Linee guida nell'utilizzo dei marcatori di lesione miocardica

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        Linee guida nell’utilizzo dei marcatori di lesione miocardica

                                           P. Cappelletti, D. Rubin
                 Laboratorio di Patologia Clinica, Dipartimento di Medicina di Laboratorio,
                         Azienda Ospedaliera “S. Maria degli Angeli”, Pordenone

Introduzione                                               mico di IMA. A cavallo del 1990 sono pubblicati i
                                                           metodi e le capacità diagnostiche nell’IMA della tro-
Nel 1979 l’Organizzazione Mondiale della Sanità            ponina cardiaca T (cTnT) e della troponina cardiaca
(OMS) definì come criteri per la diagnosi di infarto       I (cTnI), componenti strutturali dei filamenti sottili del
acuto del miocardio (IMA) la triade: a) storia di dolore   muscolo striato cardiaco e isoforme cardiospecifiche,
toracico, tipico se acuto, grave (resistente alla nitro-   perché strutturalmente diverse dalle troponine del
glicerina), prolungato ( > 20 min); b) alterazioni elet-   muscolo scheletrico.
trocardiografiche (ECG), non equivoche se rappre-          I grandi studi clinici effettuati in quello stesso periodo,
sentate da persistenti onde Q in almeno due deriva-        Thrombolysis in Myocardial Infarction (TIMI) e
zioni contigue dell’ECG standard; c) elevazione seriale    Global Use of Strategies to Open Occluded Coronary
delle concentrazioni sieriche degli enzimi cardiaci,       Arteries (GUSTO), consentono, tra l’altro, nelle parti
non equivoche se con iniziale aumento e successiva         dedicate agli aspetti diagnostici (GUSTO-IIa per
caduta in tempi caratteristici per ciascun tipo di         cTnT; TIMI IIIb per cTnI), di confermare nel 1996, su
enzima, tempo trascorso dall’inizio dei sintomi e          un gran numero di pazienti attentamente studiato, i
cadenza dei prelievi di sangue (1).                        dati pubblicati già nel 1992 (Hamm CW, Ravkilde J,
La storia dei marcatori cardiaci (2) comincia, pertanto,   Gerhardt W, Jorgensen P, Pehemeim E, Ljungdahl L.
con la misura dell’attività degli enzimi cardiaci, del-    The prognostic value of serum troponin T in unstable
l’aspartatoaminotransferasi (AST) proposta per la dia-     angina. N Engl J Med 1992;327:146-50) sulla capa-
gnosi di IMA nel 1954, della latticodeidrogenasi (LD)      cità di cTnT di stratificare il rischio dei pazienti con
proposta nel 1955 e della creatinfosfochinasi (CK) nel     angina instabile (AI). Studi ulteriori, come Fragmin
1960, il cui metodo attraverso successive modifiche        in Unstable Coronary Artery Disease (FRISC), dimo-
raggiunge lo standard IFCC nel 1991. Per superare          strano che i pazienti AI con cTn positive avevano
la scarsa specificità nella diagnosi di necrosi miocar-    decorsi migliori se trattati come gli infartuati.
dica di questi enzimi presenti in diversi tessuti ed       Nasce il concetto di danno miocardio minimo (minor
organi, si sviluppano misure delle loro frazioni isoen-    myocardial damage), per descrivere i pazienti non-
zimatiche. Fra queste particolare successo ha la deter-    IMA e con CK-MB normali ma con cTn patologiche
minazione dell’isoenzima MB della CK (CK-MB),              e quindi con aumentato rischio e la necessità di 2 livelli
altamente espresso nel miocardio ed individuato dap-       decisionali per i nuovi marcatori cardiaci, molto più
prima tramite elettroforesi, poi con metodi di immu-       sensibili di quelli enzimatici, rispettivamente per il
noinibizione ancor oggi presenti nel laboratorio cli-      danno minimo e per IMA. Emerge il concetto di Sin-
nico.                                                      drome Coronarica Acuta (SCA) come termine che
Lo sviluppo di metodi immunometrici permette di            comprende tutti i quadri clinici con ischemia acuta
quantificare la massa proteica degli enzimi cardiaci,      miocardica, da AI a ogni forma di IMA (con eleva-
aprendo la strada anche a determinazioni di proteine       zione o depressione di ST, con o senza onda Q), in
cardiache non enzimatiche. La prima proteina inda-         quanto tutti legati all’instabilità della placca alla quale
gata è proprio la mioglobina (Myo) nel 1975, ma con        si riferisce il rischio. Da un punto di vista fisiopato-
metodo RIA inadatto alle necessità cliniche; solo ven-     logico appare fondamentale la discussione intorno alla
t’anni dopo un metodo non isotopico ne consente la         differenza tra lesione reversibile con rilascio del pool
diffusione come marcatore appropriato della fase pre-      citosolico dei marcatori e la necrosi cellulare irrever-
coce dell’IMA. Alla metà degli anni ‘80 è messo a          sibile con rilascio delle proteine strutturali (2).
punto il metodo immunometrico per la determinazione        Il marcatore ideale di danno cardiaco dovrebbe essere
della CK-MB massa (CK-MBm), che ancora oggi è              esclusivo del miocardio e presente in elevata concen-
considerata il gold standard come marcatore biochi-        trazione, rilasciato rapidamente e proporzionalmente
Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001                                                                               89

al danno, rilevabile per molte ore per una diagnosi          RH Christenson, PO Collinson, RC Hendel, JW
anche tardiva, dosabile rapidamente e facilmente             Hoekstra, AS Jaffe, HA Katus, JH Ladenson, EM
(Adams JE III, Abendschein DR, Jaffe AS. Bioche-             Ohman, DB Sacks, MH Salinger, e come membri del-
mical markers of myocardial injury. Is MB creatine           l’IFCC C-SMCD M Panteghini e F Dati. Il docu-
kinase the choice for 1990s? Circulation 1993;88:750-        mento precisa che, nonostante il titolo (Standards of
63). Alla fine degli anni ‘90 i marcatori cardiaci in dis-   Laboratory Practice), contiene non degli standard
cussione sono sostanzialmente la mioglobina, le iso-         professionali obbligatori ma delle raccomandazioni
forme di CK-MB, CK-MB come attività o come                   condivise da un autorevole gruppo di “Esperti”. I
massa, cTnT e cTnI, le cui caratteristiche fisiopato-        punti di divergenza sono chiaramente indicati. Ogni
logiche e molecolari, la compartimentazione cellulare        raccomandazione è accompagnata dal grado di evi-
e il meccanismo di rilascio, il tempo di comparsa nel        denza che il Comitato le attribuisce, usando un cri-
sangue e l’incremento relativo dopo lesioni reversi-         terio di classificazione derivato da quello di
bili/irreversibili sono ben conosciute (Dolci A, Ver-        ACC/AHA. La forza/consenso della raccomanda-
nocchi A, Zaninotto M, Galvani M, Ottani F, Tubaro           zione è di Classe I quando vi è evidenza e/o accordo
M, et al. I marcatori biochimici di danno miocardico.        generale su di essa; di Classe II quando vi è conflitto
G Ital Cardiol 1999;29:739-47), così come la specifi-        di evidenza/opinioni sulla utilità/efficacia ma pre-
cità cardiaca e la sensibilità riguardo il danno mio-        valgono le evidenze/opinioni favorevoli; di classe III,
cardico, la possibilità di applicazione clinica ragionata    quando vi è evidenza/accordo generale che una pro-
e i relativi livelli decisionali (LD) (Christenson RH,       cedura è inutile/inefficace. Le raccomandazioni sono
Duh SH. Evidence based approach to practice guides           organizzate in 4 aree: Uso dei marcatori cardiaci nel
and decision thresholds for cardiac markers. Scand J         triage dei pazienti con dolore toracico acuto; Sin-
Clin Lab Invest 1999;59(Suppl 230):90-102).                  drome coronarica acuta; Applicazioni cliniche diverse
                                                             da IMA e nella ricerca; Caratteristiche metodologiche
                                                             e strumentali.
