mette davanti.
          Crepacci.
          Non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo girar-
          ci intorno ma solo attraversarli.
          Due amici, due vite, due destini indissolubili.
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
martedì
  ––––
           l’uomo seme
           racconto di scena ideato diretto e
23 gen     interpretato da Sonia Bergamasco
  ––––     dal libro L’uomo seme di Violette Ailhaud, ed. Playground
 ore 21    (traduzione di Monica Capuani)
           drammaturgia musicale e interpretazione Faraualla e
           Rodolfo Rossi
                                                              Aspettando
           luci Cesare Accetta
 prosa     scene e costumi Barbara Petrecca
           movimenti coreografici Elisa Barucchieri
           produzione CADMO

           In un villaggio di montagna dell’Alta Provenza, all’indomani
           della Grande Guerra, tutti gli uomini sono morti. Il paese è
           abitato solo da donne e bambini. Violette Ailhaud, testimone
           dei fatti, trova solo allora e finalmente le parole per raccon-
           tare di quando, ancora ragazza, il suo villaggio aveva vissuto
           un’identica tragedia. Violette affiderà questo suo memoria-
           le a un notaio con l’incarico di consegnarlo alla più giovane
           delle sue discendenti. Una lingua forte, scabra e ventosa ci
           conduce in cima alle montagne dove è ambientata la vicenda
           e dove vive questa comunità di sole donne che stringerà un
           incredibile patto per la vita. Inno spiazzante alla vita, L’uomo
           seme è uno spettacolo corale concepito in forma di ballata,
           in cui racconto, canto e azione scenica cercano un punto di
           equilibrio essenziale. “Quando una storia ci colpisce al cuore
           sentiamo il bisogno di raccontarla di nuovo e di rinnovarne il
           segreto ancora e ancora per ritrovare, in chi guarda e ascol-
           ta, conferma del nostro sguardo. Questo è quello che mi è
           successo quando ho letto L’uomo seme, testimonianza viva
           di un’esperienza unica e sconvolgente.” (Sonia Bergamasco)
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giovedì
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          trincea
          scritto e interpretato da Marco Baliani
1 feb     scene e costumi Lucio Diana
          immagini e musica Mirto Baliani
 ––––
          visual design David Loom
ore 21
          costumi ed elementi di scena Lucio Diana, Stefania Cempini
          regia Maria Maglietta
          produzione MARCHE TEATRO
prosa     in coproduzione con Festival delle Colline Torinesi
          PREMIO ENRIQUEZ 2016 XII edizione “per una comunicazione e
          un’arte di impegno sociale e civile” Città di Sirolo (Ancona)

          “La scena è una grande pagina bianca, uno spazio sospeso,
          un luogo che attende di vivere. È anche una delle “gabbie” di
          Francis Bacon, artista a cui ci siamo ispirati nella ideazione
          dello spettacolo. La gabbia permette di isolare uno spazio
          tempo astratto in cui poter “dissezionare” le presenze umane
          che la agiscono. In questo spazio il corpo di un soldato inizia
          a muoversi e allora, come grattando nella scorza del tempo,
          riaffiorano schegge di vita, luoghi, azioni, sempre in una for-
          ma materica, concreta. Il soldato è un corpo narrante, tragico
          baluardo di un disperato istinto di sopravvivenza, e non rac-
          conta di un solo uomo, ma ci restituisce i diversi istanti di
          vita di uomini “comuni” nelle condizioni disumane della Prima
          Guerra Mondiale. Le immagini si susseguono a volte sollecita-
          te da un suono, a volte create dalle parole, altre volte ancora
          guidano il corpo del soldato o ne sono guidate, in una tessitu-
          ra di linguaggi l’un l’altro compenetranti, senza mai cedere
          a una descrizione illustrativa. I tanti corpi che appaiono e si
          dissolvono nello spazio ci restituiscono la frammentarietà
          dell’esistenza umana in trincea, lo spaesamento, la solitudine,
          la perdita di individualità.” (Maria Maglietta)
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
martedì
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           tosca x
           Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei
13 feb     coreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei
           musica Giacomo Puccini
  ––––
           elaborazione musicale Luca Vianini
 ore 21
           assistente alle coreografie Camilla Negri
           co-produzione LUGO OPERA FESTIVAL / FESTIVAL LA
           VERSILIANA in collaborazione con Teatro Comunale di
danza      Bologna, AMAT & Teatro dell’Aquila / Comune di Fermo

