MAG MAGGIO 2021 - Mensile di approfondimenti, interviste, fotogallery, inchieste e tanti altri contenuti esclusivi a cura della redazione ...
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MAGGIO 2021 MAG Mensile di approfondimenti, interviste, fotogallery, inchieste e tanti altri contenuti esclusivi a cura della redazione N.10
2 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Indice PARMA TORNA IN ZONA GIALLA | PHOTOGALLERY Pag. 4-6 PALESTRE E PISCINE VERSO LA RIAPERTURA Pag. 7-9 DENTRO L’UNIVERSO DELL’AUTISMO: LA VITA DEI RAGAZZI DI PARMA IN OLTRE UN ANNO DI PANDEMIA Pag. 10-12 VACCINI COVID: IL PUNTO IN EMILIA ROMAGNA Pag. 13-14 LA SERIE B ORA E’ REALTA’: PER IL PARMA LA PEGGIORE STAGIONE DI SEMPRE IN SERIE A Pag. 15 LA MIGLIOR DIFESA E’ L’ATTACCO: GENESI DI UNA DISFATTA TARGATA PARMA Pag. 16 GLI EVENTI DI APRILE Pag. 17 LE FOTONOTIZIE DEL MESE Pag. 18-19 Mensile a cura della Redazione della testata Hanno collaborato alla stesura degli articoli: giornalistica online © ilParmense.net Luca Galvani, editore; Chiara Corradi, Direttore P.IVA: 02784390342 REA: 266588 Responsabile, Andrea Adorni, Simone Buratti, Tutti i diritti riservati Greta Magazzini, Bianca La Manna. Editore: Luca Galvani Grafica a cura di: Simone Buratti Direttore Responsabile: Chiara Corradi Foto Reportage a cura di: Simone Buratti info@ilparmense.net | magazine@ilparmense.net Chiuso il 12 maggio 2021.
3 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | A fine anni ’70 David Bowie cantava di un bacio fra due amanti, che sfidavano fucili e pallottole sotto le torrette di guardia del Muro di Berlino. “We can be heroes, just for one day”, intona il Duca Bianco in una performance letteralmen- te da urlo. Possiamo essere eroi, solo per un giorno. Lo stesso amore fugace, eroico e passionale, della durata di pochi ma intensissimi istanti, è quello che si è generato fra gli operatori sanitari italiani - impegnati nella lotta feroce contro il tremendo virus che ha sconvolto le nostre vite da un anno a questa parte – e l’opinione pubblica. Li abbiamo chiamati Eroi fino all’estate scorsa, esaltandone l’impegno, la dedizione e la professionalità con cui hanno affrontato l’epidemia nel nostro Paese (il primo in Europa colpito dalla SARS-CoV-2), offrendo le cure ai pazienti che arrivavano senza sosta negli ospedali, mandando in affanno l’intero sistema sanitario. Durante la prima ondata, in cui tutti siamo stati presi alla sprovvista, Sanità Pubblica compresa, non c’è stato tempo, per medici ed infermieri di tutti i reparti, di fermarsi e di capire cosa stava accadendo. Doppi turni, tute da indossare e da sigillare, precauzioni estreme, terapie da somministrare, testa bassa, tanto lavoro e anche molta paura. Paura per sé, per cosa sarebbe potuto succedere il giorno successivo, ma soprattutto per i propri cari, in costante pericolo per un ipotetico contagio. Riconosciuto a più riprese dalla cittadinanza - chiusa in casa in isolamento, in un tempo sospeso e dilatato quasi all’infinito - l’impegno dei sanitari ha meritato striscioni, lunghi e commossi applausi, parate delle forze dell’ordine. Gli Eroi erano il nuovo orgoglio nazionale. Esatto, erano. Oggi non li sono più. O meglio, non li sono più per tutti. Secondo un sondaggio Eurispes, il 39% degli italiani ritiene che abbiano solamente svolto il loro lavoro, anche se c’è ancora un 37% che li considera tutt’ora degli eroi. Oggi – mer- coledì 12 maggio – è la Giornata internazionale degli infermieri, che sono stati considerati unanimemente Eroi per un tempo troppo breve, ma che eroi, forse, li sono per davvero e non solo per un giorno. di Andrea Adorni
4 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | FOTO DI SIMONE BURATTI PARMA TORNA IN ZONA GIALLA | FOTOGALLERY
7 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | DI BIANCA LA MANNA PALESTRE E PISCINE VERSO LA RIAPERTURA La situazione a Parma e Provincia, tra ristori mancati, lezioni online e difficoltà nelle riaperture Il 26 aprile è entrato in vigore il decreto “Riaperture”, della primavera, abituati ormai all’appuntamento fisso con un nome ottimista per un decreto a lunga durata, che i decreti dell’ex presidente Giuseppe Conte, si sono iniziate predispone la progressiva riapertura anche di quelle attività a delineare le misure che hanno diviso i lavoratori in quelle che sono rimaste chiuse dall’inizio della pandemia. Già categorie che poi sono rimaste fisse fino ad oggi. da metà maggio, le misure dovrebbero progressivamente allentarsi secondo un piano di tre mesi che coinvolge anche Dopo una prima chiusura totale, con il DPCM del 17 l’estate. Tra le attività che avranno la possibilità di riaprire maggio 2020, entrato in vigore il 25 maggio, palestre e rientrano anche piscine e palestre. piscine hanno potuto riaprire per tutta l’estate e fino al 26 ottobre, giorno dell’entrata in vigore del DPCM del 24 La gestione di queste due “categorie” è anomala. In primo ottobre 2020 che, conseguentemente all’innalzamento della luogo perché non sono considerati come una categoria, curva epidemiologica, disponeva nuovamente la chiusura poiché non dispongono di sindacati specifici, elemento che dei centri sportivi, ricreativi e culturali, salvo quelli che si è rivelato essenziale per ottenere l’attenzione del governo. avessero presidio sanitario obbligatorio o che erogassero In secondo luogo perché ci sono