Maturità del formatore - Spiritualità e/o Psicologia
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Maturità del formatore Spiritualità e/o Psicologia
La ‘‘Sfida’’ di Papa Francesco ‘‘Se non formiamo ministri capaci di riscaldare i cuori della gente, di camminare con loro nella notte, di dialogare con le loro speranze e delusioni, di curare le loro fratture, quale speranza possiamo avere per il nostro viaggio presente e futuro?’’ (ai Vescovi del Brasile)
Formazione integrale (Sinodo cap.IV) 1. Scelta di formatori non solo culturalmente preparati ma capaci di relazioni fraterne, di ascolto empatico e profonda libertà interiore 2. Lavoro di équipe formative differenziate che includano figure femminili 3. Sviluppare la capacità di esercitare il ruolo di guida in modo autorevole e non autoritario. Particolare attenzione al superamento di tendenze al clericalismo, capacità di lavoro in équipe, sensibilità per i poveri, trasparenza di vita e disponibilità a lasciarsi accompagnare 4. Discernimento iniziale…perché non siano accolti senza una conoscenza adeguata e una rilettura approfondita della loro storia…’seminaristi vaganti’, instabilità relazionale e affettiva, mancanza di radicamento ecclesiale 5. Consistenza numerica..troppo grandi..rischio di spersonalizzazione e conoscenza non adeguata.. Troppo piccoli..rischio di essere soffocanti e dipendenti. Seminari interdiocesani o case condivise per religiosi con progetti formativi chiari e responsabilità ben definite
Conclusioni (?) • Centralità e Importanza della persona nella relazione pastorale • Importanza di quadro/fondamento antropologico • Integrazione delle componenti, conoscenza/verità, volontà/libertà, affetto/amore e quindi ‘ortodossia’ ‘ortoprassi’ ‘ortopatia’ • Integrazione e superamento di opposizioni • Centralità della ‘formazione’ e nel suo contesto della relazione • “psicologismo vs spiritualismo” • Superamento dell’ ‘‘ambientalismo” (come soluzione Le persone e la formazione)
Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 46, 13; CCL 41, 539-540) Dice il Signore: «Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme» (Ez 34, 4). Parla ai cattivi pastori, ai falsi pastori, ai pastori che cercano i loro interessi, non quelli di Gesù Cristo, che sono molto solleciti dei proventi del loro ufficio, ma che non hanno affatto cura del gregge, e non rinfrancano chi è malato. Poiché si parla di malati e di infermi, anche se sembra trattarsi della stessa cosa, una differenza si potrebbe ammettere. Infatti, a considerare bene le parole in se stesse, malato è propriamente chi è già tocco dal male, mentre infermo è colui che non è fermo e quindi solo debole. Per chi è debole bisogna temere che la tentazione lo assalga e lo abbatta, Il malato invece è già affetto da qualche passione, e questa gli impedisce di entrare nella via di Dio, di sottomettersi al giogo di Cristo.
‘‘Alcuni uomini, che vogliono vivere bene e hanno fatto già il proposito di vivere virtuosamente, hanno minore capacità di sopportare il male, che disponibilità a fare il bene. Ora invece è proprio della virtù cristiana non solo operare il bene, ma anche saper sopportare i mali. Coloro dunque che sembrano fervorosi nel fare il bene, ma non vogliono o non sanno sopportare le sofferenze che incalzano, sono infermi ossia deboli. Ma chi ama il mondo per qualche insana voglia e si distoglie anche dalla stesse opere buone, è già vinto dal male ed è malato. La malattia lo rende come privo di forze e incapace di fare qualcosa di buono. Tale era nell'anima quel paralitico che non poté essere introdotto davanti al Signore. Allora coloro che lo trasportavano scoprirono il tetto e di lì lo calarono giù. Anche tu devi comportarti come se volessi fare la stessa cosa nel mondo interiore dell'uomo: scoperchiare il suo tetto e deporre davanti al Signore l'anima stessa paralitica, fiaccata in tutte le membra ed incapace di fare opere buone, oppressa dai suoi peccati e sofferente per la malattia della sua cupidigia.’’