           Con Tosca X Monica Casadei esplora l’universo pucciniano
           interpretando la celeberrima opera lirica con segno impe-
           tuoso ed empatia intellettuale. Anche questo titolo prosegue
           il percorso di indagine che da diverse stagioni appassiona la
           coreografa: la relazione tra il gesto coreografico e la parola
           drammaturgica, foriera di una cifra stilistica in sé già elo-
           quente. Un nesso, quello tra fisicità e drammaturgia, parti-
           colarmente evidente nell’opera più drammatica di Giacomo
           Puccini, che concentra le tensioni e le sfide tra opposti nel
           secondo atto, il più ricco di colpi di scena, capaci ancora di
           tenere lo spettatore in costante apprensione. Un atto anche
           musicalmente di grande interesse, tra tutti il meno melodi-
           co, caratterizzato invece da incisi taglienti e armonie disso-
           nanti che l’hanno fatto paragonare all’estetica dell’espres-
           sionismo tedesco. Sono proprio le accentazioni del secondo
           atto, che resta il nucleo della pièce, ad interessare Monica
           Casadei, per il côté musicale quanto per il fiume di dramma
           e sadismo che ne scaturisce.
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
martedì
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          la bottega del caffè
          di Carlo Goldoni
6 mar     con Massimo Brizi, Antonio Zavatteri, Lisa Galantini,
          Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Roberto Serpi, Aldo
  ––––
          Ottobrino, Pier Luigi Pasino, Mariella Speranza
 ore 21
          scene e costumi Laura Benzi
          luci Sandro Sussi
          regia Antonio Zavatteri
prosa     produzione GANK / TEATRO DE GLI INCAMMINATI

