GLI INFINITI SAPERI 2019-2020 - università popolare - AUSER Lombardia
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universitàpopolare Con il Patrocinio Comune di Como ----2019------2020UNO GLI INFINITI SAPERI
Con il Patrocinio del Comune di Como L’Università Popolare Como Auser collabora con: Associazione Carducci Como Teatro Sociale di Como Teatro Popolare di Como Museo Archeologico e Storico Como Pinacoteca Civica Como Biblioteca Comunale Como Villa del Grumello Confcommercio Como Ordine degli Ingegneri di Como Museo della Seta Fondazione Antonio Ratti Libreria Ubik Fiera del Libro di Como Museo Martinitt e Stelline di Milano Pio Albergo Trivulzio e Auser Lombardia NodoLibri Libro/Programma edito da NodoLibri per Università Popolare Como Auser ottobre 2019
universitàpopolare GLI INFINITI SAPERI ANNO ACCADEMICO 2019-2020 UNO OTTOBRE - GENNAIO Contatti auser.universitapopolarecomo@gmail.com www.auser.lombardia.it/como/unipopco FaceBook Università popolare di Como Telefono 3426739459 [segreteria telefonica] Sede Associazione Carducci Como Viale Cavallotti 7
Calendario I corsi, salvo diversa indicazione, si tengono presso l’Associazione Carducci in viale Cavallotti 7, alle ore 15.30 Ottobre 2019 Martedì 8 Anteprima: Narrare la storia Paolo Colombo Mercoledì 9 Romanticismo all’opera: le limpide melodie di Vincen- zo Bellini La Sonnambula Maria Giovanna Arnaboldi Giovedì 10 Pinacoteca Civica, via Diaz Al tempo di Leonardo. 1 I grandi storici di Como: Benedetto e Paolo Giovio Fabio Cani Martedì 15 Incontro con la letteratura inglese Daniel Defoe: Robinson Crusoe Stella Lanza Mercoledì 16 Romanticismo all’opera: le limpide melodie di Vincen- zo Bellini 4 Norma Maria Giovanna Arnaboldi Giovedì 17 Pinacoteca Civica, via Diaz Al tempo di Leonardo. 2 Streghe, roghi e inquisitori nel comasco Chiara Milani Martedì 22 Incontro con la letteratura inglese
Charles Dickens: Oliver Twist Stella Lanza Mercoledì 23 Romanticismo all’opera: le limpide melodie di Vincen- zo Bellini I Puritani Maria Giovanna Arnaboldi Giovedì 24 Confcommercio, via Ballarini Al tempo di Leonardo. 3 Maestro Martino da Como e i banchetti di corte Federica Fanizza Martedì 29 Incontro con la letteratura inglese Robert Louis Stevenson: L’isola del tesoro Stella Lanza Mercoledì 30 Leggi con me! Furore di John Steinbeck Mariateresa Benincasa Mariateresa Martuccelli Giovedì 31 Pinacoteca Civica, via Diaz Al tempo di Leonardo. 4 Architetti e scultori ai tempi di Leonardo Mirko Moizi Novembre 2019 Martedì 5 Gli Inni Nazionali nella storia d’Europa: musica e 5 parole Alla luce dei cambiamenti del Terzo Millennio Lelli Biraghi Mercoledì 6 Letteratura dimenticata: tutte le sfumature del rosa La “Nebulosa Rosa”: non solo romanzi Marisa Mauri
Giovedì 7 Università Popolare, via Cavallotti Al tempo di Leonardo. 5 Artigiani e pittori al tempo di Leonardo Alberto Rovi Martedì 12 Un racconto barbaro: vita e opere di Paul Gauguin 1848 - 1887 Flavio Bellocchio Mercoledì 13 Letteratura dimenticata: tutte le sfumature del rosa Rosa antico e rosa cipria Marisa Mauri Martedì 19 Un racconto barbaro: vita e opere di Paul Gauguin 1888 - 1893 Flavio Bellocchio Mercoledì 20 Letteratura dimenticata: tutte le sfumature del rosa Rosa shocking Marisa Mauri Giovedì 21 Vita e opere di Nazim Hikmet La giovinezza avventurosa Fausta Clerici Venerdì 22 Museo della Seta, via Castelnuovo Al tempo di Leonardo. 6 Le città della seta: la moda fra ‘400 e ‘500 Francina Chiara Martedì 26 6 Un racconto barbaro: vita e opere di Paul Gauguin 1894 - 1903 Flavio Bellocchio Mercoledì 27 Leggi con me! Mariateresa Benincasa Mariateresa Martuccelli
Giovedì 28 Vita e opere di Nazim Hikmet Poesie d’amore e di lotta Fausta Clerici Dicembre 2019 Martedì 3 ore 15.00 Dal racconto alla rappresentazione teatrale Alcune chiavi di lettura per lo spettacolo Mangiafuoco Marta Comeglio Mercoledì 4 La nostra India: esperienze di viaggio e di lavoro Immagini di viaggio in Rajasthan Carlo Marelli Margherita Borghi Giovedì 5 Vivere nell’ambiente Il progetto Resilario: il cambiamento climatico sul lago di Como Filippo Camerlenghi Martedì 10 scuola media Ugo Foscolo, via Bor- govico Clara Wieck Schumann Nel duecentesimo della nascita, suoni, parole, immagini Primo incontro Memoria Musica Mercoledì 11 7 La nostra India: esperienze di viaggio e di lavoro Avventure e disavventure indiane Mariateresa Colombo Radice Giovedì 12 Vivere nell’ambiente La pesca sul lago di Como dalle tradizioni ai metodi moderni Paola Iotti
Martedì 17 scuola media Ugo Foscolo, via Bor- govico Clara Wieck Schumann Nel duecentesimo della nascita, suoni, parole, immagini Secondo incontro Memoria Musica Mercoledì 18 La scrittura è un piacere Dal pensiero alla parola in prosa e in versi Rosanna Di Marco Liberi Gennaio 2020 Martedì 14 Giornata della Memoria La notte della medicina I giuramenti dei medici nazisti: da Ippocrate a Hitler Tiziano Corti Mercoledì 15 Alchimie profumate: un viaggio nella storia del profu- mo Dai primordi al Medioevo Antonella Fontana Giovedì 16 Storia delle donne. Spazi di libertà e luoghi di diritto Dall’Antichità al Medioevo 8 Maria Cristina Forgione Chiara Milani Martedì 21 Giornata della Memoria Primo Levi La formazione di Levi Mariateresa Benincasa Mariarita Molteni
Mercoledì 22 Alchimie profumate: un viaggio nella storia del profu- mo Dal Medioevo al XVII secolo Antonella Fontana Giovedì 23 Storia delle donne. Spazi di libertà e luoghi di diritto Dal Basso Medioevo all’Età Moderna Maria Cristina Forgione Chiara Milani Martedì 28 Giornata della Memoria Primo Levi L’ispirazione scientifica, l’etica del lavoro, la poesia Mariateresa Benincasa Mariarita Molteni Mercoledì 29 Alchimie profumate: un viaggio nella storia del profu- mo L’evoluzione della profumeria Antonella Fontana Giovedì 30 Storia delle donne. Spazi di libertà e luoghi di diritto Dal Secolo dei Lumi alla Prima Guerra Mondiale Maria Cristina Forgione Chiara Milani 9
