Il Campanile - Parrocchia San Carlo Borromeo

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Il Campanile - Parrocchia San Carlo Borromeo
ANNO XII    Nr. 5          Periodico a cura dei ragazzi della Parrocchia San Carlo - CAVE   Domenica, 15 settembre 2019

Il Campanile

!!
       Amati figli di questa comunità parrocchiale, all’inizio del nuovo anno pastorale, pubblichiamo il
quinto numero per fare ancora memoria grata di ciò che abbiamo vissuto. Proprio la memoria della grazia di
Dio riversata nei nostri cuori ci conforta e ci spinge a ricominciare con passione. Abbiamo vissuto momenti
intensi di fede e di fraternità: l’amministrazione dei sacramenti ai fanciulli, le cresime ai ragazzi, la festa di
sant’Antonio, il Grest, il campoestivo dei ragazzi ad Ostuni, la Terra Santa per gli adulti: esperienze forti
che lasciano un solco indelebile nella nostra vita. Vorrei, però, che sempre più ci sentissimo una comunità in
cammino verso il Signore che viene, desidero che davvero ci sentissimo famiglia di Dio, fratelli tra noi,
“stimandoci a vicenda” come afferma l’apostolo Paolo, tracciando sempre nuovi percorsi che ci conducano
all’Amore vero. La nostra credibilità passa nello sforzo ad amarci nuovamente e continuamente in Cristo
che ha dato la vita per ognuno di noi; l’annuncio del Vangelo passa nella nostra carne che seppur fragilile,
tuttavia, dalla grazia di Dio, riceve la forza per essere “creature nuove” capaci di prendere coscienza di
essere “figli di Dio … e lo siamo realmente” chiamati ad un amore grande, ognuno nel proprio modo e
secondo i propri carismi.
       Ci prepariamo ad accogliere i nuovi sacerdoti che il Vescovo ha designato per la nostra comunità:
padre Roberto Fella e don Paolo Morocutti; li accompagniamo con la nostra preghiera e attendiamo con fede
il loro prezioso ministero a bene della nostra comunità.
       Il Vescovo Mauro, ha pubblicato per le Chiese di Tivoli e Palestrina le linee guida per quest’anno
pastorale: “Sempre pronti a rendere ragione della speranza”, invitandoci a riflettere sulla Prima Lettera di
Pietro; cercheremo durante l’anno di mettere insieme operatori pastorali, genitori, giovani, associazioni e
movimenti presenti in parrocchia, per meditare su questa preziosa lettera e sentirci ancora “chiamati a vivere
in fraternità per una missione attraente”.
       Il prossimo 28 settembre riprenderanno le attività della catechesi dei fanciulli e dei ragazzi:
sostanzialmente i gruppi restano invariati per giorni, orari e catechisti, anche se con qualche piccolo
accorgimento: il gruppo della mistagogia della domenica passa al sabato mattina e il secondo anno in
preparazione alla Cresima accoglie la nuova catechista in sostituzione di Francesca. Un bel gruppetto di
ragazzi collabora e sostiene il lavoro dei catechisti. Da ottobre attiveremo anche un percorso formativo per
gli adulti in preparazione alla Cresima.
       Il 4 ottobre festeggeremo San Francesco, titolare della nostra chiesa insieme a San Carlo, e avremo la
gioia di benedire la nuova statua realizzata ad Ortisei in memoria della nostra sorella Vincenza Razzano.
       Dal secondo venerdì di ottobre (11) riprenderà l’adorazione Eucaristica per l’intera giornata: anche
questo dovrà essere sempre più il fulcro della nostra vita di fede… saper attingere da Lui la forza per il
nostro cammino.
       Da gennaio, dopo l’Epifania, inizierà di domenica il percorso per le coppie in preparazione al
Matrimonio.
       Tante le attività che si rincorreranno in questo anno pastorale, tuttavia vorrei ricordare, innanzitutto a
me stesso e poi a ciascuno di voi, che esse rappresentano solo l’occasione per imparare ad amarci di più e
meglio in Cristo!
       Ancora si rinnoverà in mezzo a noi il prodigio di essere chiesa unita e santa: a tutti chiedo uno slancio
in più di fede e carità! Sono certo che il buon Dio, San Francesco e San Carlo accompagneranno le nostre
intenzioni di bene e aiuteranno tutti a crescere nella fede e nell’amore. Buon anno pastorale a tutti!
                                                                                      Don Gerardo, parroco
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Come tutti gli anni, ci siamo ritrovati insieme il 13
giugno per festeggiare Sant’Antonio, l’inclito
Santo.
Una bella celebrazione eucaristica, animata dalla
Corale Perosi e dalla Banda G. Puccini. Al termine
la consueta distribuzione del pane benedetto.
A seguire, un po’ di allegria e vari giochi per i
bambini a conclusione dell’anno di catechismo.
Per finire una cena comunitaria nel chiostro grazie
alle cuoche e a tutti coloro che si sono messi a
disposizione.
Il Campanile - Parrocchia San Carlo Borromeo
AL VIA IL GREST
Nel mese di Maggio, nella chiesa di San Carlo, sono stati
svolti 4 incontri di formazione per gli animatori che
partecipano al Grest del 2019.
Quest’anno il tema principale è: “Una bella storia”.
Il tema tratta di 3 ragazzi che all’interno di un’Accademia
incontrano quattro figure principali, che saranno per loro
delle guide; successivamente i bambini hanno scoperto che i
quattro personaggi incontrati sono dei Santi. Il Grest si è
svolto nell’arco di quattro settimane: dal 17 Giugno al 12
Luglio.
In ogni settimana si è approfondito un tema che è stato
ricollegato al santo di riferimento della settimana. Noi
animatori abbiamo imparato grazie a questi corsi, promossi
dal Parroco Don Gerardo, come un animatore si deve
comportare all’interno di un contesto ben preciso. Abbiamo
capito come agire in casi particolari e siamo stati in grado di
crescere sempre di più apprendendo nuove cose.
Forti di questa preparazione...il Grest è partito e si è concluso
                                            alla grande!!!
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Continuiamo la nostra rubrica sulle opere d'arte di San
Carlo. Stavolta ci occupiamo della cappella dedicata a
Sant'Antonio da Padova, il santo nato nel 1195 a
Lisbona quindi portoghese, anche se molti lo pensano
italiano.
Ogni singola parte di questa cappella narra le vicende
della vita di Sant'Antonio.
Partiamo dal centro dove salta subito all'occhio la
statua del Santo, che tiene in braccio con dolcezza
Gesù bambino che lo osserva, ricambiando la
dolcezza e creando una scena pacifica che affascina
chiunque guardi la statua. Nella mano sinistra
Sant'Antonio tiene un giglio bianco simbolo del suo
percorso ecclesiastico.
Il giglio racchiude tre proprietà: il medicamento, il
candore e il profumo. Il medicamento si trova nella sua
radice, il candore e il profumo nel fiore.
Tornando alla cappella notiamo che lo sfondo é
occupato in gran parte da un quadro che rappresenta
Sant'Antonio che sfiora con leggerezza i candidi piedi
di Gesù bambino; Gesù che siede su una nuvola ed é
illuminato dall'aureola che cattura, per i primi attimi in
cui si guarda il quadro, l'attenzione.
Gli occhi del Santo sono umili, gentili e
compassionevoli, nei confronti di Gesù. La posizione
inginocchiata di Sant'Antonio simboleggia la sue fede
e la sua devozione al cristianesimo, in particolare al
Messia.
Spostando l’occhio a sinistra del quadro si riesce a vedere una pergamena e un calamaio con una piuma al suo
interno, entrambi adagiati su un tavolo coperto da un telo.
Seguendo i movimenti del telo, si arriva a scorgere un libro aperto che si trova alla base del quadro.

