Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso

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Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
Nicoletta Taricani presenta
“In un mare di voci” 8 dic.
al  Teatro   Palamostre  di
Udine
“In un mare di voci” è il concept album della cantante e
compositrice Nicoletta Taricani, autrice dei testi, delle
musiche e degli arrangiamenti di quest’opera prima di cui ha
curato anche la direzione musicale. È il suo album d’esordio e
lo presenterà mercoledì 8 dicembre dalle ore 17.00 al Teatro
Palamostre per Udine Jazz Winter, con la partecipazione
straordinaria del giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti.
L’album Nicoletta lo dedica «a tutti coloro che sono costretti
a correre senza fiato, lontano, scalzi, pieni di sonno e di
sogni, senza niente ma pronti a condividere tutto».

                             0Il disco, in un’originale
                             dimensione jazz, tra musica e
                             recitazione, in lingua italiana,
                             affronta     i    temi    forti
                             dell’emigrazione, di viaggi
                             disperati nel Mediterraneo alla
                             ricerca di salvezza, di vite nei
                             trascorsi e nei percorsi di
                             esistenze sospese.

Registrato e prodotto da Artesuono di Stefano Amerio, “In un
mare di voci” Nicoletta Taricani lo ha realizzato mettendo
insieme una formazione speciale di musicisti: l’ospite
speciale Alfonso Deidda al sax contralto, Giulio Scaramella al
pianoforte, Alessio Zoratto al contrabbasso, Emanuel Donadelli
alla batteria, Massimo Orselli alle percussioni. Gli archi,
Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
con Lara Celeghin e Nicola Mansutti ai violini, Lucia Zazzaro
alla viola ed Antonio Merici al violoncello. I cori, con le
voci di Miriam Foresti, Cristina Del Negro, Aurora Giavedoni e
Caterina De Biaggio, con la presenza della voce narrante
Letizia Buchini a condurre le composizioni in momenti scelti
nelle trame del teatro, personificando la figura di colei che
viaggia nelle disperate condizioni di chi deve scappare e
cercare un luogo sicuro per vivere.

A Udine con Fabrizio Gatti nella lettura di parti scelte, la
formazione orchestrale e corale al completo, e la verve
autoriale e interpretativa dell’autrice, daranno suono ad una
imperdibile performance live di “In un mare di voci”, secondo
una narrazione intenta a mettere in primo piano i valori del
rispetto e della libertà reciproca. Libertà di pensiero, di
credo, di amore e condivisione.

E su questo principio interviene anche l’iniziativa del
“biglietto sospeso”, per cui sarà possibile donare un
biglietto all’associazione Oikos Onlus impegnata nel servizio
di accoglienza, tutela e integrazione di stranieri in Italia.
Per farlo puoi acquistarlo direttamente al Palamostre secondo
gli orari di biglietteria (info e prenotazioni: euritmica.it).

Alessio Screm
Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
PIEMONTE FACTORY 2021 Film
LabContest Under 30
La prima edizione di Piemonte Factory, contest per lo scouting
di nuovi talenti under 30 del video making, ha raccolto la
candidatura di 58 cortometraggi, tra i quali 9 sono stati
scelti dal regista e direttore artistico del progetto Daniele
Gaglianone per accedere alla fase di laboratorio di produzione
cinematografica affiancati da professionisti del settore. Il
progetto ha coinvolto tutta la regione Piemonte nei cui
capoluoghi di provincia sono stati realizzati 8 corti di
finzione, mentre 1 documentario ha visto protagonista la Val
di Susa. Questi lavori sono stati proiettati in anteprima
assoluta al 39° Torino Film Festival, concorrendo al Premio
Piemonte Factory Miglior Cortometraggio, annunciato sabato 4
dicembre durante la cerimonia di premiazione del festival
torinese.