Introduzione Università Popolare/Auser Como Direttivo Università Popolare Como La Presidente Maria Rita Molteni Un buon inizio di cammino dà il senso dei passi successivi. L’avvio del nuovo anno accademico non potrebbe essere più felice e stimolante: la nostra giornata inaugurale propone una “lezione” del professor Paolo Colombo, dell’Università Cattolica di Milano, sul tema “Narrare la storia” anche a seguito delle nuove possibilità espressive di comunicazione. Una lettura che mette in relazione l’ieri con l’oggi, e forse il domani, di grande interesse e a cui non mancare. Crediamo che questo dia il ritmo e le cadenze del percorso di quest’anno: la bellezza, la conoscenza, la socialità in più declina- zioni e modulazioni. È l’anno de L’Infinito di Leopardi (duecento anni della scrittura della poesia più celebre della lingua italiana) e così abbiamo voluto intitolare il nostro percorso da ottobre a maggio: Gli Infiniti saperi che ci incuriosiscono e che ci fanno amare la cultura e che ci suggeriscono di andare e di “vedere oltre” sempre con curiosità e attenzione. Come sempre, uno spazio ampio sarà dedicato alla letteratura (quella dedicata ai ragazzi, di grande fascino anche per gli adulti, la letteratura “rosa”, la poesia di Nazim Hikmet, l’esperienza felice di “Leggi con me”, quella altrettanto stimolante del labo- ratorio di scrittura) 10 Credo che possiamo ritrovarci in ciò che, in un libro recente, un noto psicanalista e saggista dice del libro: “un libro è un mare e non un muro. Se un libro è un mare è perché la sua natura è quella di sovvertire la tentazione del muro, di contrapporsi a ogni spinta che vorrebbe segregare, recintare, rinchiudere l’Aperto del mondo”. Avvicineremo anche noi, nel nostro programma 2019/20, qualcosa di questo “Aperto del mondo”. Nella nostra
proposta lo troveremo nella musica (le meravigliose melodie di Bellini, gli inni delle nazioni, la figura di una grande musicista e del suo pianoforte); nella storia (il nazismo e il rapporto tra scienza e potere, la testimonianza e la ricerca di Primo Levi, la storia delle donne in un racconto a due voci che narra storie di donne tratte da documenti scritti e iconografici, in una rilettura nel tempo del ruolo sociale, la millenaria storia del profumo); nel tema della sostenibilità ambientale; nei viaggi (l’universo dell’India). Un grande progetto esplorerà in cinque incontri, in diversi luoghi della città, personaggi, storie, cronache, testimonianze artistiche del territorio lariano al tempo di Leonardo nell’anno del cinque- centesimo anniversario della sua morte (l’iniziativa è collegata con un calendario condiviso con Lecco e Milano; in totale oltre 20 appuntamenti realizzati in collaborazione tra Museo Martinitt e Stelline di Milano e Auser Lombardia). Continueranno esperienze ormai “storiche” per l’Università Popolare: gli apprezzati incontri dedicati alle Lingue Straniere, al disegno, l’amato appuntamento con gli spettacoli del Piccolo Teatro, la promozione delle iniziative e degli spettacoli del nostro Teatro Sociale, le camminate di gruppo con il piacere di esplorare e condividere, il turismo sociale. Lo scorso anno abbiamo proposto un corso di Informatica; quest’anno prenderà la configurazione di un corso per l’utilizzo di smartphone e tablet. Tutto questo, e di più, da vivere insieme nel piacere di conoscere e costruire relazioni di confronto e socialità. 11 Desideriamo dedicare questo nostro anno accademico alla fi- gura cara di Mariella Cernuschi, amata amica, esile, elegante, luminosa presenza della quale conserveremo il ricordo come di una donna innamorata della cultura, della bellezza, dell’incontro con l’altro.
Chi siamo? La nostra Università Popolare è un’associazione di promozione sociale, espressione e parte integrante del progetto di “cittadi- nanza attiva” dell’Auser. Tutte le attività sono ispirate alla finalità di offrire occasioni per coltivare il piacere di continuare ad apprendere in un contesto attento alla qualità delle relazioni tra le persone, in un confronto comunicativo ricco e vivace. Questo è il cuore del nostro operare che ha avuto l’avvallo del Co- mitato Scientifico dell’Auser Nazionale che, per la seconda volta, ha attribuito alla nostra Università Popolare il “bollino blu” per la certificazione della qualità dell’offerta culturale e formativa. La nostra sede è presso l’Associazione Carducci di viale Cavallotti 7 a Como. Talvolta l’Università Popolare si trasferisce in altri luoghi della città (il calendario segnala sia le variazioni d’indirizzo che di orario). Chi può partecipare alle nostre iniziative? I soci sono prevalentemente in età matura, ma l’Università Popo- lare è aperta alle persone di tutte le età; siamo particolarmente interessati al rapporto con i giovani con i quali abbiamo più volte realizzato attività di confronto e scambio. Per partecipare agli incontri dell’Università Popolare non è necessario alcun titolo di studio. I corsi sono aperti alle persone che si iscrivono e che si sono dotate della tessera dell’Associazione. Altre iniziative sono pensate e realizzate come offerta culturale 12 e sociale a tutta la cittadinanza. Cosa facciamo? - Incontri nell’arco dell’anno dedicati alle Lingue straniere (fran- cese, inglese, spagnolo, tedesco); - Incontri dedicati all’Educazione artistica; - Incontri dedicati all’ Informatica; - Incontri culturali per cicli brevi
Ogni ciclo è costituito di norma da 2 a 3 incontri; sono in pro- gramma corsi di letteratura, storia, storia dell’arte e della mu- sica; tematiche sociali, psicologiche, scientifiche, economiche, mediche, etiche e filosofiche, sociologiche… Speciali occasioni di incontro: - Conferenze con esperti; - Progetto teatro: da tempo partecipiamo alla stagione del Picco- lo Teatro di Milano con un abbonamento che prevede spettacoli (spesso preceduti da una presentazione a cura di un’esperta) - In collaborazione con il Teatro Sociale di Como uno sconto per i nostri tesserati del 20%. - Visite guidate e gite: ogni anno viene realizzato un programma di visite a mostre e musei e a realtà storiche, naturalistiche e sociali del nostro territorio; vengono anche progettate una o più gite a più vasto raggio - esperienze di camminate di gruppo nel territorio lariano, gite e viaggi anche di più giorni organizzate con il comprensorio Auser di Como - gruppo di lettura “Leggi con me” con la presentazione e la discussione di libri proposti dai frequentanti - da due anni, molto seguite, è l’esperienza di “Camminare fa bene e diverte” - scambio di libri: soci e socie, nella nostra sede, possono pren- dere e lasciare libri per coltivare il piacere di leggere. Quali i requisiti per la frequenza? Occorre essere dotati della tessera annuale [costo 15euro]: è una forma di sostegno ai valori dell’Auser e garantisce (con 13 assicurazione) la tutela per le responsabilità civili dell’Ente che organizza. Come si svolgono gli incontri? Gli incontri si tengono - di norma - nel primo pomeriggio; hanno la durata media di un’ora e mezza; si chiede agli iscritti una firma di presenza con l’obiettivo di valutare la continuità e il gradimento delle proposte.
