2014: guida alle elezioni europee
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2014: guida alle elezioni europee Il 2014 è un anno di cambiamenti importanti per l’Unione europea: si terranno infatti le consultazioni elettorali per la formazione del nuovo Parlamento europeo, la nomina di nuovi membri della Commissione europea e l’investitura di un nuovo Presidente del Consiglio Europeo. Questo testo descrive i numerosi appuntamenti istituzionali che si concentreranno nel semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea e illustra la complessa architettura istituzionale dell’Unione, indicando la collocazione nel sistema e le attribuzioni delle principali Istituzioni europee Maggio 2014
1. GLI APPUNTAMENTI IN CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA insieme al AGENDA Parlamento Europeo è l’altra grande Istituzione COSA QUANDO dell’Unione, e ELEZIONI DEL PARLAMENTO 22 e 25 maggio 2014 rappresenta gli Stati EUROPEO membri. INVESTITURA DELLA NUOVA novembre 2014 Esercita, insieme al COMMISSIONE Parlamento, la funzione legislativa ed è composto, nelle ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE dicembre 2014 varie formazioni, dai DEL CONSIGLIO EUROPEO Ministri degli Stati membri.
2. COSA OCCORRE SAPERE Istituzione Compiti Composizione PARLAMENTO Rappresenta tutti i cittadini dell’Unione 751 Membri; due EUROPEO europea; esercita, insieme al Consiglio Presidenti (ognuno dei dell’Unione europea la funzione quali rimarrà in carica per legislativa; dispone di poteri di indirizzo, due anni e mezzo); 19 controllo e vigilanza della Commissione membri dell’Ufficio di Europea con la quale è legato da una Presidenza; 14 Vice relazione di fiducia; Approva il bilancio Presidenti; 5 questori; 22 dell’Unione europea. Commissioni, incluse due Sottocommissioni; Gruppi politici. COMMISSIONE Assicura che le disposizioni dei Trattati e Presidente; 26 Commissari, EUROPEA che le misure adottate dalle altre inclusi Vice Presidenti; istituzioni europee siano applicate; l'Alto rappresentante per la prepara e propone tutte le leggi politica estera e la dell'Unione Europea (iniziativa sicurezza (è Vice Presidente legislativa); prepara e propone tutta la di diritto). legislazione di attuazione; l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza ha iniziativa legislativa in materia di Politica estera e di sicurezza comune dell'UE CONSIGLIO Si compone dei Capi di Stato o di governo Presidente e Segretariato EUROPEO degli Stati membri, insieme con il suo Generale Presidente e il Presidente della Commissione; si riunisce generalmente due volte ogni sei mesi; promuove l'interesse generale dell'UE e prende le iniziative idonee a tal fine; definisce gli orientamenti politici generali per l'UE; non esercita funzioni legislative.
3. COSA SUCCEDE AGLI AFFARI LEGISLATIVI RIMASTI INCOMPIUTI? I co-legislatori erano tenuti a completare il loro lavoro su una proposta normativa, entro il 18 febbraio 2014, che corrisponde alle otto settimane prima dell'ultima sessione plenaria del Parlamento europeo (in linea tendenziale, infatti, la votazione sul fascicolo è prevista otto settimane dopo l'accordo politico raggiunto tra le istituzioni). Peraltro, se le Istituzioni non hanno concluso il lavoro sullo specifico file, possono prospettarsi differenti scenari riguardanti il lavoro del Parlamento europeo. A seconda dello stato di avanzamento delle attività del PE, prima delle elezioni, il “lavoro incompiuto” è trattato come segue: Le non legislative resolution: il Parlamento permette la conclusione dei lavori sulle risoluzioni non legislative soggette a decadenza. Le attività della singola Commissione parlamentare su un file avviato prima delle elezioni ma rimasto incompiuto: il lavoro svolto è valido, compresa la nomina del relatore o dei relatori. Resta valida la produzione di tutti i testi durante il mandato del Parlamento uscente. Se il relatore non viene rieletto, la Commissione nominerà eventualmente un nuovo sostituto. Il testo è stato approvato in Commissione, ma non è stato votato in seduta plenaria prima delle elezioni: il relatore dovrebbe normalmente essere mantenuto dopo le elezioni; tuttavia, se il relatore non viene rieletto, la Commissione nominerà un sostituto.
