Bollettino Astronomico - 460 / 2019 03 LUGLIO 2019 - Osservatorio Galileo Galilei
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Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO Galileo Galilei - 28019 SUNO (NO) Tel. 348 776 5220 / 335 275538 www.osservatoriogalilei.com - info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 3 luglio 2019, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese vi sarà una proiezione al planetario digitale e successivamente, solo in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. Si ricorda che la capacità ricettiva consentita per le proiezioni al planetario è limitata a 30 persone mentre per le osservazioni in cupola il limite scende a 15 persone per turno. Per migliorare l’esperienza dei visitatori è necessario a partire dal prossimo appuntamento procedere alla prenotazione obbligatoria on-line visitando il sito internet https://osservatoriogalilei.com/ selezionando il menu “Prenotazioni” seguendo la semplice procedura. A prenotazione confermata vi verrà inviata una e-mail di conferma. Luna: La Luna in Gemelli, prossima al novilunio presenta con fase 1.36% sorge alle 06:13 e tramonta alle 22:05 rendendo così favorevole l’osservazione e la fotografia degli oggetti deboli del cielo profondo per tutta la notte. Costellazioni: Si potranno vedere le principali costellazioni estive. Pianeti: Visibile per tutta la notte, Giove sorge alle 19:17 (Mag. -2.59) in Ofiuco Saturno sorge alle 21:29 (Mag. 0.08) in Sagittario trovandosi poi in Opposizione il 9 luglio (per i dati completi consultare le effemeridi planetarie di pag. 5) Congiunzioni e fenomeni: 06 luglio 22h00m Congiunzione Luna-Regolo 09 luglio 23h30m Congiunzione Luna-Spica 22 luglio 04h00m Congiunzione Luna-Nettuno NOVITA’: DOWNLOAD mappa del cielo del 03/07/2019 stampabile in alta risoluzione Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 3
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 COME PRENOTARE Visitare il sito internet https://osservatoriogalilei.com/ e selezionare il menu “Prenotazioni” Controllare che la prenotazione sia per il corretto evento: scorrere verso il basso fino alla voce prenotazione e verificare la disponibilità di posti liberi (max 30) Inserire il numero di persone e selezionare Confirm RSVP Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 4
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Inserire nome cognome e email, (se interessati prendere visione dell’informativa GDPR alla seguente pagina del sito: https://osservatoriogalilei.com/informativa-gdpr/ A prenotazione avvenuta riceverete sulla e-mail indicata il vostro e-ticket che garantirà l’accesso alla struttura. A eventuali visitatori privi di prenotazione non potrà essere garantito l’accesso e l’osservazione. Certi che questo nuovo sistema garantirà una piacevole esperienza , ringraziamo per la collaborazione. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 5
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 CALENDARIO LUNARE DI LUGLIO E AGOSTO 2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 6
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 EFFEMERIDI DI LUGLIO 2019 Luna Luna Sole Sole Data sorge tramonta sorge tramonta Alba Crepuscolo ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- 01/07/2019 04:26 20:02 05:40 21:19 03:04 23:55 02/07/2019 05:15 21:08 05:41 21:19 03:05 23:54 03/07/2019 06:13 22:05 05:42 21:18 03:06 23:53 04/07/2019 07:21 22:55 05:42 21:18 03:07 23:52 05/07/2019 08:35 23:36 05:43 21:18 03:09 23:51 06/07/2019 09:53 ------ 05:44 21:17 03:10 23:50 07/07/2019 11:09 00:10 05:44 21:17 03:12 23:49 08/07/2019 12:24 00:40 05:45 21:17 03:13 23:47 09/07/2019 13:38 01:07 05:46 21:16 03:15 23:46 10/07/2019 14:50 01:34 05:47 21:16 03:17 23:45 11/07/2019 16:01 02:01 05:47 21:15 03:18 23:43 12/07/2019 17:10 02:30 05:48 21:14 03:20 23:42 13/07/2019 18:17 03:03 05:49 21:14 03:22 23:40 14/07/2019 19:20 03:41 05:50 21:13 03:24 23:38 15/07/2019 20:16 04:24 05:51 21:12 03:26 23:37 16/07/2019 21:05 05:14 05:52 21:11 03:28 23:35 17/07/2019 21:47 06:09 05:53 21:11 03:30 23:33 18/07/2019 22:22 07:08 05:54 21:10 03:31 23:31 19/07/2019 22:53 08:09 05:55 21:09 03:33 23:30 20/07/2019 23:19 09:10 05:56 21:08 03:35 23:28 21/07/2019 23:43 10:11 05:57 21:07 03:37 23:26 22/07/2019 ------ 11:13 05:58 21:06 03:40 23:24 23/07/2019 00:05 12:14 05:59 21:05 03:42 23:22 24/07/2019 00:27 13:16 06:00 