MYANMAR Il Festival dei Nat Tra gli antichi templi. le tradizioni e le genti del Myanmar - I Viaggi di Maurizio Levi
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MYANMAR Il Festival dei Nat Tra gli antichi templi. le tradizioni e le genti del Myanmar 16 giorni – in hotel A nord-ovest della penisola indocinese, un paese senza età rimasto a lungo isolato dal mondo esterno, brilla della sua arte religiosa. Un paese buddhista per eccellenza, dove templi, pagode e statue di Buddha non sono mere attrazioni turistiche, ma importanti luoghi religiosi vissuti dalla gente con profonda spiritualità. Un paese dove le tradizioni sopravvivono al consumismo e donne e uomini svolgono le loro semplici attività con ritmi antichi. Yangon e le spettacolari guglie d’oro della Pagoda Shwedagon. Il piccolo stato del Kayah e la minoranza etnica Padaung, conosciuta per le “donne dal collo lungo”. Il magico Lago Inle e la sua popolazione, che vive in villaggi su palafitte in perfetta armonia con l’habitat naturale. Le “foreste di stupa” dei poco conosciuti siti di Inthein e Kakku. Mandalay, l’ultima capitale del Regno birmano; la navigazione in battello sul fiume Ayeyarwady e le scene di vita fluviale; la grande campana in bronzo di Mingun; il ponte di tek di Amarapura. Le misteriose Grotte di Hpo Win Daung e la variopinta Pagoda di Thandoddhay nei pressi di Monywa. Lo straordinario parco archeologico di Bagan, con migliaia di santuari, stupa, templi e pagode… E soprattutto lo straordinario Festival dei Nat a Taung Pyone, dove ogni anno decine di migliaia di persone venerano i Nat, esseri dai poteri soprannaturali, a metà strada tra le divinità e gli spiriti
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza del 3 Agosto 2019 in occasione del Festival dei Nat 1° giorno / Partenza dall’Italia Partenza da Milano Malpensa nel primo pomeriggio con voli di linea Etihad Airlines via Abu Dhabi e Bangkok per Yangon. Cena e pernottamento a bordo. 2° giorno / Arrivo a Yangon (la pagoda Swedagon) Arrivo a Yangon al mattino, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e inizio della visita della città (N.B. Il check-in in hotel può essere effettuato a partire dalle 14.00). Yangon ha 6 milioni di abitanti di etnie diverse che convivono pacificamente: indiani, birmani, cinesi principalmente, ed è un affascinante misto di costruzioni di diversi stili: inglese del periodo vittoriano, cinese, birmano, indiano. Si passa nei bei viali costeggiati da case coloniali, imponenti palazzi vittoriani, pagode, templi cinesi, moschee e chiese. La visita inizia con Chaukhtatgy, il grande Buddha reclinato, lungo 70 metri, custodito in un grande capannone a forma di pagoda. Poi la grande pagoda Shwedagon, il simbolo del Paese, una meraviglia di armonia e splendore; centro del buddhismo theravada, la pagoda sorge su una collina alla quale si accede da quattro immense scalinate ed è costituita da un’enorme cupola ricoperta da una lamina d’oro. Attorno si ergono molte altre pagode minori, piccoli stupa e templi. I fedeli che pregano inginocchiati, l’aria che profuma di incenso, il silenzio… creano un’atmosfera estremamente mistica. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 3° giorno / Yangon – volo per Loikaw – villaggi di Pan Pet – Loikaw (i villaggi delle donne-giraffa) Presto al mattino trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Loikow, capitale dello Stato Kayah, situata a circa 900 metri di altitudine. Il minuscolo Kayah, il più piccolo stato della Birmania, ospita un numero elevato di gruppi tribali. Arrivo a Loikaw, accoglienza e partenza per la visita dei villaggi di Pan Pet, appartenenti all’etnia Padaung. I Padaung sono conosciuti per le “donne dal collo lungo”: “In questo paese ci sono popoli, detti Padaung, che nutrono ammirazione per le donne con il collo lungo. Le donne portano lunghi cerchi di ottone per allungare il collo e ne aggiungono sempre più finchè non arrivano ad assomigliare a giraffe. Non mi sembra tanto più strano del fatto di indossare busti