Gli incontri hanno carattere interattivo in un contesto dove porre domande, proporre commenti e riflessioni, chiedere spiegazioni ed approfondimenti. Vengono anche attivati corsi laboratorio. Per una comunicazione funzionale sono utilizzati mezzi informatici e altri strumenti: video proiettore, lettori dvd, registratori… Periodicamente sono previsti momenti in cui poter raccogliere impressioni, valutazioni e proposte riferite al programma e al progetto del quadrimestre o dell’anno successivo. Le persone del Direttivo, secondo un’alternanza programmata, sono presenti in ciascun pomeriggio con il compito di accogliere i partecipanti, di presentare i relatori, di porsi come facilitatori della comunicazione. Chi sono i nostri insegnanti? Collaborano con noi - ogni anno - una settantina di apprezzati docenti/relatori, tutti volontari; molti di loro provengono dal mondo della scuola; altri da realtà economiche, sociali, culturali, associazionistiche del nostro territorio; altri ancora dal mondo dell’Università. Come viene elaborato il programma? Il Comitato Direttivo dell’Università Popolare, composto da Volontari, ha il compito di raccogliere le proposte giunte da associati e docenti e suggerite dalle istanze che provengono sia dal momento storico che dalla società. Viene elaborato collegialmente il progetto annuale che si articola in due quadri- mestri, di norma da ottobre a maggio, spesso con anticipazioni 14 a settembre e prolungamenti a giugno. Le attività sono periodi- camente verificate e valutate anche in vista della progettazione per l’anno successivo. Ci sono rapporti con altre Associazioni ed Enti? L’Università Popolare attribuisce molta importanza all’inte- razione con altre Associazioni culturali ed Enti pubblici come l’Associazione Carducci; collabora anche con le iniziative della
Fiera del Libro, con la Biblioteca Comunale, con la Pinacoteca Civica e il Museo Civico. Da anni collabora con le Scuole proponendo varie loro iniziative. Le attività di Università Popolare godono del patrocinio del Comune di Como, Assessorato ai Servizi Sociali e alla Cultura Come comunicare con l’Università Popolare? Inviando e ricevendo messaggi attraverso l’e-mail: auser.universitapopolarecomo@gmail.com consultando il sito: www.auser.lombardia.it/como/unipopco visitando le pagine di Facebook telefonando al numero 3426739459 (servizio di segreteria telefonica) 15 Sostenere l’Università Popolare di Como Auser è partecipare attivamente alla cultura e allargare le amicizie.
Anteprima L’autunno ci porta il rinnovarsi di un appuntamento consolidato e atteso. Ci ritroviamo per la nostra giornata inaugurale con due momenti significativi: la presentazione del programma delle attività e l’apertura dell’Anno accademico dell’Università popo- lare che abbiamo voluto affidare al professor Paolo Colombo. Martedì 8 ottobre Narrare la storia Sul difficile rapporto con la storia (le difficoltà italiane allo stu- dio del passato); sulle resistenze dei giovani a rapportarsi con la memoria storica; sulle modalità con le quali è stata spesso trasmessa la storia in Italia; su qualche proposta per adottare una nuova modalità narrativa nella trasmissione della Storia. Intervento di Paolo Colombo Paolo Colombo Professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia contemporanea. È autore di numerosi saggi e monografie (in particolare La monarchia fascista (1922-1940), Bologna, il Mulino 2010). Da anni lavora sul rapporto tra Storia e narrazione: organizza con Chiara Continisio, sempre con crescente successo, il ciclo di incontri “Storiaenar- razione”, tenutosi nel corso del tempo a Milano presso la Basilica di Santa Maria delle Grazie, il Museo Diocesano, il Teatro Litta, l’Umanitaria, il Teatro Ariberto, il Teatro Carcano. Da questi presupposti è nato anche il volume (scritto con Gioachino Lanotte) La corsa del secolo. Cent’anni 16 di storia italiana attraverso il Giro, Milano, Mondadori, 2009 e 2017. Collabora regolarmente con RAIstoria e con RAI 3 (“Mille papaveri rossi”, “Res Gestae”, “Il giorno e la storia”, “Eco della storia”, “Passato e pre- sente”); ha scritto articoli per “La Gazzetta dello Sport”. Ha pubblicato numerosi romanzi per ragazzi per “Il Battello a Vapore - Piemme Editore.