21:04 03:44 23:20 25/07/2019 00:50 14:19 06:01 21:03 03:46 23:18 26/07/2019 01:15 15:25 06:02 21:02 03:48 23:16 27/07/2019 01:44 16:32 06:03 21:01 03:50 23:13 28/07/2019 02:18 17:41 06:04 21:00 03:52 23:11 29/07/2019 03:02 18:48 06:05 20:58 03:54 23:09 30/07/2019 03:55 19:50 06:06 20:57 03:56 23:07 31/07/2019 04:58 20:44 06:08 20:56 03:58 23:05 '------' indica nessun evento per questa data. SISTEMA SOLARE – EFFEMERIDI DEL 03/07/2019 Oggetto Sorge Transita Tramonta Fase Costell Magn. ---------- ----- ----- ----- ------- --------- -------- Sun 04:41 12:30 20:18 0.00% Gem n.d. Mercury 06:43 14:03 21:22 22.02% Cnc 1.4 Venus 03:51 11:40 19:29 98.02% Gem -3.9 Mars 06:18 13:55 21:31 98.92% Cnc 1.8 Jupiter 18:17 22:42 03:10 99.84% Oph -2.6 Saturn 20:29 00:59 05:25 100.00% Sgr 0.1 Uranus 01:00 07:57 14:54 99.95% Ari 5.8 Neptune 23:18 05:02 10:42 99.98% Aqr 7.9 Pluto 20:48 01:18 05:43 100.00% Sgr 14.2 Moon 05:13 13:10 21:02 1.36% Gem n.d. Attenzione per le effemeridi planetarie aggiungere 1h di compensazione DST Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 7
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 8
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 IL CIELO DI GIUGNO Il cielo della sera del 03 Luglio 2019 mappa centrata alle ore 21:00 per latitudine e longitudine Vista SUD45° 36’ 16” 08° 34’ 25” E Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 9
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 RECENSIONI (a cura di Roberto Brisig) WALTER CUNNINGHAM I RAGAZZI DELLA LUNA A cura di Giovanni Caprara Editore Mursia 3a edizione – 2016 Pagine 606 La storia del successo americano nella corsa verso la Luna degli anni Sessanta, e l’autobiografia – a tratti ironica – di un ex marine e pilota militare che, nell’ottobre del 1 968, volò sull’Apollo 7, la prima missione umana del programma. Ma anche una riflessione sulle regole non scritte dell’astro politica che governava “l’ufficio astronauti” negli anni d’oro della corsa allo spazio, e lo spaccato di una realtà mitizzata che ne evidenzia luci ed ombre. Cunningham prende spunto dal disastro dell’Apollo 1, che nel gennaio del 1967, prova a terra con incendio e morte dei tre astronauti, che lo ha toccato da vicino, come membro dell’equipaggio di riserva prima e della commissione d’inchiesta subito dopo. Da una parte critica Armstrong e Scott per la maldestra gestione della missione Gemini 8 e per la sua troppo frettolosa conclusione (marzo 1966), dall’altra sostiene che nessun altro avrebbe saputo fare meglio di Armstrong nell’allunaggio dell’Apollo 11 (luglio 1969) e che la missione di Scott sulla Luna, Apollo 15 (luglio 1971), rappresentò la migliore esplorazione scientifica di tutto il programma Apollo. Un libro che aiuta a capire cosa ha reso grande il programma Apollo e suggerisce cosa fare per recuperare lo spirito di allora e ripartire per i nuovi e più avvincenti orizzonti che ci aspettano. Il libro è di mole non indifferente ma di lettura piacevole e contiene tutta una serie di notizie, di episodi e di dettagli sulla vita e la preparazione del gruppo di astronauti del progetto Apollo. Compresi retroscena di fatti d’ogni genere, accaduti sia all’interno della NASA che negli ambienti governativi, mai apparsi nelle cronache. Ronnie Walter Cunningham (Creston, 16 marzo 1932) è un ex astronauta statunitense. È stato uno dei membri dell'equipaggio di Apollo 7. Frequentò la Venice High School di Venice (California). Nel 1951 si arruolò come volontario presso la marina militare americana - US Navy - e nel 1952 iniziò il suo addestramento da pilota. Nel 1953 transitò nel Corpo dei Marines - USMC - e vi rimase fino al 1956 superando le 4500 ore di volo, di cui oltre 3400 in aerei jet. Lasciato il Corpo dei Marines, da civile, nel 1963 venne assunto dalla NASA con il terzo gruppo di astronauti scelti. L'11 ottobre 1968 venne lanciata la missione di Apollo 7, il suo primo ed unico volo nello spazio. Tale missione fu il primo lancio di un equipaggio in un'orbita terrestre con l'utilizzo di un razzo Saturn - più precisamente in punta di un razzo del tipo Saturn IB. Per la missione di Apollo 8 venne già usato il tipo Saturn V. L'equipaggio, composto inoltre da Walter Schirra e Donn Eisele, testò l'affidabilità del modulo Apollo nelle condizioni dello spazio. Il 22 ottobre 1968 avvenne l'atterraggio sicuro nelle acque dell'Oceano Atlantico. Così