PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATS INSUBRIA

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PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATS INSUBRIA
ANNO 2019

  PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA
    PROMOZIONE DELLA SALUTE
                        ATS INSUBRIA
  Documento annuale di programmazione degli interventi finalizzati alla
promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute nei contesti locali
   di comunità in integrazione tra istituzioni sanitarie e i diversi soggetti
                        rappresentanti la società civile.

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PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATS INSUBRIA
INDICE

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Introduzione                                                                        3

1. ANALISI DI CONTESTO

1.a) Set di indicatori epidemiologici, socio-demografici, economico e sociali
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1b) Diffusione di fattori di rischio individuale di tipo comportamentale           22

1.c) Quadro di competenze professionali, dotazione organica
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1.d) Reti regionali attive
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1.e) Sinergie organizzative con area della comunicazione
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1.f) Attività di formazione interna anno 2017 su temi oggetto del PIL              34

2. PROGRAMMI ED INTERVENTI

Programma locale n. 1 Promozione di stili vita favorevoli alla salute e
prevenzione fattori di rischio comportamentali negli ambienti di lavoro            36

Programma locale n. 2: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e
prevenzione fattori di rischio comportamentali nei contesti scolastici             41

Programma locale n. 3: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e
prevenzione fattori di rischio comportamentali nelle comunità locali               61

Programma locale n. 4: Promozione di stili vita favorevoli alla salute nei primi
1000 giorni di vita                                                                76

Programma locale n. 5: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e
prevenzione fattori di rischio comportamentali promossi nel setting sanitario in   86
sinergia con gli erogatori

3.RISORSE ECONOMICHE                                                               90

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PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATS INSUBRIA
INTRODUZIONE

L’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria, in coerenza con quanto previsto dal Piano
Prevenzione Regionale anno 2015- 2019 e dalle Regole di Sistema per l’anno 2019, pone al
centro della propria mission l’obiettivo di ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità e
mortalità attribuibile alle malattie croniche non trasmissibili.
L’ambizione è quella di consentire, nel lungo periodo, un effettivo e misurabile “guadagno di
salute” nella popolazione. Per perseguire tale obiettivo è fondamentale dare sviluppo ed
estensione capillare agli interventi di promozione della salute nei diversi setting di vita
comunitaria ove le persone trascorrono gran parte del loro tempo ovvero la scuola, i luoghi di
lavoro, le comunità locali oltre che negli ambienti sanitari e socio sanitari. Gli interventi di
promozione della salute per essere efficaci devono saper promuovere negli individui la capacità
di cambiamento, favorendo scelte di salute consapevoli e orientando al mantenimento di uno
stato di benessere psicofisico, relazionale e sociale. Per ottenere ciò è ormai scientificamente
assodato che non basta porre in essere interventi di tipo informativo o divulgativo calati
dall’alto, ma devono soprattutto essere attuate, all’interno della comunità stessa e in modo
partecipativo, azioni in grado di attivare nel concreto cambiamenti sociali, ambientali ed
economici.

Il Piano Integrato Locale della promozione della Salute (PIL) rappresenta lo strumento
di programmazione degli interventi di promozione della salute previsti, a livello locale, per
l’anno 2019 sulla base degli indirizzi regionali ed in particolare del:

   -    Piano Regionale Prevenzione 2015-19 (PRP 2015-19)
   -    Regole Regionali di Sistema per l’anno 2019 (DGR XI/1046 del 17/12/2018)
   -    nota regionale prot. G1.2019.0003672 del 30/01/2019 avente per oggetto “Indicazioni
       relative al PIL 2019”.

All’interno del PIL di ATS Insubria gli interventi sono declinati su un modello di prevenzione
integrata, basata su criteri di intersettorialità e trasversalità. Il documento è infatti
predisposto in un’ottica di integrazione interdipartimentale e condivisione con tutti i settori
interni ed esterni all’Agenzia. ATS         è chiamata a svolgere un ruolo di          governance
relativamente all’attività territoriale di promozione della salute creando forti sinergie con le
ASST e con gli altri soggetti del sistema socio sanitario, ma anche con i Comuni, con le
Scuole, con l’Università, le Società scientifiche e i soggetti del Terzo Settore che a livello
locale concorrono al raggiungimento degli obiettivi di salute. Per favorire la pianificazione
condivisa all’interno della rete sanitaria locale e lo sviluppo di azioni e interventi trasversali
ATS Insubria ha individuato, come strategico strumento di confronto e di lavoro, il “Tavolo
tecnico permanente per la Promozione della Salute” da cui, nel corso del tempo, sono
derivati specifici sotto tavoli dedicati a tematiche di rilievo. Il Tavolo Tecnico e i relativi sotto
tavoli di lavoro ( Tavolo per Piano Gap, Tavolo Allattamento al seno, Tavolo per la depressione
perinatale) sono stati istituiti a partire dall’anno 2017 e vi partecipano oltre ai referenti
dell’UOC Promozione della Salute e Prevenzione dei fattori di rischio comportamentali di ATS,
rappresentanti dei servizi ospedalieri e territoriali delle ASST (Lariana, Sette Laghi e Valle
Olona) e delle strutture ospedaliere accreditate, rappresentanti dei Medici di Assistenza
Primaria e Pediatri di Famiglia. Considerato il ruolo chiave di partnership svolto dall’istituzione
scolastica sono inoltre recentemente stati invitati al Tavolo i rappresentanti degli Uffici
Scolastici territoriali di Como e Varese.

Le scelte programmatiche adottate nel presente PIL puntano a garantire una metodologia
scientificamente validata e coerente con gli indirizzi regionali, omogeneità di azione
sull’intero territorio di competenza, nonché equità attraverso il contrasto alle disuguaglianze
e il rafforzamento dell’attenzione verso i gruppi fragili.

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Gli interventi pianificati sono in totale trenta ricondotti, come negli anni scorsi, ai seguenti
cinque programmi:

   1. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio
      comportamentali negli ambienti di lavoro

   2. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio
      comportamentali nei contesti scolastici

   3. Promozione stili di vita favorevoli alla salute nelle comunità locali

   4. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute nei primi 1000 giorni di vita

   5. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio
      comportamentali promossi nel setting sanitario in sinergia con gli erogatori

Metodologicamente per ogni intervento sono individuati gli specifici obiettivi di risultato atteso
e gli indicatori necessari per una misurazione in termini di qualità , d’impatto e di efficacia. A
tal fine è prevista annualmente la rendicontazione degli interventi attuati, in relazione agli
aspetti descrittivi e qualitativi, attraverso l’implementazione del sistema informativo unico
sovra regionale “Banca dati di progetti e buone pratiche di prevenzione e promozione
della salute: PRO. SA” e dal punto di vista quantitativo attraverso la compilazione della
Survey regionale “Stili di vita”.

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Obiettivi innovativi anno 2019

-   Sviluppo di un modello di azione integrata specificamente con i Consultori
    Familiari pubblici e privati accreditati che, rappresentando un fondamentale
    tassello del sistema della prevenzione nei servizi territoriali, sono chiamati a declinare
    una capacità di offerta attiva di interventi di promozione della salute in riferimento a
    gravidanza fisiologica, primi 1000 giorni di vita, salute della donna, percorsi di
    empowerment dei giovani. Tale offerta attiva deve essere declinata in un modello che
    integrandosi con i programmi di promozione della salute offerti alle scuole e alle
    comunità locali da ATS concorra alla strutturazione di un reale contesto di rete
    territoriale della prevenzione.

-   Sviluppo di azioni fondate sul modello “Urban Health” mediante l’incremento di
    accordi locali con i Comuni finalizzati all’aumento di opportunità di salute attraverso la
    promozione attiva di sani stili alimentari, attività fisica e invecchiamento attivo. A tal
    fine l’UOC Promozione della Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali di
    ATS potrà trovare nella Cabina di Regia, che interagisce con i Piani di Zona, il “luogo”
    strategico in cui condividere, programmare e sviluppare nel concreto un’azione
    integrata con i Comuni.

-   Integrazione del PIL con la pianificazione tematica specifica relativa al
    contrasto al gioco d’azzardo patologico “Piano Locale GAP (GAP) di ATS
    Insubria 2019-2021” elaborato ai sensi della DGR XI/585 del 01/10/2018 in stretta
    sinergia con le ASST del territorio.