Romanticismo all’opera: le limpide melodie di Vincenzo Bellini Vincenzo Bellini (Catania, 1801- Parigi, 1835) è considerato con Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini uno dei Maestri dell’o- pera italiana. Rappresenta il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo; nei suoi melodrammi il primato è assegnato al canto, che con lui assume nuove valenze espressive. Le melodie belliniane - lunghe, cristalline, ricche di pathos e di malinconia e in apparenza così semplici - sono la caratteristica principale del suo teatro musicale e costituiscono da sempre il banco di prova per i grandi interpreti del belcanto. A cura di Maria Giovanna Arnaboldi Mercoledì 9 ottobre “… pur nel sonno il mio cor ti vedrà” - La Son- nambula Dopo gli studi presso il Regio Conservatorio di Napoli, Bellini si trasferì a Milano dove ebbe i primi riconoscimenti con Il Pirata – considerata la prima opera romantica italiana - e La Straniera. Nel marzo 1831 al teatro Carcano di Milano fu rappresentata La Sonnambula, con protagonisti il soprano Giuditta Pasta e il tenore Gianbattista Rubini, due eccelsi interpreti del primo Ottocento. Gioiello della produzione del compositore catanese, l’opera - di genere semi-serio e definita “scena pastorale” - in- canta ancora oggi per le atmosfere sognanti, la tinta elegiaca e le melodie ricche di pathos fino allo struggimento. Nella fiabesca 17 ambientazione di una Svizzera immaginaria, è sapientemente descritto l’amore di Amina ed Elvino, con tutto l’incanto che illumina il sentimento amoroso negli anni della giovinezza. Mercoledì 16 ottobre “Casta Diva, che inargenti queste sacre antiche piante…” - Norma Considerata uno dei vertici del teatro musicale di tutti i tempi,
Norma fu rappresentata la prima volta al Teatro alla Scala nel dicembre 1831. Prima interprete fu ancora una volta la grande Giuditta Pasta. Incentrata sulla figura della Sacerdotessa dei Drudi, lacerata dal conflitto tra ruolo pubblico e affetti privati, l’opera è di difficile esecuzione poiché esige una protagonista che sappia affrontare sia il genere tragico sia quello elegiaco, padroneggiando sia il canto di agilità sia il canto declamato. Mitica e paradigmatica interprete di Norma nel secondo Nove- cento fu Maria Callas, che la tenne in repertorio durante tutti gli anni della sua carriera. Nel sublime finale è possibile rinvenire quella “melodia infinita” che Richard Wagner (non a caso grande estimatore di Bellini e di quest’opera) utilizzerà genialmente in alcuni suoi drammi musicali. Mercoledì 23 ottobre “A te, o cara, amor talora mi guidò furtivo e in pianto” – I Puritani Nel 1833 Bellini si recò a Londra e poi a Parigi, dove soggiornò fino alla prematura morte. Nella capitale francese ebbe modo di conoscere alcuni dei più importanti musicisti dell’epoca, fra i quali Listz e Chopin. Nel gennaio 1835 andò in scena al Théâtre Italien il suo nuovo melodramma I Puritani e i Cava- lieri, con protagonisti il soprano Giulia Grisi e il tenore Rubini. L’opera riscosse un immediato e ampio successo, tanto che la casa regnante insignì Bellini della Legion d’Onore. Ambientata nell’Inghilterra del 1600, la vicenda narra il contrastato amore tra Elvira (figlia di Lord Valton, seguace di Cromwell) e Arturo 18 (cavaliere fedele agli Stuart). Nella sua ultima opera Bellini porta a compimento la figura del tenore romantico (che aveva ‘inventato’ a partire dal ruolo di Gualtiero ne Il Pirata) e mette a frutto le esperienze musicali d’Oltralpe, attraverso un raffinato uso dell’orchestra in chiave espressiva, l’impiego di effetti timbrici e strumentali ricchi e accurati, la sperimentazione di armonie ricercate, senza tuttavia
abbandonare le idee melodiche felici e il lirismo espressivo tipico del canto all’italiana. Ogni volta che la si riascolta, ci si chiede quale sarebbe stata l’evoluzione musicale del genio catanese e quali altri capolavori ci avrebbe regalato se la morte non l’avesse raggiunto a soli 34 anni. Maria Giovanna Arnaboldi Laureata in pedagogia, ha operato nella scuola elementare per alcuni decenni, prima come docente poi come direttrice didattica a Cantù e Como, curando in particolare le sperimentazioni del “tempo pieno”. Collabora con Università Popolare di Como dal 2006 e fa parte del Comitato Direttivo. Appassionata di letteratura, di arte e di musica, predilige tra le forme mu- sicali il melodramma, in particolare quello italiano del primo Ottocento. Al tempo di Leonardo Dimore, luoghi e cronache in Lombardia Quando Leonardo operò a Milano, la vita della città era fervida e la corte di Ludovico il Moro splendida. Milano aveva inglobato nel ducato potenti città, un tempo nemiche, come Como e Lecco, luoghi di personaggi famosi, storici, artisti e prelati. Leonardo fu a Milano dal 1482 al 1500. Conobbe e fu amico di importanti artisti del Rinascimento. Se i rapporti tra Leonardo e gli artisti contemporanei sono stu- diati, meno vivace è la ricostruzione delle vite dei personaggi di corte, noti allora, meno conosciuti oggi, quali l’arcivescovo, lo storico, il cuoco, il grande condottiero, l’inquisitore… Mentre Leonardo dipingeva l’Ultima Cena, operava nel tribunale 19 dell’Inquisizione Matteo Dell’Olmo e nel 1486 veniva pubblicato il Malleus Maleficarum, manuale a uso degli inquisitori (nume- rosi i processi contro le streghe in Valtellina e a Como). Operavano redattori di “historiae”, come Bernardino Corio, a Milano, Benedetto e Paolo Giovio a Como; Maestro Martino da Como: cuoco, innovatore ed estensore di un ricettario in italiano, noto a corte e al servizio di Gian Giacomo Trivulzio.
Leonardo ebbe a che fare con lo stesso Trivulzio, condottiero al servizio di Ludovico il Moro e poi passato al re di Francia, per il quale disegnò nel 1505 un famoso monumento equestre. A cura di Gerardo Monizza 10 ottobre Pinacoteca Civica, via Diaz I grandi storici di Como: Benedetto e Paolo Giovio I due fratelli Giovio con le loro opere disegnano perfettamente l’orizzonte culturale della città di Como nel pieno del Rinasci- mento: una piccola città di periferia, ma in relazione con le personalità più eminenti e i centri di elaborazione più aggiornati del periodo. La ricerca dei due studiosi è quasi complementare: rivolta alla valorizzazione delle vicende locali quella di Benedetto (ma non disgiunta da aspirazioni letterarie), votata all’indagine dell’attualità continentale e delle sue ragioni profonde quella di Paolo (in vicinanza con i centri del potere di Roma e Firenze). L’a- nalisi delle loro storie permette di ricostruire un’immagine parti- colarmente vivace della città di Como tra Quattro e Cinquecento. Fabio Cani 17 ottobre Pinacoteca Civica, via Diaz Streghe, roghi e inquisitori nel comasco Leonardo è il simbolo del dispiegarsi in tutti i campi della stra- ordinaria creatività che ha caratterizzato il Rinascimento, che pure è stato epoca crudele: alle luci sfolgoranti corrispondono ombre profonde, come le persecuzioni contro la rivendicazio- ne delle libertà individuali, strumento per consolidare confini 20 politici, morali, religiosi. Se ad alcune donne eccezionali è stato concesso di avventurarsi in territori maschili, tutte le altre hanno vissuto pericolosamente, vittime designate ai confini tra lecito e illecito, dove era facile essere accusate di delitti inventati, come il reato di stregoneria: raccontare le loro storie è una forma di riconoscimento postumo che è loro dovuto. Chiara Milani
24 ottobre Confcommercio via Ballarini Maestro Martino da Como e i banchetti di corte Quattro sono gli esemplari di manoscritti giunti fino ai giorni nostri identificati come ricettari del cuoco Maestro Martino: il Buehler n. 19, conservato alla Pierpoint Morgan Library di New York, l’esemplare della Library of Congress di Washington, l’esemplare Vaticato Urbinate, noto come Anonimo Catalano e il manoscritto di Riva del Garda. Ne esiste un altro esemplare, in pergamena, decorato, e quindi il più prezioso, le cui tracce si sono perse nel 1970 dopo ripetuti passaggi di proprietà. Due di questi esemplari riportano nell’intitolazione la dedica: l’esemplare di Washington al cardinale Lodovico Trevisan, quello di Riva del Garda al nobiluomo GianGiacono Trivulzio. Le dediche ci permettono quindi di ricostruire la cronologia dei manoscritti e a ricostruire a tappe la biografia del cuoco Martino, vita non del tutto sconosciuta agli studiosi di gastronomia e agli storici dell’alimentazione, ma fino alla scoperta dell’esemplare rivano abbastanza confusa nella provenienza geografica, di Como piut- tosto che dal Blenio. La vicenda di Maestro Martino si svolse tra il 1460 e il 1480 tra le corte papale diRoma e Milano degli Sforza e i sui ricettari, prodotti anche in occasione di banchetti nunziali, determinarono il corso della gastronomia europea del primo Rinascimenti, più volte ripresi e adattati. Federica Fanizza 31 ottobre Pinacoteca Civica, via Diaz Architetti e scultori ai tempi di Leonardo 21 Giunto a Milano nel 1482, Leonardo ebbe un impatto molto profondo sulla cultura milanese degli anni a cavallo tra il Quat- trocento e il Cinquecento. Tuttavia, come è normale, non tutti gli artisti e non tutti gli ambienti reagirono a queste sollecitazioni allo stesso modo e con i medesimi tempi, anche a causa di quel particolare rapporto tra centro, periferia e transperiferia che portava le zone più esterne ad aggiornarsi sulle novità