o crinoline” (Gorge Orwell, Giorni in Birmania, 1934). Sembra che questa pratica singolare, tra tortura e seduzione, derivi dal desiderio di questa etnia di proteggere le donne dalle razzie delle tribù vicine. Altri sostengono invece che gli anelli servivano a proteggerle dagli attacchi delle tigre. Comunque da misura preventiva tale progressiva deformazione si sarebbe poco a poco trasformata in artificio di bellezza. I villaggi sono costituiti di case su palafitta con l’immancabile tempio del culto dei Nat, gli spiriti venerati dalle popolazioni tribali. Rientro a Loikaw nel pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in lodge. 4° giorno / Loikaw – Kakku – Taunggyi – Lago Inle (la foresta di stupa) (circa 190 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord lungo una strada di montagna ricca di scorci spettacolari e selvaggi. Si raggiunge lo straordinario sito archeologico di Kakku, da poco aperto al turismo, con più di 2.500 pagode concentrate in uno spazio circoscritto di circa 1 kmq. Il sito, espressione più alta dell’architettura e della devozione buddhista della popolazione locale, è situato nella foresta ed è senza dubbio uno dei complessi più suggestivi del Sud-Est Asiatico. Lo stupa più in alto è forse il più antico (XII secolo?) e si chiama Hsutaung-Pye Zedi: da questa costruzione partono file ordinate di stupa più piccoli, ricoperti di stucco bianco, secondo due diverse tipologie costruttive. In buono stato di conservazione, gli stupa hanno un’altezza variabile, con punte di 40 metri. All’esterno gli edifici sono decorati con motivi antropomorfi, zoomorfi, floreali… di grande raffinatezza. Si prosegue verso nord per la città di Taunggyi e quindi verso sud- ovest per il Lago Inle. Pensione completa. Pernottamento in resort. 5° giorno / Lago Inle (le colline di Inthein e la popolazione Intha) Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita del lago Inle. Partenza a bordo di lance a motore lungo canali rurali per raggiungere le splendide colline di Inthein, un sito raramente visitato e ricco di fascino che si trova sulla sponda di un braccio secondario del lago. Qui più di mille pagode e stupa bianchi, risalenti al XVII-XVIII secolo, circondano un suggestivo monastero. Si continua la navigazione del grande lago per la visita dei più importanti siti di interesse tra cui la pagoda Paung da Oo, il santuario più importante di tutta la regione, e il monastero Nga Phe Kyaung, un’enorme palafitta costruito interamente in tek, conosciuto come “il monastero dei gatti che saltano”. Pensione completa. Pernottamento in resort.
Il Lago Inle è uno specchio d’acqua poco profondo, dai fondali pescosi, di una ventina di chilometri di lunghezza e una decina di larghezza, nel suo punto più largo. I villaggi sull’acqua, abitati dalla minoranza etnica Intha, “i figli del lago”, sono costruiti su palafitte con strutture portanti in legno e tetti e pareti in foglie intrecciate di bambù essiccato. In totale simbiosi con l’acqua, questi villaggi costituiscono un ecosistema perfetto, dove natura e attività umana si fondono in armonia raggiungendo un risultato di straordinaria bellezza. Le palafitte ospitano abitazioni e botteghe dove si lavora ancora in modo tradizionale. I piccoli giardini galleggianti, creati artificialmente dagli Intha con alghe e fango, sono ancorati al fondale del lago con lunghe canne di bambù, vi crescono rigogliosi pomodori, carote, cavoli, zucchine e ogni altro genere di ortaggi. Il comune mezzo di trasporto è la canoa a un remo che gli Intha spingono in piedi, usando un braccio e una gamba. Il lago è molto pittoresco, limpido e di particolare suggestione a causa di molteplici fattori ambientali, della serenità della gente e della soavità di templi e pagode. 