Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
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Nicoletta Taricani presenta “In un mare di voci” 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine “In un mare di voci” è il concept album della cantante e compositrice Nicoletta Taricani, autrice dei testi, delle musiche e degli arrangiamenti di quest’opera prima di cui ha curato anche la direzione musicale. È il suo album d’esordio e lo presenterà mercoledì 8 dicembre dalle ore 17.00 al Teatro Palamostre per Udine Jazz Winter, con la partecipazione straordinaria del giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti. L’album Nicoletta lo dedica «a tutti coloro che sono costretti a correre senza fiato, lontano, scalzi, pieni di sonno e di sogni, senza niente ma pronti a condividere tutto». 0Il disco, in un’originale dimensione jazz, tra musica e recitazione, in lingua italiana, affronta i temi forti dell’emigrazione, di viaggi disperati nel Mediterraneo alla ricerca di salvezza, di vite nei trascorsi e nei percorsi di esistenze sospese. Registrato e prodotto da Artesuono di Stefano Amerio, “In un mare di voci” Nicoletta Taricani lo ha realizzato mettendo insieme una formazione speciale di musicisti: l’ospite speciale Alfonso Deidda al sax contralto, Giulio Scaramella al pianoforte, Alessio Zoratto al contrabbasso, Emanuel Donadelli alla batteria, Massimo Orselli alle percussioni. Gli archi,
con Lara Celeghin e Nicola Mansutti ai violini, Lucia Zazzaro alla viola ed Antonio Merici al violoncello. I cori, con le voci di Miriam Foresti, Cristina Del Negro, Aurora Giavedoni e Caterina De Biaggio, con la presenza della voce narrante Letizia Buchini a condurre le composizioni in momenti scelti nelle trame del teatro, personificando la figura di colei che viaggia nelle disperate condizioni di chi deve scappare e cercare un luogo sicuro per vivere. A Udine con Fabrizio Gatti nella lettura di parti scelte, la formazione orchestrale e corale al completo, e la verve autoriale e interpretativa dell’autrice, daranno suono ad una imperdibile performance live di “In un mare di voci”, secondo una narrazione intenta a mettere in primo piano i valori del rispetto e della libertà reciproca. Libertà di pensiero, di credo, di amore e condivisione. E su questo principio interviene anche l’iniziativa del “biglietto sospeso”, per cui sarà possibile donare un biglietto all’associazione Oikos Onlus impegnata nel servizio di accoglienza, tutela e integrazione di stranieri in Italia. Per farlo puoi acquistarlo direttamente al Palamostre secondo gli orari di biglietteria (info e prenotazioni: euritmica.it). Alessio Screm
PIEMONTE FACTORY 2021 Film LabContest Under 30 La prima edizione di Piemonte Factory, contest per lo scouting di nuovi talenti under 30 del video making, ha raccolto la candidatura di 58 cortometraggi, tra i quali 9 sono stati scelti dal regista e direttore artistico del progetto Daniele Gaglianone per accedere alla fase di laboratorio di produzione cinematografica affiancati da professionisti del settore. Il progetto ha coinvolto tutta la regione Piemonte nei cui capoluoghi di provincia sono stati realizzati 8 corti di finzione, mentre 1 documentario ha visto protagonista la Val di Susa. Questi lavori sono stati proiettati in anteprima assoluta al 39° Torino Film Festival, concorrendo al Premio Piemonte Factory Miglior Cortometraggio, annunciato sabato 4 dicembre durante la cerimonia di premiazione del festival torinese. La giuria composta da ENRICA CAPRA, DAVIDE FERRARIO, ELENA FILIPPINI ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio Piemonte Factory Miglior Cortometraggio (€2.500) a:
