Lezione 8 (5 novembre 2021) Indice - Il periodo crispino tra riformismo e autoritarismo (1887-1891 e 1893-1896) Il contrasto tra Crispi e Rudinì ...

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Lezione 8 (5 novembre 2021) Indice - Il periodo crispino tra riformismo e autoritarismo (1887-1891 e 1893-1896) Il contrasto tra Crispi e Rudinì ...
Lezione 8   (5 novembre 2021)

  Indice

  • Il periodo crispino tra riformismo e autoritarismo
    (1887-1891 e 1893-1896)

  • Il contrasto tra Crispi e Rudinì

  • Cattolici e socialisti
Lezione 8 (5 novembre 2021) Indice - Il periodo crispino tra riformismo e autoritarismo (1887-1891 e 1893-1896) Il contrasto tra Crispi e Rudinì ...
1887 Da Depretis a Crispi
 Crispi (ex mazziniano ed ex pentarca) è visto come l’ «uomo forte» per ricompattare la
 maggioranza trasformista

1887 eccidio di Dogali (scontro dell’esercito italiano con i confinanti abissini)

• Andrea Costa: «nè un uomo né un soldo» (posizione isolata)

• La Camera (anche i radicali) vota l’invio di rinforzi in Africa

• Ma esiguo voto di fiducia a Depretis: attaccato da destra (Rudinì) e da sinistra (Crispi)

• Depretis si dimette, «reincaricato» dal re, trova un accordo con Crispi e Zanardelli

• Luglio ’87 muore Depretis, naturale successione del ministro dell’ Interno Crispi
Crispi : l’uomo forte al potere 1887-91 e 1893-96

  Dal principio di nazionalità (Trento e Trieste)   al nazionalismo   (politica di potenza)

                                               Espansionismo coloniale

1889 Trattato di Uccialli con l’imperatore di Etiopia:
(protettorato dell’Italia o trattato di collaborazione?) ambiguità del testo (italiano e amarico)
che porta allo scontro del 1896

1890 Colonia Eritrea

1894 penetrazione in Somalia

1896 sconfitta di Adua in Etiopia (fine dell’esperienza del governo Crispi)
Crispi: riformismo e autoritarismo
Riformismo                                            Autoritarismo
e efficientismo legislativo
                                                      • Crispi si appoggia ai poteri del re: proroghe e chiusure
1888 Legge comunale e provinciale                       del Parlamento per evitare discussioni difficili

• allargamento del suffragio a livello locale         • gennaio ’94 (stato d’assedio in Sicilia)
  (21 anni, leggere e scrivere e censo più basso)     • dicembre ‘94 (scandalo Banca Romana)
                                                      • Gennaio ‘96 (politica africana)
• sindaci (nei comuni sopra i 10.000 abitanti) e
  presidenti delle province eletti dai rispettivi     • « prevenire per non reprimere»
  consigli comunali e provinciali
                                                      • 1889-90: scioglimento dei circoli irredentisti
• 1890 Abolizione della pena di morte e diritto di    • 1894 scioglimento del partito socialista
  sciopero
                                                      • Misure di polizia contro «le classi pericolose»
• 1890 legge sulla sanità pubblica (medico condotto     (domicilio coatto)
  in ogni comune assiste gratuitamente i non
  abbienti)
• 1890 Istituzioni di beneficenza controllate dallo
  Stato (prima di competenza di istituti religiosi)
Rudinì, l’antagonista di Crispi
La crisi del febbraio ‘91: Crispi messo in minoranza perché annuncia nuove tasse e nessun taglio
alle spese (in contrasto con le promesse fatte nella campagna elettorale del 1890)

1891-92 governo Rudinì : «politica di raccoglimento» contro «politica di potenza»
(dissidenti di destra, dissidenti di sinistra (Nicotera) e i radicali di Cavallotti
(altro tipo di trasformismo che ingloba una parte dell’Estrema)