Cunningham poté aggiungere ben 263 ore di volo nello spazio alla sua "statistica personale". Cunningham è padre di due figli: Brian e Kimberly e conosciuto come entusiasta di sport, mostrando un particolar interesse per il tennis, il lancio del giavellotto, le automobili da corsa e la caccia. Fonte: Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Cunningham Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 ECLISSI PARZIALE DI LUNA – 16/07/2019 La notte del 16 luglio potremo osservare una eclissi parziale di Luna (max. 0.7). La mappa dell’evento è centrata alle 23:31 quando la Luna avrà un’altezza di circa 8° sopra l’orizzonte (geografico) e nella fase di massimo. 20h 43m: primo contatto penombra 22h 02m: primo contatto ombra (h 11.5°) 23h 31m: fase massima dell'eclissi (h 21°) 01h 01m: ultimo contatto ombra (h 26°) 02h 20m: ultimo contatto penombra Ricordiamo che per osservare una eclissi di Luna non è necessario possedere un grande telescopio (il cui ingrandimento e ridotto campo inquadrato non permetterebbe la visione completa del fenomeno) ma è sufficiente recarsi in un luogo non troppo illuminato e osservando a occhio nudo o con un binocolo in direzione Est. Se i desiderano maggiori dettagli su come osservare e/o fotografare il fenomeno, consigliamo di prendere contatto con l’osservatorio inviando una email a: info@osservatoriogalile.com oppure attraverso il sito web: https://osservatoriogalilei.com/contact/ Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 11
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 APPUNTI DI OSSERVAZIONE VISUALE (a cura di Salvo Alì - CH) – quinta parte (segue dal n. 455/19) M20 m7,6 nebulosa a emissione, purtroppo dovrò rifarmi di questo oggetto Messier quando andrò in Sicilia, qui dalle mie parti risulta troppo bassa per fare un’attenta osservazione di qualche dettaglio. Per lo più ho visto due stelle avvolte da nebulosità, forse il ricordo che avevo in testa mi dava l'impressione di percepire una nebulosa oscura che tagliava parte di questa. Ma non ne sono sicuro. M8 m4,6 Nebulosa ad emissione con ammasso stellare (Clessidra)NGC 6530: Finalmente anche, se bassa, riesco a vedere (ora c’è, e non è solo una intuizione)la nebulosa oscura che la taglia e ne caratterizza il nome. Riesco a vedere tre Zone nebulose, due in alto e una sopra, e guardandole attentamente emergono alcune frastagliature e leggerissimo qualche chiaroscuro all'interno. Sempre da rivedere in Sicilia. Prima e dopo ho osservato Giove e Venere, di questo ultimo ne sto imparando ad apprezzare l'osservazione, anche se il seeing non ha aiutato. Inutile parlare di Saturno, dove per rendere l'idea riuscivo a Volte a vedere abbastanza bene la Divisione di Cassini. Quindi niente riprese. A partire dalle 23:00 si vedevano lampi che presagivano l'arrivo di qualche temporale, che per Fortuna non è mai arrivato. Come da titolo, finalmente dopo un anno sono riuscito a vedere la mia tanto amata Via Lattea. A fine serata circa all'1:00 era molto evidente soprattutto nella zona del Cigno dove si riusciva a scorgere molto bene la fenditura, un vero spettacolo, peccato non avere la Reflex, magari sarebbe uscita una bella Foto. Aspettando la Luna nuova e un meteo migliore per fare nuove osservazioni. 11 /07/ 2015 - Celestron 11 Sono appena tornato da una bella serata passata in compagnia di molti amici astrofili, che mi ha appagato davvero tanto. Solito posto, anche da dire che se avrei avuto la possibilità di avere l'auto prima, sarei partito senza alcun dubbio per il passo del Sempione. Tutto sommato questa nottata la compagnia e il cielo mi Hanno regalato emozioni che da oggi terrò sempre nel mio cuore. Partito verso le 22:00 da casa mi sono diretto sul posto. Alle 22:30 ero già li, e in 15 minuti sono riuscito a mettere tutto a posto, anche a fare l'allineamento alla polare tramite cannocchiale P. Aspettando che lo strumento andasse in equilibrio termico (circa alla mezzanotte) mi sono cimentato in alcune osservazioni fatte con altri strumenti. Stasera in gruppo c'erano:2 Dobson un 350 e 300, un SC da 200, un Rifrattore 120 e un Newton 114 versione giocattolo con montatura traballante. Abbiamo osservato tra gli oggetti più blasonati del catalogo Messier, tra cui un bel M13 sul Dobson 300. Mentre invece il 350 ha lasciato a desiderare, sicuramente più luminoso ma meno inciso, mentre invece sul 300 era nettissimo con una miriade di stelline. Immagine che non si distorceva troppo da ciò che ho visto sul mio C11 in tarda serata. Anche col Newton 114 siamo riusciti a vedere la nebulosa Omega, trovata al limite spostando lo strumento a mano con tutto il cavalletto e M 22. il Newton è uno di quelli lunghi 50cm ma con focale da 1 Metro. Una soddisfazione per il mio amico Mario. Finalmente riesco ad annotare alcuni valori SQM superiori al 20,90 arrivando pure ad un buon 21,19. Bello è stato una bella esperienza e ci siamo divertiti. Fatto questo, mi sono precipitato sul mio strumento per fare osservazioni. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 12