ESTATE IN CITTÀ di Lorenzo Radin e Samu con la seguente motivazione: Di fronte alla varietà di stili e tematiche dei film in concorso la giuria ha deciso di scegliere, come criterio di giudizio, la coerenza dello sviluppo delle opere rispetto alle premesse e alle intenzioni, nonché l’oggettivo risultato artistico e comunicativo. In questo senso, abbiamo deciso di premiare ESTATE IN CITTÀ di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet per la sua descrizione realistica e insieme visionaria della condizione delle vite giovanili in periferia. Menzione speciale: I PARCHI di Flavio Mastrillo con la seguente motivazione: Vogliamo altresì segnalare I PARCHI di Flavio Mastrillo che, con tutt’altra intenzione, riesce a costruire un suo mondo espressivo e narrativo di grande efficacia, rendendo la scarsezza di mezzi una forza invece che un limite. Nei mesi a seguire, i 9 cortometraggi Piemonte Factory faranno
un tour nelle residenze cinematografiche che hanno ospitato le troupe, per assegnare il Premio del pubblico (€500) e nei comuni che fanno parte della rete di Presìdi Cinematografici di Piemonte Movie. La data di apertura del tour sarà domenica 23 gennaio 2022 in Sala Cabiria al Cinema Massimo MNC di Torino. Piemonte Factory è un progetto di Associazione Piemonte Movie, promosso da Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival, AGIS-ANEC. Tutti i corti sono stati realizzati in collaborazione con i Comuni capoluogo delle 8 province regionali che sono stati “residenza artistica” per questa nuova generazione di filmmaker. Il progetto Piemonte Factory è a cura di Alessandro Gaido, con la direzione artistica di Daniele Gaglianone e la vice direzione di Elena Beatrice e Daniele Lince. Segreteria organizzativa: Roberta Pozza, Chiara Pellegrini, Ottavia Isaia; Segreteria amministrativa: Alessandra Cavone, Elisa Cabula, Laura Zaru; Social manager: Gabriele Diverio; Progetto grafico: Federica Zancato; Ufficio stampa: Mariapaola Gillio; Ufficio scuole: Serena Anastasi. SCHEDA CORTO VINCITORE: Estate in città (Italia, 2021, 8’, colore) di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet – Tutor: Vito Martinelli. Location in provincia di Torino: quartiere Vallette, Torino. Sinossi: Luca, un ragazzo cresciuto in periferia, incontra Lorenzo, un ragazzo venuto a passare un’estate lì dove tutti, d’estate, provano a fuggire. Questo incontro cambierà Luca,
avvicinandolo alla musica e dandogli modo di esprimere sé stesso. L’estate in città giunge al termine, Lorenzo se ne va e Luca dovrà affrontare il ritorno alla vita precedente. Bio registi: Lorenzo Radin e Samuele Zucchet, nati e cresciuti rispettivamente a Venaria Reale (TO) e Concordia Sagittaria (VE), si incontrano per la prima volta frequentando il DAMS di Torino. Da lì inizia la collaborazione legata alla produzione di contenuti video, lavorando a vari progetti personali, sviluppando un linguaggio filmico legato all’estetica del commercial, del fashion film e del videoclip, tutti ambiti su cui lavoreranno rapportandosi con varie realtà del territorio piemontese e non. Per la laurea nell’anno accademico 2020/2021 presentano una tesi sperimentale, producendo il trailer di Estate in Città. INFORMAZIONI www.piemontemovie.com – piemontefactory@piemontemovie.co LIOLA’ Teatro Verdi di Gorizia, giovedì 9 dicembre alle 20.45. dicembre 2021 – Una commedia divertente e festosa, con un sapore tipicamente siciliano, in cui emerge la capacità di Pirandello di essere moderno raccontando il passato, mostrando allo spettatore uno spaccato sociale, l’anima dei personaggi e cosa vogliono davvero, mettendoli in scena nella loro interiorità profonda e senza freni. Sarà Liolà a inaugurare la
sezione Prosa della stagione artistica 2021/2022 del Teatro Verdi di Gorizia, giovedì 9 dicembre alle 20.45. Il regista Francesco Bellomo colloca intorno agli anni ’40 l’azione, con Giulio Corso nei panni del protagonista, che allieta il pubblico destreggiandosi con abile disinvoltura tra recitazione, ballo e canto, forte delle esperienze che lo hanno reso noto al grande pubblico. Tra queste i recenti ruoli televisivi nelle serie Il paradiso delle signore e Il silenzio dell’acqua, oltre ai musical Grease, Rapunzel(per cui ha vinto l’Oscar italiano come miglior attore protagonista) e Aggiungi un posto a tavola. Al suo fianco un ricco e coeso cast in cui spicca la figura di zio Simone Palumbo, interpretato da un intenso Enrico Guarneri. I