MARLA #4.21 | GIUGNO E LUGLIO 2021 - Magazine di info.nodes
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MARLA #4.21 Marla è il magazine di info.nodes, organizzazione no profit attiva dal 2020, costituita da un gruppo di persone che credono in una società libera, aperta, dove ingiustizie e ineguaglianze sono contrastate da una cittadinanza attiva. Per questo promuoviamo il lavoro di giornalisti di inchiesta, attivisti, civic technologists e di chiunque condivida la nostra visione. Per ricevere i prossimi numeri Per supportarci con del magazine, iscriviti qui: una donazione infonodes.org/marla scannerizza il QR code o usa il tasto «dona» Art works @npprgl In copertina «OVER» Playlist Mentre sfogli questo numero ti suggeriamo di ascoltare la playlist MARLA #4.21 Giugno e luglio 2021 DONA
CORRUZIONE E REATI ECONOMICI Lo “State capture” è, secondo la definizione di Enciclopedia Britannica, il dominio delle attività di policy making da parte di poteri privati, di solito grandi aziende multinazionali. Siamo realistici: se è impossibile in un sistema democratico capitalista evitare che i più ricchi e potenti influenzino le decisioni pubbliche, è però possibile limitare questo loro potere, o quantomeno renderlo più trasparente. Per questo molti paesi si stanno dotando di regole e procedure per tenere sotto controllo le attività dei lobbisti. L’Italia da questo punto di vista è ancora all’anno zero, infatti The Good Lobby Italia, insieme a molte altre associazioni, continua a chiedere al Parlamento di approvare finalmente una legge sul lobby. Un piccolo passo, certo, ma sarebbe già qualcosa. * Transparency International ha pubblicato la nuova edizione del Global Corruption Barometer europeo, intervistando oltre 40.000 persone nei i 27 paesi dell'UE. I risultati rivelano che quasi un terzo dei cittadini pensa che la corruzione stia peggiorando nel proprio paese. Tra i comportamenti scorretti ritenuti più diffusi troviamo il conflitto di interesse e il clientelismo: i politici, secondo i cittadini europei, tendono a premiare sempre gli stessi influenti gruppi di potere. Un dato non incoraggiante per chi si vuole ergere come esempio di trasparenza e correttezza a livello globale. 0 3
CORRUZIONE E REATI ECONOMICI Fatta la legge, trovato l’inganno: la riposta del Lussemburgo alle politiche europee contro i paradisi fiscali si chiama “Lettera informale”. Come spiega Giulio Rubino su IRPI Media, si tratta dell’ultimo strumento adottato dal Granducato per mantenere nascosti gli accordi fiscali con le multinazionali. “Contando sulla sempre maggiore libertà dei capitali rispetto agli esseri umani, oggi i nuovi paradisi fiscali continuano a usare la fiscalità come una specie di campagna di marketing turistico per aziende, ma se prima questo gioco avveniva più apertamente, oggi i veri richiami si fanno per passaparola fra soggetti interessati”. 0 4
SORVEGLIANZA E DIRITTI DIGITALI Anche la Cina si sta muovendo sul tema dei dati, e ovviamente lo fa a modo suo. Come riporta Nikkei Asia, una nuova legge approvata a metà giugno ordina ai governi locali e centrali di supervisionare i dati fondamentali per lo Stato, anche quelli di aziende private. Nel caso di uso fuorilegge, le aziende possono incorrere in multe. Ovviamente a decidere quali sono i dati fondamentali e le eventuali sanzioni sarà il governo, quindi il Partito Comunista Cinese. Le aziende saranno obbligate a collaborazione anche per ispezioni a scopo di sicurezza nazionale. La nuova legge monitorerà anche i dati del settore dei trasporti, settore che non era incluso nella precedente legge. Obiettivo sono i dati raccolti da veicoli elettrici e a guida autonoma, nuovo universo di data collection. * Il mondo delle criptovalute è in fermento. Alcuni paesi stanno infatti pensando di dare corso legale ai Bitcoin. Tra questi c’è El Salvador, dove il giovane presidente Nayib Bukele ha anche annunciato che la sua amministrazione regalerà l’equivalente di 30 dollari statunitensi in bitcoin a ogni cittadino maggiorenne che scaricherà il portafoglio digitale creato dal governo per effettuare transazioni in criptovaluta. Ne ha scritto Kevin Carboni sull’edizione italiana di Wired. 0 5
