Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria

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Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4

       Valutazione
        di Health
 Technology Assessment
sulla loxapina inalatoria

                                      AUTHORS’ AFFILIATIONS
Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti, Marta Marino, Anna Maria Ferriero, Maria Luisa di Pietro
       Istituto di Sanità Pubblica - Sezione Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

                                           Andrea Melani
          Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Policlinico S. Maria alle Scotte, Siena

                                          Andrea Belisari
    Fondazione Charta Center for Health Associated Research & Technology Assessment, Milano

                                       Lorenzo G. Mantovani
Centro di Studio e Ricerca sulla Sanità Pubblica (CESP), Università degli studi Milano-Bicocca, Monza

                                         SCIENTIC ADVISOR
                                          Prof. Luigi Janiri
                  Istituto di Psichiatria, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
                     Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Roma
Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4

     ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

II                                 CAPITOLO 1
Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria
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                    ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

Indice

    INTRODUZIONE
    INTRODUZIONE E METODOLOGIA
    Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti ...................................................................................................                 1

1   CAPITOLO 1
    EPIDEMIOLOGIA ED INQUADRAMENTO DEGLI EPISODI DI AGITAZIONE NEI PAZIENTI AFFETTI
    DA SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE
    Marta Marino, Flavia Kheiraoui ....................................................................................................                   3

2   CAPITOLO 2
    ATTUALE GESTIONE DEI PAZIENTI ED ESIGENZE INSODDISFATTE
    Anna Maria Ferriero.......................................................................................................................        12

3   CAPITOLO 3
    TRATTAMENTO DELLO STATO DI AGITAZIONE (ANTIPSICOTICI, BENZODIAZEPINE)
    E LINEE GUIDA
    Anna Maria Ferriero ......................................................................................................................        21

4   CAPITOLO 4
    LOXAPINA INALATORIA: ASPETTI DI EFFICACIA E SICUREZZA E DESCRIZIONE DEGLI
    ASPETTI ORGANIZZATIVI LEGATI ALL’UTILIZZO
    Marta Marino................................................................................................................................      28

5   CAPITOLO 5
    IL DISPOSITIVO STACCATO
    Andrea Melani ..............................................................................................................................      36

6   CAPITOLO 6
    ASPETTI ECONOMICI DELL’AGITAZIONE PSICOMOTORIA
    Andrea Belisari..............................................................................................................................     42

7   CAPITOLO 7
    LOXAPINA INALATORIA: VALUTAZIONE ETICA
    Maria Luisa Di Pietro.....................................................................................................................        50

8   CAPITOLO 8
    ELEMENTI DI SINTESI PER I PROCESSI DECISIONALI
    Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti ...................................................................................................             57

                                                      C A P IITNODLIOC E1                                                                           III
Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria
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ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

                             INDICE
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                  ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

Introduzione e Metodologia
Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti

     Tra i disturbi mentali, la schizofrenia           affetti da schizofrenia o disturbo bipolare.
e il disturbo bipolare hanno dimensioni                      La formulazione inalatoria consentirebbe
epidemiologiche, cliniche ed economiche                di fornire a livello sistemico in maniera rapida
rilevanti, poiché il loro trattamento richiede         e non invasiva il principio attivo (loxapina)
un importante ammontare di risorse in                  attraverso la nebulizzazione delle particelle in
tutto il mondo industrializzato, arrivando a           forma di aerosol, in grado di raggiungere le
rappresentare quasi il 10% della spesa sanitaria       sezioni più distali del polmone.
complessiva.                                                 Obiettivo di questo progetto è stato quello
     Tra queste, l’agitazione psicomotoria è una       di realizzare una valutazione HTA legata
sindrome trans-nosologica che si manifesta             all’introduzione di Loxapina inalatoria® nel
comunemente nei pazienti affetti da schizofrenia       contesto di cura italiano.
o disturbo bipolare, arrivando fino al 25% dei               I principi e i metodi dell’HTA sono già
pazienti schizofrenici e al 15% nei pazienti           diffusi e applicati in campo internazionale
con disturbi bipolari. Lo stato di agitazione          e nazionale e sono ormai da alcuni anni
psicomotoria è caratterizzato da un’elevata            recepiti anche nell’ambito della Sanità
complessità clinico-gestionale, diretta causa          Pubblica. L’aspetto innovativo dell’approccio di
della sua natura trans-nosografica e del fatto         HTA è rappresentato dall’utilizzo di metodi e
che possa presentarsi a livello ospedaliero non        competenze multiprofessionali, come riportato
soltanto in contesti di emergenza ma anche             nei principi della Carta di Trento ed evidenziato
in reparti di degenza e in differenti setting          nella struttura del Report riportata di seguito:
ambulatoriali. L’obiettivo primario è oltre che il           • introduzione alla problematica e
trattamento appropriato del paziente quello di                   medotologia HTA;
garantire la sicurezza del paziente stesso, del              • epidemiologia ed inquadramento degli
personale e delle altre persone potenzialmente                   episodi di agitazione nei pazienti affetti
coinvolte.                                                       da schizofrenia e disturbo bipolare;
     Tuttavia, difficilmente nella pratica clinica           • attuale gestione dei pazienti ed
e in condizioni di emergenza un modello ideale                   esigenze insoddisfatte;
di intervento risulta attuabile e spesso non vi è            • trattamento dello stato di agitazione
un approccio terapeutico del tutto univoco.                      (antipsicotici, benzodiazepine) e linee
     Tradizionalmente, la gestione farmacologica                 guida;
si avvale di tre classi di farmaci: antipsicotici di         • loxapina inalatoria: aspetti di efficacia
prima generazione, antipsicotici di seconda                      e sicurezza e descrizione degli aspetti
generazione, benzodiazepine, generalmente                        organizzativi legati all’utilizzo;
disponibili in formulazioni intramuscolare,                  • il dispositivo Staccato;
orali o sublinguali, queste ultime due meglio                • valutazione economica dell'agitazione
tollerate dai pazienti.                                          psicomotoria;
     Le indicazioni attuali sono quelle di                   • valutazione etica;
evitare, laddove possibile, la somministrazione              • elementi di sintesi per i processi
endovenosa.                                                      decisionali.
     E’ stata recentemente approvata dalle                   La valutazione è stata articolata attraverso
Autorità Regolatorie Americana ed Europea              la costituzione di un gruppo di lavoro
(FDA ed EMA) la loxapina, tradizionalmente             multidisciplinare.
disponibile        in      formulazione         per          La metodologia di valutazione HTA si
somministrazione orale ed intramuscolo, in             fonda su un approccio multidisciplinare,
formulazione in polvere inalatoria (Loxapina           multiprofessionale e multisettoriale volto alla
inalatoria®) per l’utilizzo nel trattamento acuto      disamina degli aspetti clinici, di sicurezza,
dell’agitazione lieve/moderata in soggetti adulti      di efficacia e di efficienza di una tecnologia

