Bollettino Astronomico - 460 / 2019 03 LUGLIO 2019 - Osservatorio Galileo Galilei

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Bollettino Astronomico - 460 / 2019 03 LUGLIO 2019 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino Astronomico

                  460 / 2019
                  03 LUGLIO 2019
Bollettino Astronomico - 460 / 2019 03 LUGLIO 2019 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019

     Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est   pag. 2
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Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019

                              OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO
                                          Galileo Galilei - 28019 SUNO (NO)

                                                  Tel. 348 776 5220 / 335 275538

                www.osservatoriogalilei.com - info@osservatoriogalilei.com

Mercoledì 3 luglio 2019, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni
mese vi sarà una proiezione al planetario digitale e successivamente, solo in caso di condizioni meteo
favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. Si ricorda che la
capacità ricettiva consentita per le proiezioni al planetario è limitata a 30 persone mentre per le osservazioni
in cupola il limite scende a 15 persone per turno. Per migliorare l’esperienza dei visitatori è necessario a
partire dal prossimo appuntamento procedere alla prenotazione obbligatoria on-line visitando il sito internet
https://osservatoriogalilei.com/ selezionando il menu “Prenotazioni” seguendo la semplice procedura. A
prenotazione confermata vi verrà inviata una e-mail di conferma.

Luna: La Luna in Gemelli, prossima al novilunio presenta con fase 1.36% sorge alle 06:13 e tramonta alle
22:05 rendendo così favorevole l’osservazione e la fotografia degli oggetti deboli del cielo profondo per tutta
la notte.
Costellazioni: Si potranno vedere le principali costellazioni estive.
Pianeti: Visibile per tutta la notte, Giove sorge alle 19:17 (Mag. -2.59) in Ofiuco Saturno sorge alle 21:29
(Mag. 0.08) in Sagittario trovandosi poi in Opposizione il 9 luglio (per i dati completi consultare le effemeridi
planetarie di pag. 5)

Congiunzioni e fenomeni:
06 luglio 22h00m Congiunzione Luna-Regolo
09 luglio 23h30m Congiunzione Luna-Spica
22 luglio 04h00m Congiunzione Luna-Nettuno

NOVITA’: DOWNLOAD mappa del cielo del 03/07/2019 stampabile in alta risoluzione
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COME PRENOTARE
Visitare il sito internet https://osservatoriogalilei.com/ e selezionare il menu “Prenotazioni”

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A eventuali visitatori privi di prenotazione non potrà essere garantito l’accesso e l’osservazione.

Certi che questo nuovo sistema garantirà una piacevole esperienza , ringraziamo per la collaborazione.

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CALENDARIO LUNARE DI LUGLIO E AGOSTO 2019

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EFFEMERIDI DI LUGLIO 2019

                     Luna       Luna     Sole       Sole
      Data          sorge     tramonta   sorge    tramonta   Alba   Crepuscolo
    ------------ --------- --------- --------- --------- --------- ---------

    01/07/2019            04:26         20:02         05:40        21:19        03:04           23:55
    02/07/2019            05:15         21:08         05:41        21:19        03:05           23:54
    03/07/2019            06:13         22:05         05:42        21:18        03:06           23:53
    04/07/2019            07:21         22:55         05:42        21:18        03:07           23:52
    05/07/2019            08:35         23:36         05:43        21:18        03:09           23:51
    06/07/2019            09:53        ------         05:44        21:17        03:10           23:50
    07/07/2019            11:09         00:10         05:44        21:17        03:12           23:49
    08/07/2019            12:24         00:40         05:45        21:17        03:13           23:47
    09/07/2019            13:38         01:07         05:46        21:16        03:15           23:46
    10/07/2019            14:50         01:34         05:47        21:16        03:17           23:45
    11/07/2019            16:01         02:01         05:47        21:15        03:18           23:43
    12/07/2019            17:10         02:30         05:48        21:14        03:20           23:42
    13/07/2019            18:17         03:03         05:49        21:14        03:22           23:40
    14/07/2019            19:20         03:41         05:50        21:13        03:24           23:38
    15/07/2019            20:16         04:24         05:51        21:12        03:26           23:37
    16/07/2019            21:05         05:14         05:52        21:11        03:28           23:35
    17/07/2019            21:47         06:09         05:53        21:11        03:30           23:33
    18/07/2019            22:22         07:08         05:54        21:10        03:31           23:31
    19/07/2019            22:53         08:09         05:55        21:09        03:33           23:30
    20/07/2019            23:19         09:10         05:56        21:08        03:35           23:28
    21/07/2019            23:43         10:11         05:57        21:07        03:37           23:26
    22/07/2019           ------         11:13         05:58        21:06        03:40           23:24
    23/07/2019            00:05         12:14         05:59        21:05        03:42           23:22
    24/07/2019            00:27         13:16         06:00        21:04        03:44           23:20
    25/07/2019            00:50         14:19         06:01        21:03        03:46           23:18
    26/07/2019            01:15         15:25         06:02        21:02        03:48           23:16
    27/07/2019            01:44         16:32         06:03        21:01        03:50           23:13
    28/07/2019            02:18         17:41         06:04        21:00        03:52           23:11
    29/07/2019            03:02         18:48         06:05        20:58        03:54           23:09
    30/07/2019            03:55         19:50         06:06        20:57        03:56           23:07
    31/07/2019            04:58         20:44         06:08        20:56        03:58           23:05

    '------' indica nessun evento per questa data.

