Letture per l'estate 2021 - Auser Lombardia

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Letture per l'estate 2021 - Auser Lombardia
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               Letture per l’estate 2021

Proposte di Gianfranco Pozzi
A voce alta - Bernhard Schlink - ed. Garzanti -1995

Mi fa piacere segnalare il romanzo di uno scrittore tedesco contemporaneo,
Bernhard Schlink, nato nel 1944 nella Germania Ovest, attualmente attivo fra
Berlino e New York. Questo romanzo, apparso nel 1995, fu presto tradotto in
oltre 50 lingue, tra cui l‟italiano per l‟editore Garzanti nel 1996 (reperibile tuttora
nella collana Garzanti Elefanti Bestseller nella traduzione di Rolando Zorzi).Ha
ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali conferendo allo scrittore fama
mondiale. Ne ha realizzata una versione cinematografica il regista Stephen
Daldry dal titolo “The Reader”.

Il titolo originale del romanzo è infatti “Der Vorleser”, reso in italiano con
l‟espressione “A voce alta”, in mancanza di un termine specifico che indichi colui
che legge non per sé ma, a vivavoce, per altri. Da questo insolito rito si dipana in
effetti l‟intera vicenda narrata.
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Dall‟edizione tedesca riporto l‟invito alla lettura, premettendo che i protagonisti
sono due: una donna sulla trentina e un adolescente liceale. “Lei è irritabile,
misteriosa e molto più anziana di lui ... e diventa la sua prima passione amorosa.
Lei custodisce disperatamente un segreto. Un giorno sparisce, senza lasciare
traccia. Solo anni dopo lui torna a rivederla. E’ quasi un’indagine criminologica
condotta su un amore strano e su un passato opprimente.”. Il tutto narrato in uno
stile improntato a un linguaggio scarno, vivo, che sa scandagliare a fondo l‟animo
umano.

Per chi volesse conoscere più in dettaglio la trama, eccone una breve
presentazione.

La vicenda inizia banalmente: un incontro casuale fra un giovane liceale e una
donna sulla trentina che si trova a soccorrere il ragazzo sul portone della casa
dove abita. La successiva visita di riconoscenza          del giovane avvia una
frequentazione assidua, che instaura fra i due uno strano piacere reciproco:
rispettivamente alla lettura appassionata per l‟uno e all‟ascolto silenzioso per
l‟altra. Ma non solo; fra i due nasce un innocente rapporto d‟amore, intenso e
appassionato: la donna lo prova su di sé e lo fa scoprire al giovane adolescente.
Le letture insistite, che danno vita ai brani più entusiasmanti dei classici della
letteratura tedesca, si alternano a passeggiate a due in bicicletta attraverso il
mondo e la vita delle campagne che vanno risorgendo dalle ferite della guerra
recente. I due protagonisti vivono una stagione emozionante, un amore
struggente che, per ragioni inespresse, viene a finire con la sparizione improvvisa
e misteriosa della donna, provando dolorosa-mente il giovane.

Si rivedranno alcuni anni dopo, inaspettatamente: lui uomo con famiglia, lei
coinvolta in uno dei processi riparatori dei crimini nazisti. Sarà un incontro a
distanza, senza contatto personale, che riavvierà, per espresso desiderio della
donna, la pratica di lettura, condotta ora attraverso registrazioni su nastri per il
lettore di cassette. Per la donna l‟ascolto non sarà solo di elevazione spirituale
come all‟inizio, ma spunto per elaborare a poco a poco una tecnica ingegnosa di
apprendimento di ciò che lei ancora non sa: una funzione che le manca e le
procura da sempre un senso opprimente di silenziosa vergogna.

La vicenda finisce lasciando scoprire il mistero del tanto ossessivo bisogno di
ascolto della protagonista, uscita di scena per l‟ultima definitiva volta, sempre in
silenzio.

Un gesto normale, quasi ovvio e privo d‟ogni intento celebrativo, conclude il
romanzo confermando la forza virtuosa della dignità umana che, pur muta, sa
espiare e riscattare ogni senso di colpa.
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Romeo e Giulietta nel villaggio- Gottfried Keller- ed. SE o Marsilio

Per chi ama i ritmi pacati e densi del narrare, l‟evocazione di tempi e luoghi dove
genti e natura parlavano ancora schiette all‟anima, pur se calate nella cruda e
fredda realtà, mi sentirei di proporre un “gioiello” della novellistica ottocentesca
tedesca: “Romeo e Giulietta nel villaggio“ (Romeo und Julia aufdem Dorfe) del
grande scrittore zurighese Gottfried Keller (1819-1890), estratta dalla raccolta di
novelle “La gente di Seldwyla”.