                                         INTRODUZIONE                                                  1
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sanitaria. L’HTA, strumento tecnico, scientifico    al divario tra le risorse limitate di cui il sistema
e culturale, si è sviluppato come un adeguato       sanitario dispone, la crescente domanda di
meccanismo decisionale per le tecnologie            salute e l’innovazione tecnologica.
sanitarie, nato per dare una risposta operativa

 2                                          INTRODUZIONE
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Epidemiologia ed inquadramento degli
episodi di agitazione nei pazienti affetti
da schizofrenia e disturbo bipolare
Marta Marino, Flavia Kheiraoui

SCHIZOFRENIA: EZIOPATOGENESI,                      la schizofrenia sembra attestarsi intorno all’1%,
DIAGNOSI E CARATTERISTICHE CLINICHE                tuttavia i valori sembrano variare dallo 0.5% al
                                                   3% a seconda degli studi [1-3].
     La Schizofrenia è un disturbo mentale              Negli ultimi decenni sono state
frequente e grave. Il termine fu coniato da E.     pubblicate dunque diverse revisioni relative
Bleuler, indicando la caratteristica essenziale    all’epidemiologia della schizofrenia e l’opinione
di un gruppo di psicosi, ossia un processo         scientifica si è modificata sotto alcuni aspetti
di dissociazione mentale (dal greco schizo -       (come ad esempio la distribuzione della
scissione e phrenos - cervello, ossia “mente       prevalenza tra i generi) [1]. Alcuni ricercatori
divisa”) che si traduce in disturbi della          sostengono che la prevalenza e l’incidenza
strutturazione del pensiero, della dinamica        non varino tra le diverse popolazioni [6,9],
affettiva e dei rapporti tra l’Io e ambiente       mentre altri rilevano una differenza di 10-13
circostante [1].                                   volte tra i vari tassi di incidenza e prevalenza
     Il DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual   [1,14]. Alcuni studi rilevano differenze nei
of Mental Disorders, 5° Ed.) [1] identifica la     tassi epidemiologici tra i vari tipi di sistemi
schizofrenia (all’interno dei “Disturbi dello      diagnostici (ad esempio ICD, CATEGO) [1],
spettro della schizofrenia e altri disturbi        mentre altri non ne rilevano [2].
psicotici”) come caratterizzata da deliri,              Una     recente     revisione    sistematica
allucinazioni, eloquio e comportamento             di letteratura condotta da van der Werf e
disorganizzati e altri sintomi che causano le      colleghi ha calcolato il tasso di incidenza della
disfunzioni in ambito sociale o lavorativo. Per    schizofrenia sulla base di studi pubblicati dal
una corretta diagnosi, i sintomi devono essere     1950 al 2009, mostrando tassi di incidenza
presenti per almeno sei mesi ed includere          specifici per età e sesso. I risultati mostrano
almeno un mese di sintomi attivi, nonché           robuste differenze di genere, con un rischio di
essere presenti in numero pari a 2 o superiore     1.15 volte superiore nel genere maschile (95%
(nel DSM-IV la soglia era pari a 1).               CI 1.00–1.31), con picco nella classe di età 20-29
     La Linea Guida del National Institute         anni. Nel genere femminile si evidenziano due
for Health and Care Excellence relativa alla       picchi di incidenza, nelle classi 20-29 anni e
schizofrenia descrive questa patologia come “la    30-39 anni ed un rischio relativo aumentato
forma di disturbo psicotico più diffusa”, con      rispetto al genere maschile nella classe di età
un’incidenza annuale stimata tra 11/100.000        50-70 anni [1].
(intervallo: 7–17 ogni 100.000) e 24/100.000            Nelle donne si osserva quindi la tendenza
(intervallo: 7–52 ogni 100,000) [1]. Numerosi      a sviluppare la malattia in età più avanzata.
gli studi di letteratura scientifica che stimano   Nel nostro Paese vi sono circa 245.000 persone
i tassi di incidenza annuale di tale patologia,    che soffrono di questo disturbo. Coloro che
che oscillano in un range ampio di valori          si ammalano appartengono a tutte le classi
compreso tra 7 e 54 per 100.000 [1-5]. Così        sociali e dunque tale patologia non sembra
come per l’incidenza, anche i dati relativi ai     essere correlata all’emarginazione o al disagio
tassi di prevalenza della schizofrenia sono        sociale [1].
soggetti a una notevole variabilità. Il tasso di        Sebbene gli studi di incidenza e prevalenza
prevalenza più comunemente menzionato per          nel nostro Paese siano scarsi, alcuni dati

