LIBANO LA TERRA DEI CEDRI notti - Travel Design Studio

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LIBANO LA TERRA DEI CEDRI notti - Travel Design Studio
LIBANO | 28 agosto 2019 | Rif. 3278.1 SIL

            LIBANO
LA TERRA DEI CEDRI
9 – 16 NOVEMBRE 2019, 8 giorni - 7 notti

Per millenni terra d’incontro e scontro di civiltà e popoli tra loro differenti e diffidenti, nel Libano hanno lasciato
tracce, religioni e discendenze fenici, cananei, filistei, egizi, assiri, babilonesi, persiani, greci, romani, bizantini,
crociati, arabi, costruendo un panorama culturale straordinariamente ricco e affascinante.
Mentre i monumenti raccontano di fasti e ricchezze del passato, i campi profughi urlano l’angoscia di un paese ferito,
che nell’ultimo dopoguerra lo snobismo coloniale fané usava chiamare Svizzera del Medio Oriente.
Comunque lo si affronti, un viaggio in Libano è un excursus tra le epoche della Storia, che s’incontra nei porti dove
prendevano terra i mercanti fenici, romani e tolemaici e i pellegrini medievali, dove le repubbliche marinare avevano
i loro fondachi, nelle città che alloggiano tombe di sceicchi, chiese, basiliche e monasteri, pietre sacre a ogni dio, nei
resti delle grandi città ellenistiche e romane, nelle valli dove si ergono i castelli e le fortificazioni dei regni crociati,
nelle grandi foreste di cedri.
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TRAVEL DESIGN STUDIO | VIAGGI A MISURA DI GRUPPO

1° giorno, sabato 9 novembre 2019: Milano > Beirut > Junieh
Ritrovo dei signori partecipanti in mattinata all’aeroporto di Malpensa, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali e partenza
con volo di linea MEA ME 236 delle 12h00 per Beirut. All’arrivo, previsto alle 16h35 locali, dopo 3h35’ di volo, trasferimento diretto
all’hotel di Junieh - Kfar Yassine (33 km, 1h), sistemazione nelle camere riservate e cena.
   Junieh. Città costiera a nord della capitale, nota per l’antico suq, il porto, le spiagge e la vita notturna. Prima della metà del
   secolo è previsto che le espansioni territoriali di Junieh e Beirut renderanno le due città unite in un solo grande nucleo urbano.

