MONTAGNES MON AMOUR Sappada 2020 - Movimento Terza Età Segrate - MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE ...
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M O NTAG N E S M O N AM O U R utilizzando sia la fantasia che … le “ S A P P A D A” pile. N E LLE FAV O LO S E Anche Anna da signorina venne da DOLOM ITI Milano in Cadore nel periodo estivo 2 0 2 0 quando, da commessa, lavorava alla Standa che, per i suoi dipendenti, affittava degli alberghi a San Vito di INTRODUZIONE Cadore per far fare loro le vacanze. Le nostre vacanze di gruppo hanno Quest'anno, grazie al programma di ogni anno uno sviluppo … “positivo” vacanze “Montagne Mon Amour - C. ed è questa la caratteristica che M. T. E. & Travelland”, siamo ritornati dobbiamo ricordare lasciando che le in quei luoghi e la memoria ha fatto il cose accadano. resto. A Sappada e in Cadore Anna e io Con le limitazioni dovute al Covid 19, avevamo già trascorso vacanze estive pensavamo che le vacanze non si in tempi remoti e lontani eravamo potessero svolgere ed è stata quindi anche tra noi. proprio una sorpresa il poter decidere di partire. Io, infatti, le vissi da ragazzo, agli inizi della mia esperienza negli Scouts, con La nostra valida Ivonne teneva tutte le attività pratiche che il metodo aggiornato il numero dei partecipanti educativo richiede: piantare il campo, che danzava variando di giorno in cuocere con la legna che trovi nel giorno ma con tendenza al ribasso. bosco, preparare il piano della cucina sopraelevata, ecc... Si sa, però, che anche lei ha il suo fascino e, a mano a mano che la data di Ricordo che riuscimmo anche a partenza si avvicinava, qualche amico costruire un ponticello in travi di legno si aggiungeva alla lista o tornava a che attraversava un torrente ponendovi farvi parte. una piazzola di sassi al centro in modo da ottenere due campate. Poi, per l’Agenzia Travelland, sia Eleonora (che per la prima volta Lunghe camminate (anzi uscite), ritrovi riusciva a venire in montagna con noi) serali alla luce della fiamma del grande e sia Costanzo (l'amico di tutti, ricciolo cerchio, recitazione di scenette che ribelle ed organizzatore instancabile) avevano lo scopo di dare un po’ di stavano spargendo inviti e ottenendo humor alle disavventure della giornata adesioni per non lasciarci prendere troppo dallo sconforto e per guardare avanti. PARTENZA Ma anche partecipazione a grandi giochi fatti al buio della notte stellata Sabato 27 giugno è fissata la partenza 3
che inizia dal Villaggio Ambrosiano e, pullman, non ho detto niente. come vuole la nostra tradizione di famiglia, Anna e io arriviamo con un Quanta pazienza, penso, deve avere lei po’ d’anticipo alla fermata del pullman con me ma poi le spiegherò e capirà in piazzetta Sant’Ambrogio dalla parte perché lei resta il mio angelo in terra. opposta della fermata degli gli autobus di linea che, indifferenti a noi, arrivano, Fatto tutto, trainata la valigia fanno il loro sbuffo, aprono le porte e dell’Ivonne e, finalmente, sono seduto raccolgono i passeggeri e ripartono. sul pullman. Arriva Sergio (il bersagliere) poi la “Ma dov'eri sparito?” mi domanda Maria Rosa con il Giulio, la Mariuccia, Anna. la Maria Monteverdi, il Paolo … e, via via, gli amici di sempre e di tutte le “Scusami” le rispondo “ho avuto la vacanze. percezione che l’Ivonne si fosse addormentata e allora mentre la Il pullman, nel frattempo arrivato, ha chiamavo al cellulare, le sono andato aperto gli sportelloni del carico e gli incontro pensando che affannata, di autisti Alessandro e Omar caricano le corsa, con le valigie al traino e lo zaino valigie. in spalla, fosse in difficoltà a giungere in tempo”. “Anna”, domando, “hai visto l’Ivonne?” “No” mi risponde. Meno male che l'abbiamo recuperata e ora è lì seduta in prima fila con la Accidenti, penso, vuoi vedere che è Margherita: “le due cugine”. successo il pasticcio della notte insonne? Ma guarda che bello: questa volta abbiamo anche l’Eleonora con il Perché, se fosse così, i tempi per Costanzo e siamo in una botte di ferro. arrivare sono ora strettissimi e lei dovrebbe essere già qui. Buon viaggio, si parte! Così rompo gli indugi e la chiamo al IN VIAGGIO telefono: “Pronto Ivonne stiamo partendo dove sei?” “Signori per favore attenzione” dice l’Eleonora responsabile e grande capo “Oh, mamma mia, … arrivo, arrivo dell’agenzia Travelland), “Il primo subito, faccio in un minuto. Colpa di modulo lo dovete riempire e firmare quella pastiglia che mi fa sempre perché …”. dormire quando mi devo svegliare. Arrivo, arrivo ho già la valigia fatta!” “Il secondo modulo …” e le raccomandazioni per il covid 19 Io sto già camminando per andarle continuano … incontro ma ad Anna, che è rimasta al 4
