Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria
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QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 Valutazione di Health Technology Assessment sulla loxapina inalatoria AUTHORS’ AFFILIATIONS Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti, Marta Marino, Anna Maria Ferriero, Maria Luisa di Pietro Istituto di Sanità Pubblica - Sezione Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Andrea Melani Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Policlinico S. Maria alle Scotte, Siena Andrea Belisari Fondazione Charta Center for Health Associated Research & Technology Assessment, Milano Lorenzo G. Mantovani Centro di Studio e Ricerca sulla Sanità Pubblica (CESP), Università degli studi Milano-Bicocca, Monza SCIENTIC ADVISOR Prof. Luigi Janiri Istituto di Psichiatria, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Roma
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH Indice INTRODUZIONE INTRODUZIONE E METODOLOGIA Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti ................................................................................................... 1 1 CAPITOLO 1 EPIDEMIOLOGIA ED INQUADRAMENTO DEGLI EPISODI DI AGITAZIONE NEI PAZIENTI AFFETTI DA SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE Marta Marino, Flavia Kheiraoui .................................................................................................... 3 2 CAPITOLO 2 ATTUALE GESTIONE DEI PAZIENTI ED ESIGENZE INSODDISFATTE Anna Maria Ferriero....................................................................................................................... 12 3 CAPITOLO 3 TRATTAMENTO DELLO STATO DI AGITAZIONE (ANTIPSICOTICI, BENZODIAZEPINE) E LINEE GUIDA Anna Maria Ferriero ...................................................................................................................... 21 4 CAPITOLO 4 LOXAPINA INALATORIA: ASPETTI DI EFFICACIA E SICUREZZA E DESCRIZIONE DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI LEGATI ALL’UTILIZZO Marta Marino................................................................................................................................ 28 5 CAPITOLO 5 IL DISPOSITIVO STACCATO Andrea Melani .............................................................................................................................. 36 6 CAPITOLO 6 ASPETTI ECONOMICI DELL’AGITAZIONE PSICOMOTORIA Andrea Belisari.............................................................................................................................. 42 7 CAPITOLO 7 LOXAPINA INALATORIA: VALUTAZIONE ETICA Maria Luisa Di Pietro..................................................................................................................... 50 8 CAPITOLO 8 ELEMENTI DI SINTESI PER I PROCESSI DECISIONALI Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti ................................................................................................... 57 C A P IITNODLIOC E1 III
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH Introduzione e Metodologia Flavia Kheiraoui, Carlo Favaretti Tra i disturbi mentali, la schizofrenia affetti da schizofrenia o disturbo bipolare. e il disturbo bipolare hanno dimensioni La formulazione inalatoria consentirebbe epidemiologiche, cliniche ed economiche di fornire a livello sistemico in maniera rapida rilevanti, poiché il loro trattamento richiede e non invasiva il principio attivo (loxapina) un importante ammontare di risorse in attraverso la nebulizzazione delle particelle in tutto il mondo industrializzato, arrivando a forma di aerosol, in grado di raggiungere le rappresentare quasi il 10% della spesa sanitaria sezioni più distali del polmone. complessiva. Obiettivo di questo progetto è stato quello Tra queste, l’agitazione psicomotoria è una di realizzare una valutazione HTA legata sindrome trans-nosologica che si manifesta all’introduzione di Loxapina inalatoria® nel comunemente nei pazienti affetti da schizofrenia contesto di cura italiano. o disturbo bipolare, arrivando fino al 25% dei I principi e i metodi dell’HTA sono già pazienti schizofrenici e al 15% nei pazienti diffusi e applicati in campo internazionale con disturbi bipolari. Lo stato di agitazione e nazionale e sono ormai da alcuni anni psicomotoria è caratterizzato da un’elevata recepiti anche nell’ambito della Sanità complessità clinico-gestionale, diretta causa Pubblica. L’aspetto innovativo dell’approccio di della sua natura trans-nosografica e del fatto HTA è rappresentato dall’utilizzo di metodi e che possa presentarsi a livello ospedaliero non competenze multiprofessionali, come riportato soltanto in contesti di emergenza ma anche nei principi della Carta di Trento ed evidenziato in reparti di degenza e in differenti setting nella struttura del Report riportata di seguito: ambulatoriali. L’obiettivo primario è oltre che il • introduzione alla problematica e trattamento appropriato del paziente quello di medotologia HTA; garantire la sicurezza del paziente stesso, del • epidemiologia ed inquadramento degli personale e delle altre persone potenzialmente episodi di agitazione nei pazienti affetti coinvolte. da schizofrenia e disturbo bipolare; Tuttavia, difficilmente nella pratica clinica • attuale gestione dei pazienti ed e in condizioni di emergenza un