Il Management Dietoterapico Integrato delle Dislipidemie - Marcello MONTOMOLI Referente ANSISA per la Toscana Centro ...
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Il Management Dietoterapico Integrato delle Dislipidemie Marcello MONTOMOLI marcello.montomoli@tin.it Referente ANSISA per la Toscana Centro Malattie Metaboliche Università di Siena (Prof.Stefano Gonnelli)
Progressione dell’Aterosclerosi Rottura/ Fissurazione Placca Stria Placca Occlusiva Trombosi Angina Normale Lipidica Fibrosa Instabile Infarto Morte Coronarica Stroke Asintomatico Angina da sforzo Ischemia critica Claudicatio di gamba Aumento dell’Età Aneurisma
“andare a caccia della FV”
Unici interventi sicuramente efficaci DEFIBRILLAZIONE RCP TUTTO L’INTERVENTO DEVE TENDERE A NON RITARDARE QUESTE MANOVRE E AD OTTIMIZZARLE
Angioplastica con catetere a palloncino
Scompenso Cardiaco
ANEURISMA AORTA ADDOMINALE SOTTORENALE
Abdominal aortic aneurysm. Atheroemboli from small abdominal aortic aneurysms produce livedo reticularis of the feet (ie, blue toe syndrome).
Un evento cardiovascolare acuto può presentarsi anche così
L’aterosclerosi è un processo che inizia precocemente
Sindrome metabolica: importanza della prevenzione
SCALA DI PRIORITA’ DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI IN TEMA DI VASCULOPATIE • LOTTA AL FUMO • RIDUZIONE DEL SOVRAPPESO • RIDUZIONE DELLA SEDENTARIETA’ • ALIMENTAZIONE CORRETTA • SCELTE FARMACOLOGICHE PER I FATTORI DI RISCHIO NOTI (Diabete, Dislipidemie, Obesità, Ipertensione, ecc.) Dobbiamo agire sul RISCHIO GLOBALE
LE DISLIPIDEMIE
Fenotipi delle dislipidemie Interazione fattori genetici fattori ambientali (alimentazione, attività fisica, fumo,farmaci, ecc.)
HO IL COLESTEROLO ALTO….
HO IL COLESTEROLO ALTO
HO IL COLESTEROLO ALTO
LA PRIMA DOMANDA E’ UNA FORMA PRIMITIVA O SECONDARIA?
Forme comuni di iperlipidemie primitive (a forte impronta genetica) (prevista l’esenzione per patologia) Ipercolesterolemia familiare Deficit familiare di apo B100 Ipercolesterolemia poligenica Ipertrigliceridemia familiare Deficit familiare di lipoproteinlipasi Deficit familiare di apo CII Iperlipidemia combinata Disbetalipoproteinemia
Xantomi tuberosi tubero-eruttivi RICHIEDI LA DETERMINAZIONE GENETICA DELLE APOE Con CT >400 mg/dL (o C-LDL >200 mg/dL), TG >400 mg/dL
Ipercolesterolemie secondarie • Ipotiroidismo • Epatopatie ostruttive • S. nefrosica • Anoressia nervosa • Porfiria acuta intermittente • Farmaci:progestinici, ciclosporina, tiazidici
Ipertrigliceridemie secondarie • Obesità • Gravidanza • Diabete mellito • Farmaci- • IRC estrogeni,betabloccan ti, resine, ks, tiazidici. • Lipodistrofia • Epatite acuta • Glicogenosi • LES • Alcool • Mielomi, linfomi, • Bypass ileale gammapatie • Stress • AIDS (proteasi • Sepsi inib.)
Come posso identificare rapidamente pazienti ad alto rischio? • Sono già ad alto rischio e devono essere sottoposti a trattamento intensivo dei vari fattori di rischio coloro che presentano: • 1) Malattia Aterosclerotica • 2)Diabete tipo 2 o tipo 1 con microalbuminuria • 3) Livelli molto elevati di un singolo fattore di rischio • 4) Dislipidemie primitive (es.Ipercolesterolemia Familiare)
Colesterolo e Rischio di Eventi: Quale soglia terapeutica? R R4 Rischio di Eventi Rischio di Eventi R3 R2 R1 Colesterolo Colesterolo
STIMA DEL RISCHIO: PRIMO PASSO NELLA GESTIONE DEL RISCHIO Un principio di base della prevenzione è rappresentato dal fatto che l’intensità di una terapia volta a ridurre il rischio dovrebbe essere definita in funzione del rischio assoluto per quel soggetto (es. la probabilità in % di avere un evento coronarico nei successivi 10 anni) . Dunque, il primo passo nella selezione di una terapia per abbassare le LDL è quello di stimare lo stato di rischio di una persona.