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Allego per ora i valori di Magnitude.Sempre direzione zenith 23:30 ➔ 20,68 23:45 ➔ 20,86 00:00 ➔ 20,92 00.15 ➔ 20,96 00:40 ➔21,03 01:15 ➔21,11 valore in seguito 21,19 fisso per tutto il resto della notte fino alle 3:00 a fine serata. Oculari usati 32 mm Baader Hyperion e 21 mm Luminos Ho iniziato con la costellazione del Cefeo Ngc 40 nebulosa planetaria M 10,7 D 37" Questa planetaria si trova in mezzo ad un campo prospero di stelle, all’inizio la noto come una stella fuori fuoco, abbastanza luminosa, posta nella parte superiore di un ipotetico rombo irregolare formato da 4 stelline, di cui una è la sottoscritta. A127 con l’aiuto del OIII vedo la stellina centrale ed in distolta si presenta un’immagine molto appagante, la stella avvolta da un involucro nebuloso che sembra una palla trasparente tridimensionale con uno spillo di luce all'interno, unica pecca il filtro spegne alcune stelline degradando lo sfondo prima più sublime. Ngc 188 ammasso aperto M 8,1 D 12,5' L'ammasso è ben evidente conto più di 10 stelle di luminosità media nelle parti esterne, il centro è suddiviso in due gruppi, dove astri minori che sembrano spilli donano una vista incantevole. IC 1396 Ammasso aperto più nebulosa ad emissione M 3,5 D 49' Sul Luminos vedo un bel campo ricco di stelle, ciò che mi colpisce di più è una zona dove tre stelle disposte ad arco illuminano una zona nebulare, l’ammasso è composto da stelle bianco azzurre, sotto vedo anche una stella rosso/arancio, in distolta alcune Zone scure si presentano sul campo. Ngc 6946 Galassia tipo Sc M 8,6 D 11'6' É immersa in un bel campo stellare, all’inizio c’è e non c'è, col tempo esce fuori, ed è molto bella, l’alone nella parte superiore soprattutto mostra alcune irregolarità, si intuisce chiaramente la sua forma a spirale Vista di fronte, la regione nucleare e leggermente più luminosa e in distolto distinguo il nucleo stellare che non si vede chiaramente, forse colpa del seeing? Ngc 7142 Ammasso aperto M 9,3 D 4,3' Sempre sul Luminos si presenta come un ammasso carino non regolare, composto da deboli stelline che pare disegnino un Cavallo. Pare di vedere differenze nei colori delle stelle ma non riesco a distinguerne i colori. Sicuramente si tratta di un oggetto abbastanza concentrato. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 13
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Ngc 7023 Nebulosa ad emissione Annoto soltanto “strano in un campo medio noto una stella fuori fuoco avvolta da una leggera nebulosità" Costellazione del Drago M 102 Galassia tipo E6p M10 D5,2'x2,3 ' Che bella la trasparenza del cielo regala belle emozioni, e qui mi son soffermato, è quasi Vista di taglio leggermente inclinata. Ha una forma allungata e mostra benissimo la regione nucleare più rigonfia e luminosa si nota abbastanza bene il bulge, l'alone é molto delicato la avvolge in maniera sublime, appare leggermente inclinata.2 stelle sopra e due sotto la incorniciano, davvero un bel oggetto. Ngc 5879 Galassia tipo Sb M 11,5 D 4,2'x1,4' É una piccola galassia di forma allungata, si nota abbastanza bene che la regione nucleare è più luminosa, con un nucleo stellare che la illumina, non era difficile come pensavo, anche se una stella a nord ovest ne disturba la visione. Ngc 5907 Galassia tipo Sb M 10,4 D 12,3' x 1,8' Davvero una bella galassia molto vasta, Vista completamente di taglio (amo queste galassie) Il nucleo è nettamente luminoso con un bel bulge che appare decentrato, la luminosità degrada dolcemente verso l'alone dove 2 stelle vi si proiettano, strano il bulge doveva essere stellare, ma non l’ho visto. Magari colpa del tipo col Dobson ha acceso le luci Faccio una pausa, e stavolta