modello ideale esigenze insoddisfatte; di intervento risulta attuabile e spesso non vi è • trattamento dello stato di agitazione un approccio terapeutico del tutto univoco. (antipsicotici, benzodiazepine) e linee Tradizionalmente, la gestione farmacologica guida; si avvale di tre classi di farmaci: antipsicotici di • loxapina inalatoria: aspetti di efficacia prima generazione, antipsicotici di seconda e sicurezza e descrizione degli aspetti generazione, benzodiazepine, generalmente organizzativi legati all’utilizzo; disponibili in formulazioni intramuscolare, • il dispositivo Staccato; orali o sublinguali, queste ultime due meglio • valutazione economica dell'agitazione tollerate dai pazienti. psicomotoria; Le indicazioni attuali sono quelle di • valutazione etica; evitare, laddove possibile, la somministrazione • elementi di sintesi per i processi endovenosa. decisionali. E’ stata recentemente approvata dalle La valutazione è stata articolata attraverso Autorità Regolatorie Americana ed Europea la costituzione di un gruppo di lavoro (FDA ed EMA) la loxapina, tradizionalmente multidisciplinare. disponibile in formulazione per La metodologia di valutazione HTA si somministrazione orale ed intramuscolo, in fonda su un approccio multidisciplinare, formulazione in polvere inalatoria (Loxapina multiprofessionale e multisettoriale volto alla inalatoria®) per l’utilizzo nel trattamento acuto disamina degli aspetti clinici, di sicurezza, dell’agitazione lieve/moderata in soggetti adulti di efficacia e di efficienza di una tecnologia INTRODUZIONE 1
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH sanitaria. L’HTA, strumento tecnico, scientifico al divario tra le risorse limitate di cui il sistema e culturale, si è sviluppato come un adeguato sanitario dispone, la crescente domanda di meccanismo decisionale per le tecnologie salute e l’innovazione tecnologica. sanitarie, nato per dare una risposta operativa 2 INTRODUZIONE
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH Epidemiologia ed inquadramento degli episodi di agitazione nei pazienti affetti da schizofrenia e disturbo bipolare Marta Marino, Flavia Kheiraoui SCHIZOFRENIA: EZIOPATOGENESI, la schizofrenia sembra attestarsi intorno all’1%, DIAGNOSI E CARATTERISTICHE CLINICHE tuttavia i valori sembrano variare dallo 0.5% al 3% a seconda degli studi [1-3]. La Schizofrenia è un disturbo mentale Negli ultimi decenni sono state frequente e grave. Il termine fu coniato da E. pubblicate dunque diverse revisioni relative Bleuler, indicando la caratteristica essenziale all’epidemiologia della schizofrenia e l’opinione di un gruppo di psicosi, ossia un processo scientifica si è modificata sotto alcuni aspetti di dissociazione mentale (dal greco schizo - (come ad esempio la distribuzione della scissione e phrenos - cervello, ossia “mente prevalenza tra i generi) [1]. Alcuni ricercatori divisa”) che si traduce in disturbi della sostengono che la prevalenza e l’incidenza strutturazione del pensiero, della dinamica non varino tra le diverse popolazioni [6,9], affettiva e dei rapporti tra l’Io e ambiente mentre altri rilevano una differenza di 10-13 circostante [1]. volte tra i vari tassi di incidenza e prevalenza Il DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual [1,14]. Alcuni studi rilevano differenze nei of Mental Disorders, 5° Ed.) [1] identifica la tassi epidemiologici tra i vari tipi di sistemi schizofrenia (all’interno dei “Disturbi dello diagnostici (ad esempio ICD, CATEGO) [1], spettro della schizofrenia e altri disturbi mentre altri non ne rilevano [2]. psicotici”) come caratterizzata da deliri, Una recente revisione sistematica allucinazioni, eloquio e comportamento di letteratura condotta da van der Werf e disorganizzati e altri sintomi che causano le colleghi ha calcolato il tasso di incidenza della disfunzioni in ambito sociale o lavorativo. Per schizofrenia sulla base di studi pubblicati dal una corretta diagnosi, i sintomi devono essere 1950 al 2009, mostrando tassi di incidenza presenti per almeno sei mesi ed includere specifici per età e sesso. I risultati mostrano almeno un mese di sintomi attivi, nonché robuste differenze di genere, con un rischio di essere presenti in numero pari a 2 o superiore 1.15 volte superiore nel genere maschile (95% (nel DSM-IV la soglia era pari a 1). CI 1.00–1.31), con picco nella classe di età 20-29 La Linea Guida del National Institute anni. Nel genere femminile si evidenziano due for Health and Care Excellence relativa alla picchi di incidenza, nelle classi 20-29 anni e schizofrenia descrive questa patologia come “la 30-39 anni ed un rischio relativo aumentato forma di disturbo psicotico più diffusa”, con rispetto al genere maschile nella classe di età un’incidenza annuale stimata tra 11/100.000 50-70 anni [1]. (intervallo: 7–17 ogni 100.000) e 24/100.000 Nelle donne si osserva quindi la tendenza (intervallo: 7–52 ogni 100,000) [1]. Numerosi a sviluppare la malattia in età più avanzata. gli studi di letteratura scientifica che stimano Nel nostro Paese vi sono circa 245.000 persone i tassi di incidenza annuale di tale patologia, che soffrono di questo disturbo. Coloro che che oscillano in un range ampio di valori si ammalano appartengono a tutte le classi compreso tra 7 e 54 per 100.000 [1-5]. Così sociali e dunque tale patologia non sembra come per l’incidenza, anche i dati relativi ai essere correlata all’emarginazione o al disagio tassi di prevalenza della schizofrenia sono sociale [1]. soggetti a una notevole variabilità. Il tasso di Sebbene gli studi di incidenza e prevalenza prevalenza più comunemente menzionato per nel nostro Paese siano scarsi, alcuni dati CAPITOLO 1 3