2° giorno, domenica 10 novembre 2019: Junieh > Tripoli > Qozhaya > Ehden > Bcharré > Junieh
Pensione completa. Dopo la visita di Tripoli (62 km, 1h), partenza per la Valle di Qadisha e visita dei monasteri di Sant’Antonio a
Qozhaya (32 km, 45’) e dei Santi Sergio e Bacco a Ehden (11 km, 15’) e della casa-museo di Khalil Gibran a Bcharré (8 km, 15’).
Nel tardo pomeriggio rientro a Junieh (89 km, 1h30’) e cena.
   Tripoli. Tarabulus in arabo, Tripoli è la seconda città del paese per popolazione e si trova a 85 km da Beirut.
   Nel VIII secolo a.C. mercanti provenienti da Tiro, Sidone e Arados svilupparono un sito commerciale fenicio, le tre comunità
   urbane furono quindi identificate con il toponimo greco Tripolis, triplice città.
   Durante la I crociata, Tripoli fu assediata dalle truppe di Raimondo di Saint-Gilles, e dopo la sua morte, dal nipote Guglielmo
   Giordano e dal figlio Bertrando di Tolosa, che riuscirono infine a prendere la città nel 1109, dopo sette anni d’assedio. La città
   divenne la capitale della Contea di Tripoli, uno degli stati feudali latini d'Oriente, per 180 anni.
   Nel 1287 i mercanti genovesi, sostenuti dall'ammiraglio Benedetto Zaccaria, si ribellarono alla dinastia regnante e istituirono
   il libero comune. Temendo che Tripoli potesse diventasse una colonia genovese, veneziani e pisani chiesero l'intervento del
   sultano mamelucco che conquistò la città. Dopo il 1516, la città entrò a far parte dell'Impero Ottomano.
   Durante la guerra civile libanese a Tripoli avvennero aspri scontri tra contrapposte fazioni palestinesi, in seguito ai quali le
   truppe siriane intervennero contro il gruppo radicale islamico dei Fratelli Musulmani e l'OLP, costringendo Yasser Arafat a
   fuggire a Tunisi.
        Valle di Qadisha. Profonda gola creata dal fiume omonimo. La parte più spettacolare della gola si estende per circa
   20 km tra i villaggi di Tourza e Bcharré.
   La valle di Qadisha è oggetto di protezione per lo spettacolare paesaggio naturale creato dai fianchi scoscesi della gola coperte
   dalle residue foreste di cedri del Libano, conifere e ginepro, per le vette, come il Qurnah al-Saudah che arriva a 3.083 m, e
   perché ospita, abbarbicati sulle sue erte, alcuni degli insediamenti monastici cristiani più importanti del Medio Oriente.
   Intorno al X secolo, infatti, gruppi di cristiani maroniti provenienti dalla valle dell'Oronte, nell'entroterra siriano, cercarono
   rifugio nella vallata dalle persecuzioni dei bizantini, che li accusavano di sostenere l'eresia monotelita di Sergio I, Patriarca di
   Costantinopoli.
   Tra i monasteri più importanti della vallata Deir Qannubin, per secoli sede del patriarca maronita, che contiene affreschi murali
   ispirati allo stile bizantino della Cappadocia, Deir Mar Antunius Qozhaya e Deir Mar Elisha, Sant’Eliseo, del XIV secolo, condiviso
   da maroniti e carmelitani scalzi, formato da solo quattro cellette, un refettorio, alcuni locali comuni e una chiesa con cappelle
   ipogee. La zona è inoltre disseminata di eremi, cappelle e grotte utilizzate in passato dai monaci.
   La guida Lonely PlanetTM include i cedri del Libano della Valle di Qadisha tra i dieci alberi da record del mondo.
   Qozhaya. Deir Mar Antunius Qozhaya è un monastero dedicato a Sant’Antonio abate, l’anacoreta egiziano considerato il
   fondatore del monachesimo cristiano, che appartiene all’ordine Maronita libanese, i cui monaci sono noti come Baladiti.
   Qozhaya è considerato uno dei monasteri più antichi e più ricchi della Valle di Qadisha, la cui fondazione è attribuita
   tradizionalmente a Sant’Ilarione nel IV secolo. Nel XII secolo fu sede del Patriarca Maronita e nel 1584 vi fu installato la prima
   pressa di stampa del Medio Oriente, nella prima metà del XIX secolo arrivò a ospitare oltre 300 monaci.
   Ehden. Cittadina del Libano settentrionale, celebre per i suoi kibbeh, le palline fritte di bulgur ripiene di carne ed erbe.
   Sopra l’abitato, a 1.500 m, in posizione panoramica, si trova il Monastero dei santi Sergio e Bacco, detto anche Ras al Nahr,
   che appartiene all’ordine antoniano maronita.
   La prima chiesa dedicata ai santi Sergio e Bacco fu costruita a metà del VIII secolo sopra le rovine di un tempio canaanita
   dedicato al dio delle messi. Più tardi, alla fine del XII secolo, vi fu costruita accanto una chiesa dedicata alla Vergine e altri
   edifici aggiunti in tempi più tardi.
   Bcharré. Cittadina del nord del paese, ai bordi della valle di Qadisha, a circa 1.500 m di altitudine, dove nacque il celebre
   scrittore e poeta Khalil Gibran. Nel Museo dedicato a Gibran si trovano anche la sua tomba e un'antica tomba fenicia.
   Ai piedi della roccia che fa da zoccolo alla cittadina, si trova l'antico monastero maronita di Sant'Eliseo.

