MONGOLIA NORD & SUD Dalla taiga al deserto in occasione del Naadam - I Viaggi di Maurizio Levi
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MONGOLIA NORD & SUD Dalla taiga al deserto in occasione del Naadam Dal lago Khovsgol al deserto del Gobi, attraverso la sconfinata terra di Gengis Khan, in occasione della festa nazionale del popolo mongolo. 16 giorni – in hotel e gher 3 passeggeri per fuoristrada Un viaggio avventuroso ma confortevole in un paese spettacolare e selvaggio (tutti i pernottamenti nelle suggestive ger, le grandi tende mongole arredate con letti e mobili, e automezzi fuoristrada moderni e efficienti con 3 passeggeri per veicolo). Dalla capitale Ulaanbaatar, che offre interessanti musei e templi buddhisti, alla zona settentrionale della Mongolia, con il Monastero di Amarbayasgalant, la Riserva Naturale dei vulcani spenti Uran Uul e Togoo Uul, il magnifico Lago Khovsgol e il Festival Naadam, la grande festa nazionale mongola, nella cittadina di Khatgal. Quindi si scende verso la parte centrale del paese con il Lago Terkhiin Tsagaan e il Vulcano Khorgo, il Monastero Erdene Zuu a Karakorum, l’antico Monastero Shank e la splendida Valle del Fiume Orkhon (UNESCO), che scorre tra praterie e rocce di origine vulcanica. Continui incontri con i nomadi mongoli, le loro ger (tende) sparse nelle praterie e il loro bestiame (capre, pecore, yak e cavalli). Si prosegue verso sud per il Deserto del Gobi con il sito di Bayanzag, dove furono scoperti i resti di interi dinosauri tra le rocce rosse dette appunto “Rupi Fiammeggianti”; le grandi dune di Khongoriin Els e la Valle di Yol, situate nel Parco Nazionale di Gurvan Saikhan, dove si possono avvistare gazzelle dalla coda nera, asini selvatici, marmotte, stambecchi, pecore selvatiche e numerosi rapaci.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza del 6 Luglio 2020 in occasione del Festival Naadam a Khatgal 1° giorno / Partenza dall’Italia Partenza al mattino da Milano Malpensa con voli di linea Turkish Airlines via Istanbul. Pernottamento a bordo. Pasti: pranzo e cena a bordo dell’aereo. 2° giorno / Arrivo in Ulaanbaatar Gli scheletri e le uova di dinosauri, la Collina Zaisan e la Piazza dell’Eroe Rosso Arrivo al mattino a Ulaanbaatar, espletamento delle formalità d’ingresso e accoglienza da parte dell’organizzazione locale. Nei pressi dell’aeroporto, sulla via per il centro città, visita dell’interessante Dinosaur Exibition, una mostra temporanea sui dinosauri, allestita in un nuovo centro commerciale, che espone alcuni dei pezzi migliori del Museo di Storia Naturale (principalmente scheletri e uova di dinosauri ritrovati nel deserto del Gobi) attualmente chiuso per restauro. Si prosegue per il centro città con sosta al Monumento Commemorativo Zaisan, eretto dai russi per commemorare “soldati e eroi ignoti” caduti in diverse guerre. Il monumento offre un bel panorama su Ulaanbaatar e sulle colline circostanti. Sistemazione in hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita della vasta Piazza Sukhbaatar che prende il nome dall’eroe della rivoluzione che proclamò l’indipendenza della Mongolia dalla Cina. Sulla piazza si affacciano diversi edifici: il Palazzo del Parlamento, decorato con le statue dei più famosi khan mongoli; il Palazzo della Cultura, che ospita la Galleria Nazionale Mongola di