Raccomandazioni e linee guida
                                                             Sezione I. I marcatori biochimici nel triage dei pazienti
La gran messe di dati e l’apertura di nuovi orizzonti        con dolore toracico
clinici e metodologici degli anni ‘90 sono condensati        - Dipartimenti di emergenza (DE), divisioni di car-
in alcuni lavori divenuti riferimenti e guide.                  diologia, amministrazioni e laboratori clinici
Per quanto riguarda il Laboratorio nel 1999 sono pub-           devono sviluppare insieme un protocollo accele-
blicate le Raccomandazioni per l’uso dei marcatori              rato relativo all’impiego degli indicatori biochimici
cardiaci nella Sindrome Coronarica Acuta della                  per la valutazione dei pazienti con sospetta SCA
National Academy of Clinical Biochemistry (NACB)                (Classe I). Il protocollo deve essere applicabile sia
(3) e quelle del Comitato per la standardizzazione dei          al rule out in DE che per la diagnosi routinaria nei
marcatori di danno miocardio (C-SMCD) dell’IFCC                 reparti di cura, in cui può avvenire che un paziente
(4), mentre, per quanto attiene gli aspetti clinici, nel        presenti sintomatologia da SCA (Classe II).
2000 appare, a cura di The Joint European Society            - Nell’uso clinico dei marcatori l’orario di raccolta
of Cardiology (ESC) / American College of Cardio-               dei prelievi va riferito al momento in cui il paziente
logy (ACC) Committee for the Redefinition of Myo-               si presenta all’osservazione ma, se possibile, deve
cardial Infarction un Documento consensuale                     essere riportata l’ora d’inizio della sintomatologia
ESC/ACC sull’infarto miocardio ridefinito (5) che si            (Classe I).
connette strettamente alle linee-guida della Task Force      - Per la diagnosi di IMA devono essere usati due
dell’ACC e dell’AHA (American Heart Association)                indicatori biochimici: uno precoce (aumentato
per la gestione dei pazienti con AI e infarto senza ele-        entro 6 h dalla insorgenza dei sintomi) ed uno defi-
vazione di ST (NSTEMI) (6), pubblicato contempo-                nitivo (aumentato dopo 6-9 h; molto sensibile,
raneamente.                                                     molto specifico e che rimane aumentato per molti
                                                                giorni (Classe II).
                                                             - Quando ECG è diagnostico al momento della
Il documento della NACB                                         ammissione del paziente (sopraslivellamento del
                                                                tratto S-T, presenza di onda Q, blocco di branca
Prodotto attraverso il lavoro di un Comitato di Esperti         sinistra in due o più derivazioni contigue) la dia-
nel periodo intercorso tra due Conferenze, la prima             gnosi è raggiunta e la terapia instaurata senza cono-
svoltasi a Chicago nell’agosto 1998 e la seconda a              scere i risultati della determinazione dei marcatori
Lousiville nell’ottobre dello stesso anno, utilizzando          biochimici (Classe I). Nei pazienti con un ECG
la discussione svoltasi nei due convegni, le osserva-           diagnostico gli indicatori biochimici, eseguiti con
zioni e i commenti al draft, pervenuti in vario modo            una frequenza ridotta (per esempio due volte al
anche attraverso il World Wide Web, è fondamentale.             giorno), possono essere utili per confermare la dia-
Oltre agli Autori dell’articolo, hanno fatto parte del          gnosi, per fare una stima qualitativa delle dimen-
gruppo di lavoro alcuni fra i più prestigiosi ricerca-          sioni dell’infarto e per rilevare la presenza di com-
tori e clinici del settore: JE Adams III, E Braunwald,          plicanze come il reinfarto (Classe I).
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- Per rivelare IMA in assenza di ECG diagnostico,           - Le troponine devono essere usate per la diagnosi di
  la frequenza di raccolta di prelievi raccomandata           IMA perioperatorio nel corso di interventi chirurgici
  è quella di seguito presentata (Classe II):                 non cardiaci, adottando gli stessi livelli decisionali
                                                              già definiti per la diagnosi di IMA (Classe I).
Marcatore Ammissione            2–4h    6–9h   12 – 24 h    - I marcatori cardiaci non devono essere usati per
Precoce                                                       determinare la dimensione dell’infarto poiché non
 (6h)              x             x     x        (x)
                                                              in modo coordinato con le organizzazioni scienti-
( x ) indica determinazioni opzionali                         fiche e professionali per standardizzare le nuove
                                                              metodiche, in relazione alla loro potenziale impor-
- Nei DE in cui il triage non è effettuato nelle prime        tanza clinica. Se ritenuto opportuno, devono essere
  ore dalla comparsa del dolore, non è necessaria la          costituiti specifici comitati di standardizzazione
  determinazione del marcatore precoce ma solo del            (Classe I).
  definitivo e anche la frequenza può essere ridotta        - Gli intervalli di riferimento vanno determinati per
  (Classe I).                                                 ogni indicatore su una popolazione di soggetti sani
                                                              usando il percentile 97.5. Si deve determinare un
Sezione II. I marcatori nelle sindromi coronariche acute      livello decisionale separato per IMA per ciascun
- Sono necessari 2 livelli decisionali per l’uso otti-        marcatore mediante curve ROC ed impiegando
   male di indicatori biochimici sensibili e specifici        gruppi ben selezionati di pazienti (Classe I).
   quali le troponine. Il primo limite indica la presenza   - In ambito di ricerca, negli studi della cinetica di
   di un danno miocardico, mentre il secondo indica           rilascio e di comparsa degli indicatori, tempo di
   un danno che può essere classificato come IMA              rilascio e di comparsa devono essere riferiti all’e-
   secondo OMS (Classe II).                                   sordio della sintomatologia (Classe I). L’accura-
- Nel caso in cui la concentrazione di troponina              tezza diagnostica dei nuovi indicatori può essere
   risulti compresa tra i due livelli decisionali, i          compromessa se la diagnosi di IMA nei pazienti
   pazienti con dolore toracico devono essere consi-          studiati è basata sulla determinazione di enzimi car-
   derati come affetti da un “danno miocardico”.              diaci che hanno sensibilità e specificità limitata
   Questi pazienti devono essere ricoverati e trattati        (CK e CK-MB). È opportuno, quindi, che la dia-
   in modo da ridurre i rischi associati a questo danno       gnosi sia stabilita secondo i criteri OMS ma con
   (Classe I).                                                la sostituzione di “non equivoche variazioni delle
- I criteri OMS per IMA devono essere modificati in           concentrazioni seriali di troponine” al posto di “non
   modo da comprendere l’uso dei marcatori biochi-            equivoche variazioni della concentrazione seriale
   mici non enzimatici. IMA non può essere escluso            degli enzimi cardiaci” (Classe II).
   sulla base di un unico prelievo. Tuttavia un singolo
   dato anomalo della concentrazione di un indicatore       Sezione IV. Raccomandazioni metodologiche e stru-
   molto specifico può essere fortemente diagnostico        mentali per i marcatori di IMA
   di danno miocardio (Classe I).                           - Le troponine costituiscono il nuovo standard per la
- L’uso degli indicatori biochimici non può essere             diagnosi di IMA e sostituiscono CK-MB (Classe
   raccomandato per lo screening di soggetti asinto-           II). La determinazione di LD e dei suoi isoenzimi
   matici né utilizzato per indicare malattia coronaria        non ha più nessun ruolo nella diagnosi delle
   dopo test da sforzo (Classe III).                           malattie cardiache (Classe I).
