Letture per l'estate 2021 - Auser Lombardia
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1 Letture per l’estate 2021 Proposte di Gianfranco Pozzi A voce alta - Bernhard Schlink - ed. Garzanti -1995 Mi fa piacere segnalare il romanzo di uno scrittore tedesco contemporaneo, Bernhard Schlink, nato nel 1944 nella Germania Ovest, attualmente attivo fra Berlino e New York. Questo romanzo, apparso nel 1995, fu presto tradotto in oltre 50 lingue, tra cui l‟italiano per l‟editore Garzanti nel 1996 (reperibile tuttora nella collana Garzanti Elefanti Bestseller nella traduzione di Rolando Zorzi).Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali conferendo allo scrittore fama mondiale. Ne ha realizzata una versione cinematografica il regista Stephen Daldry dal titolo “The Reader”. Il titolo originale del romanzo è infatti “Der Vorleser”, reso in italiano con l‟espressione “A voce alta”, in mancanza di un termine specifico che indichi colui che legge non per sé ma, a vivavoce, per altri. Da questo insolito rito si dipana in effetti l‟intera vicenda narrata.
2 Dall‟edizione tedesca riporto l‟invito alla lettura, premettendo che i protagonisti sono due: una donna sulla trentina e un adolescente liceale. “Lei è irritabile, misteriosa e molto più anziana di lui ... e diventa la sua prima passione amorosa. Lei custodisce disperatamente un segreto. Un giorno sparisce, senza lasciare traccia. Solo anni dopo lui torna a rivederla. E’ quasi un’indagine criminologica condotta su un amore strano e su un passato opprimente.”. Il tutto narrato in uno stile improntato a un linguaggio scarno, vivo, che sa scandagliare a fondo l‟animo umano. Per chi volesse conoscere più in dettaglio la trama, eccone una breve presentazione. La vicenda inizia banalmente: un incontro casuale fra un giovane liceale e una donna sulla trentina che si trova a soccorrere il ragazzo sul portone della casa dove abita. La successiva visita di riconoscenza del giovane avvia una frequentazione assidua, che instaura fra i due uno strano piacere reciproco: rispettivamente alla lettura appassionata per l‟uno e all‟ascolto silenzioso per l‟altra. Ma non solo; fra i due nasce un innocente rapporto d‟amore, intenso e appassionato: la donna lo prova su di sé e lo fa scoprire al giovane adolescente. Le letture insistite, che danno vita ai brani più entusiasmanti dei classici della letteratura tedesca, si alternano a passeggiate a due in bicicletta attraverso il mondo e la vita delle campagne che vanno risorgendo dalle ferite della guerra recente. I due protagonisti vivono una stagione emozionante, un amore struggente che, per ragioni inespresse, viene a finire con la sparizione improvvisa e misteriosa della donna, provando dolorosa-mente il giovane. Si rivedranno alcuni anni dopo, inaspettatamente: lui uomo con famiglia, lei coinvolta in uno dei processi riparatori dei crimini nazisti. Sarà un incontro a distanza, senza contatto personale, che riavvierà, per espresso desiderio della donna, la pratica di lettura, condotta ora attraverso registrazioni su nastri per il lettore di cassette. Per la donna l‟ascolto non sarà solo di elevazione spirituale come all‟inizio, ma spunto per elaborare a poco a poco una tecnica ingegnosa di apprendimento di ciò che lei ancora non sa: una funzione che le manca e le procura da sempre un senso opprimente di silenziosa vergogna. La vicenda finisce lasciando scoprire il mistero del tanto ossessivo bisogno di ascolto della protagonista, uscita di scena per l‟ultima definitiva volta, sempre in silenzio. Un gesto normale, quasi ovvio e privo d‟ogni intento celebrativo, conclude il romanzo confermando la forza virtuosa della dignità umana che, pur muta, sa espiare e riscattare ogni senso di colpa.