Da un tragico fatto di cronaca locale, letto casualmente, l‟Autore sa far nascere,
con bonario,acuto realismo e tanta poesia,una narrazione parallela a quella del
celebre dramma shakespeariano;la rivive con sobrietà semplice e genuina, anche
aspra a tratti, ambientandola nel paesaggio agreste svizzero, fra laboriosità
campestre e paesana, nel nitore di aria e cielo che si riversa ampio su un mondo
fatto di villaggi, campi, boschi e acque, il tutto come vigilato a distanza,
nell‟imperturbabilità, dal profilo delle alte vette innevate.

Intuibile la trama, tutto originale il suo svolgimento, che porta a riflettere sul
male indotto dall‟esclusione. Se non fosse una contraddizione in termini, mi
verrebbe da definire questa novella un “idillio tragico”, avendo, secondo me, parte
ad ambo i generi.

Segnalo due edizioni:

  quella del 1992, nella collana SE, con la magistrale traduzione di Lavinia
   Mazzucchetti, uno scritto di Robert Walser e la postfazione di Karl Wagner.
 quella del 2007, negli ELFI della Letteratura Universale Marsilio, con testo
   originale a fronte e la traduzione moderna di Anna Rosa Azzone Zweifel,
   arricchita di un‟ampia,profonda e originale interpretazione della stessa
   traduttrice.
Per chi poi si “innamorasse” di Keller novelliere, segnalo l‟edizione di TUTTE LE
NOVELLE nel volume economico de GLI ADELPHI del 2013, con questa invitante
presentazione di Claudio Magris "Più ancora che nei romanzi, Keller si rivelò artista
di prima grandezza nei racconti, che ora hanno visto la luce in Italia in una
splendida e completa raccolta pubblicata dalla casa editrice Adelphi. Novelle ricche
di humour, di invenzione fantastica, di grazia fiabesca e di acutezza realistica ... In
queste novelle palpita la dimensione più alta, più aperta della narrativa tedesca di
quegli anni."

Segnalo, per curiosità, pure la versione operistica in inglese, basata sulla novella
kelleriana, del compositore FrederickDelius (1862-1934) su incisione ARGO (2
CD - 1990) con l‟Orchestra Sinfonica della Radio Austriaca (ORF) diretta da Sir
Charles Mackerras.
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Proposte di Santina Pitrone

 L'interprete dei malanni - Jhumpa Lahiri- ed Guanda- 2020 opera di una
giovane scrittrice statunitense di origine indiana, nata da genitori bengalesi, oggi
vive a Roma.

Il libro è una raccolta di racconti, pubblicato nel1999, che evidenziano il bisogno
di riconoscersi nel mondo globalizzato in cui si vive con la propria cultura.

La città dei vivi - Nicola Lagioia - ed Einaudi -2020
Il romanzo, pur raccontando una storia di violenze, è soprattutto una
meditazione sul male, che affascina per la sospensione emotiva che presenta in
ogni pagina, fatta di dialoghi spezzati, di crude riflessioni sull'animo umano....

Proposte di Maria Teresa Martucelli
Borgo sud - Donatella Di Pietrantonio - ed. Einaudi - 2020

Donatella Di Pietrantonio, in questo romanzo, ripropone le figure principali
dell‟Arminuta e, con una scrittura incisiva e graffiante,mette a fuoco il rapporto
intenso e conflittuale delle due sorelle ormai adulte,due figure profondamente
diverse, cariche di slanci e di errori, con differenti scelte e stili di vita. L‟irruenza
vitale di Adriana, capace di guardare in faccia anche la realtà più scomoda, crea
scompiglio nella vita ordinata e metodica della sorella maggiore. E‟ una storia
intensa e intima che fa emergere gli aspetti più nascosti e profondi dei sentimenti
umani.

La ricamatrice di Winchester - Tracy Chevalier - ed. Neri Pozza - 2015
Protagonista di questo romanzo è una giovane donna che deve lottare contro i
pregiudizi sociali della sua epoca. Uno spaccato dell‟Inghilterra degli anni trenta
fa da sfondo ad una storia che si svolge a Winchester in un‟istituzione molto nota,
conosciuta come “Associazione delle ricamatrici della Cattedrale”.
La difficile arte del ricamo si intreccia con le vicende amorose, le esperienze
lavorativee i rapporti sociali della protagonista. La storia è narrata con grande
competenza, con ricerche storiche documentate e con uno stile fluido e
coinvolgente.Grande pregio di questo libro è la capacità dell‟autrice di rendere
attraenti le vicende quotidiane della vita semplice di persone comuni.

Anna - Niccolò Ammaniti - ed. Einaudi - 2015
In questo romanzo, scritto nel 2015, l‟autore prefigura una pandemia che colpisce
tutti gli adulti e risparmia i bambini vittime però di una situazione incontrollabile
e di una natura selvaggia. Anna protagonista quattordicenne è costretta a
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diventare adulta, saltando le normali tappe della pubertà e dell‟adolescenza, per
prendersi cura del fratello minore aiutata,in questo difficile compito,dalle
indicazioni che la madre le ha lasciato in un quaderno.
In uno scenario crudele e visionario ma anche lucido e poetico, la storia
raccontata mette in evidenza le pulsioni di un‟infanzia negata e invita il lettore a
riflettere sul significato della vita e sull‟importanza della memoria.

