Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli

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Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli
Corso di Strategie d’impresa
                         A.A. 2009/2010
         Prof. Tonino Pencarelli - Dott. Simone Splendiani

Leadership,innovazione e
  competitività: il caso
         Pirelli
A cura di: Marco Cameli
            Massimo Fattori

Caso I, Thompson A., Strickland A.J., Gamble J.E. (2009)
Strategia aziendale. Formulazione ed esecuzione, McGraw-Hill
Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli
Crisi Pirelli e Marco Tronchetti Provera
                        Marco Tronchetti Provera entra nella linea dinastica dei Pirelli
                        nel 1978 dopo il matrimonio con Cecilia Pirelli figlia di
                        Leopoldo.
                        Nel 1986 entra anche nel gruppo industriale lavorando per la
                        società Internazionale Pirelli a Basilea.

Vende la Sogemar(società da lui stesso
fondata nel 1971), un’impresa che gode di un
contratto di agenzia marittima con Lloyd
Triestino e gestisce il più importante terminal
di container intermodale posizionato a Rho.
Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli
Perché vende la Sogemar?

                                              Marco Tronchetti Provera vuole rilevare
                                              le quote dei fratelli in Camfin.

La CAM è un’azienda operante nel settore del siderurgico e metallurgico. Dopo il ’70
sceglie il petrolio e l’energia come core business. Viene creata una società finanziaria,
Camfin s.p.a. che viene posta come Holding in capo al gruppo. Dal 1986 è quotata in
borsa. E’ l’azionista di maggioranza di Pirelli.

  Marco Tronchetti Provera si avvicina così alla
  Pirelli.
Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli
Gli anni ’90 in Pirelli

                                       Nel 1991 Leopoldo Pirelli è alle prese con
                                       le conseguenze del fallimento della fusione
                                       con Continetal.
                                       L’accordo teso ad incrementare la quota di
                                       mercato dei pneumatici del 15-16% aveva
                                       rappresentato per Pirelli non solo una
                                       caduta d’immagine, ma aveva portato
                                       perdite ingenti.

Leopoldo Pirelli offre a Tronchetti Provera di
gestire il più importante turnaround della storia del
gruppo Pirelli.
Nel 1992 Tronchetti Provera è nominato vice
presidente esecutivo e amministratore delegato del
gruppo. Per la prima volta alla guida dell’impresa vi
è un componente della famiglia che non porta il
cognome Pirelli.
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Turnaround

Le strategie di turnaround si rendono necessarie quando
entra in crisi un’area d’affari che merita di essere salvata.
L’obiettivo è arrestare le fonti di debolezza competitiva e
finanziaria al più presto possibile e invertire tali tendenze.

Per risolvere questi problemi e riposizionare con successo un’area di business,
l’impresa può intraprendere le seguenti iniziative:
• Vendita di immobilizzazioni materiali o immateriali per ottenere la liquidità
necessaria a salvare ciò che resta dell’area in difficoltà
• Revisione della strategia corrente
• Manovre volte a incrementare i ricavi
• Riduzione costi
• Adozione di una combinazione di queste manovre strategiche
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Piano di risanamento

Il piano di risanamento presentato dal neoamministratore delegato copre un arco
temporale di 18 mesi(dal gennaio 1992 al giugno 1993), prevede oneri per circa
240 miliardi di lire, e il miglioramento dei conti tocca tre aspetti:
• Riassetto finanziario
• Riassetto industriale
• Riassetto organizzativo/gestionale
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Riassetto finanziario

Il riequilibrio della situazione finanziaria prevede:
• Aumento del capitale fino ad un massimo di 526,4 miliardi di lire
• Dismissione della attività non strategiche del gruppo, in particolare l’area dei
“prodotti diversificati”.

