Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM

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Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
Monthly Outlook
Luglio 2020

Unlocking
the future
Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
Presentazione
di UniCredit Wealth Management

Per noi di UniCredit, il Wealth Management è molto di più che una mera
gestione della ricchezza. Riguarda il patrimonio dei nostri clienti, il benessere        “We believe wealth
della loro famiglia, le loro ambizioni sul fronte imprenditoriale e quelle sul fronte    management is more than
personale.                                                                               managing wealth.”

Il nostro obiettivo è quello di aiutare imprenditori, famiglie e privati facoltosi a
proteggere, accrescere e trasmettere il proprio patrimonio attraverso generazioni,       “Our mission is to mobilise
dando ad esso un senso compiuto.                                                         wealth for both personal and
La nostra mission è mettere a frutto la ricchezza per il bene personale e collettivo.    social good.”

Con l’ambizione di essere leader nel wealth management e nel private banking
in Europa, siamo presenti: in Italia con UniCredit S.p.A., Cordusio SIM e Cordusio
                                                                                         “At UniCredit Wealth
Fiduciaria; in Germania con HypoVereinsbank Wealth Management e in Austria con
                                                                                         Management, we guide
Bank Austria SA e Schoellerbank, mentre il nostro booking center internazionale
                                                                                         our clients to achieve their
ha sede in Lussemburgo - UniCredit International Bank (Luxembourg). In questo
                                                                                         ambitions, making their
modo possiamo essere vicini ai nostri clienti e comprendere al meglio le loro
                                                                                         wealth truly meaningful.”
esigenze, assicurando al contempo una visione globale.

In UniCredit Wealth Management accompagniamo
i nostri clienti nella realizzazione delle loro ambizioni,
valorizzando al meglio il loro patrimonio.
Uno dei nostri punti di forza distintivi è unire alla specializzazione di un gestore
di patrimoni il grande potenziale di una banca commerciale paneuropea semplice
e di successo. Inoltre, grazie al nostro modello di business integrato “One Bank”
e all’esperienza del nostro team di Group Investments & Solutions (GIS), mettiamo
a disposizione dei nostri clienti un’offerta completa in grado di soddisfare
l’intero spettro delle loro esigenze, offrendo un approccio realmente olistico
alla consulenza.

Con questa premessa, siamo lieti di presentarvi il primo Monthly Outlook
di UniCredit Wealth Management, la pubblicazione mensile che rappresenta
il nostro punto di vista sui mercati, sulla situazione macroeconomica e sull’asset
allocation a cura di Manuela D’Onofrio e Philip Gisdakis, rispettivamente
Chief Investment Officer e co-Chief Investment Officer di UniCredit Wealth
Management.

                                                Monthly Outlook            Luglio 2020                                  2
Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
Summary

Unlocking
the future
Pagina 4    CIOs Letter

Pagina 6    In Focus

Pagina 9    Macro & Markets

Pagina 16   Asset Allocation

Pagina 22   Rubriche

                               Monthly Outlook   Luglio 2020   3
Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
CIOs Letter
Unlocking the future

Gli ultimi mesi hanno visto molte sfide senza precedenti, sia per quanto
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riguarda le tragiche conseguenze sociali e sanitarie del coronavirus, sia per
il successivo crollo dell’attività economica globale dovuto alle rigide misure
di confinamento. Tuttavia, col senno di poi, si può giungere alla conclusione
che in Europa siamo stati all’altezza di queste sfide. I tassi di infezione sono
diminuiti notevolmente, tanto che la vita sociale e l’attività commerciale sono
in grado di ripartire e forse un po’ prima di quanto la maggior parte delle
persone avesse temuto all’inizio.

Inoltre, la crisi senza precedenti è stata accompagnata da misure di sostegno             Head of Group Investments
e di stimolo economico inedite. I governi nazionali, la Banca Centrale Europea            & Solutions and CIO
e l’Unione Europea hanno fornito un sostegno del valore di miliardi di euro               Group Wealth Management

per prevenire un danno prolungato derivante dalla crisi. Tuttavia, la crisi
sanitaria non è ancora completamente risolta e una vera soluzione emergerà
probabilmente solo quando sarà disponibile un vaccino. Ciò nonostante, le
aziende europee si trovano in una posizione di leadership in tal senso; le rigide
                                                                                             Philip Gisdakis
misure di confinamento sono state in parte revocate in Europa, dando luogo a
periodi di rialzo dei listini. Inoltre, con il massiccio Recovery Fund di 750 miliardi
di euro attualmente in discussione all’interno dell’Unione Europea, siamo in
procinto di sbloccare il nostro futuro, poiché i fondi non solo aiuteranno le nostre
economie a sopravvivere e ad uscire dalla crisi, ma potrebbero anche rendere
le nostre economie più competitive. A ciò si aggiunge il fatto che il Recovery
Fund aiuterà l’Europa a crescere insieme con una maggiore cooperazione e un
maggiore coordinamento fiscale ed economico. Nel complesso, siamo fiduciosi
che l’Europa possa uscire dalla crisi più forte di prima.
                                                                                          Co-CIO of Group Wealth
                                                                                          Management and CIO
Tuttavia, persistono ancora molte sfide e incertezze. Mentre la risposta                  UniCredit Bank AG
                                                                                          (HypoVereinsbank) (Germany)
potente ed efficace alla crisi, per quanto riguarda sia la salute sia le questioni
economiche, eviterà probabilmente una lunga e profonda recessione (cioè
una traiettoria economica a forma di U o di L), non si può escludere che una
seconda ondata possa provocare un altro rallentamento (cioè una recessione a
forma di W, il nostro scenario di rischio).

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Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
CIOs Letter

Nei prossimi due mesi, i mercati dei capitali si evolveranno probabilmente in
un movimento laterale volatile, che incoraggia uno stile di asset management
attivo. I rischi negativi permangono, ma la dedizione dei governi e delle banche
centrali eviterà probabilmente un altro crollo del mercato simile a quello di
marzo. Anche il potenziale di rialzo, d’altro canto, sarà probabilmente limitato,
dato che le valutazioni dei titoli (sotto forma di rapporto prezzo/utile) stanno
già scontando una ripresa più o meno a V. Qualsiasi impulso per un incremento
positivo del mercato dovrà provenire dall’aumento degli utili. Un tale sviluppo,
tuttavia, richiederà probabilmente un certo lasso di tempo per concretizzarsi.

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Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
In Focus
 La “Banca per le cose che contano” richiede un approccio
continuo alla sostenibilità

UniCredit – “Fare la cosa giusta!” per generare risultati sostenibili

In UniCredit la nostra cultura aziendale si basa su due valori fondamentali: Etica
e Rispetto. Il nostro impegno a “fare sempre la cosa giusta” è il nostro principio
guida per le interazioni con tutti i nostri stakeholder: investitori, clienti, colleghi
e comunità.