                                      CAPITOLO 1                                                 3
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interessanti emergono ad esempio dal Rapporto       coinvolgimento dei recettori NMDA in tutto
sull’attività dei Centri di Salute Mentale, dei     l’ambito cerebrale. Inoltre, i recettori NMDA
Centri Diurni e delle Strutture Residenziali        sono situati su circuiti cerebrali che regolano il
psichiatriche del Lazio. Da questo risulta che,     rilascio di dopamina, e questo suggerisce che il
nel 2012, in merito alla numerosità delle           deficit dopaminergico nella schizofrenia possa
persone con trattamento avviato, ovvero per i       anche essere secondario ad una disfunzione
quali successivamente alla valutazione ha fatto     glutamatergica sottostante [1]. Recenti studi
seguito la decisione della presa in carico da       sottolineano il coinvolgimento di diversi
parte dei Centri di Salute Mentale, i trattamenti   neurotrasmettitori e, più specificatamente,
avviati per “schizofrenia, stati paranoidi ed       di una eccessiva risposta serotoninergica,
altre psicosi” sono quantificabili in misura        nonché l’associazione con marker genetici
pari a 25,5% di casi prevalenti e 14,8% di casi     nel locus MHC ed il coinvolgimento della
incidenti. Considerando i trattamenti prevalenti    componente C4 del complemento [1,2], oltre al
per DSM e classe di diagnosi, la classe di          coinvolgimento di mediatori quali l’acetilcolina
diagnosi più frequente nel 2012 è quella            [1] ed i cannabinoidi [1,2]. Una vulnerabilità su
relativa al gruppo delle nevrosi con il 37,8%,      base neurobiologica, a seguito dell’interazione
mentre i trattamenti per schizofrenia e stati       con fattori stressanti ambientali, darebbe luogo
paranoidi corrispondono al 15,7%. Spostando         a fasi di remissione e ricorrenza dei sintomi. Si
l’attenzione sui Centri Diurni, nel 2012 il 52,2%   considerano, inoltre, anche una predisposizione
dei trattamenti avviati in essi corrisponde         genetica, complicanze intrauterine, intra-
a persone con diagnosi di schizofrenia/stati        partum o post-natali, infezioni virali del sistema
paranoidi, mentre nelle strutture Residenziali      nervoso centrale etc. Alcuni “indicatori”, sia
tale classe corrisponde al 58,5% (nei CSM pari      clinici che sperimentali, pur non presenti
a 14,8%) [1].                                       invariabilmente, sono stati identificati nella
      Non è nota la causa di tale disturbo, ma si   compromissione delle capacità sociali, in una
considera l’importanza di una base biologica.       disorganizzazione cognitiva o un’alterazione
L’ipotesi dopaminergica “originale” affermava       percettiva, o ancora in una riduzione della
che la trasmissione “iperattiva” della dopamina     capacità di provare piacere, nei deficit di
fosse alla base dei sintomi schizofrenici. Questa   elaborazione delle informazioni, di attenzione
ipotesi venne formata sulla base della scoperta     e inibizione sensoriale, tratti che, soprattutto se
della dopamina come neurotrasmettitore nel          gravi, possono compromettere il funzionamento
cervello, fatta da Arvid Carlsson nel 1963 [1].     scolastico, sociale e/o professionale ancor prima
L’ipotesi più recentemente “rivista” propone        dell’esordio dei sintomi della schizofrenia.
invece una trasmissione iperattiva di dopamina           Anche se la maggior parte dei soggetti
nell’area mesolimbica ed una ipotrasmissione        affetti non presenta un’anamnesi familiare
nella corteccia prefrontale [2-4]. I modelli        positiva, i soggetti che hanno un parente di
tradizionali della schizofrenia hanno enfatizzato   primo grado affetto da schizofrenia presentano
il ruolo della disfunzione dopaminergica nel        un rischio di manifestare il disturbo pari a circa
tentativo di spiegare gli aspetti neurobiologici    il 15% (paragonato all’1% della popolazione
del disturbo. Tuttavia, negli ultimi 20 anni, i     generale). Un gemello monozigote con gemello
limiti del modello dopaminergico sono diventati     corrispondente malato ha un rischio superiore
sempre più evidenti rendendo necessario lo          al 50% di manifestare la schizofrenia.
sviluppo di modelli alternativi per spiegare             Come anticipato, fattori ambientali
i sintomi associati alla patologia. I modelli       stressanti possono innescare l’esordio o anche
glutamatergici della schizofrenia, ad esempio,      la recidiva dei sintomi in soggetti vulnerabili
sono basati sulla constatazione che alcuni          e tra questi citiamo ad esempio la fine di una
agenti psicotomimetici, come la fenciclidina        relazione, l’allontanamento da casa (per lavoro
(PCP) e la ketamina, inducono sintomi psicotici     o altro), l’abuso di sostanze.
e disturbi neurocognitivi simili a quelli della          Caratteristici sintomi sono la perdita
schizofrenia, bloccando la neurotrasmissione        del contatto con la realtà (psicosi), le false
dei recettori NMDA (N-metil-D-aspartato) del        percezioni (allucinazioni), le convinzioni
glutammato. Poiché i recettori del glutammato/      erronee (deliri), un appiattimento affettivo, la
NMDA sono localizzati in tutto il cervello,         riduzione motivazionale, delle anomalie del
i modelli glutamatergici predicono una              pensiero e disturbi del funzionamento sociale
disfunzione corticale diffusa con particolare       e lavorativo.