Pirelli negli anni ‘90

 •Pirelli è un coacervo di società italiane operanti nei settori più diversi.
 •Può contare su 146 stabilimenti produttivi in 19 paesi
 •68000 dipendenti
 •Un fatturato che supera i 10 000 miliardi di lire

 Pirelli adotta una strategia di prodotto omogenea
Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli
Pirelli prima di Tronchetti Provera

                                                 Pirelli
                          Divisione
                                                                    Divisione Prodotti
                          Pneumatici
                                                                       Diversificati

                                            Divisione Cavi

                         Pirelli dopo Tronchetti Provera
                                                 Pirelli
                          Divisione
                          Pneumatici                            Divisione Cavi

Cessione della divisione “Prodotti diversificati”
- prodotti industriali, sistemi di sospensione, abbigliamento, battelli gonfiabili
- 15 % del fatturato complessivo
- 43 stabilimenti divisi in
- 4 Business units

- 13 paesi del mondo
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Il progetto Milano-Bicocca

Il progetto di ristrutturazione prevede la cessione delle aree immobiliari milanesi
incluse in questo progetto.
Obiettivo : riconvertire 700 000 metri quadrati di terreno per ospitare:
•Università degli studi Milano-Bicocca
•Teatro degli Arcimboldi
•Centri di ricerca come il CRN e L’istituto Neurologico Besta
•Grande cinema multisala
•Sede espositiva
•Nuove abitazioni

           Si riesce a collocare sul mercato le aree di Bicocca per un
                     controvalore di circa 500 miliardi di lire.
Leadership,innovazione e competitività: il caso Pirelli
Riassetto industriale

Il riassetto industriale di Pirelli implica la focalizzazione delle attività del
                           gruppo su due divisioni:

                Divisione
                                                      Divisione Cavi
               Pneumatici
Divisione Pneumatici

Situazione di Pirelli prima di Tronchetti Provera
Mercato:
Oligopolistico
Competitività intensa
Guerre di prezzi
Tensione sui costi delle materie prime
Scarsa propensione alle collaborazioni
Pirelli:
Concentrata nella produzione di pneumatici di fascia medio-alta
Difficoltà nel mantenere la reputazione di innovatore
Quote di mercato stazionarie o in declino
Michelin, leader globale nel settore, sta sviluppando un nuovo sistema di
produzione standardizzata che consentirebbe di produrre i pneumatici in lotti più
piccoli.
La strategia di Tronchetti Provera

Si fa portavoce del valore dell’innovazione
La scelta strategica è quella di non rincorrere i giganti del settore(Bridgestone,
Goodyear, Michelin) ma di adottare una strategia selettiva e realizzare prodotti
con più alto valore aggiunto e maggior contenuto di innovazione

 Il gruppo si focalizza sulla produzione di pneumatici high performance
 Si limitano le produzioni in perdita dei “pneumatici tessili”
   (per camion e agricoltura)
 Viene rilanciata la R&S
 Viene effettuata una politica di focalizzazione sui segmenti a redditività più elevata
 Nascono i Flexi Sistem, un nuovo sistema produttivo per servire produttori di
 automobili come BMW o Porsche lo pneumatico P6000 progettato con un sistema
 CAD(Computer Aided Design), molto innovativo che diviene punto di riferimento
 tecnologico per i concorrenti
Il risanamento comporta una semplificazione degli assetti organizzativi:

In precedenza ogni consociazione disponeva di un mercato di riferimento in
funzione del quale lavorareil nuovo management decide di adottare una struttura
per macroregioni.
Ripensamento del sistema produttivosi concentra la produzione delle singole
famiglie di prodotti in un numero ristretto do stabilimenti in grado di servire tutta l’area

                                      Conseguenze

   In Europa e in Sudamerica chiudono 6 stabilimenti e 80 punti vendita

   Le unità di produzione passano da 29 000 a 22 000

   La focalizzazione porta Pirelli da un fatturato di 4000 miliardi nel 1991 ad uno di
   5000 miliardi nel 1994
Divisione Cavi
Obiettivo della ristrutturazione:
Semplificazione del portafoglio prodotti
Chiusura di 20 stabilimenti(caratterizzati da produzioni marginali) in Sudamerica
Riduzione degli organici e chiusura di depositi in Europa Canada e Australia

