Medicina Interna - Edizioni Cultura Salute
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La sicurezza del paziente in 17 Medicina Interna Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, Aldo Bonaventura e Domenico Prisco Obiettivi di apprendimento/ 17.1 Epidemiologia degli eventi questioni trattate nel capitolo avversi - Quanti sono gli eventi avversi Ci sono pochi studi specifici sull’epi- (AE) in Medicina Interna (MI)? demiologia degli eventi avversi in MI. - Quali sono gli errori più frequenti? La maggior parte di essi si concentra - Come prevenire gli errori di tera- su aspetti particolari, come farmaci, pia e di identificazione? procedure interventistiche o errori di - Come prevenire gli eventi avversi ragionamento diagnostico. nelle procedure invasive? Il primo studio storico condotto in - Come prevenire gli errori di ra- MI fu quello di Schimmel nel 1960 gionamento clinico? [1]. Esso evidenziò che il 20% dei pa- - Come migliorare il lavoro di zienti ricoverati in una struttura uni- squadra e la comunicazione tra versitaria medica negli USA sperimen- gli operatori sanitari in MI? tava uno o più incidenti “iatrogeni”. - Quali sono le pratiche di sicurez- Comunque, questo studio pionieri- za da mettere in atto in MI? stico non si basava sulla attuale defi- nizione di evento avverso e riportava solo reazioni a farmaci ed effetti inde- M. L. Regina siderati di procedure diagnostiche e S.S. Risk Management, ASL5 Liguria, La Spezia terapeutiche - le cosiddette “malattie e-mail: micaela.laregina@asl5.liguria.it del progresso medico”, considerato il A. Vecchié prezzo da pagare per le cure mediche Pauley Heart Center, Division of Cardiology, Department of Internal Medicine moderne [2, 3]. Vent’anni dopo, Ste- Virginia Commonwealth University, Richmond, VA, el et al. [4] riportavano un tasso del USA 36% di AE nel reparto medico di un A. Bonaventura ospedale universitario. Poi, l’Harvard Pauley Heart Center, Division of Cardiology, Department of Internal Medicine Medical Practice Study I [5] registrava Virginia Commonwealth University, Richmond, VA, un tasso di AE del 3,6 ± 0,3% (30,9 USA ± 4,4% dei quali dovuti a negligenza) First Clinic of Internal Medicine, Dipartimento di Medicina Interna, in MI e del 7 ± 0,5% (28 ± 3,4% dei Università di Genova quali dovuti a negligenza) in chirur- D. Prisco gia generale, e il Quality in Australian Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Healthcare Study (QAHCS) mostrava Università di Firenze e-mail: domenico.prisco@unifi.it un’incidenza del 6,6% in MI contro il 13,8% in chirurgia generale [6]. Più recentemente, studi condotti in Regno Unito [7], Stati Uniti [8], Por-
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 290 togallo [9] e Spagna [10] hanno ri- dal disegno dello studio e dalla soglia portato un’incidenza che va dal 10% di gravità definita dai ricercatori per la al 23,2%. La mortalità varia dal 2% valutazione degli eventi. [2] al 20% [6] nei vari studi. Una così Gli errori medici - rispetto a quelli chi- ampia variabilità di incidenza e gravità rurgici - sono più prevenibili (73% vs può dipendere dalle differenze nella 53% [6]; 75% vs 41% [7]), e spesso definizione di AE, dai setting (solo re- meno evidenti perché la diagnosi e il parti di MI o tutti i reparti medici), tempo di accadimento possono esse- Fase Processo Eventi avversi Fattori contribuenti Pre-ricovero Valutazione e Diagnosi errata/incompleta Mancanza di informazioni sul trattamento Trattamento errato/incomple- paziente iniziali to/ritardato Ragionamento clinico errato Reazioni a farmaci o trasfusioni Ambiente affollato e rumoroso Ammissione inappropriata Fatica, distrazione Ammissione in reparto Indisponibilità di posto letto nel inappropriato (ricovero fuori reparto clinicamente appropriato reparto o “in appoggio”) Mancanza, inadeguatezza o violazione delle politiche sull’adeguatezza del ricovero e sul flusso di pazienti ospedalieri Ricovero Identificazione Esami o trattamenti erogati al Indisponibilità del documento di del paziente paziente sbagliato identità Deficit cognitivo del paziente Scarso supporto sociale Ambiente rumoroso e affollato Incomprensione Errore di scrittura/digitazione Mancanza o inadeguatezza di infor- mation technology Mancanza, inadeguatezza o violazione delle procedure Anamnesi Omissione o ritardo diagno- Competenze insufficienti stico Deficit di conoscenza del medico Interazione farmaco-malattia Distrazione, stanchezza Ambiente affollato e rumoroso Ricognizione Reazioni avverse al farmaco Condizione atipica farmacologica prevenibili, comprese le reazio- Compromissione cognitiva del ni da astinenza paziente Discrepanze involontarie in Scarso supporto sociale terapia farmacologica Mancanza di politica Ritardata o mancata sommini- Tecnologie dell’informazione inade- strazione guate o carenti Esame obiettivo Omissione o ritardo diagno- Competenze inadeguate stico Esame obiettivo superficiale Interazione farmaco-malattia Deficit di conoscenze Distrazione, stanchezza Ambiente affollato e rumoroso Ricovero “fuori reparto o in appog- gio” Diagnosi e tera- Competenze inadeguate pia d’ingresso Diagnosi o trattamento errati, Deficit di conoscenze ritardati o omessi Perdita di indizi diagnostici Fretta, pressione esterna Distrazione, stanchezza Conclusione prematura del Ambiente affollato e rumoroso ragionamento clinico Inserimento telematico delle richieste o prescrizioni inadeguato o assente
291 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco Degenza Monitoraggio Morte o peggioramento clinico Team di cura inesperto clinico; risposta inattesi Elevato carico di lavoro a riscontri pato- Trasferimento inatteso in Paziente incapace di chiedere aiuto logici terapia intensiva Mancanza, inadeguatezza o violazione Omissione o ritardo diagnosti- delle procedure co o terapeutico Terapia farmaco- Reazioni avverse al farmaco Identificazione o trascrizione errata logica dovute a: errori di richiesta/ Deficit di conoscenze consegna, conservazione, pre- Cartella clinica non disponibile, scrizione inappropriata o errata, illeggibile, non informativa somministrazione errata Interazioni farmaco-farmaco e Mancata valutazione di allergie o altre farmaco-malattia controindicazioni Inserimento telematico delle richieste/ prescrizioni inadeguato o assente Mancanza di supervisione Scarso lavoro di squadra Mancanza, inadeguatezza o violazione delle procedure Distrazione, stanchezza Ambiente affollato e rumoroso Accertamenti Diagnosi o trattamento errati, Competenze inadeguate diagnostici ritardati o omessi Deficit di conoscenze Fretta, pressione esterna Perdita di indizi diagnostici Conclusione prematura del Cartella clinica non disponibile, ragionamento clinico illeggibile, non informativa Richiesta mancata Mancata valutazione di allergie o altre controindicazioni Scarsa pianificazione Scarso lavoro di squadra Mancanza di supervisione Inserimento telematico degli ordini inadeguato o assente Distrazione, stanchezza Ambiente affollato e rumoroso Consulenze Vedi anche errori di identifi- cazione Deficit di pianificazione Cartella clinica non disponibi- le, illeggibile, non informativa Competenze inadeguate Deficit di conoscenze Perdita di indizi diagnostici Inserimento telematico delle richieste inadeguato o assente Omissione di richiesta Scarso lavoro di squadra Distrazione, stanchezza Ambiente affollato e rumoroso Errori di identificazione Diagnosi o trattamento errati, ritardati o omessi
