Le ADR nei moduli organizzativi del processo civile e nella programmazione del PNRR
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LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 Le ADR nei moduli organizzativi del processo civile e nella programmazione del PNRR di Mirella Delia Nella programmazione del PNRR la risoluzione del problema dei tempi della giustizia civile è affi- data prioritariamente al potenziamento degli strumenti di definizione delle liti alternativi alla sentenza. Una nuova stagione per i temi della media-conciliazione, non limitata a novità processuali, ma calibra- ta su progetti e moduli organizzativi dell’ufficio del processo, grazie alle buone prassi, alle innovazioni informatiche e statistiche che monitorano le performance, nonché alle reti della formazione. 1. Le pagine dedicate dal PNRR al sistema giustizia: le ampie prospettive per il processo civile / 2. La nuova stagione degli strumenti di Alternative Dispute Resolution / 3. Il modello fran- cese di mediazione / 4. La magistratura italiana e le buone prassi sui temi della media-conci- liazione / 5. La promozione dei modelli di giustizia partecipata nei moduli organizzativi del processo / 6. Dalle rilevazioni informatiche all’innovazione nella rete della formazione: il ra- dicamento di nuovi metodi conciliativi / 7. L’approccio predittivo: il modello di ufficio del processo conciliativo / 8. Conclusioni 1. Le pagine dedicate dal PNRR al sistema zione del nostro Paese sotto vari profili, tra cui quello giustizia: le ampie prospettive per il giudiziario e quello economico. processo civile Le raccomandazioni Ue che riguardano la giusti- zia (il riferimento è alle «Country Specific Recom- L’emergenza Covid e la generale crisi economica mendations» del 2019 e anche del 2020) si concen- che ne è derivata hanno provocato la necessaria ri- trano sulla riduzione della durata dei processi civili in sposta dell’Unione europea, che è apparsa fiduciosa tutti i gradi di giudizio. nel tessere, attraverso la Next Generation EU, le ma- Gli interventi di riforma processuale e, insieme, glie della società europea del futuro, ispirata da un ri- ordinamentale consegnano la chiave per accedere a sveglio geopolitico, dal costruirsi attorno a imponenti una giustizia che mantenga la promessa costituziona- investimenti ed ampie riforme che si intersecano per le sulla trasparenza e sulla prevedibilità della durata realizzare la transizione ecologica e digitale1. di procedimenti civili e penali. In quelle maglie, il Governo Draghi ha inserito la Trova radici nella stessa cultura costituzionale progettazione e la successiva attuazione del PNRR – europea il valore dell’efficienza dell’amministrazione «Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza». L’appro- della giustizia, da attuarsi mediante “rimedi giuri- vazione del Piano incoraggia l’opera di modernizza- sdizionali effettivi” per la tutela dei diritti, specie dei 1. Cfr. M.R. Covelli e D. Salari, Il PNRR e le politiche di genere. Prime riflessioni, in Giudicedonna.it, n. 1/2021 (www.giudicedonna.it/ articoli/Il_PNRR_e_le_politiche_di_genere.pdf). Questione Giustizia 3/2021 152
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 soggetti più deboli. Si comprende, inoltre, l’incidenza done l’inserimento nel sistema giudiziario attraverso del settore giustizia, quando ben funzionante, nell’ac- una prioritaria attenzione alla rigenerazione dei me- celerazione dell’economia di un Paese, parandosi al todi di lavoro nelle aule giudiziarie. contrario la lentezza del sistema giudiziario come un ostacolo difficilmente sormontabile per gli investi- menti e la competitività delle imprese2. 2. La nuova stagione degli strumenti Affrontare seriamente il problema di come garan- di Alternative Dispute Resolution tire una giustizia più effettiva – più giusta e resa in tempi ragionevoli – significa, però, impiantare una Non sfugge la direzione dell’intento riformatore. soluzione organica: affidandosi sì alle riforme, ma Dapprima si accentua il ricorso agli strumenti al- contemporaneamente mettendo in campo progetti ternativi per la risoluzione delle controversie, le cd. mirati. “Alternative Dispute Resolution” (ADR), senza però Negli obiettivi fondamentalmente dati per i pro- dimenticare di apportare le presupposte migliorie al getti e le riforme da dedicare al settore giustizia, si processo civile, nella sbocciata consapevolezza che le chiede alla giustizia civile di flettere i suoi tempi del misure alternative sapranno esprimere maggiore in- 40 per cento. cisività in quanto accordate su un processo civile in- Nel processo civile, questo simboleggia il saper tonato, in grado cioè di funzionare in modo efficace mettere mano a molteplici settori di interesse, par- davanti all’autorità giudiziaria. tendo dall’organizzazione dei singoli uffici per arriva- Si allarga la competenza della mediazione civi- re a coinvolgere anche le infrastrutture, l’edilizia e la le. Entrano nell’elenco delle materie sottoposte alla digitalizzazione. mediazione obbligatoria quelle dell’area dei contrat- Non ultime, le risorse umane. Da anni sappiamo ti di durata in cui le parti sono legate da rapporti come si esprima a più voci il bisogno di espandere il stabili. Franchising, consorzi, contratti d’opera, di numero dei magistrati, dei cancellieri, del personale rete, società di persone e subfornitura, a eccezione tecnico-amministrativo, degli assistenti di giustizia, dei casi per i quali la legge preveda altre specifiche e oggi abbiamo appreso che queste copiose risorse procedure obbligatorie di soluzione stragiudiziale umane entreranno attraverso l’ufficio per il processo delle controversie. e i bandi programmati dal Ministero della giustizia Quando il tentativo di mediazione è condizione di per i copiosi reclutamenti. procedibilità