Donne dell’anima mia- Isabel Alliende - ed. Feltrinelli - 2020
Isabel Alliende,partendo dalla vivacità dell‟infanzia fino alla consapevolezza
dell‟età matura, illustra le tappe del proprio cammino per spiegare le motivazioni
del suo femminismo.
Con grande leggerezza e altrettanta ironia, attraverso il ricordo delle proprie
esperienze nei diversi periodi della vita e attraverso ritratti delle figure femminili
importanti per la sua formazione, prende in considerazione anche i grandi temi
dell‟ingiustizia e della violenza.
Il libro, scritto in modo scorrevole, offre una lettura gradevole ed è un vero inno
alla forza della donna.

Proposte di Maria Giovanna Arnaboldi
I diavoli sono qui –Louise Penny - ed Einaudi Stile libero - 2021

Armand Gamache, capo della Sûreté del Québec, è in trasferta a Parigi per una
vacanza che lo avvicina ai due figli residenti in Francia. Ma nella Ville Lumière si
nascondono insidiosi diavoli, che si intrecciano al passato di Gamache: da
ragazzino, rimasto presto orfano di entrambi i genitori, egli trascorreva le sue
vacanze estive proprio nella capitale francese.

Dopo una cena di famiglia, mentre il poliziotto e i suoi familiari stanno
passeggiando tutti insieme, il miliardario Stephen Horowitz, padrino di Armand,
viene investito da un furgone. Un incidente? No. A Gamache appare chiaro sin da
subito che è stato un tentativo di omicidio. Ma di chi potrà fidarsi il detective
canadese durante la sua indagine fuori sede ?

In un romanzo corale, dove insieme all‟approfondimento dell‟indagine si
sviscerano i rapporti familiari (soprattutto quello tra padre-figlio) Louise Penny ci
tiene avvinti alle pagine fino alla fine, dimostrandosi una vera maestra
nell‟indagare ciò che si cela nelle pieghe dell‟animo umano. E chi conosce e ama
Parigi potrà apprezzare la rivisitazione di luoghi simbolo e i richiami alla grande
cultura della capitale di Francia.

La serie che vede come protagonista l‟ispettore Armand Gamache, premiata da
un grande successo di pubblico e di critica, è composta da una serie di romanzi (
purtroppo non tutti ancora tradotti in italiano) che consiglio di leggere in
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rigoroso ordine cronologico per poter apprezzare l‟evoluzione nel tempo dei
personaggi ricorrenti.

Flora - Alessandro Robecchi - ed Sellerio -2021

La Milano afosa di luglio fa da sfondo alla nuova avventura di Carlo Monterossi,
inventore pentito del programma TV trash Crazy Love.

E‟ stata rapita Flora De Pisis, regina indiscussa della TV del dolore, popolarissima
e amatissima regina del talk show televisivo nazional-popolare che fa il massimo
degli ascolti in Italia. A Carlo Monterossi e ai suoi più fidati amici/collaboratori
viene affidata dal capo supremo della TV commerciale un‟indagine riservatissima,
per scoprire il perché del sequestro, nel tentativo di tenere segreta tutta la
vicenda.

La storia del sequestro s‟intreccia misteriosamente alla vita di un poeta francese,
surrealista e resistente ai tempi del secondo conflitto mondiale, Robert Desnos.

Troveranno il cinismo della regina televisiva del dolore e “il piano bellissimo, oltre
le stelle” ideato dal grande poeta surrealista un punto d‟incontro?

Come sugli alberi le foglie - Gianni Biondillo - ed. Guanda 2018

Gianni Biondillo, in un romanzo corale, ci racconta la breve vita del nostro
illustre concittadino Antonio Sant‟Elia, giovane architetto di talento che ci ha
lasciato numerosi disegni che tratteggiano “la città futura”, disegni tanto
innovativi da influenzare l‟immaginario dell‟intero Novecento.

 Con lui scopriamo una generazione di ragazzi, cresciuta all‟inizio del secolo
scorso nelle aule dell‟Accademia di Brera, che volle rivoluzionare l‟arte. Si
chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo. Seguivano le idee
avanguardiste del più anziano tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, l‟inventore del
futurismo. Erano sinceri interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del
mondo e partirono senza indugio per il fronte .

Molti di loro non tornarono, fra questi Sant‟Elia. “ Stanotte si dorme a Trieste
o in Paradiso tra gli eroi ” sta inciso sul monumento ai Caduti del lungolago di
Como, progettato da Antonio Terragni e ispirato ai disegni di Sant‟Elia. E‟
l‟incitamento che il giovane architetto comasco rivolse ai suoi soldati prima
dell‟impresa in cui trovò la morte, a soli 28 anni, la notte del 10 ottobre 1916,
nella trincea Quota 85, vicino a Monfalcone.