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 292 Procedure Procedura sbagliata, paziente Vedi anche errori di identificazione invasive sbagliato o sito sbagliato Competenze inadeguate Procedura omessa o ritardata Tempistica o indicazione inappro- Complicanze prevenibili (es. priata pneumotorace durante la Paziente non informato e consenso toracentesi, ecc.) informato non firmato Paziente non collaborativo Cartella clinica non disponibile, illeg- gibile, non informativa o aggiornata Scarsa pianificazione Mancata valutazione di allergie o altre controindicazioni Richiesta non eseguita/inviata Operatore inesperto Mancanza di supervisione Mancanza o inadeguatezza dei dispositivi Inserimento telematico delle richieste inadeguato o assente Distrazione, stanchezza Ambiente affollato e rumoroso Mancanza, inadeguatezza o violazione delle procedure Assistenza Cadute, delirio, infezioni Calzature inadatte generale correlate all’assistenza sanitaria Pavimento bagnato (HAI), suicidio, intrappola- Ambiente affollato e rumoroso mento, vagabondaggio, trom- Cure di base inadeguate o omesse boembolia venosa correlata Guanti, sapone, acqua o soluzione all’assistenza sanitaria, ecc idroalcoolica non disponibili o sottoutilizzati Competenze inadeguate Deficit di conoscenze Mancanza, inadeguatezza od omissio- ne della stratificazione del rischio Cartella clinica non aggiornata, illeggibile o non informativa Scarso lavoro di squadra Mancanza di supervisione Scarsa vigilanza Scarsa o omessa educazione del paziente Paziente fragile Compromissione cognitiva del paziente Mancanza, inadeguatezza o violazione delle procedure Passaggio di Omissione o ritardo diagnosti- Team inesperto consegne co o terapeutico Competenze inadeguate Morte o peggioramento clinico Passaggio di consegne omesso, ritar- inattesi dato, incompleto Mancanza di un passaggio di conse- gne strutturato Ambiente affollato e rumoroso Distrazione, stanchezza Squadra di lavoro scadente Mancanza, inadeguatezza o violazione delle procedure
293 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco Comunicazione Mancato rispetto della privacy Competenze non tecniche inadeguate col paziente e/o Comunicazioni fornite a Mancanza o non rispetto di protocolli caregiver persone non autorizzate dal ad hoc paziente Elevato carico di lavoro Mancanza Omissione o ritardo diagnosti- di tempo co o terapeutico dovuto a scarsa Squadra di lavoro scadente Malinteso o assente compliance alle indi- Compromissione cognitiva del cazioni del team di assistenza o paziente a informazioni mancate Scarso supporto sociale Fallimento Insoddisfazione del paziente/ organizzativo (mancanza di operatori del caregiver di riferimento) Ultimo Pianificazione Dimissione annullata o Squadra di lavoro scadente giorno di della dimissione ritardata Scarso processo decisionale degenza Mancanza di controlli di Paziente/assistente non coinvolto pianificazione e follow-up Scarsa educazione del paziente/ Riammissione anticipata per lo care-giver stesso motivo Pressione da scaricare Scarso supporto sociale Nessuna prescrizione anticipata Mancanza, inadeguatezza o violazione della policy Dimissione Consegna lettera di dimissione Vedi anche errori di identificazione al paziente sbagliato Cartella clinica non disponibile, illeg- Lettera di dimissione incom- gibile, non informativa o aggiornata pleta Referti in attesa di completamento Destinazione di dimissione all’atto della dimissione errata o inappropriata Ambiente affollato e rumoroso Discrepanze involontarie nella Distrazione, stanchezza terapia farmacologica Pressione da scaricare Reazioni avverse ai farmaci Scarso lavoro di squadra e comuni- Comunicazione diagnosi cazione omessa o ritardata Scarsa valutazione multidisciplinare Trattamento omesso o ritardato Scarsa conciliazione farmacologica Farmaci non disponibili Dispositivi medici non disponibili o malfunzionamenti Mancata o ritardata comunicazione di risultati in corso all’atto della dimissione Scarsa educazione del paziente/ care-giver Mancanza, inadeguatezza o violazione delle procedure Tabella 17.1. Tipologia di eventi avversi in base alla fase del ricovero e al processo coinvolto e fattori contribuenti
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 294 Categorie Tasso, % Prevenibilità, % Assistenza di base 16.4 47.8 Terapia farmacologica 37.8 34 Infezioni correlate all’assistenza 21.4 16.7 Proceure invasive 21.4 40 Processo diagnostico 2.8 100 Tabella 17.2 Tipologia, frequenza e prevenibilità degli eventi avversi in medicina interna [9] Evento Tasso, % Infezioni 24 Alterazioni idroelettrolitiche 18 Alterazioni metaboliche/endocrine 12 Disordini ematologici/coagulativi 9 Disordini gastrointestinali 8 Disordini neurologici 4 Disordini cardiovascolari 2.5 Disordini cutanei/allergie 2 Tabella 17.3 Tipologia e frequenza degli eventi avversi, classificati in base alla natura dell’evento risultante [11] re meno chiari e sono coinvolti più ne, numero di farmaci assunti (all’am- erogatori [11]. Sono anche associati missione, durante la permanenza in a ricoveri più lunghi, essendo diretta- ospedale e alla dimissione), conoscen- mente correlati al tempo trascorso in za della malattia da parte del paziente, ospedale [1, 12]. Infatti, sono stati de- conoscenza da parte del paziente delle finiti “pericoli dell’ospedalizzazione” condizioni di salute alla dimissione, [1]. Sono più comuni e gravi negli an- consapevolezza dei farmaci e dei loro ziani [10, 12, 13], e più eventi posso- effetti collaterali [9] sono altri fattori no verificarsi nello stesso paziente [1]. di rischio noti per gli AE in MI. Livello di istruzione più basso, trasfe- rimento da altre strutture, condizio- 17.2 Errori più comuni ni croniche associate, prognosi grave In MI, gli errori possono verificarsi in all’ammissione, stato funzionale gene- qualsiasi fase della degenza, dal ricovero rale all’ammissione, livello di consa- alla dimissione, e in qualsiasi processo pevolezza al momento del ricovero e clinico, dalla raccolta della storia clini- della dimissione, insufficienza renale/ ca al percorso diagnostico, alla terapia epatica associata o funzione compro- farmacologica, alle procedure invasive e messa all’ammissione e alla dimissio- così via. Inoltre, a volte gli errori pos-
295 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco Figura 17.1 Cosa fare e non fare per evitare errori di identificazione sono verificarsi prima del ricovero in mostra gli AE più frequenti che si ve- MI ed essere riconosciuti più tardi, in rificano in MI, secondo la fase e il pro- reparto. cesso clinico. I termini “errore” e “evento avverso Gli AE in MI sono stati variamente (AE)” non hanno lo stesso significato: classificati, ad esempio in base al pro- gli AE sono “eventi inattesi correlati cesso clinico o alla natura del disturbo al processo assistenziale e che possono causato dagli AE [7, 9] (vedi Tabelle comportare un danno al paziente, non 17.2 e 17.3). intenzionale e indesiderabile”. Gli erro- È sconfortante notare come la frequenza ri sono “fallimenti nella pianificazione di certi AE sia peggiorata nei decenni: e/o nell’esecuzione di una sequenza di le infezioni associate all›assistenza azioni che determina il mancato rag- sanitaria (ICA) sono passate dal 9,5% giungimento, non attribuibile al caso, nel 1960 [1] al 21,4% nel 2008 [10]. dell’obiettivo desiderato” e possono Quando si pensa agli errori più fre- provocare o meno un danno al pa- quenti in MI, probabilmente si pensa ziente, ma non tutti portano a un AE. soprattutto agli errori farmacologici e Generalmente, solo gli AE prevenibili diagnostici, poiché la diagnosi e la te- implicano errori [14]. La tabella 17.1 rapia medica sono il suo core business.