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH interessanti emergono ad esempio dal Rapporto coinvolgimento dei recettori NMDA in tutto sull’attività dei Centri di Salute Mentale, dei l’ambito cerebrale. Inoltre, i recettori NMDA Centri Diurni e delle Strutture Residenziali sono situati su circuiti cerebrali che regolano il psichiatriche del Lazio. Da questo risulta che, rilascio di dopamina, e questo suggerisce che il nel 2012, in merito alla numerosità delle deficit dopaminergico nella schizofrenia possa persone con trattamento avviato, ovvero per i anche essere secondario ad una disfunzione quali successivamente alla valutazione ha fatto glutamatergica sottostante [1]. Recenti studi seguito la decisione della presa in carico da sottolineano il coinvolgimento di diversi parte dei Centri di Salute Mentale, i trattamenti neurotrasmettitori e, più specificatamente, avviati per “schizofrenia, stati paranoidi ed di una eccessiva risposta serotoninergica, altre psicosi” sono quantificabili in misura nonché l’associazione con marker genetici pari a 25,5% di casi prevalenti e 14,8% di casi nel locus MHC ed il coinvolgimento della incidenti. Considerando i trattamenti prevalenti componente C4 del complemento [1,2], oltre al per DSM e classe di diagnosi, la classe di coinvolgimento di mediatori quali l’acetilcolina diagnosi più frequente nel 2012 è quella [1] ed i cannabinoidi [1,2]. Una vulnerabilità su relativa al gruppo delle nevrosi con il 37,8%, base neurobiologica, a seguito dell’interazione mentre i trattamenti per schizofrenia e stati con fattori stressanti ambientali, darebbe luogo paranoidi corrispondono al 15,7%. Spostando a fasi di remissione e ricorrenza dei sintomi. Si l’attenzione sui Centri Diurni, nel 2012 il 52,2% considerano, inoltre, anche una predisposizione dei trattamenti avviati in essi corrisponde genetica, complicanze intrauterine, intra- a persone con diagnosi di schizofrenia/stati partum o post-natali, infezioni virali del sistema paranoidi, mentre nelle strutture Residenziali nervoso centrale etc. Alcuni “indicatori”, sia tale classe corrisponde al 58,5% (nei CSM pari clinici che sperimentali, pur non presenti a 14,8%) [1]. invariabilmente, sono stati identificati nella Non è nota la causa di tale disturbo, ma si compromissione delle capacità sociali, in una considera l’importanza di una base biologica. disorganizzazione cognitiva o un’alterazione L’ipotesi dopaminergica “originale” affermava percettiva, o ancora in una riduzione della che la trasmissione “iperattiva” della dopamina capacità di provare piacere, nei deficit di fosse alla base dei sintomi schizofrenici. Questa elaborazione delle informazioni, di attenzione ipotesi venne formata sulla base della scoperta e inibizione sensoriale, tratti che, soprattutto se della dopamina come neurotrasmettitore nel gravi, possono compromettere il funzionamento cervello, fatta da Arvid Carlsson nel 1963 [1]. scolastico, sociale e/o professionale ancor prima L’ipotesi più recentemente “rivista” propone dell’esordio dei sintomi della schizofrenia. invece una trasmissione iperattiva di dopamina Anche se la maggior parte dei soggetti nell’area mesolimbica ed una ipotrasmissione affetti non presenta un’anamnesi familiare nella corteccia prefrontale [2-4]. I modelli positiva, i soggetti che hanno un parente di tradizionali della schizofrenia hanno enfatizzato primo grado affetto da schizofrenia presentano il ruolo della disfunzione dopaminergica nel un rischio di manifestare il disturbo pari a circa tentativo di spiegare gli aspetti neurobiologici il 15% (paragonato all’1% della popolazione del disturbo. Tuttavia, negli ultimi 20 anni, i generale). Un gemello monozigote con gemello limiti del modello dopaminergico sono diventati corrispondente malato ha un rischio superiore sempre più evidenti rendendo necessario lo al 50% di manifestare la schizofrenia. sviluppo di modelli alternativi per spiegare Come anticipato, fattori ambientali i sintomi associati alla patologia. I modelli stressanti possono innescare l’esordio o anche glutamatergici della schizofrenia, ad esempio, la recidiva dei sintomi in soggetti vulnerabili sono basati sulla constatazione che alcuni e tra questi citiamo ad esempio la fine di una agenti psicotomimetici, come la fenciclidina relazione, l’allontanamento da casa (per lavoro (PCP) e la ketamina, inducono sintomi psicotici o altro), l’abuso di sostanze. e disturbi neurocognitivi simili a quelli della Caratteristici sintomi sono la perdita schizofrenia, bloccando la neurotrasmissione del contatto con la realtà (psicosi), le false dei recettori NMDA (N-metil-D-aspartato) del percezioni (allucinazioni), le convinzioni glutammato. Poiché i recettori del glutammato/ erronee (deliri), un appiattimento affettivo, la NMDA sono localizzati in tutto il cervello, riduzione motivazionale, delle anomalie del i modelli glutamatergici predicono una pensiero e disturbi del funzionamento sociale disfunzione corticale diffusa con particolare e lavorativo. 4 CAPITOLO 1