3 Romeo e Giulietta nel villaggio- Gottfried Keller- ed. SE o Marsilio Per chi ama i ritmi pacati e densi del narrare, l‟evocazione di tempi e luoghi dove genti e natura parlavano ancora schiette all‟anima, pur se calate nella cruda e fredda realtà, mi sentirei di proporre un “gioiello” della novellistica ottocentesca tedesca: “Romeo e Giulietta nel villaggio“ (Romeo und Julia aufdem Dorfe) del grande scrittore zurighese Gottfried Keller (1819-1890), estratta dalla raccolta di novelle “La gente di Seldwyla”. Da un tragico fatto di cronaca locale, letto casualmente, l‟Autore sa far nascere, con bonario,acuto realismo e tanta poesia,una narrazione parallela a quella del celebre dramma shakespeariano;la rivive con sobrietà semplice e genuina, anche aspra a tratti, ambientandola nel paesaggio agreste svizzero, fra laboriosità campestre e paesana, nel nitore di aria e cielo che si riversa ampio su un mondo fatto di villaggi, campi, boschi e acque, il tutto come vigilato a distanza, nell‟imperturbabilità, dal profilo delle alte vette innevate. Intuibile la trama, tutto originale il suo svolgimento, che porta a riflettere sul male indotto dall‟esclusione. Se non fosse una contraddizione in termini, mi verrebbe da definire questa novella un “idillio tragico”, avendo, secondo me, parte ad ambo i generi. Segnalo due edizioni: quella del 1992, nella collana SE, con la magistrale traduzione di Lavinia Mazzucchetti, uno scritto di Robert Walser e la postfazione di Karl Wagner. quella del 2007, negli ELFI della Letteratura Universale Marsilio, con testo originale a fronte e la traduzione moderna di Anna Rosa Azzone Zweifel, arricchita di un‟ampia,profonda e originale interpretazione della stessa traduttrice. Per chi poi si “innamorasse” di Keller novelliere, segnalo l‟edizione di TUTTE LE NOVELLE nel volume economico de GLI ADELPHI del 2013, con questa invitante presentazione di Claudio Magris "Più ancora che nei romanzi, Keller si rivelò artista di prima grandezza nei racconti, che ora hanno visto la luce in Italia in una splendida e completa raccolta pubblicata dalla casa editrice Adelphi. Novelle ricche di humour, di invenzione fantastica, di grazia fiabesca e di acutezza realistica ... In queste novelle palpita la dimensione più alta, più aperta della narrativa tedesca di quegli anni." Segnalo, per curiosità, pure la versione operistica in inglese, basata sulla novella kelleriana, del compositore FrederickDelius (1862-1934) su incisione ARGO (2 CD - 1990) con l‟Orchestra Sinfonica della Radio Austriaca (ORF) diretta da Sir Charles Mackerras.
4 Proposte di Santina Pitrone L'interprete dei malanni - Jhumpa Lahiri- ed Guanda- 2020 opera di una giovane scrittrice statunitense di origine indiana, nata da genitori bengalesi, oggi vive a Roma. Il libro è una raccolta di racconti, pubblicato nel1999, che evidenziano il bisogno di riconoscersi nel mondo globalizzato in cui si vive con la propria cultura. La città dei vivi - Nicola Lagioia - ed Einaudi -2020 Il romanzo, pur raccontando una storia di violenze, è soprattutto una meditazione sul male, che affascina per la sospensione emotiva che presenta in ogni pagina, fatta di dialoghi spezzati, di crude riflessioni sull'animo umano.... Proposte di Maria Teresa Martucelli Borgo sud - Donatella Di Pietrantonio - ed. Einaudi - 2020 Donatella Di Pietrantonio, in questo romanzo, ripropone le figure principali dell‟Arminuta e, con una scrittura incisiva e graffiante,mette a fuoco il rapporto intenso e conflittuale delle due sorelle ormai adulte,due figure profondamente diverse, cariche di slanci e di errori, con differenti scelte e stili di vita. L‟irruenza vitale di Adriana, capace di guardare in faccia anche la realtà più scomoda, crea scompiglio nella vita ordinata e metodica della sorella maggiore. E‟ una storia intensa e intima che fa emergere gli aspetti più nascosti e profondi dei sentimenti umani. La ricamatrice di Winchester - Tracy Chevalier - ed. Neri Pozza - 2015 Protagonista di questo romanzo è una giovane donna che deve lottare contro i pregiudizi sociali della sua epoca. Uno spaccato dell‟Inghilterra degli anni trenta fa da sfondo ad una storia che si svolge a Winchester in un‟istituzione molto nota, conosciuta come “Associazione delle ricamatrici della Cattedrale”. La difficile arte del ricamo si intreccia con le vicende amorose, le esperienze lavorativee i rapporti sociali della protagonista. La storia è narrata con grande competenza, con ricerche storiche documentate e con uno stile fluido e coinvolgente.Grande pregio di questo libro è la capacità dell‟autrice di rendere attraenti le vicende quotidiane della vita semplice di persone comuni. Anna - Niccolò Ammaniti - ed. Einaudi - 2015 In questo romanzo, scritto nel 2015, l‟autore prefigura una pandemia che colpisce tutti gli adulti e risparmia i bambini vittime però di una situazione incontrollabile e di una natura selvaggia. Anna protagonista quattordicenne è costretta a