Gianni Biondillo narra in modo avvincente i sogni e le speranze di questi giovani
italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li portò sul campo di battaglia a
cercare la bella morte. Finirono invece per scoprire gli innumerevoli orrori della
guerra.
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Proposte di Corrada Salemi

L'inverno dei Leoni - Stefania Auci - ed Nord 2021

Dopo il grande successo del primo libro I Leoni di Sicilia continua la saga di una
delle famiglie diventata dal niente fra le più potenti di Europa:I Florio.
Viene tracciata la parabola di una famiglia al centro della vita economica e
culturale europea, che alla fine, perde tutto. Come è' potuto
succedere? La storia dei Florio non si esaurisce nelle „cose‟ – nelle navi, nelle
tonnare e nei palazzi acquistati, nei favolosi gioielli di donna Franca, nelle
rombanti automobili di Vincenzo – ma vive soprattutto nella passione che lega,
nel bene e nel male, tutti loro. Perché tutti i Florio – nessuno escluso –
combattono, soffrono, gioiscono, sperano e si disperano… per amore. Per un
amore che prende ogni forma possibile: il fil rouge che lega la loro storia e che le
da un afflato universale.
Come dice un detto siciliano: L’amuri tutti dicinu ch’è amaru, ma tutti vuonnu
vidiri s’è veru: „Tutti dicono che l‟amore è amaro, ma tutti vogliono provarlo‟…”.

Il magico potere del riordino - Marie Kondo.- ed. Vallardi 2015

E' il metodo giapponese che aiuta nella riorganizzazione degli spazi
domestici dandoci serenità. Nella filosofia Zen il riordino e' un rito che produce
molteplici vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente,
solleva dall'attaccamento al passato, valorizza le cose preziose.
Marie Kondo ci aiuta a fare introspezione, ci invita a liberarci di tutto ciò che non
ci ispira emozione e ci esorta a circondarci solo di cose che ci danno gioia.
Suggerito a chi come me era accumulatrice di tutto: cose, pensieri e passioni.
La felicità comincia dopo aver riordinato.

Proposte di Stella Lanza
Alan Bradley : la serie dedicata a Flavia de Luce- ed. Sellerio
Titoli principali: Delitto nel campo di cetrioli, La morte non è cosa per ragazzine,
Aringhe rosse senza mostarda, ecc., ma ce ne sono diversi altri e si possono
leggere anche non in ordine strettamente cronologico. L‟autore è canadese e i
romanzi sono stati scritti e pubblicati di recente, ma le storie sono ambientate
nell‟Inghilterra degli anni „50 e la protagonista è una “enfant terrible” di quelle
che nessun insegnante vorrebbe mai avere in classe. Pur saccente e petulante,
Flavia ha un grandissimo intuito e un‟eccellente conoscenza della chimica.
Possiamo quindi considerarla una sorta di Sherlock Holmes in gonnella e
(probabilmente) calzette corte.

Storie impreviste - Roald Dahl – ed. TEA
L‟autore è più che altro conosciuto per i suoi romanzi per ragazzi, ma questa
raccolta di racconti, a volte decisamente “noir” e a volte semplicemente ironici, è
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destinata a lettori adulti. Ciascuna storia è narrata in modo gradevole e ironico ed
è caratterizzata da un colpo di scena finale che rivela una realtà diversa dalle
apparenze.

Ilaria Tuti : la serie Teresa Battaglia – ed. Longanesi

Titoli: La ragazza dagli occhi di carta, Fiori sopra l'inferno, Ninfa dormiente, Luce
della notte, Figlia della cenere.
Sono tutte storie poliziesche, ma con una commissaria dalle caratteristiche molto
insolite. L‟indagine psicologica, l‟ambientazione (le montagne del Friuli) e gli
approfondimenti storici rendono questi romanzi particolarmente coinvolgenti.