La giuria composta da ENRICA CAPRA, DAVIDE FERRARIO, ELENA
FILIPPINI ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio
Piemonte Factory Miglior Cortometraggio (€2.500) a:
Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
ESTATE IN CITTÀ di Lorenzo Radin e Samu

con la seguente motivazione:

Di fronte alla varietà di stili e tematiche dei film in
concorso la giuria ha deciso di scegliere, come criterio di
giudizio, la coerenza dello sviluppo delle opere rispetto alle
premesse e alle intenzioni, nonché l’oggettivo risultato
artistico e comunicativo. In questo senso, abbiamo deciso di
premiare ESTATE IN CITTÀ di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet
per la sua descrizione realistica e insieme visionaria della
condizione delle vite giovanili in periferia.

Menzione speciale: I PARCHI di Flavio Mastrillo

con la seguente motivazione:

Vogliamo altresì segnalare I PARCHI di Flavio Mastrillo che,
con tutt’altra intenzione, riesce a costruire un suo mondo
espressivo e narrativo di grande efficacia, rendendo la
scarsezza di mezzi una forza invece che un limite.

Nei mesi a seguire, i 9 cortometraggi Piemonte Factory faranno
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un tour nelle residenze cinematografiche che hanno ospitato le
troupe, per assegnare il Premio del pubblico (€500) e nei
comuni che fanno parte della rete di Presìdi Cinematografici
di Piemonte Movie. La data di apertura del tour sarà domenica
23 gennaio 2022 in Sala Cabiria al Cinema Massimo MNC di
Torino.

Piemonte Factory è un progetto di Associazione Piemonte Movie,
promosso da Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte,
Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival, AGIS-ANEC.
Tutti i corti sono stati realizzati in collaborazione con i
Comuni capoluogo delle 8 province regionali che sono stati
“residenza artistica” per questa nuova generazione di
filmmaker.

Il progetto Piemonte Factory è a cura di Alessandro Gaido, con
la direzione artistica di Daniele Gaglianone e la vice
direzione di Elena Beatrice e Daniele Lince. Segreteria
organizzativa: Roberta Pozza, Chiara Pellegrini, Ottavia
Isaia; Segreteria amministrativa: Alessandra Cavone, Elisa
Cabula, Laura Zaru; Social manager: Gabriele Diverio; Progetto
grafico: Federica Zancato; Ufficio stampa: Mariapaola Gillio;
Ufficio scuole: Serena Anastasi.

SCHEDA CORTO VINCITORE:

Estate in città (Italia, 2021, 8’, colore) di Lorenzo Radin e
Samuele Zucchet – Tutor: Vito Martinelli.

Location in provincia di Torino: quartiere Vallette, Torino.

Sinossi: Luca, un ragazzo cresciuto in periferia, incontra
Lorenzo, un ragazzo venuto a passare un’estate lì dove tutti,
d’estate, provano a fuggire. Questo incontro cambierà Luca,
Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
avvicinandolo alla musica e dandogli modo di esprimere sé
stesso. L’estate in città giunge al termine, Lorenzo se ne va
e Luca dovrà affrontare il ritorno alla vita precedente.

Bio registi: Lorenzo Radin e Samuele Zucchet, nati e cresciuti
rispettivamente a Venaria Reale (TO) e Concordia Sagittaria
(VE), si incontrano per la prima volta frequentando il DAMS di
Torino. Da lì inizia la collaborazione legata alla produzione
di contenuti video, lavorando a vari progetti personali,
sviluppando un linguaggio filmico legato all’estetica del
commercial, del fashion film e del videoclip, tutti ambiti su
cui lavoreranno rapportandosi con varie realtà del territorio
piemontese e non. Per la laurea nell’anno accademico 2020/2021
presentano una tesi sperimentale, producendo il trailer di
Estate in Città.