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 296 Gli errori diagnostici - più propriamen- cifici su EI in MI, ma l’aumento del te definiti come “errori decisionali” - carico di lavoro del personale e il de- rappresentano il 10-15% in discipline terioramento cognitivo dei pazienti ne complesse come la MI, rispetto al 2-5% fanno un problema non trascurabile. di quelle percettive (dermatologia o ra- La principale barriera agli EI è cultu- diologia) [15]. Gli errori farmacologici rale: deve migliorare la consapevolezza sono altamente prevalenti tra i pazienti della corretta identificazione e delle più anziani o con comorbidità mul- conseguenze di un’errata identifica- tiple e politerapia [16], tutti pazienti zione, in modo che gli operatori sa- tipicamente ricoverati in MI. Inoltre, nitari abbandonino spontaneamente è probabile che le ICA siano un altro le pratiche scorrette. La figura 17.1 AE comune in MI, favorito dai cateteri riassume cosa fare e cosa non fare per intravascolari e dai trattamenti immu- prevenire gli EI. La tecnologia (scan- nosoppressori [17]. sione del palmo del paziente, brac- cialetto con codice a barre, sistema di 17.2.1 Errori di identificazione del identificazione a radiofrequenza, ecc.) paziente può aiutare ma non può sostituire la Gli errori di identificazione (EI) sono funzione umana. Si può scansionare il comunemente associati alla chirurgia, braccialetto con il codice a barre del ma possono verificarsi in ogni setto- paziente giusto, ma somministrare co- re. Molti altri errori medici, inclusi munque a un altro i farmaci destinati in questa rassegna, come gli errori a quel paziente. La formazione e la correlati a farmaci o a trasfusioni di responsabilizzazione dei pazienti sono sangue, possono derivare da un’errata altrettanto importanti [18]. identificazione del paziente durante la degenza o all’atto del ricovero. Gli 17.2.2 Errori di ragionamento clinico EI di solito colpiscono più persone. Gli errori nel processo diagnostico e Quando un paziente riceve un farma- gestionale possono essere considerati co destinato ad un altro paziente, il assieme come errori di ragionamento danno è fatto al paziente che riceve il clinico (CRE) [19] o errori decisiona- farmaco sbagliato e a quello che non li, poiché il ragionamento diagnosti- riesce a ricevere il trattamento corretto co e gestionale possono essere concet- [18]. Una recente revisione dell’ECRI tualizzati in modo simile. evidenzia che il 72% delle EI si verifica Secondo l’Accademia Nazionale durante la degenza e il 12,6% all’atto Americana di Medicina (in preceden- del ricovero. Le procedure diagnosti- za Istituto di Medicina), un errore che e terapeutiche sono coinvolte ri- diagnostico è un fallimento nello: (a) spettivamente nel 36% e nel 22% dei stabilire una spiegazione accurata e casi, e le conseguenze possono essere tempestiva dei problemi di salute del fatali [18]. L’informatizzazione dei paziente o (b) comunicare tale spie- processi ha amplificato il problema, gazione al paziente. Questa definizio- in quanto gli EI possono generare du- ne include: diagnosi errata, tardiva o plicazioni di identità o inserimenti su omessa [20]. L’incidenza degli errori identità errate. Non ci sono studi spe- diagnostici varia a seconda della defi-
297 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco nizione, della disciplina e dell’approc- losi [19]. cio di ricerca utilizzato. Per esempio, Un terzo degli errori di ragionamento una diagnosi su dieci è sbagliata (se si clinico derivano da deficit di esecu- utilizza l’approccio del “secret shop- zione (sbagli, distrazioni o sviste nella per”, vale a dire del “paziente fittizio” gestione appropriata di malattie cor- per effettuare valutazioni dettagliate rettamente diagnosticate), ma quasi e imparziali e raccogliere feedback la metà sono errori di ragionamento sui processi di assistenza sanitaria), o deficit di qualità decisionale (inca- una autopsia su 10-20 identifica ri- pacità di sintetizzare, decidere o agire levanti discrepanze diagnostiche, un su informazioni cliniche). paziente su tre ha sperimentato un Il 25% di essi esitano in morte o disa- errore diagnostico (secondo survey bilità permanente, e almeno tre quar- condotte sui pazienti), un paziente su ti di essi sono considerati altamente 20 sperimenta un errore diagnostico prevenibili [22]. ogni anno (secondo le revisioni delle Una pietra miliare della ricerca sui cartelle cliniche). I CRE sono la cau- CRE in MI è il lavoro di Graber et al. sa più comune di richieste di risarci- [25]. Sono stati analizzati 100 casi e mento per negligenza [21]. Circa la gli errori diagnostici rilevati sono di- metà dei medici ammette almeno un visi in tre categorie: errore diagnostico al mese e percepi- - errori senza colpa (in caso di pre- sce gli errori diagnostici come i più sentazione mascherata o insolita pericolosi (secondo survey condotte della malattia o paziente non col- sui medici) [22]. laborante) 7% Le malattie più frequentemente og- - errori legati al sistema (guasto tec- getto di diagnosi mancata o tardiva nico e problemi di attrezzature o sono: embolia polmonare, reazione a difetti organizzativi) 19% farmaci o overdose (2,5%), cancro ai - errori cognitivi (conoscenze erra- polmoni (3,9%), cancro al colon-ret- te, deficit nella raccolta o sintesi to (3,6%), sindrome coronarica acuta dei dati) 28%. (3,1%), cancro al seno (2,9%) e ictus La coesistenza di errori legati al si- (2,6%) [23]. I medici sovrastima- stema ed errori cognitivi è stata ri- no la propria capacità diagnostica: portata nel 46% dei casi. Inoltre, la solo il 10% dei clinici ammette di diagnosi errata è caratterizzata da una aver commesso un errore di diagno- prevalenza di errori cognitivi (92% si nell’ultimo anno, ma fino al 40% vs 50%), mentre la diagnosi ritarda- delle diagnosi di cui i clinici erano ta dalla prevalenza di quelli legati al certi sono risultate errate all’autopsia sistema (89% vs 36%). I casi in cui [24]. Inoltre, anche quando la dia- la discrepanza risultava dall’autop- gnosi è corretta, possono verificarsi sia erano principalmente dovuti a errori di gestione: 1 paziente su 2 con fattori cognitivi (90% vs 10%). Nel malattie acute o croniche non riceve complesso, sono stati identificati 228 terapie basate su evidenze scientifiche fattori contribuenti legati al sistema e e 1 su 3-5 riceve farmaci o esami non 320 fattori contribuenti cognitivi, in necessari e/o potenzialmente perico- media 5,9 per caso [26]. Tra i fattori