-   Investire sulla comunicazione per la salute sostenendo e intensificando la
    formazione degli operatori sanitari per l’acquisizione di migliori competenze
    comunicative; sviluppando nuove modalità di comunicazione e informazione sanitaria
    fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al
    fine di diffondere nella comunità locale a vari livelli la cultura della salute e le
    conoscenze indispensabili per consentire alle persone di ogni estrazione sociale di
    mettere in atto in modo consapevole un cambiamento che porti all’adozione di stili di
    vita favorevoli alla salute, contrastando altresì le sempre più numerose “fonti
    inattendibili” presenti sul web.

-   Sviluppo di progettualità innovative e specifiche ricerche in relazione
    prioritariamente al tema degli interventi equity oriented anche in
    collaborazione con Università.
    La strategia mondiale dell'OMS, volta al raggiungimento della Salute per Tutti (Health
    for All), intende sostanzialmente raggiungere una maggiore equità nella salute tra le
    diverse popolazioni, al loro interno e tra i vari paesi. Questo implica che tutte le persone
    devono poter avere le stesse opportunità di migliorare e preservare la propria salute, in
    virtù di un accesso equo e giusto alle risorse per la salute.
    Il concetto di equità nella salute differisce da quello di uguaglianza nello stato di salute.
    Il Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 (PNP) ha incluso il contrasto delle
    disuguaglianze tra i principi fondamentali e le priorità di intervento che sono state
    tradotte operativamente in interventi specifici all’interno delle Azioni Centrali e dei Piani
    Regionali di Prevenzione (PRP).
    Si intende intraprendere un primo percorso di studio del proprio territorio al fine di
    proporre interventi sempre più equity oriented.

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1.     ANALISI DI CONTESTO

1.a) SET DI INDICATORI GEOGRAFICI, EPIDEMIOLOGICI, SOCIO-DEMOGRAFICI,
ECONOMICI E SOCIALI

Contesto geografico

Il territorio di competenza dell’ATS Insubria coincide con quelli della provincia di Varese e della
provincia di Como, con eccezione per quest’ultima dell’estrema propaggine territoriale
prospiciente il bacino settentrionale del Lario ( Alto Lario rappresentato dal comune di Dongo e
16 paesi limitrofi con popolazione residente pari a 17.255 persone) che afferisce ad ATS della
Montagna. Il territorio di ATS confina a nord e a est con la Svizzera (Canton Ticino), a est e a
sud con la provincia di Monza e della Brianza, a sud con la città metropolitana di Milano, a
ovest con il Piemonte (provincia di Novara, provincia del Verbano – Cusio - Ossola). Dal punto
di vista geografico si caratterizza per la presenza a nord di una fascia montuosa prealpina e
collinare affacciata su numerosi bacini lacustri (19 laghi di diversa estensione tra cui i più
estesi sono il lago Maggiore che segna il confine a ovest della provincia di Varese con il
Piemonte, il Lago di Como e i rami lombardi del Lago di Lugano) caratterizzata da ampi spazi
verdi e numerosi centri abitativi di dimensioni medio piccole. Verso sud il territorio assume
caratteristiche pianeggianti e si caratterizza per un tessuto urbano densamente popolato e
altamente antropizzato con le caratteristiche assimilabili all’hinterland dell’area metropolitana
milanese con cui si congiunge in soluzione di continuità abitativa.

La provincia di Varese si estende per 1.198,24 Km quadrati, con capoluogo Varese, conta
890.116 abitanti abbastanza stabili nell’ultimo periodo per numero, di cui l’8,5% stranieri,
distribuiti in 139 comuni ed è la 4ª provincia più popolosa della Lombardia dopo la città
metropolitana di Milano e dopo le province di Brescia e di Bergamo. È la 5ª per densità di
popolazione (incluse le città metropolitane, in entrambi i casi): densità media 743,2 ab./Km
quadrato. Caratteristica peculiare della provincia è la policentricità. Il comune di Busto Arsizio
(83.083 abitanti) è leggermente più popoloso del capoluogo di provincia Varese (80.659);
altrettanto importanti sono le città di Gallarate (52.936) e Saronno (39.419); quest’ultima
presenta la maggior densità di popolazione.

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Figura n. 1: Densità di popolazione in provincia di Varese

La provincia di Como si estende per 1.279,02 Km quadrati, con capoluogo Como, conta
599.301 abitanti in lieve aumento nell’ultimo periodo per numero, di cui l’8% stranieri,
distribuiti in 149 comuni compresa l’exclave nel vicino territorio svizzero di Campione d’Italia.
Nel territorio di ATS Insubria rientra l’intera provincia (essendo stata reintegrata dal
01/01/2019 l’area del Medio Lario che dal 2016 era stata attribuita ad ATS Montagna) ad
eccezione, come già detto sopra, dei 16 comuni dell’alto Lario, abitati da 17.255 persone,
rimasta annessa ad ATS Montagna. La densità media di popolazione in provincia di Como è pari
a 468,6 ab/Km quadrato dunque inferiore rispetto alla provincia di Varese. I comuni più
popolosi sono Como con 84.326 abitanti e a seguire Cantù, Mariano Comense, Erba e Olgiate
Comasco.

Figura n.2: Densità di popolazione in provincia di Como

Contesto epidemiologico locale

      L’ATS dell’Insubria deriva, come già detto, dalla fusione delle ex ASL di Varese e di
Como avvenuta in data 01/01/2016 per effetto della Legge Regionale n. 23 del 2015 di
Riforma Sanitaria.

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Il territorio di ATS Insubria è suddiviso dal punto di vista organizzativo in tre Distretti:

              Distretto Sette Laghi (area nord della provincia di Varese)
              Distretto Valle Olona (area sud della provincia di Varese)
              Distretto Lariano (area della provincia di Como di competenza di ATS Insubria)

I Distretti di ATS corrispondono esattamente alle tre ASST afferenti ad ATS Insubria:

           o   ASST Sette Laghi
           o   ASST Valle Olona
           o   ASST Lariana

          In questa sede si dettagliano i dati epidemiologici provenienti dalle sedi territoriali di
Varese e Como, attinenti alla situazione demografica del 2018, e alla mortalità e alla morbosità
ospedaliera, nonché ai consumi di prestazioni specialistiche (corrispondente alla domanda
espressa) del 2017.
        Nella figura sottostante è riportato l’ambito territoriale dell’ATS Insubria alla data del
01/01/2019. Il confronto dei macro-indicatori di seguito riportati (riferiti agli anni precedenti e
dunque senza i dati sanitari dei Medio Lario, attualmente non disponibili), descrive
sinteticamente eventuali differenze tra i territori dei Distretti afferenti all’ATS dell’Insubria
(Distretto Sette Laghi, Distretto Valle Olona, Distretto Lariano), e fornisce eventuali indicazioni
sull’intensità dei bisogni locali.

  Figura 3 – Ambito territoriale dell’ATS dell’Insubria nel 2019 in base ai Distretti di
                                       competenza

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La demografia

I dati analizzati riferiti allo 01.01.2018 (Fonte ISTAT), riguardano i residenti di 244 Comuni
fino al 31 dicembre 2018 afferenti ad ATS (139 della provincia di Varese e 105 della
provincia di Como). Dal 01 gennaio 2019 per Decreto Regionale i comuni in ATS
Insubria diventano in tutto 273 essendo stati reintegrati 29 paesi del Medio Lario. La
distribuzione per età della popolazione fotografa la situazione demografica di un determinato
ambito territoriale, mostra il rapporto tra femmine e maschi alle diverse età e descrive il
rapporto tra giovani, adulti e anziani. Permette di fare altresì previsioni per il futuro: una base
larga con una forma a piramide indica una popolazione che crescerà, mentre una base che si
restringe determina una configurazione a “botte”, indice di una società in cui sta calando la
natalità. Un esempio di quest’ultimo caso è la distribuzione per età inerente all’ATS
dell’Insubria (figura 4), nella quale si ha una “piramide” dalla base più ristretta rispetto alle
classi d'età intermedie; la classe d’età più consistente è quella che comprende la generazione
nata nel periodo del boom economico, alla fine degli anni ’60: da rilevare la riduzione della
crescita nella prima fascia d’età, successiva alla crisi economica.
La popolazione complessiva dell’ATS ammontava nel 2018 a 1.435.054, con una distribuzione
così ripartita: Distretto Sette Laghi 31,3% (449.172 residenti), Distretto Valle Olona 30,7%
(440.561 residenti), Distretto Lariano 38,0% (545.321). Sul totale dei residenti, 196.526
(13,7%) presentavano meno di 15 anni, 908.704 (63,3%) erano in età lavorativa compresa tra
15 e 64 anni e 329.824 (23,0%) superavano i 64 anni. Nel 2018 i 29 Comuni del Medio Lario
(ML) avevano una popolazione di 37.520 abitanti, con una proporzione nelle tre fasce sopra
citate rispettivamente di 12,7%, 62,6% e 24,7%. Pertanto la popolazione complessiva di
ATS Insubria a seguito del reintegro del Medio Lario nel 2019 è pari a 1.472.574
abitanti.