INFORMAZIONI

www.piemontemovie.com – piemontefactory@piemontemovie.co

LIOLA’   Teatro  Verdi   di
Gorizia, giovedì 9 dicembre
alle 20.45.
 dicembre 2021 – Una commedia divertente e festosa, con un
sapore tipicamente siciliano, in cui emerge la capacità di
Pirandello di essere moderno raccontando il passato, mostrando
allo spettatore uno spaccato sociale, l’anima dei personaggi e
cosa vogliono davvero, mettendoli in scena nella loro
interiorità profonda e senza freni. Sarà Liolà a inaugurare la
Nicoletta Taricani presenta "In un mare di voci" 8 dic. al Teatro Palamostre di Udine - Il Discorso
sezione Prosa della stagione artistica 2021/2022 del Teatro
Verdi di Gorizia, giovedì 9 dicembre alle 20.45. Il regista
Francesco Bellomo colloca intorno agli anni ’40 l’azione, con
Giulio Corso nei panni del protagonista, che allieta il
pubblico destreggiandosi con abile disinvoltura tra
recitazione, ballo e canto, forte delle esperienze che lo
hanno reso noto al grande pubblico. Tra queste i recenti ruoli
televisivi nelle serie Il paradiso delle signore e Il silenzio
dell’acqua, oltre ai musical Grease, Rapunzel(per cui ha vinto
l’Oscar italiano come miglior attore protagonista) e Aggiungi
un posto a tavola. Al suo fianco un ricco e coeso cast in cui
spicca la figura di zio Simone Palumbo, interpretato da un
intenso Enrico Guarneri. I biglietti sono in vendita nella
biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel. 0481-383601) e nel
Botteghino di corso Italia da lunedì a sabato dalle 10 alle 13
e dalle 15 alle 19. La vendita dei tagliandi singoli per i sei
spettacoli in cartellone nel 2021 prosegue anche su
Vivaticket. Da oggi, sabato 4 dicembre, possono essere
sottoscritti anche i nuovi abbonamenti per gli spettacoli in
programma nel 2022.

Liolà è un Don Giovanni senza morale, che          co il suo
comportamento scombussola l’apparentemente morigerata società
in cui si muove. Una società dominata al contrario dalla brama
di benessere materiale, pervasa da intrighi e vendette
incrociate. Personaggio spensierato e vagabondo, con la
vocazione alla poesia e al canto, avulso dall’idea di
possedere, Liolà infrange le regole della moralità comune
mosso da un naturale senso di giustizia, mentre gli altri
personaggi sono sempre interessati, egoisti e gretti. Come
disse Antonio Gramsci “ Liolà è il prodotto migliore
dell’energia letteraria di Luigi Pirandello, è una commedia
che si riattacca ai drammi satireschi della Grecia antica,
Mattia Pascal, il melanconico essere moderno, vi diventa
Liolà, l’uomo della vita pagana, pieno di robustezza morale
DOMENICA 12 DICEMBRE, ORE
18:00 GORIZIA, Kulturni Dom
BIGLIETTI IN VENDITA AL KULTURNI DOM

Domenica 12 dicembre alle ore 18:00 al Kulturni Dom di Gorizia
si esibirà l’Accademia Musicale Naonis, una delle orchestre
più rappresentative del Friuli Venezia Giulia, diretta da
Valter Sivilotti, tra i compositori più acclamati della sua
generazione, assieme a uno dei personaggi più apprezzati della
musica italiana, Antonella Ruggiero. Si tratta di un evento
che vuole rendere omaggio alla Casa della Cultura Slovena nel
40° anniversario dalla sua nascita.

Questa serata dal titolo “Musiche del mondo – music of the
world” comprenderà l’esecuzione di brani musicali da tutto il
mondo, dal folk, alla musica popolare, passando per quella
d’autore, mentre nella seconda parte verranno riproposte
alcune delle più famose canzoni del repertorio della cantante,
riarrangiate per voce e orchestra dal Maestro Valter
Sivilotti. A dar vita a tutti questi brani sul palco, accanto
ad Antonella Ruggiero, sarà l’Orchestra dell’Accademia
Musicale Naonis di Pordenone.

Se c’è una qualità che caratterizza un’artista come Antonella
Ruggiero, è sicuramente la curiosità. Il desiderio di sapere e
apprendere nuove culture, nuovi suoni e ritmi che negli anni
si sono rivelati vincenti prima con i mitici Matia Bazar, poi
con una luminosa carriera da solista. La storia dell’Accademia
Musicale Nanonis testimonia un costante impegno a proporre
virtuose contaminazioni fra la produzione musicale classica,
le musiche del mondo e le nuove tendenze compositive. Queste
due forti esigenze artistiche si fonderanno per regalare allo
spettatore   un   lungo  viaggio       che   è   musicale    e
contemporaneamente culturale.