5 diventare adulta, saltando le normali tappe della pubertà e dell‟adolescenza, per prendersi cura del fratello minore aiutata,in questo difficile compito,dalle indicazioni che la madre le ha lasciato in un quaderno. In uno scenario crudele e visionario ma anche lucido e poetico, la storia raccontata mette in evidenza le pulsioni di un‟infanzia negata e invita il lettore a riflettere sul significato della vita e sull‟importanza della memoria. Donne dell’anima mia- Isabel Alliende - ed. Feltrinelli - 2020 Isabel Alliende,partendo dalla vivacità dell‟infanzia fino alla consapevolezza dell‟età matura, illustra le tappe del proprio cammino per spiegare le motivazioni del suo femminismo. Con grande leggerezza e altrettanta ironia, attraverso il ricordo delle proprie esperienze nei diversi periodi della vita e attraverso ritratti delle figure femminili importanti per la sua formazione, prende in considerazione anche i grandi temi dell‟ingiustizia e della violenza. Il libro, scritto in modo scorrevole, offre una lettura gradevole ed è un vero inno alla forza della donna. Proposte di Maria Giovanna Arnaboldi I diavoli sono qui –Louise Penny - ed Einaudi Stile libero - 2021 Armand Gamache, capo della Sûreté del Québec, è in trasferta a Parigi per una vacanza che lo avvicina ai due figli residenti in Francia. Ma nella Ville Lumière si nascondono insidiosi diavoli, che si intrecciano al passato di Gamache: da ragazzino, rimasto presto orfano di entrambi i genitori, egli trascorreva le sue vacanze estive proprio nella capitale francese. Dopo una cena di famiglia, mentre il poliziotto e i suoi familiari stanno passeggiando tutti insieme, il miliardario Stephen Horowitz, padrino di Armand, viene investito da un furgone. Un incidente? No. A Gamache appare chiaro sin da subito che è stato un tentativo di omicidio. Ma di chi potrà fidarsi il detective canadese durante la sua indagine fuori sede ? In un romanzo corale, dove insieme all‟approfondimento dell‟indagine si sviscerano i rapporti familiari (soprattutto quello tra padre-figlio) Louise Penny ci tiene avvinti alle pagine fino alla fine, dimostrandosi una vera maestra nell‟indagare ciò che si cela nelle pieghe dell‟animo umano. E chi conosce e ama Parigi potrà apprezzare la rivisitazione di luoghi simbolo e i richiami alla grande cultura della capitale di Francia. La serie che vede come protagonista l‟ispettore Armand Gamache, premiata da un grande successo di pubblico e di critica, è composta da una serie di romanzi ( purtroppo non tutti ancora tradotti in italiano) che consiglio di leggere in
6 rigoroso ordine cronologico per poter apprezzare l‟evoluzione nel tempo dei personaggi ricorrenti. Flora - Alessandro Robecchi - ed Sellerio -2021 La Milano afosa di luglio fa da sfondo alla nuova avventura di Carlo Monterossi, inventore pentito del programma TV trash Crazy Love. E‟ stata rapita Flora De Pisis, regina indiscussa della TV del dolore, popolarissima e amatissima regina del talk show televisivo nazional-popolare che fa il massimo degli ascolti in Italia. A Carlo Monterossi e ai suoi più fidati amici/collaboratori viene affidata dal capo supremo della TV commerciale un‟indagine riservatissima, per scoprire il perché del sequestro, nel tentativo di tenere segreta tutta la vicenda. La storia del sequestro s‟intreccia misteriosamente alla vita di un poeta francese, surrealista e resistente ai tempi del secondo conflitto mondiale, Robert Desnos. Troveranno il cinismo della regina televisiva del dolore e “il piano bellissimo, oltre le stelle” ideato dal grande poeta surrealista un punto d‟incontro? Come sugli alberi le foglie - Gianni Biondillo - ed. Guanda 2018 Gianni Biondillo, in un romanzo corale, ci racconta la breve vita del nostro illustre concittadino Antonio Sant‟Elia, giovane architetto di talento che ci ha lasciato numerosi disegni che tratteggiano “la città futura”, disegni tanto innovativi da influenzare l‟immaginario dell‟intero Novecento. Con lui scopriamo una generazione di ragazzi, cresciuta all‟inizio del secolo scorso nelle aule dell‟Accademia di Brera, che volle rivoluzionare l‟arte. Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo. Seguivano le idee avanguardiste del più anziano tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, l‟inventore del futurismo. Erano sinceri interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo e partirono senza indugio per il fronte . Molti di loro non tornarono, fra questi Sant‟Elia. “ Stanotte si dorme a Trieste o in Paradiso tra gli eroi ” sta inciso sul monumento ai Caduti del lungolago di Como, progettato da Antonio Terragni e ispirato ai disegni di Sant‟Elia. E‟ l‟incitamento che il giovane architetto comasco rivolse ai suoi soldati prima dell‟impresa in cui trovò la morte, a soli 28 anni, la notte del 10 ottobre 1916, nella trincea Quota 85, vicino a Monfalcone. Gianni Biondillo narra in modo avvincente i sogni e le speranze di questi giovani italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li portò sul campo di battaglia a cercare la bella morte. Finirono invece per scoprire gli innumerevoli orrori della guerra.
