VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ...
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VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE Il procedimento di valutazione nazionale degli istituti scolastici Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione. Il Sistema Nazionale di Valutazione si impianta sull’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione) che predispone tutti gli adempimenti necessari per l’autovalutazione e la valutazione esterna delle scuole, sull’Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che può supportare le scuole nei piani di miglioramento, su un contingente di Ispettori definito dal Ministro che ha il compito di guidare i nuclei di val utazione esterna. 1.a.Autovalutazione Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono chiamate a sviluppare un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV). Il RAV è stato elaborato entro il primo semestre 2015 per il triennio 2015/18, esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria. Il documento fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionament o e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. Per raggiungerle sono state individuare delle attività su cui si intende agire concretamente attraverso la definizione di obiettivi di pr ocesso che costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e rigua rdano una o più aree di processo. Per il nostro Istituto sono stati individuati per questo anno scolastico , ultimo del triennio, i seguenti obiettivi: Curricolo , progettazione e valutazione Arricchimento del lessico partendo dai libri di testo e con percorsi specifici in raccordo con biblioteche del territorio e metodologie innovative Allenamento attenzione e concentrazione e p ercorsi di autonomia in collaborazione con la famiglia Costruzione di prove strutturate iniziali, intermedie e finali comuni in ambito linguistico, condivisione dei risultati e progettazione di interventi Ambiente di apprendimento Attuazione percorsi di formazione nuove metodologie: cooperative learning, didattica differenziata, problem solving... Progetto educativo condiviso scuola -famiglia per sviluppo del rispetto tra le persone e atteggiamenti di buona educazione Ampliamento reti internet e dotazione LIM in tutti i plesso Ampliamento utilizzo registro online Inclusione e differenziazione Formazione index per l'inclusione in collaborazione con l’università di Bergamo Incremento dei momenti di condivisione tra docenti e docenti/genitori: valorizzazione assemblee di classe e azioni di accoglienza 2
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Progetto del Consiglio d'Istituto sul ruolo dei rappresentanti dei genitori Continuità e orientamento Attivazione gruppo di lavoro in rete sulle competenze di matematica per definire livelli minimi in uscita alla scuola secondaria di 1° grado Formazione congiunta docenti primaria e secondaria su metodologie didattiche innovative. Lavoro in rete tra scuole per analisi consigli orientativi , scelte degli studenti e esiti scolastici 1.b.Valutazione esterna L’istituto Comprensivo è stato oggetto di valutazione esterna nell’anno scolastico 2015/16. 1.c. Azioni di miglioramento – aggiornamento Rav Anche nel corso del corrente anno scolastico, in coerenza con quanto previsto nel RAV, il nostro Istituto pianifica e avvia le azioni di miglioramento, come indicato nel Piano di Miglioramento . Il RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un’eventuale ritaratura degli obiettivi, è stato aggiornato a sett-otto 2016 ed il percorso verrà rendicontato alla fine del corrente anno scolastico. 1.d. Valutazione esterna – azioni di miglioramento – azioni di rendicontazione sociale Essendo l’anno scolastico 2017-18 il terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di miglioramento , la scuola promuoverà, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento. Il procedimento di autovalutazione del nostro istituto Da qualche anno il nostro Istituto si occupa di ricercare gli strumenti idonei a valutare tutti gli aspetti e l’organizzazione scolastica per migliorare la qualità dei suoi servizi. Perc he’ valu ta re e a uto v aluta r si ? Consentire un controllo sistematico dei risultati, come espressione di competenza professionale Valorizzare l’identità della scuola, riconoscere le proprie peculiarità Legittimare l’autonomia della scuola nei confronti dell’utenza Promuovere un’azione di miglioramento Valorizzare il processo formativo Togliere qualsiasi autoreferenzialità, aprirsi alla possibilità di confrontarsi anche con altri istituti. Per questo, il nostro Istituto è impegnato nella realizzazione di un processo di autovalutazione finalizzato ad individuare punti di forza ed aree di possibile miglioram ento. Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale in cui opera, attraverso un sistema di valutazione della propria progettualità formativa. 3