I biglietti per questo appuntamento si possono acquistare al
Kulturni Dom e si possono prenotare chiamando il
numero 0481.33288 o scrivendo a info@kulturnidom.it.

PER   INFORMAZIONI:     Accademia        Musicale     Naonis
– accademianaonis@gmail.com

“TU SI QUE CONTAGES” AL
TEATRO SAN GIOVANNI TRIESTE–
SABATO 4 DICEMBRE ore 20.30
Nell’ambito della stagione “Vedo Sento Trasmetto” sul palco
del Teatro San Giovanni di Via San Cilino 99/1 sabato 4
dicembre alle 20.30 va in scena “TU SI QUE CONTAGES”: un
talent show grottesco che premierà la pandemia più talentuosa
della storia. Tra canzoni, balletti e contagi gli Stolen Wordz
si spenderanno in questo spettacolo provocatorio che parlerà
non solo della malattia in quanto tale, ma dell’alienazione
dell’essere umano di quest’epoca.
Sul palco: Omar Maccaluso, Gigliola Bagatin, Giulio Di Bin,
Alessio Cecchi, Andrea Lucchesi, Andrea Nicolini, Emma
Vidonis, Giacomo Suerzi Stefanin, Sara Maccaluso, Beatrice
Vecchio, Raffaele Verdiani, Samuele Ferrante.

Ingresso libero

Le attività si svolgeranno nel pieno rispetto delle regole di
distanziamento anticovid e previa igienizzazione con macchine
portatili UV.
Teatro San Giovanni    Via san Cilino 99/1 – telefono
3483940159  Facebook: /teatrosangiovanni

www.teatrosangiovannits.it

XVII EDIZIONE DEL VOLO DEL
JAZZ   GRAN FINALE SABATO 4
DIC.
PRESENTERANNO CON IL BATTERISTA GUSTAVO OVALLES “SUBA”, OVVERO
ALBA IN LINGUA MANDINKA, SCRITTO DURANTE IL LOCKDOWN, INNO
ALLA SPERANZA E A UN CAMBIAMENTO RADICALE DEL MONDO DOPO LA
PANDEMIA, PREGHIERA PER LA PACE

In collaborazione con la rassegna “Gli occhi dell’Africa”

Gran finale per la 17.edizione de Il volo del jazz di Circolo
Controtempo sabato 4 dicembre alle 21, nel teatro Zancanaro di
Sacile, dove la rassegna offrirà ancora al suo pubblico due
miti del jazz: il pianista cubano Omar Sosa e il maestro della
kora e cantante senegalese Seckou Keita, accompagnati dalla
batteria di Gustavo Ovalles. Quest’ultimo concerto dai ritmi
caldi e avvolgenti arriva dopo cinque serata caratterizzate
dal jazz made in Usa e Uk, passando per le atmosfere del Nord
Europa e un ospite speciale come Vinicio Capossela che ha
festeggiato a Sacile i 30 anni di carriera ed è stato
realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana Concordia-
Pordenone e Cinemazero nell’ambito della rassegna “Gli occhi
dell’Africa”.

Il leggendario duo Sosa-Keita presenterà SUBA, loro secondo
album, scritto e registrato nel 2020 durante il lockdown
globale, un disco che è un inno alla speranza, a una nuova
alba di compassione e di cambiamento reale del mondo dopo la
pandemia, nonché un richiamo viscerale ad una preghiera
perenne per la pace e l’unione tra le persone.

L’Oceano Atlantico separa Cuba e Senegal, paesi d’origine
rispettivamente di Omar Sosa e Seckou Keita, una distanza
temperata dalla loro comune e ancestrale connessione con
l’Africa. SUBA significa ‘alba’ in Mandinka, la lingua nativa
di Seckou, e l’alba è anche il suo momento preferito della
giornata, un’ora di energia e speranza. Per Omar, l’album è
una sentita reiterazione delle più antiche preghiere
dell’umanità. “Il progetto è l’Africa, fatta a modo nostro.
Presentiamo le nostre tradizioni, ma sempre nel rispetto e
nell’ascolto dell’altro, con molta umiltà. Nessuno al
commando, al comando c’è la musica, al comando c’è il
messaggio. Ciò che l’Africa può insegnare al mondo è la
spiritualità che si nasconde dietro ogni cosa” – dice Omar –
“Siamo spesso schiavi della nostra pazza e umiliante società,
dove tutti hanno bisogno di avere successo”.