                                                            - Gli indicatori biochimici devono essere disponibili
Sezione III. Raccomandazioni per indicazioni diverse           in urgenza (stat) e il Turnaround Time (TAT), come
dalle sindromi coronariche acute e per ricerca                 tempo tra il prelievo ed il referto, deve essere infe-
- L’avvenuta riperfusione, dopo terapia trombolitica,          riore a 1 ora (Classe II).
   deve essere dimostrata con almeno due determina-         - Gli ospedali che non possono ottenere un TAT < 1 h
   zioni della concentrazione sierica di indicatori bio-       devono installare degli analizzatori per la diagnostica
   chimici: al tempo 0 (inizio terapia) e 90 minuti            decentrata (POCT). In questo caso il limite decisio-
   dopo. La diagnosi di avvenuta riperfusione può              nale deve essere posizionato in corrispondenza del
   essere fatta: a) sulla base della pendenza delle con-       percentile 97.5, in modo da consentire di rilevare la
   centrazioni del marcatore: (conc. 90 min – conc.            prima comparsa di danno cardiaco (Classe I).
   0 min) / conc. 90 min; b) concentrazione 90 min;         - Nel caso siano installati in ospedale dei POCT, il
   c) conc. 90 min / conc. 0 min. Tuttavia, la deter-          laboratorio deve essere coinvolto nel processo di
   minazione degli indicatori biochimici non è stata           selezione degli strumenti, in quello di addestra-
   efficace nel discriminare il grado TIMI3 (riperfu-          mento del personale e di manutenzione e di veri-
   sione) ed il grado TIMI2 (parziale riperfusione) e          fica della qualità, secondo quanto previsto dalla
   quindi l’utilità di queste determinazioni rimane            legislazione che regola l’attività di Medicina di
   problematica (Classe II).                                   Laboratorio (CLIA 88, negli Stati Uniti) (Classe I).
Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001                                                                                91

- I metodi di dosaggio dei marcatori cardiaci devono        - Per gli Ospedali senza area di emergenza e dove
  presentare una imprecisione (CV) inferiore al 10%           il triage non è rapido, è sufficiente l’uso del solo
  alle concentrazioni prossime al limite decisionale          marcatore definitivo a tempi più ampi (S):
  per IMA ed un tempo analitico < 30 min. I kit pos-
  sono essere commercializzati solo dopo che il pro-
  duttore ne ha definito le eventuali interferenze          Marcatore       Ammissione        +6h        + 12 h o
                                                                                                         mattina
  (Classe II). I campioni da preferire sono plasma o                                                      dopo
  sangue intero anticoagulato (Classe I).                   Troponina            x              x           x

Il documento IFCC C-SMCD                                    - Nei pazienti con ECG diagnostico per IMA non sono
                                                              necessari i marcatori cardiaci per la diagnosi (E).
Il documento messo a punto dal Comitato della NACB          - Nei pazienti con ECG diagnostico per IMA, la
e quello del Comitato per la standardizzazione degli          determinazione dei marcatori biochimici a fre-
indicatori di danno cardiaco di IFCC (C-SMCD) sono            quenza ridotta (p.es. 2 volte al dì, alle 8 e alle 20)
molto simili, anche per gli scambi di esperti fra i 2         può confermare la diagnosi, essere utile per valu-
gruppi. C-SMCD è costituito da M Panteghini, FS               tare la dimensione dell’infarto, rivelare compli-
Apple, RH Christenson, F Dati, J Mair, AHB Wu. Il             canze quali un reinfarto (E).
documento presenta Evidenze (E) e Suggerimenti (S)
a seconda della forza delle dichiarazioni, relativamente    Livelli decisionali
a 6 aree: Criteri diagnostici di IMA; Scelta dei mar-       - Sono necessari 2 livelli decisionali per l’utilizzo
catori e dei tempi di prelievo; Livelli decisionali;           ottimale di marcatori sensibili e specifici come le
Applicazioni diverse dei marcatori biochimici; Sug-            troponine: un livello basso che suggerisca la pre-
gerimenti per il miglioramento delle prestazioni;              senza di danno miocardio e individuato come 97.5
Avvertenze ulteriori.                                          percentile della popolazione apparentemente sana;
                                                               un livello più alto per la diagnosi di IMA, stabi-
Criteri diagnostici di IMA                                     lito mediante curve ROC su pazienti definiti
- I criteri OMS per IMA devono espandersi per inclu-           secondo i criteri OMS (E).
   dere l’uso seriale dei marcatori cardiaci e non limi-    - I produttori devono specificare nell’inserto dei loro
   tarsi agli enzimi (E).                                      kit i 2 limiti decisionali (S).
- DE, cardiologi, internisti e laboratoristi devono svi-    - I pazienti con dolore toracico e un valore di tro-
   luppare un protocollo accelerato per l’uso dei mar-         ponina tra i 2 limiti decisionali devono essere
   catori cardiaci nei pazienti con possibile SCA (S).         classificati come aventi un “danno miocardio”
- Per la pratica clinica, tutti i prelievi devono essere       e adeguatamente seguiti nel loro decorso cli-
   riferiti sia al tempo di ammissione in DE che al            nico (S).
   tempo di insorgenza dei sintomi. Il rule out in
   sospetto IMA non deve basarsi su un’unica deter-         Altre applicazioni dei marcatori biochimici
   minazione di marcatore ma anche un solo dato             - Per valutare la riperfusione si possono valutare
   patologico di un marcatore altamente specifico può          i dati dei marcatori al tempo 0 e 90 min tramite:
   essere diagnostico di danno miocardio (E).                  a) il valore della pendenza, b) il valore assoluto
                                                               a 90 min, c) il rapporto conc. 90 min / conc. 0
Scelta dei marcatori biochimici e frequenza di prelievo        min (E).
- Per la diagnosi di IMA devono essere scelti 2 mar-        - Le troponine devono essere usate per diagnosi di
   catori: uno precoce (< 6 h dall’esordio dei sintomi)        IMA perioperatorio (E).
   e uno definitivo ( > 6-12 h da sintomi ma altamente
   sensibile e specifico per danno miocardio e pato-        Suggerimenti per migliorare le prestazioni
   logico per molti giorni) (E).                            - Il laboratorio deve eseguire i test degli indica-
- In assenza di ECG diagnostico, per una diagnosi              tori biochimici cardiaci su strumenti random-
   rapida di IMA si suggerisce il seguente schema di           access continuo con un TAT (prelievo-referto) <
   marcatori e di prelievo (S):                                1 ora (S).
                                                            - Il campione di scelta è plasma o sangue intero anti-
                                                               coagulato (S).
Marcatore Ammissione             +4h       +8h   + 12 h o   - I livelli decisionali qualitativi dei POCT devono
                                                 mattina       essere scelti per identificare il danno miocardio (S).
                                                  dopo
                                                            - Il laboratorio deve essere coinvolto nella scelta
 Precoce                                                       degli strumenti POCT, nella formazione del per-
  ( Myo)             x                 x   (x)                 sonale, nella manutenzione e nel controllo di qua-
                                                               lità. Deve avere l’autorità di rimuovere lo strumento
Troponina            x                 x    x       x
                                                               che non rispetta i criteri di qualità stabiliti, fino a
( x ) determinazione opzionale                                 soluzione dei problemi (S).
92                                                                                      Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001

Avvertenze ulteriori                                        ogni prelievo entrambi i marcatori, in un più stringente
- I Produttori devono raccordarsi con le Società            CV (< 6%) per Myo (IFCC) e ad una più decisa posi-
   Scientifiche per la standardizzazione dei nuovi ana-     zione sulla sostituzione di CK-MB da parte di cTn
   liti (S).                                                come gold standard (NACB).