3° giorno, lunedì 11 novembre 2019: Junieh > Grotte di Jeita > Biblo > Batrun > Chekka > Junieh
Pensione completa. Partenza per le visite delle grotte di Jeita (10 km, 20’), di Biblo (27 km, 30’) e Batrun (17 km, 15’). A Chekka
(12 km, 15’) salita al Monastero di Nostra Signora della Luce. Rientro a Junieh (46 km, 45’) e cena.
   Jeita. La Grotta di Jeita è un sistema formato da due grotte calcaree, gallerie superiori e una caverna inferiore che si
   sviluppano per una lunghezza totale di circa 9 km, nella Valle del fiume Nahr al-Kalb, a nord di Beirut.
   La grotta contiene una tra le più grandi stalattiti al mondo, lunga 8,20 m.
        Biblo. Antica città cananea, oggi Jbeil, sulla costa mediterranea, a nord di Beirut. Le prime tracce d'insediamento risalgono
   al V millennio a.C., ma è solo a partire dal III millennio a.C. che a Biblo sorgono santuari, edifici pubblici, abitazioni.
   La città si sviluppò intraprendendo intensi scambi commerciali con l'Egitto per dove partiva il legno di cedro del
   Libano impiegato in campo architettonico-edilizio e nelle costruzioni navali.
   Il legame con l'Egitto si fece più stretto nel II millennio a.C. quando il re di Biblo Rid-Adda, fu sottoposto al protettorato diretto
   dell'Impero Egizio, sotto i faraoni Amenofi III e Akhenaton. Passata poi sotto il controllo assiro, Biblo finì per decadere nel
   corso del I millennio a.C., riducendosi al rango di piccolo insediamento locale.
   Per circa due secoli, dal 1104 al 1302 la città, fu feudo della famiglia degli Embriaci di Genova, dove era nota con il nome

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   di Gibello, o Gibelletto.
   Batrun. Porto del nord del paese, il cui nome deriva dal fenicio beit truna. L’antica città, che sarebbe stata fondata da Ithobaal
   I, re di Tiro intorno al 1000 a.C., fu distrutta da un terremoto nel 551. Vi si trovano i resti di un anfiteatro di epoca romana,
   le cui gradinate sono intagliate nella roccia e una fortezza costruita dagli Arabi, che domina l'antica strada che collega
   Beirut con Tripoli.
   Chekka. Città costiera del Libano settentrionale appena a nord del capo Ras ach-Chaqa, l’antico capo Theoprosopon. Sopra
   il capo si trova il monastero di Saydet el Nourieh, Nostra Signora della Luce.
   Si crede che il santuario sia stato costruito nel IV secolo da due marinai scampati a una pericolosa burrasca marina grazie a
   una miracolosa luce che li avrebbe guidati a terra. I due avrebbero scavato una grotta e costruito un altare dedicato alla
   Vergine. Sopra la grotta, nel XVII secolo, fu costruito un monastero greco-ortodosso.

4° giorno, martedì 12 novembre 2019: Junieh > Harissa > Beirut
Pensione completa. Salita alla Statua di Nostra Signora del Libano ad Harissa. In seguito, trasferimento a Beirut (20 km, 45’) e
visita della città. Nel tardo pomeriggio, discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena.
   Harissa. La statua di bronzo dipinto di bianco di Nostra Signora del Libano è un importante luogo di pellegrinaggio cristiano
   maronita e si trova nel santuario mariano di Harissa, a circa 20 km da Beirut.
   Si accede al santuario tramite un'erta salita oppure con una teleferica da Junieh.
   Beirut. Capitale del Libano, dove si concentra circa la metà dell'intera popolazione dello stato. Il nome fenicio Berut significa
   pozzi, come d’altronde beerot in ebraico moderno.
   Nel 140 a.C. la città, distrutta nel corso nella lotta per la successione al trono tra Diodoto Trifone e Antioco VII, rinacque con
   il nome di Laodicea nella Fenicia, ricostruita secondo un modello urbanistico ellenistico.
   Divenuta colonia romana, dal III secolo la città ospitò la Scuola di Diritto, nella quale insigni giuristi come Ulpiano e
   Papiniano diedero un importante contributo alla raccolta del materiale giurisprudenziale di diritto romano.
   Nel 1110 la città fu conquistata dalle armate crociate di Baldovino I e fu annessa al regno crociato di Gerusalemme,
   diventando la sede di una signoria all'interno del Principato di Galilea, fu ripresa da Saladino nel 1187 e nuovamente
   riconquistata da Amalrico di Lusignano, poi re Amalrico II di Gerusalemme. Il periodo crociato si concluse nel 1291 con la
   conquista mamelucca, cui seguì quella ottomana fino alla fine della I guerra mondiale, quando subentrò il mandato francese
   del Grande Libano. Nel 1943 Beirut diventò la capitale dello stato del Libano.
   Nel 1967 la guerra dei sei giorni provocò l'arrivo di migliaia di profughi palestinesi, uno dei fattori che scatenerà lo scoppio
   della guerra civile.
   Nonostante le gravi distruzioni causate dalla guerra civile, Beirut è tornata a essere la principale piazza finanziaria,
   bancaria, assicurativa e commerciale del Vicino Oriente.
   Beirut è una città multietnica e multireligiosa, vi abitano musulmani sunniti e sciiti ismailiti e alawiti, curdi, drusi e cristiani
   greco-ortodossi, maroniti, armeni, melchiti, siriaci, protestanti, cattolici latini e caldei.