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH I sintomi, variabili per tipo e gravità, almeno 6 mesi, con 1 mese di sintomi attivi. La possono essere distinti in positivi o negativi (di diagnosi differenziale comprende altri disturbi deficit), a seconda che siano caratterizzati da un psicotici come ad es. il Disturbo Delirante, eccesso o un’alterazione delle normali funzioni legati a disturbi fisici o abuso di sostanze e o da una loro diminuzione o perdita. Tra i disturbi primari dell’umore con caratteristiche primi annoveriamo (1) deliri e allucinazioni psicotiche, nonché condizioni cliniche quali e (2) disturbi del pensiero e comportamento ad esempio deficienze vitaminiche, uremia, bizzarro. tireotossicosi, squilibri elettrolitici, che possono La cosiddetta “dimensione psicotica” presentarsi come psicosi. della schizofrenia si manifesta quindi con Nell’evoluzione della malattia si distinguono deliri (convinzioni erronee basate solitamente una fase premorbosa (vulnerabilità), prodromica sull’interpretazione alterata dell’esperienza), ad (con segni e sintomi subclinici), precoce esempio persecutori, di riferimento, di furto (l’esordio di sintomi positivi, di sintomi deficitari o inserzione del pensiero; ed allucinazioni, e di disabilità funzionali), centrale (con periodi distinguibili in uditive, visive, olfattive, gustative, sintomatici episodici o continui) e tardiva tattili (a seconda della modalità sensoriale), (stabilizzazione con disabilità o miglioramenti). sebbene le allucinazioni uditive siano le più La remissione, a seguito di terapia farmacologica comuni e caratteristiche. Tra i “sintomi di e riabilitativa, è usualmente solo parziale. disorganizzazione” rientrano il disturbo del I pazienti che manifestano 1 episodio pensiero associato al comportamento bizzarro. di schizofrenia presentano una recidiva nel Il pensiero è quindi disorganizzato, con 60-70% dei casi, con decorso continuo o eloquio divagante e non diretto allo scopo, intermittente. In corso di recidive gravi, fino ad essere incoerente e incomprensibile. comunque, può rendersi necessario il ricovero Il comportamento bizzarro può manifestarsi o la gestione delle crisi in ambiente alternativo come agitazione e inadeguatezza dell’igiene, a quello ospedaliero, comunque protetto, fino dell’aspetto o del comportamento motorio, ad arrivare al ricovero obbligatorio, se il fino a forme estreme di catatonia con rigidità paziente costituisce un pericolo per se stesso o e resistenza ai movimenti passivi o attività per gli altri. motoria afinalistica. La prognosi è legata all’adesione alla Tra i sintomi negativi sono presenti terapia psicofarmacologica prescritta ed è l’appiattimento delle emozioni, la povertà variabile nel lungo periodo, dal miglioramento dell’eloquio, l’anedonia e l’asocialità, spesso durevole, allo stesso alternato a ricadute fino ad associati a una perdita generale di motivazione invalidità gravi e permanenti [1]. e a una diminuzione del senso degli obiettivi. Alcuni ricercatori identificano la schizofrenia come un disturbo unitario, mentre DISTURBO BIPOLARE: EZIOPATOGENESI, altri identificano diverse entità nosologiche DIAGNOSI E CARATTERISTICHE CLINICHE al suo interno, quali il sottotipo paranoide, il disorganizzato (ebefrenico), il catatonico, Il Disturbo bipolare (manico-depressivo) l’indifferenziato. Tale differenziazione dei rientra nella categoria dei Disturbi dell’Umore, quadri clinici, presente nella quarta edizione insieme ai disturbi monopolari (depressivi), del DSM, è scomparsa nel DSM-5. categoria caratterizzata da alterazioni pervasive Non essendo disponibili dei test dell’umore, disfunzioni psicomotorie e sintomi patognomonici per la diagnosi, la stessa si basa vegetativi. su una valutazione globale dell’anamnesi clinica, Secondo il National Institute of Mental dei sintomi e dei segni. Il Manuale Diagnostico Health americano, il disturbo bipolare (o e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5, quinta disturbo maniaco-depressivo) è un disturbo edizione), stabilisce come necessaria per la cerebrale che provoca cambiamenti insoliti di diagnosi la presenza di due o più sintomi umore, energia, livelli di attività e capacità di caratteristici per la maggior parte del tempo svolgere compiti giorno per giorno [1]. nell’arco di un mese (deliri, allucinazioni, In termini epidemiologici, la prevalenza eloquio disorganizzato, comportamento del disturbo bipolare stimata in letteratura disorganizzato, sintomi negativi), con segni scientifica oscilla tra lo 0,1% ed il 5% [1-5,30]. prodromici con compromissioni lavorative, Sebbene i dati relativi all’incidenza sociali o della cura della persona presenti per globale del disturbo bipolare siano scarsi, la CAPITOLO 1 5