Mister Dobson mi ha sentito veramente irritato per Fortuna che se n’è andato via. Ngc 6503 galassia Sb M 10,2 D 6,2' 2,3' Semplicemente meravigliosa di forma ovale allungata mostra una zona nucleare non particolarmente luminosa, l’alone mostra ai lati del nucleo alcuni dettagli che ne fanno intuire senza troppi problemi la natura di spirale, sembrava quasi una fotografia mezza buona. questa senza dubbio da rivedere sotto un cielo più buio. Ngc6543 nebulosa planetaria M 8,8 D 19,5" É molto luminosa sembra quasi un faro, anche se abbastanza piccola. Appare di forma leggermente ovale Si nota all'inizio come un Pallino nebuloso, poi in pochi secondi esce fuori la stella eccitatrice che è molto luminosa. Il seeing non aiuta ma a tratti si nota bene una linea scura che taglia l'alone formando cosi due cerchi cui all'interno e rinchiusa la stella, usando il filtro OIII Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 14
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Un Salto veloce nello Scudo per osservare M11 Ammasso aperto M 5,8 D14' É davvero spettacolare, immerso in un campo ricchissimo di stelle, L’ammasso è completamente risolto e appare abbastanza concentrato al centro, in stelle che sembrano aghi finissimi veramente! Al centro spicca una stella di Color arancio abbastanza evidente, forse una gigante rossa nella fase finale della sua vita. All’interno dell’ammasso risaltano alcuni filamenti oscuri che si intrecciano tra gli astri, sembrano quasi nebulose oscure, ma non saprei. Infine, Piccolo Salto nel Cigno Ngc 6888 nebulosa ad emissione D 20'x10' Questa nebulosa riosservata si presenta leggermente meglio dell'ultima volta. Sul campo dell'oculare appaiono sei stelle luminose che ricordano vagamente la costellazione di Cassiopea, alcune stelle minori si proiettano sullo sfondo, stavolta la "falce" risulta più evidente anche se sempre di difficile osservazione, il mio amico non la vedeva affatto, l’uso dei filtri OIII e UHC ha senza dubbio migliorato la visione della nebulosa ma non in maniera drastica, forse un po’ meglio con UHC che non faceva spegnere le stelle come l'OIII. Nebulosa Velo Resto dii supernova Ngc 6960 É un oggetto estremamente grande nel suo complesso, che osservo per la prima volta, anche se il C11 non è lo strumento adatto, però qualcosa ho visto (peccato non aver potuto fare un confronto con il 300 che già era partito per casa) Al centro del campo dell'oculare mi colpisce una stella molto luminosa che scopro subito dopo essere una doppia. A basso di essa noto un chiaro filamento stretto e allungato che mostra alcune lievi irregolarità. Ngc 6992 anche qui il campo è sempre molto ricco, in questa zona il resto di supernova si fa più evidente e mostra addirittura delle insenature Ngc 6995 Questa è forse la zona più intrecciata del complesso e più suggestiva. Soprattutto in distolta appaiono molti dettagli, non trovo parole adeguate a poter spiegare sembra proprio di osservare una Corrente elettrica. Con filamenti che si intrecciano tra di loro. Questo oggetto è sicuramente bello da vedere nel suo insieme Stanco ma appagato smonto tutto e me ne torno a casa contento, di aver passato una bella sessione osservativa. Avevo con me una lista di 180 oggetti, ma ovviamente impossibili da vedere in una sola serata, mi accontento di questo Piccolo ma abbondante bottino. No filtri. Cieli sereni a tutti Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 15
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 CURIOSITA’ ASTRONOMICHE (a cura di Silvano Minuto) I SATELLITI DI STARLINK OSCURERANNO LE VERE COSTELLAZIONI? La luminosità della flotta di SpaceX che porterà Internet ultraveloce in tutto il Pianeta preoccupa gli astronomi: nei prossimi mesi potremmo ritrovarci con decine di luci artificiali visibili nel cielo notturno. Il "trenino" di Starlink, la flotta di 60 satelliti di SpaceX che promette di portare l'accesso a Internet ultraveloce anche negli angoli più remoti del Pianeta, sta monopolizzando l'attenzione degli appassionati di Spazio. Non solo per la novità del progetto (migliaia di satelliti per le telecomunicazioni in orbita bassa, per una potenza di segnale senza precedenti) ma anche per un aspetto inquietante notato proprio a poche ore dal lancio: la loro luminosità.). Il video della silenziosa processione di luci catturato dall'astrofilo Marco Langbroek (qui sopra) ha