Proposta di Rosa De Rosa

Quello che non ti dicono - Mario Calabresi - Mondadori, 2020

Mario Calabresi ritorna, da giornalista, ad indagare, su richiesta di una figlia, sui
difficili anni settanta, quelli segnati dal terrorismo che cominciava a insanguinare
l‟Italia. Marta Saronio vuole conoscere la storia di suo padre Carlo, giovane e
brillante ingegnere figlio di una facoltosa famiglia lombarda, rapito a Milano la
sera del 15 aprile del 1975 e ucciso, forse la notte stessa, da giovani militanti di
estrema sinistra, suoi amici che in tante occasioni aveva aiutato anche
economicamente. Nonostante il riscatto pagato, Carlo non fu restituito alla
famiglia e il suo corpo ritrovato solo nell‟ottobre del 1978 su segnalazione di un
pentito. Era stato sepolto nell‟alveo di un canale lungo la strada tra Vimodrone e
Segrate: erano trascorsi più di tre anni dal rapimento.
“Quello che non ti dicono” è la ricostruzione della breve e intensa vita di Carlo
Saronio, fatta di verità, dolori, silenzi, rimozioni e amore che l‟autore consegna,
a Marta, la figlia nata 8 mesi dopo la morte del padre.
Ma è anche un doloroso viaggio nella Milano degli anni „70 viaggio che Mario
Calabresi aveva già intrapreso da figlio nel commovente romanzo “Spingendo la
notte più in là “ del 2007.
“Quello che non ti dicono”, mi è piaciuto per una questione di equilibrio.
Impossibile dimenticare la terribile esperienza personale dell‟autore e quindi
colpisce la lucidità e qualche volta anche la serenità con la quale attraversa quegli
anni. È molto interessante constatare come la memoria di avvenimenti ormai
lontani non sia qualcosa di acquisito ma evolve suggerendo nuove interpretazioni,
nuovi atteggiamenti, nuovi giudizi rinnovando dolore nonostante il tempo
trascorso.
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Proposte di Gerarda Veneroso

L’Arminuta - Donatella Di Pietrantonio - ed. Einaudi 2019

L‟autrice è riuscita in questo breve testo a rendere viva e pulsante una storia di
dolore e di mancanze, usando un linguaggio crudo e mai banale. La vita di una
ragazzina di tredici anni viene stravolta senza che lei che comprenda le ragioni.
Ma dovunque,anche nelle situazioni peggiori, c‟è del buono che aiuta a
sopravvivere. In questo caso una sorella sconosciuta, rude, ma capace di affetto
incondizionato.
Mi è piaciuto perché alla fine della lettura, che scorre veloce e avida di sapere
cos‟altro succederà ancora a questa ragazzina così provata, rimane comunque
una
sensazione di forza e di possibilità di farcela. La protagonista dovrà
continuamente
cambiare registro e ridisegnare la mappa del suo futuro.

Transiti d’infanzia nell’oscurità - Francesco Caggio - Ed. Homeless Book,
2020.

È un libro insolito. L‟autore, con una sensibilità che emoziona, riscrive /
commenta libri di altri autori con un linguaggio colto e raffinato, ma al tempo
stesso forte,atavico, di vita e di morte. Ne derivano storie nuove, diverse,
profondissime e appassionate.
Mi è piaciuto perché: l‟autore prende in mano il mondo dell‟infanzia e ne fa
l‟infanzia del mondo, dove ognuno di noi trova un pezzo di sé, nascosto,
dimenticato,rimosso e lo tiene delicatamente tra le dita, come cosa preziosa.
E inoltre, dopo aver letto questo libro, viene voglia di comprare i dieci libri da cui
ha tratto le storie.

Proposte di Donatella Brenna

Un’amicizia    - Silvia Avallone -ed. Rizzoli -2020

Un‟amicizia è un romanzo che affascina perché ci fa compiere due viaggi: quello
all‟interno di un rapporto di affetto e quello attraverso un ventennio, l‟ultimo, che
ha visto la tecnologia progredire cambiando definitivamente le nostre vite. E‟ un
romanzo che conquista, facendo leva sulla curiosità del lettore, che si chiede cosa
è successo fra Elisa e Beatrice, le protagoniste di questa storia.
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Chiedi alla notte -    Antonella Boralevi- ed. Baldini e Castoldi -2019

Thriller ambientato a Venezia. E‟ la serata di gala della mostra del cinema e Vivi
Wilson è l‟attrice protagonista del film di apertura. Ma nell‟aria vibra una nota di
inquietudine e di ansia che accompagnerà le pagine del libro fino a scoprire la
verità. Ci si tuffa in un‟atmosfera quasi irreale con una società classista, fatta di
nobili e di umili lavoratori, che lascia il lettore avvinto e curioso di trovare il
bandolo della matassa.

Proposte di Maria Teresa Benincasa
Terra alta - Javier Cercas- edizioni Guanda -2020

Consiglio la lettura di questo avvincente romanzo, dalla forma narrativa asciutta
e piena di ritmo, per le diverse chiavi di lettura che lo rendono coinvolgente:

-possiede l‟ossatura del thriller; il massacro dei coniugi Adell, industriali molto in
vista nella Terra Alta, zona della Catalogna, dà l‟avvio all‟intreccio narrativo molto
incalzante,

-c‟è anche il lento dipanarsi del passato ingombrante del protagonista Melchor, il
poliziotto chiamato a risolvere il caso. Melchor, prima di entrare nel corpo di
polizia, ha alle spalle una vita di criminalità e prigionia, ma è stato anche un eroe
involontario per aver contribuito all‟uccisione di quattro terroristi nell‟attentato di
Barcellona nell‟agosto 2017,

Il percorso interiore del protagonista alle prese con un mondo violento, lo porterà
a fare i conti con la propria morale e col concetto di giustizia.