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH relazione dell’OMS relativa all’“Onere globale diminuzione dell’appetito. del disturbo bipolare nell’anno 2000” riporta Nella fase maniacale conclamata l’umore una percentuale pari a 22 ogni 100.000 anni- è euforico, ma non sono rare l’irritabilità e la persona. L’età media di insorgenza è di 23 franca ostilità (litigiosità). I pazienti maniacali anni [32]. sono più spesso esuberanti e appariscenti, con I dati del NICE mostrano come l’età con il un’attività sregolata che si può associare con picco di insorgenza sia 15-19 anni, e come ci uno stato psicotico con deliri paranoidi e con sia spesso un notevole ritardo tra l’insorgenza attività mentale accelerata, talvolta difficilmente ed il primo contatto con i servizi di salute distinguibile dalle forme di schizofrenia. I mentale. La prevalenza del disturbo bipolare di pensieri e le attività sono possono arrivare tipo I è stimata intorno all’1% della popolazione fino a una megalomania delirante. A volte adulta, mentre si attesta intorno allo 0,4% degli si manifestano allucinazioni uditive e visive. adulti per il disturbo di tipo II. Tale condizione I pazienti intraprendono svariate attività in è comunque rara nei bambini sotto i 12 anni maniera eccessiva e impulsiva, frenetica, fino di età [1]. ad una agitazione afinalistica (“mania confusa”) Le cause di tale disturbo non sono del tutto che costituisce un’emergenza medica vera e note, ma si ipotizzano fattori biologici, genetici propria a motivo dell’esaurimento fisico che ed ambientali. Per quanto concerne i primi, le può determinare e delle conseguenze dannose ipotesi più recenti vedono il coinvolgimento a carico della propria persona, degli altri e di neurotrasmettitori quali norepinefrina, dell’ambiente. dopamina, GABA, glutammato e serotonina Caratteristici sono anche gli stati misti, ossia [1], ma non devono essere sottovalutati fattori una combinazione di manifestazioni depressive “trigger” come stress, alterazioni del ritmo e maniacali (o ipomaniacali), con elevazione sonno-veglia, alcuni farmaci etc. disforica dell’umore, irrequietezza psicomotoria, Circa un paziente su 5 affetto da disturbo ideazione suicida, pianto, diminuzione del depressivo maggiore sviluppa aspetti bipolari sonno, megalomania, deliri persecutori, fuga entro 5 anni dalle manifestazioni iniziali, in delle idee, allucinazioni uditive, perplessità e particolar modo in alcuni soggetti, tra cui confusione (stato di mania disforica). Gli stati coloro che sono affetti da depressione ad misti non sono descritti in maniera specifica esordio precoce (< 25 anni), post-partum e con nel DSM e possono essere considerati come episodi depressivi frequenti. intromissioni di sintomi ipomaniacali in un I pazienti con disturbo bipolare possono episodio depressivo maggiore con ritardo presentare, tra un episodio e l’altro, un umore psicomotorio [1]. depresso e, a tratti, grande attività ed energia, Non essendo disponibili dei test con compromissione del funzionamento patognomonici per la diagnosi, la stessa si lavorativo e sociale. basa su una valutazione globale dell’anamnesi Gli episodi sono brevi (da 3 a 6 mesi), l’età clinica, dei sintomi e dei segni. d’esordio è precoce, ed il periodo di tempo tra l’esordio di un episodio e quello del successivo è più breve che nel disturbo monopolare. GLI EPISODI DI AGITAZIONE NEI Il disturbo bipolare può essere suddiviso PAZIENTI AFFETTI DA SCHIZOFRENIA E in due tipi. DISTURBO BIPOLARE Il disturbo bipolare di tipo I di solito esordisce con un episodio depressivo e vede L’agitazione acuta è una condizione l’alternarsi di episodi conclamati di tipo morbosa caratterizzata da eccessiva attività maniacale e depressivo maggiore, anche separati che si manifesta con una serie poliedrica da mesi o anni. Nel disturbo bipolare di tipo II, di alterazioni ideative, emotive, motorie e sono episodi ipomaniacali (relativamente lievi, comportamentali, talvolta afinalistiche in senza sintomi psicotici, che durano di solito relazione allo stato di coscienza [1]. meno di 1 settimana) ad alternarsi con gli È una condizione clinica che può essere episodi depressivi. associata a diversi disturbi, quali gravi Nella fase ipomaniacale il bisogno di intossicazioni, scompensi metabolici, accidenti sonno diminuisce, l’umore risale e l’attività cerebrovascolari, traumatismi cranici, malattie psicomotoria aumenta, mentre nella infettive del SNC, disturbi psichiatrici, tra fase depressiva si manifestano insonnia e cui la schizofrenia ed il disturbo bipolare, e 6 CAPITOLO 1
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH può evolvere in comportamento aggressivo. valutando, in termini di presenza o È dunque importante identificare tali episodi assenza, i fattori di rischio di operatore, in uno stadio precoce al fine di prevenire paziente e dell’interazione tra i due. l’evoluzione degli stessi e di salvaguardare 4. FACE Risk Assessment (Clifford PI, l’incolumità del paziente e dei soggetti che lo 1999), che presenta una checklist circondano (personale ospedaliero, altri pazienti, di sintomi, segni e comportamenti familiari etc.) [1]. Una caratteristica importante noti per la correlazione al rischio di dell’agitazione psicomotoria, qualunque ne sia la violenza; una scheda di rilevazione causa e qualunque sia la gravità della condizione dei segni premonitori; un piano di soggiacente, è che le sue manifestazioni possono gestione del rischio. variare senza soluzione di continuità dai gradi 5. Overt Aggression Scale (Yudofsky più lievi a quelli più intensi, collocandosi lungo SC, 1986), che comprende 4 item un continuum che dalle situazioni di semplice di valutazione per aggressività attivazione ideativa e comportamentale può verbale, aggressività fisica autodiretta, giungere fino agli episodi più acuti e violenti aggressione verso oggetti e aggressione [1,2]. verso altre persone o la versione Visto che il quadro dell’agitazione può modificata