- I metodi commerciali devono avere una impreci-            Maggiori sono le differenze tra il draft e il documento
   sione totale, al livello per IMA, < 6 % per Myo e        finale NACB: la tempistica dei prelievi passa da trioo-
   < 10 % per CK-MB (E). Poiché la variabilità bio-         raria nelle 12 ore a 3 prelievi a tempi più ampi; al
   logica di cTn non è stata stabilita, il CV massimo       tempo 0 (ammissione) si aggiunge la indicazione a
   accettabile è posto a 10 %.                              segnalare anche il tempo 0 (esordio dei sintomi); viene
                                                            indicato il livello decisionale per IMA come tratto da
                                                            curve ROC invece che come 2.5 percentile inferiore
Il documento italiano                                       della popolazione IMA definita secondo OMS; ven-
                                                            gono inserite le caratteristiche analitiche dei test (CV
In Italia, il Gruppo di Studio Intersocietario Interdi-     e TAT). Tuttavia la discussione fu particolarmente
sciplinare “Marcatori di lesione miocardica” dell’As-       importante intorno a 3 punti: l’utilizzo di Myo come
sociazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri          marcatore precoce; l’uso di 2 livelli decisionali e il
(ANMCO), della Società Italiana di Biochimica Cli-          concetto di “minor cardiac damage”; la sostituzione
nica e Biologia Molecolare Clinica (SIBioC) e della         di CK-MB come gold standard.
Società Italiana di Medicina di Laboratorio (SIMeL),        Il dibattito su Myo si è svolto tra i sostenitori della pre-
costituito da M Panteghini, A Dolci, M Galvani, F           cocità del marcatore e del suo elevato valore predittivo
Ottani, M Plebani, M Tubaro, M Zaninotto, pubblica          negativo in una popolazione a bassa prevalenza come
nel 1999 un “position paper”, relativo all’introduzione     quella dei DE e i detrattori che segnalavano la aspeci-
e l’impiego dei nuovi marcatori di danno miocardico,        ficità del marcatore, soprattutto in pazienti con danni
che riprende sostanzialmente le posizioni del docu-         muscolari scheletrici e insufficienza renale, l’inaccu-
mento IFCC (7).                                             ratezza nei piccoli infarti, alcune ricerche contrarie alla
                                                            sua precocità rispetto a CK-MBm, l’opportunità di sor-
I documenti internazionali sono molto simili nel sot-       vegliare i pazienti con sospetta SCA per almeno 9 ore
tolineare che le cTn sono marcatori altamente sensi-        e quindi la non necessità di marcatori sensibili a 2-4
bili e assolutamente cardiospecifici e che devono           ore dall’ammissione. La sensazione è che sia prevalsa
essere inserite nei protocolli accelerati di diagnosi in    la pressione dei medici di DE e degli Amministratori
DE come indicatori biochimici definitivi di danno car-      ospedalieri per un rule out entro 6 ore. NACB inco-
diaco, così come devono essere riconosciute ed inse-        raggia a continuare la ricerca di indicatori biochimici
rite in più adeguati criteri OMS per la diagnosi di IMA.    precoci e specifici di necrosi miocardica, evidenziando
Data la loro capacità prognostica, vengono suggeriti 2      l’insoddisfacente conclusione della discussione.
livelli decisionali (1° per separare sani da AI, 2° per     Sull’uso di 2 livelli decisionali è stato scontro, anche
identificare IMA; stabiliti con i medesimi metodi sta-      perché una seppur ristretta maggioranza di intervenuti
tistici) e si raccomanda che i pazienti nella zona inter-   era favorevole ad un unico livello decisionale, sulla base
media devono essere attentamente seguiti perché pre-        dell’assunzione che SCA è un continuum fisiopatolo-
sentano un danno miocardio. Entrambi gli schemi dia-        gico, determinato dalla rottura di una placca ateroscle-
gnostici prevedono che, in caso di ECG non diagno-          rotica instabile e risultante in un quadro clinico che va
stico per IMA all’ammissione, sono necessari un mar-        dall’assenza di sintomi, all’AI, all’IMA, alla morte
catore precoce, la mioglobina, e il marcatore defini-       improvvisa. Tuttavia NACB non ha ritenuto di etichet-
tivo, la troponina. Negli IMA con ECG diagnostico, i        tare tutti i pazienti con cTn patologiche come portatori
marcatori non sono indispensabili ma possono aiutare        di IMA, per le conseguenze sociali, psicologiche e
a confermare la diagnosi, valutare la dimensione del        socioeconomiche. D’altra parte il rischio aggiuntivo di
danno e monitorare complicanze come il reinfarto            un valore anomalo di cTn in un paziente con SCA non
(particolarmente CK-MBm). I marcatori servono,              IMA è stato ben stabilito. Pertanto NACB ha modifi-
inoltre, per studiare la riperfusione e per identificare    cato il termine per indicare i pazienti con cTn intermedia
IMA perioperatorio in chirurgia non cardiaca. Non           tra i 2 livelli decisionali, decidendo di abolire il termine
devono essere utilizzati da soli per la estensione del-     “minor myocardial damage”, per non indurre con
l’infarto, né per screening. Da un punto di vista ana-      “minor” la falsa percezione in medici e pazienti di un
litico, i due documenti concordano sulla eliminazione       minor rischio e di sostituirlo con “myocardial injury”
di vecchi enzimi non cardiospecifici, sulla necessità di    per significare la presenza di un danno miocardio pro-
test stat con TAT < 1 h o altrimenti sulla utilizzazione    gnosticamente negativo. NACB conclude con l’affer-
di POCT controllati e allineati, sulla variabilità totale   mazione che “forse in qualche futura linea guida il ter-
al livello decisionale per IMA < 10 % e, infine, sulla      mine IMA sarà del tutto eliminato e sostituito da SCA”.
urgenza di standardizzazione. Le differenze tra i due       Anche sul gold standard la discussione è stata dura,
documenti sono minime e si riferiscono ad alcune dis-       anche perché il draft NACB dava come obbligato e
crepanze nella forza delle raccomandazioni, nella           definito il rimpiazzo di CK-MB da parte di cTn. Vice-
cadenza dei prelievi, nella opportunità di eseguire ad      versa molte osservazioni contrarie sono state pro-
Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001                                                                                 93

dotte. Infatti numerosi aspetti analitici hanno rallen-        Il documento ESC/AAC
tato la diffusione dell’uso clinico delle troponine:
soprattutto la mancanza di standardizzazione tra le            Nel 2000 appare, a cura di K Thygesen e JS Alpert,
metodiche e tra routine e POCT, la scarsa correla-             il Documento Consensuale del Comitato Congiunto
zione tra le diverse metodiche (valori di cTnI diversi         ESC/AAC per la Ridefinizione dell’Infarto del Mio-
anche 20 volte o più), l’imprecisione elevata e molto          cardio (IMA) al quale hanno contribuito una cin-
variabile tra metodi analitici, diversità nel tipo di pro-     quantina tra i più famosi cardiologi europei ed ame-
vetta accettato, valori decisionali non documentati,           ricani. Non si tratta di una Linea Guida formale ma è
falsi positivi causati da fibrina, anticorpi eterofili, fat-   fondamentale per le rivoluzionarie affermazioni epi-
tore reumatoide. Anche da parte dei cardiologi sono            demiologiche, cliniche, diagnostiche in tema di danno
state espresse perplessità per quanto riguarda la sosti-       miocardio ischemico. Si articola in 7 sezioni: Concetto
tuzione completa della determinazione di CK-MB                 e definizione di IMA; Presentazione clinica; Rileva-
con quella delle cTn. La concentrazione picco del              zione di necrosi miocardia; IMA in particolari situa-
CK-MB viene infatti utilizzata per avere una infor-            zioni cliniche (interventi coronarici percutanei e car-
mazione qualitativa sulle dimensione dell’infarto, le          diochirurgia); Implicazioni epidemiologiche e cliniche
troponine appaiono poco maneggevoli nei casi di                delle differenti definizioni di IMA; Implicazioni di
reinfarto, la letteratura finora prodotta non è consi-         IMA nella storia individuale del paziente coronario;
derata definitiva. Infine un importante problema               Implicazioni sociali e assistenziali della ridefinizione
riguarda il rimborso delle spese sanitarie relative alla       di IMA. Non è qui possibile né congruente dar conto
determinazione delle cTn. NACB raccomanda, per-                di tutti i ragionamenti contenuti nel documento ma
tanto, un periodo di transizione di almeno 3-6 mesi            molti elementi devono essere riportati.