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      I sintomi, variabili per tipo e gravità,            almeno 6 mesi, con 1 mese di sintomi attivi. La
possono essere distinti in positivi o negativi (di        diagnosi differenziale comprende altri disturbi
deficit), a seconda che siano caratterizzati da un        psicotici come ad es. il Disturbo Delirante,
eccesso o un’alterazione delle normali funzioni           legati a disturbi fisici o abuso di sostanze e
o da una loro diminuzione o perdita. Tra i                disturbi primari dell’umore con caratteristiche
primi annoveriamo (1) deliri e allucinazioni              psicotiche, nonché condizioni cliniche quali
e (2) disturbi del pensiero e comportamento               ad esempio deficienze vitaminiche, uremia,
bizzarro.                                                 tireotossicosi, squilibri elettrolitici, che possono
      La cosiddetta “dimensione psicotica”                presentarsi come psicosi.
della schizofrenia si manifesta quindi con                     Nell’evoluzione della malattia si distinguono
deliri (convinzioni erronee basate solitamente            una fase premorbosa (vulnerabilità), prodromica
sull’interpretazione alterata dell’esperienza), ad        (con segni e sintomi subclinici), precoce
esempio persecutori, di riferimento, di furto             (l’esordio di sintomi positivi, di sintomi deficitari
o inserzione del pensiero; ed allucinazioni,              e di disabilità funzionali), centrale (con periodi
distinguibili in uditive, visive, olfattive, gustative,   sintomatici episodici o continui) e tardiva
tattili (a seconda della modalità sensoriale),            (stabilizzazione con disabilità o miglioramenti).
sebbene le allucinazioni uditive siano le più             La remissione, a seguito di terapia farmacologica
comuni e caratteristiche. Tra i “sintomi di               e riabilitativa, è usualmente solo parziale.
disorganizzazione” rientrano il disturbo del                   I pazienti che manifestano 1 episodio
pensiero associato al comportamento bizzarro.             di schizofrenia presentano una recidiva nel
Il pensiero è quindi disorganizzato, con                  60-70% dei casi, con decorso continuo o
eloquio divagante e non diretto allo scopo,               intermittente. In corso di recidive gravi,
fino ad essere incoerente e incomprensibile.              comunque, può rendersi necessario il ricovero
Il comportamento bizzarro può manifestarsi                o la gestione delle crisi in ambiente alternativo
come agitazione e inadeguatezza dell’igiene,              a quello ospedaliero, comunque protetto, fino
dell’aspetto o del comportamento motorio,                 ad arrivare al ricovero obbligatorio, se il
fino a forme estreme di catatonia con rigidità            paziente costituisce un pericolo per se stesso o
e resistenza ai movimenti passivi o attività              per gli altri.
motoria afinalistica.                                          La prognosi è legata all’adesione alla
      Tra i sintomi negativi sono presenti                terapia psicofarmacologica prescritta ed è
l’appiattimento delle emozioni, la povertà                variabile nel lungo periodo, dal miglioramento
dell’eloquio, l’anedonia e l’asocialità, spesso           durevole, allo stesso alternato a ricadute fino ad
associati a una perdita generale di motivazione           invalidità gravi e permanenti [1].
e a una diminuzione del senso degli obiettivi.
      Alcuni     ricercatori      identificano       la
schizofrenia come un disturbo unitario, mentre            DISTURBO BIPOLARE: EZIOPATOGENESI,
altri identificano diverse entità nosologiche             DIAGNOSI E CARATTERISTICHE CLINICHE
al suo interno, quali il sottotipo paranoide,
il disorganizzato (ebefrenico), il catatonico,                 Il Disturbo bipolare (manico-depressivo)
l’indifferenziato. Tale differenziazione dei              rientra nella categoria dei Disturbi dell’Umore,
quadri clinici, presente nella quarta edizione            insieme ai disturbi monopolari (depressivi),
del DSM, è scomparsa nel DSM-5.                           categoria caratterizzata da alterazioni pervasive
      Non essendo disponibili dei test                    dell’umore, disfunzioni psicomotorie e sintomi
patognomonici per la diagnosi, la stessa si basa          vegetativi.
su una valutazione globale dell’anamnesi clinica,              Secondo il National Institute of Mental
dei sintomi e dei segni. Il Manuale Diagnostico           Health americano, il disturbo bipolare (o
e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5, quinta          disturbo maniaco-depressivo) è un disturbo
edizione), stabilisce come necessaria per la              cerebrale che provoca cambiamenti insoliti di
diagnosi la presenza di due o più sintomi                 umore, energia, livelli di attività e capacità di
caratteristici per la maggior parte del tempo             svolgere compiti giorno per giorno [1].
nell’arco di un mese (deliri, allucinazioni,                   In termini epidemiologici, la prevalenza
eloquio      disorganizzato,        comportamento         del disturbo bipolare stimata in letteratura
disorganizzato, sintomi negativi), con segni              scientifica oscilla tra lo 0,1% ed il 5% [1-5,30].
prodromici con compromissioni lavorative,                      Sebbene i dati relativi all’incidenza
sociali o della cura della persona presenti per           globale del disturbo bipolare siano scarsi, la

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                  ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