(culturali, stilistiche, ecc.) con un certo ritardo. Si tratta di una situazione ben visibile nel contesto lariano, in quanto nella città di Como, centro della diocesi, la cultura figurativa di riferimento rimase quella tardogotica fino alla metà degli anni Ottanta del Quattrocento. Il linguaggio del Rinascimento lombardo non si affermò prima dell’arrivo, nel cantiere per la costruzione della cattedrale locale, di Tommaso Rodari da Maroggia, uno scultore e architetto che introdusse nel capoluogo lariano quello stile fortemente espressivo che contraddistingueva la produzione scultorea del Ducato di Milano da circa un decennio e che avrebbe poi contraddistinto il linguaggio figurativo lariano fino ai primi decenni del Cinquecento. Mirko Moizi 7 novembre Università Popolare, via Cavallotti Artigiani e pittori al tempo di Leonardo L’arrivo di Leonardo a Milano è uno dei fattori più influenti per l’aggiornamento degli artisti e l’affermazione della cultura del Rinascimento. Anche nel nostro territorio l’organizzazione delle botteghe d’arte ne risente progressivamente, influenzata dai contatti, dai modelli e dalla presenza di personalità di spicco. Alberto Rovi 22 novembre Museo della Seta, via Castelnuovo La città della seta: la moda tra Quattro e Cinque- cento Leonardo vive nel tempo in cui il tessuto italiano raggiunge punte 22 di eccellenza ed è impiegato per una moda indossata da alcuni dei personaggi da lui ritratti. La conferenza mira a ricostruire il contesto di materiali, pattern tessili e innovazioni che denotano il periodo e a indagare la peculiare sensibilità a tutto tondo di Leonardo per il mondo tessile. Francina Chiara
Fabio Cani Editore (Nodo Libri) e studioso di storia, si occupa da tempo delle vicende comasche, con un’attenzione particolare alla modernità, alla contempo- raneità e alla connessione tra vicende storiche, culturali e artistiche; ha collaborato a studi sull’industria tessile e sulla cultura imprenditoriale comasca del Novecento; con l’Istituto di Storia contemporanea “P.A. Perretta” e con la Camera del Lavoro per la storia del lavoro. Ha recen- temente pubblicato due volumi dedicati all’architettura del Novecento comasco (XXCO. L’Architettura del XX secolo in provincia di Como). Chiara Milani Laureata in filosofia e specializzata in management delle biblioteche, è responsabile scientifico della Biblioteca comunale di Como. Si occupa in particolare di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio archivistico e bibliografico antico e della cura di mostre, eventi culturali, convegni. Ha insegnato biblioteconomia all’Università dell’Insubria e pubblicato ricerche, bibliografie tematiche e articoli di storia della cultura, storia delle idee e storia di genere. Ha fondato e attualmente presiede il Centro Insubrico Ricerche Etnostoriche (CIRE); è membro del comitato organizzativo del Festival di Letteratura Parolario, della giuria tecnica del premio internazionale di poesia Alda Merini e del Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali, Dipartimento DISAT, Università degli Studi dell’Insubria, Como. Federica Fanizza Laureata in Filosofia all’Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda ha svolto attività di promozione alla lettura come responsabile della Biblioteca Comunale di Riva del Garda. Ha cura- to ricerche in ambito locale, recupero fondi musicali e di corrispondenza (Andrea Maffei letterato). Nel 1992 per un riordino dell’Archivio è stato 23 recuperato il ricettario di Maestro Martino. Nel tempo libero di dedica alla critica musicale con collaborazione per la redazione di programmi di sala per teatri quali Teatro Municipale di Piacenza, Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, teatro Regio di Parma e Festival della Valle d’Itria. Mirko Moizi Laureato in Storia e critica dell’arte all’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il Dottorato di ricerca all’Accademia di architettura di Men- drisio (Università della Svizzera italiana), dove è attualmente ricercatore
post-doc, con una tesi sugli scultori Rodari da Maroggia e sul Duomo di Como durante il Rinascimento. Le sue ricerche si concentrano sull’arte della Lombardia e del Canton Ticino, in particolar modo sulla scultura del Quattrocento e del Cinquecento e sulle problematiche relative alla gestione delle botteghe e dei cantieri. Ha curato, con Andrea Spiriti, il convegno internazionale Scultori dello Stato di Milano (1395-1535), svoltosi a Mendrisio (Accademia di architettura – USI) e Como (Università degli Studi dell’Insubria) nel 2018. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Maestranze e legami familiari dai documenti della Fabbrica del Duomo di Como. Matteo da Annone e il San Sebastiano della cattedrale (2014); Lo scultore Alessandro Della Scala tra Genova, le terre ticinesi e la Valtellina. Ipotesi per la sua attività a Lugano e a Ponte in Valtellina tra il 1520 e il 1540 circa (2018); Tommaso Rodari e il Rinascimento comasco (cds). Alberto Rovi Storico dell’arte e pubblicista; ha insegnato al Liceo Volta, all’Accademia “Aldo Galli” di Como, scuola di restauro, e all’Università dell’Insubria. Ha pubblicato monografie sull’arte lombarda, chiese, palazzi e ville di Como, il teatro Sociale e il Duomo. Attualmente è curatore dell’istituendo Museo del Duomo di Como. Francina Chiara Diplomata alla scuola di Setificio, laureata in storia moderna e specializ- zata in storia dell’arte, ha lavorato per venti anni alla Fondazione Antonio Ratti ricoprendo il ruolo di curatore della collezione tessile. Dal 2017 si è dedicata soprattutto all’attività didattica presso scuole superiori, univer- sità e accademie universitarie, dove è stata incaricata d’insegnamenti di storia dell’arte, di storia della moda e del costume e del tessuto. Ha svolto consulenze sulle raccolte tessili del Castello Sforzesco e del MU- DEC – Museo delle Culture di Milano, nonché sul patrimonio di tessuti 24 della Diocesi di Como. È Membro del Centre Internationale d’Etude des Textiles Anciens (CIETA), del Centro speciale di scienze e simbolica dei beni culturali, Università degli Studi dell’Insubria dell’ History Culture Professional Committe of International Silk Union (ISU). Calendario Milano Calendario Lecco Tutto il programma www.auser.lombardia.it
Letteratura inglese Romanzi non solo per bambini La mutazione di alcuni grandi classici della letteratura inglese: da romanzi per tutti (adulti e bambini) a romanzi per ragazzi, per poi finire nel dimenticatoio. Un destino ingiusto e una perdita per i lettori di ogni età. A cura di Stella Lanza Martedì 15 ottobre Daniel Defoe: Robinson Crusoe La celeberrima storia di un naufragio e di un lungo soggiorno su un’isola deserta, oltre che un diario spirituale e una metafora poetica della società inglese del ‘700 già influenzata dall’espan- sionismo mercantile e dalle idee dell’Illuminismo. Martedì 22 ottobre Charles Dickens: Oliver Twist Non solo il racconto delle disavventure di un trovatello, ma anche una critica ai mali della società inglese dell’Ottocento; insieme ad altri romanzi a sfondo sociale si può considerare un importante contributo allo sviluppo della democrazia. Martedì 29 ottobre Robert Louis Stevenson: L’isola del tesoro La coinvolgente storia di tesori e pirati che diventa un romanzo di formazione: il viaggio reale e metaforico verso l’età adulta di un giovane che attraverso esperienze drammatiche raggiunge 25 l’autonomia e la maturità. Stella Lanza Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università Cattolica di Milano, insegnante di Lingua e Civiltà Inglese in pensione, ha insegnato in varie scuole di Como, l’ultima in ordine di tempo il Liceo Scientifico - Linguistico “Paolo Giovio”. Compensa la nostalgia della scuo- la anche leggendo e rileggendo i grandi classici della letteratura inglese.
