Unlocking the future Monthly Outlook - Luglio 2020 - Cordusio SIM
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Presentazione di UniCredit Wealth Management Per noi di UniCredit, il Wealth Management è molto di più che una mera gestione della ricchezza. Riguarda il patrimonio dei nostri clienti, il benessere “We believe wealth della loro famiglia, le loro ambizioni sul fronte imprenditoriale e quelle sul fronte management is more than personale. managing wealth.” Il nostro obiettivo è quello di aiutare imprenditori, famiglie e privati facoltosi a proteggere, accrescere e trasmettere il proprio patrimonio attraverso generazioni, “Our mission is to mobilise dando ad esso un senso compiuto. wealth for both personal and La nostra mission è mettere a frutto la ricchezza per il bene personale e collettivo. social good.” Con l’ambizione di essere leader nel wealth management e nel private banking in Europa, siamo presenti: in Italia con UniCredit S.p.A., Cordusio SIM e Cordusio “At UniCredit Wealth Fiduciaria; in Germania con HypoVereinsbank Wealth Management e in Austria con Management, we guide Bank Austria SA e Schoellerbank, mentre il nostro booking center internazionale our clients to achieve their ha sede in Lussemburgo - UniCredit International Bank (Luxembourg). In questo ambitions, making their modo possiamo essere vicini ai nostri clienti e comprendere al meglio le loro wealth truly meaningful.” esigenze, assicurando al contempo una visione globale. In UniCredit Wealth Management accompagniamo i nostri clienti nella realizzazione delle loro ambizioni, valorizzando al meglio il loro patrimonio. Uno dei nostri punti di forza distintivi è unire alla specializzazione di un gestore di patrimoni il grande potenziale di una banca commerciale paneuropea semplice e di successo. Inoltre, grazie al nostro modello di business integrato “One Bank” e all’esperienza del nostro team di Group Investments & Solutions (GIS), mettiamo a disposizione dei nostri clienti un’offerta completa in grado di soddisfare l’intero spettro delle loro esigenze, offrendo un approccio realmente olistico alla consulenza. Con questa premessa, siamo lieti di presentarvi il primo Monthly Outlook di UniCredit Wealth Management, la pubblicazione mensile che rappresenta il nostro punto di vista sui mercati, sulla situazione macroeconomica e sull’asset allocation a cura di Manuela D’Onofrio e Philip Gisdakis, rispettivamente Chief Investment Officer e co-Chief Investment Officer di UniCredit Wealth Management. Monthly Outlook Luglio 2020 2
Summary Unlocking the future Pagina 4 CIOs Letter Pagina 6 In Focus Pagina 9 Macro & Markets Pagina 16 Asset Allocation Pagina 22 Rubriche Monthly Outlook Luglio 2020 3
CIOs Letter Unlocking the future Gli ultimi mesi hanno visto molte sfide senza precedenti, sia per quanto Manuela D’Onofrio riguarda le tragiche conseguenze sociali e sanitarie del coronavirus, sia per il successivo crollo dell’attività economica globale dovuto alle rigide misure di confinamento. Tuttavia, col senno di poi, si può giungere alla conclusione che in Europa siamo stati all’altezza di queste sfide. I tassi di infezione sono diminuiti notevolmente, tanto che la vita sociale e l’attività commerciale sono in grado di ripartire e forse un po’ prima di quanto la maggior parte delle persone avesse temuto all’inizio. Inoltre, la crisi senza precedenti è stata accompagnata da misure di sostegno Head of Group Investments e di stimolo economico inedite. I governi nazionali, la Banca Centrale Europea & Solutions and CIO e l’Unione Europea hanno fornito un sostegno del valore di miliardi di euro Group Wealth Management per prevenire un danno prolungato derivante dalla crisi. Tuttavia, la crisi sanitaria non è ancora completamente risolta e una vera soluzione emergerà probabilmente solo quando sarà disponibile un vaccino. Ciò nonostante, le aziende europee si trovano in una posizione di leadership in tal senso; le rigide Philip Gisdakis misure di confinamento sono state in parte revocate in Europa, dando luogo a periodi di rialzo dei listini. Inoltre, con il massiccio Recovery Fund di 750 miliardi di euro attualmente in discussione all’interno dell’Unione Europea, siamo in procinto di sbloccare il nostro futuro, poiché i fondi non solo aiuteranno le nostre economie a sopravvivere e ad uscire dalla crisi, ma potrebbero anche rendere le nostre economie più competitive. A ciò si aggiunge il fatto che il Recovery Fund aiuterà l’Europa a crescere insieme con una maggiore cooperazione e un maggiore coordinamento fiscale ed economico. Nel complesso, siamo fiduciosi che l’Europa possa uscire dalla crisi più forte di prima. Co-CIO of Group Wealth Management and CIO Tuttavia, persistono ancora molte sfide e incertezze. Mentre la risposta UniCredit Bank AG (HypoVereinsbank) (Germany) potente ed efficace alla crisi, per quanto riguarda sia la salute sia le questioni economiche, eviterà probabilmente una lunga e profonda recessione (cioè una traiettoria economica a forma di U o di L), non si può escludere che una seconda ondata possa provocare un altro rallentamento (cioè una recessione a forma di W, il nostro scenario di rischio). Monthly Outlook Luglio 2020 4
CIOs Letter Nei prossimi due mesi, i mercati dei capitali si evolveranno probabilmente in un movimento laterale volatile, che incoraggia uno stile di asset management attivo. I rischi negativi permangono, ma la dedizione dei governi e delle banche centrali eviterà probabilmente un altro crollo del mercato simile a quello di marzo. Anche il potenziale di rialzo, d’altro canto, sarà probabilmente limitato, dato che le valutazioni dei titoli (sotto forma di rapporto prezzo/utile) stanno già scontando una ripresa più o meno a V. Qualsiasi impulso per un incremento positivo del mercato dovrà provenire dall’aumento degli utili. Un tale sviluppo, tuttavia, richiederà probabilmente un certo lasso di tempo per concretizzarsi. Monthly Outlook Luglio 2020 5