SISTEMA SOLARE – EFFEMERIDI DEL 03/07/2019
    Oggetto           Sorge Transita Tramonta   Fase                  Costell      Magn.
    ----------        -----   -----   -----    -------                ---------    --------
    Sun               04:41 12:30     20:18     0.00%                   Gem         n.d.
    Mercury           06:43 14:03     21:22    22.02%                   Cnc         1.4
    Venus             03:51 11:40     19:29    98.02%                   Gem        -3.9
    Mars              06:18 13:55     21:31    98.92%                   Cnc         1.8
    Jupiter           18:17 22:42     03:10    99.84%                   Oph        -2.6
    Saturn            20:29 00:59     05:25   100.00%                   Sgr         0.1
    Uranus            01:00 07:57     14:54    99.95%                   Ari         5.8
    Neptune           23:18 05:02     10:42    99.98%                   Aqr         7.9
    Pluto             20:48 01:18     05:43   100.00%                   Sgr        14.2
    Moon              05:13 13:10     21:02     1.36%                   Gem         n.d.
    Attenzione per le effemeridi planetarie aggiungere 1h di compensazione DST

     Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est           pag. 7
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     Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est   pag. 8
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IL CIELO DI
GIUGNO
Il cielo della
sera del 03
Luglio 2019
mappa
centrata alle
ore 21:00 per
latitudine e
longitudine

Vista SUD45°
36’ 16” 08°
34’ 25” E

         Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est   pag. 9
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RECENSIONI (a cura di Roberto Brisig)

                                              WALTER CUNNINGHAM
                                              I RAGAZZI DELLA LUNA
                                              A cura di Giovanni Caprara
                                              Editore Mursia
                                              3a edizione – 2016
                                              Pagine 606
                                          La storia del successo americano nella corsa verso la Luna degli anni
                                          Sessanta, e l’autobiografia – a tratti ironica – di un ex marine e pilota
                                          militare che, nell’ottobre del 1 968, volò sull’Apollo 7, la prima
                                          missione umana del programma. Ma anche una riflessione sulle
                                          regole non scritte dell’astro politica che governava “l’ufficio
                                          astronauti” negli anni d’oro della corsa allo spazio, e lo spaccato di
                                          una realtà mitizzata che ne evidenzia luci ed ombre. Cunningham
                                          prende spunto dal disastro dell’Apollo 1, che nel gennaio del 1967,
prova a terra con incendio e morte dei tre astronauti, che lo ha toccato da vicino, come membro
dell’equipaggio di riserva prima e della commissione d’inchiesta subito dopo. Da una parte critica Armstrong
e Scott per la maldestra gestione della missione Gemini 8 e per la sua troppo frettolosa conclusione (marzo
1966), dall’altra sostiene che nessun altro avrebbe saputo fare meglio di Armstrong nell’allunaggio dell’Apollo
11 (luglio 1969) e che la missione di Scott sulla Luna, Apollo 15 (luglio 1971), rappresentò la migliore
esplorazione scientifica di tutto il programma Apollo. Un libro che aiuta a capire cosa ha reso grande il
programma Apollo e suggerisce cosa fare per recuperare lo spirito di allora e ripartire per i nuovi e più
avvincenti orizzonti che ci aspettano.

Il libro è di mole non indifferente ma di lettura piacevole e contiene tutta una serie di notizie, di episodi e di
dettagli sulla vita e la preparazione del gruppo di astronauti del progetto Apollo. Compresi retroscena di fatti
d’ogni genere, accaduti sia all’interno della NASA che negli ambienti governativi, mai apparsi nelle cronache.