Leggi con me! Il piacere di leggere e discutere in gruppo La lettura come piacere individuale ma anche come libero con- fronto e approfondimento di punti di vista, emozioni, riflessioni e pagine esemplari. Da questa premessa è nata la nostra proposta di costituire un gruppo di lettura che si incontra circa una volta al mese per discutere insieme il libro scelto. Molto importanti sono le proposte dei partecipanti che possono segnalare col mezzo ritenuto più opportuno (telefono, e-mail, comunicazione alle referenti) i libri preferiti. Quest’esperienza iniziata tre anni fa ha avuto una notevole partecipazione che ha consentito uno scambio di pareri e un arricchimento costante. A cura di Maria Teresa Benincasa, Maria Teresa Martuccelli Mercoledì 30 ottobre “Furore” di John Steinbeck Capolavoro della letteratura americana che, attraverso il dram- matico viaggio verso la California della famiglia Joad depredata della sua casa e della sua terra, descrive la trasformazione di un’intera nazione. Ritratto epico di migliaia di Americani sopraffatti dalla miseria in cerca di una “terra promessa” che, invece di favorire il miglioramento della condizione, deluderà ogni loro speranza. Incontro successivo: Mercoledì 27 novembre 26 Maria Teresa Benincasa Docente di lettere nella scuola superiore ha condotto per alcuni anni attività didattico-formative per gli studenti finalizzate all’educazione al teatro in collaborazione con gli operatori del “Piccolo” di Milano. Segue attualmente le attività formative per i docenti organizzate dal Piccolo. Collabora nel Direttivo alle iniziative dell’Università Popolare. Si è sem- pre interessata alla narrativa, alla letteratura, al teatro e alla poesia.
Maria Teresa Martuccelli Laureata in psicologia a Padova, dirigente scolastica in pensione, fa parte del Direttivo dell’Università Popolare. Fa parte del Consiglio Direttivo della “Casa della giovane” di Ponte Chiasso, Associazione di volontariato che accoglie, su richiesta dei Servizi Sociali, giovani donne (italiane e straniere, sole o con figli) in situazione di disagio personale e sociale. Gli Inni Nazionali nella storia d’Europa: musica e parole Alla luce dei cambiamenti del Terzo Millennio Gli Inni nazionali sono composizioni musicali adottate dai singoli paesi come simboli delle nazioni, sono generalmente a carattere patriottico ed esaltano l’eroismo, la virtù, la forza e la storia di un popolo. Anche i canti popolari, pur non essendo veri e pro- pri inni sono molto significativi di importanti vicende e periodi storici. In questo senso la musica dà una particolare risonanza alla parola rendendola capace di arrivare direttamente alla parte emotiva di chi ascolta. A cura di Lelli Biraghi Martedì 5 novembre Inni nazionali: eroismo, virtù, forza e storia di popolo Lelli Biraghi Diplomata in pianoforte. Quando sono state istituite le classi ad 27 indirizzo musicale, ha ricevuto il primo incarico nella provincia di Como insieme a Maria Terraneo, per la cattedra di Educazione musicale e di pianoforte presso la Scuola Media Ugo Foscolo. All’accademia Bossi, oltre alle lezioni di pianoforte, ha dato vita a un coro di voci bianche che nelle attività promosse dall’Au- tunno Musicale ha eseguito brani di Bela Bartok a Villa Olmo e in provincia. Sempre nello stesso periodo ha fatto parte di un
complesso di strumenti barocchi (flauti a becco dal soprano al tenore) ed ha partecipato a vari concerti nelle scuole. Oggi si dedica, attraverso conferenze e lezioni, all’approfondimento e alla presentazione di vari musicisti. Letteratura dimenticata Tutte le sfumature del rosa: dal rosa antico al rosa shocking Parlare di letteratura dimenticata significa parlare di generi letterari, autori ed opere che per casualità, scelte editoriali e rea- zioni del pubblico sono finiti fuori dai confini della “Letteratura”. All’interno di questa popolata periferia letteraria, considerata marginale, esiste un nutrito gruppo di opere e autori che pos- sono essere di grande valore non solo in quanto finestra su uno spaccato di società, ma in particolare perché sono o sembrano modello e base - i “Padri” e le “Madri” - di generi di grande diffu- sione oggi come, horror, crime stories, gialli, thriller, letteratura rosa d’evasione, romanzi d’azione e d’avventura, fantascienza... La Letteratura Rosa, dall’Ottocento ad oggi, continua ad essere un mercato floridissimo, ma ancora un genere ingiustamente bistrattato e sottovalutato, un prodotto di mero consumo, usa e getta, che non ha nulla a che vedere con la “vera” letteratura. A cura di Marisa Mauri Mercoledì 6 novembre La “Nebulosa Rosa”: non solo romanzi 28 Il genere rosa e la scelta del colore. Il modello Cenerentola. Le antenate: Carolina Invernizio e Liala. Il romanzo sentimentale tra ‘800 e ‘900: rosa o non rosa? Lettrici e scrittrici. Mercoledì 13 novembre Rosa antico e rosa cipria Il romanzo rosa come prodotto moderno tra 1900 e 1940. Le signore del rosa italiano.
