Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua
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Mortal Kombat 11 Aftermath, la storia continua Mortal Kombat 11 Aftermath arriva a oltre un anno dall’uscita del giocooriginale, Netherrealm Studios ha aggiornato il suo titolo di lotta dando prova di voler supportare il gioco ancora a lungo e con contenuti di gran valore. Non è la prima volta che la software house statunitense rilascia nuovi contenuti dedicati al picchiaduro. Nel corso di questi mesi, infatti, Mk11 ha visto l’arrivo di nuovi combattenti, tra cui Sindel, Shang Tsung, Terminator, Spawn, Joker e Nightwolf. Insieme a loro, sono arrivati anche diversi Skin Pack, che hanno aggiunto costumi alternativi ai personaggi presenti nella rosa dei combattenti. Tuttavia Aftermath rappresenta qualcosa di più ambizioso. Oltre all’arrivo di Sheeva, Fujin e Robocop, infatti, il DLC aggiunge nuovi capitoli per la modalità storia, approfondendo ulteriormente il finale della storia. La prima cosa che salta all’occhio una volta che si lancia Mortal Kombat 11 Aftermath è senza dubbio la nuova mini-campagna: si tratta di un’appendice che narra gli eventi che si svolgono subito dopo gli atti conclusivi del gioco
originale. È un sequel a tutti gli effetti, che aggiunge nuovi contenuti nonché una a dir si voglia più “accurata” fine all’epopea vissuta in Mortal Kombat 11, senza però rovinare nulla della precedente esperienza. Con il pretesto del viaggio nel tempo, i protagonisti avranno l’occasione di rimaneggiare parte della storia già raccontata, espandendone la prospettiva. Ciò che a nostro avviso è davvero molto originale in questo mini-sequel è che i protagonisti non saranno “i soliti buoni”, come Johnny Cage o Liu Kang, bensì tutti quei personaggi “secondari” post-lancio che non avevano ancora trovato un posto nella sceneggiatura originale. Grande spazio quindi vengono dati a Sindel e Nightwolf, ma soprattutto a Shan Tsung, che risulta essere un personaggio davvero carismatico grazie alla recitazione sopraffina ed ammiccante di Cary Hiroyuki Tagawa, ovvero lo Shan Tsung del film originale del ’95. Parlando di trama, proprio Shang Tsung, accompagnato stranamente da Fujin e in un secondo momento dall’imponente Sheeva, trasporta tutti nel passato per portare a termine il suo folle piano. Il risultato finale di questo Mortal Kombat 11 Aftermath? Un’ottima storia, colma d’azione e qualche colpo di scena, perfettamente condensata in sei capitoli ricchi di combattimenti e nuove location, per una durata complessiva che supera generosamente le tre ore, realizzate ancora una volta con una qualità cinematografica decisamente spettacolare. A livello di trama lo stile narrativo è ancora una volta quello leggero che andava forte negli anni 90, fatto di pretesti semplici e frasi a effetto, ma se si è apprezzato quanto visto nella prima story mode, in questa ci sarà da divertirsi davvero. Da segnalare poi che in Mortal Kombat Aftermath è anche previsto il doppio finale, starà a chi gioca scegliere se far trionfare il bene o il male. Detto ciò, a nostro avviso, nonostante ci si trovi dinanzi a un contenuto senz’ombra di dubbio da “tripla A”, creato con altissimi valori produttivi, il prezzo di 39,99€ è a nostro avviso un tantino esagerato. Anche l’introduzione dei nuovi “Kombattenti” a nostro avviso non serve a giustificare
un esborso di denaro che si avvicina al prezzo pieno di un gioco in uscita. Volendo esaminare i tre personaggi aggiunti in Mortal Kombat 11: Aftermath, possiamo dire che essi hanno stili e difficoltà diverse tra loro. In altri termini, il Kombat Pack risulta eterogeneo, accontentando in questo modo ogni tpo di giocatore. Tra i tre Fujin rappresenta senza ombra di dubbio il combattente più riuscito, ma anche il più complesso da usare. Il Dio del Vento gode infatti di un pattern molto veloce ma che, al contempo, può utilizzare mosse speciali a distanza per continuare ad opprimere l’avversario. Si tratta di un personaggio piuttosto imprevedibile, considerando la possibilità di incatenare combo o interromperle repentinamente. Come detto, però, tali potenzialità sono difficili da gestire, soprattutto per un neofita. Per questi giocatori la scelta migliore potrebbe ricadere