                              Ronnie Walter Cunningham (Creston, 16 marzo 1932) è un ex astronauta statunitense. È
                              stato uno dei membri dell'equipaggio di Apollo 7. Frequentò la Venice High School
                              di Venice (California). Nel 1951 si arruolò come volontario presso la marina militare
                              americana - US Navy - e nel 1952 iniziò il suo addestramento da pilota. Nel 1953 transitò
                              nel Corpo dei Marines - USMC - e vi rimase fino al 1956 superando le 4500 ore di volo, di cui
                              oltre 3400 in aerei jet. Lasciato il Corpo dei Marines, da civile, nel 1963 venne assunto
                              dalla NASA con il terzo gruppo di astronauti scelti. L'11 ottobre 1968 venne lanciata la
                              missione di Apollo 7, il suo primo ed unico volo nello spazio. Tale missione fu il primo lancio
                              di un equipaggio in un'orbita terrestre con l'utilizzo di un razzo Saturn - più precisamente in
punta di un razzo del tipo Saturn IB. Per la missione di Apollo 8 venne già usato il tipo Saturn V. L'equipaggio, composto
inoltre da Walter Schirra e Donn Eisele, testò l'affidabilità del modulo Apollo nelle condizioni dello spazio. Il 22
ottobre 1968 avvenne l'atterraggio sicuro nelle acque dell'Oceano Atlantico. Così Cunningham poté aggiungere ben 263
ore di volo nello spazio alla sua "statistica personale". Cunningham è padre di due figli: Brian e Kimberly e conosciuto
come entusiasta di sport, mostrando un particolar interesse per il tennis, il lancio del giavellotto, le automobili da corsa
e la caccia.

Fonte: Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Cunningham

    Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est                        pag. 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019

ECLISSI PARZIALE DI LUNA – 16/07/2019

La notte del 16 luglio potremo osservare una eclissi parziale di Luna (max. 0.7). La mappa dell’evento è
centrata alle 23:31 quando la Luna avrà un’altezza di circa 8° sopra l’orizzonte (geografico) e nella fase di
massimo.

20h    43m:   primo contatto penombra
22h    02m:   primo contatto ombra (h 11.5°)
23h    31m:   fase massima dell'eclissi (h 21°)
01h    01m:   ultimo contatto ombra (h 26°)
02h    20m:   ultimo contatto penombra

                                                              Ricordiamo che per osservare una eclissi di Luna
                                                              non è necessario possedere un grande
                                                              telescopio (il cui ingrandimento e ridotto campo
                                                              inquadrato non permetterebbe la visione
                                                              completa del fenomeno) ma è sufficiente
                                                              recarsi in un luogo non troppo illuminato e
                                                              osservando a occhio nudo o con un binocolo in
                                                              direzione Est.
                                                              Se i desiderano maggiori dettagli su come
                                                              osservare e/o fotografare il fenomeno,
                                                              consigliamo di prendere contatto con
                                                              l’osservatorio inviando una email a:
                                                              info@osservatoriogalile.com
                                                              oppure attraverso il sito web:
                                                              https://osservatoriogalilei.com/contact/

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APPUNTI DI OSSERVAZIONE VISUALE (a cura di Salvo Alì - CH) – quinta parte (segue dal n. 455/19)

M20 m7,6 nebulosa a emissione, purtroppo dovrò rifarmi di questo oggetto Messier quando andrò in Sicilia,
qui dalle mie parti risulta troppo bassa per fare un’attenta osservazione di qualche dettaglio. Per lo più ho
visto due stelle avvolte da nebulosità, forse il ricordo che avevo in testa mi dava l'impressione di percepire
una nebulosa oscura che tagliava parte di questa. Ma non ne sono sicuro.

M8 m4,6 Nebulosa ad emissione con ammasso stellare (Clessidra)NGC 6530: Finalmente anche, se bassa,
riesco a vedere (ora c’è, e non è solo una intuizione)la nebulosa oscura che la taglia e ne caratterizza il nome.
Riesco a vedere tre Zone nebulose, due in alto e una sopra, e guardandole attentamente emergono alcune
frastagliature e leggerissimo qualche chiaroscuro all'interno. Sempre da rivedere in Sicilia.

Prima e dopo ho osservato Giove e Venere, di questo ultimo ne sto imparando ad apprezzare l'osservazione,
anche se il seeing non ha aiutato. Inutile parlare di Saturno, dove per rendere l'idea riuscivo a Volte a vedere
abbastanza bene la Divisione di Cassini. Quindi niente riprese.

A partire dalle 23:00 si vedevano lampi che presagivano l'arrivo di qualche temporale, che per Fortuna non è
mai arrivato.
Come da titolo, finalmente dopo un anno sono riuscito a vedere la mia tanto amata Via Lattea. A fine serata
circa all'1:00 era molto evidente soprattutto nella zona del Cigno dove si riusciva a scorgere molto bene la
fenditura, un vero spettacolo, peccato non avere la Reflex, magari sarebbe uscita una bella Foto.

Aspettando la Luna nuova e un meteo migliore per fare nuove osservazioni.

