Mani - inserto redazionale di illustrato / agosto 2020 - Ugaf
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Cari Amici, LA BUONA NOTIZIA in questi ultimi mesi sono accaduti rilevanti Console eventi che forse aprono una nuova fase storica. Da un lato un questa sconosciuta importante accordo A volte, entrare in sintonia con i più giovani sembra sull’automotive un’impresa impossibile. E se l’opportunità venisse che ridisegna lo offerta proprio da una delle attività a noi più sco- scenario mondiale di questo comparto e nosciute? Online da giugno, il portale “tuttosuivi- vede protagonista FCA, dall’altro il sorgere deogiochi.it” è una piattaforma dedicata a genitori, di una drammatica pandemia che neppure nelle più fosche previsioni si sarebbe potuta nonni ed educatori interessati a conoscere da vicino immaginare e che ha cambiato le nostre vite il “gaming”, un mondo fatto di console, controller e e le nostre abitudini. dispositivi per la realtà virtuale che solo l’anno scor- Dato il contesto, anche la nostra Associazione so ha coinvolto 17 milioni di italiani, in particolare si trova coinvolta in una realtà in evoluzione, e tra gli 11 e i 24 anni. Il portale, realizzato da IIDEA, diventa complesso trasmettere quel concetto l’Associazione di categoria dell’industria dei video- di “spirito aziendale” che da sempre ci giochi in Italia, insieme con PEGI s.a., organizzazio- contraddistingue. ne no proft che gestisce il sistema paneuropeo per Ugaf nei suoi tanti anni di vita e nei non la loro classifcazione, fornisce informazioni e ap- pochi cambiamenti a cui ha assistito, ha mantenuto la propria missione fedele alle profondimenti per scongiurare i pericoli e scoprire origini perseguendo, oggi come ieri, gli scopi le potenzialità di un universo diventato protagonista istituzionali come la solidarietà, il sostegno agli della vita in famiglia. In più, “tuttosuivideogiochi.it” iscritti più bisognosi, lo sviluppo delle attività permette di chiedere consigli a sociologi, medici e sociali intese a creare una collettività. psicologi professionisti. Perché, per poter educare, Per questo ho particolarmente apprezzato la bisogna prima di tutto conoscere. costituzione di un nuovo gruppo Ugaf a Melf. Segno che la vitalità dello spirito aziendale e associativo è forte. Per via dell’epidemia SHUTTERSTOCK siamo stati costretti a sospendere le elezioni del nuovo gruppo, che conta già 153 iscritti, ma ci auguriamo di poter completare la sua formazione molto presto e di accogliere con grande piacere i nuovi soci. È bello pensare che questa nuova compagine sia formata da persone con un’età media di “appena” 51 anni, pronte a dare vigore all’Associazione. Aggiungeranno al patrimonio culturale dell’Ugaf oltre che freschezza, le competenze che essi stessi hanno contribuito a formare creando dal nulla e sviluppando lo stabilimento di Melf. Vorrei che consideraste i nuovi soci come esempio da proporre a chi non è ancora iscritto, pur avendone l’età. È dalla solidarietà e dall’unione che deriva il senso di appartenenza alla collettività: un sentimento che nella società in generale si era sflacciato ma che, forse, oggi sta tornando di moda. PERCORSI Inserto redazionale di illustrato per i soci Ugaf Diego Pistone Segreteria centrale: 011/0068665 / infotessereugaf@fcagroup.com Coordinamento editoriale: Paola Ravizza foto di copertina: Alessandro Lercara