relazione dell’OMS relativa all’“Onere globale        diminuzione dell’appetito.
del disturbo bipolare nell’anno 2000” riporta              Nella fase maniacale conclamata l’umore
una percentuale pari a 22 ogni 100.000 anni-          è euforico, ma non sono rare l’irritabilità e la
persona. L’età media di insorgenza è di 23            franca ostilità (litigiosità). I pazienti maniacali
anni [32].                                            sono più spesso esuberanti e appariscenti, con
      I dati del NICE mostrano come l’età con il      un’attività sregolata che si può associare con
picco di insorgenza sia 15-19 anni, e come ci         uno stato psicotico con deliri paranoidi e con
sia spesso un notevole ritardo tra l’insorgenza       attività mentale accelerata, talvolta difficilmente
ed il primo contatto con i servizi di salute          distinguibile dalle forme di schizofrenia. I
mentale. La prevalenza del disturbo bipolare di       pensieri e le attività sono possono arrivare
tipo I è stimata intorno all’1% della popolazione     fino a una megalomania delirante. A volte
adulta, mentre si attesta intorno allo 0,4% degli     si manifestano allucinazioni uditive e visive.
adulti per il disturbo di tipo II. Tale condizione    I pazienti intraprendono svariate attività in
è comunque rara nei bambini sotto i 12 anni           maniera eccessiva e impulsiva, frenetica, fino
di età [1].                                           ad una agitazione afinalistica (“mania confusa”)
      Le cause di tale disturbo non sono del tutto    che costituisce un’emergenza medica vera e
note, ma si ipotizzano fattori biologici, genetici    propria a motivo dell’esaurimento fisico che
ed ambientali. Per quanto concerne i primi, le        può determinare e delle conseguenze dannose
ipotesi più recenti vedono il coinvolgimento          a carico della propria persona, degli altri e
di neurotrasmettitori quali norepinefrina,            dell’ambiente.
dopamina, GABA, glutammato e serotonina                    Caratteristici sono anche gli stati misti, ossia
[1], ma non devono essere sottovalutati fattori       una combinazione di manifestazioni depressive
“trigger” come stress, alterazioni del ritmo          e maniacali (o ipomaniacali), con elevazione
sonno-veglia, alcuni farmaci etc.                     disforica dell’umore, irrequietezza psicomotoria,
      Circa un paziente su 5 affetto da disturbo      ideazione suicida, pianto, diminuzione del
depressivo maggiore sviluppa aspetti bipolari         sonno, megalomania, deliri persecutori, fuga
entro 5 anni dalle manifestazioni iniziali, in        delle idee, allucinazioni uditive, perplessità e
particolar modo in alcuni soggetti, tra cui           confusione (stato di mania disforica). Gli stati
coloro che sono affetti da depressione ad             misti non sono descritti in maniera specifica
esordio precoce (< 25 anni), post-partum e con        nel DSM e possono essere considerati come
episodi depressivi frequenti.                         intromissioni di sintomi ipomaniacali in un
      I pazienti con disturbo bipolare possono        episodio depressivo maggiore con ritardo
presentare, tra un episodio e l’altro, un umore       psicomotorio [1].
depresso e, a tratti, grande attività ed energia,          Non essendo disponibili dei test
con compromissione del funzionamento                  patognomonici per la diagnosi, la stessa si
lavorativo e sociale.                                 basa su una valutazione globale dell’anamnesi
      Gli episodi sono brevi (da 3 a 6 mesi), l’età   clinica, dei sintomi e dei segni.
d’esordio è precoce, ed il periodo di tempo tra
l’esordio di un episodio e quello del successivo
è più breve che nel disturbo monopolare.              GLI EPISODI DI AGITAZIONE NEI
      Il disturbo bipolare può essere suddiviso       PAZIENTI AFFETTI DA SCHIZOFRENIA E
in due tipi.                                          DISTURBO BIPOLARE
      Il disturbo bipolare di tipo I di solito
esordisce con un episodio depressivo e vede                L’agitazione acuta è una condizione
l’alternarsi di episodi conclamati di tipo            morbosa caratterizzata da eccessiva attività
maniacale e depressivo maggiore, anche separati       che si manifesta con una serie poliedrica
da mesi o anni. Nel disturbo bipolare di tipo II,     di alterazioni ideative, emotive, motorie e
sono episodi ipomaniacali (relativamente lievi,       comportamentali, talvolta afinalistiche in
senza sintomi psicotici, che durano di solito         relazione allo stato di coscienza [1].
meno di 1 settimana) ad alternarsi con gli                 È una condizione clinica che può essere
episodi depressivi.                                   associata a diversi disturbi, quali gravi
      Nella fase ipomaniacale il bisogno di           intossicazioni, scompensi metabolici, accidenti
sonno diminuisce, l’umore risale e l’attività         cerebrovascolari, traumatismi cranici, malattie
psicomotoria        aumenta,      mentre     nella    infettive del SNC, disturbi psichiatrici, tra
fase depressiva si manifestano insonnia e             cui la schizofrenia ed il disturbo bipolare, e

  6                                             CAPITOLO 1
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                   ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