Modified Overt Aggression mascherare le condizioni che la sottendono, Scale (MOAS). rendendo difficoltosa la diagnosi, i trattamenti 6. Broset Violence checklist (Clarke DE, utilizzati devono essere sufficientemente sicuri e 2010), che comprende 6 Items a valutare ad ampio spettro nel quadro di indefinitezza delle il potenziale rischio di comportamenti condizioni organiche. Il trattamento è dunque violenti entro le 24-72 ore. prioritario, soprattutto in condizioni di emergenza I dati epidemiologici disponibili in proprio al fine di consentire l’identificazione e il letteratura in merito allo stato di agitazione trattamento della condizione scatenante. nei pazienti affetti da schizofrenia e disturbo Nella valutazione del rischio di comparsa bipolare sono tendenzialmente scarsi. Alcuni di agitazione psicomotoria, il solo giudizio studi mettono in risalto come lo stato di clinico può non essere sufficiente, in particolar agitazione si traduca in episodi di violenza. A modo per la tendenza alla sottostima del rischio seguire alcuni esempi. in pazienti noti. Le evidenze di letteratura Nei servizi psichiatrici di emergenza mostrano come l’utilizzo di scale di valutazione sono stati riportati tassi di prevalenza della del rischio, ad esempio nei primi tre giorni agitazione psico-motoria (APM) variabili tra di ricovero, riduca il numero di interventi il 4,3% [1] e il 10% [1-3]. In un recentissimo coercitivi e di episodi di aggressività [1,2]. studio spagnolo condotto su oltre 300.000 Alcune scale di valutazione sono le seguenti schede di dimissione ospedaliera, l’1,5% dei [1,41]: pazienti aveva una diagnosi di APM. Nei 1. BARS (Brief Agitation Rating Scale, pazienti con APM, i ricoveri ospedalieri legati a Finkel et al., 1993), costituita da 10 situazioni di emergenza sono stati notevolmente items (colpire, spingere, strappare, più frequenti rispetto a quanto osservato nei aggirarsi nervosamente senza scopo, controlli (91,5% vs 70,2%) [1]. Lo studio di Orta manierismi ripetuti, irrequietezza, urla, e colleghi del 2007 ha condotto una ricerca domande o frasi ripetute, fare anomali epidemiologica multicentrica trasversale in 120 rumori, lamenti ripetutii). centri spagnoli, coinvolgendo 800 pazienti con 2. PANSS-EC (Positive and Negative diagnosi di schizofrenia secondo il DSM-IV. Syndrome Scale-Excited component, I ricoveri psichiatrici erano dovuti a stato Chaichan W, 2008), utilizzata di agitazione nel 29,8% dei casi e a stato di soprattutto per la risposta al trattamento agitazione con aggressività nel 30,6% dei casi. La farmacologico dell’agitazione, prevalenza dell’agitazione riportata in pazienti composta da 5 item (ostilità, non con schizofrenia al momento del ricovero era cooperatività, impulsività, tensione e del 38,4% circa e del 23,4% per l’agitazione con eccitamento). aggressività. Il 40% dei pazienti schizofrenici 3. Scala di Whittington (Whittington R, coinvolti nello studio si era recato in ospedale di 2006), che considera nella sua globalità propria volontà, mentre il 59,6% vi si era recato gli aspetti connessi alle interazioni a seguito di una sentenza giudiziaria [1]. tra paziente, operatore e ambiente, Nei pazienti con disturbo bipolare, CAPITOLO 1 7
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH l’agitazione è spesso la principale manifestazione Lorenzo et al [1] hanno analizzato l’utilizzo di clinica durante gli stati maniacali e misti [1]. Nel misure di restrizione fisica nei reparti psichiatrici, disturbo bipolare di tipo I sono state descritte registrando una durata media degli episodi di prevalenze di APM tra il 19,5% [1] e il 29% [2]. contenzione pari a 6 ore e rilevando che tali Pillowsky nel 92 ha condotto delle ricerche episodi erano significativamente più frequenti retrospettive sugli episodi di violenza riportati nei pazienti con stato di coscienza alterato, in in un ospedale psichiatrico in un periodo di sei quelli in cui era stato necessario controllare mesi, rilevando che i pazienti erano affetti per un comportamento aggressivo e in quelli con il 39% da disturbo affettivo (fase maniacale) e diagnosi di “schizofrenia e altri disturbi psicotici” il 33% schizofrenia [1]. nelle prime 72 ore di ricovero. In Europa, i Negli Stati Uniti si stima che l’incidenza dati del progetto EUNOMIA, che ad oggi è il annuale delle aggressioni fisiche nei reparti di più esteso studio disponibile sull’adozione di pronto soccorso sia di 7,0 per infermiere e 2,4 misure coercitive nelle strutture psichiatriche per medico. La schizofrenia e il disturbo bipolare ospedaliere europee, mostrano come nei diversi sono responsabili rispettivamente del 17,1% e Paesi partecipanti la percentuale dei pazienti dell’11,4% di tutte le aggressioni fisiche [1]. sottoposti a misure restrittive (contenzione fisica, Uno studio condotto in Italia da Biancosino isolamento e terapia farmacologica forzata) e colleghi mostra come nel nostro paese variava dal 21% al 59% [1]. pochi studi abbiano esaminato la frequenza Nourse e colleghi mostrano inoltre e le caratteristiche dei comportamenti un aumento del rischio di comportamento violenti tra pazienti psichiatrici, confermando aggressivo in pazienti con diagnosi di disturbo comunque l’importanza di fattori di rischio bipolare, insieme a sintomi psicotici ed abuso sociodemografici e clinici [1-3]. In particolare, di sostanze [1]. la