Tre categorie di rischio che modificano i livelli di LDL da raggiungere • CHD o equivalenti (Diabete)
ATP III: la sindrome metabolica La diagnosi è formulata quando sono presenti 3 di questi fattori di rischio Fattori di rischio Livello di definizione Obesità addominale (circonferenza addominale) Uomini >102 cm Donne >88 cm TG 150 mg/dl o terapia C-HDL Uomini
Mortalità cardiovascolare in pazienti con o senza sindrome metabolica Sindrome metabolica Sì No 10 Rischio cumulativo (%) RR: 3.55 5 0 0 2 4 6 8 10 12 Follow-up (anni) RR: Rischio relativo (presenza vs. assenza di sindrome metabolica) Lakka HM et al, 2002
Una reazione da stress cronico può essere un fattore eziologico della SM Fattori Psico-Sociali e Socioeconomici Reazione da Stress non compensato Fumo Depressione CRH Ansia Alcool Alterazioni Endocrine
Fattori Psicosociali • Basso stato socio-economico • Isolamento sociale e mancanza di supporto sociale • Stress a lavoro e in ambito familiare • Emozioni negative
T GH Normale Ins Cort T GH Ins Cort Cushing T GH T GH Ins Cort Ins Cort Invecchiamento Obesità Viscerale Bilancio tra ormoni che determinano accumulo (insulina e cortisolo) o mobilizzano (testosterone e GH) i grassi a livello del tessuto adiposo viscerale in diverse condizioni fisiologiche e cliniche
PERCEZIONE DEL RISCHIO: Questo giovane è preoccupato per gli Xantomi tendinei………., ma CONTINUA A FUMARE DUE PACCHETTI DI SIGARETTE AL GIORNO……
ASK ASSESS ADVISE ASSIST ARRANGE
Che vuoi che sia un po’ di Ma poi questa colesterolo, dieta e questi quel che non farmaci E proprio a me ammazza… funzioneranno deve venire davvero? l’infarto?! Chissà se ce la farò a seguire la dieta… Ha ragione il Dottore e ho fiducia in lui Si abbasserà pure il “rischio” ….Ma in Contrada a cena?
Fattori psicosociali che influenzano il comportamento del paziente • Percezione del rischio • Supporto sociale • Conoscenza delle cause e • Conoscenza del proprio dei meccanismi di modello alimentare e dei malattia fattori che lo influenzano • Benefici percepiti dei • Motivazione al trattamenti cambiamento • Barriere al cambiamento • Percezione della propria di stile di vita percepite capacità di cambiamento • Precedenti trattamenti o esperienze di malattia
Come si aiuta il paziente a cambiare stile di vita? Stadi del Cambiamento Strategie • • Precontemplazione il • Informare Aiutare il paziente a sviluppare fiducia paziente non sta prendendo in nelle sue possibilità (self-efficacy) considerazione il cambiamento e non è • Personalizzare assessment e feed-back consapevole del problema • Aiutare il paziente a sviluppare le abilità • Contemplazione il paziente • per il cambiamento. Fornire supporto pensa di pianificare un cambiamento • Rendere il paziente capace di pianificare • Azione il paziente attua il • autonomamente i cambiamenti Fornire materiale per l’auto-aiuto. cambiamento • Preparare il paziente ai possibili problemi • Mantenimento il paziente • Aiutare il paziente a capire le cause delle ricadute mantiene il cambiamento • Aiutare il paziente a pianificare il • Ricaduta il paziente ritorna al • successivo tentativo Dar fiducia nelle proprie possibilità di vecchio comportamento ritentare il cambiamento • Fornire un supporto incondizionato. M Montomoli 2002
Perché molti obesi non riescono a fare attività motoria? Barriere Psicologiche Precedenti esperienze negative lazzi dei compagni cattiva performance Mancanza di conoscenza ed esperienza Paura di essere osservati Barriere Fisiche Basso livello di fitness Eccessiva fatica fisica Eccessiva sudorazione Barriere Professionali = ignoranza del Medico Scarsa motivazione culturale Scarsa competenza tecnica Scarsa attenzione alla M.Montomoli 2002 compliance
Composizione della Dieta TLC • Calorie totali: in funzione del bilancio energetico entrate/uscite al fine di mantenere un peso ottimale o prevenire l’aumento di peso. • Colesterolo: < 200 mg/die • Proteine: circa il 15% delle calorie totali • Fibre: 20-30 g/die • Carboidrati: 50-60% delle calorie totali. I C.dovrebbero derivare principalmente da cibi ricchi in carboidrati complessi, compresi i cereali, specie integrali, frutta e verdure. • Grassi totali: 25-30% delle calorie totali • Grassi saturi:
Paziente di 34 anni “un trattato di Medicina!”
