Le politiche della Ue per la riqualificazione di aree geografiche marginali e ruolo del trasferimento tecnologico - EDLupt

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Le politiche della Ue per la riqualificazione di aree geografiche marginali e ruolo del trasferimento tecnologico - EDLupt
Le politiche
della Ue per la
riqualificazione di
aree geografiche
marginali e ruolo
del trasferimento
tecnologico
di STEFANO DE FALCO
Ingegnere, Responsabile dell’Ufficio “Trasferimento Tecnologico di Ateneo” e
Direttore del CeRITT, Centro di ricerca sulla Innovazione ed il Trasferimento
Tecnologico, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente della
AICTT, Associazione per la promozione della Cultura del Trasferimento Tecnologico
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Abstract

In the current knowledge society, as defined in the Lisbon declaration of more than a
decade ago, are produced each year more information and knowledge than have ever been
produced in the history of mankind, but it is increasingly difficult to select and enhance
this volume of information and knowledge and especially make them available to marginal
deprived geographic areas in which, instead, their value is more amplified.
At the same time, to each local context, the need to create value through the use of new
knowledge is shaped more as a condition that is not a choice, and often as a necessary
condition for survival rather than growth for deprived areas. But prerequisite to the use
of knowledge from deprived areas (but in general from any type of user), is the ability
to dispose of the results of the searches. This operation is effective if, on the one hand
there is a provider of research, skilled, not only to produce knowledge and turn it into
technology, in promoting the results of the activities towards the potential users and,
conversely, the other side should there is someone who can implement this technology
offerings. In essence it is to fulfill phases of technology transfer: on the one hand all those
who in different ways represent stakehodelrs of an entire region, citizens, entrepreneurs,
representatives of institutions, should develop a “rational intuition” relative to increases in
welfare, sustainability, business, who, perhaps, in the medium and not only in a short term
as they are used to doing, that a product innovation, process, system, may produce, and,
on the other hand, Universities and research centers should, while safeguarding the basic
research needed for applied research, must be oriented to the needs of potential users,
especially when they live difficult circumstances that hinder the process of consumption
itself.
This article proposes a reflection associated with a context analysis on the introduced
issues.

© European Union 2011 PE-EP/Pietro Naj-Oleari
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Sommario                                             riflessione associata ad un’analisi di contesto
Nella attuale società della conoscenza, cosi         sulle problematiche introdotte.
definita nella dichiarazione di Lisbona di più
di un decennio fa’ormai, ogni anno vengono           Introduzione
prodotte più informazioni e conoscenze di            Le politiche di rinnovamento urbano stanno
quante ne siano state mai prodotte in tutta          divenendo ormai sempre maggiormente
la storia dell’umanità, ma risulta sempre            delle priorità per molti Paesi occidentali
più difficile selezionare e valorizzare questo       Europei ed in questi ultimi tre decenni hanno
volume di informazioni e di conoscenze               visto accrescere il loro grado di complessità
e soprattutto rendere disponibili ad aree            a causa del carattere multidimensionale
geografiche marginali deprivate, nelle quali,        dei principali problemi urbani, tra cui il
invece, la loro valenza è maggiormente               deterioramento della qualità abitativa, la
amplificata.                                         povertà, la disoccupazione, l’esclusione
Nello stesso tempo, per ogni realtà                  sociale, la segregazione, la bassa qualità
territoriale, la necessità di creare valore          dello spazio pubblico, etc. Il contenuto e
attraverso la fruizione delle nuove                  l’attuazione di politiche di rinnovamento
conoscenze si configura più come una                 urbano differiscono notevolmente da Paese
condizione che non una scelta, e spesso              a Paese, a seconda, ad esempio, del
come una condizione necessaria alla                  sistema di benessere, degli schieramenti
sopravvivenza più che alla crescita dell’area        politici ed in funzione delle peculiarità sociali
geografica. Ma presupposto imprescindibile           ed economiche delle aree urbane stesse.