Arte Moderna e numerose altre istituzioni a carattere culturale; il Teatro di Stato dell’Opera e del Balletto. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione a bordo dell’aereo, pranzo in ristorante locale, cena in hotel. 3° giorno / Ulaanbaatar – Darkhan – Monastero di Amarbayasgalant (il monastero più integro della Mongolia) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord per Darkhan, la seconda città della Mongolia. Pranzo in ristorante locale. Si procede verso ovest per il Monastero di Amarbayasgalant considerato una delle tre più importanti istituzioni buddhiste della Mongolia (insieme all’Erdene Zuu di Karakorum e al Gandan di Ulaan Baatar), nonché il complesso religioso più integro del paese. “Un tempio meraviglioso, situato in mezzo a una prateria sconfinata, un complesso architettonico rosso amaranto che spunta in fondo a una valle dopo ore di viaggio in cui l'occhio non ha incontrato altro che mandrie di cavalli e di pecore, cammelli, yak, aquile, e qualche tenda circolare di feltro bianco”. Il complesso fu costruito tra il 1727 e il 1736 per commemorare Zanabazar, il grande scultore- monaco-statista mongolo, il cui corpo mummificato vi fu trasferito nel 1779. Il monastero è completamente in stile manciù, fino alle iscrizioni, alla pianta simmetrica e allo schema di colori imperiale. Purtroppo 10 dei 37 templi che costituivano il monastero sono stati distrutti durante le purghe sovietiche degli anni Trenta, quando vennero uccisi quasi tutti i monaci che vi abitavano. Il monastero fu sottoposto a un’ampia opera di restauro tra il 1975 e il 1990 con l’aiuto dell’UNESCO. Attualmente vi risiedono un centinaio di monaci. Pernottamento in campo turistico di ger. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in campo di ger. La ger è la tipica tenda dei nomadi della steppa dell’Asia Centrale (il termine yurta, più comune utilizzato in occidente per indicare la tenda dei nomadi, è di origine russa e non mongola). Ha la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alta e spaziosa assomiglia a una vera e propria abitazione, vi si sta comodamente in piedi ed è dotata di letti con materassi, lenzuola, coperte e una stufa a legna centrale. Le docce e le toilette sono in condivisione.
Nato nel 1653, Zanabazar è uno dei personaggi più eclettici e di maggiore rilievo della storia mongola.Alla tenera età di tre anni fu riconosciuto come un possibile gegen (santo), così, quando raggiunse i 14 anni, fu inviato in Tibet per studiare il buddhismo sotto la tutela del Dalai Lama. Già discendente di Gengis Khan, egli fu anche proclamato una reincarnazione del ramo Jonangpa del buddhismo tibetano, e divenne il primo Bogd Gegen (capo buddhista reincarnato della Mongolia). Mentre si trovava in Tibet, Zanabazar apprese l’arte della fusione del bronzo. Tornato in patria diede il via a un periodo di rinascimento artistico per la Mongolia, e divenne il più grande scultore del paese. La tradizione vuole che nel tempo libero egli abbia inventato il soyombo, il simbolo nazionale della Mongolia, e riformato la scrittura mongola. Zanabazar ebbe anche un ruolo nella politica del paese, e la sua lotta contro Galdan, il capo dell’impero zungariano, ebbe come conseguenza l’avvento dei Manciù e l’assoggettamento della Mongolia alla Cina. Zanabazar morì a Pechino nel 1723. Il suo corpo fu portato a Urga (l’odierna Ulaabaatar) e più tardi venne tumulato in uno stupa nel monastero di Amarbayasgalant. 4° giorno / Monastero di Amarbayasgalant – Bulgan – Riserva Naturale dell’Uran-Togoo Tulga Uul – Khutag Ondor (circa 350 km) Il cuore agricolo della Mongolia, le mandrie di cavalli al pascolo, la riserva dei vulcani spenti Presto al mattino, dopo la prima colazione, partenza verso ovest attraverso la provincia di Bulgan che si caratterizza per una curiosa mescolanza di paesaggi. Il sud è costituito da aride praterie mentre il nord è verdeggiante e possiede abbastanza foreste da sostenere una piccola industria del legname. Sparsi al centro vi sono circa 50.000 ettari di terra coltivati a grano e ortaggi, che rappresentano il cuore agricolo della Mongolia. In questa zona ci sono anche molti allevamenti di cavalli e non mancherà l’occasione di fermarsi presso una famiglia di allevatori per conoscerne la vita di tutti i giorni e assaggiare l’airag, la bevanda nazionale, che consiste in latte di giumenta fermentato. Nel pomeriggio si raggiunge la Riserva Naturale dell’Uran-Togoo Tulga Uul, dove sorgono i vulcani spenti Uran Uul e Togoo Uul. Si prosegue per Khutag Ondor. Pernottamento in campo turistico di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger
5° giorno / Khutag Ondor – Moron – Khatgal (circa 300 km) La più bella provincia della Mongolia dominata dal magnifico Lago Khovsgol conosciuto come la “Madre delle Acque” Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Moron, il capoluogo dell’aimag (provincia) più settentrionale della Mongolia. Si prosegue verso nord per Khatgal attraverso un territorio di alte foreste di taiga, laghi cristallini, corsi d’acqua ed erba rigogliosa. L’estate piovosa accresce la bellezza dello scenario con la formazione di arcobaleni sopra i prati costellati di ger bianche, dove pascolano cavalli e yak. Arrivo a Khatgal, la porta di accesso al Lago Khovsgol, uno degli angoli più incantevoli della Mongolia. Pernottamento in campo turistico di ger nei pressi del lago. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger Il Lago Khovsgol, che è il secondo lago più esteso di tutta l’Asia, è un bacino immenso di acqua dolce (al centro misura più di 260 metri di profondità). Si estende per 136 chilometri da nord a sud e 36 chilometri da ovest a est e ha una superficie di 2.760 chilometri quadrati. E’ situato a un’altezza di 1.650 m.s.l.m. E’ curioso il fatto che ben 90 fiumi immettano le loro acque nel lago, mentre soltanto un fiume ne esca. Ma non sono certo le misure a giustificare l’interesse per questo lago ma piuttosto il blu, la trasparenza e la purezza delle sue acque (è infatti potabile) e il pittoresco scenario di foreste e montagne che lo circondano (il Monkh Saridag Uul raggiunge i 3.491 metri). Il lago è sacro per i Mongoli che gli hanno dato l’appellativo di "Madre delle acque". Durante il lungo inverno la sua superficie gela raggiungendo uno spessore di ghiaccio di oltre un metro e resta gelato fino ai mesi di Maggio e Giugno. 6° giorno / Khatgal Il Naadam Festival, una vera e propria festa nazionale che si tramanda dai tempi di Gengis Khan Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alle principali manifestazioni del Festival Naadam. Ogni anno, in occasione dell’anniversario della rivoluzione mongola del 1921, nei giorni 10-11-12 Luglio, la Mongolia celebra il Naadam, il festival più popolare e più importante del paese. Una vera e propria festa nazionale che si tramanda dai tempi di Genghis Khan, quando i nomadi e gli eserciti mongoli si riunivano per mettere in atto gare sportive e spettacolari rappresentazioni di caccia. Musiche e danze danno inizio alla festa, in cui gli uomini si battono nella specialità della lotta, lo sport nazionale, per conquistare il titolo di “Leone della Mongolia”. Tocca poi agli arcieri, uomini e donne, affrontarsi in gare di tiro con l’arco. I bambini invece si sfidano in avvincenti
corse a cavallo, forse le gare più seguite del festival, dove però i protagonisti sono gli equini e non i fantini. Migliaia di persono provenienti da tutto l’aimag si raccolgono a Khatgal per celebrare la festa. Sicuramente l’esperienza di un Naadam vissuto in un capoluogo di provincia è molto più autentica rispetto a quella di un Naadam a Ulaanbaatar. Pernottamento in campo turistico di ger nei pressi del lago. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 7° giorno / Lago Khovsgol – Moron – Ulziit Khishing Camp (circa 210 km) Le ridenti praterie mongole intervallate da piccole catene montuose e disseminate di erbe e fiori profumati Dopo la prima colazione partenza verso sud per Moron. Quindi si prosegue attraverso la porzione meridionale della regione di Khovsgol tra le ridenti praterie mongole intervallate da piccole catene montuose. L’estate porta con se una profusione di fiori selvatici e lo scioglimento della neve riempie i fiumi, molti dei quali scorrono verso nord fino alla “Madre delle acque”. Nel pomeriggio arrivo all’Ulziit Kishig Camp nei pressi del Monte Shivert. Pernottamento in campoturistico di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 8° giorno / Ulziit Khishing Camp – Tariat (circa 150 km) Il Lago Terkhin Tsagaan, il “grande lago bianco” e il Vulcano Khorgo Dopo la prima colazione si continua verso sud per il villaggio di Tariat per giungere sulle sponde dello splendido Lago Terkhiin Tsagaan, il “grande lago bianco”, che formatosi molti millenni fa, giace tra colate laviche e crateri di vulcani spenti. Non lontano si trova il Vulcano Khorgo che, dalla sommità del cratere, raggiungibile con una breve camminata, offre un panorama che lascia senza fiato: una distesa di nere rocce basaltiche, punteggiate da larici siberiani, che si stagliano sullo sfondo blu turchese del lago. Visita della curiosa “ger di basalto”, una bolla di lava solidificata così denominata perché ha la forma di una ger. Pernottamento in campo turistico di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger
9° giorno / Tariat – Karakorum (circa 280 km) Le rovine dell’antica capitale dell’impero mongolo e il monastero di Erdene Zuu Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Karakorum, l’antica capitale dell’impero mongolo. Karakorum, potente e splendida ai tempi di Gengis Khan, fu costruita nel XIII secolo sulle sponde del fiume Orkhon. La visita più interessante è sicuramente quella di Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche “suburga” (stupa), tante quanti sono i grani del rosario buddhista; all’interno delle mura vi sono un grande stupa e numerosi templi buddhisti ricchi di preziosi affreschi, statue e oggetti di culto. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci furono uccisi o deportati). Un monastero in stile tibetano è ora attivo e se fortunati si può assistere alle cerimonie religiose e alle preghiere dei monaci della setta dei “berretti gialli”. Pernottamento in campo turisticodi ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 10° giorno / Karakorum – Monastero di Shank – Valle di Orkhon (circa 170 km) Il Monastero Occidentale, la culla della civiltà mongola e la cascata sul fiume Orkhon Dopo la prima colazione partenza verso sud per la visita dello Shank Khiid, in passato noto come Monastero Occidentale, che come l’Erdene Zuu è sopravvissuto in parte alle devastazioni del 1937. Lo Shank era famoso per il suo legame con la figura del grande Zanabazar e si dice che una volta abbia anche ospitato il vessillo militare nero di Gengis Khan. Un tempo vi dimoravano oltre 1500 monaci. Si riparte verso sud-ovest per la Valle di Orkhon, culla della civiltà mongola e per molti secoli sede del potere imperiale delle steppe. La valle, per la sua importanza storica e per la bellezza dei suoi paesaggi, è stata dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2004, quale esempio di evoluzione delle tradizioni pastorali nomadi nell’arco di due millenni. Qui il fiume Orkhon, che scorre verso nord per un incredibile tratto di 1.120 km prima di confluire nel maestoso Selenge Gol, si getta in una gola formatasi circa 20.000 anni fa da una combinazione di eruzioni vulcaniche e terremoti, e da origine a una bella cascata. Nota anche come Ulaan Tsutgalan, la cascata, alta circa 20 metri, appare nel suo massimo splendore dopo una pioggia abbondante. Pernottamento in campo di ger.
Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 11° giorno / Valle di Orkhon – Khujirt – Ongiin Khiid (circa 280 km) Dagli spettacolari paesaggi di dolci colline e prateriei ai monasteri in rovina Dopo la prima colazione partenza verso est per la cittadina di Khujirt, rinomata per le sue sorgenti termali e la stazione climatica. Si prosegue verso sud, lungo semplici piste sterrate, attraverso estesi e spettacolari paesaggi di dolci colline e praterie che danno la sensazione di muoversi in ambienti primordiali di grande libertà. Frequenti gli incontri con i cavalieri della steppa che percorrono le immense distese dell’altopiano al seguito delle mandrie di bestiame. Si raggiunge una suggestiva piccola area montuosa dove un’ansa del fiume Ongiin delimita i resti di due monasteri in rovina, il Barlim Khiid sulla sponda settentrionale e il Khutagt Khiid su quella meridionale. Nel suo insieme il complesso è conosciuto con il nome di Ongiin Khiid. Grazie all’attività di un gruppo di monaci e alla devozione popolare, nel 2004 sono stati completati i lavori di costruzione di un nuovo tempio. Pernottamento in campo turistico di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 12° giorno / Ongiin Khiid – Bayanzag – Gobi meridionale (circa 220 km) Le rupi fiammeggianti e il ricercatore Roy Chapman Andrews che ha ispirato il personaggio cinematografico di Indiana Jones Dopo la prima colazione partenza verso sud, il territorio diventa progressivamente desertico fino ad arrivare a Bayanzag che letteralmente significa “ricca di arbusti saxaul” ma comunemente nota come “rupi fiammeggianti” per il colore rosso che le formazioni di arenaria assumono al tramonto. Il luogo è famoso perché nel 1921 il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì, durante una spedizione scientifica, il più grande e più importante giacimento paleontologico al mondo di scheletri e di uova di dinosauri. Si prosegue verso sud in prossimità del Parco Nazionale di Gurvan Saikan. Pernottamento in campo di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger Roy Chapman Andrews in realtà era giunto in Mongolia per trovare l’anello mancante nella storia dell’evoluzione umana e per provare la teoria formulata da Henry Osborn, secondo cui l’Asia centrale era stata il nucleo originario della diffusione della vita dei mammiferi. Egli non trovò mai prova di questa teoria, tuttavia trovò tracce di una popolazione antica di 20.000 anni che soprannominò
“abitanti delle dune”. A causa degli ostacoli insostenibili nel lavoro sul campo, causati dai banditi cinesi e dalla polizia segreta sovietica, Andrews abbandonò gli scavi non completati dopo circa cinque spedizioni. Sempre equipaggiato con cappello di feltro, tenuta kaki e fucile al fianco, Andrews è stato considerato il modello su cui è basato il personaggio holliwoodiano di Indiana Jones. 13° giorno / Gobi meridionale – Khongoriin Els (circa 200 km) Il Parco Nazionale Gurvan Saikhan e le grandi dune del deserto del Gobi Dopo la prima colazione partenza verso ovest in un ambiente sempre più desertico Si fa ingresso nel Parco Nazionale Gurvan Saikhan, che significa le “tre bellezze” in riferimento ai tre crinali montuosi che caratterizzano la parte terminale dei Monti Altai. Oltre alle montagne il parco ricomprende zone desertiche con formazioni di arenaria e dune di sabbia. La scarsa vegetazione della steppa desertica (molte piante fioriscono solamente dopo forti piogge) rappresenta il sostentamento di particolari specie di animali. Si attraversa