In Focus La “Banca per le cose che contano” richiede un approccio continuo alla sostenibilità UniCredit – “Fare la cosa giusta!” per generare risultati sostenibili In UniCredit la nostra cultura aziendale si basa su due valori fondamentali: Etica e Rispetto. Il nostro impegno a “fare sempre la cosa giusta” è il nostro principio guida per le interazioni con tutti i nostri stakeholder: investitori, clienti, colleghi e comunità. Nel quarto trimestre del 2019 abbiamo annunciato una serie completa di impegni in materia ESG e di obiettivi al 2023 come parte dell’impegno a lungo termine di UniCredit per la sostenibilità. Obiettivo sociale: ci siamo impegnati a supportare fino al 2023 con 1 miliardo di euro progetti con un impatto sociale positivo. Obiettivo ambientale: ci siamo impegnati ad abbandonare completamente le attività di estrazione del carbone per la produzione di energia, ad aumentare del 25% i finanziamenti al settore delle energie rinnovabili1, coprire l’intero fabbisogno elettrico dell’Europa Occidentale con fonti di energia rinnovabile e diventare un partner chiave per la finanza sostenibile collocandoci tra i 5 top player2 nelle classifiche del mercato EMEA per i green bond e prestiti ESG-linked entro il 2023. KPI e sostenibilità: stiamo integrando gli obiettivi ESG nel nuovo Piano di Incentivazione a lungo termine 2020 – 23 rivolto a CEO e senior management. L’impegno “Fare la cosa giusta” è stato accolto positivamente dalle agenzie di rating di sostenibilità. • Gli alti standard di UniCredit hanno permesso alla Banca di posizionarsi al 99° percentile della FTSE Russell ratings3. • Standard Ethics ha riconosciuto UniCredit come unica banca in Italia con un rating EE+ in virtù dell’eccellente compliance e capacità di gestione del rischio reputazionale. 1 Incluse: biomasse, idroelettrico, fotovoltaico, eolico, CHP, stoccaggio in batterie, energia dai rifiuti e altre rinnovabili e aziende che operano prevalentemente nel settore delle energie rinnovabili; 2 I prestiti ESG-linked includono: green loan, prestiti KPI-linked, prestiti ESG-score. I green bond comprendono green, social e sustainability bond. La classifica si basa su Loan Radar e Dealogic League Tables; 3 Costituente della serie FTSE4Good Index. Monthly Outlook Luglio 2020 6
In Focus Per prenderci cura del nostro mondo, non possiamo più continuare ad occuparci degli affari come di consueto. Abbiamo bisogno di un nuovo approccio per Un crescente interesse degli costruire un futuro sostenibile. Si tratta di una sfida importante sia per le persone investitori sia per le imprese. Ha un impatto sulle generazioni attuali e future, ed è per questo che dobbiamo sensibilizzare e lavorare insieme come One Bank, One Negli ultimi anni, l’interesse UniCredit: per individuare soluzioni nuove e più intelligenti a tutela del nostro degli investitori per le futuro. tematiche “green” è cresciuto in modo esponenziale. All’interno del nostro Piano Strategico Team 23, la sostenibilità costituisce un I fattori ESG sono importanti elemento sempre più importante in tutto ciò che facciamo ed è pienamente quando si misura la integrata nel nostro business e nel processo decisionale. sostenibilità e l’impatto etico di un investimento in un’azienda o in una società. La maggior parte degli investitori La questione ambientale, sociale e di governance (ESG - socialmente responsabili Environmental, Social and Governance) in UniCredit Wealth controlla le aziende Management utilizzando i criteri ESG per vagliare gli investimenti. UniCredit Wealth Management è pienamente allineata a questi principi e considera gli aspetti ESG non solo di primaria importanza, ma anche un’opportunità per avere un impatto significativo in quanto profondamente radicata nel nostro modo di condurre gli affari. Cos’è la finanza sostenibile? Crediamo che il Wealth Management sia qualcosa di più di una semplice gestione del patrimonio. Tutto ciò che facciamo si basa sui nostri due valori fondamentali: La finanza sostenibile Etica e Rispetto. Essendo parte di una banca impegnata nella sostenibilità, ci comprende qualsiasi sforziamo di operare scelte responsabili nelle nostre decisioni di investimento forma di servizi finanziari e nel modo in cui agiamo nei confronti dei nostri partner, dei nostri dipendenti che integri fattori ESG e dei nostri clienti, ispirandoli a fare di più con la loro ricchezza e generando al positivi nelle considerazioni contempo un impatto positivo sulla società. commerciali e nelle decisioni di finanziamento. UniCredit Siamo profondamente consapevoli della responsabilità che comporta la gestione abbraccia questa visione e si del patrimonio dei nostri clienti e di ciò che questo comporta per le comunità in cui impegna a svolgere un ruolo essi vivono. Comprendiamo anche l’importanza di tessere relazioni significative, essenziale nel facilitare la di fiducia e a lungo termine con loro. E sapendo che le esigenze e le aspettative transizione verso un’economia dei nostri clienti sono in continua evoluzione, puntiamo a fornire loro in modo più sostenibile. La finanza continuo e tempestivo informazioni preziose e ad estendere la conversazione a sostenibile è un mezzo per quanto si cela oltre la gestione patrimoniale. raggiungere tale obiettivo e ci adoperiamo per applicare Con l’ambizione di essere leader nel wealth management & private banking questi principi anche alla in Europa, in UniCredit Wealth Management preserviamo e accresciamo il nostra attività di Wealth patrimonio dei nostri clienti nel tempo, ispirandoli a farne il miglior uso possibile Management. per avere un impatto responsabile e positivo sia sull’ambiente sia sulla società. Monthly Outlook Luglio 2020 7
