TIBET KAILASH Il Festival Saga Dawa - I Viaggi di Maurizio Levi
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TIBET KAILASH Il Festival Saga Dawa Da Lhasa al mitico Regno di Guge attraverso il Tibet classico 19 giorni - hotel e semplici guest-house, 3 giorni di trekking Questo particolare viaggio si spinge nel Tibet occidentale (Ngari): il “Tetto del Mondo”, un vasto territorio di frontiera situato in uno degli angoli più remoti dell’Asia, scarsamente popolato e con un’altitudine media di oltre 4.500 m. Da Lhasa ad Ali/Shiquane, da est a ovest, lungo la via meridionale, attraverso sconfinate distese di steppa gialla e desertiche lande di sabbia, tra la catena montuosa dell’Himalaya a sud e gli immensi laghi dell’altopiano del Changtang a nord. Dal Palazzo del Potala (UNESCO) al Monastero Sakya, dal Kumbun di Gyantse al Tashilhunpo di Shigatse, dal lago Yamdrok al fiume Brahmaputra. Poi il venerato lago Manasarovar che, con le sue acque color blu zaffiro, le sponde sabbiose e le cime innevate sullo sfondo, offre uno scenario mozzafiato. Partecipazione alle celebrazioni del colorato Festival Saga Dawa ai piedi del Monte Kailash, che richiama migliaia di pellegrini da tutto il Tibet. Quindi il trekking intorno alla sacra vetta, adorata da millenni sia dai buddhisti che dagli induisti, in compagnia dei pellegrini che intraprendono il percorso per purificarsi da tutti i peccati. E per concludere i sorprendenti resti dell’antico e sconosciuto regno buddhista di Guge a Tsaparang, inseriti in un surreale paesaggio desertico, sublime e al tempo stesso inquietante… Rientro a Lhasa con comodo volo aereo da Ali.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza del 7 Giugno 2019 in occasione del Festival Saga Dawa ai piedi del Monte Kailash 1° giorno / Italia – Pechino Partenza in tarda mattinata da Milano Malpensa con volo di linea Air China per Pechino. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno / Pechino – Lhasa (la città del Dalai Lama) (circa 70 km) Arrivo a Pechino al mattino presto e proseguimento con il volo per Lhasa. Arrivo all’aeroporto di Lhasa (3.600 m) nel primo pomeriggio, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dello staff locale e trasferimento in città (circa 70 km). Cuore e anima del Tibet, Lhasa, per secoli residenza dei Dalai Lama e ambita meta di pellegrinaggio per migliaia di devoti, cela autentiche meraviglie. Avvicinandosi all’abitato, uno dei centri urbani più elevati del mondo, il primo edificio che si scorge a chilometri di distanza è il Potala un’imponente fortezza bianca e ocra che preannuncia al pellegrino e al viaggiatore i fasti della città santa. Sistemazione in hotel. Resto del pomeriggio dedicato all’adattamento all’altitudine. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 3° giorno / Lhasa: Potala e il Jokhang (i simboli di Lhasa) Dopo la prima colazione visita di due dei principali simboli di Lhasa: il Palazzo del Potala (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) e il Tempio di Jokhang. Il Potala è una delle massime meraviglie architettoniche dell’Oriente, un’immane struttura simile per molti aspetti a un’inviolabile fortezza. Il palazzo, che giace assopito come un immenso museo, incute una sorta di timore reverenziale. Il Potala, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1645, è stato sede del governo tibetano e dimora di tutti i Dalai Lama che si sono susseguiti nel corso dei secoli a partire dal quinto Dalai Lama. Provvisto di cappelle, celle, scuole per gli studi religiosi e persino tombe dei Dalai Lama, costituiva in pratica un microcosmo autosufficiente. Il Jokhang è l’edificio sacro più importante del Tibet. Fu fondato tra il 639 e il 647 dal re Songtsen Gampo per ospitare la statua di Mikyoba, che oggi si trova nel Tempio di Ramoche. La principessa cinese Wencheng, un’altra moglie di Songtsen Gampo, dopo la morte del sovrano vi trasferì la statua di Jowo Sakyamuni, l’immagine del Buddha più venerata del Tibet. Jokhang significa appunto “cappella di Jowo”. La visita del tempio, pervaso dall’odore intenso del burro di yak, animato dal mormorio sommesso dei fedeli che recitano i mantra e sempre affollato di pellegrini, è un’esperienza da non perdere. Il Jokhang, è