della domanda giudiziale, le parti devono Non è più rimandabile la costruzione di model- essere necessariamente assistite da un difensore (ex li organizzativi con cui sfruttare al meglio le nuove e artt. 82 ss. cpc) in tutti i giudizi davanti al tribunale, generose risorse, le infrastrutture promesse e tutte fatta eccezione per i casi di cui all’art. 86 cpc. La condi- quelle ulteriori disponibilità che raggiungeranno gli zione si considera avverata se il primo incontro tenu- uffici giudiziari. tosi davanti al mediatore si conclude senza l’accordo. Le forze per riformare il processo civile e tener In ogni caso, viene garantito un monitoraggio di fede agli impegni assunti dal potere esecutivo con cinque anni dall’entrata in vigore della riforma per l’Europa e il PNRR corrono lungo tre direttrici: Al- verificare se sia necessario il permanere della media- ternative Dispute Resolution; interventi sul processo zione come condizione di procedibilità. civile; interventi sul processo esecutivo. Al contempo, la mediazione viene potenziata ri- L’ennesima semplificazione del rito processuale, correndo all’aumento dei benefici fiscali: è previsto in entrambi i gradi del merito, si salda questa volta al un ampliamento del campo di applicazione dell’e- definitivo favor espresso per il processo telematico, senzione dall’imposta di registro (oggi nel limite di implementato nelle sue diverse componenti anche 50.000 euro); è introdotto il credito d’imposta per il per effetto delle accelerazioni introdotte dall’emer- compenso pagato all’avvocato e al mediatore, con una genza pandemica. riduzione quindi delle spese legali fino alla possibili- Nondimeno, vi è la volontà di intervenire sul pia- tà, sussistendone i presupposti di legge, di avvalersi no organizzativo. del gratuito patrocinio a spese dello Stato, beneficio Nelle pagine che seguono verrà proposta un’ana- quest’ultimo contemplato anche per la negoziazione lisi che, prendendo avvio dalla prima delle menziona- assistita. Un credito d’imposta è, infine, consentito te direttrici, scruta la prossima stagione degli istituti per il contributo unificato quando il giudizio si estin- della mediazione e della conciliazione, accompagnan- gua grazie alla mediazione. 2. Cfr. M. Marinaro, Il PNRR e il piano straordinario per la giustizia, in Costozero.it, 4 maggio 2021 (www.costozero.it/il-pnnr-e-il-pia- no-straordinario-per-la-giustizia/). Questione Giustizia 3/2021 153
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 Si procede indi al riordino delle disposizioni con- la conclusione delle conciliazioni nell’ambito del pro- cernenti lo svolgimento della procedura di mediazio- cedimento di mediazione o in sede giudiziale. ne, con modifiche volte a consentire l’avvicinamento Al fine di ridurre le liti condominiali e le decele- delle parti e il superamento della frattura comunica- razioni che producono sui tribunali, il ddl di riforma tiva – dal favorire la partecipazione personale delle riconosce innanzitutto all’amministratore di condo- parti, fino alle garanzie di effettivo confronto sulle minio la legittimazione ad attivare, aderire e parte- questioni controverse, il tutto accompagnato dalla cipare al procedimento di mediazione. In tal modo, specifica regolamentazione delle conseguenze che si accresce l’autonomia dell’amministratore rispetto discendono dalla mancata partecipazione delle parti all’assemblea, che oggi deve essere convocata per alla procedura, inclusa la disposizione ad hoc fina- esaminare e votare ogni passaggio, dall’avvio della lizzata a definire il regime del decreto ingiuntivo al- mediazione alla prosecuzione degli incontri e alla for- lorquando la parte obbligata non abbia soddisfatto la mulazione dei contenuti4. Con la riforma, invece, ver- condizione di procedibilità. rà richiesto l’esame dell’assemblea unicamente per L’onere di presenza agli incontri si alleggerisce decidere sulla proposta di accordo finale. Si sveltisce nel solo caso in cui le parti possano delegare un pro- quindi l’iter nel rapporto fra amministratore di con- prio rappresentante ed esclusivamente in presenza di dominio e assemblea, eliminando ciò che nella pratica giustificati motivi3. ha rappresentato un elemento di forte rallentamento Il legislatore consente alle persone giuridiche e e di minore incisività per le attività del mediatore. agli enti di partecipare, a loro volta, al procedimento L’accordo di conciliazione riportato nel verbale di mediazione avvalendosi di rappresentanti o de- o la proposta del mediatore, come detto, rimangono legati: le persone delegate dovranno, nondimeno, sottoposti all’approvazione dell’assemblea condomi- essere a conoscenza dei fatti ed essere munite dei niale. L’assemblea è tenuta a deliberare con le mag- poteri necessari per cercare la soluzione della con- gioranze previste dall’art. 1136 cc e, nel caso di man- troversia. cata approvazione, la conciliazione si intenderà non L’ottica di semplificazione del procedimento si conclusa o la proposta del mediatore non approvata. manifesta pure nella possibilità che la mediazione si In una prospettiva più ampia, la riforma si propo- svolga, previo accordo delle parti, con modalità tele- ne di incidere con più coraggio sulla mediazione de- matiche, ricorrendo ai collegamenti da remoto per gli mandata, di cui all’art. 5, comma 2, d.lgs n. 28/2010, incontri. Si conferma, in tal modo, la volontà di stabi- perché condivide, in un ordinamento democratico, lizzare le innovazione telematiche introdotte durante l’essenza volontaria con l’ideale proprio della giusti- l’emergenza Covid. zia partecipata. In questo senso, la revisione della Particolare rilevanza assume la previsione per disciplina sulla formazione e sull’aggiornamento dei le parti di poter concordare la produzione in giudi- mediatori – mediante un aumento della