IL MONDO DEI GIOVANI: CHI SONO E CHE COSA CERCANO? 1. Chi sono? 2. Un contesto sociale che favorisce la dipendenza psicologica a. Una società che favorisce l’infantilismo b. Una speranza di vita più lunga c. Un’ infanzia accorciata per una adolescenza più lunga 3. I compiti psichici da assolvere a. La fiducia in se sessi b. Il rapporto con il tempo c. Occupare il proprio spazio interiore 4. La vita affettiva dei giovani a. Lo stato generale dell’affettività b. Dalla coeducazione al rapporto unisessuato c. La paura di impegnarsi d. La bisessualità psichica
IL MONDO DEI GIOVANI: CHI SONO? CHE COSA CERCANO? (2) 5. I giovani e le nuove influenze ideologiche a. Le teorie del gender b. La società di mercato e il liberalismo c. Laicità e bisogno del religioso 6. I giovani e la Chiesa a. Giovani senza radici religiose b. Confusione tra religioso e paranormale c. I giovani della GMC sono in ricerca di vita spirituale d. Perché JPII attira(va) tanti giovani, benché il messaggio cristiano sia esigente, in particolare in materia di morale sessuale? CONCLUSIONE (Tony Anatrella)
ALCUNE DIFFICOLTA' DEI GIOVANI OGGI (1) • 1. Un gran numero di possibilità di fronte alle quali si trovano e che impongono scelte. Qualche volte queste scelte sono richieste prematuramente. All'abbondanza delle conoscenze non corrisponde sempre l'approfondimento e l'appropriazione con pensiero personale. • 2. Insicurezza nell'identità personale. In parte dovuta alla precedente abbondanza di scelte e al rinvio delle stesse, e ad una certa mancanza di formazione alla decisione e all'inevitabile rinuncia che è coinvolta in ogni decisione. • 3. Il relativismo etico-morale presente nella cultura, pluralistica e segnata da comunicazioni facili ed estese, con la relativa mancanza di principi e quindi un soggettivismo molto spinto che aumenta il peso delle scelte, la difficoltà nell'identità e il bisogno di dipendere dal gruppo per verificare la verità delle proprie conoscenze. Si può inserire qui la relativa mancanza di una cultura che - come solo la fede può fare - se non "giustifica", aiuta ad affrontare e a dar un significato al dolore, al male, alla morte, e quindi al limite, alla rinuncia.
ALCUNE DIFFICOLTA' DEI GIOVANI OGGI (2) • 4. Aspettative elevate di successo da raggiungere presto e subito, secondo il modello "tecnico"; ogni difficoltà deve essere riducibile a problema e quindi risolvibile. Il concetto e la realtà del "mistero" tende a recedere di fronte al concetto e realtà del "problema". • 5. Difficoltà ad un impegno stabile e definitivo sia nella sfera affettiva che in quella professionale/di lavoro. • 6. La forte carica idealistica, e anche di generosità, propria di ogni generazione di giovani, è quindi spesso caratterizzata da fragilità soprattutto a causa di 2,3, e 4. • 7. Dai punti precedenti può conseguire una certa passività e l'aspettativa che si ha diritto a ricevere, a raggiungere il o i risultati in modo rapido e facile, senza percorrere i passi e forse pagare il prezzo di ogni conquista.
La sfida più fondamentale: la ‘‘realtà antropologica’’ in cui si svolge l’accompagnamento: la persona come mistero
CARATTERISTICHE DEL MONDO DI Baudolino (U.Eco/F.Castelli) • La verità non esiste per se stessa. E’ soggettiva, esiste solo nella nostra mente siamo noi ad inventarla. -------→ CONOSCERE • La politica è fondata sul potere. Il potente può usare il potere per fare del bene ma per conservare il potere deve far del male L’unico modo di non peccare è fare lo stilita. Non sei imperatore perché hai le idee giuste ma le idee sono giuste perché vengono dall’ imperatore “Quod principi placuit legis habet vigorem” ---------------------------------→ AGIRE • La vita è un gioco di passioni, di credenze fasulle, falsificazioni, inganni, non c’è di meglio che immaginare altri mondi per dimenticare quanto doloroso sia quello in cui viviamo
TRE MINACCE ALL’AUTENTICITA’ DELLA PERSONA Frammentazione < ------ > Coerenza ---- > SENSO SIGNIFICATO Depressione < ----- > Fermezza della Volontà (libertà) ---- > IMPEGNO Disarmonia < ----- > Armonia (consistenza interiore) ---- > GIOIA (P. Ricoeur che riprende H.Kohut)
Approccio epistemologico AZIONE PERSONALE STORIA UMANA TESTO SPIEGAZIONE INTERPRETAZIONE COMPRENSIONE CAUSALITA’ DISCERNIMENTO INTENZIONALITA’ (Oggettiva) (Soggettiva) Metodo Metodo Metodo Classico/Statistico Genetico Dialettico B. Lonergan, P. Ricoeur
SEGNI-SINTOMI I DIMENSIONE II DIMENSIONE III DIMENSIONE “Comprensione” “Interpretazione” “Spiegazione”
Distribuzione percentuale dei soggetti nella seconda e terza dimensione (frequenze in parentesi) Seconda dimensione «deboli/fragili» Meno maturi Più maturi 75% (150) 25% (50) 19% 2% Devianti 21% (42) (38) (4) Terza dimensione «malati» 56% 23% Normali 79% (158) (112) (46)
Due Fondamenti Antropologici • Questa similitudine manifesta che l’uomo il quale sulla terra è la sola creatura che Iddio abbia voluta per se stessa, non possa ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé (GS, 24). • In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo.. Cristo che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del Suo Amore svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione (GS, 22).