             Figura 4 – Piramide dell’età nell’ATS dell’Insubria – Anno 2018

L’indice di invecchiamento rappresenta la proporzione della popolazione con età di 65 anni
ed oltre sul totale della popolazione. Nella nostra ATS è risultato 23,0 (figura 3), superiore ai
dati lombardo e nazionale rispettivamente 22,4 e 22,6 (Istat 2018). L’indice è diverso a livello
territoriale: per il Distretto Sette Laghi è 23,8, per il Distretto Valle Olona 22,9, per il Distretto
Lariano 22,4. Per i Comuni del Medio Lario l’indice di invecchiamento è di 24,7.

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Figura 5 – Indice di invecchiamento nell’ATS dell’Insubria – Anno 2018

                                ATS INSUBRIA                   23,0

                          DISTRETTO LARIANO           22,4

                      DISTRETTO VALLE OLONA                   22,9

                       DISTRETTO SETTE LAGHI                                 23,8

                                               21,5    22,0           22,5          23,0   23,5   24,0

L’indice di vecchiaia calcola il rapporto tra la popolazione con età di 65 anni ed oltre con
quella di età fino ai 14 anni: indica il numero di anziani residenti ogni 100 bambini. Nell’intera
ATS è stato 167,8, con i seguenti valori a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi 178,9,
per il Distretto Valle Olona 163,8, per il Distretto Lariano 162,3. Risulta superiore a quello
regionale (162,2) ed inferiore a quello nazionale (168,8) (Istat 2018). Per i Comuni del Medio
Lario l’indice di vecchiaia è di 194,7.

L’indice di dipendenza viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale. Il
numeratore è costituito dalla frazione di popolazione che, a causa dell’età troppo bassa (meno
di 15 anni) o troppo alta (più di 64 anni), si ritiene non essere produttiva e quindi dipendente
da altri soggetti. Il denominatore è costituito viceversa dalla fascia di popolazione (15 - 64
anni) che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al sostentamento della frazione di
popolazione sopra considerata. Nel 2018 nella nostra ATS è risultato 57,9 ogni 100 residenti
produttivi, con i seguenti valori a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi 59,1, per il
Distretto Valle Olona 58,3, per il Distretto Lariano 56,6. Per i Comuni del Medio Lario l’indice di
dipendenza è di 59,8.
In Regione Lombardia l’indice di dipendenza è risultato pari a 56,7 ed in Italia 56,0 (Istat
2018), valori più bassi di quello dell’ATS.
Il numero dei nati vivi nel 2018 è stato di 10.873, con una distribuzione così ripartita:
Distretto Sette Laghi 29,1%, Distretto Valle Olona 32,3%, Distretto Lariano 38,6%.
Il tasso di natalità nell’ATS è stato di 7,6 nati per 1.000 residenti; secondo Istat, nel 2018 è
7,5 in Italia e 7,8 in Lombardia. A livello territoriale si sono registrati i seguenti valori: per il
Distretto Sette Laghi 7,1, per il distretto Valle Olona 8,0, per il Distretto Lariano 7,7 (figura 4).
Per i Comuni del Medio Lario il tasso di natalità è 6,4.
La natalità appare più alta nel Distretto Valle Olona, confinante con il milanese, mentre è
sensibilmente inferiore a nord.

                                                                                                         10
Figura 6 – Tasso di natalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2018

                                   ATS INSUBRIA                           7,6

                             DISTRETTO LARIANO                              7,7

                         DISTRETTO VALLE OLONA                                        8,0

                          DISTRETTO SETTE LAGHI           7,1

                                                  6,6   6,8         7,0         7,2         7,4    7,6   7,8     8,0   8,2

Nella tabella 1 sono sintetizzati i principali indicatori demografici per distretto.

  Tabella 1 - Quadro sinottico di alcuni indicatori demografici nell’ATS dell’Insubria
                                       Anno 2018

     Distretto             Indice invecchiamento Indice vecchiaia                                        Indice dipendenza      Nati x 1.000
     Distretto Sette Laghi           23,8              178,9                                                    59,1                 7,1
     Distretto Valle Olona           22,9              163,8                                                    58,3                 8,0
     Distretto Lariano               22,4              162,3                                                    56,6                 7,7
     ATS                             23,0              167,8                                                    57,9                 7,6

Per la mortalità, si è usato l’ultimo anno completo dei Registri di Mortalità di Varese e Como
(2017). Il numero dei morti nel 2017 è stato 14.385, con una distribuzione così ripartita:
Distretto Sette Laghi 33,5%, Distretto Valle Olona 30,0%, Distretto Lariano 36,5%. Il tasso
grezzo di mortalità è stato di 10,0 per 1.000 residenti (figura 5), simile al valore regionale
(9,9) e inferiore a quello nazionale (10,7) (Istat 2017). A livello territoriale si sono registrati i
seguenti valori: per il Distretto Sette Laghi 10,7, per il Distretto Valle Olona 9,8 e per il
Distretto Lariana 9,6.

 Figura 7 – Tasso di mortalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

                              ATS Insubria                      10,0

                         Distretto Lariano              9,6

                     Distretto Valle Olona                    9,8

                     Distretto Sette Laghi                                        10,7

                                             9,0                9,5                         10,0          10,5           11,0

La distribuzione della mortalità, calcolata come SMR, ossia rapporto standardizzato di
mortalità, rivela nel 2017 Ambiti Territoriali con maggior rischio (figura 6). Eccessi si osservano

                                                                                                                                               11
negli Ambiti Territoriali di Erba e Laveno, e riguardano la popolazione anziana ma non quella al
di sotto dei 65 anni.

    Figura 8 – Distribuzione per Ambito Territoriale degli SMR per tutte le cause di
                                        morte
                            ATS dell’Insubria - Anno 2017

                          Tutte le
  AMBITO TERRITORIALE      cause
ERBA                        1,13
LAVENO                      1,12
LUINO                       1,07
LOMAZZO - FINO
MORNASCO                   1,03
GALLARATE                  1,02
ARCISATE                   1,02
AZZATE- SESTO CALENDE -
TRADATE                    1,00
SARONNO                    0,99
BUSTO ARSIZIO              0,98
COMO                       0,97
OLGIATE COMASCO            0,97
VARESE                     0,97
SOMMA LOMBARDO             0,95
CANTU'- MARIANO
COMENSE                    0,94
CAMPIONE D'ITALIA          0,41

Relativamente alla mortalità per malattie cardiovascolari, nel 2017 il tasso grezzo (x 1.000)
nell’ATS dell’Insubria è risultato pari a 3,6: nel 2016 era 3,2 (simile a quello lombardo di 3,1 e
inferiore a quello italiano di 3,6, secondo ISTAT 2016), e nel 2015 era 3,4. Il valore più alto
(4,0) si è riscontrato nel Distretto Sette Laghi (tabella 2). Per i tumori il tasso è stato di 2,9:
l’anno precedente era lo stesso (simile a quello lombardo di 3,0 e a quello italiano di 2,9,
secondo ISTAT 2016), e nel 2015 era 3,0. Il valore più alto è quello del Distretto Sette Laghi
(3,1). Il tasso di mortalità per cause violente è risultato di 0,4 x 1000 residenti, con valori
distrettuali sovrapponibili.