situato all’interno del quadrilatero di strade che definisce il Barkhor, il kora (circuito di pellegrinaggio) più sacro di Lhasa. L’area del Barkhor, che ha resistito a ogni tentativo di infiltrazione da parte del mondo moderno, è al contempo il cuore della città santa e il più importante quartiere commerciale di Lhasa. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 4° giorno / Lhasa: il Monastero di Drepung e il Monastero di Sera Al mattino visita del Monastero di Drepung, un tempo il più grande monastero del mondo, situato 8 km a ovest dal centro di Lhasa. La parola drepung, che significa “mucchio di riso”, fa riferimento ai numerosi edifici bianchi, ammassati sulla collina, che costituivano questo immenso complesso. Nel corso dei secoli il monastero ha subito gli attacchi dei re di Tsang e dei mongoli, ma ha superato relativamente indenne la Rivoluzione Culturale, tanto che ha mantenuto intatti molti degli elementi di maggiore interesse. Popolato da circa 600 monaci, oggi Drepung è tornato ad assomigliare a un piccolo villaggio. Nel pomeriggio visita del Monastero di Sera, 5 km a nord dal centro di Lhasa. Sera fu fondato nel 1419 da Sakya Yeshe, un discepolo di Tsongkhapa noto anche con il titolo onorifico di Jamchen Choje. All’epoca della sua massima prosperità ospitava cinque collegi e circa 5.000 monaci, oggi i monaci sono ridotti a poche centinaia. Nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 17.00, nel cortile dei dibattiti si tengono spesso le colorite riunioni dei monaci. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 5° giorno / Lhasa – Lago Yamdrok – Gyantse (il Kumbum) (circa 260 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per Gyantse. Lungo il percorso si raggiunge la sommità del passo Kamba-La (4.700 m) da dove si gode di una vista mozzafiato delle acque scintillanti del lago Yamdrok, uno dei quattro laghi sacri del paese (gli altri sono il Lhamo-La, il Nam e il Manasoravar). La forma del lago, che giace diverse centinaia di metri più in basso, ricorda vagamente quella di uno scorpione. Si prosegue verso est lungo un percorso straordinariamente scenografico. Sosta sul passo Karo-La (4.960 m), il più alto punto del percorso, con una superba vista del ghiacciaio Karo-La e del passo Simi-La. Si giunge a Gyantse (3.980 m), una delle più gradevoli città tibetane, situata nella valle del Nyangchu, famosa per il suo bianco Kumbum, il più grande chorten tibetano. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
6° giorno / Gyantse – Shigatse (il Monastero di Tashilhunpo) (circa 100 km) Dopo la prima colazione visita del Kumbun di Gyantse. Commissionato da un principe di Gyantse nel 1427, questo chorten (Kumbum significa “100.000 immagini”) è stato dichiarato il più importante del suo genere in Tibet. Si tratta di una magnifica struttura alta 35 metri, composta da livelli sovrapposti dipinti di bianco e orlati di decorazioni. All’interno una serie apparentemente infinita di minuscole cappelle ospita numerosi e pregevoli affreschi. Dai piani superiori si possono ammirare splendide vedute. Si prosegue verso nord-ovest per Shigatse (3.840 m), la seconda città del Tibet, nonché capitale storica della provincia dello Tsang. Visita del Monastero di Tashilhunpo, la più grande istituzione monastica del Tibet nonché residenza del Panchen Lama, “grande erudito”, la seconda autorità temporale e spirituale del Tibet dopo il Dalai Lama. Il monastero, che si estende su una superficie di 70.000 mq, è a tutti gli effetti un imponente città fortificata. Fu fondato nel 1447 da un discepolo di Tsongkhapa, Genden Drup, che venne retroattivamente nominato primo Dalai Lama e che riposa all’interno del monastero. Sopra gli edifici bianchi in cui risiedono i monaci sono raggruppate numerose strutture color ocra con il tetto dorato, all’interno delle quali si trovano le tombe dei Panchen Lama. Più in alto si staglia un grande muro bianco sul quale, durante le feste, vengono appesi enormi thangka dai colori vivaci. Intorno al complesso monastico si snoda un kora che conduce alle colline alle spalle del monastero. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 7° giorno / Shigatse – Monastero di Sakya – Lhatse (la “Grande Muraglia” tibetana) (circa 210 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per il Monastero di Sakya (4.280 m), la “Grande Muraglia tibetana”, un imponente edificio simile a una fortezza che svetta a metà della collina sulla sponda del fiume. Il monastero, che venne edificato nel 1268, fu la sede del primo governo tibetano retto da un lama. Pervaso da una straordinaria atmosfera di sacralità, si caratterizza per il colore grigio cenere delle sue mura e per le strisce decorative verticali bianche e rosse. L’immensa sala principale del monastero meridionale, il Lhakhang Chenmo, intrisa di storia, fascino e sacralità, custodisce una moltitudine di statue dorate raffiguranti Buddha, Bodhisattva, re tibetani e santi. Vanta pareti di 16 metri d’altezza e 3,5 metri di spessore. L’enorme tamburo posto all’estremità sinistra della sala e le imponenti colonne che sostengono il soffitto, alcune costituite da ineri tronchi di legno, sono famosi in tutto il Tibet. Secondo la tradizione una delle colonne fu offerta in dono al monastero da Kublai Khan in persona. Una grande biblioteca, disposta su scaffali, conserva numerosi volumi scritti in lettere
dorate. Si prosegue verso nord-ovest per la cittadina di Lhatse (4.200). Pensione completa. Pernottamento in semplice hote. 8° giorno / Lhatse – Sangsang – Raka – Saga (laghi e valichi montani) (circa 300 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest. Pochi chilometri dopo Lhatse la strada attraversa lo Yarlung Tsangpo (il Brahmaputra) e prosegue in uno scenario in cui si alternano aspri canyon e verdi pascoli costellati di villaggi tibetani. Superato il magnifico lago Ox la strada si inerpica fino al passo Ngamring-la (4.500 m) e poi raggiunge il lago Ngamring, le cui acque spesso appaiono di colore scuro per via delle montagne che vi si specchiano. Poco più avanti si lasciano alle spalle gli ultimi alberi e gli ultimi campi coltivati e si procede in un paesaggio onirico simile a certi dipinti di Cézanne: le basse colline color marrone e ruggine sembrano delineate da secche pennellate tracciate sulla tela con un denso impasto. Sosta nella cittadina di Sangsang per la visita del monastero femminile di Wosaling, appartenente alla scuola Nyingma. Si prosegue inoltrandosi nell’ampia e spettacolare gola del Raka Tsangpo, caratterizzata da vette scoscese. Oltre la gola il percorso costeggia un lago e sale fino a un paio di valichi montani prima di ridiscendere passando accanto al villaggio di Raka (4.900 m). Nel tardo pomeriggio arrivo nella cittadina di Saga (4.490 m). Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel. 9° giorno / Saga – Zhongba – Paryang – Lago Manasarovar (il Lago del Sole e di Dio) (circa 460 km) Dopo la prima colazione partenza per un lungo trasferimento, paesaggisticamente straordinario, verso nord-ovest per il Lago Manasarovar. Il percorso procede lungo la Transhimalayana attraverso il villaggio di Zhongba, dove si effettua una sosta per la visita del vecchio Monastero di Dratun, dedicato a Guru rimpoche. Si prosegue verso nord-ovest attraverso un suggestivo paesaggio caratterizzato da dune, montagne e praterie. Si raggiunge la cima di un valico montano e quindi si scende tra alte dune di sabbia alla volta di Paryang (4.750 m). Ancora verso nord- ovest tra distese di steppa gialla bordate all’orizzonte dalle scoscese vette innevate della catena himalayana. Oltre il passo di Mayun-La (5,216 m), passando dalla prefettura di Shigatse a quella di Ngari, si scende verso il Lago Gung Gyu e poco prima di arrivare al Lago Manasarovar (4.520 m) si intravede il primo scorcio del Monte Kailash. Pensione completa. Pernottamento in guest-house (in camere a più letti e servizi in comune).