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 298 Ragionamento CARATTERISTICHE Ragionamento non-analitico analitico (siste- (sistema 1) ma 2) Intuitivo (basato su Modalità Ipotetico-deduttivo riconoscimento di modelli ed euristiche) Sviluppato attraverso Sviluppo Generazione di liste l’esperienza clinica e di diagnosi da ver- lo studio ificare Comunemente Applicazione Comunemente utilizzato da medici utilizzato da medici esperti/anziani non esperti/giovani Comunemente uti- lizzato in casi atipici e rari Minore impegno Consapevolezza Maggiore impegno cognitivo Automatico, cognitivo Conscio inconscio Rapido Arriva Tempi Più lento Arriva alla alla diagnosi diagnosi in minuti/ in 10 secondi ore Più efficiente Efficienza Meno efficiente (ba- sato sulla memoria) Tabella 17.4 Tipi di ragionamento clinico a confronto [27] Bias Descrizione Esempio Strategia correttiva Anchoring Tendenza a fer- Un medico ha Andare oltre la marsi alla prima diagnosticato propria diagnosi impressione e a una meningite preferita e la prima non considerare virale invece di impressione tutte le informa- una osteomielite zioni disponibili cervicale, basando- Riconsiderare la si solo sulla febbre diagnosi iniziale in elevata e il dolore caso di acquisizio- al collo, e ignoran- ne di nuovi dati o do che il dolore decorso inatteso al collo peggiora non solo con la flessione ma anche con la palpazione e ignorando la precedente ferita all’avambraccio Availability Tendenza ad Il medico ha Considerare sem- accettare la prima formulato una dia- pre l’incidenza e diagnosi che viene gnosi di meningite la prevalenza delle in mente a causa virale anziché di diverse ipotesi di una recente osteomielite cervi- diagnostiche osservazione piut- cale, dal momento tosto che conside- che aveva appena rare la prevalenza e diagnosticato un l’incidenza di tale altro caso di me- diagnosi ningite virale
299 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco Confirmation cercare solo segni Il medico ha Utilizzare uno e sintomi che con- diagnosticato un’e- strumento fermano la propria ruzione cutanea oggettivo come ipotesi preferita sotto l’ascella di un una checklist per o interpretare i paziente diabetico la diagnostica risultati clinici solo come intertrigi- differenziale, per per supportare tale ne omettendo la verificare se la dia- ipotesi, senza cer- diagnosi di eritema gnosi correlate con care o ignorando migrante da malat- i risultati dei test evidenze contrarie tia di Lyme Diagnosis mo- Considerare Il medico ha attri- Rivedere critica- mentum bias definita una buito alla sindro- mente le diagnosi diagnosi senza me da astinenza da formulate da altri prove, ma solo a alcol l’agitazione e cercare prove a causa di “un’eti- psicomotoria di un supporto di esse chetta” applicata al paziente identifica- primo contatto e ta come alcolista, trasmessa da tutte non riconoscendo le persone che si un quadro di sepsi sono prese cura del grave paziente Framing* Scegliere un’op- Il medico può de- Cambiare prospet- zione in base al cidere di richiedere tiva fatto che gli si sia una TAC cranica presentata con nello stesso pazien- connotazioni te più spesso se è positive o negative stata presentata o dietro influenza come associata al del contesto 90% di veri posi- tivi che al 10% di falsi negativi Il medico può diagnosticare più facilmente un aneurisma addominale rotto in pronto soccor- so rispetto a un ambulatorio Gambler’s fallacy Ritenere una dia- Il medico ha man- Considerare sem- gnosi meno pro- cato una diagnosi pre la probabilità babile, solo perché di embolia polmo- pre-test si è presentata nare dal momento diversi pazienti che aveva diagno- precedenti sticato 4 casi di embolia polmo- nare nell’ultima settimana Multiple alterna- Ridurre la diagnosi Il medico ha Utilizzare uno tive bias differenziale a omesso una rara strumento poche ipotesi diagnosi di febbre oggettivo come diagnostiche più mediterranea fami- una checklist per familiari, quando liare e ha sotto- la diagnostica sono disponibili posto il paziente differenziale, per più opzioni all’intervento verificare se la dia- chirurgico per gnosi correlate con appendicite i risultati dei test
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 300 Outcome bias Optare per la Il medico ha inter- diagnosi associata pretato un nodulo al miglior risulta- polmonare come to, valorizzando benigno, invece di la speranza del ordinare ulteriori medico rispetto ai indagini dati clinici Frequency gam- In presenza di un Il medico ha Ampliare la storia bling bias and quadro clinico interpretato la clinica per trovare Worst-case bias ambiguo, optare poliglobulia come alter cause o asso- per una diagnosi reattiva piuttosto ciazioni benigna, assumen- che come disturbo do che le malattie emoproliferativo benigne siano più in un fumatore comuni. accanito È l’opposto del bias del caso peggiore Posterior proba- Assumere che un Il medico ha bility error paziente che ha gli diagnosticato l’in- stessi sintomi della sufficienza cardiaca volta preceden- invece dell’embolia te, ha la stessa polmonare in un Utilizzare una malattia paziente che pre- check-list per la sentava dispnea e diagnostica diffe- ricoveri ospedalieri renziale e la regola ripetuti per insuffi- dell’esclusione cienza cardiaca dello scenario Search satisfying Smettere di Attribuire alla peggiore bias cercare le diagnosi cardiopatia iper- Considerare sem- secondarie, dopo tensiva la fibrilla- pre l’incidenza e aver formulato la zione atriale che si la prevalenza delle diagnosi principa- è verificata in un diverse ipotesi le, perdendo in tal paziente iperteso, diagnostiche modo comorbidi- senza considerare tà, complicanze e un possibile iperti- diagnosi secon- roidismo darie Sunk cost bias* La tendenza a Il medico ha perseguire una continuato a linea di condotta, cercare un cancro anche dopo che si in un paziente che è dimostrata non lamentava astenia, ottimale, perché anche se le indagi- sono state investite ni erano ripetuta- Utilizzare una delle risorse in tale mente negative check-list per la linea di condotta “Non aggrapparti diagnostica diffe- a un errore solo renziale e la regola perché hai passato dell’esclusione molto tempo a dello scenario farlo” Aubrey De peggiore Graf Considerare sem- pre l’incidenza e Visceral bias Optare per una Il medico ha la prevalenza delle diagnosi facen- attribuito una diverse ipotesi dosi guidare dalle anemia sideropeni- diagnostiche emozioni ca all’ipermenorrea in una paziente sua coetanea, senza considerare eventuali malattie intestinali maligne
