RISCHIO ASSICURATO E PREVENZIONE: LE ESPERIENZE INAIL NEL COMPARTO CARTARIO - CONTARP Eleonora Mastrominico INAIL - Direzione Regionale Toscana ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
RISCHIO ASSICURATO E PREVENZIONE: LE ESPERIENZE INAIL NEL COMPARTO CARTARIO Eleonora Mastrominico INAIL – Direzione Regionale Toscana CONTARP (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) 21 marzo 2013
Ricerca Prevenzione Indennizzo Cura Riabilitazione Reinserimento AISS INPS ILO DTL WORK CONGRESS REGIONI - ASL AGENZIA PER LA SICUREZZA DI BILBAO
ITALIA, Anno 2011 Codic e di t a riffa INAIL G ruppo TOTALE DENUNCE 2100 - Chimica, plastica e gomma 12 .4 6 6 GG2 - Chimica, carta e cuoi 2200 - Carta e poligrafia 4 .9 5 0 2300 - Pelli e cuoi 871 TOTALE 18 .2 8 7 TOSCANA, Anno 2011 Codic e di t a riffa INAIL G ruppo TOTALE DENUNCE 2100 - Chimica, plastica e gomma 691 GG2 - Chimica, carta e cuoi 2200 - Carta e poligrafia 604 2300 - Pelli e cuoi 265 TOTALE 1.5 6 0
Malattie osteo-articolari e muscolo- tendinee, dovute prevalentemente a sovraccarico bio-meccanico e movimenti ripetuti, costituiscono la patologia più frequente e di fatto l’unica vera causa del boom di denunce. La loro incidenza sul totale è sistematicamente cresciuta passando, anno dopo anno, dal 40% del 2007 al 66% del 2011. Sono soprattutto affezioni dei dischi intervertebrali e tendiniti
Malattie osteo-articolari e muscolo- tendinee L’aumento di queste malattie è osservato già da molti anni, ma ai record raggiunti negli ultimi ha senz’altro contribuito l’effetto dell’entrata a regime del DM 9 aprile 2008 che, inserendole in tabella, ha attribuito loro “la presunzione legale di origine”, agevolando e incentivando il ricorso alla tutela assicurativa.
Malattie professionali manifestatesi in ciascun anno e denunciate all’INAIL – Periodo 1951-2010 1975 – 2008 – 1965 – Sistema Aggiornamento 1988 – Sistema misto Aggiornamento tabellare tabella MP 1994 – tabella MP Aggiornamento 80.000 tabella MP 70.000 60.000 50.000 Industria 40.000 Agricoltura 30.000 20.000 10.000 - 1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2010
Per il settore G2200- Carta e poligrafia si ha una prevalenza di ipoacusie (60%), rispetto alle altre patologie. Le restanti malattie professionali nel settore sono riconducibili a due grandi gruppi di patologie: allergopatie e WMSD.
L'INAIL è palesemente interessato a che i lavoratori siano protetti rispetto ai rischi da lavoro, lungo un percorso tracciato dalle più recenti normative (D.Lgs. 626/94, L.n. 144/99, D.Lgs. 38/2000, D. lgs. 81/08). Deve, quindi, conoscere pienamente i processi produttivi, i fattori di rischio e la loro evoluzione, svolgendo compiti di accertamento dei rischi professionali nei settori produttivi dell'Industria e Servizi, dell'Artigianato, del Commercio e dell'Agricoltura. Tale attività viene esercitata attraverso la propria Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP).
Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione è stata istituita a livello regionale dalla circolare 51/1995 Direttore Regionale Consulenze Tecniche di staff Dirigente Attività Strumentali Dirigente Attività Istituzionali
In Toscana la CONTARP è costituita da 11 unità: 1 ingegnere meccanico 1 ingegnere chimico 1 ingegnere elettrico 4 chimici 3 geologi 1 biologo
• Mappatura del rischio rumore nelle cartiere e 1 cartotecniche della Lucchesia • Indagine sulla mansione di carrellista 2
• Mappatura del rischio rumore nelle cartiere e 1 cartotecniche della Lucchesia Motivazioni dello studio Le ipoacusie rappresentano la tipologia di MP maggiormente denunciata e le mansioni tipiche svolte nel comparto non sono tabellate, pur esistendo lavorazioni che comportano un’esposizione a livelli sonori significativi.