6° giorno / Lago Inle – Heho – volo per Mandalay (l’ultima capitale del Regno birmano) (circa 50 km) Dopo la prima colazione ancora una mattinata dedicata alla visita dei principali siti d’interesse del Lago Inle. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Heho per il volo per Mandalay. Arrivo a Mandalay, accoglienza e trasferimento in hotel. L’ultima capitale del Regno birmano, prima che l’occupazione britannica ne decretasse la fine mandando in esilio lo sfortunato re Thibaw, Mandalay è oggi la seconda città del Paese con una popolazione che si aggira intorno al milione di abitanti. La città rimane luogo sacro per eccellenza, con la presenza del maggior numero di monaci del Myanmar e un grande numero di pagode e monumenti religiosi. La città ha una notevole rilevanza culturale ed è culla delle arti e dell’artigianato birmano: intagliatori di avorio, legno, pietra, scultori, tessitori, gioiellieri vi lavorano e vendono i loro prodotti. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 7° giorno / Mandalay – Amarapura – Sagaing – Mandalay (il ponte in legno di tek) Dopo la prima colazione partenza per Amarapura, situata sulla riva orientale del fiume Ayeyarwaddy a pochi chilometri da Mandalay, cittadina molto interessante per l’atmosfera tipica birmana. Visita del più grande monastero del Paese, il Mahagandhayon che ospita più di 1000 monaci. Li accanto un vecchio ponte
pedonale in legno di tek, lungo 2 km e chiamato U Bein, attraversa le acque poco profonde di un lago che durante la stagione secca si prosciuga. U Bein è il ponte in teak più lungo del mondo, per la sua costruzione, che richiese due anni, fu usato il legno proveniente da residenze in disuso di Sagaing e Ava. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo partenza per Sagaing, una cittadina ricca di pace nonchè un centro religioso importante. Ci sono decine di monasteri e di conventi buddhisti che ospitano migliaia di monaci. Salita sulla Sagaing Hill per visitare l’Unim Thounzeh (Trenta Grotte), contenente 45 immagini del Buddha disposte lungo un colonnato a forma di mezzaluna e la vicina Soon U Pony Shin Paya, che fu costruita nel 1312 ed è alta 29,3 m. Dalla Sagaing Hill si gode di una bellissima vista. Rientro a Mandalay. Cena e pernottamento in hotel. 8° giorno / Mandalay – Mingun – Mandalay (la campana più grande del mondo) Dopo la prima colazione escursione in battello locale lungo l’Ayeyarwady, il principale corso d’acqua del paese, per raggiungere Mingun, antica città reale a 11 km da Mandalay. Visita di quella che nei faraonici progetti del re Bodawpaya doveva essere la più grande pagoda del mondo, con ben 153 metri di altezza. La costruzione fu bloccata alla morte del re e poi abbandonata; ne resta un grande mucchio di mattoni alto 50 metri e largo oltre 70. Nel villaggio si trovano anche una campana in bronzo di dimensioni colossali, considerata la più grande campana del mondo, dal peso di 90 tonnellate, e la pagoda Myatheindan, con 8 terrazze concentriche, fatta costruire nel 1816 dal Re Bagyidaw in memoria di una delle sue mogli più amate. Rientro a Mandalay per il pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita della città: il monastero Shwenandaw, dai bellissimi intarsi in legno, meraviglioso esempio di arte tradizionale birmana unico edificio superstite del complesso del Palazzo Reale in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale; la pagoda Mahamuni, con la grande statua bronzea ricoperta d’oro del Buddha proveniente da Mrauk-U; tempo a disposizione per lo shopping al mercatino sottostante, ricco d’artigianato locale. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Mandalay – Taung Pyone – Mandalay (il Festival dei Nat) (circa 30 km) Dopo la prima colazione partenza per il villaggio di Taung Pyone dove si svolge il più famoso Festival dei Nat del Myanmar. Ogni anno decine di migliaia di persone partecipano a questa festa popolare per onorare i Nat, esseri dai poteri soprannaturali, a metà strada tra le divinità e gli spiriti. La gente si raccoglie intorno a dei palchi dove l’attenzione si concentra sui medium che, grazie alla musica e alla meditazione, entrano in uno stato di trance e vengono impossessati dai Nat che possono così entrare in contatto diretto con i fedeli. La musica e i canti sono forti, ritmati, coinvolgenti e al contempo pieni di vita e di allegria. Trascinano le masse in danze che accompagnano quella dei Nat e dei medium che temporaneamente li ospitano, dando vita a spettacoli unici e travolgenti. Banconote vengono raccolte fra il pubblico e consegnate ai nat-medium che gettandole in aria e facendole volare le ridistribuisce ad una folla esultante e grata della manifestazione di abbondanza. A questi spettacoli si alternano botteghe di artigiani che vendono statue in legno rappresentanti i Nat, venditori di dolci e bevande, stoffe e vestiti. Il tutto contornato da una gioia e un’energia che fremono e non si trattengono. Ovunque fiori e drappi colorati: rosso, verde, giallo e oro, riempiono gli occhi. Un turbinio di colori, musiche e profumi. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio rientro a Mandalay. Cena e pernottamento in hotel. Il culto dei Nat Uno degli aspetti che caratterizzano il popolo birmano è, oltre alla loro tipica cortesia, una profonda fede buddhista. Pagode, templi e statue di Buddha ricoprono il territorio birmano e i birmani ne sono assidui frequentatori. Eppure molti di coloro che venerano Buddha coltivano al contempo un culto che noi definiremmo pagano: il culto dei Nat. Questa coesistenza di due culti tanto differenti tra loro è resa possibile dal fatto che mentre il buddhismo copre l’aspetto più spirituale della religiosità birmana, i Nat sono invece legati al mondo materiale, al quotidiano. Ci si rivolge ai Nat per chiedere intercessioni in materia di denaro, di affari, ma soprattutto si fanno offerte per ottenere la loro protezione cercando sempre di non incorrere nella loro ira e malevolenza. Molto tempo prima dell’introduzione del buddhismo in Birmania tra i popoli nativi era largamente diffuso l’animismo. Uno dei culti più antichi nell’animismo birmano è appunto quello dei Nat. Originariamente, ogni villaggio aveva i suoi spiriti. Ogni albero e ogni campo era abitato da un Nat locale. C’erano i Nat del raccolto, i Nat del vento, i Nat della pioggia. La maggioranza dei Birmani, tuttavia, venerava Nat particolari, riconosciuti in tutto il paese per i loro poteri. È stato così per più di 1500 anni. Oggi sono 37 i Nat che vengono ancora venerati e rappresentano parte integrante delle credenze religiose del popolo birmano, che li placa e li onora con offerte di fiori, denaro e cibo, poste su speciali altari. Per i Birmani i 37 Nat hanno all’incirca la stessa funzione dei santi della chiesa cattolica, si ricorre a loro nei momenti di bisogno. Ciascuno dei 37 Nat è collegato ad una leggenda tragica che ha in qualche modo a che fare con la storia birmana. È attraverso queste leggende che il popolo è stato introdotto alla storia, ai racconti, ai miti e al dramma del suo paese. I Nat infatti offrono alla Birmania una storia nazionale comprensibile a tutti, grande e nello stesso tempo meravigliosamente semplice.