“Tutti dovete mantenere la che già conosco, come se stessi mascherina”. tornando … Nel frattempo la temperatura esterna è Percorriamo gallerie aperte ad arcate su salita a 30 gradi: come ogni anno, di un lato ed è bello vedere l'esterno, abbiamo la particolarità di partire per le attraversiamo un ponticello, facciamo vacanze quando inizia il gran caldo. un tornante, poi un altro, imbocchiamo una galleria lunga 4 km e ben Mentre viaggiamo, i due simpatici illuminata e, … è così fino a entrare autisti, con battute da rivista mordaci, nella valle finale. si passano le foto dei loro figli: “Ah, ma che belli che sono questi ragazzi, Rocce, prati, boschi con ancora abeti però sai che non ti assomigliano per abbattuti, paesi allineati lungo strada e niente? Ma … sei proprio sicuro altri cui giriamo intorno, cielo azzurro che …” con poche nuvole che sembrano poste per favorire noi turisti nel fare le foto. “Beh, sai, io sono sempre in giro con il pullman e non so cosa succeda a casa. Ovunque vediamo ordine e pulizia e Vorrà dire che farò fare loro l'esame del sentiamo il fresco. D.N.A.” Ah che ristoro! “Eh già, bravo, e se scoprissi che …, cosa faresti?” Nel pullman c’è silenzio e tutti osservano e ammirano con aria “Sai che hai ragione? Non ci avevo rilassata. pensato ma, con la fatica che ho fatto per trovar moglie, penso che mi Ecco la lunga valle che ospita il paese convenga stare zitto e far finta di di Sappada e che si estende per cinque niente” chilometri. Risata corale di tutti i partecipanti che Ornella e Giorgio sono lì ad attenderci parevano non aver ascoltato. ed è bello sentirsi attesi! La sosta all'Autogrill, alle porte di Grazie al loro interessamento anche Padova, ci permette di fare il pranzo quest'anno riusciamo a venire in questo del mezzogiorno e poi si riparte. posto molto, molto bello, aperto, con tante vette che ci stanno intorno e una Verso le 14,30 ci troviamo alla base vallata a largo respiro. delle prime montagne con l'aria che inizia a rinfrescarsi e, quando iniziamo TRA LE DOLOMITI a leggere le indicazioni stradali per Auronzo, sento una specie di segnale Scendendo dal pullman, seguendo le che mette agitazione alla mia memoria indicazioni dell'albergatore, come se stessi per arrivare in un posto scarichiamo i bagagli sulla strada 5
regionale e ci inerpichiamo su per la milanese e i vari cantieri. salita fino all'hotel Bladen dove tutto è già predisposto per l'aperitivo di Finita la cena, Eleonora ci ha avvisato benvenuto all'aperto nel giardino con i che all’indomani il signor Charlie tavoli, le panchine e le poltroncine ben Tessari si sarebbe trovato per le ore distanziate. 9.00 all'uscita dell'hotel per farci da guida per la mattinata girando per la Un paesaggio a tutto tondo piacevole e parte storica del paese di Sappada ma gradito con la valle, le cime ancora ci ha precisato che, se qualche persona innevate solo nelle zone d’ombra, i avesse voluto fare con lei una prati e i boschi. camminata di 8/10 km, avrebbe dovuto prepararsi ad uscire per le 8.00. La vallata è lunga e larga e si vedono bene le piste da sci (ora verdi per La giornata trascorsa è stata intensa e l'erba), gli impianti di risalita e … Anna e io abbiamo lasciato gli amici al peccato non saper sciare ma la dopo cena, andandoci a godere il fresco montagna è bella lo stesso! della sera con un breve giretto e poi … a nanna. In alto, vicino alla parte rocciosa della montagna, ancora si vede il bosco con CHARLIE RACCONTA gli abeti abbattuti dalla tempesta di vento di due anni fa. Domenica mattina Charlie ci attende ai piedi della scarpata: è un signore alto Eleonora avvisa che si cenerà alle ore che ha subito un intervento chirurgico 20 precise e noi saremo certamente alle anche molto di recente e che ora, puntuali. per la riabilitazione, deve muoversi aiutandosi con le stampelle e vuol CENA guarire del tutto in fretta per paura, da novembre, di non poter fare il maestro Anna e io siamo seduti con le amiche di sci. Ivonne Marini, Maria Monteverdi, Tina Merlo e Margherita Scotti. Ha poco più di 50 anni e, con il suo parlare amabile, racconta cose Si avvicina una signora al nostro tavolo interessanti a tutti noi che gli formiamo e mi domanda dove avessi lavorato per un bel crocchio attorno. lungo tempo anni fa ma senza ricordare il nome della società. Le dolomiti, nel loro insieme, sono i resti di un sovvertimento della crosta Riflettendo e giocando con la memoria, terrestre di circa 250.000 anni fa. abbiamo ricostruito di aver lavorato insieme, più o meno per vent'anni, in Il ritiro del mare e la terra con i un a società dove lei, Rossella, era movimenti tellurici, hanno lasciato segretaria di direzione e io che andavo depositata la dolomia che è un minerale avanti e indietro tra l'ufficio della sede ricco di quarzi e di magnesio che, con 6