          Il caffettiere Ridolfo prende a cuore sia la sorte del giova-
          ne mercante di stoffe Eugenio, che da tempo frequenta as-
          siduamente la casa da gioco di Pandolfo, sia quella di sua
          moglie Vittoria, che cerca invano di farlo recedere da quel
          vizio dispendioso. Come sovente accade in Goldoni, questo
          nucleo narrativo centrale si allarga però sino a formare un
          affresco composito e colorato, nel quale trovano bella collo-
          cazione anche la torinese Placida che, travestita da pellegri-
          na, va in cerca del marito Flaminio, e il nobile e prepotente
          don Marzio, napoletano ambiguo e chiacchierone, che prova
          piacere nel frapporre ostacoli al desiderio delle due donne di
          ricondurre sulla retta via i loro mariti. Il lieto fine è inevita-
          bile in questa commedia spumeggiante, nella quale trovano
          spazio anche i sogni domestici della ballerina Lisaura. Ma
          prima di giungere a questo esito rasserenante, Goldoni trova
          modo ancora una volta di accompagnare gli spettatori lungo
          il complesso e contraddittorio sentiero dei sentimenti uma-
          ni, facendo in modo che questo percorso acquisti inedita e
          imprevista vitalità attraverso la specifica arte del teatro.
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
giovedì
  ––––
           nessuna voce dentro
           berlino millenovecentottantuno
15 mar     di e con Massimo Zamboni
  ––––     con Angela Baraldi e Cristiano Roversi
 ore 21    collaborazione a regia e drammaturgia Mariano Dammacco
           fonica e luci Simone Filippi
           in collaborazione con ATER Associazione Teatrale Emilia
           Romagna
musica
           Un viaggio d’iniziazione nella tumultuosa Berlino del Muro e
           delle case occupate, dalla strada al palco, dal palco alla stra-
           da attraverso il racconto di un percorso esistenziale, quasi
           che ogni canzone possa dissolversi in un brano teatrale. È il
           1981, Massimo Zamboni ha 24 anni, e più che scappare dalla
           provincia emiliana è alla ricerca di un indefinito sé. Berlino,
           in quella lunga estate, è una città di giovani e di musica, di
           voglia di futuro, di case occupate: un mix irripetibile di inten-
           sità e fragilità. E poi c’è il Muro. Entra in scena sommessa-
           mente, quasi soffocato dalla vitalità dell’esperienza cittadi-
           na, per poi impadronirsi dello spazio e del senso rivelandosi
           come autentico coprotagonista del racconto. Nella girando-
           la di situazioni, tra i giorni a servire ai tavoli di un ristoran-
           te italiano e le notti a inseguire il sogno più underground, si
           fa strada la consapevolezza che sia pressoché impossibile
           uscire dal proprio guscio identitario. La riduzione teatrale
           del libro Nessuna voce dentro (Einaudi, maggio 2017) mette
           in scena quella Berlino, grazie alle parole del libro e alle can-
           zoni di un’epoca in cui la musica viveva di piena identifica-
           zione con la vita e la storia.
Stagione teatrale 2017 2018 - Comune di Scandiano
mercoledì
  ––––
            le avventure di numero primo
            di e con Marco Paolini
4 apr       testi Gianfranco Bettin e Marco Paolini
            produzione JOLEFILM
  ––––
 ore 21
            Raccontare storie ambientate nel futuro prossimo è un
            esercizio confinato in un genere: la fantascienza. Esiste
            una tradizione di fantascienza in letteratura e nel cinema
prosa       ma a teatro non è molto diffusa. Per tagliare la testa al toro
            conviene subito dire che Numero Primo è un esperimento di
            fantascienza narrata a teatro, ma che agli autori non piace
            chiamarla così. Numero Primo è una storia che racconta di
            un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rime-
            scolati insieme come si fa con le carte prima di giocare. Nu-
            mero Primo è anche il soprannome del protagonista, figlio di
            Ettore e di madre incerta. Ma anche le cose e le bestie hanno
            voci e pensieri in questa storia. Marco Paolini e Gianfranco
            Bettin, coautori di questo lavoro, sono partiti da alcune do-
            mande: Qual è il rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione
            delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occu-
            pano? Quanto ci interessa sapere di loro? Quali domande
            ci poniamo e quali invece no a proposito del ritmo di ade-
            guamento che ci impongono per stare al loro passo? Quanto
            sottile è il confine tra intelligenza biologica e intelligenza
            artificiale? Se c’è una direzione c’è anche una destinazione
            di tutto questo movimento?
rassegna
di spettacoli
per famiglie
 ––
a teatro
con mamma
e papà

Illustrazione di Marco Somà
domenica
  ––––
           sandokan
           o la fine dell’avventura
14 gen     Liberamente tratto da Le tigri di Mompracem di Emilio Salgari
   ––––    scrittura scenica Giovanni Guerrieri
  ore 16   con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
           con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri,
           Enzo Illiano, Giulia Solano
a teatro   tecnica Federico Polacci

   con     produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro
           Lombardi in collaborazione con Teatro Sant’Andrea,
mamma      La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli
           Etruschi con il sostegno della Regione Toscana
 e papà
           “Signore e Signori, buona sera! Può mai questa nostra pedana
           contenere i vasti mari della Malesia? Che potrebbe inzeppare in
           questa O di legno anche soltanto le scimitarre che sbigottirono
           e atterrirono gli inglesi di Labuan? Oh, perdonateci! Ma se può
           una semplice cifra su un foglio rappresentare un milione, con-
           cedete anche a noi, gli zeri di questa grossa somma, di muo-
           vere le forze della vostra fantasia: supponete racchiuse entro
           le cinta di questo tinello due terribili potenze, che dalle sponde
           opposte di un rischioso braccio di mare si minacciano! Gli inva-
           sori inglesi, coloni a Sarawak e i terribili pirati di Mompracem,
           giustizieri e paladini dei mari, guidati dall’invincibile Sandokan,
           la Tigre della Malesia! Fate d’un uomo mille uomini; createvi di
           fantasia un poderoso esercito. Se noi diciamo navi figuratevi
           vere navi, e guardatele rincorrersi sfidando le furie dei venti.
           Sarà il vostro pensiero qui a vestire d’armi i nostri guerrieri,
           e trasportarli d’un lampo da un luogo all’altro! Riducendo a
           un’ora di clessidra il passaggio dei giorni e dei mesi!” (Shake-
           speare, Prologo dell’Enrico V, riadattato per l’occasione)