su Sheeva, probabilmente la più bilanciata tra i tre. Le sue mosse vengono concatenate con facilità, mentre la sua velocità di movimento è nella media. Ottime le mosse speciali, che permettono di infastidire il giocatore da ogni distanza. Oltre alla classica palla di fuoco, la combattente di razza Shokan gode di una presa da vicino e dell’iconico salto in aria con cui schiaccia a terra l’avversario. Lo stile di Robocop invece risulta piuttosto goffo, basandosi principalemente sullo zoning. In altre parole, il personaggio risulta efficacie solo se utilizzato dalla distanza, facendo largo uso di bombe esplosive, strisce chiodate, fucili o pistole. Tuttavia molti giocatori potrebbero amare questo stile e non è da escludere che durante gli scontri online potrebbe risultare fastidioso averlo come avversario. Nulla da dire sulla rappresentazione estetica, che mostra una cura fuori dal comune, così come quella di Sheeva e Fujin. Mortal Kombat 11 Aftermath tra i contenuti aggiunge in maniera fortunatamente gratuita le Stage Fatality e le Friendship, che aggiungono tanta carne al fuoco e ampliano ulteriormente un gioco a nostro avviso già completo. Ovviamente, le Friendship sono state inserite per
ogni personaggio del roster, e non solo per i nuovi tre. Insieme alle Stage Fatality fanno la loro apparizione quattro nuove arene, tra cui non si può non citare The Pit e Proiezione Arcade. Mentre la prima risulta probabilmente lo scenario più iconico della serie, il secondo è un inno al passato: durante lo scontro, dei proiettori mostrano i vecchi scenari in 16 bit, facendo riaffiorare bellissimi ricordi ai fan della serie. Tra le altre cose, con Mortal Kombat 11 Aftermath è arrivata anche una patch di bilanciamento, che ha cambiato molti degli equilibri del gioco standard. In particolare, l’aggiunta più interessante riguardano le mosse “spezzaguardia”. Si tratta di colpi che permettono di danneggiare i nemici anche durante le combo break o altri attacchi invulnerabili. Un cambiamento che varia notevolmente il gameplay, così come lo scenario competitivo. Sul fronte del gameplay, Mortal Kombat 11 Aftermath si mantiene fedele alle caratteristiche dei suoi predecessori: indubbiamente avere i 60 frame al secondo rende l’azione davvero molto più fluida ed anche l’interazione fra i due personaggi è molto più precisa e meno lasciata al caso, rendendo il tutto molto più coinvolgente e responsabilizzante. Sotto il profilo grafico, la versione Xbox One da noi provata, si è dimostrata veramente uno spettacolo per gli occhi: animazioni esaltanti, dettaglio dei particolari sensazionale per ogni personaggio. Pollice in alto anche per il sonoro: le musiche di sottofondo svolgono bene il loro lavoro ed anche il doppiaggio in italiano è su livelli eccellenti. Tirando le somme possiamo dire che con l’espansione Aftermath, Mortal Kombat 11 viene valorizzato sia per quanto riguarda la storia, sia per quanto riguarda i combattimenti offline e online. Il titolo originale già offriva di suo tantissime modalità di gioco e una rosa di personaggi impressionante, con questo dlc possiamo senz’ombra di dubbio dire che il titolo viene ancora di più valorizzato. Unica pecca, il costo un pochino elevato, ma che in ogni caso è giustificato dalla squisita qualità del prodotto. Insomma, se volete il 110 per cento dal vostro
Mortal Kombat 11, Afetrmath si rivela essere un acquisto obbligatorio. GIUDIZIO GLOBALE: Grafica: 9,5 Sonoro: 9 Gameplay: 9 Longevità: 8,5 VOTO FINALE: 9 Francesco Pellegrino Lise Facebook, adesso è possibile “ripulire” il proprio profilo
Facebook, il social network più famoso del mondo di proprietà di Mark Zuckerberg, rende più facile fare tabula rasa del proprio passato virtuale ripulendo la bacheca – e la propria immagine – da foto, video e frasi che non si vogliono più vedere o far vedere agli altri. Il social network ha infatti introdotto una nuova sezione, chiamata Manage Activity, che consente di nascondere o cancellare in blocco i vecchi post. “Che tu stia entrando nel mercato del lavoro dopo il college, o stia voltando pagina dopo la fine di una relazione, sappiamo che le cose cambiano nella vita delle persone e vogliamo renderti più facile curare la tua presenza su Facebook per riflettere più accuratamente chi sei oggi”, spiega Facebook in un post. La nuova sezione consente di gestire da un unico luogo quello che compare sulla bacheca. I vecchi post che si vogliono conservare come ricordo ma non far vedere agli altri, ad esempio alcuni del periodo scolastico, possono essere archiviati. I post di cui ci si vuole sbarazzare, invece, possono essere buttati nel cestino, dove resteranno per 30 giorni prima di essere eliminati. In questo modo l’utente ha un mese di tempo per ripensarci. Per semplificare la messa a