durata della zio della relazione dell’esperto nominato dal media- formazione e l’allargamento dei criteri di idoneità per tore nel caso di controversie che possano richiedere l’accreditamento dei formatori teorici e pratici – ap- specifiche competenze tecniche ai sensi di quanto pare un investimento a medio-lungo tempo per accre- disposto dall’art. 8, comma 4, d.lgs n. 28/2010. Una scere le potenzialità dell’istituto. facoltà esercitabile dalle parti al momento della no- In linea con l’intravista prospettiva, la mediazio- mina dell’esperto, la cui relazione potrà perciò essere ne delegata risulta potenziata attraverso la rete della liberamente valutata dal giudice ai fini della decisione collaborazione fra gli uffici giudiziari, le università, della controversia. l’avvocatura, gli organismi di mediazione, gli enti e le Lo svolgimento della mediazione non costituisce associazioni professionali e di categoria sul territorio. neppure un ostacolo alla concessione dei provvedi- Il legislatore ha cura per la formazione degli ope- menti urgenti e cautelari, né alla trascrizione della ratori, per il monitoraggio delle esperienze e la traccia- domanda giudiziale. bilità dei provvedimenti giudiziali che demandano le La riforma intende spianare, e non da ultimo, le parti ai percorsi di mediazione. Non sono esclusi i ma- controversie in cui sia coinvolta una pubblica ammi- gistrati dalla rinnovata traccia formativa, come finan- nistrazione. Una clausola di esonero della responsa- che sono valorizzati, in chiave statistica, i contenziosi bilità contabile per i rappresentanti delle ammini- definiti a seguito di mediazione o comunque mediante strazioni pubbliche, di cui all’art. 1, comma 2, d.lgs 20 accordi conciliativi, con tutte le dovute proiezioni pre- marzo 2001, n. 165, è stata concepita per promuovere miali persino in sede di valutazione delle carriere. 3. Cfr. Cass., sez. III civ., sent. 27 marzo 2019, n. 8473 – la Corte si era già espressa sui limiti della delega. 4. Cfr. Cass., sez. VI civ., ord. 8 giugno 2020, n. 10846. Questione Giustizia 3/2021 154
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 Nel quadro complessivo, trova una coerente col- non più in grado di remunerare i propri difensori di locazione la stessa modifica dell’art. 185-bis cpc, in fiducia. modo tale da consentire al giudice di formulare la Sul piano finanziario, il semplice fatto che i priva- proposta conciliativa nel corso dei giudizi pendenti e ti cittadini siano incoraggiati a investire in spese lega- sino a quando la causa venga trattenuta in decisio- li stragiudiziali con la certezza che potranno rientrare ne, estendendosi il punto di innesto processuale della nell’investimento per mezzo degli incentivi accordati, conciliazione endoprocessuale oltre il limite attual- potrà produrre un maggior potere d’acquisto. È lin- mente consentito dalla citata norma (testualmente, la fa per rilanciare l’economia nazionale e avvalorare le proposta conciliativa può avvenire sino a che non sia crescita di stime del Pil nel prossimo triennio. esaurita l’istruzione). Né va taciuto il movimento evolutivo che si va Il ricorso sempre più massivo agli strumenti compiendo all’orizzonte della nostra giurisdizione. deflattivi del contenzioso giudiziario nel settore civile All’arbitro dirimente una questione stragiudiziale e commerciale è la mossa cruciale con cui il legislato- ovvero una negoziazione assistita viene attribuito – re, negli ultimi decenni, aspira a contrarre l’attesa cui dietro accresciute garanzie del contraddittorio e del rimane esposto il cittadino in lite allorquando chiede diritto di difesa sotto lo scudo dell’art 111 della Co- una soluzione di giustizia. stituzione – l’esercizio di poteri finora di esclusivo Sennonché, l’azione di riorganizzazione varata appannaggio degli organi giudiziari. L’arbitro, terzo e dal PNRR nel contesto della giustizia civile si appella imparziale, è investito della possibilità, se le parti ac- a un salto di qualità decisamente più alto di quello consentano, di adottare un provvedimento cautelare compiuto dalle precedenti riforme di settore. Si guar- ai sensi dell’art. 700 cpc, ovverosia tutte quelle misu- da oltre la presentazione della dimensione processua- re immediatamente efficaci nel tessuto economico e le con funzioni salvifiche, perché i dati finora raccolti sociale, e di conseguenza dirette a prevenire i danni nei tribunali italiani ci raccontano invece come – a irreparabili dalle lungaggini processuali. parità di riti e di regole di ordinamento – le forbici Ancora una volta la “linea parallela” tratteggiata performanti per fronteggiare l’arretrato e ridurre i tra la magistratura e gli istituti di mediazione – questi tempi delle risposte di giustizia presentino una diver- ultimi decisamente irrobustiti nel loro raggio di azione sa apertura da ufficio a ufficio, e ciò non sempre per la e nelle competenze – attinge all’assunto che sappiano disparità delle risorse in organico e, in particolare, il operare con specifiche attitudini e in tempi molto più numero dei magistrati in servizio. ragionevoli di quelli impiegati in media dalla giustizia Analizzare l’andamento degli uffici e “zoomare” ordinaria nello sciogliere i nodi dei conflitti. sui singoli territori, sulle diversità complessive di La nuova partita è iniziata e sarà vinta solamen- contesto ambientale e sociale, sulla leadership real- te se saranno attrezzati tutti gli operatori di giustizia mente esprimibile dai capi ufficio e dalle dirigenze – tanto quelli che tradizionalmente gestiscono le liti amministrative, sul tasso di turnover e, non ultimo, nelle aule di udienza quanto coloro che si apprestano sulla capacità di coltivare e presidiare le interrela- ad acquisire le abilità alternative alla sentenza – con zioni con gli ordini professionali e le varie