301 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco Commission bias Tendenza a fare Il medico ha Considerare sem- qualcosa anche se accondisceso alla pre le evidenze non è supportata richiesta di ese- Bilanciare benefici da evidenze robu- guire una puntura e rischi ste o può di fatto lombare, avanzata causare danno dai familiari di una ragazza di 18 anni con febbre e cefa- lea, nonostante la conta dei neutro- fili fosse normale. Successivamente la paziente ha svi- luppato una severa cefalea post-pun- tura lombare che ne ha richiesto la ospedalizzazione Premature closure Smettere di rac- Il radiologo non Rivedere il caso, cogliere informa- ha visto una secon- richiedere alter zioni, dopo aver da frattura, dopo opinioni (es. se- raggiunto una aver identificato la conda opinione) e diagnosi plausibile prima consultare risorse oggettive (es. la revisione da parte di un ortopedico potrebbe rilevare una frattura con- comitante) Representative- Formulare una Il medico non ha Considerare le ness bias diagnosi tenendo riconosciuto un manifestazioni conto solo delle infarto miocardico atipiche soprattut- manifestazioni che si è presenta- to nelle donne tipiche di una to con nausea e patologia vomito Extrapolation Estendere le espe- Il medico ha Utilizzare i test bias* rienze e i risultati richiesto una TC per le indicazioni degli studi clinici a per escludere una previste gruppi di pazienti syndrome coro- nei quali gli inter- narica acuta in un venti considerati paziente con un (es. test) non sono pregresso bypass stati adeguatamen- aortocoronarico te valutati Tabella 17.5 Bias ed euristiche del ragionamento clinico: esempi e strategie correttive *Questi bias possono influenzare non solo il processo diagnostico, ma anche le scelte relative al trattamento cognitivi, errori nella raccolta dei dati erronee (3%) [26]. clinici (14%) o nella sintesi degli stes- Il ragionamento clinico può procede- si (83%) sono risultati più frequente- re in modo analitico o non analitico mente coinvolti rispetto a conoscenze (Tabella 17.4) per generare ipotesi
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 302 diagnostiche, indagini e trattamenti. inadeguata dei dati esistenti, deficit Il ragionamento analitico (chiamato di conoscenze scientifiche, carenze anche “modello ipotetico-deduttivo”) di competenze nella pratica basata è comunemente utilizzato dai medici sull’evidenza e nel processo decisio- più giovani e in casi non familiari o nale, errata considerazione del valo- insoliti e si basa sul ricorso ad elenchi re delle evidenze, scarsa supervisione di diagnosi differenziali e sulla raccol- del ragionamento non analitico [28]. ta di informazioni di conferma della Infine, anche l’ambiente rumoroso, diagnosi. le interruzioni, l’alto carico di lavoro, Il ragionamento non analitico è più la fatica e la pressione esercitata dal veloce e si basa su euristiche mentali tempo possono compromettere il ra- (massime, scorciatoie, regole empi- gionamento [27]. riche) o sul riconoscimento di mo- L’Health Research & Educational Trust delli. In pratica, il medico confronta (HRET), Hospital Improvement In- i sintomi/segni del paziente che ha novation Network (HIIN) team e davanti con casi precedenti, raccolti Society to Improve Diagnosis in Medi- attraverso l’esperienza clinica e/o lo cine (SIDM) [29] hanno pubblicato studio, e ottiene la diagnosi giusta in “Diagnostic error-Change Package”, pochi secondi [27]. Una tipologia un documento che include un elenco non esclude l’altra e possono essere di strategie e concetti che ogni ospe- utilizzate entrambe nello stesso pa- dale dovrebbe implementare (miglio- ziente. Nessuna di esse è a prova di rare l’efficacia del lavoro di squadra e errore. Se l’euristica mentale e il rico- l’affidabilità del processo diagnostico, noscimento di modelli sono efficienti coinvolgere pazienti e caregiver, raf- e accurate in molte situazioni, posso- forzare il sistema di apprendimento no anche predisporre a errori, poiché e ottimizzare le prestazioni cogniti- il quadro del paziente non sempre si ve dei clinici) [29]. Per quest’ultimo adatta al modello previsto, a causa obiettivo, sono disponibili diversi di presentazione atipica, comorbosi- strumenti: tà o malattie in evoluzione [28]. Un (a) liste di controllo per il proces- altro tallone d’Achille del ragiona- so diagnostico come CATCH mento non analitico (N-AR) sono i (storia clinica ed esame obiettivo bias, costrutti fondati su percezioni, completo, spiegazioni alternative, pregiudizi o ideologie, al di fuori del pausa di riflessione nel processo pensiero critico. I bias possono essere diagnostico, considerare diagnosi distinti in interni o esterni ai clinici rilevanti da non trascurare, chie- [19] o in bias cognitivi o affettivi [27] dere aiuto, se necessario) [30]; (vedi tabella 17.5). (b) strumenti mnemonici di suppor- to alla decisione come la checklist I bias nel ragionamento analitico in- VITAMIN CC & D (Vascolare, vece derivano il più delle volte dal Infezione & Intossicazione, Trau- non seguire “regole” diagnostiche ma & Tossine, Autoimmune, Me- appropriate e comprendono: la man- tabolica, Idiopatica & Iatrogena, canza di dati chiave, una revisione Neoplastica, Congenita, disturbo
303 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco Situazioni ad alto rischio Domande Passaggio di consegne Questo paziente mi è stato passato in consegna da un altro turno? Influenze esterne La diagnosi mi è stata suggerita, direttamente o Eccessiva fiducia in indirettamente, dal paziente, da un infermiere o collaboratori e colleghi da un altro medico? Eccessiva fiducia in se stessi Ho scelto la prima diagnosi che mi è venuta in mente? Chiusura prematura Ho considerate ogni organo e apparato? Pregiudizio o identificazione Ho qualche pregiudizio verso questo paziente? Ho qualcosa in comune con questo paziente? Ambiente rumoroso e/o Ho subito interruzioni o distrazioni durante la affollato valutazione di questo paziente? Stanchezza personale Ero stanco o assonnato durante la valutazione di questo paziente? Sovraccarico cognitivo Sono troppo oberato dal punto di vista cogni- tive? Situazione stereotipata Sto stereotipando questo paziente? Eccessivo carico di lavoro, pres- Sto trascurando una diagnosi “da non perdere”? sioni temporali Tabella 17.6 “De-biasing questions” per evitare errori cognitivi in situazioni ad alto rischio di Conversione, Degenerativa); diagnosi più gravi possibili (c) liste di Red Flags “campanelli di - Blue and Red Team Challenge [33], allarme”; tecnica derivata dal settore milita- (d) sistemi elettronici di supporto alla re, è un metodo sicuro per miglio- decisione come Isabel, associati ai più rare il processo decisionale clinico alti tassi di diagnosi accurate [31]; in situazioni cliniche complesse. (e) domande per eliminare i bias (Ta- Lo staff è diviso in due squadre: bella 17.6) [32]; il Blue Team prende in esame la (f ) pratica riflessiva con le seguenti storia clinica, fa la sintesi e genera opzioni: ipotesi diagnostiche; il Red Team - l’esperienza della sfera di cristallo agisce come un revisore indipen- [29]: fermarsi e chiedere: “e se la dente pensando criticamente al mia diagnosi fosse sbagliata? quali quadro clinico e identificando alternative devo prendere in con- diagnosi alternative a quelle pre- siderazione?” sentate. - ROWS (Rule Out Worst case Sce- - Take 2- think, do [32] è progettato nario) [29]: escludere prima le per migliorare la consapevolezza