 Tabella 2 – Tassi di mortalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

            Distretto             Mal. cardiovascolari   Tumori  Traumi Tutte le cause
            Distretto Sette Laghi                  4,0       3,1      0,4          10,7
            Distretto Valle Olona                  3,6       2,9      0,3           9,8
            Distretto Lariano                      3,2       2,9      0,3           9,6
            ATS Insubria                           3,6       2,9      0,4          10,0

Morbosità ospedaliera: tra le prestazioni sanitarie, la richiesta di ricoveri costituisce una
traccia fondamentale della domanda di salute espressa. Il tasso grezzo di ospedalizzazione è
un indice sanitario che esprime il numero di ricoveri ogni 1.000 residenti e che dunque
sintetizza la richiesta di ricoveri e il grado di utilizzo dell’ospedale da parte di una popolazione.
Nell’ATS dell’Insubria quello calcolato per l’anno 2017 e per tutte le tipologie di ricovero
(ordinario + day hospital + subacuti) fa registrare un valore di 129,0 (131,3 nel 2016). Più
ricoveri si sono registrati nel Distretto Sette Laghi (figura 7), il cui tasso ha fatto registrare un
valore di 131,6, mentre il tasso più basso si è osservato nel Distretto Lariano (126,9). I tassi di
ricovero più elevati per malattie cardiovascolari (tabella 3) si sono registrati nel Distretto Valle
Olona (19,2), come pure quelli per tumori (12,7), quelli per traumatismi nel Distretto Sette
Laghi (10,7).

                                                                                                  12
Figura 9 – Tasso di ricovero per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria - Anno 2017

                           ATS Insubria                129,0

                       Distretto Lariano       126,9

                   Distretto Valle Olona               128,9

                   Distretto Sette Laghi                       131,6

                                       124,0 125,0 126,0 127,0 128,0 129,0 130,0 131,0 132,0

 Tabella 3 – Tassi di ricovero per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2016

          Distretto             Mal. cardiovascolari            Tumori  Traumi Tutte le cause
          Distretto Sette Laghi                 18,8               12,1     10,7         131,6
          Distretto Valle Olona                 19,2               12,7      9,3         128,9
          Distretto Lariano                     17,6               12,6      9,2         126,9
          ATS Insubria                          18,5               12,5      9,7         129,0

In sintesi

L’invecchiamento della popolazione è il fattore demografico che influenza maggiormente i
fenomeni sanitari, in particolare la morbosità e la mortalità. Nell’ATS dell’Insubria si rilevano
aree dove la mortalità è influenzata dall’invecchiamento. Nel Distretto Sette Laghi sono più
elevati l’invecchiamento e la mortalità. La distribuzione della mortalità mostra che il fenomeno
colpisce in modo significativo le aree con maggior presenza di anziani (per la dinamica
demografica o la presenza di un maggior numero di RSA) e non appare, nei dati raccolti nel
solo anno 2017, significativamente più alta nella popolazione sotto i 65 anni. La natalità,
invece, risulta più elevata nella parte meridionale dell’ATS (Distretto Valle Olona). Il quadro
complessivo della domanda sanitaria di ricoveri indica che i consumi più elevati sono presenti
nel Distretto Sette Laghi, dove maggiore è l’invecchiamento della popolazione; dove
quest’ultimo è inferiore, nel Distretto Lariano, la domanda sanitaria è più contenuta.

Contesto economico ed occupazionale

L’analisi delle imprese presenti su tutto il territorio della ATS dell’Insubria, condotta
attraverso la banca dati “Flussi” di INAIL (l’ultimo aggiornamento disponibile è riferito al 2016),
mostra una lieve diminuzione, rispetto al dato 2015, sia per l’area territoriale di Varese sia per
quella di Como. Le attività (PAT: posizioni assicurative territoriali) presenti nel territorio di

                                                                                                 13
Varese sono 54.613 (55.090 nel 2015) ed occupano 257.728 addetti (253.963 addetti nel
2015); sul territorio di Como insistono 38.977 PAT (39.330 PAT nel 2015) che occupano
167.791 addetti (171.307 addetti nel 2015). Il totale dei lavoratori occupati nel territorio
dell’Insubria risulta pari a 425.519 (425.270 nel 2015), quindi senza variazioni di rilievo
rispetto agli anni precedenti. Le proiezioni LEA (fonte dati: flussi INAIL –) che considerano solo
le PAT "con dipendenti o assimilati" sono le seguenti: per Varese 40.020 aziende nel 2018
contro le 38.039 del 2014; per Como 28.920 aziende nel 2018 contro le 26.751 del 2014.
Utilizzando fonti informative diverse, nello specifico quelle della Camera di Commercio di
Varese, emerge che nel terzo trimestre 2018 le imprese registrate e attive in provincia di
Varese sono 61.383, contro le 62.051 attive nel terzo trimestre 2017. In provincia di Como,
nel terzo trimestre 2018, sono invece 42.706 contro le 42.668 del terzo trimestre 2017. La
densità delle imprese, in provincia di Varese, risulta elevata in rapporto all’estensione del
territorio: a metà 2018 erano presenti 51,36 imprese ogni chilometro quadrato (51,8 nel
2017), dato molto superiore alle 34,1 del valore regionale e alle 17,1 del valore nazionale. In
provincia di Como, nel 2018, la densità delle imprese è pari a 33,4 per chilometro quadrato,
sostanzialmente invariata rispetto al 2017.
Tabella 4: Posizioni Assicurative Territoriali (PAT) distribuite per Comparti - ATS
Insubria (fonte Flussi INAIL, ultimo aggiornamento)

                                       2012         2013     2014      2015       2016
        01 Agrindustria e pesca        1.413        1.420   1.451      1.488      1.583
        02 Estrazioni minerali           28            27     25         27        26
        03 Industria Alimentare        1.108        1.092   1.088      1.068      1.057
        04 Industria Tessile           3.327        3.273   3.186      3.099      3.014
        05 Industria Conciaria           93            86     78         70        66
        06 Industria Legno             2.575        2.530   2.465      2.388      2.338
        07 Industria Carta             1.061        1.020     990       988        960
        08 Industria Chimica e
                                       1.066        1.052   1.026      1.010       997
        Petrolio
        09 Industria Gomma              168           172     176       169        167
        10 Ind.Trasf. non
                                        478           457     460       440        423
        Metalliferi
        11 Industria Metalli            158           158     157       154        148
        12 Metalmeccanica              7.427        7.243   7.140      7.039      6.908
        13 Industria Elettrica         1.047        1.022   1.021       995        976
        14 Altre Industrie             1.934        1.892   1.834      1.799      1.738
        15 Elettricita Gas Acqua         71            70     70         64        67
        16 Costruzioni                 21.575     20.859    20.373    20.006     19.685
        17 Commercio                   10.657     10.522    10.201    10.036      9.946
        18 Trasporti                   2.845        2.750   2.698      2.690      2.641
        19 Sanita'                     2.656        2.706   2.747      2.821      2.909
        20 Servizi                     38.868     38.651    38.212    38.069     37.941
                   Totale              98.555     97.002    95.398    94.420     93.590

                                                                                               14
Tabella 5: Dipendenti Totali distribuiti per Comparti - ATS Insubria (fonte Flussi
INAIL, ultimo aggiornamento)

                                               2012      2013      2014      2015      2016
     01   Agrindustria e pesca                1.649     1.634     1.622     1.612     1.611
     02   Estrazioni minerali                   218       209       196       201       202
     03   Industria Alimentare                6.521     6.846     7.049     6.675     6.852
     04   Industria Tessile                   22.887    22.316    22.040    21.539    20.728
     05   Industria Conciaria                   446       445       434       420       420
     06   Industria Legno                     9.514     9.294     9.085     8.696     8.799
     07   Industria Carta                     6.778     6.998     6.795     6.828     6.792
     08   Industria Chimica e Petrolio        17.555    16.617    16.376    16.357    17.161
     09   Industria Gomma                     1.779     1.726     1.713     1.670     1.682
     10   Ind.Trasf. non Metalliferi          2.924     2.718     2.566     2.172     2.168
     11   Industria Metalli                   3.697     3.682     3.543     3.797     3.766
     12   Metalmeccanica                      46.465    45.514    45.364    47.193    46.851
     13   Industria Elettrica                 7.524     7.402     7.292     7.703     7.803
     14   Altre Industrie                     7.882     7.697     7.593     8.043     8.072
     15   Elettricita Gas Acqua                 653       659       617       520       513
     16   Costruzioni                         41.308    39.230    37.971    38.291    36.957
     17   Commercio                           29.936    29.822    28.933    33.209    33.908
     18   Trasporti                           11.526    11.569    11.516    11.651    11.654
     19   Sanita'                             28.111    28.388    28.692    31.887    33.085
     20   Servizi                             158.82    159.84    159.67    176.80    176.49
                                                 1         8         9         5         8
                                              406.19    402.61    399.07    425.27    425.52
     Totale
                                                 0         1         3         0         0