Melchor ha una “bussola” per orientarsi nella realtà: “I miserabili” di Victor Hugo;
è infatti nell‟eroe Jean Valjean, ma anche nel cattivo Javert, che il poliziotto si
riconosce sdoppiato nella sua natura di ex malvivente e di uomo rispettoso della
legge.

Enea, lo straniero-Le origini di Roma- Giulio Guidorizzi- edizioni Einaudi-
2020

L‟autore si immerge nei versi di Virgilio e interpretandoli, con lo sguardo attento
del classicista, li trasforma in una narrazione rinnovandone la forza senza tempo.

La vicenda di Enea viene inquadrata attraverso la sua condizione di straniero e di
sradicato; un profugo, costretto a ricominciare tutto daccapo, tenendo salde
alcune certezze. Anchise, il padre simbolo della sua stirpe che rappresenta
l‟identità e la memoria di una comunità; Ascanio,l‟emblema del futuro; i Penati,
gli dei protettori della famiglia e di generazioni.
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Quando i Troiani, dopo tanto peregrinare, approdano finalmente in territorio
laziale, popolato da contadini e allevatori, non ricevono entusiastica ospitalità
perché vengono percepiti dai Latini come stranieri invasori. Ma infine due genti
divengono una e qui risiedono la potenza del mito e la sua attualità.

Un’Odissea. Un padre, un figlio e un’epopea - Daniel Mendelsohn- edizioni
Einaudi-2018

“Un‟Odissea” è un viaggio epico nell‟essere genitori ed essere figli, nella passione
per l‟insegnamento e per le infinite sfaccettature di senso della grande letteratura.

“Sento di non aver mai davvero conosciuto mio padre finchè non ho cominciato a
leggere seriamente i classici”. Passaggio significativo e chiave di lettura di questo
bel romanzo, che riesce ad armonizzare con maestria l‟immortale epica di Omero
con una vicenda autobiografica contemporanea dell‟America dei nostri giorni.

L‟autore, studioso del mondo classico, racconta il suo delicato rapporto col padre
Jay ormai ottuagenario, che per molti aspetti rappresenta ancora un mistero per
il figlio.

Il seminario sull‟Odissea che Mendelsohn tiene all‟Università a cui partecipa
anche il padre, curioso della letteratura classica, e la successiva crociera a tema
sulla via di Itaca, costituiranno un percorso di vita affascinante e una scoperta
del padre inaspettata.

Proposte di Maria Rita Molteni
Il canto di Calliope - Natalie Haynes - Sonzogno 2019

Una toccante e sorprendente rivisitazione del mondo dei poemi omerici. Calliope,
la Musa della poesia epica, affida al vecchio cantore Omero il compito di
raccontare queste storie di lutti e guerre non parlando dei guerrieri e degli eroi
dell‟una e l‟altra parte, ma dando voce e poesia al mondo delle donne che quella
guerra l‟hanno vissuta e sofferta e che ora, dopo la caduta di Troia, devono vivere
la dura condizione di chi sopravviverà, ciascuna con destini ed esiti diversi,
affrontando l‟aspro e misterioso cammino dell‟incertezza, dell‟umiliazione e della
dolorosa elaborazione del lutto. Calliope ha la sapienza di chi ha incontrato tante
volte la guerra nell‟ispirazione dei poeti dai quali è stata più volte nei secoli
invocata. E‟ lei in questa narrazione a guidare l‟aedo in una diversa
comprensione: “Vorrei allungare la mano e carezzargli i capelli, e dirgli che tutto
andrà bene. Ma non sarebbe la verità. Chi potrebbe mai dire una cosa del genere
della guerra?

Si aspettava qualcosa di diverso da me, suppongo. La mia stessa esistenza
dipende dalla guerra. Ma ciò fa sì che io abbia bisogno di capirla. E se vuole
scriverne, dovrà capirla anche il poeta. Sta imparando che da ogni guerra i vincitori
possono uscire distrutti quanto i vinti. Hanno ancora la vita, ma hanno rinunciato a
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tutto il resto per conservarla. Sacrificano quello che non si rendono nemmeno conto
di possedere finché non la perdono . e quindi l’uomo che vince la guerra solo
raramente sopravvive alla pace. Forse il poeta non vuole imparare questa verità,
ma vi sarà costretto”.