alla fruizione delle conoscenze da parte di          Tuttavia, in alcuni casi si possono rilevare
un territorio (ma in generale da qualsiasi           punti di contatto e somiglianze anche tra le
tipo di fruitore), è la capacità di disporre         politiche nazionali di rinnovamento di Paesi
dei risultati delle ricerche. Tale operazione        diversi.
risulta efficace se, da un lato c’è un fornitore     La maggior parte delle politiche sono
di ricerca, abile, oltre che nel produrre            fortemente       orientate     al   patrimonio
conoscenza e trasformarla in tecnologia,             residenziale urbano e grande importanza
nel promuovere i risultati delle attività verso      è attribuita alla diversificazione delle
i possibili fruitori e, viceversa, dall’altro lato   abitazioni ed al mix sociale che caratterizza
è opportuno che ci sia qualcuno in grado di          ormai quasi tutti i quartieri (Musterd et al.,
recepire tale offerta tecnologica. In sostanza       2003; Parkinson, 1998; Skifter Andersen,
si tratta di adempiere alle fasi del ciclo del       2002).
trasferimento tecnologico: da un lato tutti i        I Paesi dell’Europa occidentale come
soggetti che a titolo diverso rappresentano          Belgio (Kesteloot 1998; Loopmans, 2000),
gli stakehodelrs di un’intera area geografica,       Germania (Spiegel, 2001) e la Svezia (es
cittadini, imprenditori, rappresentanti delle        Hjarne, 1994) hanno da tempo impiegato
istituzioni, devono sviluppare un “intuito           molti     strumenti     di    diversificazione.
ragionato” relativo agli incrementi di welfare,      Nei Paesi Bassi e in Gran Bretagna, la
di sostenibilità territoriale, di business,          diversificazione delle abitazioni costituisce
che, magari nel medio e non breve periodo            il centro della politica di rinnovamento
come sono abituati a fare, una innovazione           urbano e costituisce un tema predominante
di prodotto, di processo, di sistema, può            di ogni dibattito politico. Al di fuori
apportare, e, dal lato dell’offerta tecnologica,     dell’Europa, le politiche di diversificazione
le Università ed i Centri di Ricerca devono,         sono state adottate negli Stati Uniti (ad
pur tutelando la ricerca di base necessaria          esempio, Rosenbaum et al.,1998) e in
alla generazione della ricerca applicata,            Australia (Wood, 2003).
devono orientarsi alle esigenze di possibili         In questa cornice già molto articolata è
fruitori, soprattutto quando questi vivono           possibile intravedere variabili ascrivibili
condizioni disagiate che ostacolano il               a modelli deterministici causali nei quali
processo di fruizione stessa.                        i decentramenti di università, centri di
Nel presente articolo viene proposta una             ricerca ed imprese hanno effetti rilevabili
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         Foto da Pinterest - European Commission - https://www.pinterest.com/pin/506655026805863882/

sulle politiche di rinnovamento urbano con          2010; Lazzeroni et Al., 2013), mostrano che,
particolare riferimento ad aree geografiche         quando la distanza geografica dalla fonte di
da riqualificare?                                   conoscenza (Università ed Istituti di Ricerca)
In altre parole un aspetto per il quale vale la     per gli utenti (nella loro accezione più ampia
pena di porsi alcune domande è il rapporto          di beneficiari della prestazione di ricerca per
del trasferimento tecnologico con il fattore        l’innovazione erogata) aumenta, l’impatto
geografico. E’ possibile ritenere il fattore        della conoscenza ed il trasferimento di
geografico quale parametro rilevante di             tecnologie diminuisce progressivamente.
