Le aree costiere italiane che, in assenza di interventi antropici, sono a rischio allagamento da parte del mare - 27 Giugno 2019 Antonioli F. ...
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27 Giugno 2019 Antonioli F., Cappucci S. Le aree costiere italiane che, in assenza di interventi antropici, sono a rischio allagamento da parte del mare
Antropocene La commissione internazionale di stratigrafia ha ormai sancito la fine dell’Olocene. La nuova era geologica, Antropocene (dal greco anthropos, uomo), è l’epoca segnata dall’impatto dell’umanità sul pianeta (intorno al 1950). Gia ipotizzata come Era Antropozoica nel 1870 da A. Stoppani Il termine fu adottato dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutzen per indicare l’ era geologica attuale nella quale all’uomo, e alla sua attività, sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche: • estinzione delle specie (mammiferi, vertebrati, pesci, rettili ed anfibi, uccelli); • incremento di alluminio, cemento, plastiche, fibre sintetiche; • crollo di azoto nei sedimenti e aumento dei fertilizzanti; • Infine, non per ordine di importanza, incremento della CO2 ( > 400ppm) Roma 27.06.2019
Antropocene Conseguenze su ecosistemi 500 Teragrammi = 500 Ml t Impatti L’Olocene è iniziato da 12.000 b.p. quando dopo l’ultima glaciazione il clima si è stabilizzato e si sono sviluppate le prime civiltà. E’ stata decretata la fine dell’Olocene. La nuova era geologica, Antropocene (dal greco anthropos, uomo), è l’epoca segnata dall’impatto dell’umanità sul pianeta (intorno al 1950). Il termine proposto da Eugene Stoermer (‘80), nel 2.000 fu adottato dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutzen ed indica l’ era geologica attuale nella quale all’uomo, e alla sua attività, sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche: • estinzione delle specie (mammiferi, vertebrati, pesci, rettili ed anfibi, uccelli); • incremento di alluminio, cemento, plastiche, fibresintetiche; • aumento di fertilizzanti e crollo di azoto nei sedimenti e aumento dei fertilizzanti; • Infine, non per ordine di importanza, incremento della CO2 2015 >400ppm Roma 27.06.2019
Valutazione degli impatti dei CC Cambiamenti climatici Impatti Desertificazione Agricoltura Dissesto idrogeologico Aree costiere a rischio Biodiversità Roma 27.06.2019
Sardegna, Golfo di Orosei Solco di battente fossile, 125.000 anni fa: + 8 m, 290 parti per milione di CO2 CAUSE Solco di battente attuale : Il livello del mare è 415 parti per milione di CO2 Roma 27.06.2019 destinato a salire…
From IPCC (2013) Proiezione a scala globale (1700-2100) dell’innalzamento del lmm +1m (RPC 8,5) +0,7m (RPC 2,6) Roma 27.06.2019
Le variazioni relative del livello del mare costituiscono la sommatoria di: Eustatismo (Scioglim. Ghiacci + dilatazione termica) + isostasia + tettonica A C B Lithosphere Mantle Scioglimento dei ghiacci e Tettonica e compattazione Isostasia dilatazione termica Roma 27.06.2019
Isostasia Attuale tasso innalzamento Lambeck et al., (2011), Quaternary International Roma 27.06.2019
Europa il 19% della popolazione (86milioni) vive entro i 10 km dal mare In Italia il valore sale a 70% Roma 27.06.2019
L’inondazione delle pianure costiere italiane Distribuzione dei principali distretti Aree a rischio allagamento. produttivi di interesse nazionale. Roma 27.06.2019
40 aree costiere a rischio Mappe finite Mappe da completare Pianura padano veneta 246 km - 5451 Km2 La Spezia e Luni Versilia e Massaciucoli Cecina Follonica e Piombino Foce Tronto 7 km - 0,11 km2 Marina di Campo, Isola d’Elba 1,8 km - 3,1 km2 Grosseto Albinia Foce Sangro 6 km - 0,04 km2 Burano Foce Pescara 14 km - 0,25 km2 Piana del Tevere Area di Lesina 40 km, 16,6 km2 Platamona Porto Pollo Piana Pontina Piana di Fondi Nodigheddu Piana del Volturno Pilo Olbia Fertilia 1,8 km – 4,4 km 2 Valledoria 2 km – 4,8 km2 Piana del Sele Taranto 9,5 km - 4,2 km2 Oristano 24,8 km - 124,5 Km2 Orosei 1,2 km – 0,8 km2 Alento Metaponto Colostrai Flumendosa Porto Pino Cagliari 19,8 km - 61,5 km2 Santa Eufemia Gioia Tauro Aree costiere di Piana Pontina Trapani e Marsala Pantano Longarini - 5,9 km - 8,4 km2 Noto Granelli 5 km – 6,7 km2 Roma 27.06.2019
Roma 27.06.2019
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Uno scenario di inondazione al 2100 VA= valore attuale R= reddito lc = land cover SI = superficie incrementale a rischio p= proprietà del suolo RI= reddito prodotto nell’area SI S = superficie a rischio R = tasso di sconto V=valore economico Da: La risposta del cambiamento climatico in Italia. Valutazioni socio-economiche delle strategie di adattamento e misure di mitigazione forestale Roma 27.06.2019
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ENEA – MET CLIM Roma 27.06.2019
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Ferrovie Ferrovie
L’esempio dell’Olanda Paese con parte notevole del territorio già oggi sotto il livello marino Impegnato a prevenire le inondazioni, potenziale conseguenza dei cambiamenti climatici Roma 27.06.2019
Remediation: difesa del territorio anche con opere di modifica. Roma 27.06.2019
Roma 27.06.2019
Un esempio di remediation in Italia Suggerita dalla comunità scientifica già 25 anni fa, quando l’allarme sui CC si è diffuso insieme alla linea mitigation (riduzione della presunta causa). Roma 27.06.2019
Considerazioni conclusive Il sollevamento del mare atteso per le coste Italiane nel 2100 sarà: • 940-1035 mm con modello più cautelativo, • 1310-1450 mm con modello meno cautelativo. A questi valori bisogna aggiungere un valore di storm surge variabile da zona a zona che saltuariamente, in particolari condizioni di vento, onde e bassa pressione può arrivare a superare 1100 mm Il fabbisogno economico ed energetico per le strategie di remediation, mitigazione e adattamento ai cc non è ancora stato stimato con certezza ma potrebbe essere oggetto di notevoli investimenti nel programma 2020-2027. Roma 27.06.2019
fabrizio.antonioli@enea.it sergio.cappucci@enea.it Roma 27.06.2019
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