state attività, come bar e prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza. ristoranti, che ad ogni DPCM hanno ricevuto disposizioni Altra eccezione erano le attività all’aperto, l’attività nei diverse in base al variare della curva epidemiologica e centri di riabilitazione e di addestramento. Una chiusura delle condizioni generali, altre, come gli impianti sciistici, ininterrotta fino all’ultimo DPCM, firmato il 21 aprile. che sono state chiuse categoricamente. Piscine e palestre hanno, invece, ricevuto tre disposizioni precise: chiusura L’unica eccezione a questo secondo periodo di continuità è con il primo lockdown; apertura durante l’estate; chiusura il DPCM del 2 marzo, il primo firmato dal Presidente Draghi da ottobre fino ad oggi, dove si prospetta una riapertura che prevedeva la riapertura di piscine e palestre nella “zona progressiva. bianca”, introdotta dal decreto del 14 gennaio, firmato dall’ancora presidente Conte: una zona quasi “covid free”, Durante i primi mesi della pandemia è stato inevitabile che, come primo parametro, deve avere meno di 50 casi di chiudere ogni attività ed eliminare al netto le possibilità di covid per 100mila abitanti per tre settimane consecutive. incontro, almeno il tempo di capire con cosa avessimo a Nonostante la nuova possibilità, c’era la consapevolezza che fare e valutare i metodi di gestione. Per questo anche da subito che nessuna regione in quel momento (a parte, scelte un po’ azzardate o contestate sono state quantomeno come si è visto la Sardegna) avrebbe avuto la possibilità di sopportate anche da chi era più svantaggiato. Con l’arrivo raggiungere quei parametri.
8 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | I tre DPCM sopra descritti, indicano le uniche decisioni una spesa costante e chiudere un impianto natatorio prese nei confronti delle palestre, che gli altri decreti significa continuare ad avere quella spesa di manutenzione hanno di volta in volta confermato per lunghi periodi. inevitabile senza avere al contempo degli ingressi. La scansione in tre momenti decisionali è confermata dal fatto che l’uscita di questi tre decreti decisivi è stata Per fare il punto sulla situazione, abbiamo contattato accompagnata dalle “Linee guida per l’attività sportiva di alcune palestre e piscine di Parma. La palestra Budokwaj, base e l’attività motoria in genere”, ovvero quei documenti che insegna arti marziali, ci ha spiegato: “Non era mai che specificano le misure da seguire negli ambienti in cui capitato di vivere una situazione analoga in 46 anni di si svolge l’attività sportiva per evitare la diffusione del attività. Abbiamo dovuto chiudere definitivamente i virus e a cui palestre e piscine si devono conformare prima locali per costi di gestione troppo elevati, con iscrizioni dell’apertura. estremamente ridotte. Chiudendo i locali organizziamo solo corsi all’aperto e per l’autunno/inverno ci organizzeremo Le prime linee guida, che risalgono al 22 maggio, in presso altre strutture”. Per continuare a lavorare durante il preparazione alla prima riapertura di piscine e palestre 2020 si sono serviti di corsi online. e sono state emanate dall’Ufficio per lo sport insieme alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Erano delle Anche la palestra Pareti Sport Center di San Pancrazio indicazioni generali e unitarie a cui bisognava attenersi si è organizzata all’aperto, chiedendo al Comune di Parma per la riapertura in sicurezza, ma che poi le Federazioni una parte di parco pubblico per svolgere l’attività, secondo sportive nazionali, le Discipline sportive associate e gli Enti la prassi. La palestra è sede della Dance & Fitness ASD di di promozione sportiva, riconosciuti dal CONI e dal CIP, Parma e, avere dei clienti tesserati è stato un vantaggio avrebbero dovuto declinare alle singole discipline sportive per tenersi in contatto con i propri iscritti, nonché per la tramite appositi protocolli applicativi. Con un decreto tracciabilità delle presenze. “Abbiamo il gruppo Facebook, del 28 maggio 2020, firmato dal Presidente del Consiglio i gruppi Whatsapp e la mailing list, teniamo aggiornati Conte, l’Ufficio per lo sport è diventato Dipartimento immediatamente gli iscritti. Lezioni online poco o niente, dello sport, con modifica dell’articolo 26 del decreto i miei collaboratori mi dicono sempre di aspettare in del 12 ottobre 2012 che stabilisce la divisione in uffici, presenza perché preferiscono il contatto, alcune sono ferme dipartimenti e strutture della Presidenza del Consiglio da un anno”. dei ministri. Questo ha comportato che quelle decisioni prima delegate alle federazioni, alle discipline sportive e Un’altra palestra, Wellfit, ha sottolineato la stessa voglia agli enti, adesso sono gestite dal Dipartimento dello sport, di ripartire in presenza anche da parte delle persone “Devo che vigila anche su . Per cui gli dire che la differenza tra i due lockdown è stata notevole: ultimi protocolli delle linee guida, emanati rispettivamente nel primo le persone erano tutte a casa, avevamo anche il 22 ottobre 2020 e il 5 marzo 2021 sono stati ugualmente 100 persone collegate contemporaneamente, nel secondo prescrittivi e validi per tutte le attività sportive e i centri di la gente è tornata a lavoro, ha ricominciato ad uscire e i attività. Il motivo per cui il primo ha sancito la chiusura di numeri si sono andati