Un’ «esperienza religiosa»: il sogno di Giacobbe Gen 28 [10] Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. [11]Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. [12] Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. [13] Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. [16]Allora Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: «Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo». [17]Ebbe timore e disse: «Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo». 18
Per questo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. (Ef. 3,14-18) (Efesini 3, 14-18)
TRE “VIE” RELIGIOSE • VIA DELL’APPARENZA + Eterno, Al di là, il Significato - Tempo, il mondo, il reale contingente • VIA DEL COMBATTIMENTO TRAGICO + Il reale, tempo - Assurdo (Senso/Significato) • VIA DELL’AMORE + L’Eterno entra nel tempo. Incarnazione + La morte è superata, Mistero Pasquale (H.U. Von Balthasar, Il tutto nel frammento)
MOVIMENTI DELLA LIBERTA’ “Dov’è lo Spirito del Signore c’è la libertà” • Movimento di TRASCENDENZA • Movimento di IMMANENZA (SUPM Ch VIII, 13) • Lo Spirito che è Formatore del Padre • Lo Spirito che è Formatore del Figlio • Istanza di “Partecipazione” e “Purificazione” • Mediazione dei processi umani / psicologici (cf Martini) • Lo Spirito e il “come”
Come si ‘‘combinano’’ questi due movimenti? Le ‘mediazioni’ di fronte all’’immediato’
Orizzonte Antropologico della persona come “mistero” Significato ALTEZZA “Superior Summo meo” logos QUIETE FELICITA’ Affetto INQUIETUDINE ANSIA ASPETTATIVA AMPIEZZA LUNGHEZZA pathos QUIETE PIACERE bios Forza PROFONDITA’ “Interior Intimo meo”
Due tipi di lotta DIO IDEALE Formaz Spirituale Formaz Pastorale PERSONA DESIDERIO Formazione Umana Formaz Intellettuale (?)
Orizzonte antropologico della persona come mistero” e le lotte Significato ALTEZZA “Superior Summo meo” DIO logos IDEALE (umano) QUIETE FELICITA’ Affetto INQUIETUDINE ANSIA AMPIEZZA ASPETTATIVA LUNGHEZZA pathos DESIDERIO PERSONA BISOGNO QUIETE PIACERE bios Forza PROFONDITA’ “Interior Intimo meo”
DUE SOTTILI NEMICI DELLA SANTITA’ Papa Francesco «Gaudete et Exultate, (Cap. 2) • Lo Gnosticismo attuale (Spiritualismo) • Il Pelagianesimo attuale (Psicologismo)
Come Intervenire? Che cosa fare? Informare, istruire CONOSCENZA (teoria, idee visione) Dirigere, instradare AZIONE, VOLONTA’ (libertà) Sentire, sperimentare AFFETTO CUORE (motivazione)
‘‘MAESTRO’’ ‘‘LEADER DIRETTORE’’ ‘‘FORMATORE COMPAGNO’’
DUE ASPETTI FONDAMENTALI DEL MINISTERO MATTE0 MARCO LUCA 10 6 9 7 e strada facendo, predicate 7: chiamò i dodici e 2: e li mandò ad che ‘Il Regno dei cieli è incominciò a mandarli a annunziare il Regno di Dio vicino’ due a due e diede loro e a guarire gli infermi potere sugli spiriti immondi 8 Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i 12: e partiti, predicavano 10 lebbrosi e cacciate i demoni che la gente si convertisse 9: curate I malati che vi si 13: scacciavano molti trovano e dite loro ‘si è demoni, ungevano di olio avvicinato a voi il Regno di molti infermi e li guarivano Dio'
DIVERSI LIVELLI / ANALOGIA/CORRISPONDENZA tra ‘TERAPIA’ E INTERVENTO EDUCATIVO/PASTORALE PSICOTERAPIA PASTORALE / ACCOMPAGNAMENTO INTERPRETAZIONE RICONCILIAZIONE DISILLUSIONE OTTIMALE GUIDA Eduttiva DISILLUSIONE OPTIMALE GUIDA Induttiva UNIFICAZIONE SOSTEGNO PACIFICAZIONE GUARIGIONE
‘‘TALENTI importanti per la FORMAZIONE’’ - CONOSCENZA - di Sé - dell’altro - del contesto e processi - possibilmente radicate in ‘antropologia cristiana’ - LIBERTA’ (MATURITA’) - nell’agire - interagire - intervenire - MOTIVAZIONE (Maturità del cuore/affetti) - servizio - amore