influenza per le azioni di trasferimento            Altro dato certo è che il livello di “intensità
tecnologico dagli Enti di Ricerca alle              di conoscenze” e di trasferimento di
Imprese? E’ lecito ritenere necessarie analisi      tecnologie si presenta con un’alta intensità
relative ad una geoeconomia spaziale                nel distretto industriale, in quanto le
anche per quel che riguarda i processi              piccole imprese sono in grado di acquisire
di innovazione? L’analisi della letteratura         esternamente conoscenza scientifica, senza
scientifica di settore ormai da anni consente       lo svolgimento necessario di ricerca “in-
di rispondere sempre in maniera più precisa         house”, ma attraverso l’interazione con enti
ed accurata a tali domande (Boucher et al.,         pubblici di carattere scientifico e l’adozione
2003).                                              sia di norme e “best practices” che agiscono
                                                    come dispositivi di conoscenza collettiva,
Distanza geografica e distanza dalla                sia di lavoro specializzato. Tuttavia è un
conoscenza                                          dato che la produzione industriale dei paesi
I dati relativi a università e centri di ricerca    industrializzati non è più quella della metà
operanti in diversi settori tecnologici, presenti   dell’ottocento, nè quella dell’immediato
in gran parte della letteratura scientifica         dopoguerra. Il bisogno di materiali di
di settore (Lawton Smith, H., 2007, 2011;           base, così come la diffusione dei beni
Lazzeroni, M., Piccaluga, A.,2003; Lazzeroni        di consumo di massa, fenomeni tipici in
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certi periodi storici, ha lasciato il posto a     delle aree in cui le imprese innovative si
prodotti tecnologicamente complessi, ha           agglomeravano. Gli studi in questo senso
spostato la produzione dei paesi sviluppati       sono stati davvero numerosi e, per successivi
dal manufatto concreto all’innovazione            approfondimenti, hanno estrapolato alcuni
di prodotto e di processo legata a quello         caratteri importanti e ricorrenti in questo
stesso manufatto, rendendo l’industria            tipo di regioni: a) la presenza di strutture
sempre più un fatto immateriale e portando        universitarie e centri di ricerca tecnologica di
al decentramento della manifattura anche a        livello elevato; b) la disponibilità di capitale in
distanze elevate (“outsourcing” dei processi      cerca di investimenti; c) un efficiente sistema
primari). La traduzione spaziale del nuovo        di infrastrutture; d) un diffuso sentimento
modo di produrre, basato ad esempio sulle         antisindacale che consentiva di tenere
tecnologie dell’informazione, emerge già          basse le retribuzioni e flessibili le condizioni
negli anni ‘80, soprattutto in alcune regioni     di lavoro; e) la vicinanza di centri di ricerca e
specializzate, e dominanti, nel settore           sperimentazioni militari, soprattutto al fine di
Ricerca & Sviluppo e nella produzione di          beneficiare dei flussi di investimento pubblico
beni ad alto contenuto tecnologico. Negli         in questo settore, sempre molto elevati,
Stati Uniti, esempi di queste aree, che           specialmente negli Stati Uniti; f) favorevoli
nascono come aree geografiche urbane              condizioni climatico-ambientali e buon
decentrate, poi definite come parchi              livello di qualità della vita. In sintesi, lo spazio
scientifici e tecnologici (o Science Parks),      geografico è diventato un fattore chiave per
sono la Silicon Valley (California) e la strada   spiegare l’origine e la diffusione di processi
numero 128 che cinge Boston. Queste aree          di innovazione e numerosi studiosi si sono
concentravano numerose piccole e medie            impegnati a capire il ruolo della tecnologia e
imprese specializzate nel comparto high           della conoscenza del territorio all’interno di
tech, che sembravano trarre vantaggio             questa “scatola nera”. D’altra parte, il fatto
da una particolare combinazione spazio-           che una gran parte di una nuova letteratura
temporale. La proliferazione delle imprese        economica si prefigge attualmente lo scopo
tecnologiche beneficiava, infatti, di una         di comprendere la dimensione territoriale di
particolare disponibilità dei Governi federali    meccanismi che evidenziano la propensione
ad investire nella ricerca appaltando il lavoro   verso cluster spaziali, alla base delle attività
al settore privato; ed esse trovavano in una      innovative, giustifica l’importanza di tale
localizzazione prossima alle grandi regioni       fattore. Risulta ormai non esauriente,
urbane un insieme di vantaggi, come la forza      dunque, un approccio all’innovazione e
lavoro ben istruita e formata, la presenza di     più in dettaglio alle attività di trasferimento
Università impegnate nella ricerca di base,       tecnologico, che non preveda di porre la lente
di grandi imprese disposte a sperimentare         di ingrandimento sulla mobilità territoriale di
i risultati della ricerca, di una discreta        tecnologia e di conoscenza e non consenta
disponibilità di capitale in cerca di occasione   di misurare il loro impatto economico sulle
di investimenti; in più, queste regioni           geo-economie spaziali. Molti Paesi in via
garantivano un’elevata accessibilità, un          di sviluppo o recentemente industrializzati
clima gradevole e buone occasioni di svago.       spesso non possiedono un know-how in
L’osservazione di queste esperienze sul           grado di consentire loro di intraprendere
piano internazionale, unita alla progressiva      grandi e/o complessi progetti infrastrutturali.
