Misure per una politica svizzera dei dati orientata al futuro
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Misure per una politica svizzera dei dati orientata al futuro Berna, 09.05.2018 - Ormai il portale opendata.swiss mette a libera disposizione di tutti più di 3'364 dati pubblici di 53 organizzazioni (di cui 21 Uffici federali). Affinché la Svizzera rimanga un polo attrattivo per lo stoccaggio dei dati per l'economia e la popolazione, il Consiglio federale intende portare avanti il libero accesso alle raccolte di dati delle autorità. Inoltre si adopera per creare basi legali e condizioni quadro coerenti e al passo coi tempi. Durante la seduta del 9 maggio 2018, il Consiglio federale ha definito i primi parametri della sua politica dei dati e ha ordinato misure in merito agli open data e alla portabilità dei dati. Come stabilito dal Consiglio federale nella sua analisi della situazione relativa alla politica dei dati, sia l'Amministrazione federale, sia le imprese parastatali hanno fatto progressi a livello del libero accesso ai dati (open data e open government data OGD). Nell'ambito della ricerca occorre esaminare quali basi supplementari devono essere create per rendere i dati più facilmente accessibili al pubblico. L'analisi delle basi legali ha mostrato che l'introduzione di una proprietà generale dei dati nel diritto svizzero non consentirebbe di raggiungere gli obiettivi auspicati. Per contro occorrerebbe valutare l'introduzione del diritto alla trasmissione dei dati personali (portabilità) per ogni settore specifico nonché una precisa regolamentazione nel trattamento dei dati in relazione ai diritti di successione, nella comunicazione dei dati in caso di fallimento di un cloud provider e nella classificazione legale delle criptovalute. Misure Per incoraggiare lo sviluppo della politica dei dati, il 9 maggio 2018 il Consiglio federale ha deciso le seguenti misure: ◾ In vista del messaggio sulla promozione dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione negli anni 2021-2024, in collaborazione con l'ambiente scientifico e le università, il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca esaminerà misure appropriate per rendere accessibili i dati relativi all'ambito della ricerca. ◾ Il Dipartimento federale di giustizia analizza la necessità di regolamentazione per l'introduzione della portabilità dei dati personali specifica al campo e al settore e presenta al Consiglio federale, al più tardi entro il 2020, eventuali proposte. ◾ L'Ufficio federale di topografia swisstopo rinnova la Strategia per la geoinformazione della Confederazione fino al 2020 e ne illustra le misure di attuazione.
◾ La Posta, le FFS e Swisscom sono tenute a rendere conto ogni anno all'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) delle proprie attività open data, a indicare eventuali necessità d'intervento e a pubblicare i relativi dati anche sulla piattaforma open- data.swiss. ◾ Entro fine 2018, l'UFCOM integra l'ulteriore sviluppo della politica dei dati nell'attuale strategia del Consiglio federale "Svizzera digitale" e garantisce il coordinamento dell'attuazione. Oltre a ciò numerosi altri progetti vengono portati avanti, grazie ai quali in futuro i dati potranno essere meglio sfruttati nell'interesse comune, segnatamente nei settori mobilità, statistica, sanità ed e-government. Contesto La Svizzera deve sfruttare in modo coerente le opportunità della digitalizzazione affinché possa affermarsi quale luogo di vita attrattivo nonché polo economico e scientifico innovativo e orientato al futuro. Questo è l'obiettivo che il Consiglio federale persegue con la sua strategia "Svizzera digitale". In tal modo intende promuovere in particolare approcci innovativi volti ad aumentare l'efficienza e a sgravare i cittadini e le imprese da oneri amministrativi. Il 22 marzo 2017 il Consiglio federale ha definito gli obiettivi prioritari di una politica svizzera dei dati: accesso agli open data in quanto materia prima dell'economia e della società digitali, basi legali e condizioni quadro al passo con il tempo e coerenti, affinché la Svizzera possa posizionarsi quale polo attrattivo per la creazione di valore attraverso i dati. Indirizzo cui rivolgere domande Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM, Servizio stampa, +41 58 460 55 50 , media@bakom.admin.ch Pubblicato da Ufficio federale delle comunicazioni http://www.ufcom.admin.ch Segreteria generale DATEC https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html Il Consiglio federale https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html
Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) Documentazione per la stampa Data 09.05.2018 Parametri per una politica svizzera dei dati Nella sua seduta del 9 maggio 2018 il Consiglio federale ha definito i primi parametri della sua politica dei dati e ordinato misure in merito agli open data e alla portabilità dei dati. 1. Open government data (OGD) Strategia OGD L'open government data (OGD) è uno dei pilastri della politica svizzera dei dati. Con la Strategia OGD il Consiglio federale intende rendere disponibili i dati delle autorità per il libero riutilizzo, promuovere la trasparenza delle attività amministrative e aumentare l'efficienza interna all'Amministrazione. La Stra- tegia OGD 2014-2018 è al momento in fase di rielaborazione. Con la nuova strategia si mira innanzi- tutto a rendere la pubblicazione di dati più vincolante; un'offerta interna all'Amministrazione dovrebbe anche aiutare quest'ultima a trarne maggiori benefici. Come avviene già ora, il portale centrale open- data.swiss dovrebbe essere accessibile non soltanto alla Confederazione ma anche ai Cantoni e ai Comuni nonché alle imprese parastatali. Attualmente contiene 3'350 set di dati di 53 organizzazioni. Dati delle imprese parastatali Il trattamento dei dati da parte delle imprese parastatali può fungere da segnale per l'economia. Per- tanto la Confederazione deve intervenire con strumenti adeguati affinché le imprese parastatali si po- sizionino maggiormente in quanto catalizzatori e promotori di una creazione di valore attraverso i dati in Svizzera. La Confederazione deve fondamentalmente dare alle imprese parastatali le competenze e il margine di manovra necessari per adempiere in modo ottimale i loro compiti, in veste di proprieta- rio o richiedente di servizi ha però diversi diritti di controllo e vigilanza1. La Confederazione non di- spone di basi legali per obbligare le imprese parastatali a pubblicare i dati in proprio possesso ai fini di un riutilizzo. Dati provenienti dalla ricerca Il Fondo nazionale svizzero (FNS) ritiene che il libero accesso ai dati della ricerca rappresenti un con- tributo essenziale per l'impatto, la trasparenza e la riproducibilità della ricerca scientifica. Pertanto da ottobre 2017 la maggior parte degli strumenti di promozione del FNS prevede la consegna di un piano di gestione dei dati (data management plan – DMP). Inoltre i dati delle pubblicazioni scientifiche, che 1 Cfr. in merito le regole dell'AFC sul governo d'impresa della Confederazione.
Documentazione per la stampa Parametri per una politica svizzera dei dati si basano su progetti di ricerca sostenuti dal FNS, devono essere accessibili al pubblico tramite ban- che dati digitali, a condizione che clausole legali o etiche non vi si oppongano. In occasione dell'adozione dell'avamprogetto per una revisione della legge del 22 novembre 2017 sul diritto d'autore, il Consiglio federale ha già proposto l'introduzione di una barriera scientifica. Questa dovrebbe garantire che nessuna clausola in materia di diritto d'autore si opponga a una valutazione automatizzata di grandi quantità di dati (tramite i cosidd. text- e data-mining). In questo modo sarà agevolata la ricerca e rafforzata l'immagine della Svizzera in quanto polo di ricerca e piazza econo- mica. In virtù del suo ruolo centrale nel sistema svizzero della formazione, ricerca e innovazione, il settore dei Politecnici federali (PF) è predestinato ad assumere il ruolo di pioniere nell'ambito del libero ac- cesso ai dati della ricerca e a fungere da guida. In questo contesto vanno considerati i lavori in corso presso la Conferenza dei rettori delle università svizzere swissuniversities. 2. Progetti sui dati nel settore pubblico Mobilità Per influenzare attivamente il traffico nonché la disponibilità e l'utilizzazione di catene di trasporto mul- timodali, i dati giocano un ruolo centrale. A fine 2017 il Consiglio federale ha deciso di assumere un ruolo attivo e coordinato per promuovere la disponibilità di dati di base relativi al settore dei trasporti pubblici e di fungere da modello nel rendere disponibili i propri dati. Entro la fine del 2018, a livello le- gislativo dovrà essere presentato un avamprogetto relativo all'apertura a terzi del sistema di distribu- zione dei trasporti pubblici che verrà posto in consultazione. Statistica A novembre 2017 l'Ufficio federale di statistica (UST) ha pubblicato la sua Strategia "Data Innovation". Questa mira ad organizzare in modo più efficiente la produzione di statistiche attraverso l'innovazione dei dati, a ridurre i costi e a sgravare ulteriormente i cittadini e le imprese da oneri amministrativi. En- tro fine 2018, l'UST effettuerà diversi progetti pilota interni. I risultati confluiranno nel programma stati- stico pluriennale 2020-2023. Salute Al momento vengono create le condizioni quadro per la digitalizzazione del sistema sanitario, ad esempio con la cartella informatizzata del paziente, al fine di migliorare i processi e l'interconnessione. Entro fine 2018 l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) elaborerà misure concrete per raggiun- gere gli obiettivi della Strategia eHealth Svizzera 2.0 e presentarla al Consiglio federale. Lo sviluppo della sanità personalizzata viene inoltre promosso dalla Confederazione con una propria iniziativa nazionale: l'Accademia svizzera delle scienze mediche è stata incaricata dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione SEFRI e dall'UFSP di allestire una "Swiss Persona- lized Health Network" (SPHN). Nell'ambito di questa rete, con le risorse della Confederazione viene creata l'infrastruttura necessaria affinché i diversi dati sulla salute possano essere sfruttati per la ri- cerca e l'innovazione. 2/4