In Focus Philip Gisdakis, Co-Chief Investment Officer in UniCredit Group Wealth Philip Gisdakis Management e Chief Investment Officer presso HypoVereinsbank ha aggiunto: “Nel settore del wealth management e del private banking, attualmente gestiamo oltre la metà degli asset investiti secondo criteri di sostenibilità. Dal dialogo che abbiamo avuto con i clienti, siamo giunti alla conclusione che l’interesse per le strategie d’investimento sostenibili continuerà a crescere in modo significativo anche in futuro, soprattutto con le giovani generazioni di eredi nella pianificazione della successione patrimoniale. Co-CIO of Group Wealth Eventi quali la pandemia da coronavirus hanno dimostrato che la Management and CIO nostra società ha bisogno di risposte scientifiche e tecnologiche alle UniCredit Bank AG sfide globali. Le aziende europee sono in una posizione eccellente (HypoVereinsbank) (Germany) per poter apportare un importante contributo alla ricerca di tali soluzioni innovative. Gli investitori che intraprendono le giuste scelte possono raggiungere il duplice obiettivo di finanziare questo necessario progresso scientifico e tecnologico, oltre a trarre profitto dal successo di tali aziende”. Monthly Outlook Luglio 2020 8
Macro & Markets Il peggio è passato Abbiamo superato lo zenit del coronavirus, abbiamo toccato il punto più basso della depressione economica e ora assistiamo ai primi segnali di ripresa: ecco come potremmo riassumere l’attuale contesto di mercato. Sebbene la situazione sembri incoraggiante, non è ancora sufficiente per pensare che il semaforo sia verde. La maggior parte delle curve relative alla pandemia è in discesa e invita a un ulteriore allentamento delle misure di lockdown (anche in Europa continentale, come indicato nel grafico 1), ma il pericolo di una seconda ondata non è ancora del tutto escluso. I nuovi hotspot (in America Latina, India, Russia e Turchia) e la ricomparsa di focolai di infezione (in Cina e negli Stati Uniti) sono segnali di allarme, così come lo è l’esperienza dell’influenza spagnola. Come noto, la pandemia più devastante dell’era moderna si è infatti manifestata in tre ondate. Poiché farmaci efficaci e/o vaccini non saranno disponibili ancora per mesi, se non addirittura trimestri, il coronavirus continuerà a incombere come una spada di Damocle sui mercati finanziari e sull’economia globale ancora a lungo, occultando l’attuale ripresa anche in assenza di una seconda ondata vera e propria. 1. LE CURVE DECRESCENTI DELLA PANDEMIA CONSENTONO L’ALLENTAMENTO DEL LOCKDOWN Corona Government Response Tracker (indice del lockdown dell’Università di Oxford) 100 Globale UEM (Unione Economica e 80 Monetaria dell’UE) GB US 60 Nuova Zelanda Svezia 40 20 0 Gen 20 Feb 20 Mar 20 Apr 20 Mag 20 Giu 20 Fonte: www.bsg.ox.ac.uk/research/research-projects/coronavirus-government-response-tracker, UniCredit Wealth Management. Monthly Outlook Luglio 2020 9
Macro & Markets L’economia globale ha superato il picco negativo... Con l’allentamento delle misure restrittive, l’economia globale dovrebbe aver recentemente toccato e superato il suo punto più basso, ma non c’è ancora motivo per pensare che tutto vada bene sul fronte economico. La Fase 1 della congiuntura macroeconomica che abbiamo illustrato a marzo, è ormai quasi entrata nella storia: la peggior recessione dai tempi della Grande Recessione degli anni Venti. Ci vorranno ancora alcune settimane prima di riceverne conferma ufficiale, con la pubblicazione dei dati sui PIL del secondo trimestre. Ma le “prove” già a disposizione sono schiaccianti. Tutti gli indicatori economici tradizionali sono letteralmente crollati a marzo e aprile. Sentiment, produzione, domanda, mercato del lavoro e volumi commerciali: tutti gli indicatori hanno superato i precedenti record negativi, toccati durante la crisi finanziaria globale, e spesso di gran lunga. Non dovrebbe dunque sorprendere se, nel complesso, il PIL reale dei mercati avesse perso il 15% nella prima metà dell’anno. A titolo di paragone, durante la crisi finanziaria globale ha avuto una contrazione del 5%. In Italia, Spagna e Francia il crollo potrebbe addirittura arrivare al 25%. ... la ripresa a V potrebbe già essere iniziata A differenza della recessione, però, la ripresa della seconda metà del 2020 è ancora solo un’aspettativa. Per alcuni, nulla più di una speranza. Gli ultimi Tuttavia, abbiamo già potuto avvertimenti espressi dal Presidente della Fed Powell sostengono la visione degli osservare alcune sorprese scettici. Ciononostante, non riteniamo ci siano motivi sufficienti per allontanarci positive. Tra queste, a maggio dalla visione di una ripresa più o meno a V, soprattutto se consideriamo che, fin le immatricolazioni dei veicoli dall’inizio, abbiamo evidenziato che la linea ascendente sarà molto più piatta di sono cresciute quasi del quella discendente. Ci aspettiamo, infatti, che ci vorranno anni per recuperare le 25% a livello globale, dopo perdite causate dal coronavirus. A livello di UE, la ripresa del PIL del 10% prevista il drastico crollo dei mesi per il trimestre estivo resta realistica (PIL atteso per il T2: -17.5% QoQ). precedenti. Abbiamo anche assistito a un’inattesa crescita La speranza di ripresa nasce dalla Cina, che si trova circa due mesi avanti dell’occupazione e delle rispetto al resto del mondo in termini di evoluzione della pandemia. In Cina, vendite al dettaglio negli Stati anche gli indicatori economici più significativi hanno già ampiamente recuperato Uniti e in Canada. le perdite (vedere grafico). Iniziamo a vedere i primi segnali positivi anche in Europa e negli Stati Uniti, dove gli indicatori relativi al sentiment mostrano un miglioramento per la seconda volta consecutiva e stanno tornando ai livelli pre- coronavirus. Per quanto riguarda gli indicatori economici convenzionali, dovremo ancora aspettare i tempi di pubblicazione e diffusione prima che una ripresa a V diventi chiaramente visibile. Monthly Outlook Luglio 2020 10