Mani d’artista Lampade Tiffany e origami. Sono le passioni di Roberto Guberti, socio del gruppo Storico che, con la sua abilità, costruisce vere e proprie opere d’arte. E oggi mette il suo “sapere” al servizio degli iscritti all’Università della terza età richiedono molta attenzione e l’applicazione «N DI CAROLA POPAIZ on riesco a stare con le mani in FOTO DI ALESSANDRO LERCARA mano. Devo sempre fare qual- di una rigorosa logica geometrica. cosa». Roberto Guberti, socio Le lampade Tiffany, si sa, sono molto raffnate del gruppo Storico (nato dalla fusione di Ex e rappresentano l’eleganza di fne Ottocento. Fiat Avio e Grandi Motori), ex dipendente Spiega Guberti: «Sono composte da pezzi di della TTG ed Allievo Fiat nel triennio ’66-69, vetro opalescente, legati tra loro con nastri di ha lavorato una vita contribuendo allo svilup- rame. Per realizzarle occorre una certa ma- po di componenti elettrici per la costruzione nualità, soprattutto nel tagliare il vetro e nel delle centrali elettriche degli stabilimenti di saldare a stagno ogni piccola tessera del mo- Melf e Tishreen (vicino a Damasco, in Siria) saico che andrà a comporre la lampada. È un per poi terminare la sua carriera in Fiat Avio. lavoro impegnativo e costoso (i vetri colorati In pensione dal 2006, fnalmente ha potuto hanno un prezzo che arriva anche a 600 euro dedicarsi alle sue passioni più grandi: realiz- il metro quadro) di cui ormai si sta perdendo zare lampade e oggetti con la tecnica Tiffany traccia. Da qualche anno, però, Guberti ha (composti da tanti vetri colorati) e creare ma- dovuto sospendere questa attività «perché - Roberto Guberti nufatti seguendo l’antica arte giapponese de- spiega - a Torino non ci sono forni che per- con una selezione gli origami, le carte piegate. Due passatempi mettano di modellare il vetro e non è molto delle sue creazioni con una piccola attinenza tra loro: entrambi comodo andare fno a Milano». Nel corso del IV Percorsi
tempo il socio Ugaf ha provato a trasmettere il suo sapere «ma, forse, i tempi sono cambiati e nessuno ha più voglia di imparare». Guberti ha costruito lampade e oggetti di ogni sorta: addirittura in cucina ha un bellissimo punto luce grande mezzo metro. «È composto da 196 pezzi e mi ci sono volute 65 ore per co- struirlo». Inutile dire che la sua casa è arredata con tanti lavori di varie dimensioni che quasi non sa più dove mettere. A Guberti piace anche realizzare origami, rac- conta: «Ogni momento è buono per piegare la carta. Spesso, quando sono sul pullman, costruisco scatoline o fori che poi regalo ai miei compagni di viaggio. Utilizzo indifferen- temente carta origami, di riso o colorata per fotocopie che costa poco e che mantiene bene le pieghe». Dalle sue mani piccoli fogli prendono vita diventando vere e proprie scul- ture che di tanto in tanto espone nelle fere di settore. La sua tecnica si è evoluta così tanto che ne ha fatto quasi un “mestiere”: insegna all’Università della terza età, tiene corsi nella biblioteca vicino a casa, fa parte del gruppo TOrigami, un’associazione culturale che dif- fonde l’arte del piegare la carta come stru- mento creativo, ludico ed educativo. Perché l’origami racchiude in sé importanti funzioni: stimola le capacità motorie allenando il co- ordinamento tra occhio e mani. Esercita la memoria, la concentrazione, richiede preci- di diffcoltà, fno ad arrivare agli affa- sione e sviluppa il senso estetico, oltre che scinanti origami modulari in 3D, le potenzialità creative. Spiega Guberti: «Per ispirati alla natura o ai detta- insegnare utilizzo i diagrammi, cioè disegni gli della realtà. Per ciascun con simboli che indicano come realizzare il manufatto ha creato un modulo, mostrando passo per passo tut- diagramma e adesso il ti i passaggi agli allievi che si applicano con suo archivio è così gran- pazienza e dedizione e, quando riescono ad de da occupare una stanza assemblare il loro manufatto, sono contenti intera della casa. «Ho riempito come bambini». la camera di mia fglia che ora Guberti è un autodidatta. Spiega: «Ho inizia- è sposata. Per il suo matrimo- to per caso, seguendo alcuni libri e devo di- nio mi ha chiesto di confe- re che la mia formazione di Allievo Fiat mi ha zionarle due bouquet con aiutato moltissimo a comprendere la logica e l’origami. Forse questo è le regole matematiche che stanno dietro al si- stato il lavoro per il quale stema di piegatura dei fogli. È tutta questione mi sono impegnato di più, di esercizio: più si fa pratica, meglio vengono mettendoci tutto il cuore di i lavori». Poco per volta ha aumentato il livello papà orgoglioso». Percorsi V
