Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua

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Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua
Mortal Kombat 11 Aftermath,
la storia continua

Mortal Kombat 11 Aftermath arriva a oltre un anno dall’uscita
del giocooriginale, Netherrealm Studios ha aggiornato il suo
titolo di lotta dando prova di voler supportare il gioco
ancora a lungo e con contenuti di gran valore. Non è la prima
volta che la software house statunitense rilascia nuovi
contenuti dedicati al picchiaduro. Nel corso di questi mesi,
infatti, Mk11 ha visto l’arrivo di nuovi combattenti, tra cui
Sindel, Shang Tsung, Terminator, Spawn, Joker e Nightwolf.
Insieme a loro, sono arrivati anche diversi Skin Pack, che
hanno aggiunto costumi alternativi ai personaggi presenti
nella rosa dei combattenti. Tuttavia Aftermath rappresenta
qualcosa di più ambizioso. Oltre all’arrivo di Sheeva, Fujin e
Robocop, infatti, il DLC aggiunge nuovi capitoli per la
modalità storia, approfondendo ulteriormente il finale della
storia. La prima cosa che salta all’occhio una volta che si
lancia Mortal Kombat 11 Aftermath è senza dubbio la nuova
mini-campagna: si tratta di un’appendice che narra gli eventi
che si svolgono subito dopo gli atti conclusivi del gioco
Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua
originale. È un sequel   a tutti gli effetti, che aggiunge nuovi
contenuti nonché una     a dir si voglia più “accurata” fine
all’epopea vissuta in    Mortal Kombat 11, senza però rovinare
nulla della precedente   esperienza.

 Con il pretesto del viaggio nel tempo, i protagonisti avranno
l’occasione di rimaneggiare parte della storia già raccontata,
espandendone la prospettiva. Ciò che a nostro avviso è davvero
molto originale in questo mini-sequel è che i protagonisti non
saranno “i soliti buoni”, come Johnny Cage o Liu Kang, bensì
tutti quei personaggi “secondari” post-lancio che non avevano
ancora trovato un posto nella sceneggiatura originale. Grande
spazio quindi vengono dati a Sindel e Nightwolf, ma
soprattutto a Shan Tsung, che risulta essere un personaggio
davvero carismatico grazie alla recitazione sopraffina ed
ammiccante di Cary Hiroyuki Tagawa, ovvero lo Shan Tsung del
film originale del ’95. Parlando di trama, proprio Shang
Tsung, accompagnato stranamente da Fujin e in un secondo
momento dall’imponente Sheeva, trasporta tutti nel passato per
portare a termine il suo folle piano. Il risultato finale di
questo Mortal Kombat 11 Aftermath? Un’ottima storia, colma
d’azione e qualche colpo di scena, perfettamente condensata in
sei capitoli ricchi di combattimenti e nuove location, per una
durata complessiva che supera generosamente le tre ore,
realizzate ancora una volta con una qualità cinematografica
decisamente spettacolare. A livello di trama lo stile
narrativo è ancora una volta quello leggero che andava forte
negli anni 90, fatto di pretesti semplici e frasi a effetto,
ma se si è apprezzato quanto visto nella prima story mode, in
questa ci sarà da divertirsi davvero. Da segnalare poi che in
Mortal Kombat Aftermath è anche previsto il doppio finale,
starà a chi gioca scegliere se far trionfare il bene o il
male. Detto ciò, a nostro avviso, nonostante ci si trovi
dinanzi a un contenuto senz’ombra di dubbio da “tripla A”,
creato con altissimi valori produttivi, il prezzo di 39,99€ è
a nostro avviso un tantino esagerato. Anche l’introduzione dei
nuovi “Kombattenti” a nostro avviso non serve a giustificare
Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua
un esborso di denaro che si avvicina al prezzo pieno di un
gioco in uscita.