4. Che cosa succede dopo le elezioni? I nuovi gruppi politici si formeranno durante il mese di giugno 2014. Ogni deputato dovrà scegliere ufficialmente di quale gruppo politico intende essere membro; ogni Gruppo, successivamente, eleggerà il proprio Presidente e i membri che comporranno l’ufficio di Presidenza. Nell’attuale Parlamento siedono 7 gruppi politici, i quali dispongono dei seguenti seggi: • Partito Popolare Europeo (PPE) – 274 deputati; • dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (S & D) – 195 deputati; • Alleanza dei Democratici per l'Europa (ALDE) e dei Liberali – 85 deputati; • L'Alleanza dei Verdi-libera europea (Verdi-ALE) – 58 deputati; • Conservatori e Riformisti europei (ECR) – 56 deputati; • Sinistra unitaria europea-Sinistra verde nordica (GUE-NGL) – 35 deputati; • Europa della Libertà e della Democrazia (EFD) – 33 deputati. La creazione di un nuovo Gruppo politico richiede 25 deputati provenienti da almeno 7 diversi Stati membri.
Secondo quali criteri vengono distribuiti i seggi tra gli Stati membri? I membri del Parlamento europeo (MEP) sono eletti in sede nazionale con le rispettive leggi elettorali. Gli elettori italiani eleggono 73 deputati al Parlamento europeo. L'elezione avviene con sistema proporzionale ed è possibile esprimere il voto di preferenza per singoli candidati (fino a tre). Il territorio è diviso in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole; ciascuna circoscrizione elegge un numero di deputati proporzionale al numero di abitanti risultante dall'ultimo censimento della popolazione. Per l'ottava legislatura, il Consiglio e il Parlamento si sono accordati in ordine alla distribuzione dei seggi, secondo lo schema seguente: Germania : 96 Austria : 18 Francia : 74 Bulgaria : 17 Italia : 73 Danimarca : 13 Regno Unito : 73 Repubblica Slovacca : 13 Spagna : 54 Finlandia : 13 Polonia : 51 Irlanda : 11 Romania : 32 Croazia : 11 Olanda : 26 Lituania : 11 Grecia 21 Lettonia :8 Belgio : 21 Slovenia :8 Portogallo : 21 Estonia :6 Repubblica Ceca : 21 Cipro :6 Ungheria : 21 Lussemburgo :6 Svezia : 20 Malta :6
5. I cambiamenti chiave in seno alla Commissione Europea Tenendo conto dei risultati delle elezioni parlamentari, il Consiglio europeo proporrà al Parlamento europeo un candidato alla presidenza della Commissione. Esso deve approvare il nuovo candidato a maggioranza dei suoi deputati. Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il Consiglio europeo ha un mese per proporre un nuovo candidato al Parlamento. Una volta eletto, il Presidente della nuova Commissione 2014-2019, proporrà la sua squadra di commissari al Parlamento europeo. Le Commissioni del Parlamento europeo organizzeranno un'audizione di ciascun commissario/candidato responsabile per il relativo settore di riferimento. Data la posizione di diritto dell'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza come Vicepresidente della Commissione, la scelta del futuro titolare di questa carica dovrà necessariamente essere effettuata in concomitanza con la selezione degli altri commissari. Il Parlamento europeo deve poi votare l'approvazione della Commissione nel suo insieme. Dopo la sua nomina, la nuova Commissione entrerà in carica (molto probabilmente nel mese di novembre 2014) e definirà un programma di lavoro per il 2015, nonché le priorità strategiche per il suo mandato quinquennale.