In ATS Insubria più del 50% delle Aziende appartengono al settore terziario e ad altri servizi.
La realtà locale risulta ancora altamente industrializzata, con una prevalenza di aziende in
settori ad alto rischio (lavorazione dei metalli, lavorazione del legno, tessile, industria chimica,
lavorazione della gomma-plastica, edilizia). Le costruzioni e l’industria, classificate
storicamente settori ad alto rischio, meritano un controllo, che proseguirà con i Piani Mirati di
Prevenzione. L’analisi dei dati Istat relativi alle forze di lavoro 2017 (Tab. 5 - ultimo dato
disponibile Camera di Commercio Varese) evidenzia qualche segnale di miglioramento della
situazione del mercato del lavoro. Il tasso di occupazione a Varese è salito dal 65,3 del
2016 al 67,6 del 2017, mentre a Como è del 64,8 con variazione non significativa rispetto al
2016. In provincia di Varese il tasso di disoccupazione ha registrato un calo seppure
limitato, passando dall’8,2% del 2016 al 6,5% del 2017. In provincia di Como il tasso di
disoccupazione è invece in lieve risalita, con passaggio dal 7,4% nell’anno 2016 al 8,4%
del 2017. Nel confronto regionale, in termini di tasso di disoccupazione, la provincia di Como
risulta lievemente sopra la media lombarda (8,4% Como; 6,4% Lombardia) mentre la
provincia di Varese è sostanzialmente in linea (6,5%).Significativo indicatore congiunturale è
l’andamento della Cassa Integrazione Guadagni (ordinaria + straordinaria + in deroga,
quest’ultima non più prevista nel corso del 2018): in provincia di Varese 5.182.942 ore
autorizzate nel periodo gennaio-settembre 2018 rispetto alle 5.404.070 autorizzate nel periodo
gennaio-settembre 2017 (T var% -4,99); in provincia di Como la variazione (T var%),
relativamente alla CIG ordinaria è di -20,27%.

                                                                                                 15
La Rete dell’offerta sanitaria locale

                                                                                                                  Centro
                                                     Laborat
                                                                                           Neuro                Procreaz.
                              Strutture               ori più
                                                                  Diagnosti              Psichiatri    Diali    Medicalme
                  Distret   Pubbliche/Pri   Attività   punti                  Psichiat
  Tipologia                                                         ca per               a Infanzia    si e         nte
                  to ATS       vate a       clinica prelievo                    ria
                                                                  immagini                Adolesce     CAL       Assistita
                              contratto               extra
                                                                                            nza                 (PMA) I o
                                                        lab
                                                                                                                 II livello
                                            6osped     7 + 10        7        2 SPDC       1 Day         2       1 PMA II
                                               ali,     punti                             Hospital     Dialis
                            Pubbliche       1 solo     prelievo                          Osp. F. del     i
                                             riabil.                                       Ponte         3
                  Sette                                                                                 CAL
                  Laghi                         1         3          3
                                            ospedal
                            Private a
                                               e,
                            contratto
                                             2 solo
                                             riabil.
                                                4       4+ 2         4        3 SPDC                     2       2 PMA I
                                            ospedali    punti                                          Dialis
    Presidi                 Pubbliche                  prelievo                                          i
  ricovero e      Valle                                                                                  3
 cura acuti e     Olona                                                                                 CAL
 riabilitativi                                 2        2+2          2                                   1
                            Private a
                                            ospedali    punti                                          Dialis
                            contratto
                                                       prelievo                                          i
                                                3                             3 SPDC                     1
                                            ospedali   3 + 10                                          Dialis
                            Pubbliche           ,       punti        5                                   i       1 PMA II
                                             1 solo    prelievo                                          3
                                             riabil.                                                    CAL
                  Lariano
                                                3
                                            ospedali   3 + 16
                            Private a
                                                ,       punti        4
                            contratto
                                             3 solo    prelievo
                                             riabil.
                            Pubbliche          19
                  Sette                       14        3+7          13                                          4 PMA I
                  Laghi     Private a
                                                        punti
                            contratto
                                                       prelievo
                            Pubbliche          7
  Ambulatori
                  Valle                       15        3+9          13                                          3 PMA I
 territoriali e             Private a
                  Olona                                 punti
  laboratori                contratto
                                                       prelievo
                            Pubbliche          8
                  Lariano                               1+5                                  2                   2 PMA II
                            Private a
                                              14        punti        3
                            contratto
                                                       prelievo
                          Pubbliche                                              5
                  Sette
                  Laghi   Private a                                             17           4
                          contratto
                          Pubbliche                                              3
  Strutture       Valle
 residenziali     Olona   Private a                                              2
                          contratto
                          Pubbliche                                              5
                  Lariano Private a
                                                                                13           2
                          contratto
                          Pubbliche                                              4
                  Sette
                  Laghi   Private a                                              1           2
                          contratto
  Strutture               Pubbliche                                              5
                  Valle
 semiresiden              Private a                                              1           1
                  Olona
     ziali                contratto
                          Pubbliche                                              4
                  Lariano Private a
                                                                                 1           3
                          contratto

                                                                                                                         16
Assistenza sanitaria territoriale e Farmacie

  Medici di Assistenza Primaria (MAP)            924
  Pediatri di Famiglia (PdF)                     185
  Farmacie                                       398

Mappatura territoriale dei Centri per il trattamento dell’obesità

                     CENTRI PER IL TRATTAMENTO DELL'OBESITA' DISTRETTO LARIANO

                   PRESIDI             DENOMINAZIONE CENTRO PER TRATTAMENTO                       RECAPITI
          ENTE
                   OSPEDALIERI         OBESITA'                                                  TELEFONICI

                                       Centro di riferimento per lo Studio, la Diagnosi e la
                     P.O. S. ANNA S.
                                           Terapia dell’Obesità - Centro di eccellenza
                      FERMO DELLA                                                              Tel. 031/5859497-
                                         accreditato SIO                         (U.O.C.
                     BATTAGLIA VIA                                                                  5859324
                                        Endocrinologia e Diabetologia - U.O.S Nutrizione
                       RAVONA 20
                                                         clinica e obesità)
   ASST LARIANA

                                        Ambulatorio di Medicina nutrizionale e chirurgia
                       P.O.CANTU'                                                               tel.031/799454
                                        dell'Obesità        (U.O.C. Psicologia Clinica)

     OSPEDALE                             Ambulatorio Malattia Celiaca e Obesità (UOC
                     P.O. DI COMO                                                               Tel.031/324950
     VALDUCE                                          Gastroenterologia)

     OSPEDALE
      SACRA
                                        Centro multidisciplinare di eccellenza per la cura
     FAMIGLIA         P.O. di Erba
                                                           dell’Obesità
     FATEBENE                                                                                  Tel.031/638361 -
     FRATELLI                                                                                       638355
                                        Ambulatorio per il trattamento multidisciplinare
     ISTITUTI                             dell'obesità       (UOC Gastroenterologia e
                      P.O. di COMO
   CLINICI VILLA                        Endoscopia Digestiva in collaborazione con UOC
      APRICA                                               Chirurgia)

                                                                                                                  17
CENTRI TRATTAMENTO OBESITA' DISTRETTO SETTELAGHI

   ENTI           PRESIDI         DENOMINAZIONE CENTRO PER TRATTAMENTO               RECAPITI
 SANITARI       OSPEDALIERI                     OBESITA'                            TELEFONICI

                                      AMBULATORIO PER LA DIAGNOSI E CURA
                                                                                   0332/278325-
                                      DELL'OBESITA'                 (S.C.
                                                                                      393173
                                               ENDOCRINOLOGIA)

                                  AMBULATORIO PRE E POST-CHIRURGIA BARIATRICA
                                                                                   0332/278325-
                                            (S.C. ENDOCRINOLOGIA)
                                                                                      393173
                                           AMBULATORIO PER OBESITA'
                                                                                    0332/278594
                                           (S.C. MEDICINA GENERALE 2)

              P.O. OSPEDALE DI     AMBULATORIO DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
              CIRCOLO - VARESE      ALIMENTARE - INDICAZIONI ALLA CHIRURGIA     Attività di
              VIALE BORRI 57                       BARIATRICA                   consulenza
                                           (S.C. PSICOLOGIA CLINICA)            specialistica di
                                                                                secondo livello