Volendo esaminare i tre personaggi aggiunti in Mortal Kombat
11: Aftermath, possiamo dire che essi hanno stili e difficoltà
diverse tra loro. In altri termini, il Kombat Pack risulta
eterogeneo, accontentando in questo modo ogni tpo di
giocatore. Tra i tre Fujin rappresenta senza ombra di dubbio
il combattente più riuscito, ma anche il più complesso da
usare. Il Dio del Vento gode infatti di un pattern molto
veloce ma che, al contempo, può utilizzare mosse speciali a
distanza per continuare ad opprimere l’avversario. Si tratta
di un personaggio piuttosto imprevedibile, considerando la
possibilità     di  incatenare     combo   o  interromperle
repentinamente. Come detto, però, tali potenzialità sono
difficili da gestire, soprattutto per un neofita. Per questi
giocatori la scelta migliore potrebbe ricadere su Sheeva,
probabilmente la più bilanciata tra i tre. Le sue mosse
vengono concatenate con facilità, mentre la sua velocità di
movimento è nella media. Ottime le mosse speciali, che
permettono di infastidire il giocatore da ogni distanza. Oltre
alla classica palla di fuoco, la combattente di razza Shokan
gode di una presa da vicino e dell’iconico salto in aria con
cui schiaccia a terra l’avversario. Lo stile di Robocop invece
risulta piuttosto goffo, basandosi principalemente sullo
zoning. In altre parole, il personaggio risulta efficacie solo
se utilizzato dalla distanza, facendo largo uso di bombe
esplosive, strisce chiodate, fucili o pistole. Tuttavia molti
giocatori potrebbero amare questo stile e non è da escludere
che durante gli scontri online potrebbe risultare fastidioso
averlo come avversario. Nulla da dire sulla rappresentazione
estetica, che mostra una cura fuori dal comune, così come
quella di Sheeva e Fujin. Mortal Kombat 11 Aftermath tra i
contenuti aggiunge in maniera fortunatamente gratuita le Stage
Fatality e le Friendship, che aggiungono tanta carne al fuoco
e ampliano ulteriormente un gioco a nostro avviso già
completo. Ovviamente, le Friendship sono state inserite per
Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua
ogni personaggio del roster, e non solo per i nuovi tre.
Insieme alle Stage Fatality fanno la loro apparizione quattro
nuove arene, tra cui non si può non citare The Pit e
Proiezione Arcade. Mentre la prima risulta probabilmente lo
scenario più iconico della serie, il secondo è un inno al
passato: durante lo scontro, dei proiettori mostrano i vecchi
scenari in 16 bit, facendo riaffiorare bellissimi ricordi ai
fan della serie. Tra le altre cose, con Mortal Kombat 11
Aftermath è arrivata anche una patch di bilanciamento, che ha
cambiato molti degli equilibri del gioco standard. In
particolare, l’aggiunta più interessante riguardano le mosse
“spezzaguardia”. Si tratta di colpi che permettono di
danneggiare i nemici anche durante le combo break o altri
attacchi invulnerabili. Un cambiamento che varia notevolmente
il gameplay, così come lo scenario competitivo.

Sul fronte del gameplay, Mortal Kombat 11 Aftermath si
mantiene fedele alle caratteristiche dei suoi predecessori:
indubbiamente avere i 60 frame al secondo rende l’azione
davvero molto più fluida ed anche l’interazione fra i due
personaggi è molto più precisa e meno lasciata al caso,
rendendo il tutto molto più coinvolgente e responsabilizzante.
Sotto il profilo grafico, la versione Xbox One da noi provata,
si è dimostrata veramente uno spettacolo per gli occhi:
animazioni esaltanti, dettaglio dei particolari sensazionale
per ogni personaggio. Pollice in alto anche per il sonoro: le
musiche di sottofondo svolgono bene il loro lavoro ed anche il
doppiaggio in italiano è su livelli eccellenti. Tirando le
somme possiamo dire che con l’espansione Aftermath, Mortal
Kombat 11 viene valorizzato sia per quanto riguarda la storia,
sia per quanto riguarda i combattimenti offline e online. Il
titolo originale già offriva di suo tantissime modalità di
gioco e una rosa di personaggi impressionante, con questo dlc
possiamo senz’ombra di dubbio dire che il titolo viene ancora
di più valorizzato. Unica pecca, il costo un pochino elevato,
ma che in ogni caso è giustificato dalla squisita qualità del
prodotto. Insomma, se volete il 110 per cento dal vostro
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Mortal Kombat 11, Afetrmath si rivela essere un acquisto
obbligatorio.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9,5