consapevolezza         delle     trasformazioni   Nello sforzo necessario per sviluppare
introdotte dal regime tecnologico basato          più rapidamente le loro infrastrutture,
sull’informazione, e alla constatazione della     le economie ed il tenore di vita, molti
nascita di imprese autonome e specializzate       Paesi hanno avviato una serie di iniziative
nel produrre e vendere tecnologia,                internazionali di Trasferimento Tecnologico
hanno spostato lentamente l’attenzione            (TT). Anche se queste iniziative non si sono
degli studiosi dalle relazioni gerarchiche        subito tradotte in una maggiore capacità
nell’ambito dell’impresa e dalle relative 6       ed in una maggiore competitività all’interno
proiezioni spaziali, agli specifici caratteri     del Paese ospitante, con un conseguente
21 INNOVAZIONE

                                            costante ricorso a imprese estere, tuttavia
                                            il TT internazionale continua ad essere una
                                            chiave stimolante di industrializzazione e
                                            di crescita economica, in particolare nei
                                            Paesi asiatici in rapida crescita, come
                                            Thailandia, Sri Lanka, Cina, Myanmar, ecc.
                                            Il TT internazionale è stato definito come
                                            quel processo in grado di trasferire tutti
                                            i tipi di conoscenza riguardanti il settore
                                            infrastrutturale da una parte estera (cedente)
                                            ad una parte ospitante (cessionario) che si
                                            organizza per riceverlo (De Falco et Al.,
                                            2009).

                                            Le Politiche della Ue per le aree marginali
                                            La marginalità rappresenta una questione
                                            complessa, che, nel tempo, ha attirato una
                                            gran ricchezza di studi, in particolare nel
                                            campo della geografia umana (ad esempio,
                                            Jussila et al, 1999; Leimgruber et al, 2003).
                                            In linea di massima per il termine ‘’ area
                                            marginale’, non esiste una definizione unica,
                                            facilmente quantificabile e rigorosa di questo
                                            concetto nella letteratura ed assume valenze
                                            differenti a seconda del punto di vista
                                            tematico con cui l’argomento è approcciato.
                                            Ad esempio, le aree marginali possono
                                            essere definite come quelle aree ove
                                            possibile usi del suolo sono relativamente
                                            limitate a causa della alta quota, stagione
                                            di crescita più breve, pendii più ripidi, meno
                                            terreni fertili o in senso lato a causa del
                                            genere inferiore produttività del suolo Wright
                                            (1997).
                                            In questo scenario come viene a configurarsi
                                            la politica europea?