SORVEGLIANZA E DIRITTI DIGITALI Il nuovo report di OONI, l’osservatorio indipendente che monitora il livello di censura di internet nel mondo, dà un giudizio piuttosto negativo sulla libertà della rete in Azerbaijan, sottolineando come molti siti web di informazione siano di fatto resi irraggiungibili da blocchi governativi. Non si salvano nemmeno i potenti social come Facebook e YouTube e le app di messaggistica WhatsApp e Telegram, anch’essi soggetti a blocchi e controllo. Che l'Azerbaijan non sia propriamente il paese più libero del mondo già si sapeva, ma a fronte di questi ulteriori dati sarebbe auspicabile una presa di posizione da parte di quei paesi europei che fanno delle libertà e dei diritti civili un proprio vessillo. Al contrario, la repubblica transcaucasica è sempre più centrale nelle relazioni geopolitiche europee, tanto da aver ospitato nella sua capitale Baku alcune partite dei recenti Europei di calcio. * Attivisti per i diritti umani, giornalisti e avvocati di tutto il mondo sono stati presi di mira da governi autoritari che utilizzano software di hacking venduti dalla società di sorveglianza israeliana NSO Group, secondo un'indagine su una massiccia fuga di dati. L'indagine pubblicata dal Guardian e condotta assieme ad altre 16 organizzazioni, suggerisce un abuso diffuso e continuo dello spyware di hacking di NSO, Pegasus, che l'azienda sostiene sia destinato esclusivamente all'uso contro criminali e terroristi. 0 6
DISUGUAGLIANZE E INGIUSTIZIA SOCIALE A maggio i prezzi globali dei generi alimentari hanno registrato un rincaro del 40% circa rispetto allo stesso mese nel 2020, la crescita più alta degli ultimi dieci anni, osserva l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) nel suo indice mensile. L'andamento dei prezzi dei generi alimentari rende ancora più difficile la condizione di milioni di persone che nel mondo non hanno la possibilità di nutrirsi a sufficienza. * Secondo uno studio degli economisti Atif Mian, dell’università di Princeton, Ludwig Straub, dell’università di Harvard, e Amir Sufi, dell’università di Chicago, gran parte dei soldi presi in prestito dal 90 per cento degli statunitensi proviene dai risparmi dell’1 per cento più ricco. A Bloomberg Businessweek spiegano come negli USA gran parte della domanda di beni e servizi si basi sul debito. Questo meccanismo continua fino a quando i tassi che remunerano i crediti non si avvicinano pericolosamente allo zero, spingendo chi possiede i risparmi a non prestare più. * ProPublica ha potuto esaminare le dichiarazioni dei redditi di diversi miliardari statunitensi. Le 25 persone più ricche del paese, che in certi casi sono anche le più ricche del mondo, pagano al fisco meno della maggior parte dei lavoratori statunitensi. 0 7
DISUGUAGLIANZE E INGIUSTIZIA SOCIALE Il disastro di Venezia, città ormai completamente dysneificata, raggiunge anche gli osservatori stranieri: The Art Newspaper denuncia come la città ormai abbia espulso gran parte dei suoi residenti, per garantire ospitalità quasi unicamente ai turisti mordi e fuggi. Un dato impressionante, su tutti, è quello relativo agli abitanti del centro storico, calati dai 175.000 del 1951 agli appena 52.000 odierni. L’articolo di The Art Newspaper nasce dal lavoro di raccolta dati e monitoraggio portato avanti da anni da OCIO - Osservatorio CIvicO sulla casa e la residenza. * Rimanendo in Italia, una buona notizia arriva invece dalla città di Palermo, che seguendo l’esempio di Bologna ha deciso di aderire alla campagna “Dati per contare” dell’associazione Think Tank Period. La campagna chiede alle istituzioni locali un impegno concreto a rendere aperti e pubblici i dati necessari a misurare il gap di genere. La campagna ha due obiettivi: l’accesso ai dati disaggregati per genere; impegnare gli enti locali affinché la valutazione di impatto di genere diventi uno strumento obbligatorio per la definizione delle politiche e degli investimenti economici finanziati dal Recovery Fund. 0 8