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Qua l i sono le fa si del pe rc o r so ? All’interno del nostro Istituto, il percorso annuale è articolato in tre fasi: Autoanalisi iniziale per descrivere la situazione esistente, prenderne coscienza,individuare degli aspetti soddisfacenti da mantenere e consolidare e degli aspetti di minore soddisfazione rispetto ai quali promuovere interventi migliorativi, costruendo un progetto in tenzionale; Monitoraggio in itinere per seguire l’attuazione del progetto educativo e didattico, così da acquisire le informazioni per decidere eventuali interventi di facilitazione,di rimozione di ostacoli o di adeguamento del percorso; Autovalutazione finale. Qua li sono gl i st rum en ti ? Gli strumenti sono costituiti da: Valutazione degli interventi relativi all’ampliamento dell’offerta formativa rivolti ai docenti e studenti (fatta da docenti) Valutazione degli interventi relativi all’ampliamento dell’o fferta formata (richiesta agli esperti a fine intervento) Verifica finale dell’organizzazione, gestione, servizi esterni, processi decisionali, comunicazioni dell’Istituto; Riflessione critica sui dati restituiti delle prove Invalsi somministrate nelle classi 2e e 5e della scuola primaria e nelle classi 3e della scuola secondaria di primo grado Valutazioni dei percorsi didattici ed educativi atti a portare gli alunni ad essere più “ competenti”; Questionari destinati alle famiglie di tutti gli alunni, agli studenti di classe terza media, al personale Ata, al personale docente. L’ ultima rilevazione del maggio 2013 ha riguardato la soddisfazione di genitori e studenti nei confronti dell’Istituto, in particolare relativamente all’ organizzazione della scuola, all’apprendimento curricolare, alle attività didattiche, all’inclusività della scuola, ai rapporti scuola -utenti, all’adeguatezza ed efficienza dei servizi e delle strutture – attrezzature, al clima relazionale. Questionari rivolti ai docenti attraverso l’Index per l’Inclusione, come occasione di riflessione critica sul modo di essere insegnanti ed educatori. Qua li sono i ri su lta ti ? I risultati monitorati sono illustrati negli Organi Collegiali per trarne indicazioni ed osservazioni, tra gli aspetti del: • pensato: cosa pensiamo di essere e di fare; • percepito: cosa vedono che siamo e cosa pensano che siamo; dichiarato: cosa dichiariamo di essere e cosa dichiariamo di fare; • agito: cosa siamo e cosa facciamo. 4
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Conc lu sion i L’autovalutazione permette un bilancio consuntivo dell’attività formativa, dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione della scuola. Si intreccia con la valutazione esterna e con quella degli apprendimenti degli studenti. Al termine di ogni anno scolastico l’Istituto aggiorna la sezione “obiettivi” e dopo il triennio la sezione “ traguardi” del RAV, rapporto di autovalutazione, e lo rende pubblico attraverso il sito www.miur.it all’interno di “La scuola in chiaro” e attraverso il sito dell’Istituto Comprensivo. Gli Alunni La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Essa promuove il successo formativo di ogni alunno e assume diverse funzioni. Principalmente svolge una funzione formativa e pedagogica, in quanto accompagna il percorso di apprendimento dell’alunno, rileva le competenze acquisite e promuove processi di maturazione e di cambiamento. Assume inoltre una funzione didattica nel senso che fornisce informazioni sugli obiettivi perseguiti e consente di calibrare periodicamente la programmazione curricolare, una funzione relazionale in quanto regola il processo educativo insegnante – alunno ed è indicativa delle aspettative reciproche, una funzione burocratica in quanto sommativa e certificativa. La valutazione svolge anche una funzione di orientamento in particolare nel terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Vista la complessità della valutazione e la ricaduta sul processo forma tivo degli alunni, l’Istituto da alcuni anni investe risorse per la formazione dei propri docenti su tematiche inerenti l’argomento. Che cosa si valuta Costituiscono oggetto della valutazione, secondo l’attuale quadro normativo, e sono competenza del gruppo docente responsabile delle classi: • la verifica degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali e alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione la cui valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell’area storico -geografica; • la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno mani festato, dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo; • la rilevazione delle competenze di base, relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche rispetto allo sviluppo continuo della capacità di apprendere e la loro certificazione sulla base delle indicazioni e dei modelli che saranno predisposti dal MIUR a norma dell’articolo 10 del DPR 275/99. 5
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Le fasi della valutazione La valutazione accompagna e regola l’azione didattica rispetto alle capacità ed esiti registrati nel gruppo classe, sostiene i processi di apprendimento e di maturazione dell’alunno. Per questo si distinguono tre fasi fondamentali, che sottendono tre diverse funzioni: • la valutazione iniziale o diagnostica è interessata a conoscere l’alunno per individualizzare il percorso di apprendimento con riferimento ai caratteri personali osservati (caratteristiche della personalità, atteggiamento nei confronti della scuola, ritmi e stili di apprendimento, moti vazione, partecipazione, autonomia, conoscenze e abilità in ingresso…); • la valutazione intermedia o formativa accerta la dinamica degli apprendimenti rispetto agli obiettivi programmati, adegua la programmazione, progetta azioni di recupero, modifica all’ occorrenza tempi e modalità, informa tempestivamente l’alunno circa il suo progresso orientandone gli impegni; • la valutazione finale o sommativa rileva l’incidenza formativa degli apprendimenti scolastici per lo sviluppo personale e sociale dell’alunno ed è sintetizzata in un voto o giudizio conclusivo (quadrimestrale o annuale). Differenza fra esiti delle verifiche e valutazione È necessario distinguere l’azione di verifica, che comporta l’accertamento degli apprendimenti disciplinari, dall’azione di valutazione, che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi complessivi di maturazione della