Benefici legati ad una perdita di 10 Kg da un eccesso di peso Categoria Benefici 20–25% nella mortalità totale % di mortalità 30–40% della mortalità diabete-correlata 30–40% della mortalità per cancro Pressione arteriosa 10 mmHg di SBP 20 mmHg di DBP 30% di trigliceridi Lipidi plasmatici 10% di colesterolo totale 15% di LDL ↑ 8% di HDL 50% del rischio di sviluppo di diabete Diabete mellito 30-50% della glicemia a digiuno 15% di HbA1c
Principi attivi alla Base di Nutraceutici o Cibi Funzionali dotati di effetti Positivi sulle Dislipidemie • Fitosteroli/stanoli • Fibre Idrosolubili (glucomannano,Oat Bran, guar, pectine, psyllium) • Acidi grassi polinsaturi omega-3 • Policosanoli • Proteine della soia • Niacina • Berberina • Estratto di riso rosso fermentato
Cibi funzionali (functional foods) un esempio sono i cibi arricchiti in fitosteroli con diversa azione ipocolesterolemizzante I fitosteroli riducono il Colesterolo LDL in percentuale diversa se aggiunti a: Cereali (circa 7%) Yogurt (da 8% a 10%) Latte (circa 15%) Machi KC et al.: Am J Clin Nutr (2001) Volpe R et al.: Br J Nutr (2001) Clifton PM et al.: Eur J Clin Nutr (2004)
Steroli/stanoli vegetali • Margarine, yogurt commerciali, frutta e verdure • 1,5-4 g /die (raccomandato 2-2,5 g/die) • Riduzione LDL-C 10-15%
Safety aspects and cholesterol-lowering efficacy of low fat dairy products containing plant sterols Korpela R et al Eur J Clin Nutr. 2006 May;60(5):633-42 L’assunzione di prodotti caseari arricchiti di fitosteroli e fitostanoli, aiuta a ridurre i livelli di colesterolo. Uno studio finlandese, pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition, ha coinvolto 167 soggetti con ipercolesterolemia, i quali sono stati randomizzati ad assumere per sei mesi yogurt, formaggi freschi e formaggi a pasta dura in versione “normale” oppure arricchita con steroli vegetali. In particolare, la miscela era composta da beta-sitosterolo, beta-sitostanolo, campesterolo e campestenolo e il gruppo di trattamento ne assumeva una quantità pari a circa 2 g al giorno. Al termine del periodo di indagine, i risultati hanno evidenziato una diminuzione del 6,5% dei livelli di colesterolo totale nei soggetti che assumevano i latticini arricchiti, contro un’assenza di variazioni nel gruppo placebo. Inoltre, con i fitosteroli è stata riscontrata una maggiore riduzione dei valori di LDL (-10,4% contro -0,6%) e un aumento più marcato del rapporto HDL/LDL (-16,1% contro 4,3%). I fitosteroli sono in grado di ridurre i livelli di colesterolo in quanto ne limitano l’assorbimento intestinale; un effetto collaterale della loro assunzione potrebbe quindi essere la diminuzione dei livelli di vitamine liposolubili, tuttavia nello studio in questione non sono state riscontrate carenze significative di tali micronutrienti.