Spostando lo sguardo a destra notiamo la silenziosa presenza di un frate che ammira sbalordito il dialogo tra
Sant'Antonio e Gesù bambino, nascondendosi dietro una tenda, per non interrompere il magico momento
riflesso nei suoi occhi.

Nella parte alta vediamo la volta celeste popolata da angeli che ammirano anch'essi la presenza del bambino
Gesù, facendo scorgere però il timore nel suo giudizio.
                                                                                                Flavio

PICCOLA … TRECCANI
Inclito: Nobile, di gran fama;
Volta: Struttura curva che copre un edificio;
Affiatati: che c’è intesa, accordo, armonia. Che va d’accordo;
Rinnegato: Tradito, rifiutato;
Acerrimo: Durissimo, di animo cattivo, che vuole il male degli altri;
Abrogata: Riferito ad una legge, una regola...annullata, tolta, eliminata;
Pirotecnico: Riferito ai fuochi d’artificio;
Travagliata: Con tante sofferenze e difficoltà;
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Foto gruppo
 comunione
 Francesca e
   Nicole,
 realizzata e
 concessa da
Dino’s photo

                Foto gruppi di
                comunione
                Maria e Gianna
                e qui di lato,
                Rita e Irene,
                realizzate e
                concesse da
                Mauro Vincenzi
Il Campanile - Parrocchia San Carlo Borromeo
Il Campanile - Parrocchia San Carlo Borromeo
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Dopo i ragazzi di comunione è stata la volta di quelli di cresima. Un’altra bella giornata in pellegri-
naggio a Lanciano, Bolsena e Montefiascone; le prime due cittadine sono testimoni di un Miracolo
Eucaristico. Ecco il loro racconto e la classica foto ricordo dei partecipanti.