personalità dell’alunno La valutazione è diversa dalla verifica. Infatti la verifica è una misurazione periodica delle conoscenze acquisite dall’alunno mentre la valutazione è un processo intersoggettivo che implica una relazione insegnante – alunno, il confronto tra gli insegnanti, il coinvolgimento dell’alunno. La valutazione prende in considerazione il percorso dell’alunno, le competenze raggiunte e i passi realizzati, la motivazione e l’impegno. La verifica è la raccolta sistematica di dati attraverso strumenti divers i, strutturati e non: test prove strutturate, saggi, elaborazioni di testi, questionari, prove pratiche, interrogazioni, osservazioni etc. Nel momento della verifica il docente si limita a raccogliere i dati a misurare dei fenomeni e a registrare dei comportamenti. In queste fase egli sospende il giudizio nell’attesa di avere abbastanza dati da confrontare per poi valutare. Una volta raccolto un numero sufficiente di dati, legge i diversi risultati, li raffronta e li interpreta in base a dei criteri. Le verifiche registrano conoscenze, abilità talvolta aspetti della competenza, mentre il giudizio valutativo rende conto degli aspetti dell’apprendimento, in relazione a progressi, regressi, impegno, motivazione, capacità critiche, abilità metodologiche. Le modalità della verifica degli apprendimenti Al fine di valutare l’efficacia degli interventi programmati rispetto ai processi di apprendimento negli alunni, la scuola adotta diverse tipologie di accertamento. • Osservazioni sistematiche: osservazioni e desc rizioni dei comportamenti abituali degli alunni con criteri di periodicità, di obiettività, di significatività. 6
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 • Prove per la rilevazione delle difficoltà di apprendimento • Item di questionari e test: quesiti e risposte totalmente strutturati, che facilitano una valutazione tendenzialmente oggettiva delle competenze rilevate. • Prove non strutturate: prove con domande aperte, quesiti o problemi, in cui le risposte vanno costruite rispettando alcuni vincoli prescrittivi capaci di renderle confrontabili con crite ri di correzione opportunamente predeterminati. • Prove di competenze basate su compiti autentici • Prove Invalsi predisposte dal Sistema Nazionale di Valutazione a) Le osservazioni sistematiche Attraverso le osservazioni gli insegnanti rilevano dati sul comportamento degli alunni, nella normale situazione di classe. I dati raccolti sono utilizzati per dare indicazioni nella programmazione delle attività, per definire gli obiettivi didattici in termini di abilità e per la compilazione delle schede di valut azione. Per tali motivi le osservazioni degli alunni sono parte integrante della valutazione sommativa e riguardano principalmente: 1. Esperienze, conoscenze, abilità e modi dell’apprendimento 2. Relazionalità e partecipazione 3. Atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica b) Prove per la rilevazione delle difficoltà di apprendimento Da alcuni anni il nostro Istituto è impegnato, nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva, a riconoscere eventuali difficoltà di apprendimento degli alunni in età scolare. Pertanto promuove attività di monitoraggio e controllo per uno screening precoce delle DSA e di altri disturbi dell’apprendimento. Un protocollo di somministrazione prove per la rilevazione e l’individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento è stato stilato dopo l’incontro con la dott. Trussardi del 21 novembre 2014 con i componenti della commissione per l’inclusione, ed elenca le prove da somministrare nei vari anni della scuola primaria e secondaria al fine di rilevare le possibili d ifficoltà di apprendimento. E’ inoltre attivo dal 2000 un servizio di consulenza sulle difficoltà d’apprendimento, fornito dalla dottoressa Anna Noemi Trussardi. c) Item di questionari e test Si tratta di domande semplici e focalizzate sul contenuto e vanno ad accertare informazioni fattuali, concetti e abilità isolate. Sono corrette facilmente usando strumenti di rilevazione dei punteggi. d)Verifiche-prove non strutturate Sono questionari a risposta aperta, saggi brevi, testi e relazioni, interrogazio ni; forniscono indicazioni sulle capacità di ragionamento, permettono di operare collegamenti, relazioni. Forniscono più informazioni circa le abilità dello studente rispetto ai questionari e richiedono una valutazione espressa in un giudizio a partire da standard fi criteri e prestazioni. 7
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Prove esperte: con questa espressione si intende una prova di verifica che non si limiti a misurare conoscenze e abilità, ma anche le capacità dell’allievo di risolvere problemi, compiere scelte, argomentarle, produrre un micro progetto o un manufatto; in pratica mira a testare aspetti della competenza. A seguito delle valutazioni formative sono predisposti interventi di recupero per gli alunni che non abbiano raggiunto in modo sufficiente gli obiettivi proposti. e) Le prove di competenza basate su compiti autentici o di prestazione Certificare una competenza significa attestare pubblicamente gli esiti di un percorso d’istruzione o formativo. Nel primo ciclo d’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descrit te e certificate al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di 1° grado. Progettare e valutare per competenze è soprattutto però una pratica didattico -educativa sulla quale il nostro istituto sta lavorando da alcuni anni. In acco rdo con le otto competenze chiave e il Quadro di riferimento europeo, gli insegnanti dell’istituto progettano annualmente percorsi per lo sviluppo delle competenze trasversali. La