L’INDAGINE TECNICA
- fonometrie redatte dalle ditte - rilievi CONTARP eseguiti in occasione di sopralluoghi - dati di letteratura BANCA DATI ESPOSIZIONE A RUMORE PER MANSIONI
L’INDAGINE TECNICA
Il data base contiene - i dati anagrafici delle ditte (circa 60 cartiere e 30 cartotecniche), - le denunce di malattia professionale, - i pareri tecnici emessi dalla CONTARP - informazioni riguardanti i rilievi fonometrici. Il data base permette di seguire le variazioni anagrafiche e tecnologiche delle ditte, nonché l’andamento delle malattie professionali nel settore. Per quanto riguarda l’esposizione al rumore, i dati contenuti nel data base consentono di ricostruire per ogni ditta le esposizioni pregresse al fattore di rischio considerato. Inoltre, confrontando i dati relativi a più ditte per una stessa mansione, è possibile ottenere indicazioni sulla esposizione al rumore anche in assenza di dati ambientali, qualora cioè le lavorazioni o gli interi processi lavorativi siano stati dismessi. L’INDAGINE TECNICA
ISI 2011 23. FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA 41 DOMANDE AMMESSE, 2.643.496 EURO ASSEGNATI PIU’ DELLA META’ DEI PROGETTI PRESENTATI RIGUARDANO INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL RUMORE
• Indagine sulla mansione di carrellista 2 Nel corso degli anni, la progettazione dei carrelli elevatori si e evoluta per soddisfare sempre più le esigenze di comfort, sicurezza, produttività e rispetto dell’ambiente. Tuttavia, ancora molti incidenti gravi, anche mortali, si verificano durante il loro uso. Infatti, gli eventi infortunistici da “mezzo di sollevamento e trasporto” (carrelli elevatori, transpallet, ecc.) sono fra quelli che contribuiscono maggiormente alla casistica degli infortuni gravi e mortali complessivamente indennizzati nel corso del 2010, rappresentandone circa il 42%.
E per questo forse che le rassegne bibliografiche mostrano l’esistenza di un gran numero di testi sulla formazione del carrellista, sugli standard di costruzione, sui requisiti visivi, sulla stabilità dei carrelli, nonché sulla caratterizzazione delle postazioni di guida. Allo stesso modo per quanto riguarda invece gli indicatori di danno per la salute normalmente l’attenzione viene focalizzata sulla trasmissione al corpo intero di vibrazioni e, quindi, sui possibili rischi per il rachide lombare.
Motivazioni dello studio Indagini eseguite nel corso del progetto Vibrisk dalla Asl 2 di Lucca evidenziano quanto segue: Carrellisti di Cartiera monitorati 113 •Sintomatologia lamentata: lombalgie e lombosciatalgie 78 cervicalgie-dolore alla spalla 67 •Le misurazioni delle vibrazioni dei carrelli evidenziano valori che raramente superano il Livello di Azione.
Motivazioni dello studio Per una corretta valutazione del rischio è importante focalizzare l’attenzione sui vari fattori aggravanti: Indagini eseguite nel corso del progetto Vibrisk dalla Asl 2 di Lucca evidenziano quanto segue: A)Presenza di valori di picco (urti, scosse, buche) che non si evidenziano con le Carrellisti di Cartiera monitorati 113 misurazioni normalizzate alle 8 ore •Sintomatologia lamentata: lombalgie e lombosciatalgie 78 B) Posture scomode: cervicalgie-dolore alla spalla 67 1) stazione seduta per lungo tempo 2) torsione del tronco e/o del collo per la guida •Le misurazioni delle vibrazioni dei carrelli evidenziano in retromarcia valori che raramente superano il Livello di Azione. 3) guida con busto piegato in avanti e collo in flessione C) Basse temperature, umidità, ventilazione D) Stress
Motivazioni dello studio comparto Miglioramento degli standard di salute e sicurezza nel cartario, con particolare riferimento alla movimentazione meccanica delle merci 10% In media i carrellisti, nel settore cartario, rappresentano circa il della forza lavoro di uno stabilimento (cartiera o cartotecnica) alcuni La guida in retromarcia (con torsione del collo e/o del tronco) per compiti (presenza di carico che riduce la visibilità, necessità di eseguire manovre, ecc.) è obbligata diLelavori rassegne bibliografiche mostrano l'esistenza di un gran numero indirizzati alla prevenzione degli infortuni, mentre per quanto riguarda gli indicatori di danno per la salute normalmente l’attenzione viene focalizzata sulla trasmissione al corpo intero di vibrazioni e, quindi, sui possibili rischi per il rachide lombare
Materiali e metodi Analisi di primo livello Al fine di individuare corrette modalità di analisi della mansione e del rischio per il rachide e per la spalla sono stati raccolti dati bibliografici sui fattori di rischio nelle attività lavorative che possono generare sintomi dolorosi al rachide cervicale e alla spalla La ricerca di riferimenti bibliografici e stata condotta su Internet utilizzando un comune motore di ricerca e la banca dati PubMed attraverso le seguenti parole chiave: - conduttori di carrelli elevatori (forklift driver, conducteur de chariot elevateur); - disturbi muscolo-scheletrici (muscoloskeletal disorders, troubles muscolosquelettiques); - cervicalgie (neck pain, cervicalgie); - lunga durata del tempo di guida (long duration driving, conduite prolongee); - valutazione del rischio posturale (posture risk assessment, evaluation des risques de la posture).