biglietti sono in vendita nella biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel. 0481-383601) e nel Botteghino di corso Italia da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. La vendita dei tagliandi singoli per i sei spettacoli in cartellone nel 2021 prosegue anche su Vivaticket. Da oggi, sabato 4 dicembre, possono essere sottoscritti anche i nuovi abbonamenti per gli spettacoli in programma nel 2022. Liolà è un Don Giovanni senza morale, che co il suo comportamento scombussola l’apparentemente morigerata società in cui si muove. Una società dominata al contrario dalla brama di benessere materiale, pervasa da intrighi e vendette incrociate. Personaggio spensierato e vagabondo, con la vocazione alla poesia e al canto, avulso dall’idea di possedere, Liolà infrange le regole della moralità comune mosso da un naturale senso di giustizia, mentre gli altri personaggi sono sempre interessati, egoisti e gretti. Come disse Antonio Gramsci “ Liolà è il prodotto migliore dell’energia letteraria di Luigi Pirandello, è una commedia che si riattacca ai drammi satireschi della Grecia antica, Mattia Pascal, il melanconico essere moderno, vi diventa Liolà, l’uomo della vita pagana, pieno di robustezza morale
DOMENICA 12 DICEMBRE, ORE 18:00 GORIZIA, Kulturni Dom BIGLIETTI IN VENDITA AL KULTURNI DOM Domenica 12 dicembre alle ore 18:00 al Kulturni Dom di Gorizia si esibirà l’Accademia Musicale Naonis, una delle orchestre più rappresentative del Friuli Venezia Giulia, diretta da Valter Sivilotti, tra i compositori più acclamati della sua generazione, assieme a uno dei personaggi più apprezzati della musica italiana, Antonella Ruggiero. Si tratta di un evento che vuole rendere omaggio alla Casa della Cultura Slovena nel 40° anniversario dalla sua nascita. Questa serata dal titolo “Musiche del mondo – music of the world” comprenderà l’esecuzione di brani musicali da tutto il mondo, dal folk, alla musica popolare, passando per quella d’autore, mentre nella seconda parte verranno riproposte alcune delle più famose canzoni del repertorio della cantante, riarrangiate per voce e orchestra dal Maestro Valter Sivilotti. A dar vita a tutti questi brani sul palco, accanto ad Antonella Ruggiero, sarà l’Orchestra dell’Accademia Musicale Naonis di Pordenone. Se c’è una qualità che caratterizza un’artista come Antonella Ruggiero, è sicuramente la curiosità. Il desiderio di sapere e apprendere nuove culture, nuovi suoni e ritmi che negli anni si sono rivelati vincenti prima con i mitici Matia Bazar, poi con una luminosa carriera da solista. La storia dell’Accademia Musicale Nanonis testimonia un costante impegno a proporre virtuose contaminazioni fra la produzione musicale classica, le musiche del mondo e le nuove tendenze compositive. Queste due forti esigenze artistiche si fonderanno per regalare allo
spettatore un lungo viaggio che è musicale e contemporaneamente culturale. I biglietti per questo appuntamento si possono acquistare al Kulturni Dom e si possono prenotare chiamando il numero 0481.33288 o scrivendo a info@kulturnidom.it. PER INFORMAZIONI: Accademia Musicale Naonis – accademianaonis@gmail.com “TU SI QUE CONTAGES” AL TEATRO SAN GIOVANNI TRIESTE– SABATO 4 DICEMBRE ore 20.30 Nell’ambito della stagione “Vedo Sento Trasmetto” sul palco del Teatro San Giovanni di Via San Cilino 99/1 sabato 4 dicembre alle 20.30 va in scena “TU SI QUE CONTAGES”: un talent show grottesco che premierà la pandemia più talentuosa della storia. Tra canzoni, balletti e contagi gli Stolen Wordz si spenderanno in questo spettacolo provocatorio che parlerà non solo della malattia in quanto tale, ma dell’alienazione dell’essere umano di quest’epoca. Sul palco: Omar Maccaluso, Gigliola Bagatin, Giulio Di Bin, Alessio Cecchi, Andrea Lucchesi, Andrea Nicolini, Emma Vidonis, Giacomo Suerzi Stefanin, Sara Maccaluso, Beatrice Vecchio, Raffaele Verdiani, Samuele Ferrante. Ingresso libero Le attività si svolgeranno nel pieno rispetto delle regole di distanziamento anticovid e previa igienizzazione con macchine portatili UV.