Nel quarto trimestre del 2019 abbiamo annunciato una serie completa di
impegni in materia ESG e di obiettivi al 2023 come parte dell’impegno a lungo
termine di UniCredit per la sostenibilità.

                                                                      Obiettivo sociale: ci siamo impegnati a supportare fino al 2023 con 1 miliardo
                                                                      di euro progetti con un impatto sociale positivo.

                                                                      Obiettivo ambientale: ci siamo impegnati ad abbandonare completamente le
                                                                      attività di estrazione del carbone per la produzione di energia, ad aumentare del 25% i
                                                                      finanziamenti al settore delle energie rinnovabili1, coprire l’intero fabbisogno elettrico
                                                                      dell’Europa Occidentale con fonti di energia rinnovabile e diventare un partner chiave
                                                                      per la finanza sostenibile collocandoci tra i 5 top player2 nelle classifiche del mercato
                                                                      EMEA per i green bond e prestiti ESG-linked entro il 2023.
                                                                      KPI e sostenibilità: stiamo integrando gli obiettivi ESG nel nuovo Piano di
                                                                      Incentivazione a lungo termine 2020 – 23 rivolto a CEO e senior management.

                                                                      L’impegno “Fare la cosa giusta” è stato accolto positivamente dalle agenzie di
                                                                      rating di sostenibilità.
                                                                      • Gli alti standard di UniCredit hanno permesso alla Banca di posizionarsi al 99°
                                                                      percentile della FTSE Russell ratings3.
                                                                      • Standard Ethics ha riconosciuto UniCredit come unica banca in Italia con un
                                                                      rating EE+ in virtù dell’eccellente compliance e capacità di gestione del rischio
                                                                      reputazionale.

1
 Incluse: biomasse, idroelettrico, fotovoltaico, eolico, CHP, stoccaggio in batterie, energia dai rifiuti e altre
rinnovabili e aziende che operano prevalentemente nel settore delle energie rinnovabili;
2
 I prestiti ESG-linked includono: green loan, prestiti KPI-linked, prestiti ESG-score. I green bond
comprendono green, social e sustainability bond. La classifica si basa su Loan Radar e Dealogic League
Tables;
3
 Costituente della serie FTSE4Good Index.

                                                                 Monthly Outlook                   Luglio 2020                                                6
In Focus

Per prenderci cura del nostro mondo, non possiamo più continuare ad occuparci
degli affari come di consueto. Abbiamo bisogno di un nuovo approccio per                 Un crescente interesse degli
costruire un futuro sostenibile. Si tratta di una sfida importante sia per le persone    investitori
sia per le imprese. Ha un impatto sulle generazioni attuali e future, ed è per
questo che dobbiamo sensibilizzare e lavorare insieme come One Bank, One                 Negli ultimi anni, l’interesse
UniCredit: per individuare soluzioni nuove e più intelligenti a tutela del nostro        degli investitori per le
futuro.                                                                                  tematiche “green” è cresciuto
                                                                                         in modo esponenziale.
All’interno del nostro Piano Strategico Team 23, la sostenibilità costituisce un         I fattori ESG sono importanti
elemento sempre più importante in tutto ciò che facciamo ed è pienamente                 quando        si    misura    la
integrata nel nostro business e nel processo decisionale.                                sostenibilità e l’impatto
                                                                                         etico di un investimento in
                                                                                         un’azienda o in una società. La
                                                                                         maggior parte degli investitori
La questione ambientale, sociale e di governance (ESG -                                  socialmente         responsabili
Environmental, Social and Governance) in UniCredit Wealth                                controlla        le     aziende
Management                                                                               utilizzando i criteri ESG per
                                                                                         vagliare gli investimenti.
UniCredit Wealth Management è pienamente allineata a questi principi e considera
gli aspetti ESG non solo di primaria importanza, ma anche un’opportunità per
avere un impatto significativo in quanto profondamente radicata nel nostro
modo di condurre gli affari.
                                                                                         Cos’è la finanza sostenibile?
Crediamo che il Wealth Management sia qualcosa di più di una semplice gestione
del patrimonio. Tutto ciò che facciamo si basa sui nostri due valori fondamentali:       La      finanza     sostenibile
Etica e Rispetto. Essendo parte di una banca impegnata nella sostenibilità, ci           comprende             qualsiasi
sforziamo di operare scelte responsabili nelle nostre decisioni di investimento          forma di servizi finanziari
e nel modo in cui agiamo nei confronti dei nostri partner, dei nostri dipendenti         che integri fattori ESG
e dei nostri clienti, ispirandoli a fare di più con la loro ricchezza e generando al     positivi nelle considerazioni
contempo un impatto positivo sulla società.                                              commerciali e nelle decisioni
                                                                                         di finanziamento. UniCredit
Siamo profondamente consapevoli della responsabilità che comporta la gestione            abbraccia questa visione e si
del patrimonio dei nostri clienti e di ciò che questo comporta per le comunità in cui    impegna a svolgere un ruolo
essi vivono. Comprendiamo anche l’importanza di tessere relazioni significative,         essenziale nel facilitare la
di fiducia e a lungo termine con loro. E sapendo che le esigenze e le aspettative        transizione verso un’economia
dei nostri clienti sono in continua evoluzione, puntiamo a fornire loro in modo          più sostenibile. La finanza
continuo e tempestivo informazioni preziose e ad estendere la conversazione a            sostenibile è un mezzo per
quanto si cela oltre la gestione patrimoniale.                                           raggiungere tale obiettivo e
                                                                                         ci adoperiamo per applicare
Con l’ambizione di essere leader nel wealth management & private banking                 questi principi anche alla
in Europa, in UniCredit Wealth Management preserviamo e accresciamo il                   nostra attività di Wealth
patrimonio dei nostri clienti nel tempo, ispirandoli a farne il miglior uso possibile    Management.
per avere un impatto responsabile e positivo sia sull’ambiente sia sulla società.

                                                Monthly Outlook            Luglio 2020                                      7
In Focus

           Philip Gisdakis, Co-Chief Investment Officer in UniCredit Group Wealth
                                                                                         Philip Gisdakis
           Management e Chief Investment Officer presso HypoVereinsbank
           ha aggiunto: “Nel settore del wealth management e del private
           banking, attualmente gestiamo oltre la metà degli asset investiti
           secondo criteri di sostenibilità. Dal dialogo che abbiamo avuto
           con i clienti, siamo giunti alla conclusione che l’interesse per le
           strategie d’investimento sostenibili continuerà a crescere in modo
           significativo anche in futuro, soprattutto con le giovani generazioni
           di eredi nella pianificazione della successione patrimoniale.
                                                                                      Co-CIO of Group Wealth
           Eventi quali la pandemia da coronavirus hanno dimostrato che la            Management and CIO
           nostra società ha bisogno di risposte scientifiche e tecnologiche alle     UniCredit Bank AG
           sfide globali. Le aziende europee sono in una posizione eccellente         (HypoVereinsbank) (Germany)

           per poter apportare un importante contributo alla ricerca di tali
           soluzioni innovative. Gli investitori che intraprendono le giuste
           scelte possono raggiungere il duplice obiettivo di finanziare questo
           necessario progresso scientifico e tecnologico, oltre a trarre profitto
           dal successo di tali aziende”.