           Età consigliata: dai 5 anni
domenica
  ––––
           nuova barberia carloni
           di Mario Gumina e Teatro Necessario
28 gen     con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini,
           Alessandro Mori                                     Aspettando
   ––––
           regia Mario Gumina
  ore 16
           pittore di scena Patrizio Dall’Argine
           luci Dario Andreoli
a teatro   produzione Teatro Necessario
           in collaborazione con Danzarte progetto Next – Oltre
   con     il Palcoscenico, Regione Lombardia

mamma      grazie a Solares Fondazione delle Arti/Teatro delle Briciole

 e papà    La barberia era, fino a non molto tempo fa, il punto nevralgico
           del paese. L’idea portante dello spettacolo è ricreare l’atmosfe-
           ra di quei tempi non troppo lontani in cui il barbiere cantava,
           suonava, serviva da bere, consigliava... in una parola, intratte-
           neva i suoi ospiti. E, naturalmente, faceva barba e capelli. Nel
           gioco, il palco non è altro che la barberia medesima, animata
           dai tre aspiranti barbieri, e la platea una grande sala d’attesa.
           Il pubblico tutt’intorno ne definisce i confini spaziali e assurge
           infine a parte integrante della sala medesima, cioè dello show.
           Lo spettacolo gioca sul tempo dell’attesa. Attesa del cliente
           da parte dei barbieri che ingannano il tempo cimentandosi in
           singolari dimostrazioni di abilità. Attesa anche da parte dello
           spettatore, il quale, a conti fatti, non può che ‘temere il peg-
           gio’. Un’attesa che mistifica una più profonda crisi di identità,
           giacché ‘essere barbieri’ significa ‘avere un cliente’ così come
           ‘essere attori’ significa ‘avere un pubblico’. Sciamani e dottori,
           veri e propri artisti del cuoio capelluto determinati a curare, a
           suon di lozione, qualunque problema, i barbieri/musicisti osten-
           tano orgogliosi il proprio talento gestuale...

           Età consigliata: dai 5 anni
domenica
  ––––
           racconto alla rovescia
           di e con Claudio Milani
11 feb     scenografie Elisabetta Viganò, Armando Milani
           musiche Chiantella, Emanuele Lo Porto,
   ––––
           Andrea Bernasconi
  ore 16
           poesia Paolo Ceccato
           luci Dario Andreoli
a teatro
           Il Racconto alla Rovescia è un conto alla rovescia, metafora
   con     del tempo che scorre e scandisce la vita in desideri e ap-
mamma      puntamenti importanti come: la nascita, ossia la fine di una
           grande attesa. La scelta, sapere a cosa dire sì e a cosa dire
 e papà    no. La diversità; L’ io e il tu; La meraviglia, ossia la sorpresa;
           l’Arcobaleno dopo il temporale. Questi i regali che Arturo
           apre il giorno del suo compleanno, quando capirà cosa signi-
           fichi crescere e imparerà – come tutti i bambini in sala - a
           contare alla rovescia. Uno spettacolo sulla crescita con una
           scena tanto semplice e stilizzata alla visione quanto com-
           plessa e ipertecnologica nell’ideazione: tutti i regali che Ar-
           turo scopre, attraverso dei meccanismi tecnologici nascosti,
           appaiono al pubblico dei bambini come veri miracoli, affidati
           a segni di semplicissima materia che fa parte dell’infanzia,
           fili di lana, palloncini, uova, strisce di carta, fiori ed erba co-
           lorata. Miracolosi appunto, perché è proprio del grande tea-
           tro far apparire miracoloso tutto ciò che avviene sul palco e
           non solo con le parole.