Il libro è utilmente preceduto da una lista dei personaggi raggruppati secondo le
diverse famiglie coinvolte e il loro grado di parentela: per i Greci, la casa degli
Atridi con Agamennone, Menelao, Clitennestra, Ifigenia, Elena di Sparta, poi
Elena di Troia, e tanti altri; poi la casa di Odisseeo, con Odisseo, Penelope,
Telemaco…; poi la casa di Achille, con Achille, Peleo, Teti, Patroclo , Briseide,
Neottolemo…. Per i Troiani, la casa di Priamo con Priamo, Ecabe/Ecuba,
Polissena, Cassandra, Ettore, Andromaca, Creusa, Anchise… Infine le divinità:
Calliope stessa, Zeus, Era, Afrodite, Atena…

Il canto di Calliope è dedicato alle donne, sia alle greche che alle troiane: da
Ecabe/Ecuba, altera e nobile, piena di dolore e rancore per tanti lutti ; a
Cassandra che deve convivere con il terribile dono del potere profetico e con il
dolore di non essere creduta, nemmeno da coloro che la amano, che è quindi
condannata ad una vita di solitudine e che sola vede in anticipo la devastazione
della sua famiglia e della città; Penelope, la sposa di Odisseo, che stenta a capire
il marito che nel desiderio di visitare il regno dei morti per interrogare il veggente
Tiresia ritarda ancora una volta il suo ritorno alla casa della petrosa Itaca;
Penelope che attende da più di 10 anni il ritorno dell‟eroe e che lo ama anche
vedendone      i lati nascosti e le contraddizioni; Pentesilea, l‟amazzone che,
disperata per la morte per mano sua in una gara con il tiro all‟arco della sorella
Ippolita, si reca con le altre amazzoni alla mitica Troia per portar soccorso
armato, nel progetto di uccidere o farsi uccidere ( entrambe le cose sono per lei
desiderabili). Sarà Achille a toglierle la vita nel combattimento accorgendosi , solo
dopo, di aver ucciso una donna.

Tante donne evocate, simili e diverse nel loro destino, ci si fanno incontro nelle
loro vicende antiche e nell‟incerto del loro futuro

Canta Calliope alla fine del racconto e del libro: “Cantami, o Musa” ha detto, e io
ho cantato. Ho cantato di eserciti e ho cantato di uomini. Ho cantato di dei e mostri,
ho cantato di storie e menzogne. Ho cantato di morte e di vita, di gioie e di dolore.
Ho cantato la vita dopo la morte. Ho cantato di chi è stato dimenticato, ignorato,
non raccontato. Ho preso le vecchie storie e le ho rimescolate, finché le donne
nascoste non sono apparse in piena luce. Le ho celebrate con il canto perché hanno
aspettato fin troppo. Proprio come ho promesso a lui: questa non è mai stata la
storia di una sola donna, o due. E’ stata la storia di tutte loro. Una guerra non
ignora metà della gente di cui tocca metà delle vite. Quindi perché dovremmo
ignorarla noi? (…)
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La storia delle donne sarà raccontata, qualunque sia il tempo che ci vorrà. Io sono
senza età, immortale: per me il tempo non ha importanza. Quello che importa è il
racconto.”

Il sussurro del mondo- Richard Powers- La nave di Teseo -2019

Una storia non convenzionale in una narrazione complessa e dilatata nelle sue
658 pagine. Un autore che ha grandi competenze scientifiche e intenso habitus
umanistico. Un racconto attraversato da grande sensibilità ecologica che ci
conduce a tentare di avvicinarci alla comprensione del linguaggio segreto delle
piante e a porci interrogativi sul senso del nostro stare sul nostro pianeta e a
imparare ad amarlo con cuore puro e consapevole.

Una citazione da Ralph Waldo Emerson inizia a darci qualche chiave per entrare
in questo “ sussurro del mondo”: “La più grande beatitudine offerta dai campi e
dai boschi è la suggestione di un’occulta relazione tra l’uomo e la vegetazione. Non
sono    solo e sconosciuto. Essi mi mandano segnali e altrettanto faccio io.
L’ondeggiare dei rami nella tempesta è nuovo e al tempo stesso antico per me. Mi
sorprende e pure non è sconosciuto. L’effetto che produce è quello di un più nobile
pensiero o di una più elevata emozione che mi raggiunse nel momento in cui ero
convinto di pensare esattamente o di operare rettamente”

Per la lunghezza e la complessità del lungo racconto, mi limito a dare solo
qualche cenno del dipanarsi della storia e delle storie che non restituisce tutti gli
avvenimenti e i percorsi personali e collettivi dei protagonisti.

A somiglianza di una pianta, i 9 personaggi del libro danno vita ad una trama
che si configura come un grande albero, dalle radici, al tronco, alla chioma fino a
ritornare ai semi e da loro ripartire. Personaggi con personalità e vicende diverse,
ma dove tutti sono accumunati da un riferimento ad un albero che rientra nella
loro storia personale.      Nel capitolo intitolato “Tronco” ci confermano le loro
affinità ideali; si ritrovano a portare avanti, fino a pagarne anche tragicamente le
conseguenze,       un impegno a difesa di un mondo a rischio di estinzione,
procedendo anche a contrastare gli interessi e le sopraffazioni di società e
organizzazioni che disboscano forsennatamente antiche foreste secolari. Tutti
sono tratteggiati con acutezza, vivono una vita propria a cominciare da Patricia,
Patty-la Pianta, che dovrà soffrire a lungo per la sua intuizione che suscita negli
ambienti scientifici scetticismo e derisione: le piante comunicano fra loro tramite
un codice segreto: “ Patricia Westford è la prima creatura nell’avventura della vita
ad aver mai intravisto questo segreto. La vita sta parlando tra sé,e lei ha origliato.
Ora è libera di scoprire qualunque cosa”. Sempre lei si inoltrerà nella ricerca
fidandosi della sua capacità amorosa di osservare e comprendere. L‟invito tra le
tante pagine del libro è che tutti noi impariamo quest‟arte che ci può portare ad
un‟autentica cultura di cura.
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Longbourn House - Jo Baker - Einaudi Super Et - 2014