durante il quale dovrebbero essere eseguite contem-
poraneamente troponina e CK-MB. Al termine i dati              Concetto e definizione di infarto miocardico
dovrebbero essere valutati dal Laboratorio e dai Cli-          L’emergere di marcatori biochimici sensibili e speci-
nici per decidere se: a) allungare il periodo di prova;        fici e di precise tecniche di immagine rendono neces-
b) mantenere il CK-MB; c) sostituirlo con una tro-             saria una ridefinizione di IMA, rispetto a quella OMS.
ponina; d) eseguire routinariamente sia troponina che          I nuovi mezzi tecnologici sono così sensibili da rile-
CK-MB. NACB ha eseguito un sondaggio tra i par-                vare aree infartuali (< 1.0 g peso) precedentemente
tecipanti ai convegni di Chicago e Louisville del              ignorate e pertanto qualunque quantità di necrosi mio-
1998: la maggior parte riteneva che CK-MB aveva                cardia causata da ischemia deve essere definita infarto.
ancora un ruolo ma che entro 5 anni sarebbe stata              Si definisce IMA se risponde a uno dei seguenti cri-
abbandonata. Tuttavia il numero di Laboratori, che             teri: 1) Aumento e caduta dei marcatori biochimici di
avevano partecipato negli anni precedenti alla VEQ             necrosi, tipica (cTn) o più accelerata (CK-MB) insieme
per la determinazione degli indicatori biochimici di           con almeno uno dei seguenti segni: a) sintomatologia
SCA, organizzato dal College of American Patho-                ischemica; b) onde Q in ECG; c) ECG indicativo di
logists, e che saggiavano di routine CK-MB, era                ischemia (elevazione o depressione di ST); oppure d)
ancora in aumento.                                             intervento coronarico, per es. angioplastica. 2) Reperti
La prudenza riguardo questo punto viene anche dai              anatomopatologici di IMA.
Clinici. Commentando la pubblicazione del docu-
mento IFCC, l’Editoriale (8) sottolinea che cTn non            Presentazione clinica
risponde alle richieste del marcatore ideale almeno            Il termine IMA riflette una perdita di miociti cardiaci
per la precocità di comparsa e per la cinetica in grado        (necrosi) causata da prolungata ischemia. L’ischemia
di identificare l’eventuale danno ricorrente e che nei         può essere identificata dall’anamnesi e dall’ECG.
due scenari clinici previsti, DE e Unità Coronariche
(UCIC), alcuni problemi sono irrisolti. Per quanto             Diagnosi di necrosi miocardica
riguarda il DE e la nuova attenzione alla stratifica-          La quantificazione del danno miocardico conseguente
zione del rischio, la letteratura intorno ai vantaggi          a prolungata ischemia può essere determinata con
della cura dei portatori di danno miocardio (AI cTn            diversi mezzi:
positivi) non è del tutto chiara, ma soprattutto la sen-       Anatomia patologica. Evidenzia la morte cellulare
sibilità nel predire eventi negativi è troppo variabile        miocardica al microscopio dopo 6 ore dall’inizio del-
da studio a studio (dal 50% al 95%). Pertanto le cTn           l’ischemia e classifica l’infarto sulla base delle dimen-
devono essere inserite in protocolli che tengano conto         sioni – microscopico (necrosi focale), piccolo (< 10%
degli altri fattori di rischio. Per i pazienti UCIC, i         del ventricolo sinistro), medio (da 10 a 30 % del ven-
problemi restano la determinazione del secondo                 tricolo sinistro) o grande (> 30 % del ventricolo sini-
livello decisionale e soprattutto la definizione della         stro) -, della localizzazione e del tempo trascorso dal-
prognosi dei portatori di “myocardial injury” e del-           l’esordio.
l’efficacia di un trattamento aggressivo. La conclu-           Marcatori biochimici di necrosi miocardica. L’au-
sione dell’Editoriale è che la corsa è ancora lunga.           mento della concentrazione di proteine cardiache
Ma proprio dai Clinici vengono un anno dopo una                deriva dalla necrosi miocardica ma non indica neces-
risposta e una proposta assolutamente innovative.              sariamente un meccanismo ischemico. Elevazioni dei
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marcatori cardiaci in assenza di evidenza clinica di         IMA in specifiche situazioni cliniche
ischemia devono spingere a ricercare altre cause di          - Durante gli interventi coronarici percutanei (angio-
danno. I marcatori preferiti sono i più recenti, le tro-       plastica, impianto di stent), un aumento dei marca-
ponine cardiache I o T, per la loro cardiospecificità          tori biochimici indica morte cellulare. Piccoli o
pressoché assoluta e la loro sensibilità in grado di rile-     microscopici infarti conseguenti a microemboli dalla
vare anche zone microscopiche di necrosi miocardica.           lesione ateromasica o dal trombo a livello della “cul-
Si definisce patologico un valore al di sopra del 99°          prit lesion” possono essere rilevati dai marcatori bio-
percentile di un gruppo di controllo e diagnostico se          chimici. Anche se il picco può essere individuabile
presente almeno una volta nelle 24 ore successive              con difficoltà per effetto della riperfusione, in questi
all’evento clinico. Tale limite decisionale deve essere        pazienti la presenza di valori alterati di indicatori bio-
determinato in ciascun laboratorio mediante metodi             chimici di necrosi è segno di placca instabile, il
specifici e appropriatamente controllati. Il livello di        rischio di eventi cardiaci maggiori (morte o IMA) è
precisione accettabile al 99° percentile è < 10 %. Se          proporzionale all’entità dell’aumento di cTn o CK-
non è disponibile cTn, la miglior alternativa è CK-            MB e la prognosi è peggiore rispetto ai pazienti senza
MBm, meno specifica di cTn, ma documentatamente                alterazioni intercorrenti dei marcatori.
robusta per la specificità clinica di danno irreversibile.   - Durante interventi di cardiochirurgia nessun indica-
Il livello decisionale è il 99° percentile della popola-       tore biochimico è in grado di distinguere il danno
zione di controllo e l’aumento è significativo di IMA          legato alla procedura chirurgica da quello eventual-
se compare 2 volte consecutive oppure anche 1 sola             mente dovuto a IMA intercorrente. Tuttavia più ele-
volta, ma con valore 2 volte il livello decisionale, nelle     vato è il valore del marcatore, più esteso è il danno
prime ore dall’evento. La determinazione di CK totale          cardiaco a prescindere dal meccanismo in questione.