                                              Monthly Outlook           Luglio 2020                                 8
Macro & Markets
Il peggio è passato

Abbiamo superato lo zenit del coronavirus, abbiamo toccato il punto più basso
della depressione economica e ora assistiamo ai primi segnali di ripresa: ecco
come potremmo riassumere l’attuale contesto di mercato. Sebbene la situazione
sembri incoraggiante, non è ancora sufficiente per pensare che il semaforo sia
verde. La maggior parte delle curve relative alla pandemia è in discesa e invita a un
ulteriore allentamento delle misure di lockdown (anche in Europa continentale,
come indicato nel grafico 1), ma il pericolo di una seconda ondata non è ancora
del tutto escluso. I nuovi hotspot (in America Latina, India, Russia e Turchia) e
la ricomparsa di focolai di infezione (in Cina e negli Stati Uniti) sono segnali
di allarme, così come lo è l’esperienza dell’influenza spagnola. Come noto, la
pandemia più devastante dell’era moderna si è infatti manifestata in tre ondate.
Poiché farmaci efficaci e/o vaccini non saranno disponibili ancora per mesi, se non
addirittura trimestri, il coronavirus continuerà a incombere come una spada di
Damocle sui mercati finanziari e sull’economia globale ancora a lungo, occultando
l’attuale ripresa anche in assenza di una seconda ondata vera e propria.

1. LE CURVE DECRESCENTI DELLA PANDEMIA CONSENTONO L’ALLENTAMENTO
DEL LOCKDOWN

      Corona Government Response Tracker (indice del lockdown dell’Università di Oxford)
100                                                                                                    Globale
                                                                                                       UEM (Unione Economica e
80                                                                                                     Monetaria dell’UE)
                                                                                                       GB
                                                                                                       US
60
                                                                                                       Nuova Zelanda
                                                                                                       Svezia
40

20

 0
        Gen 20           Feb 20          Mar 20           Apr 20          Mag 20              Giu 20

Fonte: www.bsg.ox.ac.uk/research/research-projects/coronavirus-government-response-tracker,
UniCredit Wealth Management.

                                                         Monthly Outlook                Luglio 2020                              9
Macro & Markets

L’economia globale ha superato il picco negativo...

Con l’allentamento delle misure restrittive, l’economia globale dovrebbe aver
recentemente toccato e superato il suo punto più basso, ma non c’è ancora
motivo per pensare che tutto vada bene sul fronte economico. La Fase 1 della
congiuntura macroeconomica che abbiamo illustrato a marzo, è ormai quasi
entrata nella storia: la peggior recessione dai tempi della Grande Recessione
degli anni Venti. Ci vorranno ancora alcune settimane prima di riceverne
conferma ufficiale, con la pubblicazione dei dati sui PIL del secondo trimestre.
Ma le “prove” già a disposizione sono schiaccianti. Tutti gli indicatori economici
tradizionali sono letteralmente crollati a marzo e aprile. Sentiment, produzione,
domanda, mercato del lavoro e volumi commerciali: tutti gli indicatori hanno
superato i precedenti record negativi, toccati durante la crisi finanziaria globale,
e spesso di gran lunga. Non dovrebbe dunque sorprendere se, nel complesso, il
PIL reale dei mercati avesse perso il 15% nella prima metà dell’anno. A titolo di
paragone, durante la crisi finanziaria globale ha avuto una contrazione del 5%. In
Italia, Spagna e Francia il crollo potrebbe addirittura arrivare al 25%.

... la ripresa a V potrebbe già essere iniziata

A differenza della recessione, però, la ripresa della seconda metà del 2020
è ancora solo un’aspettativa. Per alcuni, nulla più di una speranza. Gli ultimi          Tuttavia, abbiamo già potuto
avvertimenti espressi dal Presidente della Fed Powell sostengono la visione degli        osservare alcune sorprese
scettici. Ciononostante, non riteniamo ci siano motivi sufficienti per allontanarci      positive. Tra queste, a maggio
dalla visione di una ripresa più o meno a V, soprattutto se consideriamo che, fin        le immatricolazioni dei veicoli
dall’inizio, abbiamo evidenziato che la linea ascendente sarà molto più piatta di        sono cresciute quasi del
quella discendente. Ci aspettiamo, infatti, che ci vorranno anni per recuperare le       25% a livello globale, dopo
perdite causate dal coronavirus. A livello di UE, la ripresa del PIL del 10% prevista    il drastico crollo dei mesi
per il trimestre estivo resta realistica (PIL atteso per il T2: -17.5% QoQ).             precedenti. Abbiamo anche
                                                                                         assistito a un’inattesa crescita
La speranza di ripresa nasce dalla Cina, che si trova circa due mesi avanti              dell’occupazione e delle
rispetto al resto del mondo in termini di evoluzione della pandemia. In Cina,            vendite al dettaglio negli Stati
anche gli indicatori economici più significativi hanno già ampiamente recuperato         Uniti e in Canada.
le perdite (vedere grafico). Iniziamo a vedere i primi segnali positivi anche in
Europa e negli Stati Uniti, dove gli indicatori relativi al sentiment mostrano un
miglioramento per la seconda volta consecutiva e stanno tornando ai livelli pre-
coronavirus. Per quanto riguarda gli indicatori economici convenzionali, dovremo
ancora aspettare i tempi di pubblicazione e diffusione prima che una ripresa a V
diventi chiaramente visibile.

                                                Monthly Outlook            Luglio 2020                                  10
Macro & Markets

2. CINA: UN MODELLO DI RIPRESA A V?

15                                                                                                    Produzione industriale (% YoY)
                                                                                                      Vendite al dettaglio (% YoY)
10
                                                                                                      Investimenti (% YoY)
  5

  0

 -5

-10

-15

-20

-25

-30
  Gen 15          Gen 16           Gen 17          Gen 18          Gen 19       Gen 20

Fonte: Refinitiv Datastream, UniCredit Wealth Management.

In termini di dati non convenzionali “in tempo reale”, come i dati sulla mobilità
di Google e Apple, il processo di normalizzazione è però già chiaramente visibile.                 Va ricordato che, con i primi
Nella categoria che riguarda la “guida”, possiamo notare che la “normalità” è                      allentamenti delle restrizioni
già tornata in Germania e negli Stati Uniti. Anche il valore relativo ai pedaggi                   imposte durante il lockdown,
per i chilometri percorsi dai camion in Germania, più significativo in termini                     molti       probabilmente
macroeconomici, si sta gradualmente riavvicinando ai livelli precedenti al                         preferiscono l’auto privata al
coronavirus.                                                                                       trasporto pubblico, facendo
                                                                                                   così aumentare questi numeri.