Sonoro: 9

Gameplay: 9

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise

Facebook, adesso è possibile
“ripulire” il proprio profilo
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Facebook, il social network più famoso del mondo di proprietà
di Mark Zuckerberg, rende più facile fare tabula rasa del
proprio passato virtuale ripulendo la bacheca – e la propria
immagine – da foto, video e frasi che non si vogliono più
vedere o far vedere agli altri. Il social network ha infatti
introdotto una nuova sezione, chiamata Manage Activity, che
consente di nascondere o cancellare in blocco i vecchi post.
“Che tu stia entrando nel mercato del lavoro dopo il college,
o stia voltando pagina dopo la fine di una relazione, sappiamo
che le cose cambiano nella vita delle persone e vogliamo
renderti più facile curare la tua presenza su Facebook per
riflettere più accuratamente chi sei oggi”, spiega Facebook in
un post. La nuova sezione consente di gestire da un unico
luogo quello che compare sulla bacheca. I vecchi post che si
vogliono conservare come ricordo ma non far vedere agli altri,
ad esempio alcuni del periodo scolastico, possono essere
archiviati. I post di cui ci si vuole sbarazzare, invece,
possono essere buttati nel cestino, dove resteranno per 30
giorni prima di essere eliminati. In questo modo l’utente ha
un mese di tempo per ripensarci. Per semplificare la messa a
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nuovo del profilo, spiega ancora Facebook, si potrà agire su
molteplici post in una sola volta, decidendo ad esempio di
eliminare tutti quelli pubblicati in un determinato lasso di
tempo o quelli in cui è presente una persona che non si vuole
più avere sulla bacheca. Insomma, se nella vita reale molto
spesso non è possibile porre rimedio a scelte sbagliate, a
frasi dette nei nervi o ad azioni commesse, con Facebook
invece sarà possibile rimettere a nuovo il proprio profilo e
far sapere di se soltanto ciò che si vuole.

F.P.L.

Mafia 2 definitive edition,
ritorno a Empire Bay

Mafia 2 torna in edizione rimasterizzata per Xbox One,
PlayStation 4 e Pc. Vi state chiedendo se vale la pena di
mettere le mani su questa edizione definitiva del secondo
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capitolo di una delle trilogie più amate di sempre? Bene,
leggendo questo articolo scoprirete il nostro giudizio. Sono
passati dieci anni dal ritorno di Vito Scaletta a “Empire
Bay”, una New York postbellica di fine anni ’40 controllata
dalle cosche mafiose, attraversata da pesanti Buick cromate e
animata da PlayStation 3 e Xbox 360. Dieci anni spesi dallo
studio Hangar 13 ad arricchire di DLC il terzo capitolo della
serie Mafia, quello meno apprezzato da critica e fan. Tornare
a vestire l’abito gessato e la tesa di Vito riporta in effetti
a galla ricordi migliori, a partire dal suo capitolo iniziale,
ambientato in una Sicilia contesa da fascisti e forze alleate
che si presta al ruolo di tutorial e chiarisce subito come la
migliore caratteristica del titolo originale, ovvero la
capacità di dipanare le vicende personali del protagonista su
più anni riuscendo a coinvolgere il giocatore, sia stata
preservata. L’Edizione Definitiva di Mafia 2, chiaramente, non
potrebbe chiamarsi così se, oltre al processo di
rimasterizzazione, non comprendesse anche tutti i contenuti
aggiuntivi diffusi dal momento del lancio. Accanto a qualche
extra decisamente peculiare (come la giacca e l’auto di
Lincoln provenienti direttamente da Mafia 3), nell’apposito
menù sono presenti anche tre DLC, ossia Joe’s Adventure,
Jimmy’s Vendetta e The Betrayal of Jimmy: si tratta di mini
esperienze che espandono l’universo narrativo di Mafia 2,
offrono qualche ora di piacevole divertimento e riescono a
dare al gameplay un sapore lievemente diverso, se paragonato a
quello delle peripezie del protagonista della storia
principale. Ma veniamo alla trama: congedato dopo una missione
durante la seconda guerra mondiale, Vito Scaletta torna a casa
dalla madre e dalla sorella in una Empire Bay ricoperta dalla
neve nel febbraio del 1945. Paragonato ai campi di battaglia
europei, questa città sembra quasi un piccolo paradiso, il
posto perfetto per realizzare il sogno americano. E invece le
strade, pattugliate da sbirri e criminali, si rivelano persino
più pericolose dei territori teatro del secondo conflitto
mondiale. Deciso a non spaccarsi la schiena con un lavoro
onesto per una paga miserabile, Vito preferisce sporcarsi le
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mani di sangue in compagnia del suo amico Joe Barbaro, uno di
quelli che ha gli agganci giusti nelle “famiglie” della città.
E così, tra un incarico e l’altro, tra una rapina e una
vendita illegale di sigarette, Scaletta prova a farsi largo
nelle gerarchie malavitose, ma a un prezzo molto caro. Sin dai
primi momenti, si comprende che è proprio il comparto
narrativo l’aspetto distintivo di Mafia 2, caratterizzato
com’è da uno stile più smargiasso in confronto a quello del
primo, leggendario episodio. Volendo azzardare un paragone
cinematografico, in questo secondo capitolo della saga si
respira lo stesso spirito spaccone e spavaldo visto in Quei
Bravi Ragazzi di Scorsese, in costante bilico tra umorismo,
violenza e dramma.

