L'8 MARZO DELLA LEGA DI CROTONE: "LE DONNE A CASA E IN FAMIGLIA" - matteoderrico

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L'8 MARZO DELLA LEGA DI CROTONE: "LE DONNE A CASA E IN FAMIGLIA" - matteoderrico
L’8 MARZO DELLA LEGA DI
CROTONE: “LE DONNE A CASA E
IN FAMIGLIA”
                                      È     polemica      sul
                                      manifesto per l’8 marzo
                                      pubblicato sulla pagina
                                      Facebook,      e    poi
                                      rimosso, “Lega Giovani
                                      Salvini Premier” della
                                      città di Crotone. Nel
                                      volantino sono elencati
                                      sei      punti      che
                                      rispondono alla domanda
                                      “chi offende la dignità
della donna?”.

Per i giovani leghisti di Crotone, la dignità della donna
viene offesa da chi sostiene la “ignominiosa pratica
dell’utero in affitto” e da chi contrasta il “ruolo naturale
della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e
della famiglia”.

A offendere la dignità della donna, sempre secondo il
volantino leghista, sarebbero coloro che vogliono sostituire
le parole “mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2” e
quelli che ritengono che la donna “abbia bisogno di quote rosa
per dimostrare il proprio valore”.

E offendono la dignità femminile anche chi sostiene “una
cultura politica che rivendica una sempre più marcata
autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento
rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo” e chi
strumentalizza la donna “per finalità meramente ideologiche”
al solo scopo “di fare la rivoluzione”.

I giovani leghisti, nel volantino si chiedono: “Chi offende la
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dignità della donna?”. Ed è solo l’inizio dei sei punti da
medioevo sulle le donne:

1) Ci promuove iniziative favorevoli alla ignominiosa pratica
dell’utero in affitto.
2) Chi sostiene proposte di legge che sostituiscono le parole
“mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2”.
3) Chi ritiene che la donna abbia bisogno di “quote rosa” per
dimostrare il proprio valore”.
4) Chi sostiene una cultura politica che rivendica una sempre
più marcata autodeterminazione della donna che suscita un
atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo.
5) Chi contrasta culturalmente il ruolo naturale della donna
volto alla promozione e al sostegno della vita e della
famiglia.
6) Chi strumentalizza la donna, come anche i migranti e i gay,
per finalità meramente ideologiche al solo scopo di fare la
rivoluzione

I giovani Leghisti di Crotone terminano scrivendo che “la Lega
Salvini Premier di Crotone è convinta che la donna abbia una
grande missione sociale da compiere per il futuro e la
sopravvivenza della nostra nazione, non sia, pertanto,
mortificata.la sua dignità da leggi e atteggiamenti che ne
degradano e ne inficiano il suo infungibile ruolo”.
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Dopo una giornata di polemiche e di prese di distanza è lo
stesso leader del Carroccio nazionale, Matteo Salvini, a
dissociarsi dall’iniziativa: “Non ne sapevo niente e non ne
condivido alcuni contenuti. Lavoro per la piena parità di
diritti e doveri per uomini e donne, per mamme e papà”.

                                             Fonte: Tgcom24
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IL TAR BOCCIA TONINELLI PER I
FONDI ALLA MESSA IN SICUREZZA
DELLA STRADA DEI PARCHI
                                       Il TAR del Lazio ha
                                       annullato le note con
                                       le quali il Ministero
                                       delle Infrastrutture e
                                       dei    Trasporti     ha
                                       risposto negativamente,
                                       per    assenza      dei
                                       presupposti giuridici,
                                       alle    richieste    di
                                       Strada dei Parchi di
                                       ottenere              i
finanziamenti per interventi di messa in sicurezza statica dei
viadotti, successivamente alla conclusione degli interventi
cosiddetti di ‘antiscalinamento’. L’ha deciso il Tar del Lazio
con una sentenza ha accolto un ricorso proposto da Strada dei
Parchi, azienda che opera nel settore della gestione in
concessione dei due tratti autostradali.

La controversia aveva ad oggetto la realizzazione e la
modalità di finanziamento di una serie di interventi sulla
rete autostradale A24-A25, ritenuti da Strada dei Parchi
necessari per la sicurezza dell’infrastruttura e l’incolumità
pubblica. Per il completamento degli interventi era stato
chiesto – ne dà conto il Tar in sentenza – di potere
utilizzare i contributi pluriennali previsti dalle
disposizioni per la crescita economica del Mezzogiorno, o, in
alternativa, l’autorizzazione a ricorrere allo strumento
dell’anticipazione bancaria o ad ottenere una rimodulazione
degli stanziamenti esistenti.