3. LA VITA INIZIA A NORMALIZZARSI

      Dati sui trend della mobilità Apple, cat. “guida” (medie mobili)
180                                                                                                  Germania
                                                                                                     Francia
160
                                                                                                     Italia
145
                                                                                                     Spagna
120                                                                                                  GB
                                                                                                     US
100

 80

 60

 40

 20

  0
19.01.2020            22.02.2020             27.03.2020            30.04.2020       03.06.2020

Fonte: www.apple.com/covid19/mobility, UniCredit Wealth Management.

                                                            Monthly Outlook          Luglio 2020                                       11
Macro & Markets

Questo vale anche per i dati (giornalieri) sul consumo di elettricità raccolti dal
noto Bruegel Institute. Mentre a inizio aprile i consumi di elettricità si erano
ridotti del 30% (e oltre) nei tre hotspot europei del coronavirus, si sono ora ripresi
di due terzi circa, con una tendenza verso un ulteriore rialzo. Ci sono chiari segnali
di normalizzazione anche nella domanda dei consumatori, almeno nella spesa
al dettaglio con carte. La forma a V è più pronunciata in Nuova Zelanda (vedere
grafico), dove a maggio il lockdown è stato maggiormente allentato. Altri paesi,
come gli Stati Uniti (“Chase consumer card spending tracker”), mostrano un
andamento di ripresa simile, seppur meno pronunciato.

4. IN NUOVA ZELANDA I CONSUMATORI ACQUISTANO DI NUOVO

7,0                                                                                 200        Spesa con carta dei consumatori
                                                                                               (mld di NZD)
6,5                                                                                 180        Numero di transazioni
6,0                                                                                            (mn, scala di destra)
                                                                                    160
5,5
                                                                                    140
5,0

4,5                                                                                 120

4,0                                                                                 100
3,5
                                                                                    80
3,0
                                                                                    60
2,5

2,0                                                                                 40
      Apr 19     Giu 19       Ago 19      Ott 19   Dic 19   Feb 20    Apr 20

Fonte: Stats NZ, UniCredit Wealth Management.

La reazione dei consumatori all’allentamento delle misure di lockdown è stato uno
dei punti chiave su cui è stato elaborato il nostro scenario di base, che prevede una        Tra queste misure sono
ripresa a V nel secondo semestre. Ritenevamo infatti che l’allentamento avrebbe              compresi incentivi per visite
rapidamente dato slancio alla domanda dei consumatori, pur nell’impossibilità                al ristorante al cinema, per
di compensare interamente i consumi andati persi. Tuttavia, il prerequisito                  viaggi privati o aziendali.
fondamentale perché questo avvenisse era l’attuazione, da parte dei decisori
delle politiche monetarie e fiscali, di misure per inondare l’economia di grande
liquidità, mantenendo le aziende sul mercato e conservando i posti di lavoro. In
effetti, è avvenuto proprio questo, in modo rapido e su scala senza precedenti.

L’Europa è meglio posizionata degli Stati Uniti

Era prevedibile che le banche centrali, soprattutto la Fed, sarebbero intervenute
con tagli dei tassi d’interesse, misure a favore della liquidità e programmi di
acquisto. La BCE ha immediatamente seguito le orme americane e l’aumento del
Pandemic Emergency Purchasing Programme (PEPP) a un impressionante valore
di 1.350 miliardi di EUR è stata una sorpresa. Andando avanti, è probabile che la
banca centrale si trovi a (dover) ampliare ulteriormente questo importo.

                                                   Monthly Outlook             Luglio 2020                                       12
Macro & Markets

I programmi di aiuto e stimolo fiscali messi in atto dall’Europa per reagire
alla pandemia non hanno precedenti. Tutte le principali economie del vecchio
continente stanno facendo impallidire le misure attuate dagli Stati Uniti in
ambito di politica fiscale (vedere grafico). Soprattutto la Germania, che per anni è
stata stigmatizzata come difensore dello “zero nero” di bilancio (ossia il pareggio
o addirittura il surplus di bilancio). Questa situazione non cambierà molto anche
se il governo statunitense, così come attualmente discusso, attuerà un ulteriore
programma economico da 1.000 miliardi. Anche l’Europa, infatti, non è ancora
giunta alla fine del percorso di misure fiscali.

5. L’EUROPA METTE IN OMBRA LA POLITICA FISCALE DEGLI STATI UNITI

60                                                                                                       Stimolo fiscale diretto (% del PIL)
                                                                                                         Stimolo fiscale tramite differimento
50                                                                                                       delle imposte (% del PIL)
                                                                                                         Altra liquidità/garanzie pubbliche
                                                                                                         sui prestiti (% del PIL)
40

30
                                             Programmi fiscali (escluse Garanzie)
                                             nella Crisi finanziaria 2008-2009
20

10

 0
     Germania     Italia   Francia      GB         US       Spagna      Cina              UE
                                                                               (incl. Next Generation)

Fonte: www.bruegel.org/publications/datasets, UniCredit Wealth Management.

In questo contesto, ai diversi programmi nazionali vanno aggiunti i fondi
dell’UE da 2.400 miliardi di EUR, che non solo danno elementi di speranza per                            Il primo pacchetto di aiuti
il futuro (come la spesa prevista per la protezione del clima e la tecnologia), ma                       (prestiti) della fine di aprile
esprimono anche una forte componente di solidarietà. Macron e la Merkel sono                             (540 miliardi di EUR) è stato
riusciti a sciogliere il nodo gordiano dei coronabond (anche se i dettagli devono                        seguito a maggio dell’impegno
ancora essere concordati), garantendo che i paesi particolarmente colpiti dalla                          per altri 1.100 miliardi di EUR
pandemia riceveranno sovvenzioni non rimborsabili da parte dei fondi UE, oltre a                         a bilancio 2021-2027 e da un
prestiti. In ultima analisi, tutto questo riduce le munizioni di chi intravedeva già                     pacchetto per la ricostruzione
la fine del progetto euro: è infatti possibile che l’Europa emerga dalla crisi ancora                    (Next Generation) di circa 750
più forte di prima.                                                                                      miliardi di EUR.

L’Europa non è meglio posizionata degli Stati Uniti solo dal punto di vista della
politica fiscale, ma anche in termini epidemiologici. La discrepanza tra le nuove
infezioni giornaliere o tra le morti da coronavirus è più che eloquente (vedere
grafico).