Teatro San Giovanni Via san Cilino 99/1 – telefono 3483940159 Facebook: /teatrosangiovanni www.teatrosangiovannits.it XVII EDIZIONE DEL VOLO DEL JAZZ GRAN FINALE SABATO 4 DIC. PRESENTERANNO CON IL BATTERISTA GUSTAVO OVALLES “SUBA”, OVVERO ALBA IN LINGUA MANDINKA, SCRITTO DURANTE IL LOCKDOWN, INNO ALLA SPERANZA E A UN CAMBIAMENTO RADICALE DEL MONDO DOPO LA PANDEMIA, PREGHIERA PER LA PACE In collaborazione con la rassegna “Gli occhi dell’Africa” Gran finale per la 17.edizione de Il volo del jazz di Circolo Controtempo sabato 4 dicembre alle 21, nel teatro Zancanaro di Sacile, dove la rassegna offrirà ancora al suo pubblico due miti del jazz: il pianista cubano Omar Sosa e il maestro della kora e cantante senegalese Seckou Keita, accompagnati dalla batteria di Gustavo Ovalles. Quest’ultimo concerto dai ritmi caldi e avvolgenti arriva dopo cinque serata caratterizzate dal jazz made in Usa e Uk, passando per le atmosfere del Nord Europa e un ospite speciale come Vinicio Capossela che ha festeggiato a Sacile i 30 anni di carriera ed è stato realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana Concordia- Pordenone e Cinemazero nell’ambito della rassegna “Gli occhi dell’Africa”. Il leggendario duo Sosa-Keita presenterà SUBA, loro secondo album, scritto e registrato nel 2020 durante il lockdown
globale, un disco che è un inno alla speranza, a una nuova alba di compassione e di cambiamento reale del mondo dopo la pandemia, nonché un richiamo viscerale ad una preghiera perenne per la pace e l’unione tra le persone. L’Oceano Atlantico separa Cuba e Senegal, paesi d’origine rispettivamente di Omar Sosa e Seckou Keita, una distanza temperata dalla loro comune e ancestrale connessione con l’Africa. SUBA significa ‘alba’ in Mandinka, la lingua nativa di Seckou, e l’alba è anche il suo momento preferito della giornata, un’ora di energia e speranza. Per Omar, l’album è una sentita reiterazione delle più antiche preghiere dell’umanità. “Il progetto è l’Africa, fatta a modo nostro. Presentiamo le nostre tradizioni, ma sempre nel rispetto e nell’ascolto dell’altro, con molta umiltà. Nessuno al commando, al comando c’è la musica, al comando c’è il messaggio. Ciò che l’Africa può insegnare al mondo è la spiritualità che si nasconde dietro ogni cosa” – dice Omar – “Siamo spesso schiavi della nostra pazza e umiliante società, dove tutti hanno bisogno di avere successo”. Questa 17.edizione de Il volo del jazz, firmata da Loris Nadal, avviata il 30 ottobre, ha ancora una volta raggiunto l’obiettivo di Controtempo, che insieme al Comune di Sacile la Regione Friuli Venezia Giulia e il supporto di Connessioni Circolo Mario Fain Aps lavora per portare in regione la musica dei più grandi jazzisti internazionali, spesso declinata in progetti esclusivi e proposte nate appositamente per la rassegna. Da sempre la rassegna è completata e arricchita da alcuni eventi, che quest’anno ruotano attorno a una figura leggendaria, il geniale Charles Mingus, del quale nel 2022 ricorrerà il centenario della nascita. Un progetto realizzato in collaborazione fra Circolo Controtempo e Paff! Palazzo Arti Fumetto Friuli, che si esprime in più iniziative e che, anticipando le celebrazioni di cui sarà costellato l’anno prossimo, ha già dato prodotto la graphic novel “Mingus”
scritta da Flavio Massarutto e disegnato da Pasquale Todisco “Squaz”, pubblicata da Coconino Press (Fandango) e la mostra allestita al PAFF! di Pordenone “MINGUS – Master of Jazz”, con in esposizione le tavole originali di Squaz DOMANI, 3 DICEMBRE, È IL GRAN GIORNO DELLA CEGHEDACCIO SYMPHONY ORCHESTRA FVG Let the music play, questo il titolo dello spettacolo, in programma domani, 3 dicembre, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine UDINE, DOMANI È IL GRAN GIORNO DELLA CEGHEDACCIO SYMPHONY ORCHESTRA FVG