10° giorno / Mandalay – Monywa – Grotte di Hpo Win Daung – Monywa (il misterioso luogo di culto) (circa 190 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest, lungo una stretta strada che attraversa paesaggi rurali e aride piane, per la città di Monywa, situata sulla riva orientale del fiume Chindwin. Arrivo a Monywa e traghettamento del fiume per proseguire via terra verso ovest (circa 25 km) fino a raggiungere le spettacolari Grotte di Hpo Win Daung. Le grotte, più di 400, si trovano in una piccola forra lungo il versante occidentale di una lunga montagna (Hpo Win Daung) dalla forma di un Bhudda disteso e contengono effigi di Buddha di tutti i tipi e le dimensioni, e soprattutto magnifiche pitture murali risalenti al XVII e al XVIII secolo. Lo splendido santuario rupestre, scavato nell’arenaria, rappresenta ancora un mistero, un sito immenso, luogo di culto della fede buddhista. Rientro a Monywa nel tardo pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 11° giorno / Monywa – Pakokku – Bagan (la navigazione sull’Ayeyarwady) (circa 160 km) Dopo la prima colazione visita della magnifica e variopinta Thandoddhay Paya, una pagoda simile al monte Meru, forse il principale motivo di richiamo di Monywa. Lo stupa centrale all’esterno ricorda vagamente il Borobudur indonesiano, benché sia molto più piccolo. Intorno a questo edificio si ergono 845 stupa più piccoli, riccamente decorati: pinnacoli rosa, arancione, giallo e blu. La singolare pagoda, costruita tra il 1939 e il 1952, ospita più di 582.000 immagini di Buddha, infatti tutti gli angoli delle pareti e dei passaggi a volta interni sono decorati da metà altezza fino al soffitto con Buddha votivi fatti di osso e di altri materiali. Nelle nicchie ci sono altri Buddha più grandi in posizione seduta o eretta. Partenza verso sud-ovest per Pakokku, un fiorente centro commerciale sul fiume Ayeyarwady. Visita del mercato locale. Oltre che per il tabacco, coltivato nella circostante pianura alluvionale, Pakokku è famosa per lo jaggery (zucchero di palma), il legno di thanaka (Linoria acidissima), i longyi (sarong) e le saun (coperte a scacchi) fatte di cotone e lana. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo trasferimento al molo per l’imbarco su un battello locale per Bagan (circa 2 ore di navigazione). Arrivo a Bagan, accoglienza e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento in hotel.
12° giorno / Bagan (duemila tra templi e pagode) Questa stupefacente zona archeologica, che copre una superficie di 40 km, lungo un’ansa del fiume Ayeyarwady, è una delle più ricche e importanti dell’Asia con più di 2.000 tra templi e pagode. Capitale dell’impero birmano per oltre due secoli, Bagan fu fondata nel 1044 da re Anawrahta, artefice dell’unificazione politica e culturale del Paese. Intera giornata di visite. Al mattino “immersione” nel coloratissimo mercato di Nyaung-Oo: montagne di peperoncini rossi e di fragrante cannella, casse di frutti tropicali, mango e durian, pesce secco e frutti di mare, erbe medicinali e strani miscugli in bottiglia. Quindi visita della splendida Shwezigon Pagoda, il cui stupa a forma di campana è diventato il prototipo per tutte le altre pagode. Si prosegue con la visita della fabbrica della lacca, tipica espressione artigianale di Bagan. Pranzo in ristorante locale sul fiume. Nel pomeriggio visita delle importanti e scenografiche pagode di Ananda e Manuha. Si conclude con un suggestivo tramonto, dall’alto di una pagoda, sulla pianura da cui svettano migliaia di templi: un momento che rimarrà impresso nella memoria. Cena e pernottamento in hotel. 13° giorno / Bagan Dopo la prima colazione si continua la visita di Bagan con altre spettacolari templi e pagode, come as esempio il tempio di Thatbyinnyu, il cui nome significa onnisciente, uno degli attributi del Buddha. Innalzato a metà del XII sec. da Alaungsithu raggiunge i 60 m. d’altezza ed è uno degli edifici più alti della piana di Bagan. Si dice che la piccola pagoda adiacente, la Tally Paya, sia stata costruita mettendo da parte un mattone per ogni diecimila usati nella costruzione del tempio Thatbyinnyu. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita del villaggio di Minnanthu, dove si trovano pagode dagli importanti affreschi e fuori dai normali circuiti turistici, in un ambiente rurale di grande serenità. Tempio a disposizione per fare un po’ di shopping nei numerosi negozi di artigianato locale. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel 14° giorno / Bagan – volo per Yangon (il Bogyoke Market) Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Yangon. Arrivo, accoglienza e completamento della visita di Yangon. Passeggiata a Chinatown, il classico quartiere cinese affollato di negozi stracolmi di ogni