Questa 17.edizione de Il volo del jazz, firmata da Loris
Nadal, avviata il 30 ottobre, ha ancora una volta raggiunto
l’obiettivo di Controtempo, che insieme al Comune di Sacile la
Regione Friuli Venezia Giulia e il supporto di Connessioni
Circolo Mario Fain Aps lavora per portare in regione la musica
dei più grandi jazzisti internazionali, spesso declinata in
progetti esclusivi e proposte nate appositamente per la
rassegna.

Da sempre la rassegna è completata e arricchita da alcuni
eventi, che quest’anno ruotano attorno a una figura
leggendaria, il geniale Charles Mingus, del quale nel 2022
ricorrerà il centenario della nascita. Un progetto realizzato
in collaborazione fra Circolo Controtempo e Paff! Palazzo Arti
Fumetto Friuli, che si esprime in più iniziative e che,
anticipando le celebrazioni di cui sarà costellato l’anno
prossimo, ha già dato prodotto la graphic novel “Mingus”
scritta da Flavio Massarutto e disegnato da Pasquale Todisco
“Squaz”, pubblicata da Coconino Press (Fandango) e la mostra
allestita al PAFF! di Pordenone “MINGUS – Master of Jazz”, con
in esposizione le tavole originali di Squaz

DOMANI, 3 DICEMBRE, È IL GRAN
GIORNO   DELLA   CEGHEDACCIO
SYMPHONY ORCHESTRA FVG
      Let the music play, questo il titolo dello
           spettacolo, in programma domani,

 3 dicembre, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da
                        Udine

    UDINE, DOMANI È IL GRAN GIORNO DELLA
     CEGHEDACCIO SYMPHONY ORCHESTRA FVG
Nuovo grande evento per la Ceghedaccio Symphony
                Orchestra Fvg, a Udine

con una nuova data ricca di sorprese a cominciare da
          due straordinari front vocalist

Udine, 2 dicembre 2021 – Atteso e richiesto a gran voce dalle migliaia
di fan, torna domani, venerdì 3 dicembre, alle 20.45 al Teatro Nuovo
Giovanni da Udine, l’appuntamento con la musica dal vivo del
Ceghedaccio e il suo carico di energia scatenata dalla musica anni
Settanta e Ottanta.

Dopo essere stata applaudita l’estate scorsa all’Arena Alpe Adria di
Lignano, la Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg torna a calcare il
palcoscenico del grande teatro udinese diretta come sempre dal Maestro
Denis Feletto, la cui bacchetta guiderà un’orchestra di una trentina
di elementi impegnati ad eseguire le più famose hit che hanno segnato
la storia della musica mondiale, dagli Abba a Donna Summer, da John
Paul Young a Gloria Gaynor fino ai Queen, solo per citarne alcuni. Per
non parlare delle altre sorprese pensate appositamente per questo
appuntamento inserito nel programma del Comune Natale a Udine.

Il titolo dello spettacolo, Let the music play (lascia che la musica
suoni), spiega Renato Pontoni, patron insieme al figlio del progetto,
“suona quantomai in questo periodo come un monito, un segnale e un
augurio verso la ripartenza per tutte quelle attività, come gli
spettacoli dal vivo e le serate in discoteca che tanto hanno sofferto
e continuano a soffrire perché limitate dalle restrizioni per il
contenimento della pandemia. Noi ce la mettiamo tutta. Lo dobbiamo
prima di tutto al nostro pubblico che non ha mai smesso di sostenerci
e supportarci e che sogna ancora, come noi, un ritorno alla normalità
in tempi brevi”.