Macro & Markets 2. CINA: UN MODELLO DI RIPRESA A V? 15 Produzione industriale (% YoY) Vendite al dettaglio (% YoY) 10 Investimenti (% YoY) 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 -30 Gen 15 Gen 16 Gen 17 Gen 18 Gen 19 Gen 20 Fonte: Refinitiv Datastream, UniCredit Wealth Management. In termini di dati non convenzionali “in tempo reale”, come i dati sulla mobilità di Google e Apple, il processo di normalizzazione è però già chiaramente visibile. Va ricordato che, con i primi Nella categoria che riguarda la “guida”, possiamo notare che la “normalità” è allentamenti delle restrizioni già tornata in Germania e negli Stati Uniti. Anche il valore relativo ai pedaggi imposte durante il lockdown, per i chilometri percorsi dai camion in Germania, più significativo in termini molti probabilmente macroeconomici, si sta gradualmente riavvicinando ai livelli precedenti al preferiscono l’auto privata al coronavirus. trasporto pubblico, facendo così aumentare questi numeri. 3. LA VITA INIZIA A NORMALIZZARSI Dati sui trend della mobilità Apple, cat. “guida” (medie mobili) 180 Germania Francia 160 Italia 145 Spagna 120 GB US 100 80 60 40 20 0 19.01.2020 22.02.2020 27.03.2020 30.04.2020 03.06.2020 Fonte: www.apple.com/covid19/mobility, UniCredit Wealth Management. Monthly Outlook Luglio 2020 11
Macro & Markets Questo vale anche per i dati (giornalieri) sul consumo di elettricità raccolti dal noto Bruegel Institute. Mentre a inizio aprile i consumi di elettricità si erano ridotti del 30% (e oltre) nei tre hotspot europei del coronavirus, si sono ora ripresi di due terzi circa, con una tendenza verso un ulteriore rialzo. Ci sono chiari segnali di normalizzazione anche nella domanda dei consumatori, almeno nella spesa al dettaglio con carte. La forma a V è più pronunciata in Nuova Zelanda (vedere grafico), dove a maggio il lockdown è stato maggiormente allentato. Altri paesi, come gli Stati Uniti (“Chase consumer card spending tracker”), mostrano un andamento di ripresa simile, seppur meno pronunciato. 4. IN NUOVA ZELANDA I CONSUMATORI ACQUISTANO DI NUOVO 7,0 200 Spesa con carta dei consumatori (mld di NZD) 6,5 180 Numero di transazioni 6,0 (mn, scala di destra) 160 5,5 140 5,0 4,5 120 4,0 100 3,5 80 3,0 60 2,5 2,0 40 Apr 19 Giu 19 Ago 19 Ott 19 Dic 19 Feb 20 Apr 20 Fonte: Stats NZ, UniCredit Wealth Management. La reazione dei consumatori all’allentamento delle misure di lockdown è stato uno dei punti chiave su cui è stato elaborato il nostro scenario di base, che prevede una Tra queste misure sono ripresa a V nel secondo semestre. Ritenevamo infatti che l’allentamento avrebbe compresi incentivi per visite rapidamente dato slancio alla domanda dei consumatori, pur nell’impossibilità al ristorante al cinema, per di compensare interamente i consumi andati persi. Tuttavia, il prerequisito viaggi privati o aziendali. fondamentale perché questo avvenisse era l’attuazione, da parte dei decisori delle politiche monetarie e fiscali, di misure per inondare l’economia di grande liquidità, mantenendo le aziende sul mercato e conservando i posti di lavoro. In effetti, è avvenuto proprio questo, in modo rapido e su scala senza precedenti. L’Europa è meglio posizionata degli Stati Uniti Era prevedibile che le banche centrali, soprattutto la Fed, sarebbero intervenute con tagli dei tassi d’interesse, misure a favore della liquidità e programmi di acquisto. La BCE ha immediatamente seguito le orme americane e l’aumento del Pandemic Emergency Purchasing Programme (PEPP) a un impressionante valore di 1.350 miliardi di EUR è stata una sorpresa. Andando avanti, è probabile che la banca centrale si trovi a (dover) ampliare ulteriormente questo importo. Monthly Outlook Luglio 2020 12
Macro & Markets I programmi di aiuto e stimolo fiscali messi in atto dall’Europa per reagire alla pandemia non hanno precedenti. Tutte le principali economie del vecchio continente stanno facendo impallidire le misure attuate dagli Stati Uniti in ambito di politica fiscale (vedere grafico). Soprattutto la Germania, che per anni è stata stigmatizzata come difensore dello “zero nero” di bilancio (ossia il pareggio o addirittura il surplus di bilancio). Questa situazione non cambierà molto anche se il governo statunitense, così come attualmente discusso, attuerà un ulteriore programma economico da 1.000 miliardi. Anche l’Europa, infatti, non è ancora giunta alla fine del percorso di misure fiscali. 5. L’EUROPA METTE IN OMBRA LA POLITICA FISCALE DEGLI STATI UNITI 60 Stimolo fiscale diretto (% del PIL) Stimolo fiscale tramite differimento 50 delle imposte (% del PIL) Altra liquidità/garanzie pubbliche sui prestiti (% del PIL) 40 30 Programmi fiscali (escluse Garanzie) nella Crisi finanziaria 2008-2009 20 10 0 Germania Italia Francia GB US Spagna Cina UE (incl. Next Generation) Fonte: www.bruegel.org/publications/datasets, UniCredit Wealth Management. In questo contesto, ai diversi programmi nazionali vanno aggiunti i fondi dell’UE da 2.400 miliardi di EUR, che non solo danno elementi di speranza per Il primo pacchetto di aiuti il futuro (come la spesa prevista per la protezione del clima e la tecnologia), ma (prestiti) della fine di aprile esprimono anche una forte componente di solidarietà. Macron e la Merkel sono (540 miliardi di EUR) è stato riusciti a sciogliere il nodo gordiano dei coronabond (anche se i dettagli devono seguito a maggio dell’impegno ancora essere concordati), garantendo che i paesi particolarmente colpiti dalla per altri 1.100 miliardi di EUR pandemia riceveranno sovvenzioni non rimborsabili da parte dei fondi UE, oltre a a bilancio 2021-2027 e da un prestiti. In ultima analisi, tutto questo riduce le munizioni di chi intravedeva già pacchetto per la ricostruzione la fine del progetto euro: è infatti possibile che l’Europa emerga dalla crisi ancora (Next Generation) di circa 750 più forte di prima. miliardi di EUR. L’Europa non è meglio posizionata degli Stati Uniti solo dal punto di vista della politica fiscale, ma anche in termini epidemiologici. La discrepanza tra le nuove infezioni giornaliere o tra le morti da coronavirus è più che eloquente (vedere grafico). Monthly Outlook Luglio 2020 13