Storie di straordinaria umanità Silvana Gandino, Maria Teresa Faggiano, Liliana Incerti e Anita Rizzoli sono a capo di quattro gruppi. Diverse l’una dall’altra, hanno in comune una grande solidarietà e voglia di fare che mettono al servizio di tutti La presidentessa S DI CAROLA POPAIZ u 61 gruppi Ugaf da nord a sud in Italia, 13 sono gestiti da donne. Presidentesse a capo di delegazio- vulcanica ni anche numerose che prestano il loro Silvana Gandino, presidentessa di “Capo- tempo libero nel gestire la vita dell’Asso- gruppo/Interaziendale” a Torino è un’en- ciazione. Tra loro ne abbiamo identifcate tusiasta: «Ho iniziato a lavorare alla Spa quattro, a simbolo di tutte, che racconta- di lungo Stura Lazio che ancora portavo no storie caratterizzate da dedizione, vi- le trecce e le calze corte. Avevo 15 anni e cinanza, impegno sociale. Sempre rispet- sei mesi, ero una ragazzina, la mascotte tando la missione dell’Ugaf: valorizzare dell’uffcio. Dopo cinque anni, sono stata i Seniores sul lavoro e nella vita privata trasferita alla segreteria della “progettazione e favorire la socializzazione, la solida- estero” di Mirafori, poi sono passata in rietà morale ed quella dell’ingegner Cordiano, primo economica livello dell’ingegner Ghidella e infne a tra i soci. quella del professor Panizza, respon- sabile dell’elettronica Fiat dove sono rimasta fno al 1994». A seguito della SHUTTERSTOCK prima ristrutturazione, Silvana Gan- dino, pur essendo ancora giovane, va in pensione. Ricorda: «L’idea di restare a casa, mi faceva impaz- zire. Quindi, mi sono data subito da fare, seguendo piccoli lavori di segreteria nello studio di un commerciali- sta e facendo volontariato nella mia parroc- chia e con l’associazione AVO, operativa all’ospedale Molinette. Finché un giorno, per caso, incontro una conoscente che mi propone di parlare con l’assistente socia- le dell’Ugaf di corso Dante. Le racconto la mia situazione, le parlo della mia grandis- sima voglia di rendermi ancora utile e lei VI Percorsi
subito mi trova un posto come collaboratri- ce dell’allora presidente Meloni». È il 1995. Silvana inizia così la sua storia in Ugaf. Ricorda: «La mattina facevo l’assistente, il pomeriggio mi occupavo di inserire a si- stema centinaia di bollettini per il pagamen- to delle quote associative. Dopo qualche anno, “Capogruppo” è stata scorporata ed è nato il gruppo “Interaziendale” che radu- nava tutte le società esterne. E con esso, è arrivato il periodo più intenso della mia vita. Con il presidente Orlando Barin, abbiamo fatto cose memorabili. Lui era un vulcano di idee, io lo seguivo in tutto e per tutto: oltre al normale lavoro di SHUTTERSTOCK routine, organizza- vamo gite, tornei di bocce, giornate de- dicate all’ambiente. Abbiamo addirittu- ra fatto parte del Restare saldi primo gruppo di 50 alle proprie radici volontari che han- no dato vita nel 2004 a Bardonecchia, alle prove Maria Teresa Faggiano è sta- dei giochi invernali Torino 2006. Sono stati ta tra le prime assunte dello stabilimento vent’anni indimenticabili, ricchi di energia». CNH di Lecce. Racconta: «Sono entrata Alla morte di Barin, il gruppo Interaziendale in azienda nel 1972, nell’uffcio Materia- è di nuovo stato incorporato in Capogrup- li Ausiliari, poi sono passata agli acquisti po e Silvana Gandino, dopo un periodo da dove seguivo i contratti e, più in generale, vicepresidente è passata alla guida di oltre i rapporti con i fornitori. Per me è un vanto 4400 soci. La sua profonda esperienza, la dire che sono socia Ugaf fn dal 1997». voglia di fare mai sopita sono trasmesse in Come per Silvana Gandino, entrare nel ogni momento della vita associativa. E an- Gruppo Anziani per prestare il proprio cora adesso, nonostante il blocco