catego- il giusto spirito per assecondare le radicali trasforma- rie di utenza, è la via per intraprendere un percorso zioni, dando loro le dotazioni occorrende, prime fra strategico fra i problemi che attanagliano i sistemi tutte quelle per una concreta conversione nelle meto- di gestione degli uffici e raggiungere, con velocità e diche di lavoro. qualificata pragmaticità, il comune obiettivo: favo- rire il processo di trasformazione della nostra giuri- sdizione5; ridurre il carico di lavoro per i magistrati 3. Il modello francese di mediazione competenti in sede civile, avendo parimenti cura di mantenere tra il privato cittadino e l’autorità giu- La discussione avviata sul maxiemendamento diziaria un rapporto più vicino. L’introduzione di presentato dalla guardasigilli Cartabia per l’approva- benefici economici e fiscali è apparso un modo per zione dei princìpi di legge delega su cui prederà cor- incentivare prontamente i cittadini a provvedere po, entro il prossimo anno, la seconda riforma della alla tutela dei propri diritti e interessi già nella sede mediazione, pone un nuovo traguardo culturale per stragiudiziale. È chiaro finanche come non sia stata il nostro Paese. negletta la difficoltà economica, inevitabilmente ag- Nel panorama europeo non mancano posizioni gravata dalla crisi pandemica, di numerose famiglie più avanzate. 5. Cfr. C. Castelli, Giustizia: andare oltre il PNRR, in questa Rivista online, 5 maggio 2021, www.questionegiustizia.it/articolo/giusti- zia-andare-oltre-il-pnrr. Questione Giustizia 3/2021 155
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 All’incirca un anno fa, presso la Suprema corte ziaria, adottato il 6 maggio 2021, e completata dalla francese, ha visto la luce un gruppo di lavoro6, «La legge 95-125 dell’8 febbraio 1995 (relativa all’orga- médiation devant la Cour de cassation», nato per nizzazione delle giurisdizioni e alla procedura civile, riflettere sull’opportunità e sulla possibilità di intro- penale e amministrativa) con gli articoli 21-6 e 21-7, durre la mediazione dinanzi alla Cassazione. La rela- istituendo un Consiglio nazionale della mediazione zione finale («Rapport 2021»), presentata innanzi ai presso il Ministero della giustizia. giudici della medesima Corte nella seduta della gran Il Conseil national de la médiation, con la funzio- camera del 25 giugno 2021, esplica le ragguardevoli ne di formulare pareri nel settore della mediazione, potenzialità che la mediazione può dischiudere nel- funge da organo propositivo al servizio dei poteri pub- la fase del ricorso in Cassazione, indicando come sia blici, nel dichiarato obiettivo di migliorare le misure possibile avviarla in base alla normativa vigente e che potenzino la mediazione. Una funzione che vedrà previo un opportuno adattamento da compiersi con il Consiglio nazionale raccogliere ed elaborare tutte le modalità attuative, facendo ricorso soltanto a nor- informazioni sulla mediazione, di segno quantitativo me regolamentari per certificare la sostenibilità di e qualitativo, e infine proporre un codice etico appli- quell’istituto dinanzi alla Suprema corte. cabile alla pratica della mediazione, nonché norme I lavori si sono mossi intorno all’interrogativo di nazionali da dedicare alla formazione dei mediatori. fondo – ossia se possono intravedersi incompatibili- La visione di lungo periodo è quella che attribuisce tà fra mediazione e rito in Cassazione – per appro- alla mediazione un ruolo sociale fondamentale: favo- fondire l’analisi del quadro normativo vigente e in- rire la pacificazione delle relazioni, salvaguardando al dividuare eventuali ostacoli in questa direzione, fino contempo le loro proiezioni future. E non è una visione all’elaborazione di proposte sul piano attuativo tese a semplicistica, se solo ci si sofferma a meditare su quan- modificare la legislazione, tenendo conto delle speci- to spesso un processo, ottenuta una sentenza di appel- ficità procedurali proprie della Cassazione e finanche lo, sia destinato a proseguire costringendo i litiganti a dell’idea di procedere a una certificata lista nazionale sostenere un peso, economico ed emotivo, dietro una di mediatori. sola certezza faticosamente raggiunta negli anni: una Numerose le questioni debitamente affrontate dal pronuncia che li condurrà a una decisione di rinvio al gruppo di lavoro, per raggiungere la constatazione giudice del merito. Senza dimenticare il rischio, pure che non si frappongono ostacoli di sorta alla media- questo frequente, che nel corso del processo siano zione presso la Corte suprema, e con cui si sono addi- emesse pronunce contrastanti nei gradi del merito. rittura rilanciate le modalità attuative di tale pratica In questa prospettiva la médiation judiciaire dinanzi alla stessa Corte. (mediazione demandata dal giudice con il consenso Meritano di essere appuntate, in particolare, le delle parti), qualora intervenisse nella fase del ricorso proposte avanzate in quella sede con lo scopo di ren- in Cassazione, potrebbe risolversi in una più che va- dere altamente efficace la mediazione innanzi alla lida occasione per le parti di riappropriarsi della lite Cassazione, proposte destinate alla maggiore diffu- e ristabilire fra loro un dialogo fecondo di soluzioni. sione delle forme di giustizia alternativa, già in cor- La scelta del governo francese è una scelta di fi- so di sperimentazione davanti ai giudici del merito, ducia nelle potenzialità delle tecniche di risoluzione strutturandone il procedimento in modo da evitare amichevole delle contese. irrigidimenti e da preservarne la giusta “flessibilità”7. Decisiva è la proposta di istituire un comitato (co- mité de pilotage) per valutare regolarmente lo svilup- 4. La magistratura italiana e le buone po della mediazione dinanzi alla Corte suprema. prassi sui temi della media-conciliazione Al sempre più crescente interesse dell’ordina- mento francese per la composizione amichevole delle La magistratura italiana negli ultimi anni ha dato controversie concorre sia la riflessione avviata affin- prova di non rimanere indifferente ai temi della me- ché la mediazione abbia accesso nella fase del giudi- dia-conciliazione. zio di cassazione, sia uno specifico emendamento al Negli uffici giudiziari fiorentini e in quelli baresi, progetto di legge per la fiducia nell’istituzione giudi- ad esempio, sono state da tempo sperimentate buone 6. Il gruppo di lavoro, presieduto dal primo presidente della Suprema corte, è composto da magistrati della Cassazione e della Procura ge- nerale, dalla direttrice della cancelleria nonché dai rappresentanti degli avvocati patrocinanti dinanzi alla Cassazione e al Consiglio di Stato. 