Macro & Markets 6. L’EUROPA DAVANTI AGLI STATI UNITI NELLA GESTIONE DELLA CRISI 200 Nuovi casi di Covid-19 giornalieri confermati (per 1 milione di persone, medie mobili) 180 Germania Francia 160 Italia 140 Spagna 120 US 100 80 60 40 20 0 19.02.2020 18.03.2020 15.04.2020 13.05.2020 10.06.2020 Fonte: www.bruegel.org/publications/datasets, UniCredit Wealth Management. Ci sono altri venti contrari che potrebbero rallentare il momentum di ripresa dell’economia statunitense. Uno tra questi è il costante aumento dei rischi Da diversi mesi Joe Biden politici nazionali, con le proteste contro la violenza della polizia. è chiaramente in testa rispetto a Donald Trump Un altro è la campagna elettorale. Trump deve combattere con forza, visto nei sondaggi, e nelle ultime l’arretramento evidenziato dalle agenzie di scommesse. Con il permanere dei settimane è riuscito a portare dubbi sull’esito delle elezioni ancora per mesi, si rischia una polarizzazione e il suo vantaggio all’8½%. Lo una spaccatura della società ancora più marcate. Trump resta imprevedibile e le stesso vale per le proiezioni persistenti, se non crescenti incertezze politiche sono pericolose per investitori sui collegi elettorali, ancora e aziende. Recentemente l’USD, inizialmente uscito vincitore dalla crisi in corso, più importanti. Questo si è indebolito fortemente. Contemporaneamente, nelle ultime settimane i titoli andamento coincide con europei hanno sovraperformato quelli statunitensi. il tasso di approvazione dell’operato di Trump (il 55% È dunque giunto il momento di abbandonare l’idea che l’economia statunitense, degli americani si dichiara tipicamente considerata più flessibile, riuscirà a uscire dalla crisi più velocemente insoddisfatto). Sui dati delle dell’Europa. Forse è ora di cambiare la prospettiva. Bisogna, tuttavia, anche agenzie di scommesse, che ammettere che il crollo da coronavirus in primavera era meno pronunciato negli negli ultimi anni si sono Stati Uniti che in Europa. dimostrati più affidabili dei sondaggi nel prevedere i risultati, Biden ha superato il rivale Trump solo all’inizio di Una V asimmetrica: il processo di ripresa durerà anni giugno (attualmente: 51:42). Ma, anche in Europa, gli alberi non svettano all’infinito verso il cielo e la crescita non può proseguire in maniera indefinita. Dopo la ripresa iniziale nei mesi estivi, è probabile che assisteremo a un appiattimento della sua velocità. Perché? 1. Il consumo arretrato dovrebbe esaurirsi rapidamente. E, poiché nemmeno le (migliori) politiche economiche possono impedire del tutto un aumento della disoccupazione e/o una perdita di reddito, i consumatori faranno bene a essere morigerati sul medio termine (ad esempio mantenendo un elevato livello di risparmi). La dinamica dei consumi verrà quindi indebolita. Questo vale anche Monthly Outlook Luglio 2020 14
Macro & Markets per le attività di investimento, alla luce delle insolvenze in aumento e della crescente pressione sui margini. 2. Si indeboliranno anche i venti di coda generati dalla politica economica. Sul medio termine è probabile che, in effetti, la graduale riduzione dei programmi Noi pensiamo che questi dubbi di stimolo si trasformi in un vento contrario. Potrebbero crescere i dubbi sulla siano esagerati. Da un lato, gli sostenibilità del debito pubblico. interessi non sembrano essere un problema, alla luce dei 3. Il coronavirus rafforza il trend verso la de-globalizzazione. Questo attenuerà la rendimenti bassi o negativi, (potenziale) crescita del PIL, soprattutto nei paesi esportatori. soprattutto perché la maggior parte va alle banche centrali 4. Sono tornati i rischi geopolitici, con una nuova intensificazione del conflitto e, di conseguenza, torna ai tra Stati Uniti e Cina. Non si tratta più di pratiche commerciali “scorrette”, ma governi. Inoltre, la ripresa di supremazia commerciale. Con buona probabilità, la campagna elettorale della crescita finanziata dalla statunitense sarà dominata dagli attacchi contro la Cina. Anche l’Europa deve politica fiscale è il modo più temere gli attacchi di Trump. Tutto questo aumenterà l’incertezza a livello efficace per ridurre i rapporti globale. debito/PIL. 5. Il disastro Brexit è tornato sul radar di investitori e aziende. Il tempo a disposizione per definire un accordo commerciale convincente è quasi esaurito. Un pigro compromesso “dell’ultimo minuto” (come dazi minimi, sostituiti da limitazioni amministrative), o persino una Brexit senza alcun accordo, danneggerebbe soprattutto il Regno Unito, ma peserebbe anche sull’Europa continentale. È quindi probabile che il momentum di ripresa economica rallenti verso la fine dell’anno e si appiattisca ulteriormente nel 2021. È molto probabile che ci vorranno due-tre anni per recuperare le perdite economiche causate dalla pandemia (vedere grafico). Persino di più se, contrariamente al nostro scenario di base, ci sarà una vera e propria seconda ondata di infezioni (scenario di rischio). 7. CI VORRANNO ANNI PER COMPENSARE LE PERDITE CAUSATE DAL CORONAVIRUS 120 Crisi da coronavirus PIL reale UEM (indice, trimestre pre-recessione = 100) (proiezioni dal T2) 115 percorso del trend Scenario di rischio a W (seconda (pre-coronavirus) ondata) 110 Crisi Finanziaria Globale 105 100 95 90 85 80 II/08 III/08 IV/08 I/09 II/09 III09 IV/09 I/10 II/10 IV/19 I/20 II/20 III/20 IV/20 I/21 II/21 III/21 IV/21 Fonte: Refinitiv Datastream, UniCredit Wealth Management. Monthly Outlook Luglio 2020 15