suscitato perplessità negli appassionati di osservazioni spaziali, non appena hanno cominciato a ragionare sul numero di satelliti che Elon Musk ha promesso di aggiungere a questa insolita costellazione: circa 1.600 nella prima fase, 12 mila entro la metà del 2020. Un numero impressionante: ad oggi sono circa 18 mila gli oggetti celesti più grandi di 10 cm monitorati in orbita bassa, e tra questi si contano 2.000 satelliti attivi. Per capire le preoccupazioni degli astronomi occorre partire dall'approccio rivoluzionario del progetto di SpaceX. Se di norma i satelliti per le telecomunicazioni sono posizionati in orbita geosincrona, apparentemente in una posizione fissa sopra l'Equatore a 36 mila km di altezza, i satelliti come quelli di Starlink opereranno in orbita bassa, a 540 km di quota (per ora si trovano a 440 km, poche decine di km sopra la ISS). La vicinanza consentirà una maggiore potenza di segnale, rendendo superflue le antenne satellitari; in compenso ciascuno si muoverà velocemente attorno alla Terra, coprendone una piccola frazione di territorio. Per una copertura completa ne saranno lanciati a migliaia - per fare un confronto, la rete di satelliti per le telecomunicazioni Iridium, che negli anni '90 ha utilizzato lo stesso approccio, ne conta soltanto poche decine. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 16
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 METEORITI (a cura di Silvano Minuto) I METEORITI PIÙ COSTOSI MAI OFFERTI SULLA TERRA Per migliaia di anni le persone sono state affascinate da quel che c'è "su nei cieli", specialmente dai misteriosi oggetti che sono caduti sulla terra. Oggi sappiamo che questi oggetti sono meteoriti, ma ci sono prove che 5.000 anni fa gli antichi Egizi apprezzavano il ferro al loro interno per la produzione di gioielli. Normalmente, prima della metà degli anni ‘40, i meteoriti si trovavano solo nelle università e nei musei. Tuttavia nel 1946 Harvey H. iniziò a vendere questi incredibili oggetti al pubblico. Da allora molti appassionati di meteoriti hanno tramutato la loro passione in un business legittimo? aprendo a tutti il collezionismo di meteoriti. A volte, questi oggetti interstellari possono essere venduti per prezzi altrettanto stellari. Andiamo a scoprire i pezzi di meteoriti più costosi offerti finora sulla terra! Il meteorite marziano Zagami - € 383.000 Meteorite marziano Zagami caduto in Nigeria il 3 ottobre 1962. Il più grande pezzo di meteorite venne messo in vendita nel 2006 e prima ancora che venisse venduto, i planetari di tutto il mondo pregavano i futuri acquirenti di renderlo loro disponibile in prestito. Si tratta di una Shergottite (SNC). Location: Zagami, Katsina Province, NigeriaOn an October afternoon in 1962, this meteorite landed about 10 feet away from a farmer who was trying to chase crows from his corn field. In un pomeriggio di ottobre del 1962, questo meteorite atterrò a circa 10 piedi da un contadino che stava cercando di cacciare i corvi dal suo campo di mais. The farmer heard a tremendous explosion and was buffeted by a pressure wave. Il contadino ha sentito una tremenda esplosione ed è stato colpito da un'onda di pressione. After a puff of smoke and a thud, the meteorite buried itself in a hole about 2 feet deep. Dopo uno sbuffo di fumo e un tonfo, il meteorite si seppellì in un buco profondo circa 2 piedi. Weighing at about 18,000 grams (40 pounds), the Zagami meteorite is the largest single individual Mars meteorite ever found. Con un peso di circa 18.000 grammi (40 libbre), il meteorite Zagami è il più grande singolo meteorite di Marte mai trovato. The meteorite was sent to the Kaduna Geological Survey and placed in a museum. Il meteorite è stato inviato al Kaduna Geological Survey e collocato in un museo. Some years later, Robert Haag, a meteorite dealer, traded for a large portion of the Zagami meteorite. Alcuni anni dopo, Robert Haag, un mercante di meteoriti, commerciava parti del meteorite Zagami. The Zagami meteorite is the most easily obtainable SNC meteorite available to collectors. Il meteorite Zagami è il meteorite SNC più facilmente reperibile dai collezionisti. Le SNC-meteoriti sono un gruppo di meteoriti dette Achondrite, che provengono da Marte. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 17
