REDDITO POVERTA' DISUGUAGLIANZA - IL CASO ITALIANO
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MISURARE IL GRADO DI DISEGUAGLIANZA NELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO Indice di Gini. L’indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito: è pari a zero nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi (quando tutte le unità ricevono lo stesso reddito); è invece pari a uno nel caso di totale diseguaglianza, quando il reddito totale è percepito da una sola unità.
INDICI DEPRIVAZIONE Gli indicatori di deprivazione materiale, armonizzati a livello comunitario richiamano il concetto di povertà assoluta, riferendosi all’incapacità da parte di individui e famiglie di potersi permettere determinati beni materiali o attività che sono considerati normali nella società attuale: in altre parole, non c’è un confronto con una soglia di povertà, ma comunque si verifica con quesiti ad hoc il possesso o meno di determinati beni.
L’indagine “Reddito e condizioni di vita” (EU SILC), condotta dall’ Istat nel 2012 su un campione di circa 19.000 famiglie, contiene nove quesiti relativi alla mancanza di beni durevoli e ai vincoli di tipo economico che non permettono alcune attività. Si considera in stato di deprivazione materiale l’individuo che vive in una famiglia che non può permettersi almeno tre dei nove beni o attività elencate. 1. essere in arretrato nel pagamento di bollette, affitto, mutuo o altro tipo di prestito; 2. non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione; 3. non poter sostenere spese impreviste di 800 euro 4. non potersi permettere un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni, cioè con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano; 5. non potersi permettere una settimana di ferie all’anno lontano da casa; 6. non potersi permettere un televisore a colori; 7. non potersi permettere una lavatrice; 8. non potersi permettere un’automobile; 9. non potersi permettere un telefono.
Indicatori di grave deprivazione per ripartizione e numero di componenti (per 100 individui con le stesse caratteristiche) anno 2012
La povertà relativa La stima dell’incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone povere) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, che nel 2013 è risultata di 972,52 euro (-1,9% rispetto al valore della soglia nel 2012, che era di 990,88 euro). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando un’opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di componenti.
Bassa intensità di lavoro Bassa intensità di lavoro (indicatore Europa 2020). L’indicatore considera la percentuale di persone che vivono in famiglie la cui intensità di lavoro è inferiore a 0,20. L'intensità del lavoro è convenzionalmente definita come il rapporto fra il numero totale di mesi lavorati dai componenti della famiglia durante l’anno di riferimento dei redditi (quello precedente all’anno di rilevazione) e il numero totale di mesi teoricamente disponibili per attività lavorative. Ai fini del calcolo di tale rapporto, si considerano i membri della famiglia di età compresa fra i 18 e i 59 anni, escludendo gli studenti nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni. Le famiglie composte soltanto da minori, da studenti di età inferiore a 25 anni e da persone di 60 anni o più non vengono considerate nel calcolo dell'indicatore.
La posizione della nazione nel sistema di stratificazione globale influisce notevolmente sulla stratificazione all’interno della società che vi vive. Il Fondo Monetario Internazionale, che si occupa di dividere fra gli stati più poveri i fondi provenienti da quelli ricchi, ha riconosciuto questa stratificazione. Interessante è osservare nella mappa come muove i flussi di denaro. Fondo Monetario Internazionale: primi 10 finanziatori e riceventi. George Ritzer, Introduzione alla sociologia ©2014 De Agostini Scuola SpA - Novara
Il mondo piatto Per alcuni la globalizzazione permetterà di ridurre la povertà globale. Thomas Friedman (2005) sostiene che il mondo sta diventando un «mondo piatto», senza barriere: chiunque ormai può partecipare dell’economia mondiale e questo potrebbe sembrare un ottima occasione di rilancio peri paesi più poveri. Questo è possibile grazie a internet. Tuttavia, esiste anche un divario digitale globale (Drori, 2006, 2010), come si vede nel grafico. Accesso a internet per area geografica, 2010. Fonte: Adattato da Internet World Stats. Copyright © George Ritzer, Miniwatts Introduzione alla sociologia ©2014Marketing Group De Agostini Scuola SpA - Novara
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