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Macro & Markets

6. L’EUROPA DAVANTI AGLI STATI UNITI NELLA GESTIONE DELLA CRISI

 200
       Nuovi casi di Covid-19 giornalieri confermati (per 1 milione di persone, medie mobili)
 180                                                                                                    Germania
                                                                                                        Francia
 160
                                                                                                        Italia
 140
                                                                                                        Spagna
 120                                                                                                    US

 100

  80

  60

  40

  20

   0
   19.02.2020          18.03.2020           15.04.2020            13.05.2020           10.06.2020

Fonte: www.bruegel.org/publications/datasets, UniCredit Wealth Management.

Ci sono altri venti contrari che potrebbero rallentare il momentum di ripresa
dell’economia statunitense. Uno tra questi è il costante aumento dei rischi                           Da diversi mesi Joe Biden
politici nazionali, con le proteste contro la violenza della polizia.                                 è chiaramente in testa
                                                                                                      rispetto a Donald Trump
Un altro è la campagna elettorale. Trump deve combattere con forza, visto                             nei sondaggi, e nelle ultime
l’arretramento evidenziato dalle agenzie di scommesse. Con il permanere dei                           settimane è riuscito a portare
dubbi sull’esito delle elezioni ancora per mesi, si rischia una polarizzazione e                      il suo vantaggio all’8½%. Lo
una spaccatura della società ancora più marcate. Trump resta imprevedibile e le                       stesso vale per le proiezioni
persistenti, se non crescenti incertezze politiche sono pericolose per investitori                    sui collegi elettorali, ancora
e aziende. Recentemente l’USD, inizialmente uscito vincitore dalla crisi in corso,                    più      importanti.    Questo
si è indebolito fortemente. Contemporaneamente, nelle ultime settimane i titoli                       andamento coincide con
europei hanno sovraperformato quelli statunitensi.                                                    il tasso di approvazione
                                                                                                      dell’operato di Trump (il 55%
È dunque giunto il momento di abbandonare l’idea che l’economia statunitense,                         degli americani si dichiara
tipicamente considerata più flessibile, riuscirà a uscire dalla crisi più velocemente                 insoddisfatto). Sui dati delle
dell’Europa. Forse è ora di cambiare la prospettiva. Bisogna, tuttavia, anche                         agenzie di scommesse, che
ammettere che il crollo da coronavirus in primavera era meno pronunciato negli                        negli ultimi anni si sono
Stati Uniti che in Europa.                                                                            dimostrati più affidabili dei
                                                                                                      sondaggi nel prevedere i
                                                                                                      risultati, Biden ha superato il
                                                                                                      rivale Trump solo all’inizio di
Una V asimmetrica: il processo di ripresa durerà anni                                                 giugno (attualmente: 51:42).

Ma, anche in Europa, gli alberi non svettano all’infinito verso il cielo e la crescita
non può proseguire in maniera indefinita. Dopo la ripresa iniziale nei mesi estivi,
è probabile che assisteremo a un appiattimento della sua velocità. Perché?

1. Il consumo arretrato dovrebbe esaurirsi rapidamente. E, poiché nemmeno le
   (migliori) politiche economiche possono impedire del tutto un aumento della
   disoccupazione e/o una perdita di reddito, i consumatori faranno bene a essere
   morigerati sul medio termine (ad esempio mantenendo un elevato livello di
   risparmi). La dinamica dei consumi verrà quindi indebolita. Questo vale anche

                                                         Monthly Outlook                Luglio 2020                                 14
Macro & Markets

   per le attività di investimento, alla luce delle insolvenze in aumento e della
   crescente pressione sui margini.

2. Si indeboliranno anche i venti di coda generati dalla politica economica. Sul
   medio termine è probabile che, in effetti, la graduale riduzione dei programmi                      Noi pensiamo che questi dubbi
   di stimolo si trasformi in un vento contrario. Potrebbero crescere i dubbi sulla                    siano esagerati. Da un lato, gli
   sostenibilità del debito pubblico.                                                                  interessi non sembrano essere
                                                                                                       un problema, alla luce dei
3. Il coronavirus rafforza il trend verso la de-globalizzazione. Questo attenuerà la                   rendimenti bassi o negativi,
   (potenziale) crescita del PIL, soprattutto nei paesi esportatori.                                   soprattutto perché la maggior
                                                                                                       parte va alle banche centrali
4. Sono tornati i rischi geopolitici, con una nuova intensificazione del conflitto                     e, di conseguenza, torna ai
   tra Stati Uniti e Cina. Non si tratta più di pratiche commerciali “scorrette”, ma                   governi. Inoltre, la ripresa
   di supremazia commerciale. Con buona probabilità, la campagna elettorale                            della crescita finanziata dalla
   statunitense sarà dominata dagli attacchi contro la Cina. Anche l’Europa deve                       politica fiscale è il modo più
   temere gli attacchi di Trump. Tutto questo aumenterà l’incertezza a livello                         efficace per ridurre i rapporti
   globale.                                                                                            debito/PIL.

5. Il disastro Brexit è tornato sul radar di investitori e aziende. Il tempo a
   disposizione per definire un accordo commerciale convincente è quasi
   esaurito. Un pigro compromesso “dell’ultimo minuto” (come dazi minimi,
   sostituiti da limitazioni amministrative), o persino una Brexit senza alcun
   accordo, danneggerebbe soprattutto il Regno Unito, ma peserebbe anche
   sull’Europa continentale.

È quindi probabile che il momentum di ripresa economica rallenti verso la
fine dell’anno e si appiattisca ulteriormente nel 2021. È molto probabile che
ci vorranno due-tre anni per recuperare le perdite economiche causate dalla
pandemia (vedere grafico). Persino di più se, contrariamente al nostro scenario di
base, ci sarà una vera e propria seconda ondata di infezioni (scenario di rischio).

7. CI VORRANNO ANNI PER COMPENSARE LE PERDITE CAUSATE DAL
CORONAVIRUS

120                                                                                                      Crisi da coronavirus
       PIL reale UEM (indice, trimestre pre-recessione = 100)                                            (proiezioni dal T2)
115                                                                             percorso del trend       Scenario di rischio a W (seconda
                                                                                (pre-coronavirus)        ondata)
110
                                                                                                         Crisi Finanziaria Globale
105

100

  95

  90

  85

  80
          II/08     III/08     IV/08     I/09       II/09       III09   IV/09   I/10       II/10
          IV/19      I/20      II/20     III/20    IV/20        I/21    II/21   III/21     IV/21

Fonte: Refinitiv Datastream, UniCredit Wealth Management.