nuovo del profilo, spiega ancora Facebook, si potrà agire su molteplici post in una sola volta, decidendo ad esempio di eliminare tutti quelli pubblicati in un determinato lasso di tempo o quelli in cui è presente una persona che non si vuole più avere sulla bacheca. Insomma, se nella vita reale molto spesso non è possibile porre rimedio a scelte sbagliate, a frasi dette nei nervi o ad azioni commesse, con Facebook invece sarà possibile rimettere a nuovo il proprio profilo e far sapere di se soltanto ciò che si vuole. F.P.L. Mafia 2 definitive edition, ritorno a Empire Bay Mafia 2 torna in edizione rimasterizzata per Xbox One, PlayStation 4 e Pc. Vi state chiedendo se vale la pena di mettere le mani su questa edizione definitiva del secondo
capitolo di una delle trilogie più amate di sempre? Bene, leggendo questo articolo scoprirete il nostro giudizio. Sono passati dieci anni dal ritorno di Vito Scaletta a “Empire Bay”, una New York postbellica di fine anni ’40 controllata dalle cosche mafiose, attraversata da pesanti Buick cromate e animata da PlayStation 3 e Xbox 360. Dieci anni spesi dallo studio Hangar 13 ad arricchire di DLC il terzo capitolo della serie Mafia, quello meno apprezzato da critica e fan. Tornare a vestire l’abito gessato e la tesa di Vito riporta in effetti a galla ricordi migliori, a partire dal suo capitolo iniziale, ambientato in una Sicilia contesa da fascisti e forze alleate che si presta al ruolo di tutorial e chiarisce subito come la migliore caratteristica del titolo originale, ovvero la capacità di dipanare le vicende personali del protagonista su più anni riuscendo a coinvolgere il giocatore, sia stata preservata. L’Edizione Definitiva di Mafia 2, chiaramente, non potrebbe chiamarsi così se, oltre al processo di rimasterizzazione, non comprendesse anche tutti i contenuti aggiuntivi diffusi dal momento del lancio. Accanto a qualche extra decisamente peculiare (come la giacca e l’auto di Lincoln provenienti direttamente da Mafia 3), nell’apposito menù sono presenti anche tre DLC, ossia Joe’s Adventure, Jimmy’s Vendetta e The Betrayal of Jimmy: si tratta di mini esperienze che espandono l’universo narrativo di Mafia 2, offrono qualche ora di piacevole divertimento e riescono a dare al gameplay un sapore lievemente diverso, se paragonato a quello delle peripezie del protagonista della storia principale. Ma veniamo alla trama: congedato dopo una missione durante la seconda guerra mondiale, Vito Scaletta torna a casa dalla madre e dalla sorella in una Empire Bay ricoperta dalla neve nel febbraio del 1945. Paragonato ai campi di battaglia europei, questa città sembra quasi un piccolo paradiso, il posto perfetto per realizzare il sogno americano. E invece le strade, pattugliate da sbirri e criminali, si rivelano persino più pericolose dei territori teatro del secondo conflitto mondiale. Deciso a non spaccarsi la schiena con un lavoro onesto per una paga miserabile, Vito preferisce sporcarsi le
mani di sangue in compagnia del suo amico Joe Barbaro, uno di quelli che ha gli agganci giusti nelle “famiglie” della città. E così, tra un incarico e l’altro, tra una rapina e una vendita illegale di sigarette, Scaletta prova a farsi largo nelle gerarchie malavitose, ma a un prezzo molto caro. Sin dai primi momenti, si comprende che è proprio il comparto narrativo l’aspetto distintivo di Mafia 2, caratterizzato com’è da uno stile più smargiasso in confronto a quello del primo, leggendario episodio. Volendo azzardare un paragone cinematografico, in questo secondo capitolo della saga si respira lo stesso spirito spaccone e spavaldo visto in Quei Bravi Ragazzi di Scorsese, in costante bilico tra umorismo, violenza e dramma. Per chi non avesse