non è raccomandata per la diagnosi di IMA. In assenza
di CK-MB, però, può essere utilizzato tenendo pre-           Implicazioni delle differenti definizioni di infarto
sente che valori significativi sono solo quelli almeno       miocardico
2 volte più alti del limite superiore dell’intervallo di     L’introduzione delle cTn consente sensibili e specifiche
riferimento. AST, LD ed isoenzimi di LD devono               rilevazioni di danno miocardico e la loro elevazione è
essere abbandonati. Lo schema di prelievo e dosaggio         sempre accompagnata da una peggiore prognosi. Qua-
dei marcatori dovrebbe essere all’ammissione, a 6-9          lunque quantità di necrosi miocardica causata da ischemia
ore, ancora a 12 o 24 ore se il marcatore è negativo e       deve essere definita “infarto”. Ciò, determinando un
il sospetto rimane elevato. La diagnosi di reinfarto è       aumento delle situazioni etichettate come IMA rispetto
importante ma può risultare difficile con la sola cTn:       al passato, comporta conseguenze sulla raccolta dei dati
CK-MB e Myo possono essere impiegate per datare              epidemiologici e sugli studi clinici in cui la diagnosi di
l’infarto.                                                   IMA costituisce un criterio di selezione oppure un end
Elettrocardiografia. ECG può presentare segni chiari         point. Le complicazioni epidemiologiche non possono
di necrosi miocardica (onde Q) e segni di ischemia           essere una valida ragione per mantenere vecchie defini-
miocardica (elevazione di ST; depressione di ST o            zioni di IMA che non riflettono più le convinzioni scien-
anomalie dell’onda T). Questi ultimi segni riflettono        tifiche correnti. Negli studi clinici, non devono essere più
l’ischemia cardiaca ma non sono sufficienti per dia-         utilizzati livelli decisionali diversi per danni miocardici
gnosticare un IMA: in questi casi la diagnosi di             emergenti in situazioni cliniche diverse ma deve essere
necrosi dipende dalla concentrazione sierica dei mar-        usato lo stesso valore discriminante per ciascun marca-
catori biochimici. Inoltre non tutti i pazienti con          tore, in quanto rispecchia la stessa quantità di necrosi mio-
necrosi miocardica mostrano anomalie elettrocar-             cardica, e deve essere preferito l’uso di cTn.
diografiche: i marcatori biochimici individuano aree
di necrosi così piccole da non produrre anormalità           Implicazioni di IMA nell’evoluzione della malattia
del complesso QRS. Questi pazienti devono essere             coronarica del singolo paziente
considerati come affetti da microinfarto.                    Le troponine cardiache sono la pietra angolare della
Immagine. Le tecniche dell’immagine sono state               nuova definizione di IMA. Tenuto conto dell’arbitra-
usate per confermare IMA o ischemia cardiaca in              rietà del livello decisionale e del continuum costituito
pazienti di DE (localizzazione ed estensione), per           dalla Sindrome Coronarica Acuta, i pazienti andranno
identificare moventi non-ischemici di dolore toracico,       etichettati non come infartuati ma come “pazienti con
per definire prognosi a breve e lungo termine e per          malattia coronarica con IMA”, con specifiche valuta-
identificare le complicanze meccaniche di IMA (eco-          zioni relative alla funzione ventricolare, l’estensione
cardiografia di scelta). Questi usi restano validi e tut-    e la gravità delle lesioni coronariche e una stima del-
tavia i marcatori sono più sensibili, più specifici e        l’evoluzione recente della malattia.
meno costosi per la diagnosi di necrosi miocardica:
infatti un danno > 20 % dello spessore di parete car-        Implicazioni sociali ed assistenziali della ridefi-
diaca è necessario per dare segni di alterata motilità       nizione di IMA
parietale all’ecocardiografia e > 10 g di tessuto            È importante caratterizzare il paziente riguardo l’e-
devono essere danneggiati per evidenziare un difetto         stensione del danno, la funzione ventricolare residua, la
di perfusione con le tecniche con radionuclidi.              gravità della malattia coronarica piuttosto che porre
Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001                                                                                 95

semplicemente una diagnosi di IMA. Il nuovo criterio          sica. Differiscono primariamente per la gravità del-
per definire IMA potrà aumentare costi e risorse e potrà      l’ischemia, in grado cioè di causare un danno cardiaco
avere conseguenze per i pazienti precedentemente clas-        sufficiente (NSTEMI) o non sufficiente (AI) a provo-
sificati come non-IMA. Tuttavia migliorerà la preven-         care il rilascio di quantità rivelabili di indicatori bio-
zione secondaria ed eliminerà i casi non SCA dai costosi      chimici di necrosi (cTn o CK-MB), utilizzando come
iter diagnostici ospedalieri. Infine, per prevenire le con-   livello decisionale il 99° percentile della popolazione
seguenze psicologiche, assicurative e lavorative dei          normale. Alla presentazione clinica dei pazienti, i mar-
pazienti, i medici e le Società Scientifiche dovranno         catori spesso non sono ancora aumentati e pertanto le
creare materiali educativi e linee guida appropriate.         due situazioni si presentano indistinguibili. I pazienti
                                                              con IMA definito (STEMI) e sottoponibili a riperfu-
                                                              sione non entrano nelle linee-guida, ma quelli con IMA
Linee guida ACC/AHA per la gestione dei pazienti              ECG definito ma non sottoponibili a riperfusione
con AI e NSTEMI                                               devono essere trattati come AI.
                                                              I pazienti con sospetta SCA devono essere valutati rapi-
Contemporaneamente al documento precedente, ma                damente al fine di rispondere a 2 domande critiche: I
del tutto indipendentemente, compaiono le linee-guida         sintomi sono relativi a SCA? Se si, qual’è la prognosi?
per la pratica clinica (diagnosi e gestione) dei pazienti     A tal fine è essenziale una strategia precisa. Per rispon-
con AI (angina instabile) e la condizione strettamente        dere alla probabilità che la sintomatologia sia dovuta a
correlata NSTEMI (infarto miocardico senza sopras-            SCA e alla probabilità di esito sfavorevole si fa riferi-
livellamento di ST) a cura della Task Force ACC/AHA           mento agli schemi delle linee-guida AHCPR 1994
e in particolare dal Comitato per la Gestione dei             (Braunwald E, Jones RH, Mark DB, Brown J, Brown
Pazienti con Angina Instabile, costituito da 15 fra i         L, Cheitlin MD, et al. Diagnosis and managing unstable
migliori cardiologi americani e presieduto dal mitico         angina. Agency for Health Care Policy and Research.
E Braunwald. Il documento è costituito da 6 sezioni:          Circulation 1994;90:613-22), opportunamente adattati,
Introduzione con la specificazione degli scopi delle          che individuano probabilità alta, intermedia e bassa di
linee-guida e una rivisitazione della SCA; Valutazione        SCA sulla base di anamnesi, fattori di rischio, tipo di
e gestione iniziale: Esame clinico, Precoce stratifica-       dolore; esame obiettivo; ECG; marcatori cardiaci: l’e-
zione del rischio, Trattamento immediato; Cure ospe-          levazione di cTn o CK-MB costituisce motivo di alta
daliere: Terapia anti-ischemica, Terapia antipiastrinica      probabilità di SCA. Le cTn sono indicatori di esito sfa-
e anticoagulante, Stratificazione del rischio, Strategie      vorevole in SCA: bassa probabilità se negative, proba-
precoci conservative vs invasive; Rivascolarizzazione         bilità intermedia se tra 0.01 e 0.1 ng/mL (cTnT), alta
coronarica: percutanea e chirurgica; Dimissione e cura        probabilità se > 0.1 ng/mL (cTnT o cTnI).