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 304 e il riconoscimento di potenziali zienti ad alto rischio, a favorire la di- errori e ridurre la morbosità e la scussione, l’invio al livello specialistico mortalità per diagnosi sbagliate, appropriato e l’escalation per dilemmi mancate o ritardate. Letteralmen- diagnostici, la comunicazione efficace te, significa “Prenditi due minuti in caso di trasferimento di cura. per definire la diagnosi” per veri- Al fine di educare ad un ragiona- ficare se ci sono situazioni che ri- mento clinico appropriato ed efficace chiedono uno sguardo più attento possono essere utili i “dodici consigli o una rivalutazione della diagnosi per insegnare a evitare gli errori dia- (momento Think) e agire (mo- gnostici” e i “dieci comandamenti per mento Do). ridurre gli errori cognitivi” [32]. Inoltre, è necessario essere consape- 17.2.3 Errori in terapia farmacologica voli che bisogna prestare maggiore at- Gli errori in terapia farmacologica o tenzione se si è Affamati, Arrabbiati, Medication Errors, ME sono eventi In ritardo o stanchi (HALT: Hungry, non voluti e prevenibili che possono Angry, Late, Tired), se si è a rischio causare o portare a un uso inappro- di bias cognitivi (per esempio, bias priato di farmaci o a danni al paziente di contesto o di inquadramento) o in [34]. Si commette un ME se si som- caso di difficile coinvolgimento del ministra il farmaco giusto al paziente paziente, deficit di conoscenze, sotto sbagliato o il farmaco/dose sbaglia- pressione, pazienti con presentazioni to/a al paziente giusto, se si prescrive ad alto rischio. E’ importante sempre un farmaco al paziente sbagliato o rivalutare la propria diagnosi se le senza indicazione o quando ci si di- cose non stanno andando come pre- mentica di somministrare/prescrivere visto, il paziente si sta deteriorando, un farmaco dovuto. I ME sono tra la risposta al trattamento non è come gli errori medici più comuni che si prevista, se si è al cambio di turno o verificano in ogni ambito assistenzia- alla dimissione o in presenza di pa- le: il 41,7% si verifica nelle residenze ziente/caregiver molto preoccupato. sanitarie assistenziali (RSA), il 38,3% Le strategie per rivedere e mettere in nei setting di cure primarie e il 20% discussione la diagnosi possono essere nei setting di cure secondarie. È stato strategie individuali, come il timeout stimato che meno dell’1% di questi diagnostico; strategie basate sul team, errori causi danni ai pazienti [35]. Il come il Red Team Blue Team Challen- danno associato sarebbe moderato ge; strategie basate su un secondo pa- nel 26% dei casi e grave nel 2% [35]. rere da parte di servizi specialistici o di Essi tuttavia generano anche un au- un dirigente medico esperto. Tali ap- mento di costi in termini di vite e procci aiutano a escludere lo scenario risorse [36]. peggiore, a identificare presentazioni I ME rientrano nella più ampia ca- atipiche o rare, a rivalutare i pazienti tegoria degli eventi avversi da farma- che non migliorano, a considerare le ci (ADE) che rappresentano il 5% preoccupazioni del paziente e/o del di tutti gli eventi avversi nei paesi caregiver, a riconoscere gruppi di pa- ad alto reddito e il 2,9% in quelli a
305 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco medio-basso reddito, secondo le sti- simali ci sono le cause latenti, definite me dell’OMS [37]. Gli ADE posso- anche fallimenti del sistema. Leape et no essere prevenibili o meno. Se un al. hanno elencato 16 diverse moda- paziente ha un’eruzione cutanea do- lità di fallimento del sistema, ma le vuta a un antibiotico, si tratta di un prime sette che hanno in comune ADE; se l’allergia era già nota, è un un ridotto accesso alle informazioni, ADE prevenibile. Gli ADE preveni- sono alla base del 78% di tutti i ME, bili sono formalmente errori. Infine, mentre errate attribuzioni di compiti ci sono gli ADE potenziali (pADE) , e carenze di personale sono state as- errori con il potenziale di causare un sociate a una vasta gamma di errori danno al paziente [38]. come sviste, mancato controllo di Fermo restando il ben noto problema dose e/o identità, superamento delle dell’under-reporting degli ADE, è barriere predisposte per la prevenzio- stato descritto che i ME colpiscono il ne delle allergie [41]. 4,8-5,3% dei pazienti ricoverati con La frequenza di ME/ADE in MI è una significativa variabilità a secon- stata poco studiata. Uno studio pro- da del setting: la terapia intensiva è spettico e trasversale di 8 mesi ha rile- la più colpita, mentre l’ostetricia è la vato che l’89% dei pazienti ha subito meno colpita, perché molti farmaci almeno un errore in terapia farmaco- sono controindicati nelle gravide [36, logica durante l’ospedalizzazione, con 39-41]. una media di 2,6 errori per paziente o I ME possono verificarsi in qual- 0,2 errori per farmaco prescritto. Più siasi fase del processo del farmaco, del 70% dei ME è avvenuto durante dall’ordine alla prescrizione, alla di- la prescrizione. I ME di prescrizione stribuzione, alla somministrazione e più frequenti nello studio sono: la se- al monitoraggio. Circa l’80% avvie- lezione inappropriata di un farmaco ne durante la prescrizione (39%) o la e la prescrizione di un farmaco non somministrazione da parte dell’infer- autorizzato o per indicazioni non miere (38%), il restante 20% durante previste. I farmaci più coinvolti sono la trascrizione e la verifica (12%) o la gli agenti cardiovascolari, seguiti da dispensazione da parte della farmacia antibiotici, vitamine, minerali ed (11%) [42]. Qualsiasi tipo di erro- elettroliti [43]. re può derivare da più cause prossi- I ME sono più frequenti e gravi nelle mali e una singola causa prossimale cosiddette situazioni ad alto rischio può portare a una varietà di errori. legate a pazienti, operatori, setting Per esempio, la scarsa conoscenza o farmaci ad alto rischio. I pazienti del farmaco può causare un errore ad alto rischio sono i più giovani o nella scelta del farmaco, della dose, i più anziani, con multi-morbosità o frequenza, via o tecnica di sommi- cronici (con compromissione epatica nistrazione. Una dose sbagliata può e/o renale), in politerapia [44-47]. derivare dalla scarsa conoscenza del Operatori ad alto rischio sono quelli farmaco o del paziente, da lapsus o più giovani o meno esperti [48, 49]. vuoti di memoria, da errori di trascri- Setting ad alto rischio sono gli ospe- zione e così via. Dietro le cause pros- dali che forniscono cure per acuti (ad