11 /07/ 2015 - Celestron 11

Sono appena tornato da una bella serata passata in compagnia di molti amici astrofili, che mi ha appagato
davvero tanto.
Solito posto, anche da dire che se avrei avuto la possibilità di avere l'auto prima, sarei partito senza alcun
dubbio per il passo del Sempione. Tutto sommato questa nottata la compagnia e il cielo mi Hanno regalato
emozioni che da oggi terrò sempre nel mio cuore.
Partito verso le 22:00 da casa mi sono diretto sul posto. Alle 22:30 ero già li, e in 15 minuti sono riuscito a
mettere tutto a posto, anche a fare l'allineamento alla polare tramite cannocchiale P. Aspettando che lo
strumento andasse in equilibrio termico (circa alla mezzanotte) mi sono cimentato in alcune osservazioni
fatte con altri strumenti.
Stasera in gruppo c'erano:2 Dobson un 350 e 300, un SC da 200, un Rifrattore 120 e un Newton 114 versione
giocattolo con montatura traballante.
Abbiamo osservato tra gli oggetti più blasonati del catalogo Messier, tra cui un bel M13 sul Dobson 300.
Mentre invece il 350 ha lasciato a desiderare, sicuramente più luminoso ma meno inciso, mentre invece sul
300 era nettissimo con una miriade di stelline. Immagine che non si distorceva troppo da ciò che ho visto sul
mio C11 in tarda serata. Anche col Newton 114 siamo riusciti a vedere la nebulosa Omega, trovata al limite
spostando lo strumento a mano con tutto il cavalletto e M 22. il Newton è uno di quelli lunghi 50cm ma con
focale da 1 Metro. Una soddisfazione per il mio amico Mario.
Finalmente riesco ad annotare alcuni valori SQM superiori al 20,90 arrivando pure ad un buon 21,19.
Bello è stato una bella esperienza e ci siamo divertiti. Fatto questo, mi sono precipitato sul mio strumento
per fare osservazioni.

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Allego per ora i valori di Magnitude.Sempre direzione zenith

23:30    ➔ 20,68
23:45    ➔ 20,86
00:00    ➔ 20,92
00.15    ➔ 20,96
00:40    ➔21,03
01:15    ➔21,11

valore in seguito 21,19 fisso per tutto il resto della notte fino alle 3:00 a fine serata.

Oculari usati 32 mm Baader Hyperion e 21 mm Luminos
Ho iniziato con la costellazione del Cefeo

Ngc 40 nebulosa planetaria M 10,7 D 37"

Questa planetaria si trova in mezzo ad un campo prospero di stelle, all’inizio la noto come una stella fuori
fuoco, abbastanza luminosa, posta nella parte superiore di un ipotetico rombo irregolare formato da 4
stelline, di cui una è la sottoscritta. A127 con l’aiuto del OIII vedo la stellina centrale ed in distolta si presenta
un’immagine molto appagante, la stella avvolta da un involucro nebuloso che sembra una palla trasparente
tridimensionale con uno spillo di luce all'interno, unica pecca il filtro spegne alcune stelline degradando lo
sfondo prima più sublime.

Ngc 188 ammasso aperto M 8,1 D 12,5'

L'ammasso è ben evidente conto più di 10 stelle di luminosità media nelle parti esterne, il centro è suddiviso
in due gruppi, dove astri minori che sembrano spilli donano una vista incantevole.

IC 1396 Ammasso aperto più nebulosa ad emissione M 3,5 D 49'

Sul Luminos vedo un bel campo ricco di stelle, ciò che mi colpisce di più è una zona dove tre stelle disposte
ad arco illuminano una zona nebulare, l’ammasso è composto da stelle bianco azzurre, sotto vedo anche una
stella rosso/arancio, in distolta alcune Zone scure si presentano sul campo.

Ngc 6946 Galassia tipo Sc M 8,6 D 11'6'

É immersa in un bel campo stellare, all’inizio c’è e non c'è, col tempo esce fuori, ed è molto bella, l’alone nella
parte superiore soprattutto mostra alcune irregolarità, si intuisce chiaramente la sua forma a spirale Vista di
fronte, la regione nucleare e leggermente più luminosa e in distolto distinguo il nucleo stellare che non si
vede chiaramente, forse colpa del seeing?

Ngc 7142 Ammasso aperto M 9,3 D 4,3'

Sempre sul Luminos si presenta come un ammasso carino non regolare, composto da deboli stelline che pare
disegnino un Cavallo. Pare di vedere differenze nei colori delle stelle ma non riesco a distinguerne i colori.
Sicuramente si tratta di un oggetto abbastanza concentrato.

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Ngc 7023 Nebulosa ad emissione

Annoto soltanto “strano in un campo medio noto una stella fuori fuoco avvolta da una leggera nebulosità"

Costellazione del Drago

M 102 Galassia tipo E6p M10 D5,2'x2,3
'
Che bella la trasparenza del cielo regala belle emozioni, e qui mi son soffermato, è quasi Vista di taglio
leggermente inclinata.
Ha una forma allungata e mostra benissimo la regione nucleare più rigonfia e luminosa si nota abbastanza
bene il bulge, l'alone é molto delicato la avvolge in maniera sublime, appare leggermente inclinata.2 stelle
sopra e due sotto la incorniciano, davvero un bel oggetto.

Ngc 5879 Galassia tipo Sb M 11,5 D 4,2'x1,4'

É una piccola galassia di forma allungata, si nota abbastanza bene che la regione nucleare è più luminosa,
con un nucleo stellare che la illumina, non era difficile come pensavo, anche se una stella a nord ovest ne
disturba la visione.