genere di articoli, di templi, ristorantini, piccoli artigiani e guaritori, massaggiatori ecc., con quella speciale atmosfera che si respira in tutte le Chinatown del mondo. Sosta per un piacevole shopping al Bogyoke Aung San Market, che inaugurato nel 1926 contiene quasi duemila negozietti che vendono oggetti di lusso e di uso quotidiano: dai gioielli preziosi alla bigiotteria, dalle antichità alle sete pregiate e ai longyi di semplice cotone. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Cena e pernottamento in hotel. 15° giorno / Yangon – partenza Dopo la prima colazione mattinata libera per relax o visite individuali. Pranzo libero. Dopo pranzo trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea Etihad Airlines per Abu Dabhi via Bangkok. Arrivo a Abu Dhabi in serata e proseguimento in coincidenza per l’Italia. Cena e pernottamento a bordo. 16° giorno / Arrivo in Italia Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto. Sistemazioni previste: Yangon: Sedona Hotel, 4* o similare (1 notte) Loikaw: Loikaw Lodge, 3* o similare (1 notte) Lago Inle: Inle Khaung Daing Resort, 4* (2 notti) Mandalay: Mandalay Hill Resort, 4* o similare (4 notti) Monywa: Win Unity Resort Hotel, 3* o similare (1 notte) Bagan: Treasure Resort, 4* o similare (3 notti) Yangon: Sedona Hotel, 4* o similare (1 notte)
Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minibus di varie dimensioni in funzione del numero dei partecipanti. Tre voli domestici: Yangon-Heho, Heho- Mandalay, Bagan-Yangon. Due navigazioni fluviali in battello: Manalay-Mingun e Pakokku-Bagan. Guida locale di lingua italiana e accompagnatore italiano a partire da 10 partecipanti. Pernottamenti e pasti – Sistemazioni in hotel e resort 3*/4*. Pensione completa con pasti in ristoranti locali o nei ristoranti degli hotel in cui si effettuano i pernottamenti. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto consolare ottenibile personalmente via internet (la procedura deve essere attivata almeno un mese prima della partenza, l’importo pari a USD 50 deve essere versato con la propria carta di credito). E’ anche possibile ottenere il visto tramite la nostra intermediazione (al costo di € 75). Il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel paese e almeno una pagina libera. Clima – Tropicale, con tre differenti stagionalità: calda in pianura da Aprile a Maggio (ma piacevole in montagna), stagione delle piogge e alta umidità da Giugno a Settembre, fresca da Ottobre a Febbraio con clima secco e soleggiato. Temperature medie variabili tra 30°C e 35°C in pianura, inferiori di qualche grado nelle zone di montagna. In Agosto possono verificarsi violenti acquazzoni di breve durata. Grado di difficoltà – Viaggio culturale-paesaggistico. Itinerario dai ritmi abbastanza rilassati, comodo e non faticoso. Facili e brevi camminate per la visita dei siti. Possibilità di ritardi nei voli aerei interni. Attività facoltative – E’ possibile prenotare (preferibilmente al momento della conferma del viaggio) un volo in mongolfiera all’alba o al tramonto a Bagan, Mandalay e sul Lago Inle al costo di circa 300 USD a persona. Si segnala anche lo spettacolo di danze, suoni e luci Dandaree nel grande teatro all’aperto a Bagan (per maggiori informazioni www.dandaree.com).
QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano: € 3.850 base 10-14 partecipanti, con accompagnatore dall’Italia Da aggiungere: - partenza da altre città su richiesta - supplemento singola € 640 - (a) supplemento alta stagione aerea incluso - tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 390 (circa) - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale di gestione pratica € 80 - visto consolare € 75 Data di partenza: - da sabato 3 a domenica 18 Agosto 2019 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. La quota comprende: Voli di linea internazionali e locali in classe economica, trasferimenti privati da e per l’aeroporto, trasporti a terra con minibus, guida locale di lingua italiana, accompagnatore italiano da un minimo di 10 partecipanti, tutti i pernottamenti in hotel in pensione completa, gli ingressi alle zone archeologiche, le escursioni in barca, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida. La quota non comprende: Il pranzo dell’ultimo giorno a Yangon, bevande, mance, extra personali, tutto quanto non espressamente specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 45 € 2.000,00 € 80 € 3.000,00 € 115 € 4.000,00 € 150 € 5.000,00 € 185 € 7.000,00 € 255 € 10.000,00 € 360 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,88 in vigore nel mese di Gennaio 2019. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 21.01.2019 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site : www.viaggilevi.com
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