riducendo.” La palestra ha riaperto palestre e piscine e il secondo ne accompagna la riapertura il 26 aprile con l’attività all’aperto “Siamo ripartiti anche risiede nel fatto che le ultime linee guida trattano il covid con il calcetto che è un’attività che non si faceva da un po’ e come un rischio calcolabile sul lavoro che si può gestire con grande richiesta. Le lezioni online le abbiamo attivate con i sistemi di salute, sicurezza e prevenzione sul posto qualche giorno dopo il primo lockdown e fino ad oggi è di lavoro, e principalmente attraverso il Documento di stato sempre operativo. È l’unico modo per tenere attivo il valutazione dei rischi e l’Informazione del personale e dei legame con il cliente”. clienti. Necessario per la sopravvivenza della palestra, Il nuovo DPCM, entrato in vigore il 26 aprile, quindi, mantenere il legame con il cliente, anche stabilisce la riapertura delle piscine all’aperto in a distanza, opportunità che invece le piscine non zona gialla dal 15 maggio e dall’1 giugno, sempre in possono avere. zona gialla, la riapertura delle palestre. Sport Center Parma, palestra polisportiva “Ercole A distanza di un anno, l’adozione degli stessi criteri Negri”, gestori di palestre e piscine hanno confermato le nella gestione di piscine e palestre da parte del governo, riaperture per la palestra con strumenti fitness all’aperto. ha fatto emergere di contro la sostanziale differenza Prospettano il 15 maggio l’apertura della piscina esterna e tra le due. Per entrambe è stato possibile mantenere le dall’1 giugno l’apertura di piscina e palestra interne. Hanno attività agonistiche, al prezzo, però, di non ricevere i dichiarato “Abbiamo riattivato la piscina interna, ma solo ristori. Per entrambe le diminuzioni si sono basate sulla per attività agonistica il 25 ottobre. Abbiamo avuto al percentuale. Entrambe hanno dovuto chiudere negli bilancio 2020 una perdita di €500.000 e oggi a impianto stessi periodi. Una gestione egualitaria non ha, però, chiuso abbiamo €50.000 euro di costi al mese, perché avuto le stesse conseguenze. In primo luogo, per una quando si tratta di gestire tre piscine ci sono dei costi fissi differenza sostanziale tra i due locali: anche la palestra che non puoi evitare. più attrezzata ha comunque un locale che nella gestione economica ha le spese di qualsiasi attività rimasta chiusa durante la pandemia. Le piscine, invece, sono di per sé
9 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Noi siamo un’associazione sportiva dilettantistica quindi La difficoltà riscontrata, invece, nel contattare i non eravamo compresi nei ristori. Abbiamo ricevuto un responsabili delle piscine che non svolgono attività contributo di €80.000 dal Comune di Parma, provenienti alternative, di palestra o agonistiche fa nascere il dubbio dagli 1,5 milioni di euro stanziati dalla regione Emilia- che piscine più piccole, servendosi di collaboratori e non di Romagna divisi in base al numero di tesserati delle dipendenti, siano rimaste senza personale, dal momento associazioni che ciascuno ha. Noi siamo fortunati perché che i collaboratori delle piscine, però, non ricevono i ristori abbiamo la piscina estiva, se avessimo avuto solo la palestra dal dicembre 2020. al chiuso, i prossimi mesi sarebbero stati doppiamente duri. Aprire e chiudere un centro sportivo di 50.000 metri Perplessità sulla chiusura delle piscine che continuano ad quadri, con cinque padiglioni suddivisi su due piani, ci aumentare con la pubblicazione di studi scientifici che già sono dei costi fissi che non puoi evitare”. “Tre giorni prima nel 2020 dimostrano l’indebolirsi del virus in particolari della chiusura del 25 ottobre abbimo avuto il controllo dei condizioni, prime fra tutte: l’immersione in acqua e NAS e non ci hanno segnalato nulla: abbiamo lavorato sulla l’effetto ossidante del cloro. Uno studio a riguardo è stato sicurezza e riapriremo come abbiamo chiuso: in sicurezza. pubblicato anche dall’OMS già a luglio 2020. Quello che conta adesso è rimanere aperti”, ha dichiarato il gestore del centro. “Chiediamo che dopo un anno di chiusura qualcuno analizzi bene le situazioni di pericolo, perché in questo Centro Sportivo Coopernuoto Palestra & Piscine a anno ci sono state tre ondate e due con le piscine chiuse” Parma ha, invece, dichiarato che “limitare l’ingresso per la questa la richiesta mossa non solo dalle piscine. In questi piscina invernale, come è stato fatto a settembre, significa giorni, infatti, gli stessi dubbi sono stati sollevati in tanti non sopravvivere. Ci auguriamo che se per legge abbiamo ambiti. Dopo un anno e mezzo, le misure che inizialmente fatto ciò che ci è stato chiesto e abbiamo seguito le regole, potevano essere accettate come precauzionali, alla luce ci siano in futuro dei ristori veri, perché quelli che abbiamo dei nuovi studi e delle nuove conoscenze, nonché del fatto ricevuto coprono l’1% del fatturato. Abbiamo dovuto che non hanno evitato l’esplodere di un nuovo lockdown, raddoppiare le tariffe degli iscritti all’attività agonistica. meritano quantomeno delle motivazioni comprovate. Attualmente stiamo svolgendo solo attività all’aperto. Il futuro per noi degli impianti notatori è molto nuvoloso, © riproduzione riservata contiamo che qualcuno ci prenda in considerazione. Non sappiamo perché sia stata considerata un’attività non essenziale ma non è certamente pericolosa”.