Nuovo grande evento per la Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg, a Udine con una nuova data ricca di sorprese a cominciare da due straordinari front vocalist Udine, 2 dicembre 2021 – Atteso e richiesto a gran voce dalle migliaia di fan, torna domani, venerdì 3 dicembre, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, l’appuntamento con la musica dal vivo del Ceghedaccio e il suo carico di energia scatenata dalla musica anni Settanta e Ottanta. Dopo essere stata applaudita l’estate scorsa all’Arena Alpe Adria di Lignano, la Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg torna a calcare il palcoscenico del grande teatro udinese diretta come sempre dal Maestro Denis Feletto, la cui bacchetta guiderà un’orchestra di una trentina di elementi impegnati ad eseguire le più famose hit che hanno segnato la storia della musica mondiale, dagli Abba a Donna Summer, da John Paul Young a Gloria Gaynor fino ai Queen, solo per citarne alcuni. Per non parlare delle altre sorprese pensate appositamente per questo appuntamento inserito nel programma del Comune Natale a Udine. Il titolo dello spettacolo, Let the music play (lascia che la musica
suoni), spiega Renato Pontoni, patron insieme al figlio del progetto, “suona quantomai in questo periodo come un monito, un segnale e un augurio verso la ripartenza per tutte quelle attività, come gli spettacoli dal vivo e le serate in discoteca che tanto hanno sofferto e continuano a soffrire perché limitate dalle restrizioni per il contenimento della pandemia. Noi ce la mettiamo tutta. Lo dobbiamo prima di tutto al nostro pubblico che non ha mai smesso di sostenerci e supportarci e che sogna ancora, come noi, un ritorno alla normalità in tempi brevi”. Due front vocalist d’eccezione Chi ha avuto la fortuna di ascoltarla questa estate a Lignano ne è rimasto letteralmente innamorato. Parliamo di Ginga, al secolo Claudia Scapolo, cantante nata in Luanda e cresciuta in Italia con il dono di una voce potente e suggestiva che l’ha avvicinata al jazz, al soul e ai canti gospel e con una straordinaria energia interpretativa capace di infiammare il pubblico. Sul palco di Let the music play, per la prima volta, arriva poi Gianluca Amore, cantante e cantautore padovano, definito dalla stampa di settore “una delle più belle voci soul del nuovo panorama musicale italiano”. Una coppia che renderà difficile per il pubblico il compito di restare ancorato alle poltrone del teatro anziché alzarsi e ballare al ritmo dei più grandi successi di sempre. Sul palco, a loro fianco, oltre un’orchestra di livello nazionale composta da tre coristi e da una trentina di elementi provenienti da tutta la regione, con una corposa sezione d’archi, che da sola conta 15 elementi, guidata da Domenico Mason, Maestro alla prestigiosa Accademia d’archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento (Pordenone). Un viaggio tra le canzoni che hanno segnato intere generazioni guidato dalla giornalista e presentatrice Martina Riva in un travolgente crescendo che catapulterà il pubblico in un’atmosfera dance d’altri tempi anche grazie a strabilianti effetti speciali.
Una vera e propria cordata tra sponsor e associazioni La dimostrazione del successo ottenuto dalla Ceghedaccio Sympony Orchestra Fvg è dimostrato dal numero di partner che non hanno voluto far mancare il proprio sostegno. Ai partner tecnici come Pregi, Aipem e Accedemia d’Archi Arrigoni, infatti, si aggiunge la collaborazione di PromoturismoFvg, Comune di Udine, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Confcommercio Udine, Confindustria Udine e Confartigianato Udine, oltre al sostegno di Refrion, Cda, Glp, InRail, Banca di Udine, Zanutta, Friuli Clean, Gruppo Friuli Assicurazioni, Sincerotto arredamenti e Mondialpol. Media partner del concerto, inoltre, sono Telefriuli, Radio Bella e Monella, Radio Birikina, Radio Punto Zero, Radio Studio Nord e Radio Spazio. I biglietti I biglietti sono acquistabili online sui circuiti vivatiket e ticketone, oltre che nelle abituali rivendite autorizzate del circuito, oltre che alla biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. L’ingresso a teatro sarà condizionato al rispetto delle normative per il contenimento della pandemia. Ufficio stampa Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg
“Numen” di Angelo Comisso: il nuovo disco a Udine Jazz Winter Martedì 7 dicembre al Teatro Palamostre assieme a Turchet e Colussi «Sono tutti richiami ad elementi simbolici che si ritrovano tanto nei titoli quanto nei brani in sé. C’è la rarefazione legata all’ispirazione e all’elemento dell’aria, al desiderio del volo, della sospensione. C’è l’alchimia dal termine friulano che richiama alle erbe medicinali, c’è il concetto ed il valore dell’amicizia, le lettere che riportano ai ricordi, le suggestioni e le riflessioni che ci donano lo studio e la conoscenza di altre culture, come in questo caso dall’oriente all’Africa», racconta l’autore. È “Numen”, il disco di nuova uscita del pianista e compositore Angelo Comisso, registrato negli studi Artesuono di Stefano
Amerio, prodotto da Mauro Rossetto e realizzato insieme a due musicisti con cui l’intesa è da sempre particolare: il contrabbassista Alessandro Turchet ed il pianista Luca Colussi. Disco che sarà presentato in uno speciale concerto dal vivo ad Udine Jazz Winter, martedì 7 dicembre alle ore 18 con un atteso concerto al Teatro Palamostre (euritmica.it). Brani originali quelli di “Numen”, inframezzati da “promenades”, passeggiate sonore d’ambienti e di idee, affidate ognuna ad un componente della formazione, e omaggi a grandi maestri, come una versione di “Chiquilin de Bachin” di Astor Piazzolla e di “Wasserklavier”, liberamente ispirata e interpretata, di Luciano Berio. Colmano il cerchio, come dall’immagine di copertina a richiamo dei vuoti da riempire nel solco di un eterno ritorno, brani dal titolo “Rarefactia”, “Aliant”, “Erbolat”, “Amistad”, “Lettere”, “Whisper”, “Shem”, “Wood indigo”, “Torii”. Titoli dall’intenzione programmatica ed ognuno con una storia specifica che lo riguarda. È Il “nume”, che sta a noi cogliere, e Angelo Comisso lo ha fatto con la sua poesia di autore colto ed emotivo, capace di arrivare al cuore di tutti, in quest’occasione attraverso un prodotto d’arte che pone una speciale attenzione alla melodia, alla cantabilità, espansiva nelle maglie di atmosfere jazz e di istinti all’improvvisazione di gran personalità. Un album sensazionale che avremo il piacere di ascoltare dal vivo a Udine Jazz Winter, capace di dare corpo alle emozioni, nato ricercando e meravigliandosi del “sacro”, come vuole la traduzione del termine, in un’accezione non religiosa ma
spirituale, investigando le forze, presenti, nascoste e sovrannaturali, l’anima recondita delle cose capaci di manifestarsi in una forza che è luce. Il disco è disponibile su tutte le principali piattaforme digital store e su artesuono.it. AL VERDI TORNA IL BARBIERE DI SIVIGLIA dal 3 all’ 11 dicembre Il Barbiere di Siviglia torna in scena dal 3 all’11 dicembre, con le musiche di Gioachino Rossini, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Maestro Concertatore e Direttore Francesco Quattrocchi, regia e scene di Massimo Luconi, Maestro del Coro Paolo Longo. L’opera, in due atti, su libretto di Cesare Sterbini dalla commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, è già andata in scena al Verdi 41 volte, la prima nel lontano 1818 e l’ultima nel 2017 e rappresenta un titolo atteso dal pubblico e molto amato. Orchestra, Coro e tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Il Conte D’Almaviva sarà interpretato da Antonino Siragusa e Matteo Macchioni, Figaro da Mario Cassi e Gurgen Baveyan,
Rosina da Paola Gardina e Kimika Yamagiwa, Bartolo da Fabio Previati e Diego Savini. Guido Loconsolo sarà Basilio, Elisa Verzier Berta, Giuseppe Esposito Fiorello, mentre Il ruolo dell’ ufficiale sarà ricoperto da Armando Badia e Giovanni Palumbo. CAST: Francesco Quattrocchi conta su una carriera di successo in Italia e all’estero, oltre a tante prestigiose collaborazioni. Al Teatro Verdi l’ultimo impegno risale al 2017, sempre con “il barbiere”. “E’ una gioia immensa per me tornare al Verdi – sottolinea – e in particolare con il Barbiere di Siviglia, che fa da tramite tra l’opera buffa settecentesca e l’opera del bel canto dell’Ottocento, e con una musica travolgente e strepitosa. Personalmente è una grande emozione anche perché è il primo titolo operistico che ho piacere di dirigere posto Covid, e sono felice di poterlo fare con un fantastico cast”. Massimo Luconi dal 1985 lavora come regista e autore teatrale e televisivo, ma si è occupato anche di cinema e eventi per