Doughnut by @npprgl 0 9
DISUGUAGLIANZE E INGIUSTIZIA SOCIALE Il capitalismo sfrenato richiede ritmi di lavoro sfrenati, ma fortunatamente qualcuno comincia a opporsi e, strano a dirsi, le prime forme di protesta mirate arrivano dalla Cina. Vittoria Mazziere su il Manifesto racconta di come si stia diffondendo la filosofia del «tang ping», ovvero dello stare sdraiati. L’unica via d’uscita dalla contemporaneità che tutto mastica e ingoia in fretta e furia “pare essere qualcosa di simile all’immobilismo: non cadere nella tentazione materialistica e non adoperarsi per far arricchire qualcun altro, ma scegliere uno standard di vita più modesto possibile e abbandonare beni di consumo e progetti di vita superflui”. 1 0
AMBIENTE E GIUSTIZA CLIMATICA Prendiamoci per mano e guardiamo insieme il mondo che collassa. Golfo del Messico Lytton, Canada 2/07/2021 4/07/2021 Renania-Palatinato, Germania Zhengzhou, Cina 15/07/2021 21/07/2021 Se apprezzi l’estetica dell’apocalisse, il The Guardian offre una selezione di foto molto più completa. 1 1
FACTS ARE FACTS. FICTION IS FICTION. 3 cittadini europei su 10 hanno pagato una tangente o sfruttato una conoscenza personale per accedere ad un servizio pubblico. [Transparency International] Il 54% dello 0,01% di cittadini italiani con il reddito più alto (top earners) vive nella provincia di Milano. [Inps] Nel weekend del 4 luglio, più di 150 persone sono rimaste uccise a causa delle armi da fuoco in oltre 400 sparatorie negli USA. [Rainews] Si stima che i prigionieri politici detenuti dal regime di al-Sisi nelle carceri egiziane siano tra i 60.000 e i 100.000 [Nena News] In Canada, la stazione meteorologica di Lytton ha registrato a inizio luglio la temperatura record di 49,6 gradi centigradi. [eHabitat] 1 2
LIBRI PROIBITI Visto il periodo estivo, vi segnaliamo alcuni libri da leggere sotto l’ombrellone. Riprendendo l’iniziativa de Il Foglio, che propone in edicola alcuni libri «proibiti», ma che proibiti non lo sono mai stati, noi vi suggeriamo degli autori e dei libri che invece proibiti lo sono stati per davvero. «L’immoralista», romanzo del 1902 di André Gide, autore le cui opere finirono nelle Bücherverbrennungen, i famosi roghi di libri organizzati da nazisti. «Americana», antologia di scrittori americani, curata da Elio Vittorini per Bompiani nel 1939, a causa della censura fascista venne pubblicata solo nel 1941 con tutte le note dell'autore soppresse. L'edizione integrale venne pubblicata nel 1968. Un grande serbatoio di idee di lettura è ovviamente l’indice dei libri proibiti della Chiesa Cattolica, soppresso solo nel 1966. Vi possiamo pescare autori come Sartre, Defoe, Malaparte, Swift, solo per citarne alcuni. Dovendo scegliere un libro, suggeriamo «La tentazione di Sant’Antonio» di Gustave Flaubert. Per un elenco completo, potete consultare questa bella infografica. «Tropico del Cancro» primo romanzo di Henry Miller, costò all’autore un processo per oscenità negli Stati Uniti, dove venne pubblicato solo nel 1961, quasi 30 anni dopo la prima edizione pubblicata in Francia. Ultimo suggerimento: se possibile, acquistate i libri nelle librerie di quartiere o, se dovete farlo online, utilizzate il portale Bookdealer. 1 3
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