7 Proposte di Corrada Salemi L'inverno dei Leoni - Stefania Auci - ed Nord 2021 Dopo il grande successo del primo libro I Leoni di Sicilia continua la saga di una delle famiglie diventata dal niente fra le più potenti di Europa:I Florio. Viene tracciata la parabola di una famiglia al centro della vita economica e culturale europea, che alla fine, perde tutto. Come è' potuto succedere? La storia dei Florio non si esaurisce nelle „cose‟ – nelle navi, nelle tonnare e nei palazzi acquistati, nei favolosi gioielli di donna Franca, nelle rombanti automobili di Vincenzo – ma vive soprattutto nella passione che lega, nel bene e nel male, tutti loro. Perché tutti i Florio – nessuno escluso – combattono, soffrono, gioiscono, sperano e si disperano… per amore. Per un amore che prende ogni forma possibile: il fil rouge che lega la loro storia e che le da un afflato universale. Come dice un detto siciliano: L’amuri tutti dicinu ch’è amaru, ma tutti vuonnu vidiri s’è veru: „Tutti dicono che l‟amore è amaro, ma tutti vogliono provarlo‟…”. Il magico potere del riordino - Marie Kondo.- ed. Vallardi 2015 E' il metodo giapponese che aiuta nella riorganizzazione degli spazi domestici dandoci serenità. Nella filosofia Zen il riordino e' un rito che produce molteplici vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento al passato, valorizza le cose preziose. Marie Kondo ci aiuta a fare introspezione, ci invita a liberarci di tutto ciò che non ci ispira emozione e ci esorta a circondarci solo di cose che ci danno gioia. Suggerito a chi come me era accumulatrice di tutto: cose, pensieri e passioni. La felicità comincia dopo aver riordinato. Proposte di Stella Lanza Alan Bradley : la serie dedicata a Flavia de Luce- ed. Sellerio Titoli principali: Delitto nel campo di cetrioli, La morte non è cosa per ragazzine, Aringhe rosse senza mostarda, ecc., ma ce ne sono diversi altri e si possono leggere anche non in ordine strettamente cronologico. L‟autore è canadese e i romanzi sono stati scritti e pubblicati di recente, ma le storie sono ambientate nell‟Inghilterra degli anni „50 e la protagonista è una “enfant terrible” di quelle che nessun insegnante vorrebbe mai avere in classe. Pur saccente e petulante, Flavia ha un grandissimo intuito e un‟eccellente conoscenza della chimica. Possiamo quindi considerarla una sorta di Sherlock Holmes in gonnella e (probabilmente) calzette corte. Storie impreviste - Roald Dahl – ed. TEA L‟autore è più che altro conosciuto per i suoi romanzi per ragazzi, ma questa raccolta di racconti, a volte decisamente “noir” e a volte semplicemente ironici, è
8 destinata a lettori adulti. Ciascuna storia è narrata in modo gradevole e ironico ed è caratterizzata da un colpo di scena finale che rivela una realtà diversa dalle apparenze. Ilaria Tuti : la serie Teresa Battaglia – ed. Longanesi Titoli: La ragazza dagli occhi di carta, Fiori sopra l'inferno, Ninfa dormiente, Luce della notte, Figlia della cenere. Sono tutte storie poliziesche, ma con una commissaria dalle caratteristiche molto insolite. L‟indagine psicologica, l‟ambientazione (le montagne del Friuli) e gli approfondimenti storici rendono questi romanzi particolarmente coinvolgenti. Proposta di Rosa De Rosa Quello che non ti dicono - Mario Calabresi - Mondadori, 2020 Mario Calabresi ritorna, da giornalista, ad indagare, su richiesta di una figlia, sui difficili anni settanta, quelli segnati dal terrorismo che cominciava a insanguinare l‟Italia. Marta Saronio vuole conoscere la storia di suo padre Carlo, giovane e brillante ingegnere figlio di una facoltosa famiglia lombarda, rapito a Milano la sera del 15 aprile del 1975 e ucciso, forse la notte stessa, da giovani militanti di estrema sinistra, suoi amici che in tante occasioni aveva aiutato anche economicamente. Nonostante il riscatto pagato, Carlo non fu restituito alla famiglia e il suo corpo ritrovato solo nell‟ottobre del 1978 su segnalazione di un pentito. Era stato sepolto nell‟alveo di un canale lungo la strada tra Vimodrone e Segrate: erano trascorsi più di tre anni dal rapimento. “Quello che non ti dicono” è la ricostruzione della breve e intensa vita di Carlo Saronio, fatta di verità, dolori, silenzi, rimozioni e amore che l‟autore consegna, a Marta, la figlia nata 8 mesi dopo la morte del padre. Ma è anche un doloroso viaggio nella Milano degli anni „70 viaggio che Mario Calabresi aveva già intrapreso da figlio nel commovente romanzo “Spingendo la notte più in là “ del 2007. “Quello che non ti dicono”, mi è piaciuto per una questione di equilibrio. Impossibile dimenticare la terribile esperienza personale dell‟autore e quindi colpisce la lucidità e qualche volta anche la serenità con la quale attraversa quegli anni. È molto interessante constatare come la memoria di avvenimenti ormai lontani non sia qualcosa di acquisito ma evolve suggerendo nuove interpretazioni, nuovi atteggiamenti, nuovi giudizi rinnovando dolore nonostante il tempo trascorso.