Sono stata attratta da questo libro per la vicinanza al mondo dei romanzi di Jane
Austen. In effetti ai personaggi di “Orgoglio e pregiudizio”si fa riferimento; ad ogni
inizio di capitolo compare la breve citazione di un brano da un capitolo del
capolavoro austeniano che in qualche modo si collega alla vicenda.

Il tempo del racconto di Jo Baker è lo stesso di quello di “Orgoglio e pregiudizio.
Longbourn House è il nome della proprietà della famiglia Bennet nel romanzo di
Jane Austen e a Longbourn è anche ambientato questo romanzo. Qui però il
focus è dedicato non al mondo “di sopra”, ai suoi riti mondani, alle carrozze, ai
balli, alle vicende dei signori Bennet e delle loro figliole, ma al mondo “di sotto”,
alla cucina e agli altri ambienti in cui vive la servitù. Una vita difficile, gravata da
tanti compiti, che viene ignorata da chi delle loro cure e ansie non sa, o meglio
non se ne avvede. La servitù, dalle prime luci dell‟alba al far della sera, e spesso
anche della notte, si occupa dei bisogni, spesso dei capricci, e comunque delle
tante necessità e richieste della signora Bennet, del marito, delle sue cinque
figlie. A render conto di quanto questo richieda tanto lavoro e tanta fatica basta la
descrizione della giornata dedicata al bucato che dalle quattro e mezzo del
mattino si snoda dai tempi e dalle azioni dedicate ad azionare la leva della pompa
per l‟acqua, a riempire i secchi, fissarli al bilanciere , trasportarli barcollando e
iniziare a insaponare, strofinare, risciacquare, stendere vestiti e biancheria dei
signori del piano “di sopra” Sono illuminanti a riguardo i pensieri all‟alba di
Sarah, la dolce e deliziosa prima cameriera della casa, che spesso si rifugia nei
sogni di una vita diversa, in altri luoghi, lontani dalla sua quotidianità: “Sopra le
colline a est il blu del cielo stava schiarendo. Mentre guardava in su, le mani
rincantucciate sotto le ascelle, il respiro che annuvolava l’aria, Sarah pensava ai
paesi selvaggi oltre l’orizzonte dov’era già luce piena e a come, anche quando la
sua giornata fosse finita, il sole avrebbe continuato a splendere su altri luoghi,sulle
Barbados, su Antigua e sulla Giamaica, dove gli uomini neri lavoravano mezzi nudi,
e sulle Americhe, dove gli indiani i vestiti non li avevano, e dove di conseguenza di
bucato se ne faceva pochissimo, e a come un giorno sarebbe andata laggiù e non
avrebbe mai più dovuto lavare la biancheria intima di altre persone”.

Accanto a lei altri personaggi che ruotano con storie e attività diverse: Mrs Hill,
la governate e cuoca, di grande buon senso e fine capacità di leggere i
comportamenti della padrona della casa e che nasconde nel cuore un doloroso
segreto; la signora Bennet, il marito di lei, le figlie e gli ospiti che spesso si
succedono impegnando la signora Hill in pranzi e cene; Mr Hill, suo consorte, che
sembra un personaggio opaco ma che nel passato aveva dato prova di grande
generosità verso la moglie; la piccola Polly , senza una famiglia alle spalle,
sempre desiderosa di giochi e attratta dalle persone “di sopra”, a partire da
Wickam , l‟affascinante e subdolo ospite frequente della famiglia Bennet. Altro
personaggio interessante è James, il valletto, di cui Sarah inizialmente diffida per
il suo comportamento riservato e il misterioso passato, ma che l‟attrae e di cui si
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innamora, e che dovrà allontanarsi da Longbourn : Sarah abbandonerà la casa
per cercarlo.

La storia , nella sua apparente semplicità nasconde molti misteri che si svelano
man mano al lettore.

Il paragone con “Orgoglio e pregiudizio” rischia di non cogliere alcune qualità di
Longbourn House; i due romanzi non sono comparabili per bellezza e profondità:
Il racconto di Jo Baker è comunque una piacevole lettura               dove diventa
interessante scoprire che in ciascuna persona, anche apparentemente semplice e
modesta, si nasconde una propria vita interiore fatta di pensieri, attese, emozioni,
delusioni, sogni.

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