Ngc 5907 Galassia tipo Sb M 10,4 D 12,3' x 1,8'

Davvero una bella galassia molto vasta, Vista completamente di taglio (amo queste galassie) Il nucleo è
nettamente luminoso con un bel bulge che appare decentrato, la luminosità degrada dolcemente verso
l'alone dove 2 stelle vi si proiettano, strano il bulge doveva essere stellare, ma non l’ho visto. Magari colpa
del tipo col Dobson ha acceso le luci

Faccio una pausa, e stavolta Mister Dobson mi ha sentito veramente irritato per Fortuna che se n’è andato
via.

Ngc 6503 galassia Sb M 10,2 D 6,2' 2,3'

Semplicemente meravigliosa di forma ovale allungata mostra una zona nucleare non particolarmente
luminosa, l’alone mostra ai lati del nucleo alcuni dettagli che ne fanno intuire senza troppi problemi la natura
di spirale, sembrava quasi una fotografia mezza buona. questa senza dubbio da rivedere sotto un cielo più
buio.

Ngc6543 nebulosa planetaria M 8,8 D 19,5"

É molto luminosa sembra quasi un faro, anche se abbastanza piccola. Appare di forma leggermente ovale
Si nota all'inizio come un Pallino nebuloso, poi in pochi secondi esce fuori la stella eccitatrice che è molto
luminosa. Il seeing non aiuta ma a tratti si nota bene una linea scura che taglia l'alone formando cosi due
cerchi cui all'interno e rinchiusa la stella, usando il filtro OIII

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Un Salto veloce nello Scudo per osservare M11 Ammasso aperto M 5,8 D14'

É davvero spettacolare, immerso in un campo ricchissimo di stelle, L’ammasso è completamente risolto e
appare abbastanza concentrato al centro, in stelle che sembrano aghi finissimi veramente! Al centro spicca
una stella di Color arancio abbastanza evidente, forse una gigante rossa nella fase finale della sua vita.
All’interno dell’ammasso risaltano alcuni filamenti oscuri che si intrecciano tra gli astri, sembrano quasi
nebulose oscure, ma non saprei.

Infine, Piccolo Salto nel Cigno

Ngc 6888 nebulosa ad emissione D 20'x10'

Questa nebulosa riosservata si presenta leggermente meglio dell'ultima volta.
Sul campo dell'oculare appaiono sei stelle luminose che ricordano vagamente la costellazione di Cassiopea,
alcune stelle minori si proiettano sullo sfondo, stavolta la "falce" risulta più evidente anche se sempre di
difficile osservazione, il mio amico non la vedeva affatto, l’uso dei filtri OIII e UHC ha senza dubbio migliorato
la visione della nebulosa ma non in maniera drastica, forse un po’ meglio con UHC che non faceva spegnere
le stelle come l'OIII.

Nebulosa Velo Resto dii supernova

Ngc 6960

É un oggetto estremamente grande nel suo complesso, che osservo per la prima volta, anche se il C11 non è
lo strumento adatto, però qualcosa ho visto (peccato non aver potuto fare un confronto con il 300 che già
era partito per casa)
Al centro del campo dell'oculare mi colpisce una stella molto luminosa che scopro subito dopo essere una
doppia. A basso di essa noto un chiaro filamento stretto e allungato che mostra alcune lievi irregolarità.

Ngc 6992

anche qui il campo è sempre molto ricco, in questa zona il resto di supernova si fa più evidente e mostra
addirittura delle insenature

Ngc 6995

Questa è forse la zona più intrecciata del complesso e più suggestiva. Soprattutto in distolta appaiono molti
dettagli, non trovo parole adeguate a poter spiegare sembra proprio di osservare una Corrente elettrica. Con
filamenti che si intrecciano tra di loro. Questo oggetto è sicuramente bello da vedere nel suo insieme

Stanco ma appagato smonto tutto e me ne torno a casa contento, di aver passato una bella sessione
osservativa.
Avevo con me una lista di 180 oggetti, ma ovviamente impossibili da vedere in una sola serata, mi accontento
di questo Piccolo ma abbondante bottino. No filtri.

Cieli sereni a tutti

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CURIOSITA’ ASTRONOMICHE (a cura di Silvano Minuto)

I SATELLITI DI STARLINK OSCURERANNO LE VERE COSTELLAZIONI?

La luminosità della flotta di SpaceX che porterà Internet ultraveloce in tutto il Pianeta preoccupa gli
astronomi: nei prossimi mesi potremmo ritrovarci con decine di luci artificiali visibili nel cielo notturno.

Il "trenino" di Starlink, la flotta di 60 satelliti di SpaceX che promette di portare l'accesso a Internet
ultraveloce anche negli angoli più remoti del
Pianeta, sta monopolizzando l'attenzione degli appassionati di Spazio. Non solo per la novità del progetto
(migliaia di satelliti per le telecomunicazioni in orbita bassa, per una potenza di segnale senza precedenti) ma
anche per un aspetto inquietante notato proprio a poche ore dal lancio: la loro luminosità.).