forzato aiuto è stata una scelta naturale: «Per tre di tutte le attività, Silvana non fa mancare mandati - dice - ho fatto il revisore di con- Maria Teresa Faggiano, la sua presenza: «In questi mesi non è pas- ti, poi sono stata consigliere, vicepresi- dallo scorso anno sato giorno che non avessi notizie dai miei dente e, dallo scorso anno sono in carica a capo del Gruppo CNH iscritti. Mi sono organizzata per aiutarli a vi- come presidente. Siamo ben 550 e, devo di Lecce composto vere il lockdown serenamente, mandando dire, che conosco quasi tutti i miei soci da 550 seniores Ugaf. via mail numeri utili da chiamare in caso di perché tanti di loro erano in fabbrica con In apertura, Silvana necessità, inviando elenchi di libri da leg- me. Siamo, insomma, cresciuti insieme. Gandino presidentessa gere online o indicazioni fornite dall’Istituto Per me appartenere a questo gruppo si- di “Capogruppo/ Superiore di Sanità. Adesso, come tutti, gnifca molto. Rappresenta una parte im- Interaziendale” aspetto di ripartire. In programma ci sono portante della mia vita, delle mie radici. È di Torino. Partecipa tantissime attività pronte a essere vissute un legame con l’Azienda che non si è mai alle attività dell’Ugaf con l’entusiasmo di sempre». spezzato». dal 1995 Percorsi VII
SHUTTERSTOCK Il cuore oltre l’ostacolo Liliana Incerti, torinese di nascita e to- scana di adozione, è la presidentessa del gruppo di Firenze. In Ugaf dal 1987, ha iniziato a far parte del consiglio, poi è diventata sindaco revisore, vicepresi- dente e, dallo scorso anno, è alla guida di oltre 500 soci. «Un lavoro che faccio con passione - racconta -, anche se a volte non è semplice gestire le esigenze di tutti. Fino a qualche anno fa il nostro gruppo comprendeva solo i soci della filiale Fiat. Poi ci siamo allargati, acco- gliendo anche quelli dello stabilimento di Firenze e della Sita Fiat. Ora che siamo in tanti, mi sforzo di accontentare tutti, di coinvolgere più persone possibili nelle molte attività che pro- grammiamo. Durante l’anno ci muoviamo spesso, organizzando gite culturali: siamo Per Maria Teresa avere stati agli Uffizi, Par- l’approvazione degli iscrit- ma, Arezzo. Abbiamo ti è motivo d’orgoglio. I ri- visitato Palazzo Pitti e lo stabili- conoscimenti più importanti li ha ricevuti mento della Richard Ginori, famoso per quando, lo scorso anno, ha organizzato la produzione di porcellane. La difficol- una raccolta benefca devoluta poi all’o- tà più grande è quando combiniamo i spedale oncologico pediatrico di Lecce pranzi sociali: essendo così numerosi, e quando è riuscita ad avere l’autorizza- dobbiamo suddividere i soci in diver- zione per visitare lo stabilimento dove la si gruppi, perché partecipano sempre maggior parte dei soci ha lavorato una numerosi e non c’è una struttura che vita. «Molti si sono commossi nel rivede- possa accoglierci tutti contempora- re i luoghi dove sono stati per tanti anni neamente». Liliana Incerti però mette - racconta -. Alcuni di loro mi hanno rin- passione in ogni cosa che fa. «All’Ugaf graziato con le lacrime agli occhi». sono molto affezionata, ma soprattutto Oltre a questa memorabile uscita, Maria ho un legame con l’Azienda per la quale Teresa ha organizzato gite in Calabria, ho lavorato trent’anni così come il mio Campania, Sardegna e Abruzzo, sem- babbo. Prima che fosse trasferito a Fi- pre molto seguite. «Adesso - dice - sia- renze, lavorava a Mirafiori. Dalla finestra mo fermi. Il nostro calendario era ftto di di casa mia vedevo la pista di collaudo impegni che, per il momento sono solo e rimanevo incantata per ore a guardare rimandati. Confdiamo di ripartire presto correre le auto in prova. Torino, insom- con ancora più entusiasmo». ma, mi è rimasta nel cuore. VIII Percorsi