ASST SETTE
                                     AMBULATORIO DI CHIRURGIA BARIATRICA
  LAGHI
                                          (S.C CHIRURGIA GENERALE)
                                                                                Attività al momento
                                                                                sospesa nell'ambito
                                                                                di una
                                                                                riorganizzazione
                                                                                aziendale in corso

                                  AMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE DI OBESITA' E
                                    CHIRURGIA BARIATRICA ( S.C. CHIRURGIA        Tel. 0331 817900
                                   GENERALE, MEDICINA e SERVIZIO DIETETICO)

                 P.O. TRADATE      AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA DELL'ADULTO       Tel. 0331 817312
                                    AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA PEDIATRICA       Tel. 0331 817416
                                        AMBULATORIO OBESITA' PEDIATRICA          Tel. 0331 817416
                                            AMBULATORIO DIETISTICO               Tel. 0331 817224

                                     AMBULATORIO DI CHIRURGIA BARIATRICA E
                  P.O. LUINO                                                      Tel.0332/539307
                                                   OBESITA'

 RESIDENZA
 SANITARIA    VILLA MIRALAGO DI   CENTRO DI CURA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
                                                                                  Tel.0332/920275
COMUNITARIA   CUASSO AL MONTE                     ALIMENTARE
ACCREDITATA

                                                                                                   18
CENTRI PER IL TRATTAMENTO DELL'OBESITA' ASST DELLA VALLE OLONA
     ENTI          PRESIDI        DENOMINAZIONE CENTRO PER TRATTAMENTO                    RECAPITI
   SANITARI      OSPEDALIERI                    OBESITA'                                 TELEFONICI
                                    Centro per diagnosi e cura dell' Obesità e della   Tel. 02/96132019-
                 P.O. SARONNO
                                     malnutrizione       (UOC Medicina Interna)                426

                  P.O. SOMMA         Ambulatorio di Endocrinologia Diabetologia
  ASST VALLE                                                                           Tel. 0331/751822
                  LOMBARDO                    (UOC Medicina Interna)
  OLONA

                                           Ambulatorio di Endocrinologia               Tel.0331/751225-
                 P.O. GALLARATE
                                       (SSD Malattie Endocrine- Diabetologia)                 291

Mappatura dei Servizi territoriali per il trattamento del tabagismo

                                                                                                       19
La Rete dell’offerta socio-sanitaria locale

                                                             ENTI
                                                                                                            AMBUL
                Distre                             CONSU    AUSILIA    CURE                          UCP
                          RS   C    RS   CD   CS                                RIABILITAZ   HOSPI          / DAY   A    SE
    Tipologia    tto                                LT.       RI      INTERME                        DOMI
                          A    DI   D    D    S                                    IONE       CE            HOSPI   DI   RT
                 ATS                               FAMIL.   DIPEND      DIE                          CIL
                                                                                                             TAL
                                                             ENZE
                Sette     37   8
                Laghi
                Valle     21   1
  ANZIANI
                Olona          0
                               1
                Lariano   46
                               3
                Sette               7    10   5
                Laghi
  DISABILI      Valle               0    11   1
                Olona                         3
                Lariano             7    13   8
                Sette                                                   2           4
                Laghi
  RIABILITAZ    Valle                                                   1           2
  IONE          Olona
                Lariano                                                 1           4
             Sette                                   6
             Laghi
  CONSULTOR Valle                                    7
  I FAMIGLIA Olona
                Lariano                             11
                Sette                                         10                                                         4
                Laghi
  DIPENDENZ     Valle                                         3                                                          3
  E             Olona
                Lariano                                       8                                                          3
                Sette                                                                         3       4       3
                Laghi
  CURE          Valle                                                                         2       7       0
  PALLIATIVE    Olona
                Lariano                                                                       3       8       4
                Sette                                                                                               1
                Laghi                                                                                               3
  DOMICILIA     Valle                                                                                               1
  RI            Olona                                                                                               3
                Lariano                                                                                             7

Mappatura dei Comuni con Gruppi di Cammino attivi

  COMUNI: BESNATE, ARSAGO SEPRIO, GALLARATE, ISPRA, GORLA MINORE, SESTO CALENDE, TRADATE,
  BESOZZO, CASSANO MAGNAGO, BUGUGGIATE, MALNATE, BUSTO ARSIZIO, VARESE (FRAZ. VALLE
  OLONA, FRAZ. BIUMO SUPERIORE), SAMARATE, JERAGO CON ORAGO, AROSIO, CARBONATE,
  CERNOBBIO,  CUCCIAGO, ERBA, SAN FERMO, LIPOMO, LOMAZZO, LURATE CACCIVIO, MERONE,
  OLGIATE COMASCO, VILLA GUARDIA

                                                                                                                         20
Il contesto scolastico e della formazione

La rete delle scuole è estremamente ricca su tutto il territorio.
Di seguito le tabelle con i dati numerici per tipologia di scuole presenti sul territorio e la
numerosità degli alunni.
In provincia di Varese le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado sono 863;
71 sono gli Istituti Comprensivi che coordinano le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di
primo grado statali.
In provincia di Como le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado sono 624;
49 sono gli Istituti Comprensivi.

Il totale della popolazione scolastica supera i 200.000 studenti.

                Tipologia    di   Numero          N. Istituti     N.stimato
                Scuola            istituti        Como            studenti
                                  Varese
                     Scuole             285             218           37.000
                  dell’infanzia
                     Scuole            238              191           68.500
                    Primarie
                     Scuole            124              88            41.500
                 secondarie di
                  primo grado
                      Licei             68              44
                     Istituti           53              25            67.000
                     Tecnici
                     Istituti           28              12
                 Professionali
                     Scuole             9                5
                 Professionali
                   Regionali

Formazione universitaria

Sul territorio sono inoltre presenti l’Università dell’Insubria con sede centrale a Varese e
sede staccata a Como e un’Università privata ad indirizzo economico-amministrativo a
Castellanza in provincia di Varese. A Como è inoltre presente un polo periferico del
Politecnico di Milano.

Servizi educativi per l’infanzia

Sono presenti sul territorio complessivamente 321 asili nido e servizi educativi per la
prima infanzia (micronidi, nidi famiglia) di cui 210 nel territorio di Varese e 111 nel territorio
di Como.

                                                                                               21
1b)  DIFFUSIONE             DI      FATTORI        DI     RISCHIO         INDIVIDUALE           DI     TIPO
COMPORTAMENTALE

Indagine sull’alimentazione del lattante - anno 2016: i dati del territorio

Nell’anno 2016 il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria ha attivato
un’indagine     conoscitiva    campionaria    sull’alimentazione  del    lattante   mediante    la
somministrazione di un questionario strutturato e anonimo in collaborazione con le ASST Sette
Laghi, Valle Olona e Lariana, rivolto alle mamme che si sono recate nei Centri Vaccinali per la
prima dose (neonati entro i 4 mesi), la seconda dose (tra i 4 e 6 mesi) e la terza dose (entro
l’anno), per un totale di 881 mamme: 482 per area di Varese e 399 per area di Como.
Il questionario è stato impostato in analogia all’ultima indagine eseguita nell’anno 2012 su
scala regionale.
Dall’indagine è emerso che in tutto il territorio dell’ATS è in aumento la pratica
dell’allattamento materno (versus non allattamento) di almeno il 5% a tutte le dosi
vaccinali rispetto al dato 2012, con una crescita maggiore (più 8-10%) alla terza dose
vaccinale. Nello specifico le mamme che allattano sono:
· alla prima dose il 76% a Como e il 69,6% a Varese, dato ATS 72,5%
· alla seconda dose il 68,8% a Como e il 56,8% a Varese, dato ATS 62,5%
· alla terza dose il 42,1% a Como e il 39,9% a Varese, dato ATS 40,9%
Emergono in generale differenze nei tassi di allattamento nei primi sei mesi di vita tra le due
aree territoriali dell’ex ASL di Como e di Varese.
Per quanto concerne l’allattamento al seno esclusivo*, si rileva che alla:
· prima dose c’è stato un positivo aumento del 13% per Varese (54,9%) e del 10% per Como
(62,4%) rispetto il 2012, il dato ATS (58,2%) è superiore al dato regionale del 2012 (47,3%)
· seconda dose, seppur con una crescita del 10% per Como (34,8%) e del 4% per Varese
(14,2%) rispetto il 2012, vi è un abbandono del 28% per la provincia di Como e del 40% per il
territorio di Varese rispetto alla prima dose; il dato ATS (24%) è inferiore al dato regionale del
2012 (27%)
· terza dose il dato è uguale per i due territori (0,7%) ed è invariato per Varese mentre è
leggermente sceso per Como (da 1,1 a 0,7%), il dato ATS (0,7%) è inferiore al dato regionale
del 2012 (1,2%).