Il video della silenziosa processione di luci catturato dall'astrofilo Marco Langbroek (qui sopra) ha suscitato
perplessità negli appassionati di osservazioni spaziali, non appena hanno cominciato a ragionare sul numero
di satelliti che Elon Musk ha promesso di aggiungere a questa insolita costellazione: circa 1.600 nella prima
fase, 12 mila entro la metà del 2020. Un numero impressionante: ad oggi sono circa 18 mila gli oggetti celesti
più grandi di 10 cm monitorati in orbita bassa, e tra questi si contano 2.000 satelliti attivi.

Per capire le preoccupazioni degli astronomi occorre partire dall'approccio rivoluzionario del progetto di
SpaceX. Se di norma i satelliti per le telecomunicazioni sono posizionati in orbita geosincrona,
apparentemente in una posizione fissa sopra l'Equatore a 36 mila km di altezza, i satelliti come quelli di
Starlink opereranno in orbita bassa, a 540 km di quota (per ora si trovano a 440 km, poche decine di km sopra
la ISS).
La vicinanza consentirà una maggiore potenza di segnale, rendendo superflue le antenne satellitari; in
compenso ciascuno si muoverà velocemente attorno alla Terra, coprendone una piccola frazione di territorio.
Per una copertura completa ne saranno lanciati a migliaia - per fare un confronto, la rete di satelliti per le
telecomunicazioni Iridium, che negli anni '90 ha utilizzato lo stesso approccio, ne conta soltanto poche
decine.

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METEORITI (a cura di Silvano Minuto)

I METEORITI PIÙ COSTOSI MAI OFFERTI SULLA TERRA

Per migliaia di anni le persone sono state affascinate da quel che c'è "su nei cieli", specialmente dai misteriosi
oggetti che sono caduti sulla terra. Oggi sappiamo che questi oggetti sono meteoriti, ma ci sono prove che
5.000 anni fa gli antichi Egizi apprezzavano il ferro al loro interno per la produzione di gioielli. Normalmente,
prima della metà degli anni ‘40, i meteoriti si trovavano solo nelle università e nei musei. Tuttavia nel 1946
Harvey H. iniziò a vendere questi incredibili oggetti al pubblico. Da allora molti appassionati di meteoriti
hanno tramutato la loro passione in un business legittimo? aprendo a tutti il collezionismo di meteoriti. A
volte, questi oggetti interstellari possono essere venduti per prezzi altrettanto stellari. Andiamo a scoprire i
pezzi di meteoriti più costosi offerti finora sulla terra!

Il meteorite marziano Zagami - € 383.000 Meteorite marziano Zagami
 caduto in Nigeria il 3 ottobre 1962. Il più grande pezzo di meteorite venne messo in vendita nel 2006 e prima
ancora che venisse venduto, i planetari di tutto il mondo pregavano i futuri acquirenti di renderlo loro
disponibile in prestito. Si tratta di una Shergottite (SNC).

                                                                                 Location: Zagami, Katsina
                                                                                 Province,     NigeriaOn        an
                                                                                 October afternoon in 1962,
                                                                                 this meteorite landed about
                                                                                 10 feet away from a farmer
                                                                                 who was trying to chase
                                                                                 crows from his corn field. In
                                                                                 un pomeriggio di ottobre del
                                                                                 1962, questo meteorite
                                                                                 atterrò a circa 10 piedi da un
                                                                                 contadino        che        stava
                                                                                 cercando di cacciare i corvi
                                                                                 dal suo campo di mais. The
                                                                                 farmer heard a tremendous
                                                                                 explosion and was buffeted
                                                                                 by a pressure wave. Il
                                                                                 contadino ha sentito una
tremenda esplosione ed è stato colpito da un'onda di pressione. After a puff of smoke and a thud, the
meteorite buried itself in a hole about 2 feet deep. Dopo uno sbuffo di fumo e un tonfo, il meteorite si seppellì
in un buco profondo circa 2 piedi. Weighing at about 18,000 grams (40 pounds), the Zagami meteorite is the
largest single individual Mars meteorite ever found. Con un peso di circa 18.000 grammi (40 libbre), il
meteorite Zagami è il più grande singolo meteorite di Marte mai trovato.
The meteorite was sent to the Kaduna Geological Survey and placed in a museum. Il meteorite è stato inviato
al Kaduna Geological Survey e collocato in un museo. Some years later, Robert Haag, a meteorite dealer,
traded for a large portion of the Zagami meteorite. Alcuni anni dopo, Robert Haag, un mercante di meteoriti,
commerciava parti del meteorite Zagami. The Zagami meteorite is the most easily obtainable SNC meteorite
available to collectors. Il meteorite Zagami è il meteorite SNC più facilmente reperibile dai collezionisti.
Le SNC-meteoriti sono un gruppo di meteoriti dette Achondrite, che provengono da Marte.

    Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est              pag. 17
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ASTRONAUTICA (a cura di Silvano Minuto)

UN PRISMA NELLO SPAZIO PER PROEGGERE IL NOSTRO PIANETA
Satellite tutto italiano. L’Agenzia Spaziale Italiana presenta i primi risultati

                                                                       Trasparenza delle acque, stato di salute
                                                                       delle colture, siccità e rischio incendio,
                                                                       inquinamento         atmosferico:       oggi
                                                                       l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha
                                                                       presentato nuove immagini provenienti
                                                                       dal satellite Prisma, in grado di far luce
                                                                       sullo stato di salute del nostro Pianeta e
                                                                       di contribuire al raggiungimento degli
                                                                       obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)
                                                                       delle Nazioni Unite. Grazie al sensore
                                                                       iperspettrale, primo del suo tipo mai
                                                                       lanciato in Europa e realizzato da
                                                                       Leonardo, Prisma dimostra, così, di
essere un guardiano versatile per proteggere l'ambiente. Le spettacolari fotografie sono state catturate in
Italia, Perù e Iraq durante il Commissioning del sistema. Gestita dal Centro Spaziale del Fucino, questa fase
permette il collaudo del satellite e della sua strumentazione attraverso test in orbita, fino a rendere il sistema
pienamente operativo e i suoi dati disponibili alla comunità scientifica. Le immagini sono quindi state ricevute
dal Centro Spaziale di Matera, dove un team composto da personale specializzato di ASI, Leonardo, Planetek,
Telespazio/e-GEOS e OHB Italia le ha processate con il supporto di scienziati di IREA/CNR e Università degli
studi di Milano, Bicocca.

Lanciato in orbita il 22 marzo scorso, Prisma è il primo sistema di osservazione della Terra europeo dotato di
un sensore ottico iperspettrale innovativo, in grado di effettuare dallo spazio un'analisi chimico-fisica delle
aree sotto osservazione. I primi, entusiasmanti risultati della missione confermano le capacità del sistema
spaziale italiano, che ha acquisito un know how molto importante, ora a disposizione delle future missioni
iperspettrali in Europa e nel mondo. La prima immagine ritrae il Trasimeno, quarto lago italiano per
estensione, un bacino naturale di 128 km quadrati. Le sue risorse idriche sono fondamentali per il turismo,
l'agricoltura e la pesca. In meno di 2 secondi, Prisma ha misurato la torbidità in ogni punto del lago, rilevando
le acque più limpide e le colonie di alghe. L'acqua è la risorsa più preziosa e la sua gestione oculata, in linea
con gli SDG "acqua pulita" e "vita sott'acqua", rappresenta, in un'epoca di cambiamenti climatici, un impegno
fondamentale nei confronti delle generazioni future. In Perù, Prisma ha rilevato il contenuto di acqua nelle
colture, distinguendo i campi ben irrigati da quelli affetti da siccità. L'agricoltura sostenibile è una grande
sfida per l'umanità: puntando su "fame zero" e "produzione e consumo sostenibili", come indicato dagli SDG
delle Nazioni Unite, Prisma consente un monitoraggio senza precedenti della scarsità d'acqua nella
vegetazione, offrendo nuovi strumenti all'agricoltura di precisione. Ogni anno si verificano circa 65.000
incendi in Europa, l'85 per cento dei quali avviene nell'area del Mediterraneo. Il monitoraggio dell'acqua da
parte di Prisma, applicato alle foreste, può fornire un segnale precursore del rischio incendio. Prisma rivela
tutte le sue capacità di monitoraggio del delicato ecosistema terrestre: riconosce non solo le condizioni
dell'acqua e del suolo in tutto il mondo, ma anche lo stato dell'atmosfera e le sostanze chimiche che la
popolano, il che è estremamente utile in caso di disastri naturali. Le entusiasmanti immagini presentate oggi
offrono un assaggio di quanto il satellite potrà garantire quando sarà pienamente operativo: un grandissimo
contributo al controllo dell'inquinamento e dei cambiamenti ambientali, un supporto fondamentale per la
gestione delle risorse naturali e delle emergenze.

    Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est               pag. 18
Bollettino di informazione astronomica nr. 460 del 03/07/2019

SUPERNOVAE - SN2019hbt (a cura di Silvano Minuto)

UNA NUOVA SCOPERTA DAL GRUPPO SENESE - Italian Supernovae Search Project

                                                                                 A tenere alta la bandiera
                                                                                 italiana       della       ricerca
                                                                                 amatoriale di supernovae sono
                                                                                 stati ancora una volta i senesi
                                                                                 del team dell’Osservatorio di
                                                                                 Montarrenti, uno dei quattro
                                                                                 osservatori fondatori dell’ISSP.
                                                                                 Nella notte del 6 giugno
                                                                                 Simone Leonini, Massimo
                                                                                 Conti, Paolo Rosi e Luz Marina
                                                                                 Tinjaca       Ramirez       hanno
                                                                                 individuato       un       debole
                                                                                 transiente nella galassia a
                                                                                 spirale barrata UGC 8685 posta
                                                                                 nella costellazione dei Cani da
                                                                                 Caccia a circa 480 milioni di
                                                                                 anni luce dalla Terra, e situata
                                                                                 a circa 2° a nord dello stupendo
                                                                                 ammasso globulare M 3. Al
momento della scoperta l’oggetto di mag. +18,9 era quasi al limite strumentale del telescopio Ritchey-
Chrétien da 53 cm, tanto che i senesi per scrupolo hanno aspettato la notte seguente (conferma da immagine
spettroscopica ottenuta all’Osservatorio di La Silla in Cile con il New Technology Telescope da 3,58 metri che
ha permesso di classificare la supernova di tipo II scoperta prima del massimo di luminosità, a cui è stata
assegnata la sigla definitiva SN2019hbt).
I professionisti de La Silla non escludono però la possibilità di essere di fronte a una rara supernova di tipo
IIn. UGC 8685 aveva già visto esplodere al suo interno un’altra supernova, la SN1993ak, scoperta il 30 marzo
1993 dal tedesco Helmut Meusinger.
Nei giorni seguenti la scoperta la supernova è leggermente aumentata di luminosità fino alla mag. +18,6 ma
rimane comunque un oggetto non facile da immortalare vista la debole luminosità.

    Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est              pag. 19
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MIZAR E ALCOR (a cura di Silvano Minuto)

                                                                                       La coppia di stella composta da
                                                                                       Mizar e Alcor è una delle più
                                                                                       note e osservate del cielo
                                                                                       boreale:     costituiscono    un
                                                                                       celebre "test della vista",
                                                                                       poiché un individuo con una
                                                                                       buona vista è in grado di
                                                                                       identificare le due stelle anche
                                                                                       ad occhio nudo. Mizar è la stella
                                                                                       centrale del "timone" del
                                                                                       Grande Carro; appare come un
                                                                                       astro di colore bianco di
                                                                                       seconda magnitudine ed è
                                                                                       pertanto visibile anche dalla
                                                                                       città.

Alcor è invece di quarta magnitudine e per poterla osservare occorre un cielo meno inquinato; tuttavia, per
poterla individuare ad occhio nudo, le condizioni meteorologiche devono essere molto buone: infatti la
luminosità di Mizar tende a oscurare il minore chiarore di Alcor. Il più piccolo dei binocoli è oltremodo
sufficiente per poter distinguere molto chiaramente le due componenti, che appaiono separate da una certa
distanza l'una dall'altra. Alcor si presenta con un colore un po' più giallastro della compagna maggiore.
Entrambe le stelle distano da noi circa 86 anni luce; costituiscono, secondo recenti studi, una coppia fisica a
tutti gli effetti, sebbene molto larga: le due stelle distano infatti fra loro oltre un quarto di anno luce.
Un telescopio di media potenza è in grado di risolvere ulteriormente la stella Mizar in due componenti
biancastre uguali di seconda magnitudine.

                                          Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni

    Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est                          pag. 20
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                                                                        Giove e la GMR – Marco Vaccarin

                                                                                                Video Protuberanza 01

                                                                                                 Video Protuberanza 02

            Protuberanza solare: Giuseppe Bianchi – Roberto Brisig                 (cllicca sulle icone per scaricare i video)

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                                                          Congiunzione Luna-Giove-Antares: Oreste Lesca
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EVENTI E COLLABORAZIONI: Conferenze di Astronomia “Dedicato alla Luna… 50 anni dopo”

    Osservatorio Astronomico e Planetario G. Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est   pag. 23
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MISSIONI APOLLO - RISORSE STORICHE

Disponibili in Flickr le immagini in alta risoluzione del programma Apollo.

Segnaliamo agli interessati che è possibile visionare i 114 magazzini delle immagini originali in alta risoluzione
realizzate a partire dalla missione Apollo 7 fino all’ultima Apollo 17

https://www.flickr.com/photos/projectapolloarchive/albums

CINQUE PER MILLE

       2741 06-05-2019 15:32:35 TecnoSky 152/900 ASI 120MM DayStar Quark cromosfer

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             http://www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it

             APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus
                       C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato

                Per collaborare al bollettino inviare una e-mail a: info@osservatoriogalilei.com
                                L'osservatorio ha una propria pagina Facebook:
                     https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei

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Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2019, invariata da anni, di
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osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J0503445690 000000008000

                                                         ***

Hanno collaborato Corrado Pidò, Silvano Minuto, Alberto Villa, Marco Vaccarin, Giuseppe Bianchi,Roberto
Brisig, Oreste Lesca e Salvo Alì (CH).

Immagine di copertina: Particolare di roccia lunare: Corrado Pidò

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