10° giorno / Lago Manasarovar – Darchen () (circa 40 km) Il Lago Manasarovar si estende, con il lago gemello Rakshas Tal, a 4.520 metri di altitudine, ai piedi del versante meridionale del Kailash, riflettendo nelle sue acque di cristallo le nevi perenni della montagna sacra. Secondo le tradizioni buddhista e induista Manasarovar è il “Lago del Sole e di Dio” perché rappresenta le forze della luce, mentre il Rakshas Tal è il “Lago della Luna e dei Demoni” in quanto collegato con le forze delle tenebre. Dopo la prima colazione mattinata dedicata al Lago Manasarovar. I pellegrini indiani compiono il circuito intorno al lago da almeno 1700 anni, all’incirca da quando il Manasarovar è stato celebrato nei sacri testi sanscriti chiamati Puranap. Secondo un’interpretazione induista il termine manas, che compone il nome Manasarovar, si riferisce alla mente del supremo dio Brahma, della quale il lago sarebbe la manifestazione esteriore. Visita del Monastero di Chiu, situato in splendida posizione in cima a un’altura scoscesa che si affaccia sul lago. Dal monastero nelle giornate terse si riescono a vedere sia il Monte Kailash sia il Gurla Mandata (7.728 m), l’immensa vetta che si staglia all’orizzonte a sud. Nel pomeriggio partenza verso nord per Darchen (4.600 m), punto di partenza del kora intorno al Monte Kailash. “Centro dell’Universo” per i buddhisti, trono del dio Shiva per gli induisti, il Kailash (6.714 m) è la montagna sacra per eccellenza che Tibetani e Indù sognano di poter contemplare almeno una volta nella vita. Essa compare in una delle opere più belle della letteratura tibetana, “I centomila canti di Milarepa”, e nei più grandi poemi epici di quella indiana. Dalle sue pendici sgorgano i quattro più importanti fiumi del Tibet, del Nepal e dell’India: l’Indo, lo Tsangpo Brahmaputra, il Karnali e il Sutlej. Pensione completa. Pernottamento in guest-house (in camere a più letti e servizi in comune). 11° giorno / Darchen – Tarboche – Darchen (il Festival Saga Dawa) Dopo la prima colazione trasferimento in minivan a Tarboche (8 km oltre Darchen). Oggi è il giorno in cui si celebra il Festival Saga Dawa, “l’Illuminazione di Sakyamuni”, uno dei momenti preferiti dai pellegrini per recarsi al Monte Kailash. Il momento culminante della festa è rappresentato dall’innalzamento di un’asta di preghiera ricoperta di bandierine, che ha luogo a Tarboche al mattino. I monaci girano intorno all’asta indossando vesti elaborate, accompagnati dal suono dei corni. Un aspetto che riveste particolare importanza è la posizione assunta dall’asta dopo essere stata innalzata: se resta assolutamente verticale, gli auspici sono buoni, ma se s’inclina verso il Kailash i pellegrini si mostrano preoccupati; qualora poi si pieghi in direzione di Lhasa, la situazione viene considerata ancora più allarmante. Un’orgia di colori: pellegrini che
arrivano da tutto il Tibet, vestiti con gli abiti tradizionali, per lasciare le loro bandierine che sventoleranno per l’intero anno a venire rilasciando le preghiere nel vento! Pensione completa. Pernottamento in guest-house (in camere a più letti con servizi in comune). 12° giorno / Darchen – Tarboche – Monastero di Diraphuk (trekking intorno al Monte Kailash: 15 km / 200 m di dislivello / circa 6 ore) Dopo la prima colazione trasferimento in minivan a Tarboche. Oggi si percorrono i primi 15 km del nostro trekking (200 m di dislivello, circa 5 ore di cammino) per raggiungere il Monastero di Diraphuk (4.900 m). Oltre Tarboche la valle si restringe bruscamente e si inizia a vedere in modo chiaro la sagoma del Kailash che si staglia sopra il crinale orientale. Il sentiero oltrepassa una serie di chorten in rovina e un gran numero di muri mani prima di arrivare al ponticello sotto il Monastero di Chuku. Si procede fra alte pareti di roccia sedimentaria, straordinariamente frastagliate e incise, che assumono forme all’apparenza animate. Il tratto compreso tra il Monastero di Chuku e quello di Diraphuk offre lo scenario più spettacolare dell’intero kora. Pensione completa. Pernottamento in guest-house (in camere a più letti con servizi in comune). 13° giorno / Monastero di Diraphuk – Monastero di Zutulpuk (trekking intorno al Monte Kailash: 18 km / 550 m di dislivello in salita / 600 m di dislivello in discesa / circa 7-8 ore) Dopo la prima colazione partenza per la seconda tappa del trekking lungo un percorso che offre scorci scenografici di eccezionale suggestione sull’Himalaya, i laghi e le piane circostanti. Si incontrano numerosi di pellegrini che si prostrano nei pressi dei luoghi consacrati. Si raggiunge il passo Drolma-La (5.640 m, il più alto del percorso), che prende il nome da una grande roccia, di forma cubica, a mala pena visibile dietro un’infinità di bandiere di preghiera. I pellegrini compiono un circuito rituale attaccando denaro alla roccia con il burro di yak, piegandosi per passare sotto le bandiere e intonando i mantra tibetani. Si affronta la ripida discesa per raggiungere il Monastero di Zutulpuk (4.790 m). Il percorso di questa giornata si sviluppa per 18 km (550 m di dislivello in salita / 600 m di dislivello in discesa / circa 7/8 ore di cammino). Pensione completa. Pernottamento in guest-house (in camere a più letti con servizi in comune).