*ALLATTAMENTO    AL SENO ESCLUSIVO: il lattante riceve solo latte materno, dalla madre o da una balia, o latte
materno spremuto o di banca, e nessun altro liquido o solido, ma può ricevere gocce o sciroppi di vitamine,
supplementi minerali o farmaci, soluzioni reidratanti orali.

DATI ALLA PRIMA DOSE VACCINALE ( tra i 2 e i 3 mesi):

Si segnala che alla 1° dose i tassi di allattamento al seno diminuiscono con l’aumentare dell’età
della madre (59% sopra i 40 anni, contro il 72% dai 21 ai 40 anni, e 100% fino a 20 anni),
non ci sono differenze significative per il titolo di studio, l’occupazione ed il numero di figli.
Fra le 67 mamme che hanno interrotto l’allattamento il 55% lo ha fatto entro il primo mese in
particolar modo nelle prime settimane, il 26% entro i due mesi e il 10% entro i tre mesi.

                                                                                                           22
Le motivazioni riferite dalle mamme sono prevalentemente la carenza di latte (65%), problemi
al seno (ragadi, ingorgo, mastite, attaccamento, suzione) 15%, motivi psicologici quali paura,
stanchezza, stress, rifiuto (5%), organizzativi e indicazioni alla dimissione 3%, le risposte
plurime sono il 13%.
I motivi riferiti dalle madri che dichiarano di non aver mai allattato sono in ordine decrescente:
carenza di latte, motivi organizzativi, psicologici, esperienza negativa col primo figlio,
indicazioni alla dimissione, rientro al lavoro (una frontaliera); tra queste madri ci sono due
straniere che non hanno ricevuto informazioni sull’allattamento e a chi rivolgersi in caso di
bisogno.
Le madri che non allattano e che hanno interrotto (tot. 81) hanno prevalentemente un età tra i
31 e 40 anni (58%), un diploma di scuola superiore (44%), un figlio (44%), due figli (35%).
I bisogni segnalati dalle mamme sono stati: avere un maggior supporto dopo la nascita, più
attenzione in ospedale, indicazioni chiare sulla posizione corretta per allattare, come prevenire
e gestire i problemi collegati quali ragadi, mastite, ecc.. inoltre hanno segnalato in alcuni casi
informazioni non coerenti tra gli operatori.

Il 93% delle mamme dichiara di aver ricevuto informazioni sull’allattamento al seno; l’87%
ritiene siano state sufficienti.
Per avere un sostegno all’allattamento le mamme si sono rivolte, in caso di necessità, al punto
nascita ( 41%), al consultorio familiare ( 21%), a familiari e amici (18%), ad una ostetrica a
domicilio ( 7%), al Pediatra ( 6%).

DATI ALLA SECONDA DOSE VACCINALE (tra i 4 e 6 mesi)

Fra le 85 mamme che hanno interrotto l’allattamento il 38% lo ha fatto entro il primo mese, il
25% entro i due, il 21% entro i tre, il 6% entro i quattro e 12% entro i cinque mesi.
Le motivazioni riferite dalle mamme sono prevalentemente la carenza di latte 73%, problemi al
seno (ragadi, ingorgo, mastite, attaccamento, suzione) 13%, motivi psicologici quali paura,
stanchezza, stress, rifiuto 9%, le risposte plurime sono il 18%.

DATI ALLA TERZA DOSE VACCINALE (tra i 7 e 12 mesi)

                                                                                               23
In questa fascia d’età del lattante si evidenzia il maggior incremento di tasso di
allattamento rispetto il 2012: + 8% a Como e + 11% circa a Varese; in particolare si
nota un positivo incremento del proseguimento dell’allattamento al seno predominante (+
2,5% a Varese) e dell’allattamento complementare (+ 8% in entrambi i territori); invariato
invece a Varese e diminuito a Como il tasso di allattamento esclusivo.

Informazioni sul fumo in gravidanza e in presenza del bambino

Sul campione completo di 881 mamme, 191 (22%) hanno dichiarato che fumavano prima della
gravidanza.
49 mamme su 191 pari al 26% delle mamme fumatrici prima della gravidanza hanno
dichiarato di non aver smesso di fumare in gravidanza.
Su 142 mamme che hanno smesso in gravidanza, un positivo 71% non ha più ripreso
a fumare mentre l’11% ha ripreso subito nei primi 2 mesi di vita del bambino e il
27% fra i 3 e 6 mesi.

Sorveglianza nazionale “OKkio alla Salute”

ATS Insubria ha aderito alla raccolta dati del programma ministeriale “OKkio alla Salute”
prevista per l’anno 2019, nato all’interno del progetto “Sistema di indagini sui rischi
comportamentali in età 6-17 anni” promosso e finanziato a fine 2007 dal Ministero della
Salute/CCM.
Il programma è coordinato dall’ISS in collaborazione con le Regioni, il MIUR e l’INRAN ed è
parte del progetto dell’OMS/Europa Childhooh Obesity Surveillance Iniziative.
L’obiettivo di “OKkio alla Salute” è quello di creare una banca dati di peso e altezza, abitudini
alimentari, stile di vita (esercizio fisico e sedentarietà) su un campione statisticamente
rappresentativo di bambini frequentanti le classi terze elementari tramite indagini campionarie
con cadenza triennale all’interno delle scuole primarie italiane. Lo scopo del progetto è anche
quello di valutare le eventuali iniziative scolastiche favorenti la sana alimentazione e l’attività
motoria al fine di promuovere stili di vita salutari.
I dati emersi dall’ultima rilevazione (2016) mostrano che il 23% dei bambini italiani di età
compresa tra gli 8 e i 9 anni era in sovrappeso e l’11% era obeso in base ai cut-off IOTF.
Questi risultati rivelano una situazione allarmante e la necessità di intervenire con progetti di
promozione di sani stili di vita rivolti ai bambini e ai genitori. L’indagine all’interno di ATS
Insubria prevista per l’anno 2019 permetterà di aggiornare i dati locali relativamente alle
abitudini alimentari e allo stile di vita dei bambini frequentanti le classi terze elementari.
I risultati saranno pubblicati sul sito aziendale e condivisi con i pediatri di famiglia, gli Uffici
scolastici territoriali e la rete delle scuole che promuovono salute, i Comuni per pianificare
interventi mirati di promozione della salute

Studio HBSC su abitudini e comportamenti a rischio negli adolescenti

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla
salute in ragazzi di età scolare), è uno studio multicentrico internazionale (www.hbsc.org)
svolto in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per
l'Europa (www.who.int/about/regions/euro/en/index.html). La ricerca vuole aumentare la
comprensione sui fattori e sui processi che possono influire sulla salute degli adolescenti.
L'Italia è entrata a far parte di questo studio nel 2000 partecipando all’indagine 2001/2002. Le
fasi di Data Collection si svolgono ogni quattro anni sulla base di un protocollo multidisciplinare
comune sviluppato ed aggiornato dal gruppo di ricerca internazionale con la partecipazione di
ricercatori da ognuno degli stati membri. L'ultima indagine 2014 è stata effettuata su un
campione rappresentativo nazionale comprendente adolescenti di tutte le regioni, per un totale
                                                                                                 24
di circa 65.000 ragazzi/e. La popolazione target dello studio HBSC sono i ragazzi e ragazze in
età scolare (11, 13 e 15 anni). Questa fascia di età rappresenta l’inizio dell’adolescenza, una
fase di forti cambiamenti sia a livello fisico che emozionale, ma anche il periodo della vita in cui
vengono prese importanti decisioni riguardanti la salute e la carriera futura (scolastica e
lavorativa). L’obiettivo principale dello studio è quello di aumentare la capacità di
comprensione delle dinamiche di salute e di benessere negli adolescenti e di utilizzare i risultati
ottenuti dall’indagine per orientare le pratiche di promozione di salute e le politiche rivolte ai
giovani sia a livello nazionale che internazionale.