    Il fatturato aumenta per effetto di un recupero di efficienza legato alla
    centralizzazione e all’ottimizzazione dei rapporti coni fornitori e a una
    qualificazione dell’offerta verso prodotti e soluzioni con un più elevato margine di
    contribuzione.
    La strategia prevede:
    Passaggio da semplici produttori di cavi aprogettisti e installatori di
    “sistemi chiavi in mano”
    Introduzione di nuovi materiali nei processi di produzionemateriali a elevata
    conduttività per la trasmissione di energia e fibra ottica per le
    telecomunicazioni
Riassetto organizzativo/gestionale
Il processo di riassetto prevede:
Rapido ricambio di dirigenza in tutti i paesinell’arco di 18 mesi si provvede a
sostituire il 70% dei responsabili nelle posizioni aziendali con incarichi sia operativi
che di staff
Riduzione del personaledal ’91 al ’94 il personale viene ridotto del 22%
E’ una delle prime imprese italiane ad adottare un sistema di gestione value based
management
Introduzione di tecniche di organizzazione delle operazioni come il Total Productive
Manufacturing e il Total Control e il Just in Time
Conseguenze

    Nei core business sono chiusi 26 stabilimenti pur mantenendo i precedenti livelli
    di produzioneriqualificazione impianti e specializzazione delle produzioni

Il fatturato cresce del 13% con la produttività per
dipendente che cresce del 39%
                                                      Il taglio occupazionale è di 9500 unità
L’assemblea del 2 maggio 1994:

Si annuncia che nel 1993 la Pirelli è tornata all’utile

Il reddito netto ha raggiunto i 32 miliardi di lire a fronte di una perdita netta
di 670 miliardi del 1991

Il rapporto tra indebitamento e patrimonio è sceso da quota 1,38 del 1992 a
0,66
Il dopo crisi…La crescita
  Il piano industriale varato per gli ani’94-’97 prevede il rilancio del gruppo sui
  mercati internazionali:
  Estremo orientetramite joint venture in Indonesia e Cina

  Est europeo

  Dopo il ’94 la spesa in R&S torna a crescere

Ricerca intesa a ridurre i tempi di disponibilità dei
prodotti sul mercatoprogettazione e realizzazione di
impianti che consentono la massima flessibilità e
accorciate il time to market
Renato Caretta e il MIRS

 Nel 1997 viene affidato a Renato Caretta il compito di sviluppare un processo di
                 produzione per pneumatici ad alte prestazioni

L’opera di Caretta si concretizza nel MIRS  Modular Integrated Robotized System
Il MIRS è un sistema robotizzato integrato modulare per la produzione di
pneumatici, caratterizzato da:
Alto grado di flessibilità
Breve tempo di attraversamento
Ridotto work in progress
Ottimizzazione della modularità e della logistica
Il settore immobiliare

       Nella visione di Tronchetti Provera si aggiunge il settore immobiliare
  Viene affidata a Carlo Alessandro Puri Negri la gestione di Milano centrale, cui
fanno capo tutti gli asset immobiliari strumentali del gruppo e il coordinamento del
                                 progetto Bicocca
Mission
Originare nuove opportunità di investimento che abbiano un impatto positivo sia
sul business che sulla industry di riferimento
Obiettivi strategici
Rafforzare la posizione di leadership nel mercato immobiliare italiano
Creare valore per i patrimoni gestiti
Innovare i servizi immobiliari per una risposta qualitativa ai bisogni degli
utilizzatori
Creare e diffondere cultura avanzata nel settore immobiliare
Orientare i comportamenti aziendali verso valori di sostenibilità e responsabilità
sociale
Nel 1997 Pirelli conclude un accordo con il fondo
                                immobiliare gestito dalla banca d’affari internazionale
                                Morgan Stanley per l’acquisto e la valorizzazione di
                                portafogli immobiliari a uso uffici