Due front vocalist d’eccezione

Chi ha avuto la fortuna di ascoltarla questa estate a Lignano ne è
rimasto letteralmente innamorato. Parliamo di Ginga, al secolo Claudia
Scapolo, cantante nata in Luanda e cresciuta in Italia con il dono di
una voce potente e suggestiva che l’ha avvicinata al jazz, al soul e
ai canti gospel e con una straordinaria energia interpretativa capace
di infiammare il pubblico. Sul palco di Let the music play, per la
prima volta, arriva poi Gianluca Amore, cantante e cantautore
padovano, definito dalla stampa di settore “una delle più belle voci
soul del nuovo panorama musicale italiano”. Una coppia che renderà
difficile per il pubblico il compito di restare ancorato alle poltrone
del teatro anziché alzarsi e ballare al ritmo dei più grandi successi
di sempre.

Sul palco, a loro fianco, oltre un’orchestra di livello nazionale
composta da tre coristi e da una trentina di elementi provenienti da
tutta la regione, con una corposa sezione d’archi, che da sola conta
15   elementi,     guidata   da   Domenico   Mason,    Maestro      alla
prestigiosa Accademia d’archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento
(Pordenone). Un viaggio tra le canzoni che hanno segnato intere
generazioni guidato dalla giornalista e presentatrice Martina Riva in
un travolgente crescendo che catapulterà il pubblico in un’atmosfera
dance d’altri tempi anche grazie a strabilianti effetti speciali.
Una vera e propria cordata tra sponsor e associazioni

La dimostrazione del successo ottenuto dalla Ceghedaccio Sympony
Orchestra Fvg è dimostrato dal numero di partner che non hanno voluto
far mancare il proprio sostegno. Ai partner tecnici come Pregi, Aipem
e Accedemia d’Archi Arrigoni, infatti, si aggiunge la collaborazione
di PromoturismoFvg, Comune di Udine, Camera di Commercio di Pordenone
e Udine, Confcommercio Udine, Confindustria Udine e Confartigianato
Udine, oltre al sostegno di Refrion, Cda, Glp, InRail, Banca di Udine,
Zanutta,   Friuli   Clean,   Gruppo   Friuli   Assicurazioni,   Sincerotto
arredamenti e Mondialpol. Media partner del concerto, inoltre, sono
Telefriuli, Radio Bella e Monella, Radio Birikina, Radio Punto Zero,
Radio Studio Nord e Radio Spazio.

I biglietti

I biglietti sono acquistabili online sui circuiti vivatiket e
ticketone, oltre che nelle abituali rivendite autorizzate del
circuito, oltre che alla biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da
Udine. L’ingresso a teatro sarà condizionato al rispetto delle
normative per il contenimento della pandemia.

Ufficio stampa      Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg
“Numen” di Angelo Comisso: il
nuovo disco a Udine Jazz
Winter
Martedì 7 dicembre al Teatro Palamostre assieme a Turchet e
Colussi

«Sono tutti richiami ad elementi simbolici che si ritrovano
tanto nei titoli quanto nei brani in sé. C’è la rarefazione
legata all’ispirazione e all’elemento dell’aria, al desiderio
del volo, della sospensione. C’è l’alchimia dal termine
friulano che richiama alle erbe medicinali, c’è il concetto ed
il valore dell’amicizia, le lettere che riportano ai ricordi,
le suggestioni e le riflessioni che ci donano lo studio e la
conoscenza di altre culture, come in questo caso dall’oriente
all’Africa», racconta l’autore.

È “Numen”, il disco di nuova uscita del pianista e compositore
Angelo Comisso, registrato negli studi Artesuono di Stefano
Amerio, prodotto da Mauro Rossetto e realizzato insieme a due
musicisti con cui l’intesa è da sempre particolare: il
contrabbassista Alessandro Turchet ed il pianista Luca
Colussi.

Disco che sarà presentato in uno speciale concerto dal vivo ad
Udine Jazz Winter, martedì 7 dicembre alle ore 18 con un
atteso concerto al Teatro Palamostre (euritmica.it).

Brani originali quelli di “Numen”,          inframezzati   da
“promenades”, passeggiate sonore
d’ambienti e di idee, affidate
ognuna ad un componente della
formazione, e omaggi a grandi
maestri, come una versione di
“Chiquilin de Bachin” di Astor
Piazzolla e di “Wasserklavier”,
liberamente     ispirata    e
interpretata, di Luciano Berio.