valutazione per competenze avviene attraverso compiti di prestazione aperti e complessi, perciò detti autentici. Essi si differenziano dalle altre tipologie di accertamento in quanto presentano un contesto reale o simulato che presuppone i limiti, gli imprevisti, gli incentivi e le opportunità che un adulto troverebbe in una situazione simile. Attraverso rubriche valutative sono valutati i livelli di competenza raggiunta da ciascuno. La costruzione di prove per la verifica degli apprendimenti e per la valutazione formativa e sommativa degli alunni è compito di ciascun docente; i docenti si ritrovano per classi parallele e per area per predisporre prove iniziali e finali per poi confrontarsi sui livelli delle diverse classi. Nella formulazione delle prove vengono concordati i criteri di correzione e valutazione. A partire dal corrente anno sono sperimentati format di compiti autentici programmati collegialmente dagli insegnanti. f) Le prove Invalsi Prevista a livello nazionale anche la valutazione attraverso le prove Invalsi che certificano i livelli di apprendimento nelle classi 2ª e 5ª primaria e 3ª secondaria (prova nazionale). La rilevazione riguarda obbligatoriamente tutti gli studenti di queste classi. La rilevazione esterna degli apprendimenti e la relativa restituzione dei risultati alle singole scuole costituisce uno strumento essenziale di conoscenza per il miglioramento del lavoro dei docenti. L’indagine è rivolta agli insegn amenti di Italiano e Matematica per tutte le classi e dal corrente a.s. anche di lingua inglese per la classe 5° primaria e 3° secondaria. Dall’anno scolastico 2017/18 la partecipazione alla prova della classe terza di scuola secondaria costituisce requisito ai ammissione all’Esame di Stato. L’Istituto, attraverso un’apposita commissione, si impegna ad analizzare i risultati nell’ottica di op erare i correttivi didattici necessari per migliorare gli item eventualmente insoddisfacenti. 8
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Valutazione per alunni in difficoltà Per gli alunni stranieri neo-arrivati o parzialmente alfabetizzati il processo di apprendimento è personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana. La valutazione sarà perciò adattata al percorso personale. Riguardo agli alunni con bisogni educativi speciali adeguatamente certificati (alunni con difficoltà di apprendimento, alunni con difficoltà di comportamento e/o attentive, alunni BES, alunni portatori di handicap), la valutazione e la verifica degli apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame conclusivo, devono tenere conto delle specifiche situazioni sogget tive di tali alunni specificate nella documentazione relativa (PDP e PEI) condivisa tra docenti, servizi territoriali e famiglie. A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, gli strumenti metodologico - didattici compensativi e dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei. La valutazione è quindi strettamente legata alla programmazione individualizzata ed è compito di tutti gli insegnanti che operano collegialmente. Criteri di valutazione alunni diversamente abili Già nel 1987 la sentenza n. 215 della Corte Costituzionale stabiliva che per gli alunni diversamente abili "capacità e merito vanno valutati secondo parametri peculiari, adeguati alle rispettive situazioni di minorazione". Partendo da questo principio: • è necessaria un'osservazione della situazione di partenza per definire gli obiettivi iniziali • la definizione degli obiettivi educativi e didattici si basa sulle potenzialità del bambino. • la valutazione dell'alunno non può prescindere dalla programmazione educativa individualizzata comprendente obiettivi e strategie necessari al percorso formativo del bambino. • la valutazione è compito di tutti gli insegnanti che operano collegialmente. • la valutazione deve essere stilata in modo chiaro per facilitare la comunicazione scuola -famiglia. • la verifica non deve essere solo finale, ma in itinere in quanto strettamente collegata ad uno strumento dinamico e in continua evoluzione quale il PEI. • il modello della scheda di valutazione non differisce da quello utilizzato per gli altri componenti della classe; in alcuni casi viene integrata con un allegato. 9
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Modalità di comunicazione alla famiglia La scuola adotta diverse modalità di incontro con le famiglie al fine di attivare una comunica zione efficace tra scuola e genitori degli allievi. Obiettivo degli insegnanti è instaurare una positiva e corretta comunicazione costruita sulla base di un rapporto di fiducia, condivisione e rispetto delle diversità. Secondo l’attuale quadro normativo, comunichiamo alle famiglie • la valutazione degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali • la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato, dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo; • la valutazione delle competenze, attesta che cosa l’allievo sa (conoscenze), sa fare (abilità), in che condizione e contesto e con che grado di autonomia e responsabilità rispetto ad una competenza specifica e non a una disciplina • Tutti i genitori dell’Istituto possono consultare personalmente l’andamento scolastico dei propri figli tramite il registro on-line. Le comunicazioni tra scuola e famiglia scuola hanno luogo attraverso due tipologie di incontri:i colloqui individuali e le assemblee di classe. L E T I PO L OG I E DI CO L LO QU I Col loqu i i ndi vid ual i Il colloquio è il momento durante il quale si condivide il percorso formativo che im pegna insegnanti e genitori per favorire il più possibile lo sviluppo globale dei bambini. Obiettivi dei colloqui: Aumentare la conoscenza del bambino attraverso uno scambio di informazioni. Creare un rapporto tra scuola e famiglia, nel rispetto dei ruoli e delle competenze. Instaurare un rapporto di collaborazione fra scuola e famiglia per valorizzare i punti forti dell’allievo e compensare quelli deboli con attività mirate. Contenuti dei colloqui: Aspetto educativo-formativo e aspetto disciplinare. L’aspetto educativo-formativo è fondamentale, perché costituisce la base comune su cui fondare un contratto formativo con compiti e impegni specifici concordati dalle diverse parti in causa, oltre che verificati a tappe. L’aspetto disciplinare è oggetto di verifiche in itinere, attraverso i giudizi sul quaderno, i giudizi delle verifiche, le schede di valutazione quadrimestrali. 10