Asset Allocation Restiamo costruttivi POSIZIONAMENTO CLASSI D’INVESTIMENTO UNIVERSO INVESTIBILE * SOTTOPESO NEUTRALE SOVRAPPESO Azionario Globale PRINCIPALI CLASSI Obbligazionario Globale D’INVESTIMENTO Liquidità Alternative/Commodity Azionario USA Azionario Europa AZIONI Azionario Area Pacifico MS1 PRINCIPALI Azionario ME2 CLASSI DI Governativi EM INVESTIMENTO Corporate IG Euro OBBLIGAZIONI IN DETTAGLIO Corporate HY Obbligazionari ME2 Petrolio MATERIE PRIME Oro 1 MS = Mercati Sviluppati (Australia, Giappone, Hong Kong, Nuova Zelanda, Singapore) 2 ME = Mercati Emergenti *Delta Riteniamo che la combinazione di massicce azioni fiscali e monetarie sostenga la Le banche centrali sono ora nostra visione costruttiva sulle attività rischiose, nonostante la debolezza dei dati più disposte a finanziare macroeconomici, il calo degli utili e il permanere di elevati livelli di incertezza il disavanzo fiscale, causati dalla pandemia COVID-19. consentendo ai governi di fornire incentivi fiscali più Sono stati adottati stimoli fiscali senza precedenti per contrastare la recessione massicci e diretti. dovuta alla pandemia e spianare la strada ad una ripresa economica. L’azione fiscale globale nel 2020 risulterà maggiore e più efficace di quella monetaria, raggiungendo 10 mila miliardi di dollari rispetto agli 8 mila miliardi di dollari messi a disposizione dalle banche centrali. La differenza sostanziale rispetto al passato recente consiste nel fatto che le banche centrali sono ora più disposte a finanziare i disavanzi fiscali, consentendo ai governi di fornire incentivi fiscali massicci e diretti per sostenere i cittadini e le PMI colpite dalla pandemia. Monthly Outlook Luglio 2020 16
Asset Allocation Di conseguenza, privilegiamo le asset class sostenute dalle azioni delle banche centrali, come le obbligazioni societarie Euro Investment Grade, che sono Privilegiamo le asset class supportate dal recente passo in avanti della BCE nel Programma di acquisto legato sostenute dall’azione delle all’ emergenza della pandemia (Pandemic Emergency Purchase Programme). Per banche centrali, come le quanto riguarda il portafoglio azionario, privilegiamo i titoli azionari europei per obbligazioni societarie Euro via del potenziale punto di svolta in termini di unione fiscale derivante dal lancio Investment Grade, sostenute di “Next Generation EU” – il piano di ripresa per l’Europa. dal recente passo in avanti della BCE nel PEPP. I principali rischi della nostra visione degli investimenti si riferiscono ad ulteriori ondate del contagio COVID-19, che possano comportare quarantene prolungate, e l’aumento delle tensioni tra USA e Cina. Inoltre, il rallentamento delle economie dei Paesi Sviluppati potrebbe durare più tempo del previsto per il risparmio precauzionale dei cittadini. 8. BILANCIO DELL’EUROSISTEMA 70 Bilancio, % del PIL Previsioni di bilancio, % del PIL 60 50 40 Importanti stimoli cambieranno il rapporto tra 30 il bilancio della BCE e il PIL dell’UEM (vedere grafico 8). 20 10 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Fonte: BCE. Azioni Azioni: neutrali La combinazione di massicce azioni fiscali e monetarie sostiene la nostra visione costruttiva sulle attività rischiose, nonostante la debolezza dei dati macroeconomici e degli utili e il permanere di elevati livelli di incertezza. Azioni europee: positivi Le politiche monetarie e fiscali sono molto espansive. Interessanti rendimenti dei dividendi, ben al di sopra dei rendimenti dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie. La riscoperta dei settori ciclici e value favorisce i listini europei. Azioni USA: neutrali L’economia è in recessione a causa della pandemia, ma sono stati introdotti incentivi monetari e fiscali senza precedenti. L’elevata incidenza dei settori tecnologici e farmaceutici sostiene i mercati azionari statunitensi. Monthly Outlook Luglio 2020 17
Asset Allocation Azioni dei mercati emergenti: neutrali Penalizzate dalla recessione globale, dalla diffusione del Covid-19 e dalla crescente de-globalizzazione. Privilegiamo la Cina e i Paesi asiatici, che stanno mostrando i primi segni di ripresa dalla pandemia. La selettività dei paesi e dei settori in questa regione è fortemente raccomandata. Azioni Pacifico: neutrali La crescita del PIL del Giappone nel 2020 dovrebbe mantenersi negativa a causa del precedente aumento dell’IVA e della recessione globale. Tuttavia, l’attuale rotazione verso azioni a sconto sui multipli e gli incentivi monetari e fiscali possono offrire opportunità di acquisto a lungo termine. Reddito fisso Obbligazioni globali: positivi Le obbligazioni globali sono sostenute dalle azioni monetarie espansive delle banche centrali. Obbligazioni societarie Euro Investment Grade: molto positivi Le obbligazioni European Investment Grade sono ben supportate dagli acquisti della BCE (attraverso il programma di acquisti APP e PEPP) e dalla ricerca di rendimento degli investitori. Privilegiamo il debito subordinato finanziario, dato l’aumento della riserva di capitale delle banche europee. Corporate HY (Obbligazioni societarie ad alto rendimento): negativi L’aumento dei tassi d’insolvenza, trainato dalla pandemia globale, non è ancora Titoli di Stato AAA: un mag- completamente scontato dalle valutazioni attuali, mentre i prezzi bassi del gior debito metterà sotto petrolio continuano ad avere un impatto sul settore energetico e la mancanza di pressione i Titoli di Stato AAA liquidità del mercato resta un problema. Tuttavia, la classe di asset è supportata in euro. dalla recente decisione della Fed di acquistare i “fallen angels” (titoli che hanno perso il rating investment grade) e gli ETF ad alto rendimento. Titoli di Stato europei: negativi La politica monetaria della BCE è più espansiva, ma le valutazioni dei principali Titoli di Stato non sono attualmente interessanti. È anche importante considerare il sostanziale aumento del debito pubblico futuro come conseguenza degli sforzi in materia di incentivi fiscali per contrastare la recessione. Privilegiamo i Titoli di Stato periferici (in particolare Italia e Spagna). Obbligazioni dei mercati emergenti: negativi Colpite negativamente dalla recessione globale, dal calo dei prezzi del petrolio e dal clima generale di avversione al rischio. Tuttavia, i segnali di una ripresa in Asia e l’indebolimento del dollaro statunitense con la graduale stabilizzazione delle economie sostengono opportunità di acquisto selettive. Privilegiamo le obbligazioni in valuta forte, più difensive. Monthly Outlook Luglio 2020 18