                                            La politica regionale che si è sviluppata nel
                                            corso degli ultimi dieci anni è decisamente
                                            diversa dalla politica che si è evoluta dopo
                                            la fine della seconda guerra mondiale. La
                                            politica regionale originale era una politica
                                            di governo di perequazione all’interno
                                            dei propri confini nazionali. Era basata su
                                            processi di crescita delle aree geografiche
                                            centrali a danno di quelle periferiche ancora
                                            in via di sviluppo. Le diverse regioni sono ora
                                            coinvolte in una competizione sempre più
                                            severa per l’innovazione che per primeggiare
                                            richiede una elevata capacità, a livello
  Foto da Pinterest - European              territoriale, di essere competitivi e attraenti
                                            nel mercato globale. I governi centrali
  Commission - https://www.pinterest.com/
                                            hanno parzialmente rinunciato alla loro
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22 INNOVAZIONE

funzione, lasciando ad ogni singola regione          di ferrovia
la responsabilità del proprio sviluppo.              • Costruzione o miglioramento di 5100 km
Il legame tra l’innovazione e territorio             di strade
regionale è stato chiaramente rafforzato             • Accesso all’acqua potabile per altri 20
dalla escalation della politica regionale            milioni di persone
dell’Ue della fine degli anni 1980. Dopo la          • Formazione per 10 milioni di persone ogni
sigla del SEA (Single European Act) nel              anno
1986, i fondi strutturali sono stati riformati ne    • Creazione di oltre 1 milione di posti di
1988 e la loro entità è stata raddoppiata tra il     lavoro
1987 e il 1993. Il rafforzamento della politica      • Aumento del PIL/pro capite del 5% negli
regionale dell’UE si era reso necessario             Stati membri di recente adesione.
per controbilanciare le disuguaglianze              (Fonte: Commissione Europea dati relativi al
geografiche derivanti dalla integrazione            periodo 2000-2006).
economica. L’obiettivo dei trasferimenti            Tra le principali modifiche della nuova
interregionali è stato quello di accelerare         politica di coesione 2014-2020 la volontà
la ristrutturazione a lungo termine delle           di operare maggiormente sui risultati
aree meno sviluppate. Allo stesso tempo, i          attraverso indicatori comuni e specifici
programmi hanno rappresentato un tentativo          per singolo programma, l’acquisizione di
di eludere gli Stati nazionali per mezzo di         garanzia dell’esistenza di condizioni per
una nuova alleanza tra la Commissione               investimenti efficaci e l’adeguamento alla
Ue e le regioni, costruita intorno a progetti       nuova governance economica.
concreti e visibili, in una dimensione              Le definizione dei seguenti obiettivi tematici
europea. “Sussidiarietà” e “Europa delle            da realizzare nell’ambito del quadro di
Regioni”erano diventate parole di moda, che         riferimento dei risultati:
si traducevano in un must operativo, cosa           • Ricerca e innovazione
che ha portato alla mobilitazione regionale         • Tecnologie dell’informazione e della
in tutta Europa.                                    comunicazione (TIC)
La risposta dell’Ue è stata la politica di          • Competitività delle Piccole e Medie
coesione.                                           Imprese (PMI)
La politica di coesione (o politica regionale       • Transizione verso un’economia a basse
comunitaria) è la politica che l’Unione             emissioni di carbonio
Europea ha messo in campo per ridurre               • Adattamento ai cambiamenti climatici e
le disparità di sviluppo fra le regioni de gli      prevenzione e gestione dei rischi
Stati membri e per rafforzare la coesione           • Tutela dell’ambiente ed efficienza delle
economica, sociale e territoriale. E’ una           risorse
delle principali leve di crescita e sviluppo        • Trasporto sostenibile e rimozione delle
della qualità di vita in Europa. La politica di     strozzature nelle principali infrastrutture di
coesione è ripartita in cicli di programmazione     rete
della durata di 7 anni e si fonda sul principio     • Occupazione e sostegno alla mobilità dei
di solidarietà che è alle radici dell’Unione        lavoratori
Europea. L’attuale ciclo di programmazione          • Inclusione sociale e lotta alla povertà
riguarda il periodo 2014-2020 e impegna             • Istruzione, competenze e apprendimento
circa un terzo dell’intero bilancio comunitario     permanente
(351,8 miliardi su 1.082 totali). L’obiettivo, in   • Potenziamento della capacità istituzionale
accordo con la strategia “Europa 2020”, è           e amministrazioni pubbliche efficienti.
ottenere una crescita inclusiva, intelligente e     Con particolare riferimento alle aree
sostenibile.                                        marginali deprivate, rispetto al totale dello
I risultati della politica di coesione              stanziamento dei fondi strutturali (FESR e FSE),
dell’Ue (con riferimento al precedente              la quota relativa al FSE sarà pari a:
ciclo di programmazione) sono stati                  • 25% nelle regioni meno sviluppate
prevalentemente:                                     • 40% nelle regioni di transizione
 • Costruzione o miglioramento di 8400 km            • 52% nelle regioni più sviluppate.