Con le note ministeriali impugnate davanti al Tar, il Mit ha
escluso che gli interventi proposti potessero essere approvati
e finanziati in quanto non riconducibili a quelli indicati
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come ‘emergenziali’ per i quali erano stati stanziati fondi
pubblici in seguito agli eventi sismici degli scorsi anni. Il
Tar, dopo avere osservato che le norme di riferimento sono “di
difficile lettura interpretativa”, ha ritenuto che dalla
lettura della relazione governativa sul tema “si evince la
volontà del legislatore di finanziare tutte le cosiddette
‘misure di sicurezza urgenti’, che non si esauriscono nella
realizzazione degli interventi di antiscalinamento ma che
comprendono ulteriori interventi, quali quelli di messa in
sicurezza sismica dei viadotti, per i quali la Concessionaria
ha presentato la richiesta di finanziamento. Inoltre,
l’indicazione ricavabile dalla predetta norma è quella di
realizzare tempestivamente gli interventi in questione”.

Per completezza, i giudici amministrativi hanno anche
osservato che “è stata recentemente operata una nuova
rimodulazione degli importi del contributo autorizzato” e il
Mit “tenuto conto della somma messa a disposizione dal
legislatore, ha adottato la nota n. 21832 dell’8 ottobre 2018,
nella quale, a fronte dei progetti presentati da Strada dei
Parchi, ha espressamente richiesto alla Concessionaria di
indicare ‘gli interventi che si ritiene di eseguire in via
prioritaria, individuati sulla base di criteri di urgenza’, al
fine di accertare il requisito di copertura finanziaria e
predisporre i relativi provvedimenti di approvazione”.

                                           Fonte: Abruzzo Live

LE VIGNETTE DI RIMA: TAV, IL
DERBY SARÀ DECISO AI RIGORI
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M5S E LEGA SI FANNO LA GUERRA
CON    I    FILMATI     SULLA
PEDEMONTANA VENETA
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Tra gli alleati di
                                       governo Movimento 5
                                       Stelle e la Lega è
                                       scontro in Veneto dove
                                       in consiglio regionale,
                                       i due partiti, sono
                                       avversari tanto da
                                       ingaggiare una guerra a
                                       colpi di filmati sulla
                                       Superstrada Pedemontana
                                       Veneta.

Il pentastellato Jacopo Berti – racconta Il Gazzettino –
sostiene che non esista il casello della tratta A31-Breganze
di cui da mesi è attesa l’inaugurazione, ma un contro-video
rilanciato dal leghista Nicola Finco mostra il transito sui
primi sette chilometri proprio attraverso la struttura di
pagamento ormai ultimata.

https://matteoderrico.it/wp-content/
uploads/2019/03/video-
pedemontana.mp4

Interpellata dal Gazzettino l’ing. Elisabetta Pellegrini,
direttore della struttura di progetto della Pedemontana,
afferma: «Stiamo completando le procedure che varranno poi per
l’intera infrastruttura ci ha risposto per cui a breve
contiamo di aprire la barriera, che è pronta da circa un anno
e annuncio che si chiamerà Valdastico. Immagino che la zona
mostrata dal consigliere regionale Berti sia dalla parte
opposta, dove abbiamo accolto la richiesta di variante
presentata dal sindaco, per cui siamo in attesa dei pareri dei
tre ministeri coinvolti».
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CONSIGLIERA M5S TORINO SI È
DIMESSA: “NON SONO MORALMENTE
COMPATIBILE CON LA POLITICA”
                                      Emanuela      Furcolo,
                                      consigliera      della
                                      Circoscrizione 5 di
                                      Torino, si è dimessa
                                      nel giorno in cui Luigi
                                      Di Maio, nel capoluogo
                                      piemontese, presenta il
                                      Fondo       Nazionale
                                      Innovazione.

Lo spiega con un post su Facebook: “più forte è la
consapevolezza di non essere moralmente compatibile con la
politica”.

“Ho consegnato oggi, le mie dimissioni da Consigliera eletta
nel M5S in circoscrizione 5.
Le motivazioni non sono molte, la più forte, quella che mi ha
spinto ad abbandonare, è la consapevolezza di non essere
moralmente compatibile con la politica.
Quella che ho sempre contrastato, sdegnato, quella cui ho
sempre creduto fosse solo un gran bel teatrino dove pochi
scelgono sulla vita di molti.
Poi ho sognato, sperato e creduto che ciò si potesse
ribaltare, che finalmente il popolo poteva essere Stato.
Invece oggi, torno con i piedi per terra. E torno a pensarlo:
la politica è una merda.
E io, non riesco proprio a farne parte.
È giusto quindi lasciare il posto a chi ha ancora voglia di
lottare, credendo e sperando nel cambiamento.
Posso dire però che è stata una gran bella esperienza, ho
condiviso parte della mia vita con belle persone, tutte, che
in bene o in male hanno formato e aggiunto qualcosa alla mia
persona.
E spero vi ritroviate, anime sognanti. Vi ascoltiate di nuovo
confrontandovi con e tra la gente, tornando a credere di
cambiare LA politica e non PER la politica.
Sento comunque di ringraziarvi tutt*, indistintamente:
cittadini, attivisti colleghi, ormai amici e anche i “nemici”.

Sono finalmente leggera, non mi pento di nulla e non sento di
aver buttato tempo, anche se molto l’ho sottratto alla mia
famiglia, nè che il mio impegno sia stato totalmente vano.
Questo penso di poterlo ancora credere…Seppur poco, qualcosa
di buono spero di averlo lasciato anche io.
Ci si vede”.
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