Asset Allocation Materie prime Petrolio: neutrale Il prezzo del petrolio ha registrato un rialzo grazie ai segnali di ripresa della domanda globale, con la ripresa delle attività, e alla decisione dell’OPEC+ di ridurre la produzione petrolifera di 9,7 milioni di barili al giorno, rinnovata fino al mese di luglio. Tuttavia, la recessione globale sta limitando il rialzo dei prezzi del petrolio. Oro: neutrale Il prezzo dell’oro rimarrà sostenuto nel 2020 in un contesto di bassi tassi d’interesse e di reflazione monetaria delle banche centrali. Inoltre, il suo ruolo di “porto sicuro” è fondamentale, soprattutto nell’attuale contesto di incertezza. Valute EUR USD La progressiva normalizzazione della situazione economica evidenzia la Sopravvalutazione del dollaro sopravvalutazione del dollaro statunitense rispetto all’euro e alle altre accentuata con l’adozione principali valute, che si è accentuata con l’adozione da parte degli Stati Uniti di da parte degli Stati Uniti di alcune delle politiche monetarie e fiscali più espansive. politiche monetarie e fiscali più espansive. Monthly Outlook Luglio 2020 19
Asset Allocation Private markets focus Negli ultimi 10 anni si è verificata una generale compressione dei rendimenti, trainata in gran parte dalle politiche espansive delle banche centrali di tutto il mondo. Di conseguenza, per migliorare i rendimenti degli investimenti, gli investitori sono sempre più disposti a considerare nuove e diverse opportunità di investimento parallelamente a quelle più tradizionali. In tal senso, i Private Assets rappresentano per gli investitori un’opportunità per ottimizzare la propria asset allocation e incrementare i rendimenti attesi, con un profilo di rischio che può essere mitigato dall’orizzonte temporale e dalla diversificazione (per geografie, settori e strutture di investimento). In sostanza, i Private Assets sono rappresentati da classi di asset a più lungo termine, come il private equity e il private debt, ideali per gli investitori che possono assumere impegni di capitale su un periodo pluriennale (da 6 a 10 anni) e che sono disposti a investire in asset meno liquidi. Anche le opportunità di investimento nei mercati privati sono notevolmente superiori a quelle dei mercati pubblici: il numero di aziende private è 30 volte superiore a quello delle aziende pubbliche negli Stati Uniti e 60 volte in Europa, e questi indici tendono ad aumentare nel tempo. I fondi di private equity ampliano l’insieme delle opportunità di investimento in società non quotate, migliorando la diversificazione e l’efficienza del portafoglio. In generale, il ciclo di vita di un fondo di private equity comprende tre diverse fasi: il periodo di raccolta fondi, il periodo di investimento e il periodo di riscatto. Durante il periodo di raccolta fondi, l’obiettivo del gestore di private equity consiste nel raccogliere capitale man mano che gli investitori assumono i propri impegni di capitale nei confronti del fondo. L’attività di raccolta fondi si conclude con la chiusura finale del fondo. Il periodo di investimento dura in media 5 anni e durante questa fase il fondo esplora le opportunità di investimento ed effettua investimenti utilizzando il capitale impegnato dai rispettivi investitori. Durante il periodo di riscatto, i gestori di private equity valorizzano gli investimenti nel portafoglio e preparano il loro successivo disinvestimento. 9. PRIVATE EQUITY LIFECYCLE RACCOLTA FONDI INVESTIMENTO RISCATTO Mese 12 - 18 Anno 1 - 5 Anno 5 - 10 Impegni Chiamate di capitale Distribuzioni Chiusura finale Gli asset manager di private equity massimizzano il valore dei propri investimenti lungo l’intero ciclo di vita, mediante un’efficace tempistica di investimento/ disinvestimento, negoziazioni efficaci e una serie completa e diversificata di leve strategiche, a seconda della strategia di investimento del fondo e delle specifiche tipologie di investimento (come crescita del business, M&A, turnaround, gestione del cambiamento o ristrutturazione finanziaria). Storicamente, in media, i fondi di private equity hanno generato rendimenti più elevati rispetto ai Monthly Outlook Luglio 2020 20
Asset Allocation mercati finanziari pubblici e gli operatori del primo quartile sono stati in grado di sovraperformare in modo significativo. Nello specifico, i fondi che hanno investito durante le crisi finanziarie (ad es. vintage 2009) hanno generato prestazioni sostanzialmente superiori. 10. CONFRONTO TRA TIR DI DIVERSE ASSET CLASS 22.3 22.5 TIR NETTO (%) (Tasso Interno di Rendimento) 5 anni 14.5 12.8 10 anni 11.2 9.0 8.2 7.2 7.7 5.4 3.6 3.9 Government MSCI World MSCI Europe Russel 2000 Private Equity Private Equity Bond Index Index Index (€) Index Index Primo Quartile Fonte: Cambridge Associates al T3 2019. UniCredit Wealth Management. Il settore del private equity sta sperimentando una crescita entusiasmante. Secondo lo studio di McKensey “Global Private Market Review 2020” nell’ultimo decennio, il numero di società di private equity attive è più che raddoppiato, mentre il numero di società statunitensi acquisite da un fondo di private equity è aumentato del 60%. Inoltre, gli Asset under Mangement (AUM) dei Private Markets è cresciuto di 4 mila miliardi di dollari, con un aumento del 170%. In UniCredit Wealth Management, stiamo lavorando su diverse iniziative in questo ambito. Riteniamo sia fondamentale essere presenti su questo segmento di mercato strategico. Monthly Outlook Luglio 2020 21