Il 26 Maggio i ragazzi del terzo anno di cresima sono andati assieme a Don Gerardo, e alle catechiste
Giulia e Rita, a Lanciano, Bolsena e Montefiascone, per comprendere fino in fondo cosa significa riceve-
re a pieno lo Spirito Santo e diventare cristiani completi.

Don Gerardo ha scelto queste mete per far immergere i ragazzi nel vero significato dell'Eucarestia. I
cresimandi hanno inoltre ascoltato la storia della vita di Santa Lucia Filippini e la sua devozione a Gesù
e ai giovani. Qui i ragazzi hanno potuto vedere dal vivo il corpo della Santa e ognuno poteva a piacere
recitare una preghiera di ringraziamento a Gesù .

Ma non é mancato anche il divertimento; i giovani hanno ballato e giocato con il gruppo della Lu&Gi e nel
pomeriggio si sono divertiti con vari giochi.

É stato un ritiro all'insegna della conoscenza, ma la parola di questa giornata é stata “gruppo”. I ragaz-
zi si sono affiatati ancora di più di quanto non lo fossero prima. L'amicizia ha contornato ogni attimo di
questo giorno speciale per i ragazzi, che ora sanno cosa hanno ricevuto nel giorno della cresima.

E un grazie speciale va a Don Gerardo senza il quale i ragazzi non si sarebbero preparati come lo sono
ora. Il nostro caro parroco é sempre pronto ad annunciare la parola di Dio ai più giovani, in maniera che
nessuno possa sottrarsi, perché il richiamo di Gesù é troppo forte per noi e ciò che possiamo fare é
accettarlo.
Il Campanile - Parrocchia San Carlo Borromeo
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Foto realizzata e concessa da
       Dino’s photo
Dal 26 luglio al 2 agosto 20 sancarlini sono partiti per 8 giorni per la Terra Santa accompagnati dal
gruppo nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Una volta scesi all’aeroporto di Tel Aviv ,
noi pellegrini diretti a Nazaret, siamo stati accolti con un momento di preghiera. Questo ci ha aperto
il cuore alla grandiosità del luogo dove stavamo camminando. Eravamo dove tutto è iniziato!!! È im-
possibile esprimere tutto ciò che abbiamo vissuto, insieme all’accompagnamento di guide dotate di
molta esperienza abbiamo visitato Cana, dove è avvenuto il primo miracolo di Gesù, e tutti gli sposi
sono stati invitati a rinnovare le promesse matrimoniali. Emozionante è stata la conclusione con
canti e balli al termine della liturgia. A Nazaret abbiamo potuto vedere la basilica dell’Annunciazione
al cui interno è posto il luogo dove l’angelo parlò a Maria. La sera stessa abbiamo vissuto un mo-
mento di comunione con i fratelli della comunità carismatica araba “Spirito e Forza”. La domenica
abbiamo celebrato la messa sul famoso monte delle beatitudini davanti al lago di Tiberiade, inoltre,
durante la giornata, abbiamo visitato il luogo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci,
chiamato Tabgha, e successivamente abbiamo pregato intorno alla pietra dove Cristo conferì il pri-
mato a Pietro. Abbiamo osservato la bellezza di Cafarnao, la città di Gesù, dove si trovano i resti del-
la casa di Pietro e la sinagoga. Molto forte e molto sentita è stata la preghiera di liberazione a Mag-
dala che ha avuto una splendida conclusione sul battello sul lago di Tiberiade con grandi canti e balli.
Il giorno dopo, l’emozione che sentivamo è stata maggiore nel momento in cui abbiamo rinnovato
le promesse battesimali nel fiume Giordano. Dopo una breve sosta sulla costa del Mar Morto, abbia-
mo attraversato il deserto di Giuda, dove Gesù passò 40 giorni e 40 notti tentato dal demonio. In
questo luogo incredibile abbiamo ascoltato la catechesi e celebrato la messa, il tutto si è concluso
con un momento di gioia e festa tutti insieme. Al termine di questo nostro pellegrinaggio siamo
giunti nella bellissima Gerusalemme dove abbiamo potuto osservare la spianata delle moschee, il
muro del pianto e il monte degli ulivi. Proprio lungo le vie di Gerusalemme abbiamo vissuto la Via
Crucis e ripercorso lo stesso tragitto che ha sofferto Gesù verso il Calvario. Dopo aver aperto il no-
stro cuore a questa esperienza ci siamo incamminati verso la basilica della Resurrezione, in cui ab-
biamo pregato intensamente al Santo Sepolcro.
Il pellegrinaggio che abbiamo vissuto ci ha messi di fronte alla sincera verità della nostra fede inte-
riore. Le domande che avevamo, i nostri pensieri sono stati assorbiti da ciò che abbiamo visto, udito
e sentito in questi 8 giorni di immersione totale nell’amore puro di Gesù Cristo che è vissuto ed è
morto per noi. Abbiamo sentito nelle profondità del nostro cuore lo spirito santo che ci ha accom-
pagnato in questo lungo percorso, per questo, al temine di tutto, abbiamo ricevuto la preghiera
d’effusione nello Spirito Santo. L’effusione non è solo una preghiera ma un momento in cui volonta-
riamente, con l’aiuto dei fratelli e dello Spirito Santo si riaccende in noi una nuova occasione di rin-
novare la grazia battesimale.
Questo non è stato un viaggio come tutti, ma un viaggio dell’anima che muore per poi rinascere più
viva di prima.