5° giorno, mercoledì 13 novembre 2019: Beirut > Eshmun > Sidone > Tiro > Qana > Beirut
Pensione completa. Partenza verso sud e intera giornata dedicata alla visita delle località di Eshmun (40 km, 1h), Sidone (5 km,
15’), Tiro (38 km, 45’) e Qana (13 km, 30’). In serata, rientro a Beirut (93 km, 1h45’) e cena.
   Eshmun. Antico luogo di culto dedicato a Eshmun, la divinità fenicia della guarigione, a nordest di Sidone, assimilato nel
   mondo ellenistico-romano ad Asclepio-Esculapio. Il tempio fu costruito in origine dal re Eshmunazar II nel V secolo a.C.
   Il mito di Eshmun fu narrato da Fozio, patriarca di Costantinopoli del IX secolo. Il giovane Eshmun stava cacciando nei boschi
   quando la dea Astarte lo vide, rimase colpita dalla sua bellezza, se ne invaghì e lo molestò, inseguendolo fino a quando egli si
   evirò con una scure e morì. La dea, addolorata, fece rivivere Eshmun e lo trasportò nei cieli, dove lo rese immortale.
        Sidone. La Saida fenicia è una città sul mar Mediterraneo a 40 km a sud della capitale. Come la vicina città di Tiro, anche
   Sidone emerse come centro mercantile a partire dal XIV secolo a.C., poi entrò nell'orbita egizia sotto la XIX e la XX dinastia,
   arricchendosi soprattutto grazie alla lavorazione del murice, un mollusco da cui veniva estratto un pigmento di colore porpora
   utilizzato per la tintura dei tessuti, e al commercio del legno di cedro.
   Sotto Ciro II, Sidone divenuta capoluogo di una delle satrapie dell'impero, conobbe il periodo di maggior splendore grazie allo
   sviluppo dell'industria vetraria. In questo periodo fu costruito il complesso templare dedicato a Eshmun, il nume titolare della
   città, in seguito assimilato al dio greco Asclepio.
   Presa da re Artaserse III e da Alessandro Magno, la città divenne romana e, in seguito, bizantina.
   Nel 1110 Sidone capitolò alle armate crociate di Baldovino I, fu ripresa nel 1187 dall'esercito di Saladino, poi passò di mano
   varie volte, fino alla definitiva riconquista da parte dei Mamelucchi nel 1291, in contemporanea con la presa di Acri e Tiro.
        Tiro. Città situata lungo la costa mediterranea, situata nello stesso luogo dell'omonima città fenicia risalente all'età del
   bronzo. La Tiro fenicia prosperò grazie al commercio del vetro, della porpora, un pigmento ricavato da molluschi marini che
   veniva utilizzato per tingere i tessuti riservati all'aristocrazia, e del legno di cedro che fu utilizzato anche per la realizzazione
   del Tempio di Salomone a Gerusalemme.
   Tra le colonie più importanti fondate dai fenici di Tiro si annoverano Palermo e Drepano, l'attuale Trapani, in Sicilia, Tharros
   in Sardegna, e Cartagine nell’Africa settentrionale.
   Col passare dei secoli Tiro cadde sotto l'egemonia assira quando fu occupata da Assurbanipal, fu poi presa dal re babilonese
   Nabucodonosor II dopo un assedio di tredici anni, da Alessandro Magno e dai romani nel 64 a.C.
   Dopo il periodo bizantino, quando a Tiro si svolse anche un sinodo ecumenico delle chiese cristiane monofisite che rifiutavano
   il Concilio di Calcedonia, la città passò sotto il controllo arabo nel 635 e Regno crociato di Gerusalemme nel 1124. Dopo quasi
   due secoli nel 1291, i Sultani Mamelucchi riconquistarono la città all’Islam.
   Qana. Secondo Eusebio di Cesarea, il biografo di Costantino, la Cana dove Gesù operò il suo primo miracolo, è proprio questo
   villaggio libanese. Presso il villaggio, in una grotta scavata nella roccia, infatti antiche iscrizioni la descrivono come il luogo