Colmano il cerchio, come dall’immagine di copertina a richiamo
dei vuoti da riempire nel solco di un eterno ritorno, brani
dal titolo “Rarefactia”, “Aliant”, “Erbolat”, “Amistad”,
“Lettere”, “Whisper”, “Shem”, “Wood indigo”, “Torii”.

Titoli dall’intenzione programmatica ed ognuno con una storia
specifica che lo riguarda. È Il “nume”, che sta a noi
cogliere, e Angelo Comisso lo ha fatto con la sua poesia di
autore colto ed emotivo, capace di arrivare al cuore di tutti,
in quest’occasione attraverso un prodotto d’arte che pone una
speciale attenzione alla melodia, alla cantabilità, espansiva
nelle    maglie    di   atmosfere    jazz    e   di   istinti
all’improvvisazione di gran personalità.

Un album sensazionale che avremo il piacere di ascoltare dal
vivo a Udine Jazz Winter, capace di dare corpo alle emozioni,
nato ricercando e meravigliandosi del “sacro”, come vuole la
traduzione del termine, in un’accezione non religiosa ma
spirituale, investigando le forze, presenti, nascoste e
sovrannaturali, l’anima recondita delle cose capaci di
manifestarsi in una forza che è luce.

Il disco è disponibile su tutte le principali piattaforme
digital store e su artesuono.it.

AL VERDI TORNA IL BARBIERE DI
SIVIGLIA   dal   3  all’   11
dicembre
Il Barbiere di Siviglia torna in scena dal 3 all’11 dicembre,
con le musiche di Gioachino Rossini, nel nuovo allestimento
della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

Maestro Concertatore e Direttore Francesco Quattrocchi, regia
e scene di Massimo Luconi, Maestro del Coro Paolo Longo.
L’opera, in due atti, su libretto di Cesare Sterbini dalla
commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, è già
andata in scena al Verdi 41 volte, la prima nel lontano 1818 e
l’ultima nel 2017 e rappresenta un titolo atteso dal pubblico
e molto amato. Orchestra, Coro e tecnici della Fondazione
Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Il Conte D’Almaviva sarà interpretato da Antonino Siragusa e
Matteo Macchioni, Figaro da Mario Cassi e Gurgen Baveyan,
Rosina da Paola Gardina e Kimika Yamagiwa, Bartolo da Fabio
Previati e Diego Savini. Guido Loconsolo sarà Basilio, Elisa
Verzier Berta, Giuseppe Esposito Fiorello, mentre

Il ruolo dell’ ufficiale sarà ricoperto da Armando Badia e
Giovanni Palumbo.

CAST: Francesco Quattrocchi conta su una carriera di successo
in Italia e all’estero, oltre a tante prestigiose
collaborazioni. Al Teatro Verdi l’ultimo impegno risale al
2017, sempre con “il barbiere”.

“E’ una gioia immensa per me tornare al Verdi – sottolinea – e
in particolare con il Barbiere di Siviglia, che fa da tramite
tra l’opera buffa settecentesca e l’opera del bel canto
dell’Ottocento, e con una musica travolgente e strepitosa.
Personalmente è una grande emozione anche perché è il primo
titolo operistico che ho piacere di dirigere posto Covid, e
sono felice di poterlo fare con un fantastico cast”. Massimo
Luconi dal 1985 lavora come regista e autore teatrale e
televisivo, ma si è occupato anche di cinema e eventi per la
cultura e la moda. Attualmente si occupa anche di un corso di
regia lirica per la Fondazione Zeffirelli. Tra gli interpreti
da segnalare in particolare il lungo il legame di Antonino
Siragusa con il ruolo del conte d’Almaviva, presentato già in
tanti teatri, tra i quali Wiener Staatsoper, Staatsoper e
Deutsche Oper di Berlino, Opéra National de Paris, Bayerische
Staatsoper di Monaco, Hamburgische Staatsoper, De Nederlandse
Opera di Amsterdam, New National Theatre di Tokyo, NCPA di
Pechino, Opera Company of Philadelphia, Teatro del Maggio
Musicale Fiorentino.