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 La valutazione scolastica è una azione continua che non deve intendersi come un giudizio fine a se stesso, ma ha lo scopo di regolare il processo di formazione e di guidare l'alunno a conoscere e a sviluppare nel miglior modo le proprie potenzialità. Modalità dei colloqui: Il linguaggio da usare, parlando di valutazione, dovrebbe essere il più possibile chiaro ed efficace. Per la conduzione del colloquio stesso può essere utile adottare diverse modalità: il colloquio va preventivamente e collegialmente pensato dagli insegnanti, contestualizzando caso per caso; è efficace la predisposizione di un profilo del bambino che evidenzi i comportamenti più significativi. Al fine di creare uno scambio efficace, è auspicabile che gli insegnanti: - creino un clima sereno, -evitino di dare interpretazioni dei comportamenti e giudizi di valore, -descrivano i comportamenti dell’alunno, dicendo cosa fa e chiedano ai genitori cosa fa l’alunno a casa, - chiedano al genitore il parere sulla situazione presentata, Insegnanti e genitori di comune accordo: -concordano insieme condotte operative, -stabiliscano eventuali momenti di verifica delle azioni programmate, -osservano e registrano i progressi e/o i regressi del bambino, -valutano le strategie rivelatesi più efficaci. Tempi dei colloqui: I tempi sono diversi a seconda dei diversi ordini di scuola . Per la scuola infanzia sono previsti: un colloquio iniziale per i nuovi inserimenti; almeno un colloquio all’anno per tutti i bambini; un colloquio finale per i bambini di cinqu e anni; colloqui periodici su richiesta dei genitori o dei docenti per situazioni particolari: Per la scuola primaria sono previsti quattro colloqui a scadenza bimestrale. Per situazioni particolari è demandata alle scuole l’individuazione della modalità d i colloquio più soddisfacente. Nella scuola secondaria 1° grado sono previsti due colloqui pomeridiani durante l’anno, in cui i genitori potranno incontrare tutti gli insegnanti; i docenti sono inoltre disponibili un’ora al mattino per una settimana al mese. As sem blee di c la s se L’assemblea di classe è il momento collegiale nel quale tutti i genitori di una classe condividono con i docenti il percorso compiuto dal gruppo analizzando le diverse dinamiche relazionali e i percorsi comuni. Obiettivi delle assemblee: Informare le famiglie del Piano Formativo della scuola, in particolare rispetto agli obiettivi educativi e didattici e a progetti e uscite Concordare strategie comuni per il raggiungimento degli obiettivi educativi. 11
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Programmare interventi specifici sulla classe. Creare un rapporto sinergico fra scuola famiglia e un clima di collaborazione tra le famiglie. Contenuti delle assemblee: Aspetto educativo-formativo e aspetto disciplinare. Aspetto didattico e progetti. Modalità delle assemblee: La conduzione delle assemblee è compito dei docenti di classe che devono favorire quanto più possibile gli interventi e lo scambio tra i genitori presenti. Può essere utile adottare diverse modalità: -le assemblee vanno preventivamente e collegialmente p ensate dagli insegnanti, sia nei contenuti che nella modalità di gestione; -inviare preventivamente l’ordine del giorno delle assemblee alle famiglie. Al fine di creare uno scambio efficace, è auspicabile che gli insegnanti: -creino un clima sereno, -evitino di fare riferimento ai casi singoli e personali ma si limitino a riferire relativamente alla globalità della classe; gli interventi dei genitori relativi al singolo alunno devono diventare stimolo per dibattere della problematica generale, -portare in assemblea temi educativi di interesse comune su cui scuola e famiglia si possano confrontare per stimolare una partecipare attiva. Tempi delle assemblee: I tempi sono diversi a seconda dei diversi ordini di scuola . Per la scuola infanzia sono previsti: Per la scuola primaria sono previste due assemblee: una ad inizio anno che può coincidere con l’elezione dei rappresentanti di classe e una seconda in corso d’anno. Per situazioni particolari è prevista la possibilità di convocare ulteriori assemblee. Nella scuola secondaria 1° grado è prevista un'assemblea iniziale. I genitori possono inoltre partecipare ai Consigli di classe che si tengono bimestralmente. 12