SINTESI DEI PRINCIPALI DATI DELLO STUDIO HBSC 2014 (DATI NAZIONALI E REGIONALI)

Attività fisica e comportamenti sedentari

Secondo l’OMS i livelli raccomandati di attività fisica per i giovani (5-17 anni) includono il
gioco, lo sport, i trasporti, la ricreazione e l’educazione fisica nei contesti familiari, scolastici e
di comunità, in modo da accumulare quotidianamente almeno 60 minuti di attività motoria
moderata-intensa. Nello studio HBSC Italia del 2014, per rilevare il tempo dedicato all’attività
fisica svolta, ai ragazzi viene chiesto di riflettere sull’ultima settimana pensando a quanto
tempo sia stato dedicato ad attività fisica moderata o intensa. Nel contesto regionale lombardo
i risultati dell’indagine fanno notare come la percentuale di ragazzi che dichiara di non
praticare alcuna attività fisica cresca dal 2,5% negli undicenni, al 5,2% nei tredicenni per
raggiungere il 7,8% nei più grandi, rilevando, quindi, che la quantità di attività fisica dichiarata
diminuisce, con regolarità, in entrambi i sessi all’aumentare dell’età, che comunque risulta
sempre più diffusa tra i maschi. Tuttavia, rispetto al 2010, cresce il numero dei ragazzi che
svolge un’attività fisica (un’ora di attività più di tre giorni a settimana) in tutte le fasce d’età.
Per misurare la sedentarietà, invece, l’indagine è stata arricchita da alcune domande sui
comportamenti più frequenti, il tempo trascorso davanti alla televisione e al computer e/o
giochi elettronici. A livello nazionale l’analisi dei dati sulla frequenza di comportamenti
sedentari ha sottolineato che in tutte le fasce di età aumenta la percentuale di adolescenti che
passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet (aumento più
sensibile tra le ragazze, in particolare le undicenni passano da essere l’8,7% nel 2010 al 16,5%
nel 2014), mentre è in diminuzione il numero dei ragazzi che trascorrono tre o più ore al
giorno davanti alla TV, in particolare tra i quindicenni (maschi da 36,9% nel 2010 a 30,6% nel
2014 - femmine da 35,8% nel 2010 a 26,1% nel 2014). Premesso che le linee guida
internazionali raccomandano di non superare due ore al giorno dedicate a guardare lo schermo
(TV, videogiochi, computer, internet), è opportuno sottolineare che in Lombardia il 26,8% degli
studenti supera questa indicazione. In particolare, la percentuale è pari a 22,8% per gli
undicenni, a 30,3% per i tredicenni e a 27,7% per i quindicenni. Per quanto riguarda le
differenze di genere, il 28% dei maschi e il 25,4% delle femmine dichiara di passare più di 2
ore al giorno davanti alla televisione. Differenze di genere più marcate si riscontrano nell’uso
dei videogiochi: 22,7% dei maschi e il 16,5% delle femmine dichiarano di trascorrere più di 2
ore al giorno con i videogiochi e la maggior parte delle ragazze giocatrici si intrattiene solo per
mezz’ora al giorno. Infine, un ampio utilizzo dei media riguarda l’accesso a internet. Questo
può avvenire tramite diversi dispositivi, quali computer, tablet o smartphone, e con diverse
finalità, come ad esempio comunicare con gli altri, accedere ai social network, fare i compiti o
navigare. Complessivamente il 26,8% degli studenti trascorre più di 2 ore al giorno in internet.
Le percentuali nelle tre fasce di età sono pari a 13,9% per gli undicenni, a 30,3% nei
tredicenni e a 39,5% per i quindicenni. L’incremento di uso tra gli 11 e i 13 anni è molto
consistente ed è dovuto probabilmente all’accesso a nuovi dispositivi portatili come
smartphone con connessioni internet o tablet, il cui uso è forse ancora limitato per gli
undicenni.

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Abitudini alimentari

Lo studio HBSC rileva alcune abitudini alimentari, con particolare riferimento alla colazione e
alla variabilità della dieta in termini di alimenti fortemente raccomandati (quali frutta e
verdura) e sconsigliati ( quali dolci e bevande zuccherate) assunti durante la giornata. Inoltre,
per poter valutare lo stato ponderale, vengono raccolti dati auto-riferiti sulle misure
antropometriche (peso e altezza), tramite i quali è possibile calcolare l’Indice di Massa
Corporea (IMC). I dati di HBSC Italia del 2014 mostrano che a livello nazionale si consta,
rispetto alla precedente rilevazione del 2010, una diminuzione della percentuale di ragazzi in
sovrappeso in tutte le fasce d’età. La diminuzione è particolarmente evidente tra gli undicenni
(dal 23,3% al 19% nei maschi e dal 17,1% al 13,5% nelle femmine). Anche per quanto
riguarda l’obesità si osserva un lieve calo, più evidente nei tredicenni (dal 4,5% al 3,3% nei
maschi e dal 2,4% al 1,3% nelle femmine). In Regione Lombardia l’84% degli studenti risulta
essere normopeso, 12,6% sovrappeso e il 3,3% sottopeso. Rispetto alle tre fasce di età
indagate si differenziano i tredicenni tra i quali sono meno diffusi i sottopeso ma sono più
frequenti i sovrappeso: il 14,2% risulta essere sovrappeso o obeso. Per quanto riguarda le
differenze di genere, emergono dinamiche differenziate nelle tre fasce di età. I sottopeso sono
maggiormente diffusi tra le femmine rispetto ai maschi. In particolare, le percentuali più alte si
riscontrano tra le undicenni e quindicenni. Nel primo caso si potrebbe trattare di motivi
fisiologici legati alla crescita; nel secondo potrebbero, invece, riflettere problemi alimentari di
percezione corporea. I sovrappeso, al contrario sono più diffusi tra i maschi in tutte e tre le
fasce di età; il problema è particolarmente accentuato per i tredicenni.
Altra rilevazione di notevole importanza riguarda le abitudini alimentari: frequenza e regolarità
dei pasti, consumo di frutta e verdura e consumo di dolci e bevande gasate. Dall’analisi dei dati
è emerso quanto segue:
      Nonostante a livello nazionale, rispetto al 2010, la percentuale dei consumatori di frutta
         e verdura è aumentata in tutte le classi di età e in entrambi i sessi, i valori permangono
         comunque bassi e lontani dai consumi raccomandati ( 5 porzioni giornaliere). In
         Lombardia la frutta viene consumata almeno una volta al giorno solo dal 38,1% degli
         studenti e la verdura dal 31,5% degli intervistati. Per quanto riguarda le differenze tra
         le fasce di età i quindicenni sembrano avere un’attenzione maggiore alla propria
         alimentazione: a 11 anni il 39,4% mangia tutti i giorni frutta e il 28,8% la verdura, a 13
         anni le percentuali sono rispettivamente pari a 34,9% e 30,6% e a 15 anni a 40,1% e
         36%. Tra maschi e femmine, invece sono le ragazze a sembrare più attente, come si
         evince anche dai risultati del panorama nazionale.
      premesso che la colazione rappresenta uno dei pasti principali con cui garantire circa il
         20% dell’introito calorico quotidiano, solo il 64,4% dei ragazzi intervistati ha dichiarato
         di fare colazione tutti i giorni della settimana, mentre il 21,1% ha dichiarato di non farla
         mai. Questa percentuale aumenta nel corso del tempo: a 11 anni non fa mai colazione il
         14,8% degli studenti, a 13 anni il 22,9% e a 15 anni il 27,3%.
      In merito al consumo di bevande zuccherate (5-6 giorni a settimana o più) I dati di
         Regione Lombardia rispecchiano l’andamento nazionale, ossia quello di un fenomeno in
         calo. Il 29,9% degli studenti lombardi ha dichiarato di berle meno di una volta alla
         settimana. Tuttavia, la frequenza d’uso rimane ancora alta: in media le bibite vengono
         consumate 2 giorni alla settimana e il 15,7% degli intervistati le beve tutti i giorni.
         Anche in questo caso le femmine si mostrano più attente dei loro coetanei maschi.

Comportamenti a rischio in adolescenza

L’iniziazione dei giovani al fumo e all’utilizzo di altre sostanze avviene per lo più in adolescenza
e nell’ambito del gruppo che, a questa età, acquisisce sempre maggiore importanza. I
fenomeni di abuso hanno sulla salute un impatto ampiamente documentato: da quelli
immediati come la mortalità per incidenti a quelli a distanza nel tempo come le patologie
tumorali. La riduzione del consumo di sostanze è quindi, per l’OMS, fra gli obiettivi prioritari nel
XXI secolo in tema di promozione della salute.
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