la luce bassa del sole al tramonto, avessero sfruttato al massimo le colora le montagne di sfumature e di possibilità di utilizzare tutte le materie intensità singolari. prime del posto che la natura donava loro. Passato un ponticello in legno, ci portiamo verso l'esterno del paese in direzione della sua parte antica COME COSTRUIVANO LE CASE classificata tra i “Borghi più Antichi d'Italia”. In montagna il lavoro è faticoso e i Percorrendo la strada regionale, verso il trasporti, nei tempi antichi, erano basso abbiamo visto tre placidi cerbiatti garantiti solo con l’aiuto degli animali. che stavano brucando, eleganti e snelli al punto da sembrare che sfiorassero Quindi, prima dell'inizio della l'erba. costruzione, occorreva ben riflettere sfruttando anche l'esperienza che altri Charlie ha richiamato la nostra avevano già fatto. attenzione su di una stradina che, dalla parte opposta e in salita, andava verso La scelta del luogo dove costruire, ad l'interno del paese. esempio, doveva tenere conto di moltissime cose: dall’orientamento (per Lui respira a pieni polmoni sfruttare il calore e la luce del sole), accumulando tutti i profumi che le alla riduzione al minimo possibile dello erbe, ancora umide dalla guazza scavo e del conseguente spostamento di notturna, stanno donando e consiglia a terreno, dalla profondità della vena tutti noi di fare la stessa cosa per dell'acqua alle strade di collegamento, accumulare nei nostri bronchi e etc… senza dimenticare di non polmoni la salubrità che in città non allontanarsi troppo dal centro abitato. abbiamo. La parte bassa della casa veniva Questi stessi profumi sono scavata nel fianco della montagna e immagazzinati anche dalle vacche e diventava stalla, con una parte costruita dalle capre che sono al pascolo e che ci a mattoni o a pietre. rendono nel loro latte, nella ricotta e nei formaggi che ne derivano. Dal solaio del piano terra fino alla copertura (al massimo ci si Charlie ci fa poi notare come, sulla concedevano due piani ulteriori) ci si ripida stradina, si trovino le stazioni di serviva invece del legno per una via crucis che termina con la l’abitazione, il fienile, il deposito e il cappella principale sulla sommità. solaio. Camminando ancora un poco ci Dal fienile bastava una botola per far troviamo al centro di case abbastanza scendere il fieno (che veniva caricato simili fra loro e ci viene spiegato come sulle gerle, trasportato a spalla e i nativi del luogo, allora austriaci, depositato nel solaio) nella stalla. 7
degli incendi causati dal fuoco ma Il legno, che resta un materiale vivo anche da eventi naturali come i fulmini. anche dopo il taglio, risente delle variazioni naturali (caldo, freddo, Le scandole erano inchiodate al umido, secco, etc…) e veniva quindi paiolato (piano del tetto) partendo dalla utilizzato e tagliato durante la fase linea orizzontale più bassa (verso lunare adatta allo scopo. gronda) sovrapponendone una parte e avanzavano, fila dopo fila, verso il Quest’esperienza si tramandava di colmo avendo cura di sfalsare di metà padre in figlio. della larghezza di una scandola ogni fila in modo da non far coincidere le Occorreva restare ben attenti erano fughe degli accoppiamenti adiacenti. anche sulle dimensioni delle finestre che dovevano restare piccole perché, L’ANTICO BORGO pur fornendo come unica fonte di luce quella naturale, potevano anche E' stato in questo antico borgo che originare del freddo soprattutto nei abbiamo visto nel dettaglio la lunghi inverni. costruzione delle case. I TETTI Nella costruzione dove si lavorava il latte e si producevano sia il burro che il Mentre in Piemonte i montanari locali formaggio, la raccolta della materia utilizzavano come manto di copertura prima veniva fatta pesando ogni le beole sovrapponendole alle travature consegna e prendendone nota su un portanti ed alle traverse del tetto, qui si registro tuttora presente e testimone. usava un rivestimento in piattine di legno, uniformi e rettangolari, dette Infatti, avendo già allora un concetto scandole. cooperativistico, il burro e formaggi ottenuti venivano poi ripartiti in I tetti delle case erano sempre ben proporzione alla quantità di latte inclinati e quindi, per evitare che lo consegnato da ognuno. sciogliersi della neve potesse farla slittare in massa al suolo, si doveva I contenitori del latte per il deposito e provvedere anche a posizionare delle la lavorazione erano in lamiera di rame barre trasversali contenitive. (ottimo conduttore sia del calore che dell'elettricità). A volte venivano ricoperti con rivesti lignei anche i prospetti delle case Il rame, tuttavia, se non trattato, si rivolti a nord e quindi molto esposti ossida divenendo velenoso e così alle intemperie, al vento forte, alle occorreva ricoprire tutte le superfici temperature più basse e alla formazione interne dei contenitori con lo stagno. di ghiaccio). Il massivo uso del legno esponeva Oggi lo stagnino è un lavoro del tutto tuttavia (ed espone tuttora) al pericolo scomparso. 8