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 La valutazione nella scuola dell’infanzia Valutare è una componente della professionalità dell’insegna te per orientare al meglio la propria azione educativa, per conoscere e capire i bambini e il contesto familiare, scolastico e sociale. Valu ta re pe r : Conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione. Valutare il bambino per ricavare elementi di riflessione sul contesto e l’azione educativa, in una prospettiva di continua “regolazione” dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. Valu ta re c h i: il bambino nel suo processo di apprendimento; il contesto di apprendimento: Valu ta re qu ando : All’inizio dell’anno scolastico per conoscere la situazione di partenza. Durante l’anno scolastico nell’ambito dei percorsi didattici proposti. Al termine dell’anno scolastico per una verifica degli esiti formativi raggiunti dai bambini e dalle qualità dell’attività educativa. A conclusione dell’esperienza scolastica in un’ottica di continuità con la famiglia e la scuola primaria. Valutare come: Raccogliendo elementi sulla base di specifici indicatori tramite: osservazioni sistematiche ed occasionali, colloqui e conversazioni, analisi di elaborati prodotti dai bamb ini, diari di bordo, prove e test standardizzati, documentando gli elementi raccolti, confrontando e discutendo sugli elementi raccolti e documentati. Il p roge tto e duc at ivo Il progetto educativo vuol essere strumento del “contratto formativo” tra scuola e famiglia, partendo dal contributo della programmazione, si cercherà infatti di armonizzare la proposta formativa/ culturale della scuola con il cambiamento della comunità. La scuola dunque, avvalendosi di tutti i mezzi previsti e possibili (colloqui indivi duali, assemblee, riunioni di sezione, Consigli di Istituto, comitati, gruppi di lavoro), creerà un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco coinvolgendo: genitori, biblioteche, oratori, Comuni e Asl, per un raccordo funzionale degli interventi. Nelle nostre scuole si propone il “Protocollo d’Intesa” triennale preceduto da un questionario alle famiglie, aperto alle proposte di miglioramento su ambiti educativi ed organizzativi (gruppo redazione giornalino, orario di funzionamento, assemblee, colloqui, laboratori famiglie ecc) il quale viene successivamente condiviso ed applicato. 13
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 La valutazione nella scuola primaria Modalità E Criteri Di Valutazione La valutazione deve essere trasparente e ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Essa assume un carattere prettamente formativo e concorre al successo scolastico di ciascun alunno. Le modalità e i criteri della valutazione sono oggetto di confronto costante e sono uffic ializzati dal Collegio dei Docenti, in modo da garantire equità e trasparenza nel rispetto dell'autonomia professionale. La valutazione è effettuata collegialmente dal team dei docenti contitolari della classe. Concorrono alla valutazione i docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività nell’ambito del potenziamento e dell’arricchimento dell’offerta formativa, fornendo elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni e sull’interesse manifestato . Per quanto riguarda le prove di verifica effettuate dall’alunno nel corso dell’anno, la scuola primaria utilizza la seguente scala di valutazione: Scala di valutazione Valutazione Giudizio Percentuale di Livello di apprendimento correttezza 5 NON SUFFICIENTE 0 – 59 % Mancato raggiungimento degli obiettivi 6 SUFFICIENTE 60 – 69 % Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale 7 DISCRETO 70 – 79 % Complessivo raggiungimento degli obiettivi con alcune mancanze 8 BUONO 80 – 89 % Complessivo raggiungimento degli obiettivi 9 DISTINTO 90 – 95 % Completo raggiungimento degli obiettivi 10 OTTIMO 96 – 100 % Pieno, approfondito e sicuro raggiungimento degli obiettivi La valutazione viene formulata su due livelli: • confronto tra le prestazioni degli allievi e obiettivi della formazione: esso esprime la distanza tra caratteristiche possedute da un allievo e caratteristiche attese; • confronto relativo allo stesso allievo con se stesso: esprime il progresso soggettivo compiuto nell’arco di tempo cui il giudizio si riferisce. Nella comunicazione alle famiglie dei risultati periodici, si fa riferimento anche alle competenze affettive, agli interessi e alle attitudini, al grado di fiducia, di competenza e di controllo delle situazioni scolastiche, di autonomia che strutturano la cosiddetta personalità scolastica, oltre che agli aspetti cognitivi. 14
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La misurazione dell’apprendimento avviene al termine di ogni unità didattica di ogni singolo percorso didattico, ovvero in tutte le circostanze in cui un docente lo ritenga opportuno. Il Collegio docenti stabilisce: • la griglia di riferimento per ogni materia, • la scala di misurazione da adottare. Per quanto riguarda il primo punto, la griglia di riferimento di ogni materia sarà sempre allegata alle verifiche scritte o grafiche, per consentire ai genitori di avere elementi di conoscenza anche rispetto ai criteri indicatori in cui è articolata la materia. Inoltre deve essere comunicato prima della prova agli alunni, anche in forma non ufficiale, il riferimento percentuale che lega la quantità degli errori alla individuazione del livello di misurazione. Per le verifiche orali, invece, i docen ti agiranno con un maggior margine di flessibilità, fermo restando che la comunicazione dell’esito di ogni verifica che sia stata registrata sul registro personale, assumendo, di conseguenza, uno specifico valore certificativo, deve essere fatta conoscere alla famiglia. Infine ogni docente, pur nella consapevolezza che l’ambito della misurazione deve essere tenuto separato da quelle della valutazione, può riservarsi quel margine di flessibilità per inserire una verifica anche in un livello diverso, se ne esistono le motivazioni (prove differenziate). Per quanto riguarda il secondo punto, la scala di misurazione è di tipo numerico da 1 a 10. Il sei è la soglia della sufficienza; si utilizzeranno i valori precedenti per indicare il progressivo allontanamento del raggiungimento di quell’obiettivo dalla soglia della sufficienza ed i quattro valori superiori per indicarne i diversi gradi di raggiungimento. Per ovviare al fatto che alla famiglia arrivino, nel corso del quadrimestre, soltanto elementi di misurazion e dell’apprendimento, nei colloqui scuola/famiglia e/o attraverso l’uso del diario personale degli alunni, dovrà essere posta particolare attenzione a riferire le osservazioni relative agli obbiettivi formativi trasversali. 15