Mercoledì 20 novembre Rosa shocking Il dopoguerra e i nuovi talenti rosa in Italia. L’industria del rosa, un prodotto in serie. Dall’estero la Multinazionale del sogno. Le nuove frontiere. Marisa Mauri Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso IULM di Milano, si interessa da sempre di arte e letteratura; ha insegnato Cultura Lingua e Letteratura Inglese nelle Scuole Superiori di Milano e Como. Ha colla- borato con riviste e antologie per la scuola. Ha scritto di didattica e ha tenuto corsi di formazione, di abilitazione e di organizzazione. Ha vissuto molti anni a Milano partecipando a gruppi letterari come quello della Libreria delle Donne di via Dogana. Ama dipingere su ceramica Un racconto barbaro Vita e opere di Paul Gauguin Nel 1896 Paul Gauguin scrive da Tahiti: “Mi inginocchio e metto da parte ogni orgoglio. Non sono altro che un fallito”. Il pittore è malato, i suoi quadri si vendono poco e a basso prezzo e i soldi non arrivano mai. I pochi anni che gli restano da vivere non saranno migliori. Ma Gauguin aveva anche scritto: “Diventerò un grande pittore”. Nel 2015 una notizia fa scalpore: un dipinto di Gauguin è stato venduto per 300 milioni di dollari, fino a quel momento il quadro più costoso della storia. La vendita ha risvolti romanzeschi, ma il pittore francese è ormai assiso nell’Olimpo tra un pugno di artisti dalle quotazioni stellari. L’avventura 29 umana e artistica di Paul Gauguin è stata, nel bene e nel male, straordinaria; l’uomo, cinico e puro, è stato quasi interamente causa di un destino tra i più tragici e tormentati che mai siano toccati ad un artista. A cura di Flavio Bellocchio Martedì 12 novembre 1848-1887
L’agente di Borsa Paul Gauguin si avvicina sempre più pericolosa- mente alla pittura, fino a rinunciare a famiglia e agiatezza. Rapida- mente impoverito cerca riparo e ispirazione in Bretagna, ma non gli basta: il richiamo dei Tropici nel 1887 lo spinge alla Martinica. Martedì 19 novembre 1888-1893 Il 1888 è innanzitutto l’anno della breve e drammatica convivenza con Van Gogh; la Bretagna ispira a Gauguin una serie di capo- lavori, ma di nuovo torna forte il richiamo dei Tropici. Questa volta la destinazione è la Polinesia, verso la quale si imbarca nel 1891 e dalla quale ritornerà sconfitto nel 1893. Martedì 26 novembre 1894-1903 Ritorno in Bretagna. La vita di Gauguin assume toni sempre più cupi, non così la sua pittura. Nel 1895 torna per sempre in Polinesia; ormai è un pittore conosciuto, ma la sua condizione economica resta disastrosa. Nel 1898 tenta il suicidio. Quando muore nel 1903, Gauguin è ancora povero, malato e nei guai con la giustizia, ma in Francia la sua storia sta assumendo i toni della leggenda. Flavio Bellocchio Ha presentato mostre, insegnato Storia dell’Arte, scritto su giornali e riviste e lavorato come corrispondente per la Radio della Svizzera Italiana. Vita e opere di Nazim Hikmet 30 Il più grande poeta turco del Novecento A cura di Fausta Clerici Giovedì 21 novembre La giovinezza avventurosa Nazim Hikmet, uno dei protagonisti della vita civile di un gran- de paese sospeso tra Oriente e Occidente, fin da giovanissimo
diviene il cantore ufficiale del movimento di Ataturk, impegnato nella laicizzazione e nella modernizzazione della Turchia. Giovedì 28 novembre Poesie d’amore e di lotta Anche negli anni trascorsi in carcere, continua ad esprimere nei suoi versi la certezza che la storia darà ragione a chi si batte per la libertà e la giustizia ed a cantare l’amore per la vita e per le donne. Fausta Clerici Ha insegnato per oltre trent’anni Lettere italiane e latine al Liceo Scien- tifico, prima a Lecco poi a Como. Iscritta all’albo dei giornalisti, ha una lunga esperienza di lavoro nella stampa sindacale. È stata consigliera comunale a Como. Teatro Dal racconto alla rappresentazione A cura di Marta Comeglio Martedì 3 dicembre ore 15.00 Chiavi di lettura per “Mangiafuoco” A partire da un episodio di Pinocchio di Collodi, la nuova ricerca del Regista Roberto Latini ruota intorno al teatro e al suo “farsi” nello spettacolo “Mangiafuoco”, coproduzione tra Fondazione Matera Basilicata e Piccolo Teatro di Milano. Il famoso burat- tinaio diventa il punto di partenza per raccontare il teatro, attraverso il linguaggio teatrale. L’interruzione dello spettacolo di marionette procurata dall’entrata di Pinocchio si traduce in 31 una riflessione sulle reazioni del pubblico e sul ruolo dell’attore nella duplice veste di burattino e di burattinaio. Marta Comeglio Esperta teatrale, diplomata presso la scuola di teatro del Piccolo Teatro di Milano, attualmente è operatrice culturale dell’Ufficio Promozione Pubblico presso lo stesso teatro. Si occupa delle pubbliche relazioni, cura i rapporti con le scuole per favorire nelle nuove generazioni l’interesse
per le opere teatrali e i rapporti con le associazioni che organizzano i gruppi per la visione degli spettacoli. La nostra India Esperienze di viaggio e di lavoro in un mondo che ti interroga Utilizzando le immagini scattate in un viaggio in Rajasthan, si raccontano le emozioni e le conoscenze di una esperienza forte. Un’esperienza professionale fornisce una visione ulteriore della complessità della cultura e della società indiana. Mercoledì 4 dicembre Colori e pensieri: viaggio in Rajasthan Ricordi della ricchezza dei colori, della bellezza delle opere artistiche, della molteplicità delle condizioni di vita. Carlo Marelli e Margherita Borghi Mercoledì 11 dicembre Avventure e disavventure indiane di una signora impreparata Racconto tragicomico di una imprenditrice brianzola che ha vissuto l’avventura di realizzare nel Tamil Nadu – e precisamente a Tirupur – un’impresa industriale con un partner locale. Maria Teresa Colombo Radice Margherita Borghi, Carlo Marelli Entrambi nati e residenti a Cantù. Lei è stata insegnante, lui si è occupato 32 di architettura e design. Ora sono pensionati, impegnati nel volontariato, e hanno ancora voglia di insegnare, progettare e fare viaggi. Maria Teresa Colombo Radice Nata a Cantù, è stata fino ai 70 anni imprenditrice nell’Azienda di fami- glia, di cui il marito e lei sono fondatori. Ha ricevuto la medaglia d’oro da Unindustria Como per aver lavorato per oltre 50 anni. Attualmente pensionata, si dedica ad opere di volon- tariato ed ai nipoti.