particolari: a solide colonne in Le bacinelle che raccoglievano il latte, muratura dalle quali partivano gli archi erano poste dentro una vasca erano appesi dei quadri, con il loro contenente acqua che manteneva il latte vetro di protezione, contenenti delle a temperatura bassa per favorirne la tele ricamate a punto croce che conservazione per le varie lavorazioni rappresentavano una strada di successive. montagna che partiva da un castello. La consegna del latte avveniva due Abbiamo pensato che la scena volte al giorno e ciò continua tuttora in rappresentata avesse a base una quanto condizione ottimale per sposarsi leggenda. con le tempistiche di mungitura. Nell'altra colonna dell'arco era appeso SCULTURE un altro quadro ricamato. Quello che tutti abbiamo potuto vedere Tuttavia la mia attenzione si era e ammirare in abbondanza, sono state spostata su uno strano calesse piuttosto le sculture in legno (che sono basso come se mancasse delle ruote. distribuite per tutto il paese) e il buon gusto di tutti gli abitanti per i fiori che Avvicinandoci e spostando un poco i hanno dei colori molto vivaci e forti a fiori che lo ricoprono interamente, dimostrazione del fatto che crescono scopriamo dei sedili in legno e, più con 1.300 metri in meno di sotto, un telaio anch’esso ligneo e un inquinamento rispetto a quelli dei pattino in ferro per scorrere sul nostri giardini. ghiaccio: era una slitta, altro che calesse, e com’era bella impreziosita da RICAMI, FIORI, CALESSE quell'arco in ferro ricoperto da un telo giallo. Stavamo beatamente camminando e osservavamo le case, le strade in salita, La graziosità dell’insieme ha spinto le arcate, i fiori e le sculture quando ci Anna e me a chiedere ad una signora di è apparso uno strano spazio: forse un scattarci una foto che ora si trova nel cortile? nostro album dei ricordi. L’ottima disposizione dell'insieme DAL FONDO VALLE aveva richiamato la nostra attenzione e così ci siamo avvicinati: fiori e fiori Il gruppo si muove per andare verso il posati sui sedili in legno di un vecchio fondo valle: prati estesi e rasati, calesse con il suo tendone ad arco e, piazzole rotonde, bandierine indicanti sotto e disposti con gusto, diversi una buca del campo di golf, impianti di contenitori con fioriture le più varie risalita completi dei loro tralicci con le possibili. carrucole posti a lato. Avvicinandoci abbiamo notato taluni 9
C’è anche un’ampia pista, molto che impiegherà più tempo a far tornare pendente ma bella e larga che risale la tutto com’era, ma permetterà alle china della montagna. nuove piante di vincere, con una selezione naturale, alcuni facili ostacoli Ampio è il fianco della montagna e con le specie che risulteranno più belle sono le vette rocciose che adatte allo scopo. conservano tra le pieghe ancora tracce di neve. Se, invece, vorremo accelerare il rimboscamento secondo una logica Girandosi attorno tutto appare bello ma rispondente agli interessi umani, alla nostra destra, dove la montagna fa occorrerà capire che l’adeguarsi alla un quasi angolo, sotto alla vetta produttività e al futuro utilizzo del rocciosa si scorge una distesa di abeti legno, finirà con l’alterare non poco abbattuti che interrompono il verde del quello che sarebbe lo sviluppo naturale. bosco. “Dalla storia”, ha detto ancora Charlie, Charlie, prima che ponessimo “sappiamo che noi abbiamo fatto parte domande, ci ha spiegato come nel 2018 della repubblica veneziana che ha ci sia stata la tempesta Vaia (che ha sfruttato nei tempi passati questi boschi portato volate di vento della velocità per prendersi il legname che, abbattuti che è arrivata fino a 300 km/h) che ha gli alberi e pulitili dai rami, veniva abbattuto le piante prive di profondo buttato nel Piave che aveva un percorso impianto radicale. leggermente diverso da quello attuale. Gli abeti che arricchiscono le nostre L'acqua era più abbondante e non vi montagne sono piante che ben si erano centrali idroelettriche con i loro adattano alle situazioni naturali di un invasi o dighe. suolo anche roccioso ma che non godono di un profondo impianto Con i tronchi venivano formate delle radicale. zattere galleggianti e gli “zatterieri”, I fianchi delle