Per chi non avesse giocato il titolo al momento dell’uscita è
bene ricordare che a livello di gameplay Mafia II è un titolo
che lancia il giocatore in una serie di missioni che
scandiscono il passaggio del tempo tra un risveglio e un nuovo
momento di riposo. Non esiste mai la reale sensazione di avere
libertà di movimento, dettata solo da una città ricchissima di
dettagli, ma ridotta in dimensioni e mortalmente spenta. A
parte una manciata di ristoranti, negozi di abbigliamento e
officine, il resto degli interni sono demandati a missioni
della campagna che circoscrivono la zona unicamente a quello
specifico momento. Per gli appassionati di collezionismo, poi,
il gioco dà la possibilità di dare la caccia ad una
cinquantina di riviste di Playboy e a più di un centinaio di
poster dei ricercati. Quindi se storia principale e dlc non
dovessero bastare, la caccia ai collezionabili di sicuro rende
l’esperienza più longeva. Quel che resta nel gameplay è un
discreto sistema di fuga dalla polizia che non si limita a
giocare con gli incontri con le volanti, ma che richiede di
eliminare anche le tracce dei propri crimini tramite il cambio
di vestiti, della targa dell’auto o la riverniciatura. Mafia
II era graficamente sontuoso già alla sua uscita, con questa
revisione, realizzata dai ragazzi di d3t, il risultato finale
non viene stravolto, ma la risoluzione di tutti quegli
Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua
elementi precedentemente lasciati in disparte sono stati
curati e valorizzati con grande cura. Questo comporta un
livello di dettaglio generalmente molto buono, che non rinnova
i modelli o aggiunge poligoni lì dove non esistono, ma che
lavora con la luce e la rifrazione in una maniera davvero
intelligente, arrivando a vette straordinarie per quanto
riguarda soprattutto gli esterni egli interni delle
automobili, elemento molto sentito della produzione. Meno
impressionanti, anche se anch’essi migliorati, sono i modelli
di personaggi secondari e passanti, così come di fondali che
sentono, in questo caso, il peso del tempo e della mancata
cura già alla sua uscita originale. Il doppiaggio in italiano
è rimasto quello mediamente discreto di dieci anni fa, che
alterna personaggi sufficientemente interessanti, ad altri
invece totalmente fuori luogo. Splendida come sempre la
colonna sonora, sia originale che su licenza, con una serie di
brani che hanno fatto la storia della radio a cavallo tra gli
anni ’40 e ’50. Tirando le somme, possiamo quindi dire che
l’edizione definitiva di Mafia 2 aggiorna agli standard
odierni parte del suo aspetto grafico, producendo un ambiente
di gioco ancora affascinante, ma mostra il fianco quanto a
libertà d’azione e ritmo. Il nostro consiglio è quello di
farci un pensiero se si amano le atmosfere alla Goodfellas e
non si sogna altro che accompagnare per bordelli due
malavitosi ubriachi con un cadavere nel portabagagli. Insomma,
con Mafia 2, nonostante i segni dell’età si riescono a
percepire bene il divertimento è comunque assicurato.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8
Francesco Pellegrino Lise