7. Cfr. M. Marinaro, La mediazione demandata dalla “Cour de cassation” e il “Conseil national de la médiation”. Nuove prospettive per la médiation judiciaire in Francia e spunti di riflessione per la riforma della mediazione italiana, in Giustizia insieme, 26 luglio 2021 (www.giustiziainsieme.it/it/processo-civile/1887-spunti-di-riflessione-per-la-riforma-della-mediazione-italiana). Questione Giustizia 3/2021 156
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 prassi protese alla composizione delle controversie rare ordinanze ex 185-bis e di mediazione delegata civili in forma alternativa alle sentenze. Esse, corre- – agendo in positivo su tutti i marcatori di efficienza date ciascuna dai propri protocolli e linee guida, of- (contenimento tempi di risposta giudiziaria, preven- frono un contributo solido e in più direzioni. zione del cd. contenzioso a catena ovvero delle impu- La progettualità virtuosa fiorentina ha promosso gnazioni e dell’esecuzione forzata; contrazione delle un impiego sistematico della mediazione demandata, liti fra le stesse parti anche extra-giudizio, etc.) – non inserendolo all’interno di un’ampia visione collabo- potranno non emergere quali indicatori performanti. rativa fra istituzioni (organismi di mediazione, ordini Quei dati devono essere distinguibili nel sistema professionali, Camera di commercio, università, etc.), informatico e in quello statistico, così da poter entra- uffici del giudice e tirocinanti, e attingendo a proce- re nel censimento dei flussi di lavoro. dure concordate che hanno permesso traguardi defi- A margine degli sforzi e dell’impegno assunti nei nitori consistenti8. singoli uffici giudiziari per tracciare una linea di mag- Sotto un altro profilo, il progetto nato negli uffici giore efficienza, è lo stesso legislatore a suggerire ai giudiziari baresi ha provato la sua “sostenibilità” su- giudici – nella prospettiva fin qui eletta – l’impiego gli aspetti organizzativi del sistema giustizia, testando delle ordinanze ex art. 185-bis cpc (introdotto dall’art. principalmente come, innovando le tecnologie a di- 77 dl 21 giugno 2013, n. 69, convertito nella l. 9 ago- sposizione dei nostri uffici fino al punto da “intercet- sto 2013, n. 98) e della mediazione delegata (emesse tare” la cd. “scia digitale” delle ordinanze ex 185-bis ai sensi dell’art. 5, comma 2, d.lgs n. 28/2010), perché e di mediazione delegata, e concederle visibilità nei strumenti ritenuti capaci di accompagnare i giudizi ci- sistemi informatici e statistici ministeriali, si possa vili pendenti verso un più rapido epilogo processuale9. far lievitare la performance giudiziaria. Ciò in ragione della loro propensione a definire Se si è finora compreso come, nel misurare l’ef- le liti con metodiche diverse, abilità “altre” rispetto a ficienza degli uffici giudicanti civili, il loro stato di quelle richieste dalla pronuncia di una sentenza. “salute” e la loro produttività richieda uno screening I due istituti, la mediazione e la proposta concilia- preliminare e accurato su quelli che, a fianco degli tiva consentita dall’art 185-bis cpc, continuano a co- obiettivi assegnati, debbano soprattutto intendersi gli esistere nelle idee del legislatore anche all’indomani “indicatori” performanti, il tempo di definizione dei della legge 9 agosto 2013, n. 98 (di conversione del dl procedimenti rimane uno fra gli indicatori maggior- n. 69/2013), che ha apportato modifiche sia al testo mente utilizzati per misurare l’efficienza giudiziaria, originario del d.lgs 4 marzo 2010, n. 28, sia al nuovo assieme alla percentuale di procedimenti pendenti da art. 185-bis cpc, intitolato «proposta di conciliazione più di tre anni, al tasso di ricambio (cd. “clearance del giudice». rate”) che rapporta il numero dei procedimenti de- Il nostro legislatore, insomma, crede fortemente finiti al numero di procedimenti sopravvenuti e al che i metodi di risoluzione delle controversie adope- tasso di smaltimento che rapporta i definiti al carico rati in forma alternativa alla sentenza scoraggino gli di lavoro, ovvero alla somma delle pendenze di inizio abusi del processo, agevolino soluzioni di giustizia periodo e delle sopravvenienze. per gli interessi investiti dalle parti nel conflitto, e an- Se le numerose riforme di settore incoraggiano cor di più asciughino i tempi di definizione, con un ef- le definizioni dei giudizi civili in forma diversa dalla fetto finale di complessiva accelerazione nelle velocità sentenza, a siffatte definizioni allora va coerentemente medie dei processi civili. dato uno spazio nel censimento ufficiale centralizzato V’è un dato normativo che si inserisce in assoluta dei cd. flussi deflattivi dei giudizi civili e, di conseguen- organicità con quanto finora argomentato, lasciando za, nella ricognizione statistica del lavoro giudiziario. percepire, più di tutti gli altri, la rilevanza strategica Se i sistemi informatici ministeriali e le statisti- assegnata a questi istituti nella