montagne hanno, dopo muniti di tronchi e scarponi con punte una prima parte alta rocciosa, uno d’acciaio, facevano scendere i tronchi strato di terreno poco profondo che si seguendo il tragitto del fiume fino ad arricchisce prima di licheni e poi, nella arrivare a Venezia. parte più bassa e aumentando lo spessore, di erba/prato dove si formano Ma il legname, oltre ad essere i boschi. utilizzato per la costruzione delle navi, era impiegato anche nell'edilizia. Charlie, alla domanda “quell'area di abeti abbattuti come sarà riempita?”, ha Tutte le case di Venezia città posano risposto chiarendoci una duplice infatti su palafitte di tronchi di larici possibilità. conficcati molto saldamente nel fondo melmoso della laguna ed ormai Potremmo, cioè, lasciar fare alla natura, pietrificati. 10
l’unica sarà proprio quella del Sono quelle le fondamenta delle case rimboschimento mentre se vorremo veneziane che tuttora, con l'elasticità aiutare la natura a rigenerarsi, i tempi necessaria, supportano sia a il carico saranno più lunghi ma il risultato statico che quello dinamico migliore. conseguente ai movimenti tellurici fino ad ora avvenuti. Sappiate che qui il terreno è così prolifico che non necessita di aiuto Da parte di noi Sappadini” ci ha umano. informato ancora Charlie, “fu realizzato un rimboscamento allo scopo Al di sotto dell'area alta del pino mugo, di recuperare legname il più presto nella parte così detta “bosco”, la prima possibile. pianta che la natura provvede a far nascere è il larice: un’essenza più Per il rimboschimento le essenze più grossa dell'abete che richiede più adatte sono quelle del pino mugo spazio e che, quindi, è “naturalmente” (l'unico a vivere nella parte alta della la prima a collocarsi. montagna) che ha però una crescita a cespuglio, degli abeti (sia bianchi che L'abete, che richiede invece meno rossi) e del larice (che ha aghi più spazio, si piazza dopo ma, essendo più lunghi e un colore che, nell'autunno, è numeroso, crescendo si fa spazio tra i diverso da quello dell'abete. larici sovente soffocandoli”. Osservando il bosco nel suo insieme IL BLOCCO RADICALE dal basso, il piano inclinato del bosco è di colore verde scuro per la presenza “Tutti gli alberi alti”, ha spiegato dominante degli abeti mentre diviene ancora Charlie, “hanno in generale un quasi giallo in corrispondenza delle blocco radicale paragonabile ad un zone dei larici. agglomerato ligneo di forma vagamente circolare e del diametro di Se verrete qui in ottobre, ad autunno circa 2 metri. inoltrato”, ha detto ancora Charlie, “quello che vi ho appena spiegato sarà Da questo blocco parte il tronco che si ancor più evidente osservando i boschi sviluppa all’esterno e verso l'alto ma, e quella sarà anche l’epoca dei cervi in dalla parte opposta e cioè in sottosuolo, amore così che avrete l'occasione di oltre alle radici che si estendono sentire il bramito del maschio in cerca radialmente in orizzontale in tutte le della femmina. direzioni, ce ne sono altre che verticalmente sono rivolte verso il Ma, per tornare al modo di riparare ai basso. danni provocati da Vaia, se lo scopo da privilegiare sarà quello di accorciare i Una di queste è centrale ma almeno tempi ed aumentare la produzione di altre quattro sono piazzate in legname, la strada migliore e forse corrispondenza dei punti cardinali e 11
tutte, andando in profondità del terreno, compattezza del materiale, è evidente danno all'albero una buona stabilità che il legno dell’abete rosso sia facendo da contrappeso alle parti della preferito a quello dell’abete bianco per pianta esterne al terreno. la costruzione di strumenti musicali. Nel caso degli abeti però, il fatto di ABETE BIANCO vivere su uno strato di terreno poco profondo e ricco di rocce e di sassi, L'abete bianco è invece molto sfruttato impone alle loro radici un cammino nelle sculture, nelle costruzioni, orizzontale nel terreno e, nonostante nell'edilizia e nell'arredamento ma che ove trovino delle fessure vi si oggi, con la tecnica delle miscele infilino, tendenzialmente non godono composte da trucioli, segature e impasti di un adeguato apparato radicale uniti da colle e da resine, si ottengono verticale. tavole lignee che permettono tantissime soluzioni. Vi sarà quindi già capitato di fare delle passeggiate nei boschi di montagna e di La tecnica delle tavole incollate e vedere abeti abbattuti e capovolti che, pressate (legno lamellare) originano poi nella loro parte bassa, stanno ancora le travi composte che possono abbracciando con le loro radici il masso assumere forme particolari, molto belle cui sono ancora ancorati”. e forti, con cui l'architettura moderna può sbizzarrirsi in soluzioni ABETI