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 ASTRONAUTICA (a cura di Silvano Minuto) UN PRISMA NELLO SPAZIO PER PROEGGERE IL NOSTRO PIANETA Satellite tutto italiano. L’Agenzia Spaziale Italiana presenta i primi risultati Trasparenza delle acque, stato di salute delle colture, siccità e rischio incendio, inquinamento atmosferico: oggi l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha presentato nuove immagini provenienti dal satellite Prisma, in grado di far luce sullo stato di salute del nostro Pianeta e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Grazie al sensore iperspettrale, primo del suo tipo mai lanciato in Europa e realizzato da Leonardo, Prisma dimostra, così, di essere un guardiano versatile per proteggere l'ambiente. Le spettacolari fotografie sono state catturate in Italia, Perù e Iraq durante il Commissioning del sistema. Gestita dal Centro Spaziale del Fucino, questa fase permette il collaudo del satellite e della sua strumentazione attraverso test in orbita, fino a rendere il sistema pienamente operativo e i suoi dati disponibili alla comunità scientifica. Le immagini sono quindi state ricevute dal Centro Spaziale di Matera, dove un team composto da personale specializzato di ASI, Leonardo, Planetek, Telespazio/e-GEOS e OHB Italia le ha processate con il supporto di scienziati di IREA/CNR e Università degli studi di Milano, Bicocca. Lanciato in orbita il 22 marzo scorso, Prisma è il primo sistema di osservazione della Terra europeo dotato di un sensore ottico iperspettrale innovativo, in grado di effettuare dallo spazio un'analisi chimico-fisica delle aree sotto osservazione. I primi, entusiasmanti risultati della missione confermano le capacità del sistema spaziale italiano, che ha acquisito un know how molto importante, ora a disposizione delle future missioni iperspettrali in Europa e nel mondo. La prima immagine ritrae il Trasimeno, quarto lago italiano per estensione, un bacino naturale di 128 km quadrati. Le sue risorse idriche sono fondamentali per il turismo, l'agricoltura e la pesca. In meno di 2 secondi, Prisma ha misurato la torbidità in ogni punto del lago, rilevando le acque più limpide e le colonie di alghe. L'acqua è la risorsa più preziosa e la sua gestione oculata, in linea con gli SDG "acqua pulita" e "vita sott'acqua", rappresenta, in un'epoca di cambiamenti climatici, un impegno fondamentale nei confronti delle generazioni future. In Perù, Prisma ha rilevato il contenuto di acqua nelle colture, distinguendo i campi ben irrigati da quelli affetti da siccità. L'agricoltura sostenibile è una grande sfida per l'umanità: puntando su "fame zero" e "produzione e consumo sostenibili", come indicato dagli SDG delle Nazioni Unite, Prisma consente un monitoraggio senza precedenti della scarsità d'acqua nella vegetazione, offrendo nuovi strumenti all'agricoltura di precisione. Ogni anno si verificano circa 65.000 incendi in Europa, l'85 per cento dei quali avviene nell'area del Mediterraneo. Il monitoraggio dell'acqua da parte di Prisma, applicato alle foreste, può fornire un segnale precursore del rischio incendio. Prisma rivela tutte le sue capacità di monitoraggio del delicato ecosistema terrestre: riconosce non solo le condizioni dell'acqua e del suolo in tutto il mondo, ma anche lo stato dell'atmosfera e le sostanze chimiche che la popolano, il che è estremamente utile in caso di disastri naturali. Le entusiasmanti immagini presentate oggi offrono un assaggio di quanto il satellite potrà garantire quando sarà pienamente operativo: un grandissimo contributo al controllo dell'inquinamento e dei cambiamenti ambientali, un supporto fondamentale per la gestione delle risorse naturali e delle emergenze. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 18
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 SUPERNOVAE - SN2019hbt (a cura di Silvano Minuto) UNA NUOVA SCOPERTA DAL GRUPPO SENESE - Italian Supernovae Search Project A tenere alta la bandiera italiana della ricerca amatoriale di supernovae sono stati ancora una volta i senesi del team dell’Osservatorio di Montarrenti, uno dei quattro osservatori fondatori dell’ISSP. Nella notte del 6 giugno Simone Leonini, Massimo Conti, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez hanno individuato un debole transiente nella galassia a spirale barrata UGC 8685 posta nella costellazione dei Cani da Caccia a circa 480 milioni di anni luce dalla Terra, e situata a circa 2° a nord dello stupendo