10 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | DI ANDREA ADORNI E GRETA MAGAZZINI DENTRO L’UNIVERSO DELL’AUTISMO: LA VITA DEI RAGAZZI DI PARMA IN OLTRE UN ANNO DI PANDEMIA La Dott.ssa Marta Godio e il presidente dell’ANGSA Corrado Ilariuzzi spiegano come il Covid ha stravolto la quotidianità dei bambini e dei ragazzi autistici C’è una sorta di realtà parallela all’umanità, senza degli abitanti del pianeta: l’integrazione fra comunicazione scomodare teorie fantascientifiche o ambiti della fisica verbale e non verbale, ad esempio, è totalmente decostruita ancora poco esplorati, che fa già parte della nostra vita a favore di comportamenti ripetitivi ed una routine poco reale. Si tratta di un universo che coinvolge l’1% della funzionale all’interazione sociale. popolazione, che tuttavia comprende le 5 milioni di persone in Europa – circa 500mila solo in Italia – con una diagnosi L’idea di considerarlo una sorta di universo parallelo – di Disturbo dello Spettro Autistico, ma anche le relative almeno a livello di percezione della realtà – nasce anche famiglie. L’autismo è una condizione complessa che impatta in virtù del fatto che non esiste una cura per il disturbo, sulle doti comunicative e sulle abilità sociali, soprattutto ma solo attività in grado di migliorarne l’andamento. dei più piccoli, perché caratterizzato prevalentemente da Fortunatamente, però, se in alcuni casi non è possibile comportamenti che senza soluzione di continuità oscillano entrare mentalmente in contatto con l’estrema varietà di tra normalità e malattia. In altre parole, chi è affetto da tale persone coinvolte nello spettro autistico, possiamo farlo disturbo, presenta per quantità e per frequenza sintomi che fisicamente per garantire a questi bambini, ragazzi e adulti non gli consentono di adattarsi al contesto, di sviluppare le delle attività terapeutiche in grado di arricchire la loro risorse cognitive normo tipiche, di acquisire e mantenere interazione sociale, incrementare la comunicazione, rendere sempre relazioni sociali. più flessibili e meno rigidi i loro schemi d’azione. In questo contesto la pandemia ha giocato il ruolo del guastatore. Quando si parla di Spettro dell’Autismo bisogna tener L’isolamento del primo lockdown, le restrizioni, le rigide presente che gli individui autistici possono manifestare normative per garantire, giustamente, la sicurezza della vari gradi del disturbo, i quali si intersecano con le popolazione, e la ridefinizione degli interventi di cura caratteristiche individuali della persona. Questo disturbo della sanità pubblica per chi soffre del disturbo, tuttavia, del neurosviluppo, termine più ampio sotto il quale sono hanno comportato in alcuni casi delle forme regressive, compresi anche altre forme di disabilità e disturbi della annullando anni o mesi di progressi. Nelle forme più gravi il comunicazione, dell’attenzione o dell’apprendimento, disturbo dello spettro autistico rende estremamente limitate emerge nel primo periodo della vita del bambino e richiede la comunicazione tra il soggetto in questione, i famigliari un’assistenza continua da parte di specialisti. L’esordio in e/o il professionista che lo assiste: capire l’esigenza o il età infantile di questi disturbi compromette i funzionamenti disagio che di volta in volta vengono espressi non è così sia dal punto di vista personale, che sociale, scolastico immediato. Per questo mantenere una relazione costante di e anche lavorativo. All’interno di questo universo molto cura e contatto è fondamentale. eterogeneo e diversificato, quindi, il mondo percepito è sicuramente differente rispetto a quello della maggioranza
11 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Essere privati del contatto fisico, quindi del loro canale con l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, con il rispetto delle comunicativo fondamentale, delle terapie, o anche solo regole, il distanziamento, il non toccarsi… – continua la della propria routine, ha costituito un fattore di stress Dottoressa – anche se le persone con disabilità non hanno notevole sia per i pazienti sia per le famiglie, che hanno l’obbligo di utilizzare la mascherina, noi abbiamo lavorato visto il carico di lavoro assistenziale aumentare a dismisura. molto affinché potessero imparare a tenerla. Non con tutti ci Per approfondire tali tematiche, abbiamo quindi fatto siamo riusciti, ma con alcuni e talvolta per un tempo ridotto riferimento alla Dott.ssa Marta Godio, dirigente del Servizio siamo riusciti a farlo”. di Psicologia Clinica Infanzia e Adolescenza dell’Azienda Usl di Parma e al presidente dell’Associazione Nazionale Tuttavia, quando a fine maggio dello scorso anno, i ragazzi Genitori perSone con Autismo di Parma, Corrado Ilariuzzi. sono potuti ritornare in presenza negli ambulatori, hanno trovato di fronte a loro delle persone “travestite” e quasi La quarantena, il rientro e i cambiamenti di colore irriconoscibili. “Ci avevano salutato il 4 di marzo quando delle regioni: disagi e dolori dei ragazzi autistici indossavamo appena una mascherina – racconta l’esperta durante i mesi di pandemia del disturbo -, ci hanno rivisto dopo mesi completamente mascherati, con visiera e dispositivi che coprivano tutto il La Dottoressa Godio, esperta dei disturbi dello Spettro camice”. Anche se per loro è stato difficile tornare a vedere dell’Autismo, risponde alle