• Arresto delle imprese coloniali e pace con l’imperatore d’Etiopia

• Triplice Alleanza non è abbandonata come chiesto dai radicali
  (ma «riavvicinamento» alla Francia repubblicana)

• Programma di «economie» (riduzione delle spese militari)

• Maggio ‘92 Rudinì battuto per pochi voti sulla politica del rigore

• Il re, favorevole alla politica di armamenti, non concede a Rudinì lo scioglimento della Camera, concesso invece al suo
  successore, il giovane premier Giolitti che assicura ad Umberto I l’intangibilità delle spese militari
1892-93 governo Giolitti

• progetto di progressività delle imposte
  (che colpirebbe maggiormente i ceti più abbienti)

• non reprime il movimento dei fasci siciliani, guidato da organizzatori socialisti:
  il movimento chiede meno tasse, divisione delle ex terre pubbliche, patti agrari più equi

• Giolitti cade sullo scandalo della Banca romana (irregolarità di cui si ritiene fosse a
  conoscenza)
Il ritorno di Crispi 1893-1896

• Si invoca di nuovo Crispi, l’ «uomo forte», per arrestare la crescita del movimento operaio

• gennaio ‘94 stato di assedio per reprimere i fasci siciliani

• luglio ‘94 legge anti-anarchiche (limiti alla libertà di stampa, riunione, associazione)

• ottobre ‘ 94 leggi anti-anarchiche usate per mettere fuori legge il PSI
• I socialisti (che si battono per la rivoluzione sociale) riscoprono l’importanza delle libertà «politiche» borghesi:
  alleanze elettorali con radicali e repubblicani rispetto ai quali il PSI aveva inizialmente sottolineato la propria autonomia
  elezioni del 1885 (12 deputati socialisti)

•   marzo ‘96 sconfitta di Adua in Etiopia Crispi cade sulla politica coloniale

•   Manifestazioni popolari nelle piazze italiane contro la guerra in Africa
•   Ma anche parte della borghesia («lo Stato di Milano») è contraria
•   alle costose avventure coloniali (meno spese militari e meno tasse,
•   più spese per lo sviluppo del paese)
Governo Rudinì marzo-luglio 1896

Nel ‘96 (come nel ’91) è chiamato al potere il leader del «partito del raccoglimento» : Rudinì

1896 Legge Ricotti sulla riduzione delle spese militari approvata al Senato

• Il re interviene su Rudinì per evitare che la legge sia approvata anche alla Camera
• Ricotti è sconfessato e si dimette (con lui l’intero governo)
• Reincarico a Rudinì (che liquida Ricotti)

                                        Intervento del re

           non come arbitro                                               ma come potere
(come nel caso degli scioglimenti della Camera)             opponendosi alla volontà di governo e Parlamento
                                                          (contrario alla legge Ricotti sulla riduzione delle spese militari)
Il riformismo di Rudinì

1896 Legge sulla elettività dei sindaci anche nei comuni sotto i 10mila abitanti
 (i conservatori sono contrari perché temono la vittoria elettorale di socialisti e cattolici che nomineranno propri
sindaci)

1896 legge sul Commissario civile in Sicilia per fare le riforme dopo il movimento dei fasci siciliani
(socialisti siciliani favorevoli) punto di partenza per una prospettiva regionalista

1897-98 governo Rudinì con Zanardelli (ex pentarca) e i radicali di Cavallotti

marzo 1898 Legge sull’assicurazione obbligatoria degli operai contro gli infortuni sul lavoro a carico degli
imprenditori

luglio 1898 Cassa nazionale di previdenza per invalidità e vecchiaia (facoltativa) (primo nucleo del futuro INPS)
I cattolici
                          I cattolici Intransigenti (rifiuto dello Stato uscito dal Risorgimento)
1874 Non expedit («non è opportuno») (partecipazione dei cattolici solo alle elezioni locali)

1874 Opera dei Congressi : organizzazione controllata dalla Chiesa (non un partito, ma convocazione
di periodici Congressi delle associazioni cattoliche)

1878 Papa Leone XIII : intensificato impegno sociale dell’Opera dei Congressi (società di mutuo soccorso,
cooperative agricole e artigiane, casse rurali). Resta la rivendicazione del ripristino di un pur limitato potere temporale.