14° giorno / Monastero Zutulpuk – Darchen – Thirthapuri – Moincer (trekking intorno al Monte Kailash: 14 km / 150 m di dislivello in discesa / circa 3-4 ore) (le sorgenti termali di Guru Rimpoche) (circa 80 km) Dopo la prima colazione si inizia la discesa addentrandosi in un incantevole canyon dalle pareti a tratti color porpora, a tratti color ruggine o blu cobalto. Il percorso a piedi di questa mattina si sviluppa per 14 km (150 m di dislivello in discesa circa 3-4 ore di cammino) e termina a Darchen (4.600 m). Si prosegue in minivan verso nord-ovest per le sorgenti termali di Thirthapuri, situate sulle sponde del Sutlej, nelle cui acque calde, per tradizione, i pellegrini si bagnano dopo aver completato il kora del Monte Kailash. Nei pressi delle terme si trova il Monastero di Guru Rimpoche (Thirthapuri), che conserva orme su pietra di Guru Rimpoche e della sua sposa Yeshe Tsogye. All’esterno del complesso un grande cerchio di pietre mani marca il luogo in cui gli dei avrebbero danzato di gioia quando le spoglie di Guru Rimpoche furono collocate in un reliquiario a Thirthapuri. Accanto si può osservare un muro mani lungo oltre 200 metri, formatosi, secondo la leggenda, quando un demone scoccò una freccia contro il Guru, che la fermò in volo e la trasformò nel muro visibile oggi. Anche qui a Thithipuri si snoda un breve kora che si può compiere a piedi in meno di un’ora. Si continua per il vicino villaggio di Moincer. Pensione completa. Pernottamento in guest-house (in camere a più letti con servizi in comune). 15° giorno / Thirthapuri – Zanda (il Monastero di Thöling) (circa 170 km) Partenza verso nord-ovest lungo la Tibet-Xinjiang Highway. Deviazione verso ovest lungo una strada che percorre una gola straordinariamente scolpita dall’erosione. Si entra nell’ampia valle del Sutlej e si raggiunge la cittadina di Zanda (3.650 m), abbarbicata contro i dirupi rocciosi che sovrastano il Monastero di Thöling. L’arido paesaggio circostante differisce nettamente dallo scenario che si ha avuto modo di ammirare fino a questo punto del viaggio e non sembra certo il luogo più adatto allo sviluppo di una grande civiltà, eppure proprio in questo luogo, intorno al IX secolo, fiorì l’antico Regno di Guge, importante crocevia commerciale lungo la rotta tra l’India e il Tibet. Nel pomeriggio visita del Monastero di Thöling, un tempo il più importante complesso monastico del Tibet Occidentale. Fondato da Rinchen Zangpo nel X secolo, il monastero estese la sua influenza dal Kashmir all’Assam. Pur essendo stato danneggiato nel 1966 dalle Guardie Rosse, che costrinsero i monaci a chiuderne i battenti, all’interno delle sue mura sopravvivono tre edifici principali che conservano interessanti dipinti nello stile Guge. E’ estremamente affascinante percorrere gli stretti corridoi del