ROSSI assolutamente originali. Abbiamo chiesto al signor Charlie se Mentre Charlie ci spiegava tutto poteva spiegarci come mai i musicisti e questo, al di là del fiume passava un i liutai in particolare preferiscono il camion rimorchio con il pianale legno dell’abete rosso a quello del ribassato ben pieno di tronchi di abeti bianco. che ha suggerito al gruppo di chiedere a Charlie dove fossero esportati gli Lui ci ha spiegato che se tagliassimo un abeti. tronco di abete bianco e uno di abete rosso mettendone a confronto le Abbiamo così saputo che l’acquisto del sezioni, noteremmo che gli anelli nostro legname interessa tutto il mondo stagionali che indicano l'età della ivi compresa la Cina. pianta risultano molto più uniformi e compatti nell'abete rosso mentre in Ma … anche per noi era giunta l’ora di quello bianco si hanno le distanze prendere la strada del ritorno. variabili tra gli anelli. UNA GIORNATA … PARTICOLARE Quindi, siccome a prescindere dal materiale, il suono è più nitido, più Era prevista, con partenza alle ore 9, la armonioso e, nel suo insieme, migliore visita di una fattoria che alleva capre in quanto è maggiore l’uniformità e la alta montagna con degustazione di 12
prodotti. e poi decidiamo che, essendo in vacanza, vale la pena di concederci un Saremmo anche arrivati a vedere la secondo cappuccino (e in quel bar fonte da cui nasce lo storico fiume abbiamo trovato anche degli squisiti Piave. bignè). Nel darcene l’annuncio, Costanzo ci ha Il meccanico nel frattempo è arrivato, raccomandato la puntualità ha smontato i sedili, parlottato con il precisandoci che il tragitto sarebbe signor Marco, svitato qualcosa, stato coperto fruendo di due fuori avvitato qualcos’altro e fatto ripartire il strada di cui uno dell'albergo (che motore. sarebbe stato guidato dal signor Marco) e un secondo della fattoria (che sarebbe Rimontati i sedili, il meccanico se ne stato invece condotto dalla padrona va e noi risaliamo tutti per ripartire ma, della fattoria). fatti pochi metri, … si deve ritornare in L’accordo era che, se non fossimo hotel. riusciti con un viaggio a salire tutti, il signor Marco avrebbe fatto una NUOVE SPERANZE seconda corsa. Al quart'ultimo giorno, come da E così doveva essere: salita la prima programma, arriva il pullman che dovrà corsa, il signor Marco è tornato e i riportarci a Milano ma che resterà rimasti a terra salgono: la direzione è disponibile per le ultime uscite verso la chiesa parrocchiale con giornaliere per le quali ci farà da guida antistante piazza del mercato per poi ancora il signor Charlie. girare a destra per la montagna. A cena Eleonora ha avvisato che chi Ma, fatti pochi metri, dal tubo di accettava di partecipare alla gita scappamento sentiamo partire un buon doveva avvisare il signor Marco per colpo secco come una fucilata e, farsi confezionare per l’indomani la incominciando a guardarci tra di noi, ci colazione al sacco. accorgiamo che anche i passanti ci osservano incuriositi dalla strada. IL LAGO DI BRAIES Ancora qualche metro e i colpi si Puntuali, alle ore 8, si parte e, passando ripetono sempre più forti: il signor per il centro del paese, raccogliamo il Marco si arrende, parcheggia e, mentre signor Charlie: abbiamo qualche ora di in sempre di più si sono fermati e ci viaggio e il paesaggio assorbe osservano, chiama al cellulare il l'attenzione di molti di noi. meccanico. Il lago è detto la perla dei bacini idrici Noi, per darci un contegno, sorridiamo delle Dolomiti e si trova in alta val (ma in realtà non sappiamo che fare) e Badia, all'interno del parco naturale prima ci sparpagliamo a macchia d'olio 13
Fanes_Senes, ad un'altezza di 1.430 tantissime parti. metri slm. Già all’arrivo il gruppo si è sgranato: Formatosi a causa di una frana alcuni hanno preferito restare al sole imponente di un ghiacciaio, ha una mentre altri hanno invece seguito profondità di 36 ml risultando quindi il Charlie o formando coppie che, più profondo dei laghi alpini. dandosi la mano, si aiutavano nel cammino o seguendolo a distanza. Le cime che lo circondano sono la Croda (Cresta) Rossa, la Creda del Poi, piano piano e con l'apparire delle Becco e quella del Grande Apostolo. panchine in zone d’ombra o di altre Charlie ci ha assicurato che i colori del fonti di possibile comodità, il gruppo si lago e del suo intorno mutano ad ogni è ulteriormente sgranato. stagione risultando più accesi in primavera mentre in autunno tutto si Abbiamo visto la chiesetta, piccola, tinge di magia, il foliage diviene graziosa e tutta ricoperta di scandole, meraviglioso e il paesaggio assume dedicata alla Divina Madre Dolorosa sfumature fra il rosso e l’arancione che che mi ha ricordato, nella