giocato il titolo al momento dell’uscita è bene ricordare che a livello di gameplay Mafia II è un titolo che lancia il giocatore in una serie di missioni che scandiscono il passaggio del tempo tra un risveglio e un nuovo momento di riposo. Non esiste mai la reale sensazione di avere libertà di movimento, dettata solo da una città ricchissima di dettagli, ma ridotta in dimensioni e mortalmente spenta. A parte una manciata di ristoranti, negozi di abbigliamento e officine, il resto degli interni sono demandati a missioni della campagna che circoscrivono la zona unicamente a quello specifico momento. Per gli appassionati di collezionismo, poi, il gioco dà la possibilità di dare la caccia ad una cinquantina di riviste di Playboy e a più di un centinaio di poster dei ricercati. Quindi se storia principale e dlc non dovessero bastare, la caccia ai collezionabili di sicuro rende l’esperienza più longeva. Quel che resta nel gameplay è un discreto sistema di fuga dalla polizia che non si limita a giocare con gli incontri con le volanti, ma che richiede di eliminare anche le tracce dei propri crimini tramite il cambio di vestiti, della targa dell’auto o la riverniciatura. Mafia II era graficamente sontuoso già alla sua uscita, con questa revisione, realizzata dai ragazzi di d3t, il risultato finale non viene stravolto, ma la risoluzione di tutti quegli
elementi precedentemente lasciati in disparte sono stati curati e valorizzati con grande cura. Questo comporta un livello di dettaglio generalmente molto buono, che non rinnova i modelli o aggiunge poligoni lì dove non esistono, ma che lavora con la luce e la rifrazione in una maniera davvero intelligente, arrivando a vette straordinarie per quanto riguarda soprattutto gli esterni egli interni delle automobili, elemento molto sentito della produzione. Meno impressionanti, anche se anch’essi migliorati, sono i modelli di personaggi secondari e passanti, così come di fondali che sentono, in questo caso, il peso del tempo e della mancata cura già alla sua uscita originale. Il doppiaggio in italiano è rimasto quello mediamente discreto di dieci anni fa, che alterna personaggi sufficientemente interessanti, ad altri invece totalmente fuori luogo. Splendida come sempre la colonna sonora, sia originale che su licenza, con una serie di brani che hanno fatto la storia della radio a cavallo tra gli anni ’40 e ’50. Tirando le somme, possiamo quindi dire che l’edizione definitiva di Mafia 2 aggiorna agli standard odierni parte del suo aspetto grafico, producendo un ambiente di gioco ancora affascinante, ma mostra il fianco quanto a libertà d’azione e ritmo. Il nostro consiglio è quello di farci un pensiero se si amano le atmosfere alla Goodfellas e non si sogna altro che accompagnare per bordelli due malavitosi ubriachi con un cadavere nel portabagagli. Insomma, con Mafia 2, nonostante i segni dell’età si riescono a percepire bene il divertimento è comunque assicurato. GIUDIZIO GLOBALE: Grafica: 8 Sonoro: 8 Gameplay: 8 Longevità: 8 VOTO FINALE: 8
Francesco Pellegrino Lise Smartphone, in Italia il mercato crolla del 21 per cento L’epidemia di coronavirus e il conseguente lockdown hanno colpito duramente anche il mercato italiano degli smartphone, che nel primo trimestre ha registrato vendite in crollo del 21% su base annua. A riferire il dato sono gli analisti di Counterpoint, secondo cui si tratta del risultato peggiore riportato in Europa. Tra le aziende, Samsung resta prima con il 39% del mercato italiano. Seguono Huawei e Apple, appaiate al 20%. Stando a quanto diffuso dai ricercatori, da gennaio
a marzo le vendite di smartphone in Europa sono diminuite del 7% su base annua. A livello europeo Samsung mantiene la leadership ma la sua quota scende dal 31 al 29%. Apple tiene, cresce di un punto percentuale e scavalca Huawei piazzandosi al secondo posto con il 22%. Huawei passa invece dal 23 al 16% e scivola in terza posizione. Le vendite di Huawei “sono diminuite del 43% su base annua, a causa delle sanzioni Usa che continuano a colpire”, osserva l’analista Abhilash Kumar. A guadagnare del calo europeo di Huawei è principalmente Xiaomi, che registra una crescita del 145% nel trimestre, seguita da Oppo. Xiaomi è infatti passata dal 4 al’11% di