nostre domande argomentando queste persone a prima vista molto diverse da come le ampiamente i cambiamenti che hanno interessato i bambini avevano lasciate, “si sono abituati subito, non hanno reagito durante questi mesi. Questo periodo lungo più di un anno male e non si sono spaventati”, prosegue, per poi affermare: ha visto infatti l’interruzione e poi la ripresa graduale “Non c’è stato nessun comportamento eclatante al rientro in delle attività che per i ragazzi autistici sono fondamentali presenza; solo un momento di riassestamento per tutti, ma tanto per la loro crescita quanto per il raggiungimento poi si è continuato a lavorare come prima”. della condizione di autonomia. In particolare, spiega la Dottoressa, i bambini dello spettro con disabilità intellettiva Più critico invece, è stato l’aspetto del cambiamento di hanno maggiormente provato disagio durante la pandemia colore delle regioni a partire dall’autunno. I ragazzi autistici da Coronavirus, anche se per loro è stato complicato se o con altre disabilità, per esempio, hanno frequentato non impossibile esprimersi verbalmente per lamentare il spesso la scuola in presenza ma senza i compagni di classe, dolore che stavano provando. La destabilizzazione dei ritmi rimasti in DaD a causa delle disposizioni della zona rossa quotidiani infatti, ha impattato enormemente sulle giornate o arancione. Questo in un certo senso ha contribuito a di questi ragazzi, anche se, come spiega la psicologa, ci sono separare i ragazzi dagli amici, come se il loro universo state principalmente due fasi dall’inizio della pandemia ad vasto ed eterogeno fosse davvero lontano dal pianeta degli adesso. altri ragazzi. “Alcuni bambini – spiega Marta Godio - non capivano dove fossero finiti i compagni, perché fossero da “La pima fase, ovvero nel lockdown di marzo 2020, bambini soli in classe e hanno iniziato sempre di più a porsi delle e ragazzi hanno dovuto fare i conti con una nuova realtà, e domande”. Tuttavia, la nota positiva è insindacabile. I rivedere tutto ciò che ha a che fare con le loro abitudini, i ragazzi hanno potuto infatti riprendere alcune delle loro loro tempi e i loro spazi di vita”, spiegano sia la dottoressa attività, lavorando anche in mini gruppi da pochi individui. Godio sia Ilariuzzi, presidente di Angsa Parma. In questa Se quindi in una prima fase l’esperienza della DAD è stata fase si sono manifestate le criticità più elevate: era difficile “molto difficile, soprattutto per chi ha difficoltà dal punto anche poter uscire di casa, i luoghi in cui potevano di vista sensoriale e della tenuta dell’attenzione”; in questa socializzare erano chiusi, e ancora non si sapeva quando seconda fase la possibilità di frequentare la scuola è stata sarebbe finito. La seconda fase invece è stata quella del positiva ed “ha avuto una ricaduta positiva anche sulle ri-adattamento. “I nostri ragazzi hanno dovuto fare i conti famiglie”.
12 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | “Mamma quando finisce questo Covid? Io devo Se da una parte, quindi, è stato mantenuto il contatto con andare in piscina”. Il ruolo delle famiglie e il i giovani pazienti, dall’altra c’è l’incessante lavoro di cura continuo contatto con gli ambulatori degli psicologi domiciliare che i genitori hanno sostenuto. Un impegno a cui le famiglie hanno dovuto far fronte, ma che a lungo I genitori e i familiari dei ragazzi autistici hanno dovuto andare – soprattutto nel lockdown generale di un anno fa affrontare periodi molto difficili durante i primi mesi di -, si è rivelato estenuante. “La situazione che si è venuta quarantena. La Dottoressa Godio riferisce che l’Ausl ha a creare con i Centri per i trattamenti chiusi e le scuole cercato di “accompagnare le famiglie nell’organizzazione chiuse ha comportato che le persone con autismo vedessero della giornata, per cercare di far mantenere ai ragazzi la sconvolte le loro routine e questo ha generato scompenso loro routine e i loro tempi della giornata, dalla colazione nella loro mente – ammette Corrado Ilariuzzi dell’ANGSA alle attività pomeridiane da svolgere in casa”. Gli psicologi di Parma -. Anche il fatto di non poter uscire per una hanno infatti fornito alle famiglie del materiale di supporto, passeggiata, che a volte è funzionale per far calmare chi prestando attenzione alle variabilità dei bambini e alle è affetto da autismo, è stato un problema. L’impegno dei loro singole difficoltà. Le famiglie in questo periodo hanno genitori è stato davvero forte per fornire supporto per quindi potuto lavorare sull’autonomia del bambino, ma il la didattica a distanza e per trovare attività piacevoli e supporto degli psicologi è stato fondamentale e non meno utili ai propri figli”. Lo spettro dell’autismo è veramente complicato: “Anche noi abbiamo dovuto reinventare il ampio e nelle forme più gravi, in cui il soggetto non riesce nostro modo di lavorare – racconta la Dottoressa -; il nostro a comunicare verbalmente, si ha difficoltà a capire di cosa lavoro si fonda su una cosa basilare e semplice: la relazione. abbia veramente bisogno. “In tanti casi queste persone Il periodo di primavera del 2020 è stato nuovo anche per sono soggette a crisi con comportamenti problema perché noi e abbiamo cercato di trasmutare la relazione con altri non riescono a comunicare una loro richiesta o un loro mezzi e con supporti telematici”. malessere. Per