9 Proposte di Gerarda Veneroso L’Arminuta - Donatella Di Pietrantonio - ed. Einaudi 2019 L‟autrice è riuscita in questo breve testo a rendere viva e pulsante una storia di dolore e di mancanze, usando un linguaggio crudo e mai banale. La vita di una ragazzina di tredici anni viene stravolta senza che lei che comprenda le ragioni. Ma dovunque,anche nelle situazioni peggiori, c‟è del buono che aiuta a sopravvivere. In questo caso una sorella sconosciuta, rude, ma capace di affetto incondizionato. Mi è piaciuto perché alla fine della lettura, che scorre veloce e avida di sapere cos‟altro succederà ancora a questa ragazzina così provata, rimane comunque una sensazione di forza e di possibilità di farcela. La protagonista dovrà continuamente cambiare registro e ridisegnare la mappa del suo futuro. Transiti d’infanzia nell’oscurità - Francesco Caggio - Ed. Homeless Book, 2020. È un libro insolito. L‟autore, con una sensibilità che emoziona, riscrive / commenta libri di altri autori con un linguaggio colto e raffinato, ma al tempo stesso forte,atavico, di vita e di morte. Ne derivano storie nuove, diverse, profondissime e appassionate. Mi è piaciuto perché: l‟autore prende in mano il mondo dell‟infanzia e ne fa l‟infanzia del mondo, dove ognuno di noi trova un pezzo di sé, nascosto, dimenticato,rimosso e lo tiene delicatamente tra le dita, come cosa preziosa. E inoltre, dopo aver letto questo libro, viene voglia di comprare i dieci libri da cui ha tratto le storie. Proposte di Donatella Brenna Un’amicizia - Silvia Avallone -ed. Rizzoli -2020 Un‟amicizia è un romanzo che affascina perché ci fa compiere due viaggi: quello all‟interno di un rapporto di affetto e quello attraverso un ventennio, l‟ultimo, che ha visto la tecnologia progredire cambiando definitivamente le nostre vite. E‟ un romanzo che conquista, facendo leva sulla curiosità del lettore, che si chiede cosa è successo fra Elisa e Beatrice, le protagoniste di questa storia.
10 Chiedi alla notte - Antonella Boralevi- ed. Baldini e Castoldi -2019 Thriller ambientato a Venezia. E‟ la serata di gala della mostra del cinema e Vivi Wilson è l‟attrice protagonista del film di apertura. Ma nell‟aria vibra una nota di inquietudine e di ansia che accompagnerà le pagine del libro fino a scoprire la verità. Ci si tuffa in un‟atmosfera quasi irreale con una società classista, fatta di nobili e di umili lavoratori, che lascia il lettore avvinto e curioso di trovare il bandolo della matassa. Proposte di Maria Teresa Benincasa Terra alta - Javier Cercas- edizioni Guanda -2020 Consiglio la lettura di questo avvincente romanzo, dalla forma narrativa asciutta e piena di ritmo, per le diverse chiavi di lettura che lo rendono coinvolgente: -possiede l‟ossatura del thriller; il massacro dei coniugi Adell, industriali molto in vista nella Terra Alta, zona della Catalogna, dà l‟avvio all‟intreccio narrativo molto incalzante, -c‟è anche il lento dipanarsi del passato ingombrante del protagonista Melchor, il poliziotto chiamato a risolvere il caso. Melchor, prima di entrare nel corpo di polizia, ha alle spalle una vita di criminalità e prigionia, ma è stato anche un eroe involontario per aver contribuito all‟uccisione di quattro terroristi nell‟attentato di Barcellona nell‟agosto 2017, Il percorso interiore del protagonista alle prese con un mondo violento, lo porterà a fare i conti con la propria morale e col concetto di giustizia. Melchor ha una “bussola” per orientarsi nella realtà: “I miserabili” di Victor Hugo; è infatti nell‟eroe Jean Valjean, ma anche nel cattivo Javert, che il poliziotto si riconosce sdoppiato nella sua natura di ex malvivente e di uomo rispettoso della legge. Enea, lo straniero-Le origini di Roma- Giulio Guidorizzi- edizioni Einaudi- 2020 L‟autore si immerge nei versi di Virgilio e interpretandoli, con lo sguardo attento del classicista, li trasforma in una narrazione rinnovandone la forza senza tempo. La vicenda di Enea viene inquadrata attraverso la sua condizione di straniero e di sradicato; un profugo, costretto a ricominciare tutto daccapo, tenendo salde alcune certezze. Anchise, il padre simbolo della sua stirpe che rappresenta l‟identità e la memoria di una comunità; Ascanio,l‟emblema del futuro; i Penati, gli dei protettori della famiglia e di generazioni.