può evolvere in comportamento aggressivo.                         valutando, in termini di presenza o
È dunque importante identificare tali episodi                     assenza, i fattori di rischio di operatore,
in uno stadio precoce al fine di prevenire                        paziente e dell’interazione tra i due.
l’evoluzione degli stessi e di salvaguardare                  4. FACE Risk Assessment (Clifford PI,
l’incolumità del paziente e dei soggetti che lo                   1999), che presenta una checklist
circondano (personale ospedaliero, altri pazienti,                di sintomi, segni e comportamenti
familiari etc.) [1]. Una caratteristica importante                noti per la correlazione al rischio di
dell’agitazione psicomotoria, qualunque ne sia la                 violenza; una scheda di rilevazione
causa e qualunque sia la gravità della condizione                 dei segni premonitori; un piano di
soggiacente, è che le sue manifestazioni possono                  gestione del rischio.
variare senza soluzione di continuità dai gradi               5. Overt Aggression Scale (Yudofsky
più lievi a quelli più intensi, collocandosi lungo                SC, 1986), che comprende 4 item
un continuum che dalle situazioni di semplice                     di valutazione per aggressività
attivazione ideativa e comportamentale può                        verbale, aggressività fisica autodiretta,
giungere fino agli episodi più acuti e violenti                   aggressione verso oggetti e aggressione
[1,2].                                                            verso altre persone o la versione
      Visto che il quadro dell’agitazione può                     modificata Modified Overt Aggression
mascherare le condizioni che la sottendono,                       Scale (MOAS).
rendendo difficoltosa la diagnosi, i trattamenti              6. Broset Violence checklist (Clarke DE,
utilizzati devono essere sufficientemente sicuri e                2010), che comprende 6 Items a valutare
ad ampio spettro nel quadro di indefinitezza delle                il potenziale rischio di comportamenti
condizioni organiche. Il trattamento è dunque                     violenti entro le 24-72 ore.
prioritario, soprattutto in condizioni di emergenza           I dati epidemiologici disponibili in
proprio al fine di consentire l’identificazione e il     letteratura in merito allo stato di agitazione
trattamento della condizione scatenante.                 nei pazienti affetti da schizofrenia e disturbo
      Nella valutazione del rischio di comparsa          bipolare sono tendenzialmente scarsi. Alcuni
di agitazione psicomotoria, il solo giudizio             studi mettono in risalto come lo stato di
clinico può non essere sufficiente, in particolar        agitazione si traduca in episodi di violenza. A
modo per la tendenza alla sottostima del rischio         seguire alcuni esempi.
in pazienti noti. Le evidenze di letteratura                  Nei servizi psichiatrici di emergenza
mostrano come l’utilizzo di scale di valutazione         sono stati riportati tassi di prevalenza della
del rischio, ad esempio nei primi tre giorni             agitazione psico-motoria (APM) variabili tra
di ricovero, riduca il numero di interventi              il 4,3% [1] e il 10% [1-3]. In un recentissimo
coercitivi e di episodi di aggressività [1,2].           studio spagnolo condotto su oltre 300.000
      Alcune scale di valutazione sono le seguenti       schede di dimissione ospedaliera, l’1,5% dei
[1,41]:                                                  pazienti aveva una diagnosi di APM. Nei
      1. BARS (Brief Agitation Rating Scale,             pazienti con APM, i ricoveri ospedalieri legati a
           Finkel et al., 1993), costituita da 10        situazioni di emergenza sono stati notevolmente
           items (colpire, spingere, strappare,          più frequenti rispetto a quanto osservato nei
           aggirarsi nervosamente senza scopo,           controlli (91,5% vs 70,2%) [1]. Lo studio di Orta
           manierismi ripetuti, irrequietezza, urla,     e colleghi del 2007 ha condotto una ricerca
           domande o frasi ripetute, fare anomali        epidemiologica multicentrica trasversale in 120
           rumori, lamenti ripetutii).                   centri spagnoli, coinvolgendo 800 pazienti con
      2. PANSS-EC (Positive and Negative                 diagnosi di schizofrenia secondo il DSM-IV.
           Syndrome Scale-Excited component,             I ricoveri psichiatrici erano dovuti a stato
           Chaichan      W,      2008),     utilizzata   di agitazione nel 29,8% dei casi e a stato di
           soprattutto per la risposta al trattamento    agitazione con aggressività nel 30,6% dei casi. La
           farmacologico           dell’agitazione,      prevalenza dell’agitazione riportata in pazienti
           composta da 5 item (ostilità, non             con schizofrenia al momento del ricovero era
           cooperatività, impulsività, tensione e        del 38,4% circa e del 23,4% per l’agitazione con
           eccitamento).                                 aggressività. Il 40% dei pazienti schizofrenici
      3. Scala di Whittington (Whittington R,            coinvolti nello studio si era recato in ospedale di
           2006), che considera nella sua globalità      propria volontà, mentre il 59,6% vi si era recato
           gli aspetti connessi alle interazioni         a seguito di una sentenza giudiziaria [1].
           tra paziente, operatore e ambiente,                Nei pazienti con disturbo bipolare,