esempio nel caso abbiano un malessere fisico, essi possono non essere in grado di comunicarlo”, fa Il lavoro tratta quindi un intervento psico-educativo a sapere il Presidente di Angsa Parma. matrice cognitivo-comportamentale, che deve essere esteso a tutti gli ambienti di vita del bambino. “Sicuramente c’è un Le cure di cui necessitano bambini con autismo dovrebbero rapporto costante di condivisione con le famiglie. Rispetto essere intensive nei primi anni di vita: i trattamenti agli obiettivi da raggiungere e alle strategie per farlo c’è un abilitativi servono per provare ad insegnare loro quello che lavoro di supporto concitato laddove ci sono momenti di i bambini normotipici imparano senza nessuna difficoltà. criticità. In questo periodo ci siamo resi conto ancora di più Tutti questi trattamenti – erogati dall’Azienda Sanitaria di quanto sia importante la funzione di mediazione della Locale - purtroppo durante la primavera del 2020 sono stati famiglia: nel lockdown, senza la mediazione della famiglia, tutti bloccati, compresi quelli dei centri convenzionati come non saremmo riusciti a fare nulla, i bambini avevano molto il Kirikù di Salsomaggiore o il Centro Fondazione Bambini bisogno della presenza dei genitori”. La pandemia ha quindi e Autismo di Fidenza o il nuovo Spazio Akela di Parma. “Ad ribadito quanto sia importante coinvolgere i genitori, da un oggi le regole sanitarie prevedono che l’attività non si possa lato a comprendere come interagire con i bambini, dall’altro ancora svolgere come prima della pandemia – afferma per trovare delle strategie nel momento in cui l’ambulatorio Ilariuzzi -. Ad esempio, il numero di ore previsto dal piano non si può frequentare. regionale per i bambini nella fascia da zero a sei anni è pari a quattro, mentre adesso ne fanno la metà”. Sono stati infatti i genitori a dover convivere con i figli autistici h24, e hanno dovuto gestire i comportamenti e L’associazione Angsa Parma è costituita attualmente da le richieste dei bambini. “Andare al parco, ai gonfiabili, a 33 soci, genitori o famigliari di 33 bambini o adulti che saltare sulle reti in Cittadella… tutte le cose, anche le più sono affetti dal disturbo dell’autismo. Nel periodo della minime e date per scontate, sono costate care a questi pandemia l’Associazione ha fornito un supporto informativo ragazzi”, spiega la psicologa. “Una mamma, ad esempio, mi per poter conoscere le leggi e i provvedimenti emanati a ha detto che suo figlio le ha chiesto: ‘Mamma ma quando livello nazionale o locale. Le necessità maggiori esplicitate finisce questo Covid? Io devo andare in piscina’. Spiegare dai genitori sono quelle di poter avere maggiore supporto ai figli che tutte le attività sportive sono bloccate è stato da parte dell’Asl per la gestione dei propri figli per avere difficile per i genitori, e la comunicazione con l’ambulatorio momenti di sollievo dall’incessante lavoro di assistenza che è stata continua”. Marta Godio confessa inoltre che ci sono dovevano rivolgere ai loro figli. stati dei casi in cui è stato chiesto un intervento puntuale Situazione di prossima risoluzione, come anticipa Ilariuzzi: per gestire i comportamenti problematici dei ragazzi: “La richiesta d’interventi che possano dare sollievo ai “In questo periodo si sono manifestati comportamenti caregiver dovrebbe essere soddisfatta, almeno parzialmente problematici di aggressività etero- o auto-diretta e siamo con le misure previste a sostegno dei caregivers, finanziate dovuti intervenire con l’analisi minuziosa della funzione dalla Regione Emilia Romagna. All’interno di tali interventi, di quegli atteggiamenti o con l’eventuale modifica dei gestiti da Asl e Comune di Parma, sono previsti laboratori trattamenti farmacologici”. educativi di socializzazione ed autonomie con 3-4 ragazzi, realizzati in contesti della comunità con educatori L’altra faccia della medaglia: famiglie sotto stress professionali, nelle giornate di sabato, per una durata di 4-6 nel primo lockdown e trattamenti al 50% dopo la ore per un numero massimo di 8 giornate”. ripresa © riproduzione riservata
13 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | DI CHIARA CORRADI VACCINI COVID: IL PUNTO IN EMILIA ROMAGNA Già somministrate oltre un milione di dosi: 31.501 solo nella giornata di ieri Continua a pieno ritmo la campagna di vaccinazione in dal 30 ai 39, 106.254. Numeri più bassi ancora - che non Emilia Romagna: dal 27 dicembre - giorno in cui è avvenuta superano le 90.000 dosi - per l fascia dai 20 ai 29 anni. Tra la prima somministrazione - sono state effettuate 1.993.131 le categorie, le somministrazioni più ampie si sono avute dosi (dati aggiornati a martedì 11 maggio). Solo nell’ultima tra i soggetti vulnerabili per patologia: se ne contano, a ieri, giornata sono 31.501 le persone che sono state vaccinate 409.431; seguono le 292.426 dosi riservate agli operatori contro il Covid-19, chi con la prima e chi con la seconda sanitari e sociosanitari e le 81.475 destinate agli operatori dose. Alle donne sono state somministrate 1.142.968 dosi: scolastici. di queste 338.947 persone hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose, raggiungendo così la soglia d’immunità. Come prenotarsi Numeri leggermente inferiori per gli uomini: in totale sono 850.163 le somministrazioni e 281.496 le persone di sesso Fino alla fascia che va dai 55 ai 59 