quota di mercato; Oppo dall’1 al 3%. Guardando ai mercati principali, in cui rientra anche l’Italia, il Regno Unito ha subito un calo dell’8%. Qui in testa c’è Apple, con un solido 49% di market share; Samsung è al 23% e Huawei al 10%. In Germania la flessione è stata dell’11%. Sul podio dei costruttori c’è Samsung (35%) davanti a Apple (32%) e a Huawei (13%). In Francia le vendite di smartphone sono diminuite del 9%. Samsung detiene il 35%, Apple il 32% e Xiaomi il 13%. In Russia la flessione è stata contenuta all’1%. A guidare la classifica delle vendite è Huawei con il 33%, seguita da Samsung (19%) e da Xiaomi (18%). Insomma, anche un mercato solido come quello degli smartphone ha subito un duro colpo a causa del virus. Riuscirà nei prossimi mesi a riconquistare quanto perso in questi mesi di lockdown? Non resta altro che aspettare e incrociare le dita. F.P.L. App immuni: da domani parte
la sperimentazione in 4 regioni “Non dobbiamo credere che questa emergenza sia finita: l’emergenza finirà solo quando verrà scoperto il vaccino e quando sarà prodotto in maniera sufficiente per rendere immuni tutti i cittadini che devono esserlo”. Così il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha risposto a ‘1/2 ora in più’ su Rai3 a chi gli chiedeva se fossimo fuori dall’emergenza. In questi mesi, ha aggiunto, “gli italiani sono stati straordinari e con i loro comportamenti hanno permesso di uscire dal lockdown e di iniziare una nuova fase. Ora dobbiamo continuare ad essere responsabili capendo che ci è richiesta la stessa responsabilità che avevamo nel passato”. Ma ci sarà un ritorno del virus? “Ci sarà una recrudescenza – ha risposto Arcuri – se non ci comportiamo responsabilmente. Se invece lo saremo potrà esserci una qualche ulteriore recrudescenza, ma sarà contenuta” Arcuri, app scaricata da 2 milioni italiani – La app Immuni per il contact tracing, che domani inizierà a funzionare in
via sperimentale in 4 regioni, “è stata scaricata da 2 milioni di italiani”, ha detto Arcuri. “E’ una app molto utile e il tracciamento è una componente essenziale per questa fase” ha aggiunto il commissario dicendosi non preoccupato del fatto che ogni regione sta realizzando una propria App. “Quando studiavo mi dicevano che la moneta buona scaccia quella cattiva – ha detto – e sono sicuro che Immuni sarà la più utile per le esigenze” Accelerare su ‘caccia’ a asintomatici – “Bisognerebbe cominciare a dare la caccia agli asintomatici con una strategia nazionale, che in una fase come questa sono più importanti di chi il virus ce l’ha”. Lo ha detto Arcuri ribadendo che ad oggi l’Italia è in grado di effettuare 92mila tamponi al giorno a fronte di una capacità, nell’ultimo mese, di 62mila al giorno. “I test molecolari sono l’unica vera componente per dire se c’è contagio o pure no e su questo bisognerebbe fare la caccia agli asintomatici – ha ribadito – Oggi su questo siamo meno impreparati di come eravamo a marzo, dunque dobbiamo preparaci e in questa fase accelerare”. Arcuri ha poi sottolineato che è necessario “far pagare i test sierologici un prezzo accettabile”. Continuano a scendere i contagi. Sei le Regioni a zero covid
Continua a scendere l’incremento giornaliero dei contagi da coronavirus in Italia. E’ di 234.998 il numero complessivo dei contagiati, con un incremento rispetto a sabato di 197 casi, quando si era registrata una crescita di 270. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In Lombardia i nuovi contagiati sono 125 in più, mentre sabato l’incremento era stato di 142 casi, pari al 63,4%% dell’aumento odierno in Italia. Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 6 le Regioni con zero nuovi casi: Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Calabria, Molise e Basilicata. Sono 53 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto alle 72 di sabato. In Lombardia nell’ultima giornata se ne sono registrate 21, mentre ieri erano 27. I morti complessivi salgono così a 33.899. Dai dati della Protezione Civile emerge che ci sono 10 regioni senza vittime: Marche, Campania, Trentino Alto Adige, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. Sono saliti a 165.837 i guariti e i dimessi, con un incremento di 759. Sabato l’aumento era stato di 1.297.