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   dove avvennero le nozze in cui Gesù trasmutò l’acqua in vino.
   Studi più moderni localizzano tuttavia la Cana delle nozze a pochi chilometri a nord di Nazareth in Galilea.

6° giorno, giovedì 14 novembre 2019: Beirut > Beiteddine > Deir el-Qamar > Beirut
Pensione completa. Partenza verso la Riserva dei cedri dello Chouf (45 km, 1h). Proseguimento per le visite di Beiteddine (19 km,
30’) e Deir el-Qamar (4 km, 10’). Al termine, rientro a Beirut (39 km, 45’) e cena.
   Chouf. La Riserva dei cedri dello Chouf è la più grande area naturale protetta del Libano, estendendosi sul 5% dell'intero
   territorio nazionale. La riserva comprende e protegge la maggior parte degli esemplari di cedro più antichi, moltissimi sono
   centenari, altri si ritiene abbiano fino a 2.000 anni, di tutto il Libano. La riserva segna il limite meridionale della crescita
   del Cedro del Libano.
   All'interno della riserva si trovano le fortezze rupestri di Qab Elias e di Qalat Ninha.
   Beiteddine. Dall’arabo, casa della religione, cittadina capoluogo del distretto dello Chouf. La città fu edificata per volere
   dell'Emiro cristiano Bashir Shihab II alla fine del XVIII secolo, affinché fungesse da sua residenza sovrana e da luogo per la
   sua sepoltura. Attualmente è residenza estiva del presidente della Repubblica libanese.
   Deir el-Qamar. Dall’arabo, monastero della luna. Villaggio del distretto dello Chouf, che fu la capitale del Monte Libano
   all'inizio del XVII secolo, sotto il regno dell'emiro druso Fakhr al-Din II, al quale è dedicata una moschea.
   A Deir el-Qamar si trovano la fortezza-palazzo di Musa, una la sinagoga del XVII secolo, il Palazzo di Fakhr al-Din e la chiesa
   di Saydet el-Talle.

7° giorno, venerdì 15 novembre 2019: Beirut > Baalbek > Anjar > Beirut
Pensione completa. Partenza verso la valle della Bekaa e visita del sito archeologico di Baalbek (90 km, 1h45’). Nel pomeriggio
visita di Anjar (48 km, 1h). Al termine, rientro a Beirut (58 km, 1h15’) e cena.
       Baalbek. Cittadina della valle della Bekaa situata a est delle sorgenti del fiume Leonte, a 1.170 m slm, famosa per le
   monumentali rovine di alcuni templi romani risalenti al II e III secolo, quando la città, allora Heliopolis, ospitava un
   importante santuario dedicato a Giove Eliopolitano. La guida Lonely PlanetTM include Baalbek tra i dieci siti romani più
   straordinari.
   Le origini di Baalbek risalgono a insediamenti cananei che gli scavi archeologici sotto il tempio di Giove hanno permesso di
   datare all'età del bronzo, tra il 2900 e il 1600 a.C.
   Da baal, signore, il nome della città significa signore della Bekaa e sarebbe da correlarsi all'oracolo e al santuario dedicati al
   dio Baal, che gli egizi identificarono con il dio del sole Ra, a sua volta assimilato nel periodo ellenistico di Alessandro Magno
   con Helios, il dio greco del sole.
   Dopo la conquista romana di Pompeo nel 64 a.C. la divinità del santuario fu identificata con Giove, conservando tuttavia alcuni
   dei caratteri dell'antica divinità locale e assumendo la forma e il nome di Giove Eliopolitano, raffigurato accompagnato da
   due tori, animali sacri al dio Baal. Il culto a Giove Eliopolitano assunse un carattere mistico e misterico, che favorì la sua
   diffusione in molte aree dell’impero.
   Con l'avvento del Cristianesimo il sito iniziò a decadere. Costantino I vi costruì una chiesa, Teodosio I distrusse le statue
   pagane, eresse una basilica e trasformò in chiese sia la corte esagonale che il tempio di Venere, Giustiniano fece asportare
   otto delle colonne del tempio di Giove per riutilizzarle nella basilica di Santa Sofia a Costantinopoli.
   In seguito alla conquista araba, l'acropoli del complesso templare venne trasformata in cittadella fortificata e fu costruita la
   grande moschea, oggi in rovina.
   Durante la guerra civile libanese Baalbek fu una delle roccaforti della milizia sciita Hezbollah.
       Anjar. Cittadina della valle della Bekaa, prevalentemente popolata dai discendenti armeni che abitavano nel sangiaccato
   di Alessandretta, qui sfollati nel 1939 quando i francesi cedettero la regione alla Turchia.
   Ad Anjar si trova un complesso architettonico fortificato di modello urbanistico ellenistico-romano, risalente all’epoca
   omayyade, probabilmente edificato dal califfo Walīd I all’inizio del VIII secolo. Nel sito archeologico, si trovano i resti di due
   palazzi con arcate e fregi in pietra e, all’incrocio tra il cardo e il decumano maggiori, un tetrapilo in stile tardo romano-bizantino.
   Con la fine della dinastia omayyade e l'avvento degli abbasidi nel 750, la città fu abbandonata e cadde in rovina. Fu riscoperta
   casualmente intorno al 1950.