Documentazione per la stampa Parametri per una politica svizzera dei dati Geoinformazione e geolocalizzazione Le decisioni economiche, politiche, strategiche o amministrative poggiano sempre più su modelli digi- tali della realtà costituiti da dati o dal flusso di dati digitali che sono generalmente basati sulla geoloca- lizzazione. Questi dati o flussi di dati stanno diventando sempre più numerosi, sono disponibili in tempo reale e hanno un ruolo di centrale importanza per la pianificazione del territorio. Ciò porta a ripensare certi ruoli dello Stato (e dei suoi servizi amministrativi), come appunto quello di garante dei processi, delle misure e della qualità dei dati. Si tratta ormai di andare oltre la tradizionale raccolta, analisi, resa e diffusione dei dati sul territorio per sviluppare dei veri e propri "smart data". E-government La strategia in materia di e-government di Confederazione, Cantoni e Comuni è stata originariamente adottata per il lasso di tempo dal 2016 al 2019. A fine settembre 2017 il Consiglio federale ha deciso di rinnovarla. Questa iniziativa è sostenuta dal Comitato direttivo "e-government Svizzera". Entro fine 2018, insieme ai Cantoni saranno elaborate linee direttive comuni in materia di e-government per la Svizzera (visione e obiettivi strategici). Una base importante per l'elaborazione della Strategia è rap- presentata dalla dichiarazione di Tallinn sull'e-government ("Tallinn Declaration on eGovernment"2) che rinvia ai principi quali "digital by default" o "data once only". A fine 2019 la nuova strategia, le basi legali per la collaborazione e il piano di attuazione saranno pre- sentati per adozione al Consiglio federale, alla Conferenza dei Governi cantonali (CdC) nonché alle associazioni delle città svizzere e dei Comuni svizzeri. L'entrata in vigore delle nuove basi per la colla- borazione nell'ambito dell'e-government in Svizzera è prevista per il 2020. 3. Quadro giuridico Diritto di proprietà e portabilità dei dati L'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha analizzato e messo a confronto la situazione giuridica in Sviz- zera, nell'Unione europea e in alcuni altri Paesi per quanto riguarda il riutilizzo di dati su persone e cose nonché di dati anonimizzati. A suo parere non vi è necessità di rielaborare a fondo le basi legali in vigore. In particolare l'introduzione di un diritto di proprietà sui dati potrebbe causare più problemi invece di risolverli. Si dovrebbe inoltre considerare che per l'economia digitale è importante che la Svizzera non si isoli adottando soluzioni fondamentalmente differenti da quelle dell'UE. Una buona po- litica dei dati in un mondo globalizzato deve favorire i flussi di dati e prefiggersi standard comuni o per lo meno compatibili su vasta scala. In tale contesto si parte dal presupposto che, nell'ambito della verifica della revisione della legge sulla protezione dei dati (LPD) in sede parlamentare, saranno presentate proposte per introdurre un diritto alla portabilità dei dati personali. Ad ogni modo va esaminato nel dettaglio per quali settori ciò possa essere rilevante e quali svantaggi e ostacoli comporti un tale diritto. Sarà di particolare importanza il fatto che chi detiene il controllo sui dati non disponga solo di diritti ma abbia anche la responsabilità e il dovere di fornire i dati in una certa qualità e di garantire la completa protezione dei dati. 2 https://www.newsd.admin.ch/newsd/message/attachments/49838.pdf 3/4
Documentazione per la stampa Parametri per una politica svizzera dei dati Il gruppo di lavoro blockchain/ ICO della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SIF), della FINMA e dell'UFG, e più precisamente il relativo sottogruppo "Basi legali", si occupa delle questioni di natura giuridica generale delle criptovalute e di altre applicazioni della tecnologia blockchain. Entro fine 2018 informerà il Consiglio federale in merito e specificherà l'eventuale neces- sità di intervento legislativo. Gruppo di esperti "Per il futuro del trattamento e della sicurezza dei dati" In attuazione della mozione 13.3841 del consigliere degli Stati Rechsteiner (PS)3 è stato istituito, sotto la presidenza dell'ex consigliera nazionale Brigitta Gadient, il Gruppo di esperti "Per il futuro del tratta- mento e della sicurezza dei dati".4 Si occupa soprattutto del settore della sicurezza dei dati (tra cui le norme di sicurezza informatica, l'obbligo di notifica, il futuro della crittografia), della tutela della sfera privata, dei compiti di protezione dello Stato a seguito della trasformazione digitale e di aspetti legali della tutela dei consumatori nonché di questioni in materia di responsabilità civile. Tratta inoltre aspetti legati alla sensibilizzazione e al rafforzamento delle competenze presso la popolazione nonché que- stioni etiche della trasformazione digitale. Il tema blockchain viene trattato separatamente. Presumibil- mente al termine del primo semestre 2018 il Gruppo di esperti presenterà al Consiglio federale il pro- prio rapporto finale. 3 https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20133841 4 https://www.news.admin.ch/message/index.html?lang=de&msg-id=58475 4/4
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