Potenziali candidati per la Presidenza della Commissione europea Gruppo Politico Leader politici e personalità di rilievo Jean-Claude Junker (LU): ha iniziato la sua attività professionale come avvocato ed è stato per ben 18 anni primo ministro del Lussemburgo dal 1995 al 2013. Nel giugno del 2004 rifiutò PARTITO nonostante la maggioranza dei voti la Presidenza della commissione POPOLARE europea e il 1 gennaio del 2005 diventò il primo Presidente EUROPEO permanente dell'Eurogruppo. Ruolo questo abbandonato nel 2012 perché stanco delle ingerenze franco-tedesche nella gestione della crisi. Donald Tusk (PL) Enda Kenny (IE) Martin Schulz (DE): è stato presidente del gruppo parlamentare PARTITO SOCIAL dell'alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici presso il DEMOCRATICO Parlamento europeo e il 17 gennaio 2012 è stato eletto presidente del Parlamento Europeo. • Helle Thorning-Schmidt (DK) • Jose-Luis Zapatero (ES) Guy Verhofstadt (BE): candidato dell'ALDE (alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa) alla presidenza della ALDE (Area Commissione europa è un politico Belga di orientamento liberale Liberale) democratico; è stato Primo ministro del Belgio dal 1999 al 2008. Ska Keller (DE): è la candidata dei Verdi alla presidenza della commissione europea. È l'unica donna candidata. Ska keller è nata nel 1981 in quella che allora era la Germania Est a Brandeburgo. È VERDI entrata a far parte del parlamento europeo nelle elezioni del 2009 con il partito Alleanza 90 I Verdi. Alexis Tsipras (EL): Laureatosi in ingegneria, entra in politica avviene nel 1990 nel movimento dei giovani comunisti ellenici. SINISTRA EUROPEA Diviene Segretario dell'area giovanile del Partito della sinistra radicale chiamato Synaspismos. Il 15 dicembre 2013 diviene ufficialmente candidato per la presidenza del Consiglio Europeo.
6. I cambiamenti chiave in seno alla Consiglio Europeo La nomina della Commissione sarà seguita dalla nomina del Presidente del Consiglio europeo. Con il trattato di Lisbona, adottato nel 2009 la funzione di presidente del Consiglio europeo è diventata permanente e a tempo pieno. In precedenza, l'incarico di capo del Consiglio europeo non era ufficiale, in quanto al momento della sua creazione, nel 1975, il Consiglio europeo era stato istituito come organo informale. Tale incarico era ricoperto dal capo di Stato o di governo dello Stato membro che esercitava in quel momento la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea. La presidenza era assunta a rotazione ogni sei mesi dagli Stati membri. Il Presidente è nominato a maggioranza qualificata dei membri del Consiglio europeo, per un periodo di due anni e mezzo ed è rinnovabile soltanto per una volta. La nomina del Presidente dovrebbe avvenire tra il mese di novembre e dicembre 2014. Il Parlamento europeo deve poi votare l'approvazione della Commissione nel suo insieme. Come accennato, il Presidente della Consiglio europeo non è il Presidente dell'UE: semplicemente presiede l’Istituzione politica per eccellenza dell’Unione, composta dei Capi di Stato o di governo dei Paesi Membri. Ai sensi dell'articolo 15, paragrafo 6 del trattato sull'Unione europea, il Presidente del Consiglio europeo: presiede e anima i lavori del Consiglio europeo; assicura la preparazione e la continuità dei lavori del Consiglio europeo, in cooperazione con il presidente della Commissione e in base ai lavori del Consiglio "Affari generali"; si adopera per facilitare la coesione e il consenso in seno al Consiglio europeo; presenta al Parlamento europeo una relazione dopo ciascuna delle riunioni del Consiglio europeo. Assicura inoltre, al suo livello e in tale veste, la rappresentanza esterna dell'Unione per le materie relative alla politica estera e di sicurezza comune, fatte salve le attribuzioni dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Durante il mandato di presidente non può esercitare un mandato nazionale.
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