8° giorno, sabato 16 novembre 2019: Beirut > Milano
Prima colazione. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo MEA ME 235 delle 8h05 per Milano Malpensa.
L’arrivo è previsto alle 11h00 locali, dopo 3h55’ di volo.

                                 QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
                                BASE 20 PERSONE € 1.380
                                BASE 15 PERSONE € 1.450
                                       SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 290
                                             *Le tasse aeroportuali sono incluse,
                 ma sono indipendenti dalla nostra politica commerciale e possono aumentare senza preavviso
                                           CAMBIO APPLICATO 1 EUR = 1,10 USD

                                QUOTA DI GESTIONE PRATICA A PERSONA € 50

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Le quote comprendono:
✓   voli di linea ME Milano / Beirut / Milano;
✓   *tasse aeroportuali (140 €) aggiornate al 7 maggio 2019;
✓   sistemazione negli hotel indicati o similari;
✓   trattamento di pensione completa come da programma;
✓   trasferimenti in pullman privato GT per tutta la durata del tour;
✓   ingressi ai siti in programma;
✓   guida parlante italiano a disposizione per tutto il tour;
✓   assicurazione sanitaria AXA B10 (massimale € 5.000) e bagaglio (massimale € 750);
✓   assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni);

Le quote non comprendono:
   pasti in aeroporto;
   pasti non menzionati nel programma;
   bevande;
   mance e facchinaggi;
   imposta di bollo (2 € a fattura);
   tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.

Servizi supplementari:
   auricolari radio:                                                           + 2,50 € per persona al giorno

Assicurazioni facoltative:
 assicurazione annullamento viaggio AXA F30:                                   + 43 € fino a 1.500 € di spesa
                                                                                + 57 € fino a 2.000 € di spesa
In caso di sottoscrizione dell’assicurazione facoltativa AXA F30 contro i rischi di annullamento del viaggio, le coperture per spese
mediche sono aumentate a 10.000 €.
La sottoscrizione della polizza contro l’annullamento del viaggio dovrà essere richiesta contestualmente al versamento del primo
acconto di iscrizione con accettazione scritta di ricezione e presa visione delle condizioni di polizza, con particolare riferimento al
comma C3 (esclusioni).