Sono 287 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, 6 meno di sabato. Di questi, 107 sono in Lombardia, 3 in meno. I malati ricoverati con sintomi sono invece 4.864, mai così pochi dal 9 marzo, con un calo di 138 rispetto a sabato, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 30.111, con un calo di 471 rispetto a sabato. Sono 35.262 i malati di coronavirus in Italia, 615 meno di sabato, quando il calo era stato di 1.099. In Veneto nelle ultime 24 ore si sono registrati 5 vittime e un nuovo caso di coronavirus. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute diffuso dalla Protezione Civile e realizzato con i dati che le Regioni inviano a Roma. Dal bollettino emerge infatti che i casi totali in Veneto sono 19.183, uno in più di sabato quando se ne sono registrati 19.182. Quanto alle vittime, complessivamente sono 1.954: nelle ultime 24 ore se ne sono aggiunte 5 in più rispetto alle 1.949 registrate fino alla giornata di sabato. Sono 125 i nuovi contagiati in Lombardia su 8.005 tamponi effettuati (1,6% rapporto con i tamponi giornalieri). I decessi in un giorno sono 21 per un totale di 16.270 da inizio pandemia. Le persone attualmente positive sono 19.420 (-79). Il totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall’inizio dell’emergenza a oggi sono 90.195.Le persone guarite o dimesse sono 183, per un totale di 54.505.In calo il numero di persone ricoverate in terapia intensiva (107, -3) e negli altri reparti (2.801, -39). Sono 43 i nuovi casi di coronavirus a Milano e provincia, di cui 23 in città. E’ quanto rende noto la Regione Lombardia. Il totale di casi è ora rispettivamente di 23.408 e 9.942. Solo 7 i nuovi contagiati in provincia di Bergamo (totale 13.558), 19 in provincia di Brescia (15.007) e 19 in quella di Varese (3.693). Nessun nuovo caso si registra a Lecco e Mantova, uno soltanto nella provincia di Como e 2 nelle province di Lodi e Monza. Sotto controllo la situazione anche nelle altre
province: Cremona (+6), Pavia (+12) e Sondrio (+7). Non si registrano nuove positività al Covid-19 in Sardegna, invariato anche il numero delle vittime (131). È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. Sono 1.362 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 63.172 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 11, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 48 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.130 pazienti guariti (+2 rispetto al dato precedente), più altri 42 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.362 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati accertati nella Città Metropolitana di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro, 872 a Sassari. Cori, finisce l’anno scolastico: il sindaco scrive agli studenti
Giunge a conclusione un anno scolastico reso a dir poco particolare dall’emergenza Coronavirus. Un anno comunque in cui da un punto di vista amministrativo sono stati compiuti alcuni passi importanti a beneficio delle strutture scolastiche della città, come l’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico “Don Silvestro Radicchi” di Giulianello e l’inizio delle procedure di gara per la messa in sicurezza, contenimento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche della palestra annessa alla scuola primaria “Virgilio Laurienti” di Cori. Al termine del percorso particolarmente complicato di quest’anno, dunque, il sindaco di Cori Mauro De Lillis scrive una lettera aperta agli studenti: “Cari bambine e bambini, ragazze e ragazzi, l’anno scolastico è finito. È stato un anno molto particolare. Siete dovuti restare a casa e studiare da casa per colpa dell’epidemia, ma ce l’avete fatta. Bravissimi! Vi saranno sicuramente mancati i compagni, gli scherzi, le escursioni didattiche, i lavori in gruppo, le maestre ed i
maestri, le professoresse ed i professori, e magari anche le loro tirate d’orecchie. Se potessi darvi il voto, darei a ognuno di voi 10 e lode. Dobbiamo ringraziare i vostri insegnanti e i vostri genitori che vi hanno dato una mano in tutti i sensi in questo momento difficile. Ma oggi voglio ringraziare soprattutto voi, che siete stati molto bravi a rinunciare a tante cose. Credo che, però, avete imparato molto. Non solo le nozioni del programma scolastico, ma soprattutto avete imparato che rinunciare a un po’ della vostra libertà è stato il modo di proteggere voi stessi e contemporaneamente anche gli altri. Ora che andrete in vacanza, che potrete tornare a correre all’aperto, che potrete frequentare le piscine, le palestre, le colonie … vi prego di essere ancora prudenti e di continuare a rispettare le regole che ci consentono di fermare il contagio. Solo così potrete tornare a scuola a settembre. E, mi raccomando: dovete essere più bravi degli adulti. Dovete essere le sentinelle che fanno rispettare le regole, per il bene di tutti. Vi auguro, quindi, buone vacanze e un arrivederci, di persona, a settembre!”. Veneto, casi coronavirus in picchiata e zero contagi