Policosanoli • Miscela di alcool alifatici derivati dallo zucchero di canna purificato (presenti anche nella cera d’api, nella crusca di riso e in altri vegetali) • A dosaggi di 5-20 mg/die in animali hanno ridotto il rischio di formazione di ateromi tramite riduzione dell’aggregazione piastrinica, del danno endoteliale e della formazione di foam cells. • In oltre 80 studi clinici in dosi di 5-40 mg/die hanno ridotto LDL del 19-31% e aumentato HDL del 8-29% Nutr Rev 2003
Meccanismo ipolipidemizzante Biosintesi del colesterolo Biosintesi dei trigliceridi Policosanolo Lievito rosso 3-idrossi-3-metilglutaril CoA Acetil - COA HMGCoA reduttasi AMPK Acet CoA Car Mevalonato Malonil - CoA Riduzione del colesterolo Berberina intracellulare Riduzione della sintesi di trigliceridi Aumento di RNA messaggero per i recettori delle LDL Aumento di recettori LDL Riduzione di trigliceridi e aumento del uptake epatico nel plasma Riduzione di Col Totale e LDL nel plasma
Berberina Prodotto naturale vegetale estratto dalla corteccia di Berberis aristata, un arbusto spinoso originario dell’Himalaya e del Nepal appartenente alla famiglia delle Berberidaceae. Si ottiene per estrazione idroalcolica e successiva cristallizzazione con una purezza conforme alla prescrizione della farmacopea europea per i prodotti per uso farmaceutico.
Fibre Idrosolubili • Glucomannani, Oat Bran, guar, pectine, psyllium, frutta e verdure • 2-10 g/d • Riducono LDL-C 1-10%
Diminuzione del Colesterolo Totale (mmol/L) per grammo di fibra solubile -0,1 -0,07 KJM pectina -0,026 Guar gum -0,037 Oats Psyllium -0,028 0 -0,05 -0,1 -0,15 Da Brown et al. Am J Clin Nutr 1999;69:30-42 Vuksan et al. Diabetes Care 1999;22:913-19
Diminuzione del Colesterolo LDL (mmol/L) per grammo di fibra solubile. -0,13 -0,055 KJM pectina -0,033 Guar gum -0,032 Oats Psyllium -0,029 0 -0,05 -0,1 -0,15 Da Brown et al. Am J Clin Nutr 1999;69:30-42 Vuksan et al. Diabetes Care 1999;22:913-19
Clinical studies of the effect of a low-fat, fiber- enriched diet in hypercholesterolemic children Study Intervention % change in LDL-C Blumenschein et al -Oat Bran (1g/kg/d ) -7% (Ann Ny Acad Sci 1991; -Soy Bean (1g/d ) No change 623:413-15) Taneya et al - Isabgoll Husk (25g/d) -7% (Eur J Clin Nutr 1989; 43:197-202) Zavoral et al -Locust Bean Gum (10-20g/d) -19% (Am J Clin Nutr 1983; 38:285-94) Martino et al -Glucomannan (2-3g/d) -24% (Nutr Metab Cardiovasc Dis + step1 diet 2005;15:174-80) -step 1 diet -12%
Psyllium a suitable alternative to escalating statin dose Arch Intern Med 2005; 165: 1161–1166
Integratori olio di pesce più sani che mangiare pesce Gli integratori a base di olio di pesce potrebbero risultare più sani dello stesso mangiare pesce. Il consumo di pesce ad elevato contenuto di acidi grassi omega-3, secondo l'AHA, è associato alla diminuzione del rischio di coronaropatie. Il pesce, comunque, contiene tossine di origine ambientale, come mercurio, bifenili policlorinati e pesticidi organoclorinati, che potrebbero negare gli effetti cardiovascolari benefici dei pasti a base di pesce. L'analisi del contenuto di cinque marche di olio di pesce rivela che il livelli di bifenili policlorinati sono al di sotto dei limiti rilevabili: il consumo di olio di pesce è pertanto più sano di quello di pesce ricco in organoclorine, mantenendo comunque il contenuto in acidi grassi omega-3. Inoltre l'olio di pesce è utile in molte condizioni patologiche, fra cui disordine bipolare e depressione. (Arch Pathol Lab Med. 2005; 129: 74-7)
Benefits of omega-3 fats in doubt A systematic review of studies published early online by the British Medical Journal has found no clear benefit from the consumption of omega-3 fats on cardiovascular events. BMJ 2006
Proteine della Soia • 25-40 g/die, in sostituzione di alimenti animali • Riduzione LDL-C 5-7%
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