schizofrenia, mania o disturbo di personalità, A dare un quadro della relazione tra violenza abuso di sostanze e di alcol, giovane età, e schizofrenia e disturbo bipolare, si inserisce, precedenti ricoveri psichiatrici e la storia di atti inoltre, la revisione sistematica di letteratura violenti sono stati identificati come principali di Jan Volavka. L’autore conclude sostenendo fattori di rischio per un comportamento che l’aumento del rischio di violenza nella violento in ambito ospedaliero. Sono stati schizofrenia e nel disturbo bipolare, a confronto raccolti dati relativi a 1324 pazienti (677 con la popolazione generale, è statisticamente uomini e 647 donne) ammessi in strutture significativo ed è inoltre maggiore, tra le due psichiatriche pubbliche e private nel 2004. I condizioni, nel disturbo bipolare, nel quale si pazienti sono stati categorizzati in 3 gruppi: verifica maggiormente durante la fase maniacale. pazienti non ostili, pazienti ostili (aggressione Il rischio è aumentato, inoltre, in caso di verbale o atti violenti contro oggetti) e pazienti concomitante abuso di sostanze stupefacenti. violenti (autori di aggressioni fisiche). Il 10% Per la schizofrenia i valori mostrano un aumento dei pazienti ha mostrato un comportamento modesto ma statisticamente significativo di ostile durante il ricovero e il 3% ha fisicamente rischio di violenza, con un OR di 2,1 (95% CI 1,7- aggredito altri pazienti o membri dello staff. 2,7) senza comorbidità, e un OR di 8,9 (95% CI Nel campione la diagnosi di “schizofrenia 5.4-14.7) con comorbidità con abuso di sostanze e disturbi correlati” è stata la più frequente [1,2]. Altri studi considerati dall’autore mostrano (35,9%), seguita dal “disturbo unipolare e una prevalenza annuale di comportamento disturbi d’ansia” (16,7%), disturbi bipolari violento nella schizofrenia pari a 8,4%, rispetto (15,7%) e disturbi di personalità (12,8%) [1]. al 2,1% in soggetti senza alcun disturbo [1]. Per La revisione sistematica condotta da il disturbo bipolare, l’autore cita uno studio Iozzino e colleghi su studi pubblicati dal che mostra un comportamento aggressivo nel 1995 al 2014, mostra come, di 23.972 pazienti 12,2% degli individui con diagnosi di disturbo ricoverati descritti in 35 studi, la percentuale bipolare, 8,2% con abuso di alcol, 10,9% con di pazienti che ha commesso almeno un atto abuso di droga e 1,9% con nessun disturbo di violenza è stata del 17% (95% IC 14-20%). [1]. Ed ancora, citando lo studio di Pulay e Tassi di violenza più elevati si sono registrati colleghi [69], viene mostrata una prevalenza per il genere maschile, abuso di alcol (35.3%), di comportamento aggressivo nello 0,66% dei ammissione involontaria (26.5%) e pazienti soggetti senza disordini psichiatrici, paragonato affetti da schizofrenia (20.5%) [1]. al 25,34% e 13,58% nel disturbo bipolare di tipo Sempre in Italia, inoltre, nel 2012, Di I e II, rispettivamente [70]. 8 CAPITOLO 1
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QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH Attuale gestione dei pazienti ed esigenze insoddisfatte Anna Maria Ferriero ATTUALE GESTIONE DELLO STATO DI non segue una linea univoca e presenta AGITAZIONE PSICOMOTORIA notevole variabilità tra le diverse realtà [2], sebbene la pratica clinica suggerisca che gli L’agitazione psicomotoria, come sindrome elementi principali in grado di orientare le transnosologica, può manifestarsi in diversi scelte terapeutiche siano, principalmente, la modi: aumento dell’arousal, minacciosità, conoscenza del paziente, il tipo di setting ostilità, impulsività, rabbia, comportamento assistenziale e il livello di severità del caso. intimidatorio, irrequietezza, imprevedibilità e Nella valutazione del rischio di comparsa di scarsa cooperazione [1]. Questa condizione agitazione psicomotoria, inoltre, il solo giudizio rappresenta un’emergenza comportamentale clinico può non essere sufficiente, in particolar acuta, di frequente riscontro nella pratica modo per la tendenza alla sottostima del rischio clinica, che spesso richiede un intervento in pazienti noti. Le evidenze di letteratura immediato ed è una delle situazioni che desta mostrano come l’utilizzo di appropriate scale di maggiori preoccupazioni in un contesto di valutazione, ad esempio nei primi tre giorni di emergenza [1-3]. ricovero, riduca il numero di interventi coercitivi Un quadro di agitazione psicomotoria, e di episodi di aggressività minimizzando il inoltre, configurandosi come una manifestazione rischio [1,5]. sintomatologica aspecifica, potrebbe essere Alcune tra le più diffuse e utilizzate scale di legato a diverse condizioni scatenanti, valutazione sono illustrate in Tabella 1 [1,4,6,7]. attribuibili a differenti stati patologici, sia di Queste scale diventano, quindi, strumenti interesse psichiatrico sia di altro interesse importanti che supportano i vari professionisti medico-chirurgico. La pronta individuazione sanitari coinvolti nel percorso assistenziale del di un’eventuale compromissione organica paziente in stato di agitazione già dal momento alla base dello stato di agitazione - tra cui della valutazione. intossicazioni, scompensi metabolici, accidenti A scopo esemplificativo, un modello di cerebrovascolari o traumi cranici, malattie percorso assistenziale ben definito, articolato infettive del sistema nervoso