   Nel 1999 vengono acquisiti due rilevanti portafogli immobiliari da Compart Spa
                        (immobili della ex Montedison)

Nel 2001 Milano Centrale Spa cambia la propria
denominazione in Pirelli & C. Real Estate

Pirelli RE gestisce società e fondi proprietari di
immobili e non performing loans, vale a dire
 “portafogli di crediti rivenienti da finanziamenti
garantiti da ipoteche su immobili entrati in
contenzioso, svolgendo attività di valutazione,
gestione e razionalizzazione dei portafogli
stessi”
www.Pirellire.com
La riorganizzazione della divisione cavi

  Verso la fine degli anni ’90 Pirelli è una delle imprese leader nel settore delle
                                tecnologie fotoniche
La domanda di cavi ottici e realizzazione di nuove reti telematiche è in fortissima
espansione e Pirelli ha in mano una serie di brevetti accumulati in anni di ricerca

  Nel 1999 viene stretta un’alleanza con Cisco System, alla quale viene
  ceduta l’attività nei sistemi ottici terrestri per un valore di 2,15 miliardi di $
In seguito vengono create due start-up con sede negli Stati Uniti:
-Submariner Optical Systems (sistemi ottici sottomarini)
-Optical Technologies Usa (componenti ottici, pompe laser)

  Nel 2000 Corning avvia dei contatti con Pirelli per l’acquisizione di OTUSA
  che si concludono con la cessione dell’intero pacchetto azionario
  posseduto da Pirelli (90%), sommato ad alcuni brevetti e alla parte di Pirelli
  Cavi e Sistemi Spa per un controvalore di 3,51 miliardi di $
La scalata a Telecom Italia

  Nel 2000 il gruppo milanese chiude con una posizione finanziaria netta positiva
                             per 3,49 miliardi di euro
Viene creata Olimpia, una finanziaria posseduta da:
-Pirelli (60%)
                                                  Olimpia acquista il 23,18% di
-Edizioni Holding (20%)
                                                  Olivetti
-Unicredito (10%)
-Banca Intesa (10%)

  Bell è detenuta da Hopa,                       Olivetti è controllata da Bell
  che entra anch’essa a                          SA, una società
  far parte di Olimpia con                       lussemburghese che controlla
  una quota del 16%                              il 51% di Telecom Italia
Pirelli per l’acquisto di Telecom Italia investe 3,12 miliardi di euro
Benetton investe 1,04 miliardi di euro
Unicredito e Banca intesa investono ciascuna 520 milioni di euro

   Le due banche hanno però un’opzione a vendere entro il 2006 le loro quote
                        allo stesso prezzo di entrata.
  Entrambe erogano un ulteriore finanziamento a Olimpia di 820 milioni di euro

      La situazione finanziaria netta di Pirelli torna ad essere negativa di un
      miliardo di euro, come prima della riorganizzazione della divisione cavi,
          vale a dire in precedenza delle operazioni con Cisco e Corning.
               In questo momento però Pirelli controlla Telecom Italia
Il futuro di Telecom

Il piano prevede il mantenimento di volumi di spesa analoghi al triennio precedente
                           (tra i 14 e i 16 miliardi di euro)

   Gli investimenti devono però essere concentrati sul core business ed essere
   allocati in maniera più efficiente verso progetti di innovazione e sviluppo

Circa 700 milioni di euro vengono destinati a finanziare le
attività di ricerca e sviluppo dei Telecom Italia Labs

L’intervento sui mercati esteri diventa molto più selettivo
Telecom individua come unico mercato di crescita l’America latina
Dopo il primo anno, l’obiettivo di riduzione dei costi pari a 2 miliardi di euro è
riuscito all’80%. Il fatturato è cresciuto del 3,8%.