Operativi aerei (non sono state effettuate prenotazioni):
   ME 236      Milano Malpensa      Beirut             12h00                16h35                                   3h35’
   ME 235      Beirut               Milano Malpensa      8h05               11h00                                   3h55’

Hotel quotati (o similari):
 Junieh - Kfar Yassine                    Hotel Burj on Bay ***** 
 Beirut                                   Hotel Warwick Palm Beach **** 

Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori:
    Passaporto con validità minima residua di 6 mesi dalla data prevista di rientro.
    Visto turistico gratuito ottenibile alla frontiera. ATTENZIONE: l’ingresso nel Paese non è consentito ai titolari di passaporto
    sul cui sia stato apposto un visto d’ingresso in Israele. Se sul passaporto è presente il visto israeliano sarà necessario
    richiedere l’emissione di un nuovo passaporto.
    Travel Design Studio non è responsabile del negato imbarco a causa di documenti personali non validi per l’espatrio.

Note:
    Le distanze e i tempi di percorrenza riportati nel programma sono desunti da siti di mappe elettroniche e sono forniti, come
     le descrizioni delle località, a titolo puramente indicativo; la sequenza delle visite è da ritenersi orientativa e le visite previste
     possono non includere alcuni dei siti o dei monumenti descritti, in dipendenza degli orari e dei giorni di accessibilità stagionali
     e del tempo effettivamente a disposizione.
    Le tariffe aeree di gruppo non danno diritto alla preassegnazione dei posti a bordo, né all’emissione anticipata delle carte di
     imbarco. Le nostre hostess e il nostro personale d’agenzia si adopereranno, in collaborazione con la compagnia aerea e nei
     limiti del possibile, per favorire una sistemazione a bordo che mantenga il gruppo unito. Potrà essere tuttavia possibile che
     la compagnia aerea richieda un supplemento per questo servizio. L’assegnazione di posti particolari individuali è a totale
     discrezione della compagnia aerea, che per alcuni di essi può richiedere un supplemento. Le regole dell’aeronautica civile
     prevedono che i posti antistanti le uscite d’emergenza possano essere assegnati solo a passeggeri adulti in buone condizioni
     di salute e che parlano fluentemente inglese.
    Alcuni nomi di località e altri nomi citati nel programma sono traslitterati in lettere latine a partire dall’originale arabo. La
     traslitterazione dei nomi locali in caratteri latini è di tipo fonetico, per questo il medesimo vocabolo può essere ritrovato
     scritto in caratteri latini in forme diverse tra loro.
    Per gli alberghi sono riportati, se disponibili, la classificazione ufficiale e, con i pallini verdi, il giudizio assegnato dal sito
     Tripadvisor®, rilevato alla data del presente preventivo.

                                        TRAVEL DESIGN STUDIO | 28 agosto 2019 | pagina 5 di 6
TRAVEL DESIGN STUDIO | VIAGGI A MISURA DI GRUPPO

   I partecipanti al viaggio dovranno sottoscrivere il contratto di viaggio al momento dell’iscrizione, per accettazione dei
    contenuti e dei termini contrattuali, così come richiesto dalle normative vigenti.
   La percentuale della quota di partecipazione calcolata in valuta è del 62%. Variazioni dei cambi applicati incideranno soltanto
    su tale porzione della quota di partecipazione.
   Non è consentita la riproduzione, nemmeno parziale, di questo programma senza il consenso espresso di Travel Design
    Studio.
   Rif. 3278.1 SIL

                    Patrimoni dell’Umanità UNESCO (World Heritage)
                    La Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre
                    1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di
                    eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale e possiedono valore di universalità, unicità
                    e insostituibilità.
                    Al 10 novembre 2018, la lista include 1.092 siti in 167 paesi dei 190 che hanno ratificato la Convenzione.

                    Lonely Planet’s 1000 Ultimate Sights (Luoghi da vedere)
                    Sono almeno 1000 i luoghi del mondo che meritano almeno una visita secondo le guide turistiche Lonely
                    PlanetTM: per ognuna di cento aree di interesse diverse le dieci migliori, le più romantiche, le più avventurose,
                    le più esotiche mete da visitare.

                    National Geographic Top 10, i migliori siti da visitare, secondo gli esperti della rivista di una delle più
                    antiche società geografica del mondo, pubblicata in moltissimi paesi del mondo, tradotta in oltre 40 lingue
                    diverse e che raggiunge quasi 7 milioni di lettori al mese. Il prestigio e l’autorevolezza di National
                    GeographicTM sono il risultato di una combinazione unica di immagini originali, reportage approfonditi e mai
                    banali.

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