LE CURE PALLIATIVE ED IL RUOLO DELL'HOSPICE - LE CURE PALLIATIVE ED IL RUOLO DELL'HOSPICE - Associazione ANIMO

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GIORNATA NAZIONALE FADOI
             ANIMO DEL FINE-VITA
             LECCE 6 APRILE 2019

LE CURE PALLIATIVE ED IL RUOLO
        DELL’HOSPICE
LE CURE PALLIATIVE ED IL RUOLO DELL'HOSPICE
              Dott.ssa Evelina Pedaci
            Dirigente Medico di I Livello
            Hospice San Cesario di Lecce

                           DOTT.SSA EVELINA PEDACI
                           DIRIGENTE MEDICO I LIVELLO
                              HOSPICE SAN CESARIO
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DEFINIZIONE CURE PALLIATIVE
                      1990

Le Cure Palliative sono la cura attiva e totale dei
 malati la cui malattia non risponde ai trattamenti
 specifici/curativi (Riservate alla fase avanzata di
 malattia).

Lo scopo delle Cure Palliative è il raggiungimento
 della migliore qualità della vita.
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DEFINIZIONE DI CURE PALLIATIVE 1990

•   CONTROLLO DEI SINTOMI E QUALITA’ DELLA VITA

•   APPROPRIATEZZA E PROPORZIONALITA’ DEGLI
    INTERVENTI

•   APPROCCIO OLISTICO AL MALATO (Dolore Totale)

•   LAVORO MULTIPROFESSIONALE IN EQUIPE
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CURE PALLIATIVE: DEFINIZIONE 2015

CURE MEDICHE SPECIALIZZATE PER
 PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE GRAVI,
 focalizzate sul sollievo dal dolore e dagli altri sintomi,
 qualunque sia la diagnosi

L’obiettivo e’ il miglioramento della qualità della
 vita
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PER MALATTIE GRAVI SI INTENDONO

•    LE PATOLOGIE INCURABILI O A PROGNOSI INFAUSTA

•   LE MALATTIE ACCOMPAGNATE DA SINTOMI DISTURBANTI
    DIFFICILI DA TRATTARE E/O CHE RICHIEDANO FREQUENTI
    RICOVERI OSPEDALIERI

•   LE MALATTIE CHE PEGGIORANO DRASTICAMENTE                         LA
    QUALITA’ DI VITA DEL PAZIENTE

ESEMPI SONO LE MALATTIE EMATOLOGICHE ED ONCOLOGICHE, LE GRAVI
INSUFFICIENZE CARDIACHE, RESPIRATORIE , RENALI, EPATICHE ED ALCUNE
PATOLOGIE NEUROLOGICHE AVANZATE (ALZHEIMER , PARKINSON)
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CURE PALLIATIVE

«Sono appropriate per qualsiasi età ed in qualsiasi
  fase di malattia; infatti, possono essere fornite
  CONTEMPORANEAMENTE AL TRATTAMENTO
  CURATIVO»
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ELEMENTI CHIAVE:

• MANAGEMENT DEI SINTOMI

• SUPPORTO PSICOSOCIALE E SPIRITUALE

• SUPPORTO    NEL   “DECISION    MAKING”/
PIANIFICAZIONE ANTICIPATA DELLE CURE
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Altri sintomi: dispnea, tosse, nausea, vomito,
discrasia, gestione delle piaghe da decubito e
   medicazioni complesse, emorragie etc.
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Cure Palliative di base o Cure Palliative Primarie (MMG o
Medico Ospedaliero)

Cure Palliative Specialistiche

  CRITERI DI TRIAGE VERSO LE CURE PALLIATIVE SPECIALISTICHE :

   presenza di uno o più dei seguenti quadri clinici:
•- malato complesso che necessita dell’intervento pianificato e
continuativo di altre figure professionali oltre a MMG

•- malato che presenta sintomi persistenti difficilmente controllabili

•- malato con situazione familiare problematica

•-malato con Coefficiente di Intensità Assistenziale elevato
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I LUOGHI DELLE CURE PALLIATIVE
Assistenza residenziale (Hospice)
Assistenza di Day-Hospice
Assistenza specialistica ambulatoriale
Cure domiciliari
Il paziente, di norma, viene assistito a domicilio e riceve
 l'assistenza prevista (medica e infermieristica), la fornitura
 di tutti i farmaci, presidii ed ausili nonché quant'altro serva
 per alleviare la sofferenza
HOSPICE
Definizione minimalista: è un luogo ad alta specializzazione
e con un’elevata intensità assistenziale per pazienti cronici
in fase avanzata di malattia.
SONO AMMESSI IN HOSPICE:

PAZIENTI CON PSK < 50%

SOLLIEVO TEMPORANEO

PROBLEMATICHE SOCIO-AMBIENTALI

PAZIENTI CON IPOTESI DI SOPRAVVIVENZA < 120 GIORNI
Scala di valutazione secondo
             Karnofsky
• E’ una scala di valutazione dei pazienti cronici
  che tiene conto di alcune variabili, quali le attività
  personali, la capacità lavorativa e la cura di sé
  stessi.
• E’ articolata in 10 punti: se indice = 100% il
  paziente non ha alcuna limitazione, se = 10% è
  moribondo.
In riferimento alla durata della degenza in Hospice, i dati
disponibili evidenziano che, mediamente, essa è inferiore agli
standard ministeriali (D.M- n° 43/2007), vale a dire che la
richiesta di ricovero viene troppo spesso inoltrata negli ultimi
giorni di vita del paziente.
La percentuale dei ricoveri in Hospice con una degenza
inferiore a 7 gg. dovrebbe essere inferiore al 20%. In realtà,
per gli anni 2015 e 2016 il dato nazionale supera il 35% e
nessuna Regione raggiunge lo standard (anche per l’anno
2014 il dato nazionale era pari al 35,99%).
da : «Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 38/2010».
CRESCITA DELLE CURE PALLIATIVE IN ITALIA

• APPROVAZIONE DELLA LEGGE 38/2010

• INDICAZIONI DELL’OMS             (DOCUMENTO      «STRENGTHENING       OF
 PALLIATIVE    CARE     AS   COMPONENT    OF   INTEGRATED     TREATMENT
 THROUGHOUT THE LIFE COURSE: I Sistemi Sanitari necessitano di includere le
 C. P. nel continuum di cura dei pazienti cronici. Cio’ non dovrebbe essere
 considerato opzionale» (2013).

• CAMBIAMENTO DELLO SCENARIO DEMOGRAFICO
LEGGE 38/10
• Il sollievo della sofferenza diventa obiettivo
imprescindibile di cura

• E’ garantita al cittadino la dignità del fine vita
(Cure Palliative inserite nei LEA!)

• Si introduce il concetto di Rete

• Specificità di competenze professionali
È in corso una transizione epidemiologica e demografica:

1.AUMENTO DELL’ASPETTATIVA DI VITA: circa un anno in
più ogni 4 anni. Nel 2050 più di un terzo della popolazione
dell’UE avrà più di 60 anni.

2.AUMENTO DELLA PREVALENZA MALATTIE CRONICHE:
in Italia ci si attende un numero di multicronici (chi soffre di
almeno 3 malattie croniche) pari a quasi 13 milioni nel
2024.

3.SCARSITÀ DI RISORSE: dal 2010 la spesa sanitaria in
Italia è diminuita. Si prevede che nel 2019 scenderà al 6.5%
del PIL.

W. Ricciardi, «Il Sistema Sanitario rischia il collasso?»L’Arco di
Giano, n.89, 2016
Quanto costa questa transizione?
Ogni anno i pazienti nell’ultimo anno di vita (che rappresentano
solo l’1% della popolazione) assorbono circa il 20% dell’intera
spesa sanitaria.
“Long term trends in Medicare Payments in the last year of life” G Riley, J Lubitz Health Serv
Res. 2010 Apr; 45(2): 565–576.
I costi assistenziali nell’ultimo anno di vita sono per larga parte
riconducibili all’assistenza ospedaliera.

          Tanuseputro et al. “The health care cost of dying: a population-based
          retrospective cohort study of the last year of life in Ontario, Canada”.
           PLoSOne. 2015 Mar 26;10(3):e0121759.
QUALE E’ L’IMPATTO DELLE CURE PALLIATIVE SUI
COSTI SANITARI?

 The European Journal of Public Health, Vol. 27, No. 1, 25–30

 Hospital, local palliative care network and
 public health: how do they involve
 terminally ill patients?
 Gianlorenzo Scaccabarozzi, Fabrizio Limonta, Emanuele Amodio
 Dipartimento Interaziendale della Fragilita ` (DIFRA) of the Health Local Unit
 of Lecco, Lecco, Italy 2 Servizio di Epidemiologia e Programmazione,
 Dipartimento Programmazione, Acquisto e Controllo of the Health Local Unit
 of Lecco, Lecco, Italy
Methods:
Retrospective study carried out on patients resident
in Lecco (Italy) who died between 2012 and 2013.

A total of 5830 patients were analyzed.

Results: At least one hospitalization was reported by
2586 (44.3%) patients in the last month of life and
3957 (67.9%) patients in the last year of life. A total
of 1114 (19.1%) patients were referred to palliative
care with median duration of enrollment of 31 days.
Lo studio dimostra che le C.P.
riducono in maniera significativa i
ricoveri ospedalieri dei pazienti
cronici nell’ultimo anno di vita e,
pertanto, giocano un ruolo
fondamentale nelle future strategie
di politica sanitaria.
Il quadro che ne scaturisce è caratterizzato da luci
e ombre: difatti, di fronte ad un miglioramento della
qualità e dell’offerta assistenziale per le cure
palliative in regime residenziale e domiciliare e allo
sviluppo delle reti regionali e locali di cure palliative
e di terapia del dolore, persistono forti
disomogeneità regionali sulle caratteristiche e sulla
tipologia dell’assistenza offerta nei vari setting
assistenziali.
I principali traguardi raggiunti in questi anni sono:

•La definizione degli adempimenti regionali per
l’accreditamento delle strutture sanitarie di cure
palliative (Intesa Stato-Regioni del 15 febbraio
2015);

•L’aggiornamento dei LEA per quanto concerne le
cure palliative nei diversi setting assistenziali
(domicilio, hospice, ospedale).
Le criticità evidenziate nel rapporto riguardano lo sviluppo
ancora molto disomogeneo delle reti locali di cure palliative e
l’adozione di modelli organizzativi e percorsi assistenziali
di presa in carico del paziente difformi tra le diverse
Regioni; anche l’offerta formativa in cure palliative per gli
operatori sanitari è ancora insufficiente.
A fronte delle necessità di cure palliative
continuamente crescenti, la crescita
culturale è ancora lenta.
From the Section of Palliative Care, Division of General Medicine and
    Primary Care, Division of HematologyOncology (M.K.B.), Division of
    Pulmonary and Critical Care Medicine (L.K.R.), and Research Section,
    Division of General Medicine and Primary Care (E.P.M.), Beth Israel
    Deaconess Medical Center, Harvard Medical School, Boston, MA.

Mayo Clin Proc. n February 2017;92(2):280-286 n
http://dx.doi.org/10.1016/j.mayocp.2016.11.007 www.mayoclinicproceedings.org n
2016 Mayo Foundation for Medical Education and Research
Il 70% degli Americani non è
completamente informato su cosa
siano le Cure Palliative.

La maggior parte dei Professionisti
della Sanità confonde le Cure
Palliative con le Cure di fine-vita
Palliative Medicine and Hospice (end-of-life care) are often thought
to be synonymous but Hospice is a small role of Palliative Medicine.
Hospice care is recommended when a patient’s prognosis is six
months or less.

The Development of Pathways in Palliative Medicine: Definition, Models, Cost and Quality Impact
Laura Finn 1,* and Sonia Malhotra 2 1 Division of Hematology and Bone Marrow Transplant, Department of Internal Medicine,
Ochsner Medical Center, 1514 Jefferson Highway, New Orleans, LA 70121, USA 2 Department of Palliative Medicine & Supportive
Care, Section of General Internal Medicine & Geriatrics, UniversityMedicalCenter, TulaneUniversitySchoolofMedicine,
2000CanalStreet, NewOrleans, LA70112, USA; smalhotr@tulane.edu * Correspondence: laura.finn@ochsner.org; Tel.: +1-504-842-
3910, Fax: +1-504-842-4533
Received: 21 January 2019; Accepted: 31 January 2019; Published: 1 February   2019
All’Intensivista ed allo Specialista d’organo
  dovrebbe essere offerta la possibilità di
 confrontarsi con il team di Cure Palliative
che gestisce la rete territoriale già durante il
             ricovero ospedaliero
E' indispensabile definire
         precocemente i pazienti che
         necessitano di cure palliative

“GRANDI INSUFFICIENZE
 D’ORGANO END STAGE:
 CURE INTENSIVE O CURE
 PALLIATIVE?”
Documento condiviso per una pianificazione delle scelte di cura.

Documento approvato dal Consiglio Direttivo SIAARTI aprile 2013
   Documento approvato e condiviso da:
-SOCIETÀ ITALIANA ANESTESIA ANALGESIA RIANIMAZIONE TERAPIA
   INITENSIVA (SIAARTI)
--ITALIAN RESUSCITATION COUNCIL (IRC)
.-ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI CARDIOLOGI OSPEDALIERI
(ANMCO)
-SOCIETÀ ITALIANA MEDICINA EMERGENZA URGENZA (SIMEU)
-SOCIETÀ ITALIANA CURE PALLIATIVE (SICP)
-SOCIETÀ ITALIANA NEFROLOGIA (SIN)
-ASSOCIAZIONE NAZIONALE INFERMIERI DI AREA CRITICA
(ANIARTI)
-SOCIETÀ ITALIANA MEDICINA GENERALE (SIMG)
-ASSOCIAZIONE ITALIANA PNEUMOLOGI OSPEDALIERI (AIPO)
AVVIARE PRECOCEMENTE IL PAZIENTE ALLE
CURE PALLIATIVE PERMETTE:

•MANAGEMENT COMPLETO DEI SINTOMI
DISTURBANTI IN TUTTE LE FASI DI MALATTIA CON
CONSEGUENTE MIGLIORAMENTO DELLA
QUALITA’DELLA VITA

•DEFINIZIONE DELLA PROGNOSI E PIANIFICAZIONE
ANTICIPATA DELLE CURE

•OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE SANITARIE

•RICOVERO IN HOSPICE AL MOMENTO GIUSTO
HOSPICE

Definizione più completa:
snodo nevralgico nella Rete di Assistenza ai pazienti
inguaribili in fase avanzata di malattia perché ne garantisce
il continuum assistenziale e, non a caso, all’Hospice il
Legislatore riconosce il ruolo di coordinamento della Rete.
Rappresenta la “quintessenza” del progetto di presa in
carico globale .
GRAZIE!
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