23 INNOVAZIONE

Tale incremento del 20% dei contributi del       degli attori. In questo ricco e articolato milieu
FSE destinati all’inclusione sociale del fondo   processi di apprendimento collettivo radicati
è stato realizzato al fine di promuovere         nel know how locale ma, insieme, nutriti
l’occupazione e sostenere la mobilità            dall’apporto di conoscenze di provenienza
dei lavoratori, investire nell’istruzione,       esterna, rappresentano il principale motore
nelle competenze e nell’apprendimento            dell’innovazione tecnologica e della crescita
permanente e promuovere l’inclusione             delle imprese locali (Lodde, Sassu, 2003).
sociale e combattere la povertà                  Gran parte di questi studi sono stati
                                                 prevalentemente incentrati sul business e
Trasferimento Tecnologico e Territorio           sui settori di fabbricazione. Alcuni di questi
Negli ultimi 20 anni, numerosi ricercatori       studi empirici e qualitativi hanno portato
hanno cercato di esaminare il processo           allo sviluppo di alcuni modelli di processo
di TT. in particolare la letteratura sullo       di TT, rafforzati poi da una forte analisi di
sviluppo locale ha sottolineato l’importanza     dati empirici, ma nessuno di questi modelli
dell’interazione fra agenti economici e          esistenti si mostra totalmente adatto a
ambiente circostante nello sviluppo di know      spiegare esaurientemente le interazioni tra il
how produttivi derivanti da un corpus di         processo di TT e i risultati che esso apporta in
conoscenze diffuse nel territorio, e capaci di   termini di reali ricadute per il territorio nel quale
influenzare in modo decisivo, grazie alla loro   esso si attua (De Falco et Al., 2013). I fattori
specificità, la competitività della struttura    che possono essere ampiamente definiti
produttiva locale su mercati molto ampi          come influenti nell’ambito del TT riguardano
(Becattini 1987, Bagnasco 1988, Brusco           l’ambiente di trasferimento, l’ambiente
1989, Maskell e Malberg 1997, Maskell et         di apprendimento, e le caratteristiche
al. 1998). Il territorio non è più concepito     di cedente e cessionario. Ad esempio,
come uno spazio fisico rilevante soprattutto     l’impatto dell’ambiente di trasferimento sulle
dal punto di vista dei costi di trasporto ma     caratteristiche del cessionario è un legame
come il luogo di una complessa rete di           noto che presenta notevoli studi validati in
relazioni socio economiche favorite dalla        letteratura scientifica, poiché è probabile
comunanza di cultura, storia e competenze        che le variabili relative alla complessità

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24 INNOVAZIONE

della tecnologia e della politica del governo      comunque successiva alla realizzazione un
influenzeranno l’intento del cessionario           processo di formazione, che contribuisca
di adottare nuove tecnologie. I fattori            alla realizzazione dell’integrazione e dello
caratterizzanti l’ambiente di trasferimento        sviluppo dell’area marginale.