           Età consigliata: dai 5 anni
informazioni                                                     prenotazioni via e-mail e telefoniche

Inizio spettacoli ore 21.                                        Le prenotazioni si possono effettuare scrivendo una e–mail
A spettacolo iniziato non sarà consentito l’accesso alla sala.   all’indirizzo info@cinemateatroboiardo.com
                                                                 oppure telefonando al numero 0522 854.355. I biglietti
CARTA DOC: agevolazioni per i possessori di carta Doc            prenotati dovranno essere tassativamente ritirati entro il
vidimata per l’anno scolastico in corso.                         giorno precedente lo spettacolo, pena l’annullamento della
                                                                 prenotazione.

biglietti
Intero 18 €                                                      abbonamenti
Ridotto 16 €
                                                                 BOIARDO 8
                                                                 Abbonamento all’intera Stagione Teatrale
riduzioni biglietti
                                                                 Intero 105 €
– persone fino a 29 anni e oltre i 60 anni di età
                                                                 Ridotto 85 € (soci Coop, Azzurra e Associazioni del
– abbonati alla Rassegna del cinema d’essai
                                                                 territorio se in gruppi di almeno 10 persone)
– soci COOP: ogni Carta Socio permette di acquistare n. 1
                                                                 Soci COOP: ogni Carta Socio permette di acquistare n. 1
abbonamento a prezzo ridotto
                                                                 abbonamento a prezzo ridotto

                                                                 CARNET 4
                                                                 Abbonamento a 4 spettacoli a scelta
vendita biglietti – orari biglietteria                           Unico 60 €
Dal 2 ottobre per tutti gli spettacoli della Stagione nei
seguenti orari:
– lunedì dalle 9 alle 13
                                                                 vendita abbonamenti
– nelle serate di programmazione del cinema
– su appuntamento telefonando al numero 0522 854.355             prelazione abbonamenti Boiardo 8
– il giorno dello spettacolo dalle 18 alle 21                    Dal 10 al 17 settembre la vendita è riservata agli abbonati
– online sul circuito Vivaticket www.vivaticket.it               della Stagione 2016/2017 con la formula Boiardo 8, che
                                                                 potranno confermare il posto occupato nella scorsa Stagione.
nuovi abbonamenti Boiardo 8                                       per informazioni e prenotazioni
In vendita dal 18 al 24 settembre                                 Cinema Teatro Boiardo
                                                                  via XXV aprile, 3
Carnet 4                                                          42019 Scandiano (RE)
In vendita dal 25 settembre al 1 ottobre                          Tel 0522 854.355
                                                                  info@cinemateatroboiardo.com

                                                                  www.cinemateatroboiardo.com www.ater.emr.it
campagna abbonamenti
                                                                         Cinema Teatro Boiardo
orari biglietteria dal 10 settembre al 1 ottobre
Durante la campagna abbonamenti la biglietteria sarà
aperta nei seguenti orari:
– lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13, domenica dalle 19 alle 21
– su appuntamento telefonando al numero 0522 854.355
– nelle serate di programmazione cinematografica
                                                                  Lo spettacolo Lacci
La Direzione si riserva di apportare al programma                 sarà audiodescritto per
modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza         non vedenti e ipo vedenti a cura
maggiore.                                                         del Centro Diego Fabbri di Forlì

Rassegna di spettacoli per famiglie:
A teatro con mamma e papà
                                                                                 CARTA
                                                                                 del DOCENTE
Inizio spettacoli ore 16                                                         SPENDI QUI IL TUO BUONO
                                                                                cartadeldocente.istruzione.it

Biglietti
Adulti 6 €
                                                                  Crediti fotografici
Bambini (fino a 12 anni) 5 €
                                                                  In copertina: Marco Caselli Nirmal
Abbonamento ai tre spettacoli
                                                                  L’uomo seme: Marco Rossi
Adulti 15 €                                                       Nessuna voce dentro: Andrea Mannucci
Bambini (fino a 12 anni) 12 €                                     Le avventure di numero primo: Marco Caselli Nirmal
Con il contributo di

           www.cinemateatroboiardo.com
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