la cultura e la moda. Attualmente si occupa anche di un corso di regia lirica per la Fondazione Zeffirelli. Tra gli interpreti da segnalare in particolare il lungo il legame di Antonino Siragusa con il ruolo del conte d’Almaviva, presentato già in tanti teatri, tra i quali Wiener Staatsoper, Staatsoper e Deutsche Oper di Berlino, Opéra National de Paris, Bayerische Staatsoper di Monaco, Hamburgische Staatsoper, De Nederlandse Opera di Amsterdam, New National Theatre di Tokyo, NCPA di Pechino, Opera Company of Philadelphia, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. LE DATE: il Barbiere di Siviglia andrà in scena il 3 e 4 dicembre alle 20.30, il 5 dicembre alle 16, il 7 e il 9 dicembre alle 20.30 e l’11 dicembre alle 16. BIGLIETTERIA: è aperta da martedì a sabato dalle 9 alle 16. Domenica dalle 9 alle 13:30, chiusa domenica e nei giorni
festivi. Il numero verde 800 898 868 è attivo dalle 9 alle 21. A disposizione anche l’email boxoffice@teatroverdi- trieste.com. MISURE DI SICUREZZA: Le disposizioni introdotte dall’ultimo decreto legge in materia di contenimento e prevenzione della pandemia da Covid-19 sono già entrate in vigore in Friuli Venezia Giulia da lunedì 29 novembre, saranno quindi valide già per gli spettacoli de Il Barbiere di Siviglia. Nessuna limitazione, nemmeno transitoria, nell’accesso a spettacoli, per chi ha già avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è sottoposto a vaccinazione entro i 12 mesi precedenti. In attesa dell’aggiornamento informatico che, a livello nazionale, porterà al rilascio del “super Green Pass” digitale con relativo Qr code, servirà esibire all’ingresso il certificato vaccinale o quello di avvenuta guarigione in versione cartacea. Resta in vigore l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 o ffp3 durante tutto lo spettacolo. “MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere” in scena Venerdì 3 dicembre alle ore 20:45 al teatro Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere di Marco Gnaccolini con Agata Garbuio, Claudio Colombo, Federico Scridel, Filippo
Fossa e Mina Carfora regia Michele Modesto Casarin Lo spettacolo è parte del progetto “Fri.Co – Friuli in Commedia” che ha ottenuto il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Si può “mangiare” il teatro? Se si ha molta fame di cultura, certo che sì! Soprattutto se il teatro si esprime attraverso un progetto pensato per diffondere e promuovere la cultura e la storia di un luogo, portando addosso il nome di uno dei suoi piatti più rappresentativi. Stiamo parlando di Fri.Co, acronimo di Friuli in Commedia, ideato nel 2019 dalla compagnia di produzione, promozione e ricerca BRAT, fondata a Porpetto nel 2015. Fri.Co Promuovere e diffondere, attraverso il teatro, la cultura e la storia del Friuli è l’obiettivo principale del progetto. Come? Narrando gli eventi legati alla caduta del Patriarcato di Aquileia e le vicende che gravitano attorno al modernissimo personaggio di Malacarne, l’Arlecchino friulano. Il progetto si articola in laboratori teatrali, di costruzione maschere e repliche dello spettacolo originale.
BRAT è una compagnia di produzione, promozione e ricerca teatrale che nasce nel 2015 in Friuli. Si occupa di teatro popolare, inteso come specchio critico della realtà, come fatto culturale e come mezzo per valorizzare l’essere umano. Un teatro che ha radici nel rito e nella festa, basato sulla condivisione e sul dialogo costante con il pubblico, e sul concetto di artigianato artistico in cui arte e mestiere si incontrano. Produce spettacoli di commedia dell’arte, di figura per l’infanzia, di maschera, di strada. Realizza maschere originali per produzioni proprie e di altri tra cui il Teatro Stabile d’Abruzzo e il Gran Teatro La Fenice. Realizza ed è partner di progetti culturali che comprendono attività di spettacolo e laboratori teatrali, di costruzione maschere e di sviluppo delle abilità trasversali, sul territorio e con collaborazioni internazionali. Gestisce uno spazio in cui ospita compagnie in residenza artistica e realizza corsi e seminari intensivi con maestri internazionali.
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