promozione della ra- che ministeriali sono calibrati per rilevare e misura- gionevole durata nei giudizi civili. re i dati delle definizioni, quando le definizioni sono La proposta conciliativa di cui all’art. 185-bis indotte dalle competenze del magistrato nell’adope- cpc, specie nei processi la cui durata ha superato il 8. Il Laboratorio “Un Altro Modo”, del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze ha presentato al Tribuna- le di Firenze, alla Città metropolitana di Firenze, alla CCIAA, alla Fondazione CR, a OCF (Organismo conciliazione Firenze), all’Organismo di mediazione dei consulenti del lavoro, all’Organismo di mediazione dei geometri, un progetto scientifico per affiancare i giudici con neo-laureati borsisti di ricerca in possesso di conoscenze e competenze specifiche in mediazione. Il Laboratorio ha approntato un report del monitoraggio sulle attività svolte con il contribuito dei borsisti, nel rispetto della circolarità del percorso: dallo studio delle cause pen- denti ai provvedimenti giudiziali di invio in mediazione, alle procedure di mediazione svolte presso gli organismi partner del progetto, alle udienze di verifica dei risultati delle procedure di mediazione (dati disponibili al link: www.unaltromodo.org/). 9. Cfr. M. Bove, La mediazione delegata, in Rivista dell’arbitrato, n. 3/2018, pp. 459 ss. Questione Giustizia 3/2021 157
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 termine ragionevole di tre anni (previsto per il giu- no reso possibile seguire accurati monitoraggi su tut- dizio di primo grado, dall’art. 55, comma 2-bis, dl 22 te le ordinanze ex art. 185-bis cpc emesse nel distretto giugno 2012, n.83 - cd. “decreto sviluppo” - conver- di Corte di appello di Bari a far data dal 1° gennaio tito dalla l. 7 agosto 2012, n. 83) – se anche non ser- 2016 ad oggi. visse a definire la lite –, potrebbe conseguire l’effetto Si è censito il numero di simili ordinanze adottate di escludere la possibilità per le parti che l’avessero da ciascun ufficio del distretto, numeri poi processati rifiutata di richiedere l’indennizzo per irragionevo- per affinare analisi statistiche sulle materie (macro-a- le durata del processo, stante il disposto dell’art. 2, ree) del contenzioso civile raggiunte in particolare comma 2-quinquies, l. 24 marzo 2001, n. 89 (“legge dalle proposte conciliative del giudice, estraendo per Pinto”), come sostituito dall’art. 55 dl n. 83/2012, la prima volta tutti gli esiti definitori così prodotti. Un convertito nella l. n. 134/2012, che testualmente pre- risultato nuovo è affiorato, non ancora intercettato vede: «Non è riconosciuto alcun indennizzo: (…) b) dai sistemi informativi ministeriali, per essere stati nel caso di cui all’articolo 91, primo comma, secondo questi ultimi concepiti sulla misurazione del nume- periodo, del codice di procedura civile;» cioè quando ro di sentenze emesse in ufficio e sui tempi della loro la domanda è accolta in misura non superiore all’e- emissione. ventuale proposta conciliativa. Il metodo sperimentato, per giunta, soddisfa per Simile al principio sancito dall’art. 91, comma le ordinanze ex art. 185-bis cpc – come pure lo po- 1, secondo periodo, cpc, come novellato dalla l. n. trebbe per quelle di mediazione delegata – l’esigen- 69/2009 (in forza del quale la parte vittoriosa che za parimenti già avvertita e ufficialmente evasa nel- rifiuta immotivatamente una proposta conciliativa le procedure di mediazione obbligatoria, sottoposte di un importo pari o maggiore a quello poi accertato queste ultime, in virtù dell’art. 4, comma 1-bis, d.lgs della sentenza, ai sensi, va condannata al pagamento n. 28/2010, introdotto dal cd. “decreto del fare”, ad delle spese processuali sostenute dalla parte soccom- apposito e mirato monitoraggio statistico. bente dal momento della formulazione della proposta Seguendo questo obiettivo attraverso le linee gui- in poi, e salvo quanto disposto dal secondo comma da del cd. “Protocollo BDDC”11 – che al punto 4) preve- dell’articolo 92) è quello contenuto nell’art. 13 d.lgs dono testualmente: «rilevazioni statistiche per anali- n. 28/2010 e riferito allo specifico rapporto fra la me- si flussi (quantità e tempi) di definizioni dell’arretrato diazione e il principio generale della causalità nelle in forza degli sforzi conciliativo/transattivi e ciò per spese di lite. monitorare non solo la velocità ed incidenza in per- centuale della spinta conciliativa nello smaltimento dell’arretrato, ma altresì per saggiare le capacità del 5. La promozione dei modelli singolo magistrato nel favorire le soluzioni bonarie di giustizia partecipata nei moduli della lite impiegando i nuovi strumenti di media-con- organizzativi del processo ciliazione (185, 185 bis, mediazione iussu iudicis, 696 bis etc etc). Elementi questi che permetteranno non Nell’ambito delle riforme legislative vale la pena, solo di esprimere, in sede di valutazione delle profes- per più motivi, fare spazio agli “accomodamenti” ap- sionalità dei magistrati, giudizi più dettagliati e di portati – nelle diverse realtà giudiziarie – dalle cd. spessore, ma anche di monitorare i tempi di ragione- “buone prassi”. vole durata del processo, come favoriti dalla buona All’interno del progetto conciliativo – definito prassi conciliativa» –, la prima criticità da affrontare con l’acronimo “Progetto BDDC” e registrato come è dunque l’assenza nel SICID12, ad oggi, di un evento buona prassi sub n. 2526 sin dalla prima manualistica tipizzato appropriato, quale “evento 185-bis”. introdotta dalla delibera Csm 7 luglio 2016 (manuale Analoga mancanza si avverte sul fronte delle ordi- dei “modelli”) per selezionare le pratiche di organiz- nanze di mediazione delegata. zazione più diffuse negli uffici giudiziari, nonché ri- I provvedimenti definitori diversi dalla sentenza conosciuto quale modello esportabile fra gli uffici nel finiscono, cioè, per confluire nella cartella archivio successivo aggiornamento compiuto dalla delibera di consolle “definiti in altro modo” e non sono da lì Csm 18 giugno 201810 – le metodiche adoperate han- recuperabili, nelle loro variegate tipologie, se non 10. Vds. p. 74 del menzionato manuale, sub «Macroarea 3-Modello 20». 