una regione davvero remota dove, se fortunati, è possibile avvistare sparuti branchi di gazzelle e kulan (gli asini selvatici dell’Asia centrale). Si raggiungono quindi le più alte dune del Gobi (anche 100 m): le affascinanti Khongoriin Els, un ondulato e spettacolare cordone di sabbia che si estende per oltre un centinaio di chilometri. Escursioni a piedi o a dorso di cammello (opzionale) in quest’affascinante area per ammirare il paesaggio dall’alto delle dune, alla cui base si trova un inaspettato ruscello. Pernottamento in campo turistico di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 14° giorno / Khongoriin Els – Valle di Yol – Gobi meridionale (circa 200 km) Il Parco Nazionale Gurvan Saikhan e la Valle delle Aquile Dopo la colazione partenza verso est, attraverso il deserto del Gobi, costeggiando le montagne che delimitano il Parco Nazionale Gurvan Saikan, si raggiunge la Valle di Yol, chiamata la “Valle delle Aquile” per via della notevole quantità di rapaci che vi nidificano. Questa valle non è altro che un profondo canyon di origine vulcanica che si apre improvvisamente nella sconfinata piana del deserto; oltre alle aquile e agli avvoltoi si possono avvistare, se fortunati, pecore
selvatiche, stambecchi e marmotte. Una breve passeggiata a piedi permette di scoprire a distanza ravvicinata la fauna e l’ambiente di questo angolo selvaggio di deserto, dove incredibilmente fino a pochi anni fa nel punto più stretto del canyon si potevano osservare gli ultimi resti di un ghiacciaio. Interessante all’ingresso del parco il piccolo museo. Pernottamento in campo turistico di ger. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 15° giorno / Gobi meridionale – Dalanzadgad – Ulaanbaatar (circa 50 km) Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Dalangzadgad per l’imbarco sul volo per Ulaanbaatar. Nel pomeriggio visita del Monastero di Gandan, il “luogo meraviglioso della gioia completa”, non solo il più grande e importante monastero della Mongolia, ma anche uno dei monumenti più imponenti della capitale. La sua costruzione ebbe inizio nel 1838 per ordine di Bogd Gegen. Come la maggior parte dei monasteri mongoli fu pesantemente colpito nel corso delle purghe staliniane del 1937. Fu in parte risparmiato dai comunisti per dimostrare la loro finta tolleranza religiosa agli stranieri in visita ufficiale. La maggiore attrazione del complesso monastico è il magnifico edificio bianco del Migjid Janraisig Sum, con una enorme statua di Avalokitesvara, il Bodhisattava della Compassione, alta ben 26 metri. Si continua con la visita del Palazzo d’inverno del Bogd Khaan, l’edificio in cui visse per venti anni l’ottavo Buddha vivente nonché ultimo stravagante re della Mongolia alla fine del XIX secolo, Jebtzun Damba Hutagt (chiamato Bogd Khan). Per motivi poco chiari i russi risparmiarono il palazzo dalla distruzione e lo trasformarono in museo. Il palazzo estivo, sulle rive del Tuul Gol, fu invece completamente distrutto. Il complesso è costituito da vari edifici e cortili, il vero e proprio Palazzo d’Inverno è un edificio bianco in stile russo nel cui interno sono esposti magnifici thangka, costumi, mobili e oggetti preziosi appartenuti al Bogd Khan. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger 16° giorno / Ulaanbaatar – Italia Presto al mattino trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea Turkish Airlines per l’Italia via Istanbul. Arrivo a Milano Malpensa nel tardo pomeriggio. Pasti: colazione con breakfast-box, pranzo a bordo.