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 306 esempio, i tassi di errore sono verosi- inclusa la sicurezza della terapia far- milmente più alti per i farmaci som- macologica. Si parla di transizione ministrati per via endovenosa rispet- di cura quando un paziente passa da to ad altre vie [50]), mentre i farmaci casa in ospedale e viceversa o da un ad alto rischio includono i farmaci setting di cure residenziali a casa o ad alto livello di attenzione (FAA) in ospedale, o semplicemente si reca e i farmaci look-alike, sound-alike presso un ambulatorio specialistico (LASA). I FAA hanno un potenziale o di medicina generale ovvero ne fa elevato di causare danni significativi ritorno. Durante tali spostamenti ai pazienti, quando utilizzati in ma- possono verificarsi le cosiddette di- niera errata. Si tratta di farmaci con screpanze farmacologiche non in- basso indice terapeutico, capaci di tenzionali (variazioni della terapia causare seri danni, quando sommi- non supportate da ragioni cliniche) nistrati per una via errata o a un do- e/o non documentate (cambiamenti saggio errato o in concomitanza con motivati ma non documentati) [53]. altri errori di sistema. L’acronimo Sono ME che possono tradursi in veri inglese A-PINCH - che sta per An- e propri ADE. È stata riportata una tinfettivi, Potassio e altri elettroliti, media di 1,72 discrepanze involonta- Insulina, Narcotici e altri analgesici, rie per paziente al momento del ri- Agenti chemioterapici, Eparina e al- covero in ospedale (0,16 per paziente tri anticoagulanti - serve a ricordar- potenzialmente dannose) e 2,05 per li. I LASA invece sono farmaci con paziente (0,3 potenzialmente danno- nomi o confezioni simili [50]. se) alla dimissione dall’ospedale [54]. Sebbene non esista una definizione Dal momento che i ME riconoscono standard, generalmente viene defini- numerose cause, sono necessari mol- to “politerapia” l’uso concomitante teplici simultanei interventi per ri- di cinque o più farmaci [51], com- durne frequenza e impatto [36]. Ne- presi prodotti da banco e medicinali gli ultimi anni, l’informatizzazione si alternativi. La poli-terapia aumenta è affermata come gold standard per la i ME perché riduce la compliance e riduzione dei ME. Una recente me- favorisce errori di orario e/o di dosag- ta-analisi ha evidenziato che l’utilizzo gio, duplicazioni o omissioni. Anche della prescrizione computerizzata in le interazioni farmaco-farmaco e far- ospedale è associata a una riduzione maco-malattia aumentano gli ADE superiore al 50% degli ADE poten- [51]. Gli eventi avversi legati alla ziali [55], e la somministrazione as- politerapia sono particolarmente ri- sistita con codice a barre riduce in levanti in MI, dal momento che essa modo sostanziale il tasso di ME e di si occupa di pazienti poli-patologici, ADE potenziali [56]. anche se gli internisti sono general- La ricognizione-riconciliazione mente più consapevoli e cauti di al- farmacologica (RRF) è la modalità tri specialisti, come suggerito da uno raccomandata per evitare discrepanze studio francese [52]. farmacologiche non volute durante Le transizioni di cura sono un mo- le transizioni di cura. Con il termine mento chiave per diverse ragioni, ricognizione farmacologica si indica
307 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco 1. Scrivere prescrizioni leggibili 2. Limitare l’uso di prescrizioni verbali, soprattutto relativamente a farmaci ad alto rischio o Look-alike sound-alike 3. Assicurare un doppio controllo indipendente per i farmaci ad alto rischio 4. Evitare il calcolo delle dosi attraverso l’uso di tabelle 5. Usare le pompe infusionali, se indicate e disponibili 6. Evitare abbreviazioni pericolose come quelle contenute nella lista dell’ISMP 7. Scrivere sempre lo zero prima dei decimali 8. Eseguire una ricognizione farmacologica completa ad ogni incontro con un pa- ziente 9. Conoscere i farmaci che si prescrivono, dispensano o somministrano 10. Adeguare i dosaggi alla funzione renale ed epatica 11. Controllare allergie e interazioni prima della prescrizione e somministrazione 12. Controllare l’identità del paziente, il farmaco, il dosaggio, la dose, lava di som- ministrazione (la diluizione e la velocità di infusione, se indicate) prima di prescri- vere, dispensare o somministrare un farmaco 13. Chiedere ciò che non si sa o se si è in dubbio 14. Illustrare il rationale di ogni terapia o della sua sospensione a paziente, caregiver e altri membri del team di cura 15. Mettere la sicurezza prima della tempestività e fare attenzione quando si è fuori dalla “zona di sicurezza” della pratica clinica standard Tabella 17.7 Strategie di comportamento individuale per evitare errori in terapia far- macologica l’esecuzione della “migliore anamnesi della terapia farmacologica come farmacologica possibile” (Best Possible team), l’integrazione di tale attività Medication History, BPMH) e di con- nelle lettere di dimissione e nelle pre- seguenza l’attività volta a prevenire scrizioni, e i consigli sull’assunzione qualsiasi discrepanza non voluta tra dei farmaci prescritti [23]. La RRF il precedente regime farmacologico viene talora associata ad altri inter- di un paziente e la prescrizione nel venti per migliorare la qualità e sicu- nuovo Setting di cura, ad esempio rezza dei pazienti nelle transizioni di all’atto del ricovero in ospedale di cura, come l’educazione del paziente/ un paziente proveniente da casa o da caregiver sulla terapia da assumere, il una residenza sanitaria assistenziale o coordinamento degli appuntamenti altra struttura sanitaria o residenzia- successivi e il monitoraggio (es. tele- le, o all’atto del trasferimento di un fonico) post-dimissione [24-26]. Se paziente ricoverato da un reparto ad così applicata, essa si è dimostrata in un altro o all’atto della dimissione (a grado di ridurre anche il tasso di ri-ri- casa o presso una struttura sanitaria). covero a 30 giorni. Le evidenze scientifiche dimostrano Accanto a queste buone pratiche esi- che il coinvolgimento del farmaci- stono poi delle strategie individuali sta possa aumentare il successo della di prevenzione degli errori in terapia RRF. [57]. Difatti, una RRF di livello farmacologica per le quali si rinvia avanzato comporta la collaborazione alla Tabella 17.7. inter-professionale (per esempio, un medico e un infermiere o un farma- 17.2.4. Focus su ossigenoterapia e ven- cista che provvedono alla revisione tilazione non invasiva