basta. Bisogna anche conoscere la sto- Anita Rizzoli per oltre La solidarietà ria di ogni persona. Con i miei collabo- 42 anni ha lavorato prima di tutto ratori ho costruito una rete abbastanza in Iveco, oggi è alla Anita Rizzoli ha lavorato per 42 anni e effciente: ciascuno di noi cerca di tener- guida del Gruppo sei mesi in Iveco, passando dalla pro- si informato, scoprire se ci sono soci in di Bolzano. duzione al collaudo, per arrivare, infne, diffcoltà per intervenire tempestivamen- Nella pagina accanto, alla qualità. In pensione da due anni, te e dare il nostro supporto. Durante Liliana Incerti, torinese di nascita, prima ha fatto parte del direttivo Ugaf questo periodo di chiusura, ogni giorno ma forentina Iveco di Bolzano e poi è stata eletta pre- sentivamo i più anziani, quelli più deboli d’adozione sidente. «Questo è il mio ultimo anno. e ci informavamo sulle loro condizioni. La scadenza del mandato si avvicina». Ecco, la parte più diffcile, ma più gratif- Le chiediamo di fare un bilancio della cante del mio lavoro è proprio accorrere sua esperienza: «Senz’altro positiva - ri- in caso di bisogno, intervenire pronta- sponde convinta -. Fare il presidente di mente in aiuto. Il mio mantra è: dobbia- 520 soci non è proprio una passeggiata, mo sentirci tutti vicini». Nei suoi tre anni il mio gruppo accoglie anche gli anziani di mandato Anita si è fat- di Vittorio Veneto. Per seguirli al meglio ta molti amici: «Siamo un occorre avere una certa sensibilità, co- gruppo allegro, amante noscere il più possibile le loro necessità, dei viaggi e dei pranzi i loro gusti. Come gli altri gruppi sparsi in sociali. La solidarietà, ci tutt’Italia, organizziamo gite, anche fuo- tengo a sottolineare, è il ri porta, sempre molto seguite. Ma non nostro punto di forza». SHUTTERSTOCK Percorsi IX
A settembre rientro in Ugaf Al rientro dalle vacanze, i soci potranno accedere alle loro sedi previo ap- puntamento da concordare con il presidente del proprio Gruppo. Vi ricordiamo che per cambi di indirizzo, problemi per la ricezione di illustra- to e informazioni generali, è preferibile inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: infotessere@ugaf.it, mentre l’unico numero di telefono disponibile per parlare con l’Associazione è 011/0068665 negli orari lunedì 14-18, martedì, giovedì e venerdì 9-12,30 e mercoledì 9-12,30 e 14-18. RINNOVI CARICHE GR. 63 CNHIND STAB. JESI Presidente delegato: Bruno Schiavoni GR. 03 CAPOGRUPPO Vicepresidente: Enrico Cecconi INTERAZIENDALE Segretario : Alberto Carletti Consiglieri: Giordano Bruno Pieralisi, Presidente delegato: Silvana Gandino Graziella Renzi, Paolo Rettaroli, Paola Vice presidente: Maria Rosa Valsania Zannoni Segretario: Maurizia Ferrara Consiglieri: Vito Pergher, Lauretta GR. 57 SARDEGNA Cavallero, Laura Saviozzi, Cristina Presidente delegato: Vittorio Conti Allasina, Francesca Mazza, Adriana Vicepresidente: Antonio Virdis Spinello, Michele Borla, Michele Iorio, Segretario: Luciano Mura Domenica Noè, Mario Enrico Giulio Consiglieri: Lucia Ortu, Giampiero Altare, Angelo Di Blasi, Vincenzo Veroni, Alessandro Santini, Giovanni Ruiu Sbarbati, Luigi Bonizzoni, Franco Chiotto GR. 65 TEKSID Presidente delegato: Carlo Cerboneschi GR. 19 EX STABILIMENTO LANCIA Vicepresidente: Valentino Abbà, Antonio Presidente delegato: Luigi Dasso Torre Vicepresidente: Salvatore Riefolo Segretario: Michele Cannone Segretario: Rocco Morea Consiglieri: Claudio Maina, Giorgio Consiglieri: Mariangela Bosia, Daniela Botta, Antonella Manfredini, Luigi Di Torrero, Carmela Cotugno, Antonio Chiara, Mario Torassa, Aurelio Ghiazza, Marmo, Mauro Rivaletto, Adriano Mauro Tuninetti, Salvino Giordano, Lazzari, Domenico Guglielmetti, Nello Graziella Villata, Claudio Salandin, Salvino Gioacchino Martorana GR. 38 PERUGIA GR. 72 COMAU Presidente delegato: Giancarlo Perona Presidente delegato: Mario Saioni Vicepresidente: Pietro De Faveri Vicepresidente: Giancarlo Benvenuti Segretario: Luciano Varetto Segretario: Marcello Riccieri Consiglieri: Angelo Baldovino, Oreste Consiglieri: Alviero