Tre ‘‘Ministeri’’ (Vat II) Vescovi Sacerdoti Laici • Insegnamento Conoscere Verità ‘Ortodossia’ (‘‘Profetico’’) • Governo Pastore Dirigere / Agire Etica ‘Ortoprassi’ (‘‘Regale’’) • Santificazione Motivazione Cuore ‘Ortopatia’ (‘‘Sacerdotale’’)
Tre Figure di ‘‘Educatore/Leader’’’’ • ABRAMO orizzonte cognitivo. “un paese che io ti indicherò”. Cognizione, Verità • GIACOBBE lotta per un impegno della volontà. Libertà per il bene. • DAVIDE le passioni, gli amori e la loro integrazione nel cuore. Armonia o disarmonia dell’’affetto (‘‘Tre Volti dell’educatore’’, 3 Dimensioni, 2004, 1, 9-17)
Il ruolo e missione del formatore (P. Franco Imoda S.J, 13 Febbraio 2015) 1. Come aiutare il religioso nella conoscenza di sé e nella integrazione di tutte le dimensioni della personalità 2. La relazione di aiuto e accompagnamento: come creare un clima di fiducia reciproca 3. Come approfittare in profondità il dialogo periodico con il formatore 4. Come unire motivazione ed esigenza, l’aiuto e guida con il rispetto dell’autonomia e la libertà 5. Come leggere la possibile influenza degli antecedenti personali e familiari. Conseguenze della disintegrazione familiare nel religioso.
Discernimento e ‘pedagogia dell’interiorità’ • Conoscenza (Ortodossia) • Volontà decisione (Ortoprassi) • Sentire (Ortopatia) • Storia personale interpretata come presenza di • malattia • conflitti • resistenze allo Spirito
DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE PDV • FONDAMENTO: Formazione UMANA Umana • FINE: Formazione PASTORALE • MEZZO: Formazione INTELLETTUALE • ANIMA: Formazione SPIRITUALE
Tre modelli di Pedagogia/Accompagnamento SALMICO SAPIENZIALE PARABOLICO PEDAGOGIA PEDAGOGIA PEDAGOGIA come SOGGETTIVA OGGETTIVA INTERPRETAZIONE espressiva del bisogno mira al valore, Ermeneutica della domanda: al “dover essere” Cerca risposte concrete, ma a domande più radicali, manifesta e nasconde un’altra domanda soggettiva, ignora estrinseca, ignora l’oggettivo, il concreto, il rispetta la realtà antropologica l’ideale soggettivo del mistero Soggetto e valore non si Soggetto e valore Dialogo tra incontrano non si incontrano soggetto e valore SUPM, pp. 369-372
Modelli di affettività Meccanico Cognitivo Costrutto: strutturato/dinamico Forza istintiva connessa con il “Nulla di Componenti: concetto di “sfogo” amato/voluto se non conosciuto” - cognitiva Concetti presi dall’ “etologia”: - conativa di energia di azione specifica Controllo razionale, controllo meccanismi innati di sblocco esterno, significato --razionalistico - equlibrio “Impulso” armonia interna “Libido” e le sue forme . Forza vitale bios logos pathos
UN MODELLO DI STRUTTURAZIONE DELL’AFFETTO CONSOLAZIONE GIOIA ATTIVITA’ PIACERE ESTERNO INTERNO PASSIVITA’ DOLORE TRISTEZZA DESOLAZIONE
L’ Ansia e la relazione con l’altro Qual’è il ruolo dell’altro? Come deve porsi l’altro per aiutare ad: - accettare, (δειλός) - farsi responsabile e - vivere la ‘‘missione’’ → (pacificante, complemento, specchio, interprete, compagno)
RELAZIONE DIALETTICA DEI PROCESSI DI ACCETTAZIONE / RESPONSABILITA’ / VOCAZIONE (SUPM p. 88-91). ACCETTAZIONE RESPONSABILITA’ VOCAZIONE si no si no si no Impulsività Rifiuto Autosufficie Pessimismo Pazienza Stoicismo Piacere Negazione n-za passivo Fedeltà Fatalismo Interesse Tensione pura Fortezza Pigrizia Passività / immediato Amore Rassegnazion ascolto ACCETTAZIONE Infantilism filantropico e Valori Impulsività attitudinali immatura Coscienza Oblatività Umanesimo infelice Sacrificio prometeico Illusione Rinuncia Narcisismo RESPONSABILITA Lotta tragica Significato Vocazione ’ Ascetismo Conversione come manicheo / progetto del stoico sé Ribellione Fideismo Conformismo Trasformazion Ritualismo Routine e Idealismo Legalismo Ascesi VOCAZIONE Utopia magico cristiana Experienze Esperienze Sintesi attiva rapide Immediate Figlio I° Figlio II° [alla luce dei "Tre modi di umiltà" (S. Ignazio di L., EE.SS)] Padre