                                                            Monthly Outlook              Luglio 2020                                        15
Asset Allocation
Restiamo costruttivi

                                                                                                      POSIZIONAMENTO

      CLASSI D’INVESTIMENTO                     UNIVERSO INVESTIBILE                  *   SOTTOPESO     NEUTRALE        SOVRAPPESO
                                          Azionario Globale
         PRINCIPALI CLASSI                Obbligazionario Globale
         D’INVESTIMENTO                   Liquidità
                                          Alternative/Commodity
                                          Azionario USA
                                          Azionario Europa
                         AZIONI
                                          Azionario Area Pacifico MS1
       PRINCIPALI                         Azionario ME2
        CLASSI DI                         Governativi EM
    INVESTIMENTO                          Corporate IG Euro
                  OBBLIGAZIONI
     IN DETTAGLIO                         Corporate HY
                                          Obbligazionari ME2
                                          Petrolio
                    MATERIE PRIME         Oro
1
 MS = Mercati Sviluppati (Australia, Giappone, Hong Kong, Nuova Zelanda, Singapore)
2
 ME = Mercati Emergenti
*Delta

Riteniamo che la combinazione di massicce azioni fiscali e monetarie sostenga la
                                                                                                       Le banche centrali sono ora
nostra visione costruttiva sulle attività rischiose, nonostante la debolezza dei dati
                                                                                                       più disposte a finanziare
macroeconomici, il calo degli utili e il permanere di elevati livelli di incertezza
                                                                                                       il     disavanzo      fiscale,
causati dalla pandemia COVID-19.
                                                                                                       consentendo ai governi di
                                                                                                       fornire incentivi fiscali più
Sono stati adottati stimoli fiscali senza precedenti per contrastare la recessione
                                                                                                       massicci e diretti.
dovuta alla pandemia e spianare la strada ad una ripresa economica. L’azione
fiscale globale nel 2020 risulterà maggiore e più efficace di quella monetaria,
raggiungendo 10 mila miliardi di dollari rispetto agli 8 mila miliardi di dollari
messi a disposizione dalle banche centrali.

La differenza sostanziale rispetto al passato recente consiste nel fatto che le
banche centrali sono ora più disposte a finanziare i disavanzi fiscali, consentendo
ai governi di fornire incentivi fiscali massicci e diretti per sostenere i cittadini e le
PMI colpite dalla pandemia.

                                                          Monthly Outlook             Luglio 2020                                   16
Asset Allocation

Di conseguenza, privilegiamo le asset class sostenute dalle azioni delle banche
centrali, come le obbligazioni societarie Euro Investment Grade, che sono                 Privilegiamo le asset class
supportate dal recente passo in avanti della BCE nel Programma di acquisto legato         sostenute dall’azione delle
all’ emergenza della pandemia (Pandemic Emergency Purchase Programme). Per                banche centrali, come le
quanto riguarda il portafoglio azionario, privilegiamo i titoli azionari europei per      obbligazioni societarie Euro
via del potenziale punto di svolta in termini di unione fiscale derivante dal lancio      Investment Grade, sostenute
di “Next Generation EU” – il piano di ripresa per l’Europa.                               dal recente passo in avanti
                                                                                          della BCE nel PEPP.
I principali rischi della nostra visione degli investimenti si riferiscono ad ulteriori
ondate del contagio COVID-19, che possano comportare quarantene prolungate,
e l’aumento delle tensioni tra USA e Cina. Inoltre, il rallentamento delle economie
dei Paesi Sviluppati potrebbe durare più tempo del previsto per il risparmio
precauzionale dei cittadini.

8. BILANCIO DELL’EUROSISTEMA

70                                                                                          Bilancio, % del PIL
                                                                                            Previsioni di bilancio, % del PIL
60

50

40                                                                                        Importanti           stimoli
                                                                                          cambieranno il rapporto tra
30                                                                                        il bilancio della BCE e il PIL
                                                                                          dell’UEM (vedere grafico 8).
20

10

 0
  2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022

Fonte: BCE.

Azioni

Azioni: neutrali
La combinazione di massicce azioni fiscali e monetarie sostiene la nostra
visione costruttiva sulle attività rischiose, nonostante la debolezza dei dati
macroeconomici e degli utili e il permanere di elevati livelli di incertezza.

Azioni europee: positivi
Le politiche monetarie e fiscali sono molto espansive.
Interessanti rendimenti dei dividendi, ben al di sopra dei rendimenti dei titoli di
Stato e delle obbligazioni societarie.
La riscoperta dei settori ciclici e value favorisce i listini europei.

Azioni USA: neutrali
L’economia è in recessione a causa della pandemia, ma sono stati introdotti
incentivi monetari e fiscali senza precedenti. L’elevata incidenza dei settori
tecnologici e farmaceutici sostiene i mercati azionari statunitensi.

                                                  Monthly Outlook           Luglio 2020                                         17
Asset Allocation

Azioni dei mercati emergenti: neutrali
Penalizzate dalla recessione globale, dalla diffusione del Covid-19 e dalla
crescente de-globalizzazione. Privilegiamo la Cina e i Paesi asiatici, che stanno
mostrando i primi segni di ripresa dalla pandemia. La selettività dei paesi e dei
settori in questa regione è fortemente raccomandata.

Azioni Pacifico: neutrali
La crescita del PIL del Giappone nel 2020 dovrebbe mantenersi negativa a causa
del precedente aumento dell’IVA e della recessione globale. Tuttavia, l’attuale
rotazione verso azioni a sconto sui multipli e gli incentivi monetari e fiscali
possono offrire opportunità di acquisto a lungo termine.

Reddito fisso

Obbligazioni globali: positivi
Le obbligazioni globali sono sostenute dalle azioni monetarie espansive delle
banche centrali.

Obbligazioni societarie Euro Investment Grade: molto positivi
Le obbligazioni European Investment Grade sono ben supportate dagli acquisti
della BCE (attraverso il programma di acquisti APP e PEPP) e dalla ricerca di
rendimento degli investitori. Privilegiamo il debito subordinato finanziario, dato
l’aumento della riserva di capitale delle banche europee.

Corporate HY (Obbligazioni societarie ad alto rendimento): negativi
L’aumento dei tassi d’insolvenza, trainato dalla pandemia globale, non è ancora           Titoli di Stato AAA: un mag-
completamente scontato dalle valutazioni attuali, mentre i prezzi bassi del               gior debito metterà sotto
petrolio continuano ad avere un impatto sul settore energetico e la mancanza di           pressione i Titoli di Stato AAA
liquidità del mercato resta un problema. Tuttavia, la classe di asset è supportata        in euro.
dalla recente decisione della Fed di acquistare i “fallen angels” (titoli che hanno
perso il rating investment grade) e gli ETF ad alto rendimento.

Titoli di Stato europei: negativi
La politica monetaria della BCE è più espansiva, ma le valutazioni dei principali
Titoli di Stato non sono attualmente interessanti. È anche importante considerare
il sostanziale aumento del debito pubblico futuro come conseguenza degli sforzi
in materia di incentivi fiscali per contrastare la recessione. Privilegiamo i Titoli di
Stato periferici (in particolare Italia e Spagna).