11 Quando i Troiani, dopo tanto peregrinare, approdano finalmente in territorio laziale, popolato da contadini e allevatori, non ricevono entusiastica ospitalità perché vengono percepiti dai Latini come stranieri invasori. Ma infine due genti divengono una e qui risiedono la potenza del mito e la sua attualità. Un’Odissea. Un padre, un figlio e un’epopea - Daniel Mendelsohn- edizioni Einaudi-2018 “Un‟Odissea” è un viaggio epico nell‟essere genitori ed essere figli, nella passione per l‟insegnamento e per le infinite sfaccettature di senso della grande letteratura. “Sento di non aver mai davvero conosciuto mio padre finchè non ho cominciato a leggere seriamente i classici”. Passaggio significativo e chiave di lettura di questo bel romanzo, che riesce ad armonizzare con maestria l‟immortale epica di Omero con una vicenda autobiografica contemporanea dell‟America dei nostri giorni. L‟autore, studioso del mondo classico, racconta il suo delicato rapporto col padre Jay ormai ottuagenario, che per molti aspetti rappresenta ancora un mistero per il figlio. Il seminario sull‟Odissea che Mendelsohn tiene all‟Università a cui partecipa anche il padre, curioso della letteratura classica, e la successiva crociera a tema sulla via di Itaca, costituiranno un percorso di vita affascinante e una scoperta del padre inaspettata. Proposte di Maria Rita Molteni Il canto di Calliope - Natalie Haynes - Sonzogno 2019 Una toccante e sorprendente rivisitazione del mondo dei poemi omerici. Calliope, la Musa della poesia epica, affida al vecchio cantore Omero il compito di raccontare queste storie di lutti e guerre non parlando dei guerrieri e degli eroi dell‟una e l‟altra parte, ma dando voce e poesia al mondo delle donne che quella guerra l‟hanno vissuta e sofferta e che ora, dopo la caduta di Troia, devono vivere la dura condizione di chi sopravviverà, ciascuna con destini ed esiti diversi, affrontando l‟aspro e misterioso cammino dell‟incertezza, dell‟umiliazione e della dolorosa elaborazione del lutto. Calliope ha la sapienza di chi ha incontrato tante volte la guerra nell‟ispirazione dei poeti dai quali è stata più volte nei secoli invocata. E‟ lei in questa narrazione a guidare l‟aedo in una diversa comprensione: “Vorrei allungare la mano e carezzargli i capelli, e dirgli che tutto andrà bene. Ma non sarebbe la verità. Chi potrebbe mai dire una cosa del genere della guerra? Si aspettava qualcosa di diverso da me, suppongo. La mia stessa esistenza dipende dalla guerra. Ma ciò fa sì che io abbia bisogno di capirla. E se vuole scriverne, dovrà capirla anche il poeta. Sta imparando che da ogni guerra i vincitori possono uscire distrutti quanto i vinti. Hanno ancora la vita, ma hanno rinunciato a
12 tutto il resto per conservarla. Sacrificano quello che non si rendono nemmeno conto di possedere finché non la perdono . e quindi l’uomo che vince la guerra solo raramente sopravvive alla pace. Forse il poeta non vuole imparare questa verità, ma vi sarà costretto”. Il libro è utilmente preceduto da una lista dei personaggi raggruppati secondo le diverse famiglie coinvolte e il loro grado di parentela: per i Greci, la casa degli Atridi con Agamennone, Menelao, Clitennestra, Ifigenia, Elena di Sparta, poi Elena di Troia, e tanti altri; poi la casa di Odisseeo, con Odisseo, Penelope, Telemaco…; poi la casa di Achille, con Achille, Peleo, Teti, Patroclo , Briseide, Neottolemo…. Per i Troiani, la casa di Priamo con Priamo, Ecabe/Ecuba, Polissena, Cassandra, Ettore, Andromaca, Creusa, Anchise… Infine le divinità: Calliope stessa, Zeus, Era, Afrodite, Atena… Il canto di Calliope è dedicato alle donne, sia alle greche che alle troiane: da Ecabe/Ecuba, altera e nobile, piena di dolore e rancore per tanti lutti ; a Cassandra che deve convivere con il terribile dono del potere profetico e con il dolore di non essere creduta, nemmeno da coloro che la amano, che è quindi condannata ad una vita di solitudine e che sola vede in anticipo la devastazione della sua famiglia e della città; Penelope, la sposa di Odisseo, che stenta a capire il marito che nel desiderio di visitare il regno dei morti per interrogare il veggente Tiresia ritarda ancora una volta il suo ritorno alla casa della petrosa Itaca; Penelope che attende da più di 10 anni il ritorno dell‟eroe