Zero positivi e zero morti: oggi per la prima volta in Veneto non vede crescere i numeri legati al Coronavirus. I positivi restano fermi a 19.183 (1.085 quelli attualmente positivi al Covid) e i decessi a 1.954 tra morti ospedalieri e non. Una tendenza già anticipata dai dati di ieri sera che vedevano una crescita di 1 positivo e solo 3 decessi. Non si registrano nuove positività al Covid-19 in Sardegna, invariato anche il numero delle vittime (131). È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. Sono 1.362 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 63.172 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 11, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 48 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.130 pazienti guariti (+2 rispetto al dato precedente), più altri 42 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.362 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati accertati nella Città Metropolitana di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro,
872 a Sassari Sonia Ricci nuovo presidente Anbi Lazio: gli auguri di Coldiretti “I nostri auguri di buon lavoro al nuovo presidente Anbi, Sonia Ricci, un ente strategico per un’agricoltura moderna”. Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri sul riconoscimento ufficiale arrivato a Sonia Ricci da parte del Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Un ringraziamento particolare vogliamo rivolgerlo al Capo di Gabinetto, Albino Ruberti – aggiunge Granieri – che sta portando avanti una riforma fondamentale per i consorzi di bonifica”.
Sonia Ricci, ricoprirà il ruolo precedentemente assegnato al commissario, l’avvocato Luciana Selmi, che Coldiretti Lazio ringrazia per il lavoro svolto. Una realtà, quella dell’Anbi, che gestisce una rete di 16 mila chilometri di canali e garantisce l’irrigazione su oltre 40 mila ettari destinati alle coltivazioni agricole. Ambiti nei quali la Regione Lazio sta investendo, soprattutto in merito alla difesa del suolo e alle risorse idriche, annunciando progetti per oltre 140 milioni di euro e 248 cantieri da aprire. Nei giorni scorsi sono stati annunciati 7 milioni di euro da destinare all’economica del Lazio. Va dato atto all’impegno del Capo di Gabinetto, Albino Ruberti e al lavoro che la Regione sta facendo nell’ambito del Piano dei bacini, che si inserisce nel Piano nazionale di rilancio del Governo Conte. Decisivo il ruolo che l’Anbi avrà nell’ambito del progetto di riforma dei consorzi di bonifica. Schianto letale nel Bolognese: 4 morti tra cui una bambina di 9 anni
Scontro tra due auto sulla provinciale 568 C’è anche una ragazzina di 9 anni fra le quattro vittime del tremendo incidente stradale avvenuto ieri sera nel Bolognese. Sulla strada provinciale 568, tra San Giovanni in Persiceto e Crevalcore, nella frazione di Amola, poco prima delle 22 si sono scontrate frontalmente due auto. Sono morte le persone che erano a bordo di una Peugeot 106, guidata da un tunisino di 21 anni, con a bordo il fratello e un amico di 20 anni, che, per cause da accertare, ha invaso la corsia opposta, scontrandosi con una Bmw condotta da un 51enne di Crevalcore, rimasto ferito in maniera molto grave e trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna. Non ce l’ha fatta, invece, la figlia della compagna che era in macchina con lui, 9 anni. E un uomo di 69 anni che era seduto
all’esterno di un bar sulla via, è rimasto ferito, non gravemente, da alcuni frammenti che lo hanno colpito, ed è stato portato anche lui al Maggiore. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni i tre stranieri, residenti a Nonantola, nel Modenese, poco prima erano stati a bere proprio in quel bar e quindi erano appena saliti in macchina e ripartiti, quando c’è stato l’impatto. La dinamica e quanto accaduto prima dell’incidente è al vaglio della Polizia locale Unione Terre d’acqua, intervenuta sul luogo dell’ incidente insieme ai carabinieri di San Giovanni, al 118 e ai vigili del fuoco. Tra i primi ad arrivare sul posto, anche il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti.
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