anni è possibile maschile che hanno ricevuto l’immunità completa. fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio In tutta la regione Emilia Romagna, dunque, sono 670.443 Cup, passando per tutti gli strumenti online a partire le persone che hanno ricevuto sia la prima sia la seconda dal Fascicolo sanitario elettronico fino ad arrivare dose e che - pertanto - possono ritenersi vaccinate con al telefono, contattando l’Ausl di Parma. I nati dal 1967 al il virus Sars-Cov2. Tra le fasce d’età il numero maggiore 1971 compresi dovranno registrarsi sul portale dedicato, di vaccinazioni è stato somministrato alle persone di età che sarà operativo da giovedì 13 maggio fino a lunedì 31 compresa tra gli 80 e gli 89 anni (533.364), seguiti dalle maggio. Collegandosi al sito www.ausl.pr.it, si deve cliccare 451.895 somministrazioni effettuate alle persone tra i in homepage il bottone “Vaccinazioni anti Covid-19 tutte le 70 e i 79 anni. I numeri si abbassano notevolmente - ma informazioni utili” e selezionare la categoria “Persone dai non per mancanza di adesione alla campagna, quanto 50 ai 54 anni” . Una volta raccolte le adesioni, sarà il medico per un fattore anagrafico - nella fascia dai 90 anni in su a contattare i propri assistiti per fissare l’appuntamento. con un’immunità raggiunta da 133.963 anziani. Ancora L’invito ai cittadini è sempre quello di non chiamare gli in fase di somministrazione le altre fasce di età, le cui studi dei medici, ma ad utilizzare i canali preposti accedere prenotazioni sono state aperte nel mese di aprile - per la alla vaccinazione. Considerato il numero elevato di persone fascia dei sessantenni - e nel mese di maggio - per quella candidate alla vaccinazione, l’adesione alla campagna dei cinquantenni -. Dai 60 ai 69 anni, a ieri, sono già mediante registrazione online è necessaria per facilitare state somministrate 313.253 dosi - presumibilmente tutte l’accesso a questo servizio e al contempo per ottimizzare prime dosi visto il tempo intercorso tra prenotazione e l’organizzazione del lavoro dei medici. somministrazione. Dai 50 ai 59 anni 218.407 dosi: nel primo giorno di prenotazione, solo nel Parmense, si sono © riproduzione riservata prenotare 4.300 persone; in tutta la Regione il 20% del totale degli aventi diritto. La fascia dai 40 ai 49 anni conta un totale di 152.759 dosi somministrate; mentre quella
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15 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | CREDITS PHOTO PARMA CALCIO DI SIMONE BURATTI LA SERIE B ORA È REALTÀ: PER IL PARMA LA STAGIONE PEGGIORE DI SEMPRE IN SERIE A Arriva la retrocessione matematica con quattro giornate di anticipo: se il futuro è adesso devono giocare i giovani fino alla fine del campionato Agonia finita, il Parma torna in Serie B dopo tre anni. È Italia è appena cominciato, anche se il mercato in estate arrivata anche la tanto attesa matematica nel match contro potrebbe già sfaldare l’attuale rosa: Brunetta potrebbe il Torino. Dopo le due promozioni dalla Lega Pro alla andar via e non sarà facile trattenere Mihaila e Man. Serie A e dopo due salvezze in massima serie, ecco il passo indietro che certifica la peggior stagione dei crociati nella Ora rimangono tre partite da giocare contro Lazio, Sassuolo sua storia recente. Ad oggi i crociati sono retrocessi con e Sampdoria. Non è tempo di fare esperimenti, visto che 20 punti in classifica, quando mancano ancora tre partite non si conosce ancora se D’Aversa rimarrà sulla panchina da disputare. I numeri della squadra allenata prima da ducale o se verrà cambiata la guida tecnica. Però si vuole Liverani e poi da D’Aversa sono pessimi: peggior attacco almeno salvare la faccia ed evitare goleade come quelle e seconda peggior difesa del campionato. Inoltre i tanti contro Crotone e Atalanta. Il futuro è adesso perché il scontri diretti persi in questa stagione, basta vedere i sei Parma vuole ripartire dai giovani per costruire qualcosa punti regalati al Crotone, ultimo in classifica, tra andata di duraturo ma soprattutto per cercare di tornare subito e ritorno. Crotone che per forza di cose sarà la squadra in Serie A con una squadra competitiva per la prossima da battere il prossimo anno in Serie B, insieme alla terza stagione. candidata per retrocedere (occhio al possibile ‘suicidio’ del Benevento di Inzaghi). © riproduzione riservata Il progetto messo in atto dal Presidente Krause con i due nuovi innesti in società dei dirigenti Kalma e Ribalta è fondato sul ringiovanimento della rosa. Un processo già POKER DI RINNOVI TRA cominciato la scorsa estate (forse un po’ troppo), che ha I GIOVANI CROCIATI influito sulle scelte in parte azzardate del calciomercato Prosegue la linea verde del estivo e di gennaio. Ora che la Serie B è una certezza club ducale. Il Parma Calcio ha arrivata con largo anticipo, ecco che il progetto giovani deve annunciato di aver prolungato essere attuato con i tanti giocatori under 25 che il mister i legami dei giovani Botond crociato ha a disposizione. A parte i due esterni romeni Balogh, Drissa Camara, Daan infortunati, Busi, Brunetta, Camara, Valenti, Osorio, Sohm Dierckx e Filippo Rinaldi e devono avere la possibilità di mettersi in mostra. Già contro Gabriele Artistico l’Atalanta sia Sohm che Brunetta sono andati in gol e hanno mostrato qualità importanti; il loro processo di crescita in