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Scala di valutazione Valutazione Livello di apprendimento Giudizio Percentuali 10 Pieno, approfondito e sicuro raggiungimento degli OTTIMO 96 – 100 % obiettivi 9 Completo raggiungimento degli obiettivi DISTINTO 90 – 95 % 8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi BUONO 80 – 89 % 7 Complessivo raggiungimento degli obiettivi con alcune DISCRETO 70 – 79 % mancanze 6 Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale SUFFICIENTE 60 – 69 % 5 Mancato raggiungimento degli obiettivi NON SUFFICIENTE 0 – 59 % 4 Acquisizione lacunosa dei contenuti. GRAVEMENTE - 45% Gravi difficoltà nell’uso della procedura INSUFFICIENTE Il consiglio di classe elabora il giudizio sul livello globale di maturazione utilizzando gli elementi in possesso di ciascun docente rispetto ad una griglia individuata dai docenti coordinatori. Infine, per quanto concerne le discipline i cui ambiti sono anche operativi o pratici, in attesa di eventuali disposizioni più precise, si ritiene di dovere suggerire che nel processo di valutazione disciplinare sia tenuto particolare conto dei criteri indicatori maggiormente attinenti all’aspetto pratico -operativo. Concorrono alla valutazione i docenti, anche di altro grado scolastico, c he svolgono attività nell’ambito del potenziamento e dell’arricchimento dell’offerta formativa, fornendo elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni e sull’interesse manifestato . AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE: Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, l'ammissione all'esame di Stato è disposta. in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline c avviene in presenza dei seguenti requisiti: a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali moti vate deroghe deliberate dal collegio dci docenti; b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4. commi 6 c 9 bis. del DPR n. 249/1998; c) aver partecipato,entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'INVALSI. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. pur in presenza dei tre requisiti sopra citati. 16
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 FORMULAZIONE VOTO AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO: In base alle modifiche apportate dal decreto 62 del 13 aprile del 2017 sulla valutazione del comportamento, che non dovrà più essere espresso tramite voto numerico ma con giudizio sintetico, si è reso necessario rivedere le percentuali che concorrono al voto di ammissione all'esame di stato. Fino all’ anno scolastico 2016/17 esso si calcolava assegnando il 20% al pregresso del primo anno, il 20% al pregresso del secondo anno, il 50% alla valutazione del secondo quadrimestre del terzo anno (non comprensiva della voce “comportamento”) e fino al 10% al comportamento del secondo quadrimestre del terzo anno. Invece a partire dal corrente anno scolastico il voto di ammissione si calcolerà assegnando: il 30% al pregresso del primo anno il 30% al pregresso del secondo anno il 40% alla valutazione del secondo quadrimestre del terzo anno eliminando per tutti e tre gli anni il peso della voce comportamento. DEROGA VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO: Per la scuola secondaria ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato (DPR 122/2009). Si può derogare dall’obbligo di frequenza dei tre quarti dell’orario delle lezioni nei casi di assenze dovute alle seguenti motivazioni: a) ricovero ospedaliero, documentato con certificato di ricovero e di dimissione comprensivo del successivo periodo di convalescenza prescritto dal medico curante; b) motivi di salute che impediscono la frequenza, certificati dal medico curante; c) terapie e/o cure programmate e documentabili; d) assenze per partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; e) eccezionali motivi familiari o personali documentati (rientro nel paese di origine per motivi legali o per gravi problemi familiari; allontanamenti temporanei disposti dall’autorità giudiziaria o dai servizi sociali…). Prima di iniziare la valutazione degli apprendimenti in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, tenendo conto della documentazione acquisita e dei criteri generali stabiliti dal collegio dei docenti, procederà all’esame delle singole situazioni degli studenti relativamente all’eventuale mancato raggiungimento del limite orario annuo personalizzato. 17