Materiali e metodi Analisi di primo livello Al fine di individuare corrette modalità di analisi della mansione e del rischio per il rachide e per la spalla sono stati raccolti dati bibliografici sui fattori di rischio nelle attività lavorative che possono generare sintomi dolorosi al rachide cervicale e alla spalla Il NIOSH (1997) individua 40 studi nei quali si segnala la correlazione tra mantenimento di posture estreme o di posture statiche e disturbi muscoloscheletrici del collo o di collo/spalla. Di questi 3 studi trovano un legame significativo fra postura e disturbi del distretto collo/spalla. Nessuno degli studi citati riporta valutazioni quantitative del rischio
Materiali e metodi Analisi di primo livello Al fine di individuare corrette modalità di analisi della mansione e del rischio per il rachide e per la spalla sono stati raccolti dati bibliografici sui fattori di rischio nelle attività lavorative che possono generare sintomi dolorosi al rachide cervicale e alla spalla 26 studi mostrano una relazione causale tra l’alta ripetitività e i disturbi del collo e del distretto collo/spalla. Questi studi, però, definiscono come RIPETITIVO il lavoro che prevede continui movimenti delle braccia che in generale caricano il distretto collo/spalla
Materiali e metodi Analisi di primo livello Al fine di individuare corrette modalità di analisi della mansione e del rischio per il rachide e per la spalla sono stati raccolti dati bibliografici sui fattori di rischio nelle attività lavorative che possono generare sintomi dolorosi al rachide cervicale e alla spalla sono stati analizzati i metodi di analisi della postura presenti in letteratura • Non vi sono norme tecniche che consentono di giungere ad una valutazione quantitativa del rischio da postura per il tratto cervicale del rachide • la ISO 11226:2000, che attribuisce valori di rif. relativamente a posture fisse e, rifacendosi anche ai documenti EN 1005-4 e EN 1005-5, stabilisce criteri di accettabilità sull’angolo articolare per spalla, gomito e polso, tronco flesso
Angolo critico di flessione del collo Vi è evidenza che posture scorrette del collo possano essere associate 15 ° ≤θ > 30° con cervicalgie, in particolare: – flessione >20° per >70% del turno
Materiali e metodi
Materiali e metodi Dal momento che le analisi di primo livello non sono risultate specifiche per la valutazione dei rischi derivanti da posture e da movimenti lavorativi, relativamente all’uso in retromarcia del carrello elevatore, si è pertanto deciso di passare ad una analisi di secondo livello, effettuando misurazioni e filmati in campo. • Le fasi del progetto hanno visto il coinvolgimento anche degli RLS e delle RSU aziendali.
Materiali e metodi Analisi di primo livello •Sono state raccolte informazioni generali sulle modalità organizzative ed operative (numero di addetti, turni, orari, pause, carico di lavoro, tipo di percorso, etc.), •sono stati identificati i compiti caratteristici delle mansioni •sono state individuate le mansioni più a rischio (uso del carrello per circa il 75% del turno di lavoro) CARTIERA CARTOTECNICA Attività di scarico cellulose dai camion e Movimentazione bobine successiva formazione delle stive di all’interno del magazzino materie magazzino prime Movimentazione prodotto finito Movimentazione bobine carta tissue da fondo linee a magazzino (jumbo rolls) da area stoccaggio a prodotto finito camion
Analisi di primo livello Analisi di secondo livello Indagine sul campo, filmati relativi ai compiti da analizzare 5 sopralluoghi CARTIERA 1 OPERATORE - 2 MOVIMENTAZIONI CELLULOSA (POMERIGGIO, MATTINA) 1 OPERATORE - 3 MOVIMENTAZIONE BOBINE (MATTINA, POMERIGGIO, MATTINA)
Analisi di primo livello Analisi di secondo livello Indagine sul campo, filmati relativi ai compiti da analizzare 5 sopralluoghi CARTOTECNICA 3 OPERATORI – 3 MOVIMENTAZIONI PRODOTTO FINITO ( 2 MATTINA, 1 POMERIGGIO) 2 OPERATORI – 2 MOVIMENTAZIONI BOBINE (POMERIGGIO)
Al fine di raccogliere il maggior numero possibile di dati per l’analisi della postura, sono stati realizzati filmati relativi alle diverse fasi di lavorazione utilizzando due videocamere: • la prima è stata posizionata sul carrello in modo tale da poter riprendere in continuo la posizione di testa, collo e spalle; • la seconda è stata utilizzata per riprendere da terra le diverse fasi di manovra. La differente concezione delle cabine di guida in dotazione ai carrelli utilizzati ha reso necessaria la costruzione di due diversi tipi di supporto per il posizionamento ed il fissaggio della videocamera sui carrelli in movimento. I supporti sono stati realizzati dalle officine dei due stabilimenti oggetto della sperimentazione.