e che lo ama anche vedendone i lati nascosti e le contraddizioni; Pentesilea, l‟amazzone che, disperata per la morte per mano sua in una gara con il tiro all‟arco della sorella Ippolita, si reca con le altre amazzoni alla mitica Troia per portar soccorso armato, nel progetto di uccidere o farsi uccidere ( entrambe le cose sono per lei desiderabili). Sarà Achille a toglierle la vita nel combattimento accorgendosi , solo dopo, di aver ucciso una donna. Tante donne evocate, simili e diverse nel loro destino, ci si fanno incontro nelle loro vicende antiche e nell‟incerto del loro futuro Canta Calliope alla fine del racconto e del libro: “Cantami, o Musa” ha detto, e io ho cantato. Ho cantato di eserciti e ho cantato di uomini. Ho cantato di dei e mostri, ho cantato di storie e menzogne. Ho cantato di morte e di vita, di gioie e di dolore. Ho cantato la vita dopo la morte. Ho cantato di chi è stato dimenticato, ignorato, non raccontato. Ho preso le vecchie storie e le ho rimescolate, finché le donne nascoste non sono apparse in piena luce. Le ho celebrate con il canto perché hanno aspettato fin troppo. Proprio come ho promesso a lui: questa non è mai stata la storia di una sola donna, o due. E’ stata la storia di tutte loro. Una guerra non ignora metà della gente di cui tocca metà delle vite. Quindi perché dovremmo ignorarla noi? (…)
13 La storia delle donne sarà raccontata, qualunque sia il tempo che ci vorrà. Io sono senza età, immortale: per me il tempo non ha importanza. Quello che importa è il racconto.” Il sussurro del mondo- Richard Powers- La nave di Teseo -2019 Una storia non convenzionale in una narrazione complessa e dilatata nelle sue 658 pagine. Un autore che ha grandi competenze scientifiche e intenso habitus umanistico. Un racconto attraversato da grande sensibilità ecologica che ci conduce a tentare di avvicinarci alla comprensione del linguaggio segreto delle piante e a porci interrogativi sul senso del nostro stare sul nostro pianeta e a imparare ad amarlo con cuore puro e consapevole. Una citazione da Ralph Waldo Emerson inizia a darci qualche chiave per entrare in questo “ sussurro del mondo”: “La più grande beatitudine offerta dai campi e dai boschi è la suggestione di un’occulta relazione tra l’uomo e la vegetazione. Non sono solo e sconosciuto. Essi mi mandano segnali e altrettanto faccio io. L’ondeggiare dei rami nella tempesta è nuovo e al tempo stesso antico per me. Mi sorprende e pure non è sconosciuto. L’effetto che produce è quello di un più nobile pensiero o di una più elevata emozione che mi raggiunse nel momento in cui ero convinto di pensare esattamente o di operare rettamente” Per la lunghezza e la complessità del lungo racconto, mi limito a dare solo qualche cenno del dipanarsi della storia e delle storie che non restituisce tutti gli avvenimenti e i percorsi personali e collettivi dei protagonisti. A somiglianza di una pianta, i 9 personaggi del libro danno vita ad una trama che si configura come un grande albero, dalle radici, al tronco, alla chioma fino a ritornare ai semi e da loro ripartire. Personaggi con personalità e vicende diverse, ma dove tutti sono accumunati da un riferimento ad un albero che rientra nella loro storia personale. Nel capitolo intitolato “Tronco” ci confermano le loro affinità ideali; si ritrovano a portare avanti, fino a pagarne anche tragicamente le conseguenze, un impegno a difesa di un mondo a rischio di estinzione, procedendo anche a contrastare gli interessi e le sopraffazioni di società e organizzazioni che disboscano forsennatamente antiche foreste secolari. Tutti sono tratteggiati con acutezza, vivono una vita propria a cominciare da Patricia, Patty-la Pianta, che dovrà soffrire a lungo per la sua intuizione che suscita negli ambienti scientifici scetticismo e derisione: le piante comunicano fra loro tramite un codice segreto: “ Patricia Westford è la prima creatura nell’avventura della vita ad aver mai intravisto questo segreto. La vita sta parlando tra sé,e lei ha origliato. Ora è libera di scoprire qualunque cosa”. Sempre lei si inoltrerà nella ricerca fidandosi della sua capacità amorosa di osservare e comprendere. L‟invito tra le tante pagine del libro è che tutti noi impariamo quest‟arte che ci può portare ad un‟autentica cultura di cura.