Di Francesca Fallani, Giulia e Francesca Leli
Molti di voi conosceranno già le storie di San Pietro e San Paolo.
Entrambi apostoli di Gesù… ma anche persone semplici come tutti noi
che quindi commettono errori. Il primo ha rinnegato Gesù proprio nel
momento più cruciale della sua condanna. Il secondo, acerrimo nemico e
persecutore dei primi cristiani. Entrambi però subiranno un cambiamento
radicale della loro vita che li porterà ad annunciare il Vangelo,
soprattutto tra i pagani, arrivano anche a Roma, dove tutti e due
troveranno la morte a causa delle persecuzioni dei cristiani volute da
Nerone. Per questo loro martirio, i santi Pietro e Paolo sono i patroni di
Roma. Una festa, molto sentita dai romani, tutelata dagli accordi tra lo
Stato e la Chiesa, e che come tale non può essere abrogata. In questa
giornata di festa, la statua di San Pietro, dentro la basilica vaticana,
viene adornata con un mantello rosso.

Una delle tradizioni più vive legate a questa data è quella
della barca di San Pietro e Paolo. La preparazione comincia la
sera del 28 quando si mettono le chiare d'uovo, e solo queste,
all'interno di una bottiglia piena per 3/4 di acqua. La bottiglia
con la chiara va lasciata all'esterno, sul balcone, in giardino o
in terrazzo. Al mattino, se tutto è andato come deve, dalla
chiara troveremo dei filamenti che si dipartono e che danno
l'effetto delle vele. Questo incredibile effetto è dovuta
all'attrazione della luna e della rugiada notturna.

Oltre alle celebrazioni religiose, nello stesso giorno ci sono
diverse manifestazioni ed eventi, tra cui:
- la regata di canoa sul fiume Tevere nei pressi del ponte Margherita
- la “Girandola” ossia lo spettacolo pirotecnico a ritmo di musica, sul Pincio, ben visibile da piazza del
popolo.
Un altro evento tradizionale è l’infiorata in Piazza San Pietro.
                                                                                         Greta e Irene

                                         Quando leggerete questo articolo l’infiorata del Corpus Do-
                                         mini, promossa dal Gruppo CTG San Carlo, sarà ultimata.
                                         Tanti sono stati i preparativi. L’infiorata si svolge la notte
                                         precedente la festa, quest’anno la notte di sabato 22 giugno,
                                         lungo tutto il Cor-
                                         so Vittorio Ema-
                                         nuele.
                                         Tanti i modi in cui
è stato possibile dare una mano: procurando petali di fio-
ri, tagliando foglie e siepi, colorando segatura e sale, rea-
lizzando disegni o stencil di cartoncino….
Insomma basta veramente un po’ di buona volontà. Di-
verse associazioni hanno dato la loro adesione all’iniziati-
va. Noi siamo stati aiutati dai ragazzi della parrocchia,
quelli che hanno ricevuto la cresima, i più grandi, gli ani-
matori che fanno parte del Grest, ma anche l’OFS.