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA: La valutazione quadrimestrale o finale consiste in una sintesi ragionata tra i diversi elementi di misurazione dell’apprendimento registrati in ogni disciplina durante il quadrimestre e gli altri elementi cosiddetti trasversali che sono specifici di ciascu n alunno; il risultato di questa sintesi si traduce in decimi. Valutazione Intermedia E Finale Per gli alunni di scuola primaria e secondaria è prevista una valutazione periodica quadrimestrale e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di appren dimento acquisiti sia al comportamento. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti è effettuata mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi che devono essere riportati sul documento di valutazione in lettere. La valutazione del comportamento degli alunni si esprime, invece, scegliendo uno dei seguenti indicatori, stampati sul documento di valutazione: • Assume comportamenti corretti e responsabili L'alunno è sempre corretto e responsabile, rispetta le norme che regolano la vita della classe; è consapevole dei propri doveri e si distingue per un atteggiamento partecipe e costruttivo; è di esempio e di stimolo verso i compagni, riesce ad essere propositivo nella soluzione di conflitti e problemi. • In genere assume e mantiene comportamenti corretti L'alunno conosce e rispetta le norme che regolano la vita della classe ed è consapevole dei propri doveri, anche se possono verificarsi episodi di non osservanza delle stesse. Rispetta gli insegnanti e i compagni con i quali collabora. • In genere assume comportamenti corretti ma fatica a mantenerli L'alunno conosce le regole della vita della classe e generalmente agisce in maniera coerente anche se possono verificarsi episodi di non osservanza delle stesse e di inadeguato impegno nello svolgimento del proprio dovere. Talvolta disturba il regolare svolgimento delle lezioni e i compagni. si impegna nel gruppo classe, ma non è sempre collaborativo e disponibile all'aiuto. • Non sempre assume e mantiene comportamenti corretti L'alunno non sempre rispetta le regole di convivenza e svolge il proprio lavoro con impegno non adeguato. Talvolta disturba il regolare svolgimento delle lezioni e i compagni. 18
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Mostra scarsa collaborazione nel gruppo classe ed è poco disponibile all'aiuto. Assume atteggiamenti esuberanti e non sempre accetta i richiami e i consigli dell'insegnante che tuttavia ascolta senza interrompere. • Assume spesso comportamenti scorretti L'alunno non rispetta le regole della vita di classe e svolge il proprio lavoro con impegno inadeguato. disturba le lezioni con continue interruzioni e i compagni verso i quali è scorretto. Mostra scarsa collaborazione nel gruppo classe e non è disponibile all'aiuto. Assume atteggiamenti esuberanti e ha bisogno di essere sollecitato spesso a controllare il proprio comportamento; non accetta i richiami dell'insegnante verso il quale è irrispettoso. La valutazione ai fini della stesura dei giudizi descrittivi dei traguardi dell’apprendimento comprende gli aspetti di: • Impegno • Autonomia • Interesse e motivazione • Socializzazione • Partecipazione • Sviluppo dell’auto-orientamento e dell’autovalutazione ( scuola secondaria 1° grado). I docenti personalizzano i giudizi riferendosi alla rubrica elaborata dal Collegio dei docenti 19
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA : Il Consiglio di Classe per la scuola secondaria e il team docenti per la scuola primaria può decidere la non ammissione alla classe successiva dello studente, dopo aver condiviso con i genitori, dopo aver intrapreso un percorso di recupero e sostegno, valutate le reali difficoltà dello studente e ritenuto che ripetere l’anno potrebbe essere un’occasione formativa e favorirebbe il consolidamento delle abilità e conoscenze. CERTIFICATO DELLE COMPETENZE: Al termine della scuola primaria e del 1° ciclo d’istruzione i docenti di classe sono tenuti alla compilazione della Certificazione delle Competenze secondo il modello ministeriale. Il documento è consegnato alla famiglia dell’alunna/o e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. Per gli alunni e le alunne con disabilità, certificata ai sensi della legge n° 104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato , ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato. 20
Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 Il registro elettronico Dall'anno scolastico 2014/2015 l’Istituto ha adottato l'utilizzo del registro elettronico Spaggiari “Classeviva”, attraverso il quale sono state informatizzate tutte le procedure di registrazione che riguardano la frequenza e la valutazione degli alunni: assenze, ritardi, uscite anticipate, registrazione dei voti assegnati dai singo li docenti, espletamento degli scrutini intermedi e finali, verbalizzazione delle riunioni, predisposizione automatizzata delle schede, archiviazione elettronica delle informazioni di cui sopra. Dal corrente anno scolastico tutti i genitori degli alunni sono dotati di username e password con cui possono accedere alla sezione loro dedicata del registro elettronico. Possono visualizzare: • le valutazioni conseguite dagli alunni; • le annotazioni disciplinari e i richiami; • l’agenda degli impegni (verifiche, uscite, progetti) della classe; • le attività svolte nella giornata; • i compiti assegnati ( scuola secondaria); • i materiali didattici messi a disposizione dai docenti( scuola secondaria); • le assenze; • esiti degli scrutini e la scheda di valutazione. Sempre mediante registro elettronico, per la scuola secondaria si possono prenotare i colloqui individuali con gli insegnanti in orario antimeridiano. Il progetto opera nell’ottica generale dell’informatizzazione dei servizi nell’ambito della Pubblica Amministrazione e, nello specifico, anche in quella del miglioramento continuo del servizio scolastico. Esso consente infatti di: • ottimizzare diversi aspetti del lavoro del personale scolastico, sgravandolo da una quantità di operazioni routinarie di compilazione; • ridurre la quantità di atti da riprodurre, conservare e spedire in forma cartacea: • aprire un nuovo canale di comunicazione con le famiglie attraverso la rete Internet, con quello che ne segue in termini di tempestività e accessibilità dell’informa zione. 21
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