11. Il Protocollo originario, nonché le successive fasi della sua implementazione fra gli uffici giudiziari aderenti, sono reperibili sul sito istituzionale della Corte di appello di Bari, nell’area dedicata “Buone Prassi”: www.giustizia.bari.it/buone_prassi_menu.aspx. 12. È l’acronimo che indica il «Sistema Informatico Contenzioso Civile Distrettuale» e gestisce i registri informatici del contenzioso civile, della volontaria giurisdizione, delle controversie di lavoro, delle esecuzioni e delle procedure concorsuali. Questione Giustizia 3/2021 158
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 tramite una minuziosa e defatigante ricerca fascicolo tutte indipendenti dalla sottoscrizione in udienza di per fascicolo. un verbale di conciliazione14. A loro volta, i registri informatici non annoverano I dati raccolti sono confluiti in un report statisti- ad oggi, tra le opzioni disponibili, eventi di definizio- co, periodicamente predisposto in modo da associare ne del fascicolo specifici ed esaustivi rispetto alla va- l’ordinanza contenente la proposta conciliativa allo rietà delle tipologie esistenti. stato del fascicolo. Il che penalizza sia il magistrato in valutazione, I passaggi necessari per la rilevazione informatica per la complessità di poter rappresentare in modo delle ordinanze ex art. 185-bis e degli esiti definitori esaustivo e attendibile la quantità e qualità di tutto rimangono cristallizzati in un apposito Vademecum, il suo lavoro svolto sui tavoli del dialogo e della me- con lo scopo di esplicare e poi replicare in ogni uffi- diazione, sia i dirigenti degli uffici e tutti i soggetti cio, in modo omogeneo nonostante la distanza dalle istituzionalmente deputati alla valutazione dei flussi sedi pilota, gli accorgimenti da adottare per rendere definitori, per la difficoltà di poter disporre di una una rilevazione che, in quanto condotta attraverso i statistica esaustiva e ragionata da utilizzare sul piano sistemi informatici ministeriali, sia primariamente della rendicontazione dei risultati e della program- attendibile. La comprensione del Vademecum fra le mazione degli obiettivi. cancellerie e i magistrati è stata assolta all’interno de- Sono ragioni che hanno spinto il Progetto pilota gli uffici attraverso l’impiego di screenshot e la piani- BDDC ad agire in questi anni su due versanti: quello ficazione di riunioni periodiche. dell’innovazione informatica e quello della formazione. L’azione compiuta dalla base degli uffici nel ri- In attesa di una più compiuta catalogazione de- spondere alla domanda su come motivare i magi- gli eventi nei sistemi ministeriali informatici – che, strati ad adoperare i nuovi strumenti per comporre come si è constatato nel paragrafo che precede, non le controversie in forma alternativa alla sentenza non includono un evento tipico come “ordinanza 185-bis” è da poco, visto che nei tradizionali prospetti statistici e neppure come “mediazione demandata” – è stato ministeriali viene presentato il dato non disaggregato incrementato, in primis, il dialogo fra le competenze degli “altrimenti definiti”. informatiche del personale CISIA, gli uffici della ma- Il risultato dell’innovazione nei metodi di lavoro gistratura informatica e le cancellerie per trovare una e il peso dell’impegno e del tempo a ciò dedicato dai soluzione idonea a fornire una traccia informatica magistrati – quelli pronti a investire nella conversio- dell’attività conciliativa dei giudici. ne – diventa un dato strategico da monitorare e col- Il gruppo di lavoro – per effetto della sua spiccata locare nelle statistiche ufficiali se si vuole motivare la composizione mista con cui si è potuto mettere a fuo- magistratura nel cambiamento e spingerla a cercare il co, in tutte le sue implicazioni, la questione ritenuta “binario alternativo” alla calendarizzazione della fase prioritaria – ha predisposto un sistema che, nel far decisoria dei processi ricorrendo all’innesto degli altri leva sull’annotazione manuale a cura della cancelleria strumenti di composizione dei giudizi. e dietro indicazione del giudice che ha pronunciato l’ordinanza ex art. 185-bis cpc nella singola causa, censisce, sotto la supervisione del CISIA, i fascicoli 6. Dalle rilevazioni informatiche in cui è stata emessa e indi annotata dalla cancelle- all’innovazione nella rete della ria l’ordinanza conciliativa, nonché disvela lo stato formazione: il radicamento di nuovi del fascicolo al momento della rilevazione, se ancora metodi conciliativi pendente oppure se in altro stato definitorio. Il monitoraggio, progressivamente esteso fra le Non deve sfuggire come il “binocolo” informatico, sedi sperimentali13, ha potuto tecnicamente basar- implementato dalle innovazioni tecnologiche ogget- si sull’associazione compiuta dal gruppo di lavoro to della sperimentazione in esame, sia puntato sulla (RID, magistrati, funzionari informatici e cancellieri) qualità della giustizia. fra la proposta conciliativa e gli eventi di definizioni Il monitoraggio sull’utilizzo dello strumento con- del fascicolo non contenziosi, per ciò stesso indicati- ciliativo da parte dei magistrati – alfine edotti sugli vi del successo della proposta conciliativa, comprese effetti definitori del loro impegno nella gestione del le formule di estinzione, cancellazione, non luogo a contenzioso in forma alternativa alla sentenza – ne ha provvedere, archiviazione e abbandono della causa, reso palese l’incremento del suo impiego negli anni, 13. Dapprima il Tribunale di Bari, successivamente quelli di Foggia e di Trani. 14. Cfr. M. Delia, L’Ufficio del Processo e la BDDC, in A. Ciriello (a cura di), Il Processo Telematico. Civile, penale, amministrativo, tri- butario, contabile, Key, Milano, 2019. Questione Giustizia 3/2021 159