Rubriche I CIO locali in dialogo con i clienti Risposte dall’Italia I nostri esperti: Quali settori beneficeranno maggiormente delle politiche fiscali e monetarie messe in atto a livello globale per il Covid-19? L’attuale emergenza sanitaria, anche se temporanea, Alessandro Caviglia avrà un impatto profondo e duraturo sui nostri comportamenti economici e sociali. Ad esempio, interi gruppi di popolazione e paesi si stanno convertendo al “mondo delle app” e negli ultimi tre mesi abbiamo assistito a cambiamenti di mentalità che di solito richiederebbero decenni o generazioni per concretizzarsi. In particolare, alcune tendenze esistenti si stanno rafforzando e vi sono industrie e aziende che stanno vivendo effetti di ricaduta positivi. CIO Cordusio Sim (Italy) Evidentemente, la Remote Economy sta incanalando maggiori investimenti e consumi e la domanda di infrastrutture necessarie per il suo funzionamento sta aumentando. Anche i settori della tecnologia e della sanità sono sotto gli occhi di tutti. I pagamenti da dispositivi mobili, il cloud computing e la sicurezza informatica sono solo alcune delle basi necessarie per consentire lo sviluppo sicuro dell’economia remota. D’altra parte, la tecnologia medica, la biotecnologia, la ricerca farmaceutica e genetica contribuiranno a preparare le contromisure necessarie per affrontare futuri pericoli sconosciuti. Per curare le ferite economiche causate dal confinamento, gli investimenti pubblici saranno fondamentali e saranno supportati dalle misure keynesiane e dalla Teoria Monetaria Moderna. I governi dovranno anche investire in progetti della Old Economy per garantire che il denaro fluisca verso il maggior numero di agenti economici. In questo contesto, le infrastrutture reali sono un valido candidato Monthly Outlook Luglio 2020 22
Columns all’investimento. Nel mondo sviluppato, vi sarà una grande opportunità per modernizzare le reti di trasporto, convertirsi a pratiche più sostenibili dal punto di vista ambientale e persino promuovere opere pubbliche transnazionali. È probabile che anche le economie emergenti accelerino i propri programmi di spesa per potenziare le infrastrutture, mentre i finanziamenti delle organizzazioni sovranazionali (della Banca Mondiale e della Banca Europea per gli Investimenti, ad esempio) svolgeranno probabilmente un ruolo ancora più importante. Il ruolo del settore pubblico e la leadership politica nei vari Paesi saranno cruciali; ciò suggerisce che le dimensioni, la portata, i tempi e l’efficacia di questi progetti infrastrutturali potrebbero variare in modo sostanziale da una regione all’altra. Un portafoglio ben diversificato in termini di aziende e di aree geografiche sarà fondamentale per tradurre questi concetti in idee di investimento realizzabili. Risposte dalla Germania Le recessioni economiche sono spesso discusse in termini di forme diverse: V, U e L. Cosa significano e qual è lo scenario più probabile? La forma delle lettere V, U e L è spesso usata per Philip Gisdakis descrivere la traiettoria dello sviluppo del PIL durante una recessione. Spesso si fa riferimento anche ad un’altra lettera: W, ovvero due V consecutive. In una recessione a V si registra una forte e profonda contrazione, seguita da una altrettanto rapida ripresa, con l’economia che torna ai livelli pre-crisi in tempi relativamente brevi. Una recessione a forma di U dura più a lungo e l’economia rimane al minimo per diversi trimestri prima di iniziare ad espandersi. Gli economisti Co-CIO of Group Wealth fanno riferimento alla forma a U per descrivere una Management and CIO situazione dove può essere difficile sfuggire al contesto UniCredit Bank AG (HypoVereinsbank) (Germany) recessivo per un certo lasso di tempo. Per contro, la forma a L è addirittura peggiore, perché in questo scenario l’economia non torna a crescere per molto tempo. La Grande Depressione ne è un esempio, ed è durata circa 10 anni. La forma a W, dove due (o più) recessioni a V si susseguono, è un altro esempio di come la crescita non ritorni a livelli pre-crisi per un periodo più lungo. È difficile dire quale sarà lo scenario più probabile in questa crisi, ma si può probabilmente escludere una recessione a forma di L, come è tipicamente il caso se i governi e le banche centrali commettono gravi errori politici, cosa che è avvenuta durante la Grande Depressione. Gli interventi massicci, mirati e vigorosi dei governi nazionali, della BCE e dell’UE impediranno tale sviluppo. Una forma a V asimmetrica, in cui la parte ascendente della V è più bassa, il che implica che ci vuole (molto) più tempo perché l’economia raggiunga Monthly Outlook Luglio 2020 23
Columns i livelli pre-crisi di quanto ci sia voluto per arrivare al fondo, sembra essere lo scenario probabile. Risposte dall’Austria Il massiccio sostegno delle banche centrali globali porterà in futuro ad un aumento dell’inflazione? I governi stanno aumentando il proprio indebitamento Oliver Prinz su una scala senza precedenti e le banche centrali di tutto il mondo stanno fornendo all’economia migliaia di miliardi di fondi di nuova creazione. Queste misure potrebbero avere effetti collaterali indesiderati e portare in futuro a una fase di inflazione più elevata. Nel breve termine, la crisi del Covid-19 creerà ancora un ambiente deflazionistico, ma a medio e lungo termine prevediamo che l’inflazione finirà per aumentare. Il mercato sta attualmente quotando con un’aspettativa Co-CIO Bank Austria and di inflazione dello 0,5% per i prossimi 10 anni. A Schoellerbank (Austria) nostro avviso, tuttavia, questa stima è troppo bassa, poiché assistiamo a una tendenza verso una maggiore de-globalizzazione. E resta da vedere se questa tendenza si è già invertita. Allo stesso tempo, non siamo preoccupati per la tanto temuta potenziale iperinflazione all’orizzonte, in quanto riteniamo che le banche centrali saranno in grado di ridurre la massa monetaria in tempo, successivamente alla crisi. Le obbligazioni protette dall’inflazione, attualmente molto economiche, e le azioni, possono offrire una protezione patrimoniale contro la normalizzazione dell’inflazione. Riteniamo che diventerà sempre più importante disporre di un portafoglio con un’esposizione azionaria globale e ben diversificato. Monthly Outlook Luglio 2020 24
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