Smartphone, in Italia il
mercato crolla del 21 per
cento

L’epidemia di coronavirus e il conseguente lockdown hanno
colpito duramente anche il mercato italiano degli smartphone,
che nel primo trimestre ha registrato vendite in crollo del
21% su base annua. A riferire il dato sono gli analisti di
Counterpoint, secondo cui si tratta del risultato peggiore
riportato in Europa. Tra le aziende, Samsung resta prima con
il 39% del mercato italiano. Seguono Huawei e Apple, appaiate
al 20%.   Stando a quanto diffuso dai ricercatori, da gennaio
a marzo le vendite di smartphone in Europa sono diminuite del
7% su base annua. A livello europeo Samsung mantiene la
leadership ma la sua quota scende dal 31 al 29%. Apple tiene,
cresce di un punto percentuale e scavalca Huawei piazzandosi
al secondo posto con il 22%. Huawei passa invece dal 23 al 16%
e scivola in terza posizione. Le vendite di Huawei “sono
diminuite del 43% su base annua, a causa delle sanzioni Usa
che continuano a colpire”, osserva l’analista Abhilash Kumar.
A guadagnare del calo europeo di Huawei è principalmente
Xiaomi, che registra una crescita del 145% nel trimestre,
seguita da Oppo. Xiaomi è infatti passata dal 4 al’11% di
quota di mercato; Oppo dall’1 al 3%. Guardando ai mercati
principali, in cui rientra anche l’Italia, il Regno Unito ha
subito un calo dell’8%. Qui in testa c’è Apple, con un solido
49% di market share; Samsung è al 23% e Huawei al 10%. In
Germania la flessione è stata dell’11%. Sul podio dei
costruttori c’è Samsung (35%) davanti a Apple (32%) e a Huawei
(13%). In Francia le vendite di smartphone sono diminuite del
9%. Samsung detiene il 35%, Apple il 32% e Xiaomi il 13%. In
Russia la flessione è stata contenuta all’1%. A guidare la
classifica delle vendite è Huawei con il 33%, seguita da
Samsung (19%) e da Xiaomi (18%). Insomma, anche un mercato
solido come quello degli smartphone ha subito un duro colpo a
causa del virus. Riuscirà nei prossimi mesi a riconquistare
quanto perso in questi mesi di lockdown? Non resta altro che
aspettare e incrociare le dita.

F.P.L.

App immuni: da domani parte
la  sperimentazione                               in       4
regioni

“Non dobbiamo credere che questa emergenza sia finita:
l’emergenza finirà solo quando verrà scoperto il vaccino e
quando sarà prodotto in maniera sufficiente per rendere immuni
tutti i cittadini che devono esserlo”. Così il commissario per
l’emergenza Domenico Arcuri ha risposto a ‘1/2 ora in più’ su
Rai3 a chi gli chiedeva se fossimo fuori dall’emergenza. In
questi mesi, ha aggiunto, “gli italiani sono stati
straordinari e con i loro comportamenti hanno permesso di
uscire dal lockdown e di iniziare una nuova fase. Ora dobbiamo
continuare ad essere responsabili capendo che ci è richiesta
la stessa responsabilità che avevamo nel passato”. Ma ci sarà
un ritorno del virus? “Ci sarà una recrudescenza – ha risposto
Arcuri – se non ci comportiamo responsabilmente. Se invece lo
saremo potrà esserci una qualche ulteriore recrudescenza, ma
sarà contenuta”