La sicurezza del paziente in Medicina Interna 308 Ossigenoterapia Ventiloterapia non invasiva 1. Chiedersi sempre se il paziente ha Livello organizzativo bisogno di ossigeno. L’uso di routine dell’ossigeno in pazienti con infarto Azioni a breve termine: miocardico, ictus o dispnea senza insuf- Elaborare, condividere e aggiornare una ficienza respiratoria non è supportato procedura locale dalle evidenze scientifche fornire una checklist per ogni modello 2. prescrivere ossigeno indicando il tar- di ventilatore disponibile nel reparto, in get di saturazione periferica (SpO2) da particolare per quanto riguarda il mon- raggiungere: 94-98% per i pazienti ip- taggio dei circuiti, la definizione dei co- ossiemici e 88-92% per i pazienti ipos- mandi e degli allarmi siemici ma a rischio di ipercapnia (obesi, eseguire e documentare la avvenuta for- cifoscoliotici e affetti da altre sindromi mazione del personale e la sua riqualifi- restrittive, pazienti con malattie) o con cazione periodica manifesta insufficienza respiratoria iper- capnica Azioni a lungo termine: 3. utilizzare il dispositivo appropriato. controllare annualmente le competenze Le cannule nasali sono adeguate per la del personale maggior parte dei pazienti; la maschera mettere a disposizione il materiale utiliz- con reservoire deve essere riservata a casi zato per la formazione limitati di pazienti critici. Utilizzare una creare un team multidisciplinare con ventimask al 28% per i pazienti ad alto ruoli e criteri di intervento chiari rischio con BPCO o che richiedono basse dosi di ossigeno Livello operativo 4. Una corretta prescrizione di ossigeno offrire un monitoraggio continuo della include: target, dispositivo, dose (flusso saturazione periferica di ossigeno ai pa- in l/min) e fiO2% zienti sottoposti a ventilazione meccani- 5. Riportare nelle cartelle cliniche i risul- ca non invasiva tati dei controlli emogasanalitici eseguiti eseguire controlli intermittenti di pH e durante l’ossigenoterapia pCO2 mediante analisi dei gas ematici 5. Prima di iniziare l’ossigeno, eseguire fornire un monitoraggio elettrocardio- l’emogasanalisi in tutti i pazienti critici grafico continuo in caso di frequenza e, in particolare, se si sospetta acidosi cardiaca >120/min o aritmie o possibili o ipercapnia. La saturimetria periferi- cardiopatie associate. ca non fornisce informazioni su pH e pCO2 6. Monitorare i pazienti in ossigenote- rapia utilizzando sistemi per l’identifica- zione precoce del deterioramento clinico (es. NEWS) 7. In caso di emergenza, non ritardare la somministrazione di ossigeno, per prov- vedere prima alla prescrizione scritta 8. Educare i pazienti, gli operatori sani- tari e il personale di supporto (operatori sociali e sanitari) a gestire correttamente l’ossigeno in ospedale e a casa Tabella 17.8 Raccomandazioni per migliorare la sicurezza dell’ossigenoterapia e della ventiloterapia non invasiva [60-63]
309 Micaela La Regina, Alessandra Vecchié, A. Bonaventura, D. Prisco L’ossigeno è a tutti gli effetti un far- nitoraggio inadeguato di pazienti in- maco e, per di più, è il farmaco più capaci di chiedere aiuto; (2) allarmi prescritto in ospedale. L’ossigeno è disattivati dal personale; (3) personale indicato in molte condizioni critiche con scarsa familiarità con i ventilatori ed è un farmaco salvavita, in quanto e il loro uso (ad esempio, non sapere previene l’ipossiemia grave. Tuttavia, quali ventilatori richiedono una val- può potenzialmente causare gravi vola per la CO2; difficoltà nell’uso di danni o addirittura la morte se non ventilatori portati dai pazienti da casa somministrato e gestito correttamen- in ospedale); (4) utilizzo di un nuovo te. La National Patient Safety Agency ventilatore o di una nuova interfac- (NPSA) ha pubblicato nel 2009 un cia senza formazione del personale. report di 281 incidenti in cui una Nella tabella 17.8 sono riportate le errata prescrizione o una gestione raccomandazioni della Joint Commis- inappropriata dell’ossigeno avevano sion International [60] e della British causato 9 decessi e contribuito ad al- Thoracic Society/Intensive Care Society tri 35 [58]. L’analisi di questi eventi [61] per migliorare la sicurezza della evidenziava diverse modalità di er- ventilazione non invasiva. rore: (1) mancata o errata prescrizio- ne; (2) somministrazione in assenza 17.2.4 Errori legati a procedure inter- di prescrizione scritta; (3) mancato ventistiche monitoraggio o mancato intervento Il National Institute for Health and in caso di alterazione dei livelli di sa- Care Excellence (NICE) definisce pro- turazione di ossigeno; (4) confusione cedura interventistica “una procedura tra ossigeno e aria compressa o altri utilizzata per la diagnosi e/o il tratta- gas, flussi errati, disconnessione invo- mento che comporta [62]: lontaria del flusso; (5) bombola vuota - un taglio o un foro per accedere o mancante. Sulla base di tale report, all’interno del corpo del paziente la NPSA emetteva una serie di racco- - per esempio, un intervento chi- mandazioni per migliorare la sicurez- rurgico o l’inserzione di un catete- za dell’ossigenoterapia, consultabili re endo-vascolare; nella Tabella 17.8. - l’accesso a una cavità del corpo La ventilazione meccanica non inva- (come l’apparato digerente, i pol- siva, grazie al suo potenziale d’uso al moni, l’utero o la vescica) senza di fuori della terapia intensiva, per incisioni - per esempio, un esame esempio in MI, ha consentito di ri- endoscopico del tratto digestivo; durre in modo significativo la mor- - l’uso di radiazioni elettromagne- talità, il ricorso all’intubazione e alla tiche (tra cui raggi X, laser, raggi ventilazione meccanica, nei pazienti gamma e luce ultravioletta) – ad con insufficienza respiratoria, in par- esempio, la laser terapia in oftal- ticolare nei pazienti con BPCO ria- mologia”. cutizzata. Una recente revisione [59] Le procedure interventistiche più di eventi avversi in corso di ventila- frequentemente eseguite autonoma- zione non invasiva ha evidenziato le mente dagli internisti al letto del pa- seguenti modalità di errore: (1) mo- ziente sono: toracentesi, paracentesi,
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