Casciarri, Onelia Balduzzi, Franca della Vedova, Antonella Binarelli Ferrini, Maria Rosa Gallo, Ornella Graziotto, Gianni Schiuma, Vincenzo GR. 44 POMIGLIANO D’ARCO Tassone, Alessio Vaudagna, Gianna Zesi Presidente delegato: Salvatore De Martino GR. 76 FIATAVIO POMIGLIANO D’ARCO Vicepresidente: Giovanpietro Aprea Presidente delegato: Antonio Catullo Segretario: Modesta Barbarulo Vicepresidente: Michele Zarrella Consiglieri: Mario Cafariello, Bonina Segretario: Salvatore De Falco Mustilli, Antonio Polichetti, Giovanni Consiglieri: Luisa Maria Palumbo, Antonio Scarallo, Antonio Vassallo, Gennaro Velluso Pirozzi, Gennaro D’Iorio, Giovanni Armenante X Percorsi
Se l’“amara” vita da pensionati è solo un punto di vista Provare una specie di riluttanza per la propria esistenza senza avere ben defniti i con- torni di ciò che si vive realmente e ciò che è frutto della propria mente. Senza vedere le opportunità che si hanno intorno. Sono inconsapevoli di questa condizione i tre pen- sionati romani protagonisti del gradevole flm di Gianni Di Gregorio “Lontano, lontano”, uscito l’anno scorso e ora visibile gratuitamente su Raiplay. Prossimi alla vecchiaia, Attilio (Ennio Fantastichini), Giorgetto (Giorgio Colangeli) e il Professore (lo stesso regista), vogliono cambiare vita, andando all’estero. Hanno vite scialbe, al limite della fame: Giorgetto è nullafacente; l’ex professore di latino, stimato e ben voluto, sopravvive mesto nelle diffcoltà economiche. È sgangherato il restauratore di mobili Attilio, gigante buono e pieno di voglia di vivere. Sullo sfondo, una Trastevere popolare e poco turistica, fatta di osterie che sono il prolungamento di casa, zeppe di persone famigliari anche senza averci mai rivolto la parola. Dunque lontani dai vicoli romani per un Paese straniero, per passare dallo “sbarcare il lunario” all’essere ricchi. Ma dove? È un problema secondario, risolvibile con un esperto di pensioni. Il nodo è riempire la cassa comune, ciascuno coi propri mezzi. I sogni, l’età che avanza, la vita che sembra svuotarsi di sentimenti e di appoggi per il futuro sono il contrappun- to di questa commedia ironica e delicata che suggerisce a chiunque voglia scendere un po’ in profondità, che la serenità e la “leggerezza” della vita si possono ottenere anche solo guardandosi intorno. Anche la via di fuga ha i suoi guai. E non è che forse, il destino si può cambiare, se un “destino” esiste? O, come dicevano proprio gli antenati dei tre romani, faber est suae quisque fortunae (ciascuno è artefce del proprio destino)? P. Rav. 730 - IMU - ISEE - ISEU - DETRAZIONI - F24 - UNICO AL TUO SERVIZIO CON INFORMAZIONI PUNTUALI Il centro periferico del CAF è in gra- ED UNA GARANZIA TOTALE Una copertura assicurati- qualunque sia la tua professione do di fornirti, con la massima tem- va completa, senza alcuna Il Centro Raccolta CAF ti assiste nella compilazione e nella presentazio- pestività e competenza, indicazioni franchigia, ti tutela da ogni chiare sulle problematiche fiscali, per rischio relativo all’espleta- ne di tutte le dichiarazioni fiscali: 730, IMU, ISEE, ISEU, RED, DETRAZIO- adempiere in maniera consapevole mento delle pratiche fiscali in NI, F24, UNICO, DENUNCE, SUCCESSIONI, GESTIONE COLF-BADANTI. ed informata agli obblighi di legge. ogni loro fase di lavorazione • Tramite lo sportello raccolta 730, i soci e i loro familiari possono accedere al servizio di assistenza fiscale (CAF) e presentare la dichiarazione dei redditi mod. 730 e/o Unico persone fisiche. • A disposizione dei soci e dei loro familiari è disponibile a tariffe convenzionate il servizio di consulenza. PROSEGUE PER I SOCI UGAF LA RACCOLTA 730, QUESTO CENTRO È A TUA COMPLETA DISPOSIZIONE Prenota il servizio 730 presso lo sportello raccolta di: Torino Chivasso (To) Milano Nuova sede Torino – FPT 50 Torino – IVECO 49 Pianezza (To) Asti Largo Cibrario 10 L L.go Stura Lazio 49 Via Puglia 35 Viale Vittorio Veneto, 31 Nuova Sede Susa (To) Via Rosselli, 2 c/o Parrocchia Chiesa S. Paolo Tel. 347.2846108 Lambrate MM2 Corso Stati Uniti, 72 Tel. 011.4731777 Tel. 011.0073179 Tel. 011.0072429 338.2378162 Tel. 011.9676767 Via Cavour, 47 ingresso Via Pacini Tel. 0122.649950 3927.838383 Ma-Gio 09.00-12.00 Ma-Gio 15.00-18.00 011.0749221 391.1484400 Tel. 328.8985003 392.8009100 Tel. 347.0040401 CAF CGN SPA IL CAF DEI PROFESSIONISTI Percorsi XI