ammasso globulare M 3. Al momento della scoperta l’oggetto di mag. +18,9 era quasi al limite strumentale del telescopio Ritchey- Chrétien da 53 cm, tanto che i senesi per scrupolo hanno aspettato la notte seguente (conferma da immagine spettroscopica ottenuta all’Osservatorio di La Silla in Cile con il New Technology Telescope da 3,58 metri che ha permesso di classificare la supernova di tipo II scoperta prima del massimo di luminosità, a cui è stata assegnata la sigla definitiva SN2019hbt). I professionisti de La Silla non escludono però la possibilità di essere di fronte a una rara supernova di tipo IIn. UGC 8685 aveva già visto esplodere al suo interno un’altra supernova, la SN1993ak, scoperta il 30 marzo 1993 dal tedesco Helmut Meusinger. Nei giorni seguenti la scoperta la supernova è leggermente aumentata di luminosità fino alla mag. +18,6 ma rimane comunque un oggetto non facile da immortalare vista la debole luminosità. Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 19
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 MIZAR E ALCOR (a cura di Silvano Minuto) La coppia di stella composta da Mizar e Alcor è una delle più note e osservate del cielo boreale: costituiscono un celebre "test della vista", poiché un individuo con una buona vista è in grado di identificare le due stelle anche ad occhio nudo. Mizar è la stella centrale del "timone" del Grande Carro; appare come un astro di colore bianco di seconda magnitudine ed è pertanto visibile anche dalla città. Alcor è invece di quarta magnitudine e per poterla osservare occorre un cielo meno inquinato; tuttavia, per poterla individuare ad occhio nudo, le condizioni meteorologiche devono essere molto buone: infatti la luminosità di Mizar tende a oscurare il minore chiarore di Alcor. Il più piccolo dei binocoli è oltremodo sufficiente per poter distinguere molto chiaramente le due componenti, che appaiono separate da una certa distanza l'una dall'altra. Alcor si presenta con un colore un po' più giallastro della compagna maggiore. Entrambe le stelle distano da noi circa 86 anni luce; costituiscono, secondo recenti studi, una coppia fisica a tutti gli effetti, sebbene molto larga: le due stelle distano infatti fra loro oltre un quarto di anno luce. Un telescopio di media potenza è in grado di risolvere ulteriormente la stella Mizar in due componenti biancastre uguali di seconda magnitudine. Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 20
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Giove e la GMR – Marco Vaccarin Video Protuberanza 01 Video Protuberanza 02 Protuberanza solare: Giuseppe Bianchi – Roberto Brisig (cllicca sulle icone per scaricare i video) Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 21
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 Luna: Oreste Lesca Congiunzione Luna-Giove-Antares: Oreste Lesca Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 22
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 EVENTI E COLLABORAZIONI: Conferenze di Astronomia “Dedicato alla Luna… 50 anni dopo” Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 23
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 MISSIONI APOLLO - RISORSE STORICHE Disponibili in Flickr le immagini in alta risoluzione del programma Apollo. Segnaliamo agli interessati che è possibile visionare i 114 magazzini delle immagini originali in alta risoluzione realizzate a partire dalla missione Apollo 7 fino all’ultima Apollo 17 https://www.flickr.com/photos/projectapolloarchive/albums CINQUE PER MILLE 2741 06-05-2019 15:32:35 TecnoSky 152/900 ASI 120MM DayStar Quark cromosfer Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 24
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019 http://www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato Per collaborare al bollettino inviare una e-mail a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina Facebook: https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2019, invariata da anni, di €25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J0503445690 000000008000 *** Hanno collaborato Corrado Pidò, Silvano Minuto, Alberto Villa, Marco Vaccarin, Giuseppe Bianchi,Roberto Brisig, Oreste Lesca e Salvo Alì (CH). Immagine di copertina: Particolare di roccia lunare: Corrado Pidò Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 25
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