LE DATE: il Barbiere di Siviglia andrà in scena il 3 e 4
dicembre alle 20.30, il 5 dicembre alle 16, il 7 e il 9
dicembre alle 20.30 e l’11 dicembre alle 16.

BIGLIETTERIA: è aperta da martedì a sabato dalle 9 alle 16.
Domenica dalle 9 alle 13:30, chiusa domenica e nei giorni
festivi. Il numero verde 800 898 868 è attivo dalle 9 alle 21.
A disposizione anche l’email boxoffice@teatroverdi-
trieste.com.

MISURE DI SICUREZZA: Le disposizioni introdotte dall’ultimo
decreto legge in materia di contenimento e prevenzione della
pandemia da Covid-19 sono già entrate in vigore in Friuli
Venezia Giulia da lunedì 29 novembre, saranno quindi valide
già per gli spettacoli de Il Barbiere di Siviglia. Nessuna
limitazione, nemmeno transitoria, nell’accesso a spettacoli​,
per chi ha già avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è
sottoposto a vaccinazione entro i 12 mesi precedenti. In
attesa dell’aggiornamento informatico che, a livello
nazionale, porterà al rilascio del “super Green Pass” digitale
con relativo Qr code, servirà esibire all’ingresso il
certificato vaccinale o quello di avvenuta guarigione in
versione cartacea. Resta in vigore l’obbligo di indossare la
mascherina ffp2 o ffp3 durante tutto lo spettacolo.

“MALACARNE     La     ballata
dell’Amore e del Potere” in
scena Venerdì 3 dicembre alle
ore 20:45 al teatro Luigi Bon
di Colugna di Tavagnacco
    MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere
                     di Marco Gnaccolini
con Agata Garbuio, Claudio Colombo, Federico Scridel, Filippo
Fossa e Mina Carfora
                  regia Michele Modesto Casarin

Lo spettacolo è parte del progetto “Fri.Co – Friuli in Commedia” che
ha ottenuto il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
  Si può “mangiare” il teatro? Se si ha molta fame di cultura, certo
  che sì! Soprattutto se il teatro si
  esprime attraverso un progetto
  pensato per diffondere e promuovere
  la cultura e la storia di un luogo,
  portando addosso il nome di uno dei
  suoi piatti più rappresentativi.
  Stiamo parlando di         Fri.Co,
  acronimo di Friuli in Commedia,
  ideato nel 2019 dalla compagnia di
  produzione, promozione e ricerca
  BRAT, fondata a Porpetto nel 2015.
  Fri.Co
  Promuovere e diffondere, attraverso il teatro, la cultura e la
  storia del Friuli è l’obiettivo principale del progetto. Come?
  Narrando gli eventi legati alla caduta del Patriarcato di Aquileia e
  le vicende che gravitano attorno al modernissimo personaggio di
  Malacarne, l’Arlecchino friulano.
  Il progetto si articola in laboratori teatrali, di costruzione
  maschere e repliche dello spettacolo originale.
BRAT è una compagnia di produzione, promozione e ricerca teatrale
che nasce nel 2015 in Friuli. Si occupa di teatro popolare, inteso
come specchio critico della realtà, come fatto culturale e come
mezzo per valorizzare l’essere umano. Un teatro che ha radici nel
rito e nella festa, basato sulla condivisione e sul dialogo costante
con il pubblico, e sul concetto di artigianato artistico in cui arte
e mestiere si incontrano.
Produce spettacoli di commedia dell’arte, di figura per l’infanzia,
di maschera, di strada.
Realizza maschere originali per produzioni proprie e di altri tra
cui il Teatro Stabile d’Abruzzo e il Gran Teatro La Fenice.
Realizza ed è partner di progetti culturali che comprendono attività
di spettacolo e laboratori teatrali, di costruzione maschere e di
sviluppo delle abilità trasversali, sul territorio e con
collaborazioni internazionali.
Gestisce uno spazio in cui ospita compagnie in residenza artistica e
realizza corsi e seminari intensivi con maestri internazionali.
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