 Nel 2003 Telecom Italia si fonde con

    Ma nel 2006 il debito del gruppo rimane elevato e Pirelli è costretta
    a rimborsare le quote di Hopa, Unicredito e Banca Intesa
    Pirelli possiede ora l’80% di Olimpia ma si vede costretta a attivare
    linee di credito per 1,1 miliardi di euro e a cedere la divisione cavi
La vendita dei cavi e l’uscita da Telecom

Nel luglio 2005 Pirelli decide di proseguire il suo processo di focalizzazione
     sulle attività a più alto valore aggiunto cedendo la Divisione Cavi e
       migliorando la posizione finanziaria netta di 1,2 miliardi di euro

     Ora la struttura del gruppo Pirelli assume questa configurazione

                                   PIRELLI

                                                      TELECOM ITALIA
       SETTORE PNEUMATICI    PIRELLI REAL ESTATE
                                                         (OLIMPIA)
Nel 2007 Tronchetti Provera decide di disinvestire nel settore delle
telecomunicazioni, cedendo la quota di Pirelli in Olimpia. La cessione migliora
       di 3,32 miliardi di euro la posizione finanziaria netta del gruppo

   Pirelli si concentra quindi su di un percorso di crescita internazionale ed
                      espansione delle proprie attività core

 Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2007 porta alla luce 3 risultati rilevanti
1. Il ritorno all’utile dopo la perdita registrata nel 2006
2. Il superamento della soglia di 5 miliardi di euro di ricavi
3. L’azzeramento del debito netto del gruppo
Pirelli oggi

                            Mission

                      Manager qualificati
                     cultura internazionale

   Tecnologia,                                    Focalizzazione sul
                   “Creare valore per i piccoli
Innovazione, IPR                                    core business
                        e medi azionisti”

                     Corporate Governance
                            efficace
Struttura del gruppo
PIRELLI TYRE : si concentra nei segmenti di gamma
alta, caratterizzati da un alto contenuto tecnologico e
da elevate performance. Le attività sono articolate in
due unità di business, consumer e industrial

PIRELLI REAL ESTATE : specializzata nel
settore immobiliare, gestice fondi e società
proprietarie di immobili. Il gruppo opera in tutta
Italia e all’estero

PIRELLI & C. AMBIENTE HOLDING:
impresa costituita per rafforzare la propria
presenza nel settore ambientale (recupero
energetico dei rifiuti, bonifiche ambientali,
tecnologie per lo sviluppo sostenibile)

 PIRELLI BROADBAND SOLUTIONS:
 ricerca e sviluppo di soluzioni avanzate e
 innovative per le infrastrutture di ultima
 generazione per le telecomunicazioni
Principali dati consolidati di sintesi del gruppo Pirelli
                 Anno                1992    1993    1994    1995    1996    1997    1998    1999
                Vendite              4.261   4776    5056    5625    5355    6095    5655    6654
        Margine Operativo Lordo      417     448     503     612     631     700     733     699
          Risultato Operativo        143     175     223     328     356     403     379     322
         Risultato Netto Totale       -80     -50     75     157     227     314     282     293
       Posizione Finanziaria Netta   -1359   -1087   -778    -726    -701    -466    -1196   -1579
            Free Cash Flow           142     279     246      19     179     268     179     -388
             Spese in R&S            131     138     148     156     162     183     195     200
              Stabilimenti            90      80      74      74      71      72      73      75
               Impiegati             45726   42132   38485   38106   36534   36211   38209   40369

                 Anno                2000    2001    2002    2003    2004    2005    2006    2007
                Vendite              7697    7762    6718    6671    7114    4546    4841    6505
        Margine Operativo Lordo       850     704     523     628     725     585     614     581
          Risultato Operativo         432     297     118     268     380     355     401     367
         Risultato Netto Totale      3759     194    -405      4      274     399    -1049    323
       Posizione Finanziaria Netta   2635    -2029   -2050   -1745   -1469   -1177   -1980    302
            Free Cash Flow            176     26      476     564     498     343     317     299
             Spese in R&S             213     237     219     204     198     174     171     173
              Stabilimenti            87      84      79      77      74      24      24      24
               Impiegati             42509   39771   37350   36337   37154   26827   28617   30813
FINE
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