Non rimane che ammirare quanto
compiuto!!!
                                      Un grazie a tutti.
NOZZE D’ARGENTO
Avrete senz’altro riconosciuto due nostri amici,
sempre molto attivi in parrocchia. Stiamo
parlando di Felicetta ed Achille che il 22 maggio
scorso hanno festeggiato i 25 anni di nozze -.le
nozze d’argento - insieme alla loro la famiglia,
ma anche a tutta la comunità parrocchiale. Ma
non ci siamo limitati a farvi vedere un momento
della festa. Volevamo sapere molto di più.
Indovinate un po’ come si sono conosciuti? Ma
in una parrocchia ovvio!!!
Non San Carlo, bensì a San Bartolomeo.
Lei, giovanissima e da poco tornata dal Sud
America, dove aveva seguito i genitori per
motivi di lavoro, ha incuriosito subito Achille.
Un ragazzo già molto attivo nella sua parrocchia
che pian piano ha coinvolto anche Felicetta,
facendola partecipare a vari incontri.
Ma come tutti i giovani innamorati, non si
vedevano solo in parrocchia...lui l’aspettava in
fermata quando lei tornava da scuola e da
gentiluomo, l’accompagnava a casa con la sua
vespa.
(vedi foto a lato).
Dopo sette anni di rincorse, eccoli finalmente al
gran giorno in cui diventano marito e moglie qui
a San Carlo.
Segue poi una “povera” e modesta” luna di miele
a Palma De Maiorca.
Da questa dolce storia nascono due bellissimi
figli, Danilo e Damiano.
La loro famiglia, unita e felice, testimonia il
percorso che è possibile affrontare ogni giorno,
nella vita quotidiana, ma sempre avendo al
fianco Gesù e la comunità cristiana, verso cui
non risparmiano energie, tempo e aiuti.

Facciamo loro un grandissimo augurio di
continuare sempre così….

 e di poter festeggiare ancora una volta, tutti
insieme, anche le nozze d’oro e più…

                                                    La comunità Parrocchiale
LA RINASCITA...NEL RAP
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Dimmi come stai, Dio Dimmi dove vai, io
                                                                    Filastrocca ...estiva
in mezzo a sto casino dimmi cosa non è mio
                                                                             Sole che ridi
Aspetto resto qui, dove vuoi che vada?
                                                                         e mi baci la faccia
Ho paura senza te, non trovo più nessuna strada                            sento il calore
                                                                          delle tue braccia.
Mi devi spiegazioni, ne ho troppi di perché                                Con una mano
Ma ne parleremo bene appena vengo lì da te
                                                                         mi copro gli occhi
                                                                           mentre mi tingi
Mi spiegherai ogni cosa perché non capisco niente                          di scarabocchi.
                                                                         Macchie, lentiggini
Ma non con frasi fatte come il resto della gente
                                                                            e piccoli nei...
Scusa la rabbia, ma sai che io ti amo                                     Tutti i tuoi segni
                                                                            saranno miei.
Per questo resto qui, ti prego prendimi per mano                            Saran di tutti,
Siediti con me per terra e quando tornerà la guerra                         saranno belli,
                                                                           racconteranno
andrò su quella croce lascio spazio a te combatti tu per me              che siamo fratelli.
                                                                          Figli del mondo
Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte
                                                                         e come ogni gente
Io non temerei alcun male perché tu sei con me                              nati dal tutto
                                                                             e dal niente.
                                              Shoek

CURIOSARIO
A giugno si festeggia anche un altro grande Santo...si tratta di San Giovanni. La festa di San
Giovanni si celebra il 24 giugno. Essa riprende tradizioni e credenze popolari…

                               Per esempio si dice che sia la notte delle erbe!! Sembra che le erbe
                               raccolte nella notte di san Giovanni, abbiano il potere di preservare
                               dalle malattie e di aumentare la bellezza. Tra le erbe più note ci sono
                               l’iperico, chiamato proprio erba di san Giovanni,
                               l’artemisia, la verbena e anche aglio, cipolla,
                               sambuco, lavanda, camomilla, mentuccia, ortica,
                               salvia e rosmarino.
Con alcune di queste erbe, a Parma e in parte dell’Emilia Romagna, ancora
oggi è tradizione preparare i Tortelli d’erbette, con un ripieno di
ricotta e un mix di erbe.

Ma è anche la notte delle lumache...le corna delle lumache sembra
che rappresentino le preoccupazioni e le discordie. Per questo
mangiarle ha come simbologia il rimettere pace, mandare giù i
contrasti. Una sorta di riconciliazione. In effetti per mandare giù le
lumache….ci vuole proprio uno stomaco forte!!!
Allenamente!!
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