post-ospedaliera: Terapia a lungo termine, Follow-up,
Uso delle terapie, Modificazione dei fattori di rischio,      Precoce stratificazione del rischio: Raccomandazioni
Registrazione; Gruppi di pazienti particolari (donne,         Classe I. 1) Tutti i pazienti con dolore toracico devono
diabetici, anziani, cocainomani, portatori di angina di       essere inquadrati rispetto alla probabilità di ischemia
Prinzmetal e di sindrome X).                                  acuta causata da malattia coronarica (C). 2) I pazienti
 La forza/consenso delle raccomandazioni è espresso           con dolore toracico devono essere sottoposti a stratifi-
nelle classi I, II, III della classificazione ACC/AHA;        cazione del rischio focalizzato su angina, esame obiet-
la classe II è distinta in IIa e IIb a seconda che la evi-    tivo, ECG e marcatori di danno cardiaco (B). 3) Si deve
denza/opinione siano prevalentemente favorevoli o             eseguire ECG 12 derivazioni immediatamente (10 min)
meno nella non univocità delle posizioni. Il peso della       nei pazienti con dolore e più rapidamente possibile in
evidenza è, inoltre, catalogato in A (elevata, derivata       quelli con pregresso dolore riferibile a SCA (C). 4) I
da molteplici studi clinici randomizzati coinvolgenti         marcatori cardiaci devono essere determinati in tutti i
molti pazienti), B (intermedia, derivata da un numero         pazienti con dolore toracico da possibile SCA. cTn
limitato di studi clinici randomizzati coinvolgenti           sono gli indicatori preferiti; se non disponibili, anche
pochi pazienti oppure da attente analisi non rando-           CK-MBm è accettabile. Nei pazienti con marcatori
mizzate o da registrazioni osservazionali) e C (bassa,        negativi entro 6 ore dal dolore, ci deve essere un’altra
derivata dal consenso di esperti).                            determinazione tra le 6 e le 12 ore (p.es. dopo 9 ore dal-
Anche per queste linee-guida non tutto è strettamente         l’esordio della sintomatologia) (C).
correlato con il tema, ma diverse dichiarazioni devono        Classe IIa. 1) Per i pazienti entro le 6 ore dall’esordio
essere riportate.                                             della sintomatologia dovrebbe essere considerato un
Il termine SCA è evoluto come utile definizione ope-          marcatore precoce (myo o isoforme CK-MB) in
rativa riferita a qualunque costellazione clinica com-        aggiunta a cTn ( C ).
patibile con ischemia acuta miocardica e compren-             Classe IIb. 1) Devono essere misurate la Proteina C
dente tanto IMA (con elevazione e depressione del seg-        Reattiva e altri indicatori di infiammazione (B).
mento ST, con o senza onda Q) quanto AI. AI e                 Classe III. 1) CK totale, AST, LD e/o idrossibutirrato
NSTEMI costituiscono una sindrome clinica normal-             deidrogenasi non devono essere usati come indicatori
mente causata da malattia coronarica aterosclerotica e        di danno miocardico nei pazienti con dolore toracico
spesso risultante dalla rottura di una placca ateroma-        suggestivo di SCA (C).
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Il razionale della stratificazione del rischio si basa sulla   anche pazienti senza elevazione troponinica possono
necessità di individuare appropriatamente il luogo di          avere rischi importanti di esito sfavorevole. Nessun
cura e il tipo di terapia e utilizza tutte le informazioni     marcatore è totalmente specifico e sensibile a questo
possibili.                                                     riguardo. È necessario un periodo di aggiustamento
Particolarmente interessanti sono le riflessioni sui mar-      per familiarizzare i Clinici con i nuovi marcatori e il
catori cardiaci. Essi si riversano nel sangue per la per-      loro livello decisionale. I Clinici sono incoraggiati a
dita dell’integrità di membrana dei miociti in conse-          lavorare strettamente con i loro colleghi di medicina
guenza della necrosi. Benché nessun marcatore risponda         di laboratorio per minimizzare la fase di transizione
a tutte le caratteristiche del marcatore ideale (assoluta      nel rendere disponibile la determinazione di cTn.
cardiospecificità, rapido rilascio proporzionale all’e-        Durante questo periodo si consiglia di continuare la
stensione del danno miocardico, persistenza sierica per        determinazione di CK-MBm.
una conveniente finestra diagnostica), le cTn si sono          La gestione immediata del paziente con dolore tora-
guadagnate il riconoscimento di marcatori di scelta. I         cico acuto, pertanto, dipende da diversi fattori tra i
clinici devono avere chiare le finestre diagnostiche e il      quali i marcatori cardiaci decisivi per la sua catego-
significato di singoli aumenti o del delta tra determi-        rizzazione (non-cardiaco, angina cronica stabile, pos-
nazioni seriate dei marcatori, per integrarli adeguata-        sibile SCA, SCA definita), per la determinazione del
mente nella storia clinica. Per il confronto tra i diversi     trattamento (osservazione, test da sforzo, ricovero).
indicatori di danno miocardico, vengono riportate le
conclusioni di “Diagnostic marker cooperative study            È importante notare la assonanza del gruppo di car-
for the diagnosis of myocardial infarction” (Zimmerman         diologi americani con il gruppo misto ESC/ACC rela-
J, Fromm R, Meyer D, Boudreaux A, Wun CC, Smal-                tivamente alla definizione fisiopatologica e all’atteg-
ling R, et al. Circulation 1999; 99:1671-7).                   giamento clinico nei confronti di SCA e IMA da un
Creatinchinasi: CK-MB è stato fino a tempi recenti             lato e dall’altro alla posizione centrale dei marcatori
il principale marcatore sierico nella valutazione di           cardiaci, e specialmente delle cTn, nella diagnosi e
SCA, rapido, accurato e costo- efficace, in grado di           nella prognosi di queste situazioni cliniche.
svelare precocemente il reinfarto ma ha molti limiti,          Con maggior coraggio e determinazione dei gruppi
soprattutto la mancanza di cardiospecificità, la bassa         diretti da laboratoristi, sotto il profilo anatomo-clinico,
sensibilità nelle fasi precoci (< 6 h) e tardive (> 36 h)      non esitano a chiamare con il nome di IMA ogni
e nel rilevare il minor myocardial damage.                     necrosi miocardica ischemica, con tutte le pesanti con-
Mioglobina: è il marcatore precoce, più conveniente            seguenze individuali e pubbliche, che peraltro sono
delle isoforme CK-MB perché universalmente dispo-              pronti a gestire, ma con chiara comprensione della sua
nibile, molto sensibile ed utile anche nel valutare la         patogenesi e fisiopatologia.
riperfusione. Il valore clinico di determinazioni seriate      Sotto il profilo diagnostico: definiscono cTn la pietra
di mioglobina per la diagnosi di IMA, però, è limi-            angolare della diagnostica di IMA, sottolineandone la
tato dalla breve durata dell’elevazione (
Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001                                                                                     97

Incrementi dei marcatori riflettono un danno irrever-           ad anticorpi eterofili e fattore reumatoide. Per supe-
sibile piuttosto che reversibile. Il valore diagnostico         rare quelli da fibrina si suggerisce l’uso di plasma, sul
e prognostico è il medesimo, a prescindere dal mec-             quale peraltro vi sono segnalazioni contrarie. In ogni
canismo dell’insulto cellulare.                                 caso l’inserimento della cTn nella diagnosi clinica deve
La confusione per la diversità dei metodi analitici deve        avvenire dopo una collegiale valutazione delle sue
essere superata con la standardizzazione.                       caratteristiche tecniche e diagnostiche.
Il termine infarto del miocardio deve essere usato
quando c’è evidenza di danno cardiaco, rilevato dai
marcatori proteici in un quadro clinico di ischemia             Problemi aperti
miocardica.
Nei pazienti con aumenti di cTn dovuti a ischemia               Nell’Editoriale di Clinical Chemistry (10), che accom-
miocardica, la prognosi è in parte correlata alla quan-         pagna la pubblicazione su quella rivista del documento
tità dell’incremento.                                           congiunto ESC/ACC, Fred S Apple e Alan HB Wu sin-
Se la clinica non è convincente per un meccanismo               tetizzano i punti clinici e di laboratorio ormai acqui-
ischemico, si deve pensare ad altre cause di aumento            siti, relativamente al ruolo delle troponine cardiache
delle cTn.                                                      nella diagnosi dell’infarto miocardico ridefinito.