                                           CAPITOLO 1                                                    7
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l’agitazione è spesso la principale manifestazione     Lorenzo et al [1] hanno analizzato l’utilizzo di
clinica durante gli stati maniacali e misti [1]. Nel   misure di restrizione fisica nei reparti psichiatrici,
disturbo bipolare di tipo I sono state descritte       registrando una durata media degli episodi di
prevalenze di APM tra il 19,5% [1] e il 29% [2].       contenzione pari a 6 ore e rilevando che tali
Pillowsky nel 92 ha condotto delle ricerche            episodi erano significativamente più frequenti
retrospettive sugli episodi di violenza riportati      nei pazienti con stato di coscienza alterato, in
in un ospedale psichiatrico in un periodo di sei       quelli in cui era stato necessario controllare
mesi, rilevando che i pazienti erano affetti per       un comportamento aggressivo e in quelli con
il 39% da disturbo affettivo (fase maniacale) e        diagnosi di “schizofrenia e altri disturbi psicotici”
il 33% schizofrenia [1].                               nelle prime 72 ore di ricovero. In Europa, i
     Negli Stati Uniti si stima che l’incidenza        dati del progetto EUNOMIA, che ad oggi è il
annuale delle aggressioni fisiche nei reparti di       più esteso studio disponibile sull’adozione di
pronto soccorso sia di 7,0 per infermiere e 2,4        misure coercitive nelle strutture psichiatriche
per medico. La schizofrenia e il disturbo bipolare     ospedaliere europee, mostrano come nei diversi
sono responsabili rispettivamente del 17,1% e          Paesi partecipanti la percentuale dei pazienti
dell’11,4% di tutte le aggressioni fisiche [1].        sottoposti a misure restrittive (contenzione fisica,
     Uno studio condotto in Italia da Biancosino       isolamento e terapia farmacologica forzata)
e colleghi mostra come nel nostro paese                variava dal 21% al 59% [1].
pochi studi abbiano esaminato la frequenza                   Nourse e colleghi mostrano inoltre
e le caratteristiche dei comportamenti                 un aumento del rischio di comportamento
violenti tra pazienti psichiatrici, confermando        aggressivo in pazienti con diagnosi di disturbo
comunque l’importanza di fattori di rischio            bipolare, insieme a sintomi psicotici ed abuso
sociodemografici e clinici [1-3]. In particolare,      di sostanze [1].
la schizofrenia, mania o disturbo di personalità,            A dare un quadro della relazione tra violenza
abuso di sostanze e di alcol, giovane età,             e schizofrenia e disturbo bipolare, si inserisce,
precedenti ricoveri psichiatrici e la storia di atti   inoltre, la revisione sistematica di letteratura
violenti sono stati identificati come principali       di Jan Volavka. L’autore conclude sostenendo
fattori di rischio per un comportamento                che l’aumento del rischio di violenza nella
violento in ambito ospedaliero. Sono stati             schizofrenia e nel disturbo bipolare, a confronto
raccolti dati relativi a 1324 pazienti (677            con la popolazione generale, è statisticamente
uomini e 647 donne) ammessi in strutture               significativo ed è inoltre maggiore, tra le due
psichiatriche pubbliche e private nel 2004. I          condizioni, nel disturbo bipolare, nel quale si
pazienti sono stati categorizzati in 3 gruppi:         verifica maggiormente durante la fase maniacale.
pazienti non ostili, pazienti ostili (aggressione      Il rischio è aumentato, inoltre, in caso di
verbale o atti violenti contro oggetti) e pazienti     concomitante abuso di sostanze stupefacenti.
violenti (autori di aggressioni fisiche). Il 10%       Per la schizofrenia i valori mostrano un aumento
dei pazienti ha mostrato un comportamento              modesto ma statisticamente significativo di
ostile durante il ricovero e il 3% ha fisicamente      rischio di violenza, con un OR di 2,1 (95% CI 1,7-
aggredito altri pazienti o membri dello staff.         2,7) senza comorbidità, e un OR di 8,9 (95% CI
Nel campione la diagnosi di “schizofrenia              5.4-14.7) con comorbidità con abuso di sostanze
e disturbi correlati” è stata la più frequente         [1,2]. Altri studi considerati dall’autore mostrano
(35,9%), seguita dal “disturbo unipolare e             una prevalenza annuale di comportamento
disturbi d’ansia” (16,7%), disturbi bipolari           violento nella schizofrenia pari a 8,4%, rispetto
(15,7%) e disturbi di personalità (12,8%) [1].         al 2,1% in soggetti senza alcun disturbo [1]. Per
     La revisione sistematica condotta da              il disturbo bipolare, l’autore cita uno studio
Iozzino e colleghi su studi pubblicati dal             che mostra un comportamento aggressivo nel
1995 al 2014, mostra come, di 23.972 pazienti          12,2% degli individui con diagnosi di disturbo
ricoverati descritti in 35 studi, la percentuale       bipolare, 8,2% con abuso di alcol, 10,9% con
di pazienti che ha commesso almeno un atto             abuso di droga e 1,9% con nessun disturbo
di violenza è stata del 17% (95% IC 14-20%).           [1]. Ed ancora, citando lo studio di Pulay e
Tassi di violenza più elevati si sono registrati       colleghi [69], viene mostrata una prevalenza
per il genere maschile, abuso di alcol (35.3%),        di comportamento aggressivo nello 0,66% dei
ammissione involontaria (26.5%) e pazienti             soggetti senza disordini psichiatrici, paragonato
affetti da schizofrenia (20.5%) [1].                   al 25,34% e 13,58% nel disturbo bipolare di tipo
     Sempre in Italia, inoltre, nel 2012, Di           I e II, rispettivamente [70].

  8                                              CAPITOLO 1
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                      ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

Bibliografia
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                        ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

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QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4

                         ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

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QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4

                  ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

Attuale gestione dei pazienti ed
esigenze insoddisfatte
Anna Maria Ferriero

ATTUALE GESTIONE DELLO STATO DI                       non segue una linea univoca e presenta
AGITAZIONE PSICOMOTORIA                               notevole variabilità tra le diverse realtà [2],
                                                      sebbene la pratica clinica suggerisca che gli
      L’agitazione psicomotoria, come sindrome        elementi principali in grado di orientare le
transnosologica, può manifestarsi in diversi          scelte terapeutiche siano, principalmente, la
modi: aumento dell’arousal, minacciosità,             conoscenza del paziente, il tipo di setting
ostilità, impulsività, rabbia, comportamento          assistenziale e il livello di severità del caso.
intimidatorio, irrequietezza, imprevedibilità e            Nella valutazione del rischio di comparsa di
scarsa cooperazione [1]. Questa condizione            agitazione psicomotoria, inoltre, il solo giudizio
rappresenta un’emergenza comportamentale              clinico può non essere sufficiente, in particolar
acuta, di frequente riscontro nella pratica           modo per la tendenza alla sottostima del rischio
clinica, che spesso richiede un intervento            in pazienti noti. Le evidenze di letteratura
immediato ed è una delle situazioni che desta         mostrano come l’utilizzo di appropriate scale di
maggiori preoccupazioni in un contesto di             valutazione, ad esempio nei primi tre giorni di
emergenza [1-3].                                      ricovero, riduca il numero di interventi coercitivi
      Un quadro di agitazione psicomotoria,           e di episodi di aggressività minimizzando il
inoltre, configurandosi come una manifestazione       rischio [1,5].
sintomatologica aspecifica, potrebbe essere                Alcune tra le più diffuse e utilizzate scale di
legato a diverse condizioni scatenanti,               valutazione sono illustrate in Tabella 1 [1,4,6,7].
attribuibili a differenti stati patologici, sia di         Queste scale diventano, quindi, strumenti
interesse psichiatrico sia di altro interesse         importanti che supportano i vari professionisti
medico-chirurgico. La pronta individuazione           sanitari coinvolti nel percorso assistenziale del
di un’eventuale compromissione organica               paziente in stato di agitazione già dal momento
alla base dello stato di agitazione - tra cui         della valutazione.
intossicazioni, scompensi metabolici, accidenti            A scopo esemplificativo, un modello di
cerebrovascolari o traumi cranici, malattie           percorso assistenziale ben definito, articolato
infettive del sistema nervoso centrale, ecc - si      attraverso fasi distinte è riportato in Tabella
rende fondamentale per avviare il percorso di         2. È bene sottolineare, tuttavia, che l’esempio
cura del paziente (valutazione, trattamento e         presentato fa riferimento ad uno solo dei
monitoraggio), permettendo contestualmente            percorsi possibili, quello cioè in cui l’accesso
l’identificazione dei professionisti più idonei       del paziente avviene tramite pronto soccorso
per la gestione della condizione clinica in           (PS), sebbene alcune delle fasi indicate - nello
esame [1,4]. Intervenire il prima possibile è         specifico le fasi 2, 3, 4 e 5 -siano attuabili anche
fondamentale, allo scopo di ridurre al minimo         in reparto [1].
il rischio di escalation verso stadi più aggressivi
e violenti, causa di sofferenza sia fisica che
psicologica per il paziente così come per chi         Triage infermieristico
gli sta vicino [2]. Il trattamento dell’agitazione,
pertanto, è prioritario per consentire poi il              La prima fase è quella del triage
trattamento della condizione scatenante [1].          infermieristico, in cui è prioritario stabilire la
Tuttavia, nonostante lo stato di agitazione,          gravità del paziente attraverso l’assegnazione
come già detto, sia una condizione comune             di un codice colore e individuare il setting
a varie categorie di pazienti, la sua gestione        di gestione dell’emergenza, valutando quindi