XII Percorsi
Star a quattro zampe I siti web dedicati alle buffe espressioni degli animali da compagnia raccolgono migliaia di click. Cani e gatti gli attori principali, ma non mancano pesci, uccelli e persino rettili “A nimali memo- ce di strappare un sorriso. DI NICOLA GRANDE rabili”, “I gatti Non sorprende, perciò, il conquisteran- loro crescente successo no il mondo”, “Il mio cane con milioni di visualizzazioni è leggenda”: ecco alcuni ogni giorno. fra migliaia di siti che, ogni giorno, pubblicano foto e ANIMALI, video di animali dalle azio- ITALICA PASSIONE ni e dagli “sguardi” insoliti. Secondo la ricerca del Protagonisti non sono solo Censis “Il valore sociale del i più classici amici a quattro medico veterinario” (2019), zampe, ma anche pesci, l’Italia è al secondo posto uccelli, roditori di tutti i tipi. E persino rettili. in Europa con 32 milioni di animali do- L’umanizzazione dei nostri compagni di mestici posseduti. Scelgono la loro com- vita è una moda che dilaga da tempo sui pagnia per lo più i separati e i divorziati canali social. Li vediamo ripresi come se (68%), i single (54%), le famiglie con fgli stessero recitando un copione, le loro ca- piccoli e gli anziani. ratteristiche e i luoghi comuni esaltati dalla Questo spiega anche la proliferazione di telecamera che riprende espressioni e at- siti e blog sugli animali, tanto di svago teggiamenti simili a quelli umani. Proprio quanto legati alle cure del nostro compa- ciò che ci conquista. gno domestico. Nel mondo digitale, i tratti comportamentali degli amici "pelosi" si rafforzano e si sdram- matizzano al tempo stesso: così, i gatti so- SHUTTERSTOCK no, a seconda dei casi, super coccoloni o super spietati. Super simpatici o super sot- tomessi i cani. O super indisciplinati: diverto- no i video delle bestiole che da migliori amici dell’uomo si trasformano in un incubo per il padrone, sorprese a distruggere l’imbottitu- ra del divano nuovo o le pantofole preferite! In uno scenario web a volte troppo serio e ansiogeno, i siti dedicati agli animali rap- presentano un momento di evasione capa- Percorsi XIII
Il filo dell’ecologia Mai indossato una maglia in fibra di eucalipto? E scarpe di mais? Giubbotti in pelle d'uva? Perchè questa è la tendenza nel mondo dei filati, anche sulle "ibride" di FCA, dove c'è il Seaqual Yarn A DI ELENA GREGORIANI rchiviati pellicce e colli di visone, gono l’elevato consumo idrico e l’inquina- scarpe in cavallino e cinture pito- mento da prodotti chimici. E la situazione nate, anche la moda imbocca la via è destinata a peggiorare: entro il 2030 la della sostenibilità ambientale scegliendo richiesta di vestiti passerà da 62 milioni di nuovi materiali per le sue creazioni. Alla ri- tonnellate prodotte nel 2015 a 102 milioni. scoperta delle qualità dei flati naturali si af- In Europa e negli Stati Uniti oggi acqui- fanca la sperimentazione di tessuti prodot- stiamo circa 16 chili di vestiti pro capite ti da materie prime riciclate o derivate da ogni anno. Siamo lontani dal dover fare scarti, così da ridurre gli sprechi e l’inquina- solo un cambio di stagione: è necessario mento. La tendenza, infatti, non consiste ripensare a quello che scegliamo di met- solo nell’aderire all’etica di protezione degli tere nell'armadio. Senza rinunciare allo sti- animali come fanno ormai da anni i grandi le, però. Le ultime tendenze ci vengono in marchi che hanno bandito dalle passerelle aiuto e dalle realtà specializzate alle grandi le