Riepilogo misure Cartiera Torsione Posizione Flessione Destra Sinistra N. Rilievo Condizione operativa neutra (%) (%) (%) (%) Movimentazione materie prime 1 • Scarico colli1 di cellulosa da 2 camion e formazione stive su 1,65 11,7 3,9 82,8 3 piazzale 4 Movimentazione prodotto finito 1 • Prelievo delle bobine 2 grandi dal magazzino interno e 2 3 carico delle bobine sui camion 4 0,25 17,5 7,5 73 • Prelievo delle bobine 5 piccole3 dal magazzino interno e carico delle bobine sui camion 1: Colli del peso di 2000 Kg 2. Bobine grandi: bobine di carta del peso di 1940 Kg. Sei bobine per ogni camion 3: Bobine piccole: bobine di carta del peso di 900-1200 Kg. Dieci bobine per ogni camion
Riepilogo misure Cartotecnica Torsione Posizione Flessione Destra Sinistra N. Rilievo Condizione operativa neutra (%) (%) (%) (%) Movimentazione materie prime - Scarico bobine grandi da camion 1 e sistemazione nel magazzino 0,85 4,95 6,1 88,2 2 - Scarico bobine grandi da camion e sistemazione nel magazzino 0,63 14,3 7,7 77,4 3 Movimentazione prodotto finito 1 - Prelievo dei pallet di prodotto 2 finito dalla rulliera di fine linea e 3 sistemazione nel magazzino. 1,87 14,6 9,7 73,8 4 - 5
• Le osservazioni evidenziano come la mansione di carrellista comporti l’adozione di posture incongrue obbligate per poter superare e compensare gli ostacoli visivi determinati dall’ingombro del carico o dal lay-out dell’ambiente di lavoro. • Le flessioni del collo in avanti sono adottate per individuare la tipologia di carico da movimentare leggendo le etichette apposte sul carico stesso o per posizionare il carico in maniera più stabile, mentre le rotazioni del collo sono da attribuire quasi esclusivamente alle necessita visive legate alla guida in retromarcia.
Conclusioni • Non vi è nessuna postura mantenuta fissa, ma le diverse rotazioni si alternano al mantenimento del collo in posizione neutra. • Di conseguenza, un metodo che si limiti a sommare i tempi di rotazione estrema del collo rischia di sovrastimare il rischio, perché non tiene conto dei tempi in postura neutra laddove questi possono costituire un sufficiente tempo di compensazione e recupero per il tratto cervicale del rachide. • Una volta determinati, quindi, i criteri rilevanti per la decisione, occorre anche individuare le modalità più corrette per assegnare loro i pesi appropriati, tenendo conto dei tempi di recupero
Conclusioni • Il lavoro è nato dalla constatazione dell’esistenza di un relativo “vuoto” metodologico su come quantificare il rischio da sovraccarico biomeccanico da posture incongrue del rachide cervicale per la mansione di carrellista • Se da un lato c’è stata una costante evoluzione della metodologia per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide lombare, per tutti gli altri distretti articolari, compreso il “collo”, si assiste ancora a numerosi e diversi tentativi per valutare il suddetto rischio che, però, non hanno ancora prodotto dati epidemiologici compiuti.
Conclusioni • La nostra proposta non ha la pretesa di colmare le lacune fin qui evidenziate, né di rappresentare l’unica via possibile per valutare efficacemente il rischio in esame. • Si è inteso, piuttosto, disegnare lo scenario che si prospetta al valutatore nel momento in cui voglia avviare l’analisi del rischio da sovraccarico biomeccanico del rachide cervicale nella mansione di carrellista, facendo il punto sui metodi a tale scopo disponibili in letteratura e cercando di suggerire, in mancanza di dati statistici ed epidemiologici utili, un’alternativa plausibile e valevole sotto il profilo formale per l’analisi del rischio in esame.
Grazie per l’attenzione
Puoi anche leggere