Obbligazioni dei mercati emergenti: negativi
Colpite negativamente dalla recessione globale, dal calo dei prezzi del petrolio
e dal clima generale di avversione al rischio. Tuttavia, i segnali di una ripresa in
Asia e l’indebolimento del dollaro statunitense con la graduale stabilizzazione
delle economie sostengono opportunità di acquisto selettive. Privilegiamo le
obbligazioni in valuta forte, più difensive.

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Asset Allocation

Materie prime

Petrolio: neutrale
Il prezzo del petrolio ha registrato un rialzo grazie ai segnali di ripresa della
domanda globale, con la ripresa delle attività, e alla decisione dell’OPEC+ di
ridurre la produzione petrolifera di 9,7 milioni di barili al giorno, rinnovata fino
al mese di luglio. Tuttavia, la recessione globale sta limitando il rialzo dei prezzi
del petrolio.

Oro: neutrale
Il prezzo dell’oro rimarrà sostenuto nel 2020 in un contesto di bassi tassi
d’interesse e di reflazione monetaria delle banche centrali. Inoltre, il suo ruolo
di “porto sicuro” è fondamentale, soprattutto nell’attuale contesto di incertezza.

Valute

EUR USD
La progressiva normalizzazione della situazione economica evidenzia la                   Sopravvalutazione del dollaro
sopravvalutazione del dollaro statunitense rispetto all’euro e alle altre                accentuata con l’adozione
principali valute, che si è accentuata con l’adozione da parte degli Stati Uniti di      da parte degli Stati Uniti di
alcune delle politiche monetarie e fiscali più espansive.                                politiche monetarie e fiscali
                                                                                         più espansive.

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Asset Allocation

Private markets focus

Negli ultimi 10 anni si è verificata una generale compressione dei rendimenti,
trainata in gran parte dalle politiche espansive delle banche centrali di tutto
il mondo. Di conseguenza, per migliorare i rendimenti degli investimenti, gli
investitori sono sempre più disposti a considerare nuove e diverse opportunità
di investimento parallelamente a quelle più tradizionali. In tal senso, i Private
Assets rappresentano per gli investitori un’opportunità per ottimizzare la propria
asset allocation e incrementare i rendimenti attesi, con un profilo di rischio
che può essere mitigato dall’orizzonte temporale e dalla diversificazione (per
geografie, settori e strutture di investimento).

In sostanza, i Private Assets sono rappresentati da classi di asset a più lungo
termine, come il private equity e il private debt, ideali per gli investitori che
possono assumere impegni di capitale su un periodo pluriennale (da 6 a 10
anni) e che sono disposti a investire in asset meno liquidi. Anche le opportunità
di investimento nei mercati privati sono notevolmente superiori a quelle dei
mercati pubblici: il numero di aziende private è 30 volte superiore a quello
delle aziende pubbliche negli Stati Uniti e 60 volte in Europa, e questi indici
tendono ad aumentare nel tempo. I fondi di private equity ampliano l’insieme
delle opportunità di investimento in società non quotate, migliorando la
diversificazione e l’efficienza del portafoglio.

In generale, il ciclo di vita di un fondo di private equity comprende tre diverse
fasi: il periodo di raccolta fondi, il periodo di investimento e il periodo di riscatto.
Durante il periodo di raccolta fondi, l’obiettivo del gestore di private equity
consiste nel raccogliere capitale man mano che gli investitori assumono i propri
impegni di capitale nei confronti del fondo. L’attività di raccolta fondi si conclude
con la chiusura finale del fondo. Il periodo di investimento dura in media 5 anni
e durante questa fase il fondo esplora le opportunità di investimento ed effettua
investimenti utilizzando il capitale impegnato dai rispettivi investitori. Durante
il periodo di riscatto, i gestori di private equity valorizzano gli investimenti nel
portafoglio e preparano il loro successivo disinvestimento.

9. PRIVATE EQUITY LIFECYCLE

    RACCOLTA FONDI                 INVESTIMENTO                    RISCATTO

       Mese 12 - 18                   Anno 1 - 5                  Anno 5 - 10

         Impegni                Chiamate di capitale              Distribuzioni
                     Chiusura
                      finale

Gli asset manager di private equity massimizzano il valore dei propri investimenti
lungo l’intero ciclo di vita, mediante un’efficace tempistica di investimento/
disinvestimento, negoziazioni efficaci e una serie completa e diversificata di leve
strategiche, a seconda della strategia di investimento del fondo e delle specifiche
tipologie di investimento (come crescita del business, M&A, turnaround,
gestione del cambiamento o ristrutturazione finanziaria). Storicamente, in
media, i fondi di private equity hanno generato rendimenti più elevati rispetto ai

                                                   Monthly Outlook           Luglio 2020   20
Asset Allocation

mercati finanziari pubblici e gli operatori del primo quartile sono stati in grado
di sovraperformare in modo significativo. Nello specifico, i fondi che hanno
investito durante le crisi finanziarie (ad es. vintage 2009) hanno generato
prestazioni sostanzialmente superiori.

10. CONFRONTO TRA TIR DI DIVERSE ASSET CLASS

                                                                                   22.3 22.5        TIR NETTO (%)
                                                                                                    (Tasso Interno di Rendimento)
                                                                                                      5 anni
                                                                         14.5
                                                                  12.8                                10 anni
                                                         11.2
                         9.0                       8.2
                   7.2                   7.7
                                   5.4
   3.6   3.9

 Government       MSCI World     MSCI Europe     Russel 2000    Private Equity   Private Equity
 Bond Index         Index         Index (€)         Index           Index        Primo Quartile

Fonte: Cambridge Associates al T3 2019. UniCredit Wealth Management.

Il settore del private equity sta sperimentando una crescita entusiasmante.
Secondo lo studio di McKensey “Global Private Market Review 2020” nell’ultimo
decennio, il numero di società di private equity attive è più che raddoppiato,
mentre il numero di società statunitensi acquisite da un fondo di private equity
è aumentato del 60%. Inoltre, gli Asset under Mangement (AUM) dei Private
Markets è cresciuto di 4 mila miliardi di dollari, con un aumento del 170%.

In UniCredit Wealth Management, stiamo lavorando su diverse iniziative in
questo ambito. Riteniamo sia fondamentale essere presenti su questo segmento
di mercato strategico.

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Rubriche
I CIO locali in dialogo con i clienti

       Risposte dall’Italia                                                     I nostri esperti:
       Quali settori beneficeranno maggiormente delle politiche fiscali e
       monetarie messe in atto a livello globale per il Covid-19?