riguardano la tecnologia utilizzata da parte       Il primo “deliverable” che deve essere
del cedente, le modalità di trasferimento, la      prodotto da una efficace azione di TT in
politica del governo e le capacità operative.      un’area marginale deprivata, è quello relativo
L’ambiente di apprendimento riguarda il            alla cosiddetta fase “early stage” del processo
rapporto e la comunicazione tra il cedente         di trasferimento tecnologico, strutturata nelle
e il cessionario, e l’efficacia dei programmi      seguenti sub-fasi:
attuati. I restanti fattori caratterizzanti        Fase a): Caratterizzazione della base di
sono legati alle caratteristiche del cedente       conoscenza esistente nell’area deprivata
(straniero) e del cessionario (ospite). Fattori    In tale fase la finalità dell’azione consiste
questi che riguardano la misura in cui le          nel caratterizzare in termini di rispondenza
caratteristiche del cedente e del cessionario      ad una classificazione pre-definita, la base
incoraggiano il processo di TT. In primo luogo,    di conoscenza comprendente l’insieme di
uno degli elementi essenziali per conseguire       informazioni, competenze e abilità, presenti
con successo il TT è che il cedente sia            nell’area geografica nella quale l’azione di TT
disposto a trasferire le tecnologie appropriate    si esplica.
e il cessionario abbia tutta l’intenzione di       La classificazione da operare sulla base dati
adottarle, cosa che nelle aree deprivate           relativa allo “status” esistente, prevede due
da riqualificare trova alcune resistenze. In       caratteristiche di riferimento:
secondo luogo, il grado di esperienza di           1) la natura della conoscenza.
entrambi, cedente e cessionario, e la natura       In questa sub fase occorre caratterizzare
di questa esperienza può sicuramente               la natura relativa ai possibili livelli cui la
avere un impatto significativo sul processo        conoscenza tecnologica di base, relativa alla
di TT. Inoltre, la capacità di trasferimento       area geografica interessata, può presentarsi
di tecnologia dipenderà anche dalla base           in termini dei seguenti attributi:
di conoscenze di cedente e cessionario              • Generica vs. specifica
e dal loro divario di conoscenze. Questa            • Tacita vs. codificata, esplicita
conoscenza, se accettata, dovrebbe portare          • Semplice vs. complessa
a migliorare innanzitutto le consuetudini di        • Indipendente vs. dipendente
lavoro “best pratices” e, auspicabilmente,         2) I mezzi di trasmissione e comunicazione
diventare la norma a lungo termine.                della conoscenza.
Gli effetti principali del TT dovrebbero           Se la conoscenza rilevata risulterà
consistere nell’abbattimento degli ostacoli di     particolarmente soggetta al cambiamento,
natura culturale, etica e sociale presenti nelle   peculiarità questa delle aree geografiche
aree marginali deprivate, con lo scopo di          deprivate, nelle successive fasi di
distaccarsi dagli enormi interessi del settore     trasferimento        tecnologico       andranno
privato e creare un nuovo mercato tecnologico      enfatizzati ed implementati i canali
che sia mezzo di diffusione della conoscenza.      comunicativi informali (face to face,
È necessario pertanto porre prima di tutto l’      apprendimento,            mobilità),     mentre
attenzione su quelle aree in grado di accogliere   se invece la conoscenza risulterà
i cambiamenti tecnologici e un sistema di          standardizzata, semplice ed indipendente,
governo locale che promuova la crescita            nella implementazione della azione di TT
sociale e culturale del proprio territorio, la     allora assumeranno rilevanza i mezzi di
competitività economica e che sia aperto           trasmissione formali della conoscenza
agli investimenti. Perché possa realizzarsi        (pubblicazioni, licenze, brevetti).
una partecipazione effettiva del territorio        3) Tracciamento dei flussi tecnologici
alle azioni di TT, inoltre, non basta la mera      In questa sub fase verranno rilevati e
introduzione di tecnologia di avanguardia,         tracciati tutti i flussi tecnologici relativi alla
ma occorre creare una fitta rete locale,           genesi della tecnologia/e proposta/e nella
25 INNOVAZIONE

azione di TT, ed alla sua destinazione di               Fase d): Valutazione dei requisiti strategici
utilizzo.                                               della innovazione tecnologica
Le variabili di riferimento che occorre                 In tale sub fase occorre analizzare il sistema
considerare nell’analisi del tracciamento dei           delle scelte e delle azioni che, con riferimento
flussi tecnologici riguardano:                          alla innovazione tecnologica proposta nella
 • le fonti della tecnologia (ricerca interna ed        azione di TT, determina il posizionamento
 esterna, fornitori, istituzioni scientifiche, fonti    strutturale e simultaneo dell’area geografica in
 formali ed informali);                                 cui si esplica rispetto a tutti gli stakeholders ed
 • il settore di produzione dell’innovazione            al mercato (De Falco, 2012, 2014).