È indispensabile che le determinazioni dei marcatori            Restano, tuttavia, diversi problemi aperti.
siano riferite almeno alla finestra 6 – 9 ore dall’esordio      cTn rappresentano ormai la pietra angolare della dia-
dei sintomi.                                                    gnostica di IMA e della stratificazione del rischio in
Poiché i pazienti che sottostanno a procedure inter-            SCA e tuttavia non rispondono a tutte le caratteristiche
ventistiche hanno aumenti legati alla procedura stessa,         del marcatore ideale. L’uso di un marcatore precoce,
devono essere studiati appositi criteri di valutazione          spinto dai documenti del 1999, trova spazio nelle
dell’andamento dei marcatori.                                   situazioni in cui è necessario un rapido triage perché
                                                                prevedono importanti cambiamenti terapeutici. Con
L’articolo ribadisce le posizioni del Documento                 cTn, tuttavia, il reinfarto non è facilmente rilevabile.
ESC/ACC sulla scelta dei marcatori ma stressa quattro           Sono, infine, contraddittorie le esperienze e le racco-
punti fondamentali: 1) L’aumento delle cTn indica un            mandazioni rispetto alla valutazione dell’estensione
danno miocardico ma non indica il meccanismo ische-             del danno.
mico perciò l’incremento da solo e non associato ad             La grande sensibilità delle cTn fa emergere il danno
un quadro clinico compatibile con ischemia non auto-            necrotico in molte situazioni non ischemiche ponendo
rizza alla diagnosi di IMA. Anzi deve spingere alla             problemi di rule out in DE e problemi di follow-up e
ricerca di cause diverse di danno cardiaco (che pure            di terapia nei reparti internistici.
è presente e va valutato per i suoi effetti e per gli aspetti   Benché le più recenti ricerche provino la natura irrever-
terapeutici), la cui lista, grazie alla sensibilità dei nuovi   sibile del danno che determina il rilascio dei marcatori
marcatori, è in continuo aumento, comprendendo:                 biochimici, non vi è ancora una evidenza indiscutibile
danni subendocardici legati al danno parietale nello            e la teoria della lesione reversibile con alterata permea-
scompenso congestizio, all’ipertrofia ventricolare sini-        bilità di membrana e fuoriuscita del pool citosolico ha
stra da ipertensione, alla tachicardia e danno emodi-           ancora i suoi sostenitori. Anche se si scrive che il rischio
namico nello shock, al danno ventricolare destro da             non cambia, è evidente che la teoria della necrosi irre-
embolia polmonare; traumi diretti tossici (da sostanze          versibile sostiene meglio la unicità della patogenesi del
endogene nello shock settico), farmacologici (adria-            continuum SCA e l’unicità del livello decisionale.
micina, 5-fluorouracile), meccanici (ablazione), elet-          Il livello decisionale è arbitrario. La scelta delle 3 DS
trici (defibrillazione, cardioversione); infezioni specie       piuttosto che delle 2 DS è legata alla variabilità anali-
virali (miocarditi). 2) Tutti gli aumenti di cTn in quadro      tica dei test al livello decisionale e dalla raccomandata
clinico ischemico sono infarti del miocardio e derivano         negatività dei sani. Il razionale di aumentare il livello
da danno irreversibile e cioè necrosi dei miociti. 3) Il        decisionale dal 97.5° percentile al 99° è quello di limi-
marcatore di scelta sono le cTn. CK-MB può essere               tare il numero di falsi positivi nella diagnosi di IMA.
utilizzata da chi non è in grado di introdurre rapida-          Poiché la gran parte dei test oggi in uso non raggiunge
mente cTn. L’uso del marcatore precoce è limitato ai            l’obiettivo analitico di una imprecisione pari od infe-
casi che richiedono una diagnosi rapida per importanti          riore ad un CV del 10% al valore del 99° percentile
cambi di terapia e per i pazienti sottoposti a procedure        della popolazione sana, si suggerisce (10) di privile-
interventistiche. 4) I problemi analitici, in special modo      giare ai fini diagnostici quel livello decisionale al quale
della cTnI, devono essere risolti dalla standardizza-           il CV è effettivamente
98                                                                                          Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001

cienza renale cronica, l’intervento terapeutico con-              chemistry Standard of Laboratory Practice: Recom-
seguente non è definito. In ogni caso ci vuole pru-               mendations for the use of cardiac markers in coronary
denza nel trasferire livelli decisionali da popolazioni           artery diseases. Clin Chem 1999;45:1104-21.
ad alto rischio (gruppi di pazienti IMA o AI selezio-         4. Panteghini M, Apple FS, Christenson RH, Dati F, Mair
nati nei grandi studi randomizzati) a popolazioni ete-            J, Wu AHB. Use of biochemical markers in acute coro-
rogenee a basso rischio come i pazienti con dolore                nary syndromes. Clin Chem Lab Med 1999; 37:687-93.
                                                              5. Thygesen K, Alpert JS. The Joint European Society of
toracico in DE e viceversa (11).
                                                                  Cardiology/American College of Cardiology Com-
La necessità di uno standard di cTnI è evidente, anche            mittee. Myocardial Infarction Redefined – A Consensus
se complicata dai diversi fenomeni biochimici che                 Document of The Joint European Society of Cardio-
intervengono sulle troponine prima e dopo il rilascio             logy/American College of Cardiology Committee for
necrotico (forme libere e complessate, suscettibilità             the Redefinition of Myocardial Infarction. J Am Coll
alla degradazione), nonché dalle interferenze cono-               Cardiol 2000;36:959-69.
sciute analitiche e preanalitiche. L’obiettivo di miglio-     6. Braunwald E, Antman EM, Beasley JW, Califf RM,
rare la qualità delle determinazioni immunochimiche               Cheitlin MD, Hochman JS, et al. ACC/AHA Guidelines
delle cTn è la sostanza delle linee guida dell’IFCC               for the management of patients with unstable angina and
(12), rivolte ai Produttori dei test e ai Laboratori cli-         non-ST-segment elevation myocardial infarction: a
nici, che contengono le raccomandazioni relative alle             report of the American College of Cardiology/American
caratteristiche analitiche dei test (specificità anticor-         Heart Association Task Force on Practice Guidelines
pale, calibratori, diluizione del campione, concentra-            (Committee on the Management of Patients with
zione minima rilevabile e imprecisione analitica, spe-            Unstable Angina). J Am Coll Cardiol 2000;36:970-
cificità del test con particolare riferimento alle inter-         1062.
                                                              7. Panteghini M, Dolci A, Galvani M, Ottani F, Plebani M,
ferenze) e ai fattori preanalitici. La modifica dei pro-
                                                                  Tubaro M, et al. Marcatori biochimici di danno mio-
dotti commerciali tuttavia costringe ad un continuo               cardico nelle sindromi coronariche acute. Premesse e
riesame nel singolo laboratorio delle caratteristiche             suggerimenti per l’ottimizzazione del loro impiego nella
analitiche e delle performance diagnostiche dei test su           pratica clinica. G Ital Cardiol 1999;29:810-5.
pazienti ben selezionati, con continua modifica dei           8. Galvani M. Are cardiac troponins the myocardial mar-
livelli decisionali. Ciò può essere defatigante per il            kers for the new millenium? Clin Chem Lab Med
Laboratorio e può minare la fiducia del Clinico nello             1999;37:605-6.
strumento diagnostico.                                        9. Jaffe AS, Ravkilde J, Roberts R, Naslund U, Apple FS,
                                                                  Galvani M, et al. It’s time for a change to a troponin stan-
                                                                  dard. Circulation 2000;102:1216-20.
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