Sistemazioni previste: Ulaanbaatar: Bayangol Hotel, 4* o similare (1 notte) Amarbayasgalant: Amarbayasgalant Ger Camp o similare (1 notte) Khutag Ondor: Khutag Ondor Ger Camp o similare (1 notte) Khatgal: Alagtsar Ger Camp o similare (2 notti) Ulziit Kishig: Ulziit Kishig Ger Camp (1 notte) Tariat: Maikhan Tolgoi Ger Camp (1 notte) Karakorum: Urguu Ger Camp o similare (1 notte) Valle di Orkhon: Talbiun Ger Camp o similare (1 notte) Ongiin Khiid: Ongiin Nuuts Ger Camp o similare (1 notte) Gobi meridionale: Gobi Mirage Ger Camp o similare (1 notte) Khongoriin Els: Gobi Erdene Ger Camp o similare (1 notte) Gobi meridionale: Gobi Mirage Ger Camp o similare (1 notte) Ulaanbaatar: Bayangol Hotel, 4* o similare (1 notte)
Altre informazioni: ________________________________________________ Organizzazione e trasporti – Si utilizzano esclusivamente moderni automezzi fuoristrada giapponesi tipo Toyota Land Cruiser, Mitsubishi o similari 4x4, con massimo 3 passeggeri per auto (una vetture potrebbe avere 4 passeggeri). Volo di linea domestico Dalanzadgad-Ulaanbaatar. Guida locale di lingua inglese e accompagnatore italiano da un minimo di 9 partecipanti. Pernottamenti e pasti – Pernottamenti in hotel 4* a Ulaanbaatar. Pernottamenti in ger a 4 posti utilizzate da 2 persone (o anche in singola con supplemento) in tutti gli altri luoghi. Nei campi di ger i servizi (bagni e docce) sono in comune. I pasti vengono consumati in ristoranti locali o nei ristoranti dei campi di gher. Alcuni pranzi sono a picnic. Clima – Temperato-caldo e secco. Nei mesi estivi (Giugno-Settembre) temperature diurne medie di 20°-25° che possono raggiungere anche i 30° nel deserto di Gobi. Elevata escursione termica con temperature notturne fresche, ma anche fredde se spira il vento dalla Siberia. Possibilità di qualche pioggia nelle regioni centrali e settentrionali nei mesi estivi. Verso la metà di Agosto le temperature diurne possono arrivare a 10°-15°. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. L’organizzazione dispone di un pronto soccorso. Formalità burocratiche – Da Gennaio 2016 è nuovamente richiesto il visto per gli italiani che si recano in Mongolia. Al visto consolare provvede la nostra organizzazione. Necessario il passaporto, firmato in originale, con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza, due pagine libere, una foto formato tessera a colori e recenti e il modulo, debitamente compilato e firmato. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse paesaggistico e culturale. Alcune tappe lunghe su piste, ma che si svolgono sempre di giorno date le numerose ore di luce durante i mesi estivi. Mezzi di trasporto molto buoni e comodi. Le sistemazioni nelle gher sono confortevoli, ma è necessario un buon spirito di adattamento per i bagni che sono in comune. Alimentazione discreta, con pochi prodotti freschi, parzialmente integrata da prodotti portati dall’Italia. I pasti a mezzogiorno sono spesso a picnic.
QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano: € 4.350 base 9-12 partecipanti con nostro accompagnatore Da aggiungere: - partenza da altre città su richiesta - supplemento singola (hotel e ger) € 430 - tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 330 (circa) - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica € 90 - visto consolare Mongolia € 95 N.B. Il supplemento singola è eliminabile in caso di condivisione camera doppia con altro partecipante, previa verifica disponibilità. Data di partenza: - da lunedì 6 a martedì 21 Luglio 2020 OPERATIVO VOLI: TK 1874 06 LUG MILANO MALPENSA – ISTANBUL 10:30-14:20 TK 236 06 LUG ISTANBUL – ULAANBAATAR 18:20-07:45+1 TK 237 21 LUG ULAANBAATAR – ISTANBUL 09:15-12:55 TK 1875 21 LUG ISTANBUL – MILANO MALPENSA 16:25-18:15 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. La quota comprende: Voli di linea in classe economica, trasporti con automezzi fuoristrada, i pernottamenti in hotel e ger, pensione completa per tutto il viaggio, guida locale di lingua inglese e accompagnatore italiano a partire da 9 partecipanti, gli ingressi ai Parchi Nazionali, ai Musei, assicurazione come specificato, dossier informativo sul paese. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, l’assicurazione integrativa facoltativa, il visto d’ingresso, tutto quanto non espressamente specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90 in vigore nel mese di Gennaio 2020. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 23.01.2020 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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