centrale, ecc - si attraverso fasi distinte è riportato in Tabella rende fondamentale per avviare il percorso di 2. È bene sottolineare, tuttavia, che l’esempio cura del paziente (valutazione, trattamento e presentato fa riferimento ad uno solo dei monitoraggio), permettendo contestualmente percorsi possibili, quello cioè in cui l’accesso l’identificazione dei professionisti più idonei del paziente avviene tramite pronto soccorso per la gestione della condizione clinica in (PS), sebbene alcune delle fasi indicate - nello esame [1,4]. Intervenire il prima possibile è specifico le fasi 2, 3, 4 e 5 -siano attuabili anche fondamentale, allo scopo di ridurre al minimo in reparto [1]. il rischio di escalation verso stadi più aggressivi e violenti, causa di sofferenza sia fisica che psicologica per il paziente così come per chi Triage infermieristico gli sta vicino [2]. Il trattamento dell’agitazione, pertanto, è prioritario per consentire poi il La prima fase è quella del triage trattamento della condizione scatenante [1]. infermieristico, in cui è prioritario stabilire la Tuttavia, nonostante lo stato di agitazione, gravità del paziente attraverso l’assegnazione come già detto, sia una condizione comune di un codice colore e individuare il setting a varie categorie di pazienti, la sua gestione di gestione dell’emergenza, valutando quindi 12 CAPITOLO 2
QIJPH - 2017, Volume 6, Number 4 ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH TABELLA 1 STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELL’AGITAZIONE PSICOMOTORIA. MODIFICATA DA: [1,4,6,7] Strumenti psicometrici di valutazione dell’agitazione psicomotoria in contesti psichiatrici È una scala composta da 21 item che permettono di valutare i comportamenti coinvolti Agitation Severity Scale in uno stato di agitazione. È uno strumento di semplice utilizzo che non richiede la (ASS) collaborazione del paziente ed è utile quando è necessaria una rapida valutazione, come in un contesto di emergenza. È una scala, basata sull’osservazione clinica, che misura la severità del comportamento Behavioural Activity agitato attraverso l’utilizzo di un singolo item, che descrive sette livelli di gravità (da uno Rating Scale (BARS) stato di sedazione a uno di agitazione). È uno strumento a 3 item progettato per registrare l’esperienza soggettiva Brief Agitation Measure dell’agitazione, misurando i livelli di agitazione nella settimana precedente attraverso (BAM) una scala Likert a sette punti di gravità. Clinical Global È uno strumento a singolo item valutato con una scala Likert a cinque punti, utile per Impression Scale for la valutazione di un’ampia casistica di pazienti psichiatrici trattati per agitazione e Aggression (CGI-A) aggressività. È un questionario destinato ai caregiver che aiuta nello screening di 29 comportamenti Cohen-Mansfield agitati su una scala Likert a sette punti di gravità. Non è applicabile in un contesto di Agitation Inventory emergenza a causa del lungo periodo di osservazione richiesto (2 settimane precedenti (CMAI) alla somministrazione). È uno strumento facilmente applicabile che classifica gli episodi aggressivi in quattro Overt Aggression Scale tipi di gravità: aggressività verbale, aggressività verso oggetti, aggressività autodiretta e (OAS) aggressività fisica verso altre persone. È una scala di valutazione che raccoglie 47 comportamenti agitati in 12 unità Overt Agitation Severity comportamentali correlate. Questo strumento, tuttavia, non risulta appropriato in un Scale (OASS) contesto di emergenza a causa di suoi limiti, soprattutto il tempo necessario per il periodo di osservazione richiesto (circa 15 minuti). Positive and Negative È uno strumento composto da cinque item individuali: ostilità, mancanza di Syndrome Scale Excited collaborazione, impulsività, tensione ed eccitabilità. Component (PANSS-EC) Questa scala può essere usata per valutare sia la natura che la gravità degli eventi Staff Observation aggressivi, usando una classificazione a 5 colonne: stimolo, mezzi utilizzati dai pazienti, Aggression Scale (SOAS) scopo dell’aggressione, conseguenze per la vittima, misure per fermare l’aggressione. Checklist di valutazione dell’agitazione e dei comportamenti aggressivi/violenti È uno strumento composto da 6 item attraverso la valutazione dei quali il personale Broset Violence Checklist medico ed infermieristico può determinare il potenziale rischio di comportamenti violenti (BVC) da parte di un paziente entro le 24 ore. Si è dimostrata efficace anche nella previsione a 72 ore. È uno strumento composto da 20 item: 10 “fattori storici” riguardano il passato, 5 The Historical, Clinical, item clinici si riferiscono all’episodio di violenza attuale e 5 item di risk management Risk Management-20 focalizzano l’attenzione sui fattori che potrebbero aggravare o mitigare il rischio in (HCR-20) futuro. È una checklist composta da 4 item che si sono dimostrati strettamente correlati al The McNiel-Binder rischio di aggressione durante il ricovero ospedaliero: anamnesi positiva per attacchi Violence Screening fisici o comportamenti indotti dalla paura nelle due settimane precedenti il ricovero, Checklist (VSC) assenza di comportamento suicida entro due settimane di ricovero, diagnosi di schizofrenia o di mania e genere maschile. CAPITOLO 2 13
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