complesso, varcare le sue basse porte e ammirare dal cortile le splendide vedute della Valle del Sutlej. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel. 16° giorno / Zanda – Tsaparang – Zanda – Ali/Shiquane (l’antico Regno di Guge) (circa 230 km) Dopo la prima colazione intera mattinata dedicata alla visita delle rovine dell’antico Regno di Guge a Tsaparang, circa 20 km a ovest di Zanda. Intorno al X secolo Guge era un ricco centro che dava da vivere a diverse migliaia di persone, e il suo grande re Yeshe Ö incoraggiò la circolazione delle idee tra l’India e il Tibet. Il giovane monaco Rinchen Zangpo (958-1055) fu inviato per un periodo di studio e formazione in India e al suo ritorno, 17 anni dopo, divenne uno dei più importanti traduttori di testi in sanscrito, nonché una figura chiave per la rinascita del buddhismo sull’altopiano tibetano. Rinchen Zangpo fondò 108 monasteri in Tibet Occidentale, in Ladakh e nella Valle di Spiti, due dei complessi più importanti erano quelli di Tsaparang e Thöling. Il regno cadde in rovina nel XVII secolo in seguito a un lungo assedio da parte di un esercito del Ladakh. Le rovine di Tsaparang, abbarbicate sulle colline, sembrano costituire parte integrante dello scenario naturale. Gli antichi dipinti murali d’ispirazione tantrica, risalenti al primo periodo dell’arte buddhista, sono di particolare interesse, ma altrettanto affascinante è il surreale paesaggio circostante, qualcosa di sublime e al tempo stesso inquietante. Rientro a Zanda e partenza verso nord per Ali/Shiquane, nuovamente attraverso la Valle del Sutlej, in un suggestivo scenario di formazioni rocciose modellate dall’erosione in forme sorprendenti che sembrano antiche rovine di monasteri, castelli e imponenti palazzi. La strada procede salendo, con ampi tornanti, in gole profonde fino a raggiungere il passo Lalung-La (5.300 m). Dal passo si possono ammirare splendide vedute del versante indiano dell’Himalaya: dal Nanda Devi, a sud, alla catena del Ladakh, a nord. Poi si riprende la Tibet-Xinjiang Highway e si procede attraverso la piatta Valle di Gar fino a raggiungere la cittadina di Ali/Shiquane (4.280 m) capoluogo amministrativo del Tibet Occidentale. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 17° giorno / Ali/Shiquane – Lhasa (la principale sede dell’ordine glugpa) (circa 170 km)) Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Lhasa. Arrivo a Lhasa, accoglienza e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio partenza verso nord-est (circa 50 km) per la visita del Monastero di Gandan, la principale sede dell’ordine gelugpa, fondato nel 1409 da Tsongkhapa, il “venerato riformatore”. Ganden, che in tibetano significa “gioioso”, è il nome del Paradiso
Occidentale in cui dimora il Jampa, il Buddha del futuro. Questo nome augurale non è stato sufficiente a propiziare la fortuna del monastero, che ha ricevuto gli attacchi più pesanti da parte delle Guardie Rosse, forse proprio a causa della sua importanza politica. Il monastero, pervaso da una particolare atmosfera difficile da ritrovare negli altri grandi complessi gelugpa della zona, offre una vista stupenda sulla circostante Valle del Kyi-chu, e sul suo suggestivo kora, il sacro circuito percorso dai pellegrini. Rientro a Lhasa nel tardo pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in hotel. 18° giorno / Lhasa – partenza (circa 70 km) Dopo la prima colazione intera mattinata a disposizione per una passeggiata nel centro di Lhasa con possibilità di shopping. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea Air China per l’Italia via Pechino. Cena e pernottamento a bordo. 19° giorno / Arrivo in Italia Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.