16 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | CREDITS PHOTO PARMA CALCIO DI SIMONE BURATTI LA MIGLIOR DIFESA È L’ATTACCO: GENESI DI UNA DISFATTA TARGATA PARMA A tre giornate dalla fine del campionato il Parma ha il peggiore attacco e la seconda peggior difesa della Serie A La matematica retrocessione del Parma Calcio e la stagione rete in 8 presenze e Inglese zero reti in 12 presenze. Un po’ peggiore in Serie A di sempre non sono solo due dati meglio Gervinho (5 reti) e i due romeni Mihaila (tre reti) e negativi per il 2021 sportivo. Attorno alla squadra crociata Man (due reti). ci sono altri record in negativo battuti nel corso di questo campionato, nel calcio che ha che fare con il Covid-19, con Se la difesa è il miglior attacco non se la passa benissimo stadi chiusi e spalti vuoti. Parliamo del peggiore attacco anche la retroguardia ducale. Tra i difensori ci sono in assoluto del torneo con 38 reti segnate e della seconda prestazioni imbarazzanti di Bani, Alves, Valenti, Busi peggior difesa con 76 reti subite (dati aggiornati alla 35^ e Gagliolo. Ci sono veramente pochi spunti positivi, giornata quando il Parma deve ancora affrontare Lazio, nonostante D’Aversa abbia messo in campo ogni domenica Sassuolo e Sampdoria). Un’agonia destinata a durare una formazione diversa a causa degli infortuni. Nessun alibi almeno fino al 23 maggio, quando terminerà questo potrà salvare una stagione allo sbaraglio. È la genesi di una disastroso campionato. Gli attaccanti crociati spesso disfatta targata Parma, in attesa del futuro roseo citato più sono andati a secco e il capocannoniere crociato è il volte dal mister crociato. centrocampista Hernani con 7 reti all’attivo. Per intenderci: Cornelius ha segnato una rete in 25 presenze, Pellè una © riproduzione riservata
17 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Eventi del mese ALLA REGGIA DI COLORNO LE PORCELLANE DEI DUCHI DI PARMA: COLLEZIONE RIUNITA DOPO 160 ANNI A partire dal 15 maggio, riapre al pub- blico la Reggia di Colorno con la mostra “Le Porcellane dei Duchi di Parma, capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo”, curata da Giovanni Godi e Antonella Balestrazzi. L’intera colle- zione dei tesori preziosi, che appartene- vano anticamente al Ducato di Parma e di Piacenza ma che andarono dispersi nel 1859, quando i ducati cessarono di esistere, sarà finalmente unita dopo gli oltre 160 anni di disgregazione della stessa. Le visite inizieranno a partire da sabato 15 maggio fino al 19 settembre. Sarà possibile prenotarle sul sito della Reggia di Colorno. “PARMA 360 FESTIVAL DELL’ARTE CONTEMPO- RANEA”: IL PROGRAMMA DI EVENTI E MOSTRE Dall’8 maggio all’8 agosto si svolgerà la quinta edizione di “Parma 360”, il Festival del- la creatività contemporanea. Il motto di quest’anno è “Il tempo muove, altera e trasfor- ma…”. Sotto la direzione arti- stica di Chiara Canali e Camilla Mineo e direzione di produ- zione di Silvano Orlandini, l’obiettivo è divulgare l’arte contemporanea e promuovere artisti emergenti valorizzando allo stesso tempo il patrimonio storico e artistico della città di Parma. Per conoscere gli orari di visita delle mostre e il pro- gramma completo visitare il sito di Parma 360 Festival.
18 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | PARMA, CONSEGNATA LA COSTITUZIONE A 31 NEOMAGGIORENNI: “PUNTO DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI” Svoltasi al Parco Eridania la Cerimonia di consegna della Costituzione ai 31 neo-diciottenni: due per ogni istituto superiore di Parma e provincia, in rappresentanza di tutti i coetanei del territorio. Un appuntamento rinnovato ogni anno e fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale: che sia l’inizio per una partecipazione attiva e consapevole alla vita della propria città e della propria nazione. Foto notizie SOTTERRANEI DI PIAZZA GARIBALDI PRONTI ALL’APERTURA: ULTIMI LAVORI IN CORSO Tra i progetti di Parma Capitale della Cultura Italiana 2020+21 proseguono gli interventi di riqualificazione degli ambienti ipogei di Parma, i cosiddetti sotterranei di Piazza Garibaldi, nell’ambito del progetto “Parma Territorio d’Acque. Percorsi permanenti didattico culturali sul territorio parmense”. Effettuato il sopralluogo dell’Assessora Tiziana Benassi: confermata l’aper- tura al pubblico per l’estate con visite guidate ad hoc.
19 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | FOTOGRAFATE LE CICOGNE A TORRILE: GLI SCATTI DELLO STRAORDINARIO AVVISTAMENTO Sono state avvistate a Torrile tre esemplari di cicogna bianca, in gergo Ciconia ciconia, che hanno fatto sosta nell’azienda agricola “Fratelli Guasti” di Torrile che confina con la Riserva naturale di Torrile e Trecasali. Dal collo, il becco e le zampe lunghissime, il piumaggio bianco e nero, la cico- gna è praticamente impossibile da confondere con qualsiasi altro animale. Foto notizie ALBARETO, DONATA UNA “STANZA DEGLI ABBRACCI” ALLA CASA DEL PELLE- GRINO Domenica 2 maggio è stata donata alla Comunità alloggio la “Casa del Pellegrino” di Boschet- to, frazione del comune di Albareto, una “Stanza degli abbracci”, uno schermo di protezione che permette agli ospiti e ai loro familiari di avere un contatto fisico in piena sicurezza. La donazio- ne è stata fatta grazie a una raccolta fondi promossa dall’associazione Lions Club Borgo Val di Taro.
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