                   L’attuale emergenza sanitaria, anche se temporanea,           Alessandro Caviglia
                   avrà un impatto profondo e duraturo sui nostri
                   comportamenti economici e sociali. Ad esempio,
                   interi gruppi di popolazione e paesi si stanno
                   convertendo al “mondo delle app” e negli ultimi tre
                   mesi abbiamo assistito a cambiamenti di mentalità
                   che di solito richiederebbero decenni o generazioni per
                   concretizzarsi. In particolare, alcune tendenze esistenti
                   si stanno rafforzando e vi sono industrie e aziende che
                   stanno vivendo effetti di ricaduta positivi.                  CIO
                                                                                 Cordusio Sim (Italy)
                   Evidentemente, la Remote Economy sta incanalando
                   maggiori investimenti e consumi e la domanda di
                   infrastrutture necessarie per il suo funzionamento
                   sta aumentando. Anche i settori della tecnologia e
                   della sanità sono sotto gli occhi di tutti. I pagamenti
                   da dispositivi mobili, il cloud computing e la sicurezza
                   informatica sono solo alcune delle basi necessarie per
                   consentire lo sviluppo sicuro dell’economia remota.
                   D’altra parte, la tecnologia medica, la biotecnologia,
                   la ricerca farmaceutica e genetica contribuiranno a
                   preparare le contromisure necessarie per affrontare
                   futuri pericoli sconosciuti.

                   Per curare le ferite economiche causate dal
                   confinamento, gli investimenti pubblici saranno
                   fondamentali e saranno supportati dalle misure
                   keynesiane e dalla Teoria Monetaria Moderna. I governi
                   dovranno anche investire in progetti della Old Economy
                   per garantire che il denaro fluisca verso il maggior
                   numero di agenti economici. In questo contesto,
                   le infrastrutture reali sono un valido candidato

                                         Monthly Outlook          Luglio 2020                           22
Columns

                      all’investimento. Nel mondo sviluppato, vi sarà una
                      grande opportunità per modernizzare le reti di trasporto,
                      convertirsi a pratiche più sostenibili dal punto di vista
                      ambientale e persino promuovere opere pubbliche
                      transnazionali. È probabile che anche le economie
                      emergenti accelerino i propri programmi di spesa per
                      potenziare le infrastrutture, mentre i finanziamenti
                      delle organizzazioni sovranazionali (della Banca
                      Mondiale e della Banca Europea per gli Investimenti,
                      ad esempio) svolgeranno probabilmente un ruolo
                      ancora più importante. Il ruolo del settore pubblico e
                      la leadership politica nei vari Paesi saranno cruciali;
                      ciò suggerisce che le dimensioni, la portata, i tempi e
                      l’efficacia di questi progetti infrastrutturali potrebbero
                      variare in modo sostanziale da una regione all’altra. Un
                      portafoglio ben diversificato in termini di aziende e di
                      aree geografiche sarà fondamentale per tradurre questi
                      concetti in idee di investimento realizzabili.

          Risposte dalla Germania
          Le recessioni economiche sono spesso discusse in termini di forme
          diverse: V, U e L. Cosa significano e qual è lo scenario più probabile?

                      La forma delle lettere V, U e L è spesso usata per
                                                                                        Philip Gisdakis
                      descrivere la traiettoria dello sviluppo del PIL durante
                      una recessione. Spesso si fa riferimento anche ad
                      un’altra lettera: W, ovvero due V consecutive. In
                      una recessione a V si registra una forte e profonda
                      contrazione, seguita da una altrettanto rapida ripresa,
                      con l’economia che torna ai livelli pre-crisi in tempi
                      relativamente brevi. Una recessione a forma di U dura
                      più a lungo e l’economia rimane al minimo per diversi
                      trimestri prima di iniziare ad espandersi. Gli economisti
                                                                                     Co-CIO of Group Wealth
                      fanno riferimento alla forma a U per descrivere una            Management and CIO
                      situazione dove può essere difficile sfuggire al contesto      UniCredit Bank AG
                                                                                     (HypoVereinsbank) (Germany)
                      recessivo per un certo lasso di tempo.

                      Per contro, la forma a L è addirittura peggiore, perché
                      in questo scenario l’economia non torna a crescere per
                      molto tempo. La Grande Depressione ne è un esempio,
                      ed è durata circa 10 anni. La forma a W, dove due (o
                      più) recessioni a V si susseguono, è un altro esempio
                      di come la crescita non ritorni a livelli pre-crisi per un
                      periodo più lungo.

                      È difficile dire quale sarà lo scenario più probabile in
                      questa crisi, ma si può probabilmente escludere una
                      recessione a forma di L, come è tipicamente il caso
                      se i governi e le banche centrali commettono gravi
                      errori politici, cosa che è avvenuta durante la Grande
                      Depressione. Gli interventi massicci, mirati e vigorosi
                      dei governi nazionali, della BCE e dell’UE impediranno
                      tale sviluppo. Una forma a V asimmetrica, in cui la parte
                      ascendente della V è più bassa, il che implica che ci
                      vuole (molto) più tempo perché l’economia raggiunga

                                             Monthly Outlook           Luglio 2020                                 23
Columns

                      i livelli pre-crisi di quanto ci sia voluto per arrivare al
                      fondo, sembra essere lo scenario probabile.

          Risposte dall’Austria
          Il massiccio sostegno delle banche centrali globali porterà in futuro
          ad un aumento dell’inflazione?

                      I governi stanno aumentando il proprio indebitamento
                                                                                          Oliver Prinz
                      su una scala senza precedenti e le banche centrali di
                      tutto il mondo stanno fornendo all’economia migliaia
                      di miliardi di fondi di nuova creazione. Queste misure
                      potrebbero avere effetti collaterali indesiderati e
                      portare in futuro a una fase di inflazione più elevata.
                      Nel breve termine, la crisi del Covid-19 creerà ancora un
                      ambiente deflazionistico, ma a medio e lungo termine
                      prevediamo che l’inflazione finirà per aumentare.
                      Il mercato sta attualmente quotando con un’aspettativa
                                                                                     Co-CIO Bank Austria and
                      di inflazione dello 0,5% per i prossimi 10 anni. A             Schoellerbank (Austria)
                      nostro avviso, tuttavia, questa stima è troppo bassa,
                      poiché assistiamo a una tendenza verso una maggiore
                      de-globalizzazione. E resta da vedere se questa
                      tendenza si è già invertita. Allo stesso tempo, non
                      siamo preoccupati per la tanto temuta potenziale
                      iperinflazione all’orizzonte, in quanto riteniamo che le
                      banche centrali saranno in grado di ridurre la massa
                      monetaria in tempo, successivamente alla crisi.
                      Le obbligazioni protette dall’inflazione, attualmente
                      molto economiche, e le azioni, possono offrire una
                      protezione patrimoniale contro la normalizzazione
                      dell’inflazione. Riteniamo che diventerà sempre più
                      importante disporre di un portafoglio con un’esposizione
                      azionaria globale e ben diversificato.

                                            Monthly Outlook            Luglio 2020                             24
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