Arcuri, app scaricata da 2 milioni italiani – La app Immuni
per il contact tracing, che domani inizierà a funzionare in
via sperimentale in 4 regioni, “è stata scaricata da 2 milioni
di italiani”, ha detto Arcuri. “E’ una app molto utile e il
tracciamento è una componente essenziale per questa fase” ha
aggiunto il commissario dicendosi non preoccupato del fatto
che ogni regione sta realizzando una propria App. “Quando
studiavo mi dicevano che la moneta buona scaccia quella
cattiva – ha detto – e sono sicuro che Immuni sarà la più
utile per le esigenze”

Accelerare su ‘caccia’ a asintomatici        – “Bisognerebbe
cominciare a dare la caccia agli asintomatici con una
strategia nazionale, che in una fase come questa sono più
importanti di chi il virus ce l’ha”. Lo ha detto Arcuri
ribadendo che ad oggi l’Italia è in grado di effettuare 92mila
tamponi al giorno a fronte di una capacità, nell’ultimo mese,
di 62mila al giorno. “I test molecolari sono l’unica vera
componente per dire se c’è contagio o pure no e su questo
bisognerebbe fare la caccia agli asintomatici – ha ribadito –
Oggi su questo siamo meno impreparati di come eravamo a marzo,
dunque dobbiamo preparaci e in questa fase accelerare”. Arcuri
ha poi sottolineato che è necessario “far pagare i test
sierologici un prezzo accettabile”.

Continuano  a  scendere                                    i
contagi. Sei le Regioni                                    a
zero covid
Continua a scendere l’incremento giornaliero dei contagi da
coronavirus in Italia. E’ di 234.998 il numero complessivo dei
contagiati, con un incremento rispetto a sabato di 197 casi,
quando si era registrata una crescita di 270. Il dato
comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In
Lombardia i nuovi contagiati sono 125 in più, mentre sabato
l’incremento era stato di 142 casi, pari al 63,4%%
dell’aumento odierno in Italia. Dai dati della Protezione
Civile emerge che sono 6 le Regioni con zero nuovi casi:
Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Calabria, Molise e
Basilicata.

Sono 53 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in
Italia, in calo rispetto alle 72 di sabato. In Lombardia
nell’ultima giornata se ne sono registrate 21, mentre ieri
erano 27. I morti complessivi salgono così a 33.899. Dai dati
della Protezione Civile emerge che ci sono 10 regioni senza
vittime: Marche, Campania, Trentino Alto Adige, Abruzzo,
Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e
Basilicata.

Sono saliti a 165.837 i guariti e i dimessi, con un incremento
di 759. Sabato l’aumento era stato di 1.297.
Sono 287 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia,
6 meno di sabato. Di questi, 107 sono in Lombardia, 3 in meno.
I malati ricoverati con sintomi sono invece 4.864, mai così
pochi dal 9 marzo, con un calo di 138 rispetto a sabato,
mentre quelli in isolamento domiciliare sono 30.111, con un
calo di 471 rispetto a sabato.

Sono 35.262 i malati di coronavirus in Italia, 615 meno di
sabato, quando il calo era stato di 1.099.

In Veneto nelle ultime 24 ore si sono registrati 5 vittime e
un nuovo caso di coronavirus. E’ quanto emerge dal bollettino
quotidiano del ministero della Salute diffuso dalla Protezione
Civile e realizzato con i dati che le Regioni inviano a Roma.
Dal bollettino emerge infatti che i casi totali in Veneto sono
19.183, uno in più di sabato quando se ne sono registrati
19.182. Quanto alle vittime, complessivamente sono 1.954:
nelle ultime 24 ore se ne sono aggiunte 5 in più rispetto alle
1.949 registrate fino alla giornata di sabato.

Sono 125 i nuovi contagiati in Lombardia su 8.005 tamponi
effettuati (1,6% rapporto con i tamponi giornalieri). I
decessi in un giorno sono 21 per un totale di 16.270 da inizio
pandemia. Le persone attualmente positive sono 19.420 (-79).
Il totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia
dall’inizio dell’emergenza a oggi sono 90.195.Le persone
guarite o dimesse sono 183, per un totale di 54.505.In calo il
numero di persone ricoverate in terapia intensiva (107, -3) e
negli altri reparti (2.801, -39).