1891 Rerum novarum: Enciclica sulla condizione operaia. Al di là delle intenzioni del papa, spinta allo sviluppo dei sindacati
cattolici (di classe, non corporativi). Di fatto ricorso anche agli scioperi.

• 1899 dall’intransigentismo alla democrazia cristiana di Romolo Murri giovane sacerdote marchigiano

•   Idea di un partito cattolico democratico e anticapitalistico (democrazia cristiana)
•   Impegno non solo sociale ma politico
    (suffragio universale, decentramento amministrativo, legislazione sociale)
•   svincolato dalle decisioni del Vaticano ( Murri vuole la partecipazione alle elezioni)
1891 Leone XIII Enciclica Rerum novarum

Difesa della proprietà privata come «diritto naturale» : distinguersi dalla
dottrina socialista della abolizione della proprietà privata
Si considera utile l’intervento dello Stato in materia economico-sociale

•   riposo festivo
•   limiti dell’orario di lavoro
•   limiti al lavoro delle donne e fanciulli
•   contratto di lavoro che garantisca un salario minimo vitale

• Spinta all’attività sociale dei cattolici

• Associazioni operaie cattoliche per evitare che i lavoratori cattolici
  entrino nei sindacati socialisti
• Nell’ultimo decennio del secolo nascono organizzazioni sindacali
  cattoliche (superata l’dea «corporativa» delle associazioni miste di
  lavoratori e datori di lavoro)
• Di fatto ricorreranno anche agli scioperi
I cattolici transigenti (o clerico –moderati) (conciliazione tra Stato e Chiesa)
1886-87: tentativi di conciliazione di Depretis falliscono
per intransigenza del papa sul potere temporale.

Anni ’80- ’90: alleanze tra cattolici e liberali moderati nei comuni
contrapposte ai blocchi tra liberali progressisti e radicali

Il nuovo papa Pio X (1903) concede deroghe al non expedit (1904) in funzione antisocialista

•   1904 ma Pio X scioglie l’Opera dei Congressi considerata centro di diffusione della democrazia cristiana di
    Murri. Papa contrario all’idea di un partito cattolico svincolato dal Vaticano
           Vescovi devono chiedere caso per caso la dispensa dal non expedit

• 1906 Al posto dell’Opera dei Congressi: Unione popolare, Unione economico sociale, Unione
  elettorale Organo di coordinamento Direzione generale dell’Azione cattolica

• 1909 Murri diventa deputato radicale ed è scomunicato

.
I socialisti
• Anni ‘70 anarchici internazionalisti di Bakunin (consenso specie al sud: contadini e
  sottoproletariato) fanno parte della Associazione internazionale dei lavoratori 1864

 • 1881 Partito socialista rivoluzionario di Romagna (Andrea Costa)

 • 1882 Partito operaio italiano (membri solo operai), astensionisti (cambiano nel 1886)

 • 1892 Congresso di Genova Partito dei lavoratori italiani, dal 1895 PSI (Turati)
   distacco dagli «operaisti» e dagli «anarchici», «integrati» i socialisti romagnoli                   Filippo Turati

       - gestione sociale dei mezzi di produzione
       - lotta economica per i miglioramenti immediati della vita operaia
      - lotta politica per la conquista dei poteri pubblici

 •    1895: Alle elezioni limitate alleanze elettorali con radicali e repubblicani rispetto ai quali il PSI aveva
     inizialmente sottolineato la propria autonomia (eletti 12 deputati socialisti)
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