  12                                            CAPITOLO 2
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4

                    ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH

   TABELLA 1
          STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELL’AGITAZIONE PSICOMOTORIA. MODIFICATA DA: [1,4,6,7]

Strumenti psicometrici di valutazione dell’agitazione psicomotoria in contesti psichiatrici

                            È una scala composta da 21 item che permettono di valutare i comportamenti coinvolti
Agitation Severity Scale    in uno stato di agitazione. È uno strumento di semplice utilizzo che non richiede la
(ASS)                       collaborazione del paziente ed è utile quando è necessaria una rapida valutazione, come
                            in un contesto di emergenza.

                            È una scala, basata sull’osservazione clinica, che misura la severità del comportamento
Behavioural Activity
                            agitato attraverso l’utilizzo di un singolo item, che descrive sette livelli di gravità (da uno
Rating Scale (BARS)
                            stato di sedazione a uno di agitazione).

                            È uno strumento a 3 item progettato per registrare l’esperienza soggettiva
Brief Agitation Measure
                            dell’agitazione, misurando i livelli di agitazione nella settimana precedente attraverso
(BAM)
                            una scala Likert a sette punti di gravità.

Clinical Global             È uno strumento a singolo item valutato con una scala Likert a cinque punti, utile per
Impression Scale for        la valutazione di un’ampia casistica di pazienti psichiatrici trattati per agitazione e
Aggression (CGI-A)          aggressività.

                            È un questionario destinato ai caregiver che aiuta nello screening di 29 comportamenti
Cohen-Mansfield
                            agitati su una scala Likert a sette punti di gravità. Non è applicabile in un contesto di
Agitation Inventory
                            emergenza a causa del lungo periodo di osservazione richiesto (2 settimane precedenti
(CMAI)
                            alla somministrazione).
                            È uno strumento facilmente applicabile che classifica gli episodi aggressivi in quattro
Overt Aggression Scale
                            tipi di gravità: aggressività verbale, aggressività verso oggetti, aggressività autodiretta e
(OAS)
                            aggressività fisica verso altre persone.
                            È una scala di valutazione che raccoglie 47 comportamenti agitati in 12 unità
Overt Agitation Severity    comportamentali correlate. Questo strumento, tuttavia, non risulta appropriato in un
Scale (OASS)                contesto di emergenza a causa di suoi limiti, soprattutto il tempo necessario per il
                            periodo di osservazione richiesto (circa 15 minuti).
Positive and Negative
                            È uno strumento composto da cinque item individuali: ostilità, mancanza di
Syndrome Scale Excited
                            collaborazione, impulsività, tensione ed eccitabilità.
Component (PANSS-EC)
                            Questa scala può essere usata per valutare sia la natura che la gravità degli eventi
Staff Observation
                            aggressivi, usando una classificazione a 5 colonne: stimolo, mezzi utilizzati dai pazienti,
Aggression Scale (SOAS)
                            scopo dell’aggressione, conseguenze per la vittima, misure per fermare l’aggressione.

Checklist di valutazione dell’agitazione e dei comportamenti aggressivi/violenti

                            È uno strumento composto da 6 item attraverso la valutazione dei quali il personale
Broset Violence Checklist   medico ed infermieristico può determinare il potenziale rischio di comportamenti violenti
(BVC)                       da parte di un paziente entro le 24 ore. Si è dimostrata efficace anche nella previsione a
                            72 ore.

                            È uno strumento composto da 20 item: 10 “fattori storici” riguardano il passato, 5
The Historical, Clinical,
                            item clinici si riferiscono all’episodio di violenza attuale e 5 item di risk management
Risk Management-20
                            focalizzano l’attenzione sui fattori che potrebbero aggravare o mitigare il rischio in
(HCR-20)
                            futuro.

                            È una checklist composta da 4 item che si sono dimostrati strettamente correlati al
The McNiel-Binder           rischio di aggressione durante il ricovero ospedaliero: anamnesi positiva per attacchi
Violence Screening          fisici o comportamenti indotti dalla paura nelle due settimane precedenti il ricovero,
Checklist (VSC)             assenza di comportamento suicida entro due settimane di ricovero, diagnosi di
                            schizofrenia o di mania e genere maschile.

                                            CAPITOLO 2                                                                 13
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