Sono 43 i nuovi casi di coronavirus a Milano e provincia, di
cui 23 in città. E’ quanto rende noto la Regione Lombardia. Il
totale di casi è ora rispettivamente di 23.408 e 9.942. Solo 7
i nuovi contagiati in provincia di Bergamo (totale 13.558), 19
in provincia di Brescia (15.007) e 19 in quella di Varese
(3.693). Nessun nuovo caso si registra a Lecco e Mantova, uno
soltanto nella provincia di Como e 2 nelle province di Lodi e
Monza. Sotto controllo la situazione anche nelle altre
province: Cremona (+6), Pavia (+12) e Sondrio (+7).

Non si registrano nuove positività al Covid-19 in Sardegna,
invariato anche il numero delle vittime (131). È quanto
rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo
aggiornamento. Sono 1.362 i casi complessivamente accertati
dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati
eseguiti 63.172 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono
in tutto 11, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 48 sono le
persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei
casi positivi comprende 1.130 pazienti guariti (+2 rispetto al
dato precedente), più altri 42 guariti clinicamente. Sul
territorio, dei 1.362 casi positivi complessivamente
accertati, 252 sono stati accertati nella Città Metropolitana
di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro,
872 a Sassari.

Cori,     finisce      l’anno
scolastico: il sindaco scrive
agli studenti
Giunge a conclusione un anno scolastico reso a dir poco
particolare dall’emergenza Coronavirus. Un anno comunque in
cui da un punto di vista amministrativo sono stati compiuti
alcuni passi importanti a beneficio delle strutture
scolastiche della città, come l’inizio dei lavori di
manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico “Don
Silvestro Radicchi” di Giulianello e l’inizio delle procedure
di gara per la messa in sicurezza, contenimento energetico e
abbattimento delle barriere architettoniche della palestra
annessa alla scuola primaria “Virgilio Laurienti” di Cori. Al
termine del percorso particolarmente complicato di quest’anno,
dunque, il sindaco di Cori Mauro De Lillis scrive una lettera
aperta agli studenti:

“Cari bambine e bambini, ragazze e ragazzi, l’anno scolastico
è finito. È stato un anno molto particolare. Siete dovuti
restare a casa e studiare da casa per colpa dell’epidemia, ma
ce l’avete fatta. Bravissimi!

Vi saranno sicuramente mancati i compagni, gli scherzi, le
escursioni didattiche, i lavori in gruppo, le maestre ed i
maestri, le professoresse ed i professori, e magari anche le
loro tirate d’orecchie. Se potessi darvi il voto, darei a
ognuno di voi 10 e lode.

Dobbiamo ringraziare i vostri insegnanti e i vostri genitori
che vi hanno dato una mano in tutti i sensi in questo momento
difficile. Ma oggi voglio ringraziare soprattutto voi, che
siete stati molto bravi a rinunciare a tante cose.

Credo che,   però, avete imparato molto. Non solo le nozioni del
programma    scolastico, ma soprattutto avete imparato che
rinunciare    a un po’ della vostra libertà è stato il modo di
proteggere   voi stessi e contemporaneamente anche gli altri.

Ora che andrete in vacanza, che potrete tornare a correre
all’aperto, che potrete frequentare le piscine, le palestre,
le colonie … vi prego di essere ancora prudenti e di
continuare a rispettare le regole che ci consentono di fermare
il contagio. Solo così potrete tornare a scuola a settembre.
E, mi raccomando: dovete essere più bravi degli adulti. Dovete
essere le sentinelle che fanno rispettare le regole, per il
bene di tutti. Vi auguro, quindi, buone vacanze e un
arrivederci, di persona, a settembre!”.

Veneto, casi coronavirus in
picchiata e zero contagi
Zero positivi e zero morti: oggi per la prima volta in Veneto
non vede crescere i numeri legati al Coronavirus. I positivi
restano fermi a 19.183 (1.085 quelli attualmente positivi al
Covid) e i decessi a 1.954 tra morti ospedalieri e non. Una
tendenza già anticipata dai dati di ieri sera che vedevano una
crescita di 1 positivo e solo 3 decessi.