Altre informazioni: Trasporti e organizzazione – Per l’intero itinerario in Tibet si utilizzano automezzi di diversi modelli e dimensioni in base al numero di partecipanti. Volo domestico Ali/Shiquane-Lhasa. Guide locali parlanti inglese e accompagnatore italiano a partire da un minimo di 10 partecipanti. Durante il trekking i materiali comuni e i bagagli dei partecipanti vengono trasportati da yak e portatori (i partecipanti devono portare solo un piccolo zaino personale con il necessario per la giornata). N.B. E’ possibile noleggiare un cavallo per percorrere l’intero percorso del trekking ma la nostra organizzazione non si assume alcuna responsabilità e pertanto in tal caso è richiesto di firmare uno scarico di responsabilità. Pernottamenti e pasti – Hotel 4* a Lhasa (Four Point by Sheraton Hotel, 4 notti); hotel 3* a Gyantse (1 notte), Shigatse (1 notte) e Ali/Shiquane (1 notte); semplici hotel a Lhatse (1 notte) e Zanda (1 notte); spartane guest-house nelle altre località (in camere a più letti con servizi in comune). Questo viaggio è organizzato in pensione completa con pasti in ristoranti locali o nei ristoranti delle strutture in cui si effettuano i pernottamenti. Durante il trekking è possibile acquistare acqua minerale e snack, consigliamo però di munirsi di una piccola integrazione alimentare personale dall’Italia (tipo barrette energetiche, frutta secca, cioccolato, cracker e biscotti). Clima – Il periodo climatico migliore per effettuare un viaggio in Tibet va dalla metà di Maggio alla fine di Ottembre. In altitudine l’escursione termica tra il giorno e la notte è elevata. Durante il giorno l’irradiazione solare è molto forte (si raggiungono anche i 25°C) ma possono verificarsi repentini abbassamenti di temperatura in presenza di vento o annuvolamenti. Durante la notte le temperature possono scendere in prossimità degli 0°C. I monsoni provenienti dall’India, notevolmente ridotti dalla catena himalayana, portano delle precipitazioni in particolare nella parte sud-occidentale del Tibet tra metà Giugno e metà Settembre. Altimetria: Come specificato nel programma nella zona del Kailash si attraversa un passo a oltre i 5.500 metri e alcuni pernottamenti avvengono ad altitudini superiori ai 4.500 metri. Nonostante l’itinerario sia stato disegnato in modo tale da favorire un graduale adattamento alle alte quote, è necessario essere in buone condizioni di salute. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza comuni ma transitorie e limitate ai primi giorni di viaggio. Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – E’ necessario richiedere il visto Cina almeno 5 settimane prima della partenza in quanto solo dopo aver ottenuto il visto Cina si possono richiedere i permessi di ingresso in Tibet (ci vogliono almeno 3 settimane per l’ottenimento di tali permessi che verranno consegnati all’aeroporto di Pechino). Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Camminare lungo sentieri a elevate altitudini, effettuare lunghi trasferimenti su strada, dormire in guest house semplici e spartane in camere a più letti con servizi in comune, non sono esperienze di tutti i giorni ma rappresentano situazioni che sicuramente ognuno può affrontare e vivere con serena tranquillità. Sono richiesti però: una buona condizione fisica, un equipaggiamento adeguato, spirito di adattamento e collaborazione. Mappa del Kora del Monte Kailash
QUOTAZIONE PER PERSONA servizi in loco: € 4.250 base 10-12 partecipanti, con accompagnatore dall’Italia € 4.100 base 4 partecipanti, con guida di lingua inglese € 4.980 base 2 partecipanti, con guida di lingua inglese VOLI DALL’ITALIA: in funzione della classe di prenotazione disponibile e del periodo del viaggio, a partire da € 1.030 tasse incluse Da aggiungere: - supplemento singola € 690 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - visto consolare Cina € 170 - costo individuale gestione pratica (fino al 31.03.2019) € 80 - costo individuale gestione pratica (dal 1.04.2019) € 90 Data di partenza: - da venerdì 7 a martedì 25 Giugno 2019 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. La quota comprende: Il volo domestico Ali/Shiquane-Lhasa in classe economica, i trasferimenti privati da e per l’aeroporto, trasporti a terra con automezzi privati, tutte le attività, escursioni e visite previste nell’itinerario, guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano per un minimo di 10 partecipanti, i pernottamenti in hotel e spartane guest-house in pensione completa, il permesso per il trekking nell’area del Kailash, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida. La quota non comprende: I voli internazionali dall’Italia a Lhasa, le bevande, le mance, gli extra personali, il visto Cina, tutto quanto non specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Per prenotazioni fino al 31.03.2019 Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 45 € 2.000,00 € 80 € 3.000,00 € 115 € 4.000,00 € 150 € 5.000,00 € 185 € 7.000,00 € 255 € 10.000,00 € 360 Per prenotazioni dal 1.04.2019 Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,88 in vigore nel mese di Gennaio 2019. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 21.03.2019 n. 2 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site : www.viaggilevi.com
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