14 Longbourn House - Jo Baker - Einaudi Super Et - 2014 Sono stata attratta da questo libro per la vicinanza al mondo dei romanzi di Jane Austen. In effetti ai personaggi di “Orgoglio e pregiudizio”si fa riferimento; ad ogni inizio di capitolo compare la breve citazione di un brano da un capitolo del capolavoro austeniano che in qualche modo si collega alla vicenda. Il tempo del racconto di Jo Baker è lo stesso di quello di “Orgoglio e pregiudizio. Longbourn House è il nome della proprietà della famiglia Bennet nel romanzo di Jane Austen e a Longbourn è anche ambientato questo romanzo. Qui però il focus è dedicato non al mondo “di sopra”, ai suoi riti mondani, alle carrozze, ai balli, alle vicende dei signori Bennet e delle loro figliole, ma al mondo “di sotto”, alla cucina e agli altri ambienti in cui vive la servitù. Una vita difficile, gravata da tanti compiti, che viene ignorata da chi delle loro cure e ansie non sa, o meglio non se ne avvede. La servitù, dalle prime luci dell‟alba al far della sera, e spesso anche della notte, si occupa dei bisogni, spesso dei capricci, e comunque delle tante necessità e richieste della signora Bennet, del marito, delle sue cinque figlie. A render conto di quanto questo richieda tanto lavoro e tanta fatica basta la descrizione della giornata dedicata al bucato che dalle quattro e mezzo del mattino si snoda dai tempi e dalle azioni dedicate ad azionare la leva della pompa per l‟acqua, a riempire i secchi, fissarli al bilanciere , trasportarli barcollando e iniziare a insaponare, strofinare, risciacquare, stendere vestiti e biancheria dei signori del piano “di sopra” Sono illuminanti a riguardo i pensieri all‟alba di Sarah, la dolce e deliziosa prima cameriera della casa, che spesso si rifugia nei sogni di una vita diversa, in altri luoghi, lontani dalla sua quotidianità: “Sopra le colline a est il blu del cielo stava schiarendo. Mentre guardava in su, le mani rincantucciate sotto le ascelle, il respiro che annuvolava l’aria, Sarah pensava ai paesi selvaggi oltre l’orizzonte dov’era già luce piena e a come, anche quando la sua giornata fosse finita, il sole avrebbe continuato a splendere su altri luoghi,sulle Barbados, su Antigua e sulla Giamaica, dove gli uomini neri lavoravano mezzi nudi, e sulle Americhe, dove gli indiani i vestiti non li avevano, e dove di conseguenza di bucato se ne faceva pochissimo, e a come un giorno sarebbe andata laggiù e non avrebbe mai più dovuto lavare la biancheria intima di altre persone”. Accanto a lei altri personaggi che ruotano con storie e attività diverse: Mrs Hill, la governate e cuoca, di grande buon senso e fine capacità di leggere i comportamenti della padrona della casa e che nasconde nel cuore un doloroso segreto; la signora Bennet, il marito di lei, le figlie e gli ospiti che spesso si succedono impegnando la signora Hill in pranzi e cene; Mr Hill, suo consorte, che sembra un personaggio opaco ma che nel passato aveva dato prova di grande generosità verso la moglie; la piccola Polly , senza una famiglia alle spalle, sempre desiderosa di giochi e attratta dalle persone “di sopra”, a partire da Wickam , l‟affascinante e subdolo ospite frequente della famiglia Bennet. Altro personaggio interessante è James, il valletto, di cui Sarah inizialmente diffida per il suo comportamento riservato e il misterioso passato, ma che l‟attrae e di cui si
15 innamora, e che dovrà allontanarsi da Longbourn : Sarah abbandonerà la casa per cercarlo. La storia , nella sua apparente semplicità nasconde molti misteri che si svelano man mano al lettore. Il paragone con “Orgoglio e pregiudizio” rischia di non cogliere alcune qualità di Longbourn House; i due romanzi non sono comparabili per bellezza e profondità: Il racconto di Jo Baker è comunque una piacevole lettura dove diventa interessante scoprire che in ciascuna persona, anche apparentemente semplice e modesta, si nasconde una propria vita interiore fatta di pensieri, attese, emozioni, delusioni, sogni. . .
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