Non si registrano nuove positività al Covid-19 in Sardegna,
invariato anche il numero delle vittime (131). È quanto
rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo
aggiornamento. Sono 1.362 i casi complessivamente accertati
dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati
eseguiti 63.172 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono
in tutto 11, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 48 sono le
persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei
casi positivi comprende 1.130 pazienti guariti (+2 rispetto al
dato precedente), più altri 42 guariti clinicamente. Sul
territorio, dei 1.362 casi positivi complessivamente
accertati, 252 sono stati accertati nella Città Metropolitana
di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro,
872 a Sassari

Sonia Ricci nuovo presidente
Anbi Lazio: gli auguri di
Coldiretti

“I nostri auguri di buon lavoro al nuovo presidente Anbi,
Sonia Ricci, un ente strategico per un’agricoltura moderna”.
Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri sul
riconoscimento ufficiale arrivato a Sonia Ricci da parte del
Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Un
ringraziamento particolare vogliamo rivolgerlo al Capo di
Gabinetto, Albino Ruberti – aggiunge Granieri – che sta
portando avanti una riforma fondamentale per i consorzi di
bonifica”.
Sonia Ricci, ricoprirà il ruolo precedentemente assegnato al
commissario, l’avvocato Luciana Selmi, che Coldiretti Lazio
ringrazia per il lavoro svolto. Una realtà, quella dell’Anbi,
che gestisce una rete di 16 mila chilometri di canali e
garantisce l’irrigazione su oltre 40 mila ettari destinati
alle coltivazioni agricole. Ambiti nei quali la Regione Lazio
sta investendo, soprattutto in merito alla difesa del suolo e
alle risorse idriche, annunciando progetti per oltre 140
milioni di euro e 248 cantieri da aprire.

Nei giorni scorsi sono stati annunciati 7 milioni di euro da
destinare all’economica del Lazio. Va dato atto all’impegno
del Capo di Gabinetto, Albino Ruberti e al lavoro che la
Regione sta facendo nell’ambito del Piano dei bacini, che si
inserisce nel Piano nazionale di rilancio del Governo Conte.
Decisivo il ruolo che l’Anbi avrà nell’ambito del progetto di
riforma dei consorzi di bonifica.

Schianto     letale    nel
Bolognese: 4 morti tra cui
una bambina di 9 anni
Scontro   tra   due                    auto         sulla
provinciale 568
C’è anche una ragazzina di 9 anni fra le quattro vittime del
tremendo incidente stradale avvenuto ieri sera nel Bolognese.
Sulla strada provinciale 568, tra San Giovanni in Persiceto e
Crevalcore, nella frazione di Amola, poco prima delle 22 si
sono scontrate frontalmente due auto.

Sono morte le persone che erano a bordo di una Peugeot 106,
guidata da un tunisino di 21 anni, con a bordo il fratello e
un amico di 20 anni, che, per cause da accertare, ha invaso la
corsia opposta, scontrandosi con una Bmw condotta da un 51enne
di Crevalcore, rimasto ferito in maniera molto grave e
trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna. Non ce l’ha
fatta, invece, la figlia della compagna che era in macchina
con lui, 9 anni. E un uomo di 69 anni che era seduto
all’esterno di un bar sulla via, è rimasto ferito, non
gravemente, da alcuni frammenti che lo hanno colpito, ed è
stato portato anche lui al Maggiore.

Secondo quanto riferito da alcuni testimoni i tre stranieri,
residenti a Nonantola, nel Modenese, poco prima erano stati a
bere proprio in quel bar e quindi erano appena saliti in
macchina e ripartiti, quando c’è stato l’impatto. La dinamica
e quanto accaduto prima dell’incidente è al vaglio della
Polizia locale Unione Terre d’acqua, intervenuta sul luogo
dell’ incidente insieme ai carabinieri di San Giovanni, al 118
e ai vigili del fuoco. Tra i primi ad arrivare sul posto,
anche il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo
Pellegatti.
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