pellicce naturali a favore di quelle sinte- catene di “fast fashion” (i negozi che offro- tiche, ma più in generale di salvaguardare no collezioni economiche con lo stile delle il Pianeta e le sue risorse. Una scelta che sflate), si moltiplicano i capi in tessuti eco- deriva dalla consapevolezza di quanto sostenibili ricavati dalle materie prime più costino all’ecosistema i nostri capricci fa- impensate. Per esempio, l’italiana Re-Bel- shion. Secondo il “Rapporto sull’ambiente lo produce morbidi capi in Lyocell, polpa e l’innovazione” sti- estratta dagli alberi di eucalipto, in bambù lato nel 2017 dal e in Modal, una fbra tessuta dal faggio. WWF, ogni anno Anche H&M fa la sua parte, inserendo nel- l’industria tessile le collezioni vestiti e accessori in materiali produce 1,7 mi- innovativi come le pelli vegetali conciate lioni di tonnel- dagli scarti della produzione vinicola, dalle late di CO2 e foglie di ananas o dalle alghe. Sono, inve- 2,1 miliardi di ce, ricavate dalla fbra di mele le scarpe tonnellate da ginnastica vegane di Womsh che, una di rifuti ai volta usurate, diventano la pavimentazio- quali si ne antiscivolo dei parchi giochi, mentre il K OC aggiun- marchio francese Veja propone calzature RST TTE SHU XIV Percorsi
in mais e caucciù estratto dall’albero della gomma. Anche alcuni baluardi della creatività italiana hanno scelto di giocare con nuovi tessuti. E lo hanno fatto in perfetto stile mediterraneo. Ferragamo ed E. Marinella, le cui cravatte erano le preferite dei Kennedy, hanno infatti utilizzato l’Orange Fiber, un tessuto impalpa- bile e setoso ottenuto dalla lavorazione degli agrumi, per dar vita a collezioni che dimo- strano come lusso e sostenibilità possano andare a braccetto. Una plastica morbida morbida Sono “eco” anche alcuni flati sintetici ri- cavati dalla plastica raccolta da oceani e spiagge per essere trasformati in abiti. È quanto accade ai capi tecnici frmati Quag- Anche le Hybrid FCA ga che, in cambio di una decina di bottiglie in PET, produce polo e felpe, e ai colorati vestono eco costumi da bagno di Mermazing, realizzati in flato di Econyl tessuto in particolare dal- le reti da pesca recuperate in mare. Non mancano all’appello nemmeno Adidas e Timberland i cui capi in flato fessibile e re- sistente - rispettivamente, il Primeblue e il ReBOTL - regalano una seconda e sportiva vita agli scarti plastici. Se adoperare materiali innovativi diminuisce l’impatto della produzione di abiti sull’am- biente, anche l’utilizzo di tessuti tradizionali come il cotone, la canapa, la juta e il lino può avere un effetto positivo sul Pianeta. A patto che la coltivazione delle materie prime e il confezionamento rispetti parametri di so- stenibilità: banditi pesticidi, sementi geneti- camente modifcate e colorazioni tossiche, Si chiama “Seaqual Yarn” ed è un flato ottenuto da plastica grandi catene come Zara, Mango, Benetton riciclata di origine marina e terrestre il tessuto scelto da e Primark insieme a marchi di nicchia che FCA per rivestire i sedili della Launch Edition di Fiat Panda, Fiat 500 Hybrid e Lancia Ypsilon Hybrid EcoChic. Una propongono solo capi con tessuti biologici, scelta coraggiosa che sposa la flosofa di sostenibilità delle tra i quali la perugina Marisé Perusia, Par. city car dalle emissioni ridotte e ne abbraccia lo spirito CO Denim che realizza jeans e Malìa Lab intraprendente e innovativo. con sede a Catanzaro, uniscono le forze per Il Seaqual è “green” nella tessitura, durante la quale la plastica viene mescolata con fbre ecologiche, naturali o offrirci una moda bella e sostenibile. A noi recuperate, nella tintura e nella fnitura, processi ad alto non resta che scegliere, consapevolmente, risparmio di acqua e di energia. Perché sulle auto, come per i il prossimo look da sfoggiare. vestiti, il flo è il dettaglio che fa la differenza. Percorsi XV
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