sua tolgono il respiro fanno restare in architettura, le cappelle ortodosse con il estasi. campanile a cipolla piazzato poco dopo l'entrata. Durante l’estate la località è presa d'assalto dai turisti e a volte in tutta la Il colore del lago era di un verde valle non si trova posto per smeraldo e le barche che lo solcavano, parcheggiare mentre in inverno il lago con i remi, interrompevano per un si ghiaccia completamente ed è momento questa tonalità facendolo possibile camminarci sopra. increspare. Sia all’inizio della glaciazione che nel Abbiamo visto giovani immergersi e periodo del primo disgelo, la superficie qualche batufolo di cane fare sembra riempirsi di diamanti fantasiosi altrettanto. per forme e dimensioni. SAN CANDIDO Momenti molto belli si possono vivere al mattino molto (presto perché, in Ha tutto del paese tedesco, almeno per totale solitudine, si può godere di un noi. senso di pace unico) ma anche al tramonto quando il sole, prima di E’ ordinato, pulito e con molte delle nascondersi, dipinge di rosso le pareti insegne dei negozi sulla strada rocciose delle montagne. principale in ferro battuto. La passeggiata attorno al lago è alla Ci siamo presi un pezzo di torta di portata di tutti perché, pur essendo mele, di strudel con il gelato, una lunga 3,5 km, ci si può fermare in leccornia caratteristica di qui, quasi 14
fosse un premio. Misurina supplicò lungamente il padre Anche una famiglia comprensiva dei perché le procurasse lo specchio e nonni era seduta vicino a noi (ma dimostrò di desiderarlo fino a quando sempre a rispettosa distanza) e nessuno Sorapiss non cedette accompagnandola si è meravigliato che parlassero in dalla fata. tedesco. Quest’ultima, pur resistendo a lungo IL LAGO DI MISURINA E LA SUA non volendo accontentare una bimba LEGGENDA capricciosa, di fronte alle lacrime del re finì per acconsentire ponendo, però, una condizione che, sperava, avrebbe Si trova in Cadore, in provincia di Belluno, a 1.754 metri slm ed è un lago fatto rinunciare sia Sorapiss che sua figlia. naturale che ha un perimetro di 2,6 km ed è profondo circa 5 ml. La fata possedeva, sul monte Cristallo, D'estate è un importante meta turistica un giardino ricchissimo di fiori, ma dove l'eccessiva presenza del sole, ma è frequentato anche d'inverno perché, ghiacciando completamente, finiva per farli appassire prematuramente e così, in cambio dello risulta calpestabile. specchio, chiese che il re accettasse d'essere trasformato in una montagna La leggenda vuole che Misurina fosse l'unica figlia del re Sorapiss che che potesse proteggere, con la propria ombra, il suo giardino. governava le terre comprese tra le Tofane, l’Antelao, le Marmarole e le Incredibilmente il re, pur di Tre Cime di Lavaredo. accontentare sua figlia, accettò. La bambina era molto capricciosa, Alla consegna dello specchio, Misurina dispettosa, viziatissima ma anche venne informata del patto e non si molto, molto graziosa e, per il re suo scompose per nulla, anzi si dimostrò padre che era rimasto vedovo, entusiasta all'idea che suo padre, per costituiva l'unica ragione di vita così renderla felice, diventasse una che lo stesso giustificava sempre i montagna sulla quale anche lei avrebbe cattivi comportamenti della figlia con potuto correre e giocare. la sofferenza che la piccola provava per la mancanza della mamma. Ma nell'istante in cui Misurina ebbe lo specchio fra le mani ed iniziò a Al compiersi dell'ottavo anno, la bimba contemplarsi, suo padre cominciò a venne a sapere dell'esistenza di una fata trasformarsi in montagna: i suoi capelli che viveva sul monte Cristallo e che divennero alberi e le sue rughe dei possedeva uno specchio magico capace crepacci. di leggere i pensieri di chiunque vi si specchiasse. Misurina si accorse di trovarsi in alto, 15
sulla montagna che era stata suo padre covare. e, girando lo sguardo verso il basso, fu colta da una vertigine e precipitò nel L’ULTIMO RIENTRO CON CHARLIE vuoto così che il re Sorapiss, nei suoi ultimi istanti di vita umana, assistette La giornata volge al termine, i giri sono impotente alla tragica morte di sua stati fatti tutti e Charlie è ancora con figlia e dai suoi occhi ancora aperti noi in pullman. sgorgarono così tante lacrime da formare due ruscelli che, riunitisi a “Com'è fare il maestro di sci?”, valle, formarono un grande lago che domanda qualcuno. prese il nome della bimba capricciosa. “E' un bel lavoro”, risponde Charlie Ascoltato il racconto della leggenda, perché si ha a che fare un po' con gente abbiamo proseguito il nostro giro ma, di tutto il mondo . . . anche proveniente intanto, l'affluenza dei visitatori era dalle parti più ricche del pianeta. Ora, aumentata