TRE SITUAZIONI DI INTERESSE PEDAGOGICO PRESENZA SICUREZZA ASSENZA SCARSITA’ BISOGNO TRASFORMAZIONE TRASCENDENZA
LEGGE DELLO SVILUPPO E LEGGE DELLA CROCE MATURITA’ CRISTIANA E METAFORA DELLA GRAZIA B. Lonergan PROGRESSO Intrapsichica DECLINO VITA Interpersonale REDENZIONE
MISTERO DELLA PERSONA L'esistenza di riferimenti e di connessioni tra le umili vicende e concomitanze dello sviluppo della vita umana e i grandi temi della vita e della morte, per cui il destino di queste realtà formidabili può in qualche modo "giocarsi" negli stadi originari dello sviluppo, è forse una della manifestazioni più stupefacenti del mistero della persona. Che la dignità umana, l'immagine stessa di Dio sia consegnata e venga a dipendere da fragili relazioni con altri soggetti umani in cui la vulnerabilità delle parti predispone ad illusioni, a limitazioni, ad abusi; e che, allo stesso tempo, siano proprio queste fragili relazioni umane a divenire il canale e la mediazione per la costituzione, per l'offuscamento o spesso per la ricostituzione di questa dignità, è qualcosa di ‘‘meraviglioso’’ e di "tremendum". SUPM Cap 8.p. 431
MINISTRI PER IL FUTURO Oscar Romero Aiuta - qualche volta – fare un passo indietro e guardare da lontano; Il Regno non è soltanto al di là dei nostri sforzi; è al di là della nostra visione. Noi realizziamo nella nostra vita solo una minima frazione dell’impresa meravigliosa che è il lavoro del Signore.. Nulla di ciò che facciamo è completo, il che significa che il Regno sta sempre al di là di noi stessi. Nessuna predica dice tutto quello va detto, Nessuna preghiera esprime pienamente la fede, Nessuna confessione porta perfezione, Nessuna visita pastorale porta la pienezza, Nessun programma compie la missione della Chiesa, Nessuna combinazione di scopi e obiettivi include tutto. Ecco dove stiamo. Piantiamo semi che un giorno cresceranno, Innaffiamo semi già piantati, sapendo che portano una promessa per il futuro.
Gettiamo fondamenti (fondazioni) che richiederanno sviluppi ulteriori. Forniamo un lievito che influirà ben al di là delle nostre capacità.. Non possiamo fare tutto, e c’è un senso di liberazione nel prenderne coscienza. Questo ci permette di fare qualcosa, e di farlo molto, molto bene. Potrà essere incompleto, ma è un inizio, un passo sulla via, un’opportunità per la grazia del Signore di entrare e di fare il resto. Forse non vedremo mai i risultati finali, ma qui sta la differenza tra l’architetto e l’operaio. Noi siamo operai, non architetti Ministri, non messia. Siamo profeti di un futuro che non è nostro. Amen
‘‘Se non potete sradicare le idee cattive, se non potete curare mali antichi, completamente, quanto vorreste, non dovete per questo lasciare la comunità. Non abbandonate la nave nella tempesta, perché non potete dirigere i venti. E non forzate con arroganza idee strane su chi voi sapete ha una posizione diversa dalla vostra. Dovete cercare di influenzare il corso delle azioni indirettamente; trattare la situazione con tatto e così quello che non riuscite a volgere in bene, potete almeno renderlo meno cattivo. E’ infatti impossibile rendere le istituzioni buone a meno di rendere buone tutte le persone, e questo non mi aspetto di vederlo per molto tempo avvenire.’’ St Thomas More
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