 peculiare dell’area geografica;
 • il settore di utilizzo finale dell’innovazione       References
 peculiare dell’area geografica;
 • la dimensione dell’area geografica                   Bagnasco A. (1988), La costruzione sociale
 deprivata.                                             del mercato, Bologna, Il Mulino.
 • Fase b): Valutazione dei requisiti tecnici della
 innovazione tecnologica da apportare all’area          Becattini G. (1987), Mercato e forze locali: il
 geografica deprivata.                                  distretto industriale, Bologna, Il Mulino
In tale sub fase occorre rilevare e codificare i
requisiti tecnici caratterizzanti la tecnologia/e       Becattini G., Rullani E. (1993), Sistema locale
proposta/e nella azione di TT.                          e mercato globale, Economia e Politica
Fase c): Classificazione della innovazione              industriale, n. 80, pp. 25-48.
tecnologica proposta
L’innovazione tecnologica proposta deve                 Boucher, g., Conway, c. and Meer, Van der, E.
essere classificata, per il grado di novità             (2003) Tiers of Engagement by Universities in
rispetto alla tecnologia, all’organizzazione ed         their Regions Development, Regional Studies,
alla domanda esistente nell’area geografica,            37, 9, pp. 887-897.
in:
• Innovazione       incrementale     se     risulterà   Brusco S. (1989), Piccole imprese e distretti
comportare un miglioramento di un processo, di          industriali, Torino, Rosenberg & Sellier.
un prodotto o servizio rispetto ad uno specifico
design dominante, architettura di prodotto e/o          De Falco S. (2012), “Is it possible to control
processo esistenti nell’area geografica deprivata.      and optimize technology transfer process?”,
• Innovazioni radicale se rappresenterà una             Journal of Innovation and Entrepreneurship,
rottura coi prodotti o processi esistenti nell’area     august 2012.
geografica deprivata.
• Innovazione di prodotto se comporterà un              De Falco S. (2014), “Measuring the regional
miglioramento di un prodotto esistente o la             dimension of innovation through an economic
realizzazione di un nuovo prodotto che soddisfi         model based on rectifying technology audits
nuove esigenze specifiche dell’area geografica          according to the AICTT-RTA protocol.”, Vol 2,
analizzata sotto l’aspetto qualitativo, del             No 6 2014: Archives of Business Research
contenuto tecnologico o delle prestazioni.              ISSN 2054-7404.
• Innovazione di processo se comporterà un
miglioramento o la creazione ex novo di un              De Falco S, Germano R (2009), “Il trasferimento
processo produttivo, che permetta di ridurre            tecnologico. Scenari e strumenti per il reciproco
i costi, migliorare la qualità od ottenere nuovi        scambio di competenze tra università, enti di
prodotti .                                              ricerca e imprese” Franco Angeli.
• Innovazione organizzativa se comporterà
cambiamento della struttura organizzativa               De Falco S. (2012), “Technology Foresight”,
dell’area geografica analizzata con l’obiettivo         Edizioni Palinsesto.
di migliorarne la gestione.
• Apertura di nuovi mercati.                            De Falco S., Del Gaudio I. (2013), “Innovazione
• Ingresso           in       nuovi          settori.   d’Impresa I: La Capacità Innovativa”, Diogene
26 INNOVAZIONE

Edizioni.
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Kesteloot, C. (1998) Over de beperkingen
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Stategy), Planologisch Nieuws, 3, 144– industriale, in Bramanti A., Maggioni
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                                           produttivi territoriali: teorie, tecniche,
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