Vivere nell’ambiente A cura di Filippo Camerlenghi - ProteusLab Giovedì 5 dicembre Il progetto Resilario Il cambiamento climatico sul lago di Como e le conseguenze. Si sente parlare tanto di cambiamenti climatici, ma cosa succede da noi? Il livello del Lago cambia in funzione delle precipitazioni nell’area Insubrica ma quali le conseguenze? I danni si vedono a livello turistico, di stabilità e ittiofauna! Giovedì 12 dicembre La pesca sul lago di Como dalle tradizioni ai metodi moderni Una città affacciata sul lago non può non conoscere le tradizioni dei pescatori, i colori, i lumini per individuare le reti, i diversi tipi di reti e così con qualche nozione in più non ci faremo ingan- nare quando andiamo al ristorante a mangiare pesce di lago! Un incontro durante il quale anche le persone che pensano di conoscere il nostro lago e la pesca che vi si esercita diranno “sapevo tanto del nostro lago, ma questo però ….!” Paola Iotti Filippo Camerlenghi Laureato in geologia, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, da 25 anni si occupa di turismo so- stenibile, educazione ambientale e divulgazione scientifica; ha alle spalle 33 esperienza di guida geologica/ambientale in Italia, Svizzera, Germania Francia e Islanda, di divulgatore di progetti nazionali e internazionali per parchi ed enti pubblici e privati. Centinaia le scuole con le quali collabora su progetti di didattica ambientale ed escursioni. Da 15anni in Assoproteus di Como, gestisce progetti di formazione. Bergamasco di nascita, comasco d’adozione, Valsesiano di aspirazione Paola Iotti Studi scientifici in Italia, in Francia e pedagogici in Svizzera per poter
coniugare il rigore scientifico dei contenuti con il metodo pedagogico e l’elevata capacità di comunicare e raggiungere il pubblico. Il lago e la vita al suo interno è certamente l’argomento che ha approfondito senza trascurare l’altro grande interesse che è il mare. ProteusLab Da 20 anni ProteusLab si occupa di educazione ambientale, alla soste- nibilità e di turismo sostenibile. Lo scopo è fornire un corretto approccio alle scienze naturali con particolare riferimento al nostro territorio. Argo- menti accattivanti, metodi all’avanguardia a strumenti tecnologici sono gli ingredienti base assieme ad un infinito affetto per il territorio Lariano. Clara Wieck Schumann Nel duecentesimo della nascita: suoni, parole, immagini Nel corso degli incontri si ripercorrerà la vita e l’opera della grande musicista Clara Wieck Schumann attraverso l’ascolto di brani musicali, la lettura di pagine di diario e lettere, la visione di immagini e spezzoni di filmati. Si proporranno ascolti guidati (con esecuzioni dal vivo e con l’utilizzo di CD) delle principali opere della musicista. In particolare: Trio op. 17, Concerto per pianoforte e orchestra Op. 7, Variazioni Op. 20, Romanze per violino e pianoforte Op. 22, liederistica, brani per pianoforte. A cura di Memoria Musica Martedì 10 dicembre Scuola media “Ugo Foscolo”, via Borgovico Primo incontro 34 Martedì 17 dicembre Scuola media “Ugo Foscolo”, via Borgovico Secondo incontro Memoria Musica: Marosa d’Annunzio, Mariateresa Lietti, Adriana Mascoli
È un gruppo di recente costituzione, nato dal desiderio comune di eviden- ziare e ricordare gli anniversari importanti di personalità della musica, di proporre l’esecuzione delle loro opere e di approfondirne la conoscenza, affinché non se ne perda la memoria. Il primo incontro pubblico, nel 2019, ha riguardato proprio la figura di Clara Wieck Schumann. Per il 2020 sono previste iniziative relative a Maria Teresa Agnesi Pi- nottini (Milano, 17 ottobre 1720 – Milano, 19 gennaio 1795), Isabella Leonarda (Novara, 6 settembre 1620 – 25 febbraio 1704, Il gruppo dei sei (costituito a Parigi nel 1920). La scrittura è un piacere Scriviamoci e leggiamoci addosso! Come ogni laboratorio anche il nostro di scrittura creativa, dopo un anno di esperienza, vi propone vari elaborati in prosa e in versi. Per chi ama la scrittura scrivere non basta, è bello anche condividerla con chi vuole confrontarsi col vissuto degli altri per esplorare i propri sentimenti. A cura di Rosanna Di Marco Liberi Mercoledì 18 dicembre Dal pensiero alla parola in prosa e in versi Rosanna Di Marco Liberi È una socia dell’Università Popolare sin da quando, poco più di due anni fa, è giunta a Como dopo una vita spesa nell’insegnamento, nella formazione psicolinguistica, nella scrittura. Autrice di romanzi storici, saggi e diverse raccolte di poesie, ha tenuto alcuni Corsi di Scrittura Creativa nelle Marche e in Abruzzo a supporto di programmi di sostegno psicoterapico o rivolti alla terza età e a gruppi di donne operate al seno. 35 Da sempre ha approfondito temi legati alla storia della donna nella società e alla condizione femminile in genere.
Giornata della Memoria Tre incontri La notte della medicina A cura di Tiziano Corti Martedì 14 gennaio I giuramenti dei medici nazisti: da Ippocrate a Hitler Il percorso a più tappe che in pochi anni ha portato ad un presso- ché generale asservimento della classe medica tedesca alla follia nazista: coerentemente col disegno di eliminazione biologica di intere popolazioni, nelle alte sfere delle SS la categoria profes- sionale più rappresentata era quella medica. Una riflessione sul rapporto tra scienza e potere e sulla “banalità del male”. Tiziano Corti Chirurgo in pensione. Ha svolto la sua attività ospedaliera dapprima in Val Camonica, quindi dal 1988, e per dodici anni, all’ospedale san Raffaele di Milano, concludendo la sua carriera presso la clinica Santa Maria di Castellanza. Da tempo appassionato di storia della Medicina (e di storia locale, in particolare quella del suo paese, Canzo), negli ultimi anni ha sviluppato numerosi argomenti relativi a questa branca degli studi medici. Affrontare questi aspetti risulta affascinante non solo per quanto attiene alla storia della malattia in sé, ma per le implicazioni sociali, economiche, culturali, filosofiche che queste affezioni hanno suscitato e che anche oggi possono indurre riflessioni sull’uomo, sui suoi limiti e sulle sue grandi potenzialità. 36 Primo Levi Testimonianza, scrittura, scienza, ricerca Un percorso attraverso le opere dello scrittore, testimone della Shoah, per incontrare la profondità del suo pensiero, la sua rifles- sione sulla natura umana e la Storia, oggi più che mai necessarie. A cura di Maria Teresa Benincasa, Maria Rita Molteni
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