di molto e lo spazio ad esempio, sto studiando il russo”. disponibile era proporzionalmente diminuito così che Charlie, dopo aver “Vengono anche gli arabi?”, parlottato con l'autista, ci ha fatto domandiamo ancora. risalire sul pullman dicendoci che ci avrebbe condotto ad un laghetto più “Si”, risponde la nostra guida e una piccolo e più ombroso, ideale per voce dal fondo del pullman commenta restare seduti a fare la colazione. “quelli, anche se non sanno sciare, vanno tenuti in piedi!” Dopo pochi minuti di pullman, siamo arrivati e ci siamo sparpagliati tutti Un altro domanda: “oltre alle dolomiti all’intorno fruendo delle numerose hai visto altre montagne?” panchine. E Charlie: “sono stato nelle catena Questo è il lago Antorno che, a 1.866 delle Ande nel Karakorum ad oltre metri slm, ha una superficie di 0,02 5.000 metri di altitudine e ho dovuto kmq e dista solo 2 km da quello di stare fermo una settimana per Misurina. acclimatarmi!” Facendo un giretto con Anna, abbiamo Poi continua: “Ho fatto un libro di visto un gruppo di anatre che stavano fotografie sulle cime che sono intorno a nuotando a poca distanza dalla riva: Sappada, l'ho fatto stampare e ora ne una si è fermata e si è arrampicata su ho ancora delle copie che tenevo dentro un’isoletta fatta sopra un ramo, poco a delle scatole in casa. sopra al pelo dell'acqua, come fosse una mano aperta. Ve lo mostrerò così prima guardate le Abbiamo pensato che forse poteva foto e poi, se vi piacciono, lo averci il nido e lei ci ha tolto ogni comprate”. dubbio accovacciandosi dolcemente a 16
Nel libro, che Charlie ha inteso evidente difficoltà di accessibilità dedicare a sua mamma, le prime pagine nonostante che la zona sia sempre stata sono dedicate a Sappada: al suo stile, di transito per le popolazioni della alle sue case, ai balconi fioriti, alle pianura che risalivano le valli alpine legnaie rese eleganti, alla prima neve, alla ricerca di filoni metalliferi. etc… La città è oggi ricca di tesori artistici Poi arrivano le montagne con i riflessi religiosi, civili e di arte antica ed e i colori dolomitici in tutte le stagioni. esistono reperti che vi attestano la presenza dell'uomo già nel V° secolo Acquistato il libro, abbiamo salutato A.C. Charlie nella speranza di rivederlo il prossimo anno. La nostra visita ha riguardato alcuni dei tesori bellunesi. BELLUNO Basilica Cattedrale Duomo di Le vacanze sono finite, si rientra. S.Martino La giornata è bella e per alleviare la Ha subito tantissimi rifacimenti. tristezza che ci prende, pensiamo che abbiamo ancora una meta da visitare. Nel 1510 fu dato inizio alla costruzione degli altari a Santa Spina e ai Belluno è un comune di 36.645 Santissimi Fabiano e Sebastiano. abitanti, è capoluogo di provincia e si trova a 389 metri slm. Il progetto attuale è attribuito a Tullio Lombardo che venne a Belluno nel La sua parte antica sporge su uno 1517. sperone di roccia in prossimità della confluenza del torrente Ardo nel fiume Le porte laterali nel 1982 sono state Piave. sostituite con quelle attuali, bronzee e lucenti al fine di realizzare un'opera Verso nord si può ammirare la bellezza monumentale a ricordo del Papa del gruppo dolomitico della Schiara Luciani. (2.565 metri slm) mentre a sud si trovano le prealpi che separano il Piazza del mercato bellunese dalla pianura veneta. E’ l'antica piazza porticata sui quattro Belluno è indicata come la città più lati. fredda d'Italia e anche la piovosità è concentrata tra i mesi di aprile e Piazza delle Erbe novembre (con 1.400/1.500 mm) mentre l'inverno è siccitoso. Vi sorgono i più bei palazzi privati e ha una fontana del 1409. La storia antica è contraddistinta da una 17
Il suo perimetro occupa lo spazio del Foro aperto al centro del Castro Piazza dei Martiri o piazza Campedel Romano. Fu chiamata anche “Piazza del Papa” o Porta Dojona piazza Gregorio XVI (Papa Bellunese) ma anche piazza Campedel perché su Fu costruita nel 1553 su progetto di quest’area si tenevano fiere e parate Nicolò Tagliapietra e presenta colonne militari al di fuori delle mura che sorrette su alti piedistalli, l'architrave cingevano il centro della città. lavorata triglifie e due cariatidi ai lati del leone di S. Marco. Oggi è piazza dei Martiri in onore dei quattro martiri impiccati dai Nazisti il Dal portale si entra in quella che nel 17 marzo del 1945 ai lampioni posti al medioevo era chiamata la contrada di centro della piazza. callo o centro storico. E' molto ampia, alberata ed è stato da questa piazza che è incominciato il nostro viaggio di rientro in pullman a Milano. Grazie, Sappada! Anna e Armando 18
Alcune foto ricordo 19
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