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 con un effetto altamente gratificante per i colleghi cinanti ex art. 73 dl 21 giugno 2013, n. 69 (conv. con che hanno contribuito, durante le fasi sperimentali, a modificazioni in l. 9 agosto 2013, n. 98). veicolare la metodica conciliativa. Incremento avva- La possibilità, all’interno e all’esterno dei nostri lorato dall’allestimento periodico di eventi sul solco uffici, di attingere a precedenti conciliativi (non diver- della formazione, centrale e territoriale, della Scuola samente consultabili in altre banche dati né reperibili superiore della magistratura. nei sistemi dell’informatica giudiziaria, per i limiti lato Una giustizia che si vuole accelerata non è, solo SICID e consolle, non programmati per tempo a inter- per questo, affrettata. cettare questi provvedimenti), di sicura provenienza Un percorso formativo itinerante, allorquando (generati in ambiente giudiziario), di contenuto scien- strutturato secondo la logica di seminari-laboratori, tifico e in veste digitale, è di estrema utilità. può invero essere un supporto essenziale per forma- La teca digitale vuol essere un supporto non solo re un linguaggio più evoluto nella gestione (mite) del nell’affinamento delle tecniche di motivazione delle conflitto. ordinanze ex art. 185-bis e di mediazione delegata, Il taglio innovativo di un’esperienza formativa ma prima ancora nella valorizzazione, a questi fini, e multidisciplinare, con accessi simulati sulle utili- del materiale probatorio a disposizione nelle contro- tà estraibili dalla banca dati digitale tematicamente versie distinte per macro-aree del settore civile, inclu- incentrata a classificare, secondo aree di interesse, i so il settore del giudice del lavoro. documenti a matrice conciliativa (ordinanze ex 185- Da una selezione di verbali di conciliazione, inol- bis, ordinanze di mediazione demandata e verbali di tre, si è ricavato un elenco di clausole su cui forgiare conciliazione), recuperati negli uffici giudiziari e se- soluzioni conciliative ripetibili in fattispecie analoghe. lezionati per il loro valore di studio, può facilitare: La circostanza che le leve conciliative non soffra- a) una metodologia congiunta per raggiungere quella no barriere territoriali, calibrate come sono prevalen- fantasia pragmatica nell’impiego degli istituti giuri- temente sui bisogni attuali delle parti in lite, fa sì che dici propria della tradizione anglosassone e che tan- la BDDC, nella sua unitaria struttura, accresca le sue to può servire agli accordi transattivi/conciliativi; b) potenzialità scientifiche con i successi conciliativi re- una convergente deontologia fra tutti gli operatori di cuperati senza i limiti distrettuali cui soggiacciono le diritto quando seduti al tavolo della risoluzione col- altre banche dati della giurisprudenza di merito. laborativa della lite; c) nuovi equilibri fra gli interessi Rafforzare lo scambio di queste conoscenze fra dei litiganti. distretti, in presenza spesso di materie e precedenti Si è riscontrato come la formazione specifica, in giurisprudenziali maggiormente trattati in un ufficio uno alla consultazione della banca dati digitale tema- giudiziario piuttosto che in altri, è una risorsa per l’e- tica sui temi della conciliazione, siano iniziative ca- sercizio della giurisdizione, aprendo a comparazioni paci di veicolare fra i giudici i precedenti conciliativi, organizzative e, prima ancora, a impegni definito- rendendone più rapido e sicuro il reperimento, oltre ri per il tramite dell’uso combinato delle rilevazioni che lo scambio fra uffici delle migliori tecniche per ge- statistiche, dei grafici forniti all’interno del Progetto stire il contenzioso civile pendente con le ordinanze e della navigazione online nelle specifiche macro-aree di media-conciliazione. della BDDC. Una metodica che poggia le sue fondamenta sul- Il ciclo di studio cd. comparativo sulle expertise la condivisa consapevolezza di come sia più alta la offre un paradigma operativo efficiente nei contenzio- probabilità di successo di una proposta conciliativa si seriali (in cui l’«Ufficio» si è dotato di sentenze pi- allorquando venga emessa in modalità “dialogata” e lota) ovvero nelle materie latamente predittive (quali “ragionata” e, conseguentemente, corredata da una quelle del risarcimento dei danni non patrimoniali). motivazione visibile alle parti in lite. Si tratta di strategie strutturate con cui rimane L’inserimento nella banca dati conciliativa di soddisfatta l’esigenza di coerenza e prevedibilità del nuovi documenti è in costante crescita, includendo diritto anche nel suo livello applicativo. gli apporti forniti dai tribunali aderenti al progetto15. I box-cases adoperati nel Progetto16 (abstract sul Operazioni che hanno sapientemente messo a frutto fatto ricavato dal documento conciliativo e schede per la collaborazione prestata al Progetto BDDC dai tiro- l’esame congiunto della fase processuale di ingresso 15. Fra gli uffici aderenti, si annoverano anche la Corte di appello e il Tribunale di Salerno, la Corte di appello e il Tribunale di Napoli, le Corti di appello dell’Aquila e di Ancona, il Tribunale di Agrigento, il Tribunale di Cosenza e quello di Paola, il Tribunale di Castrovillari e quello di Catanzaro, il Tribunale di Lamezia Terme, la Corte di appello di Potenza e il Tribunale Matera, il Tribunale di Foggia, il Tribunale di Trani, il Tribunale di Taranto, il Tribunale di Brindisi, il Tribunale di Nocera Inferiore e il Tribunale di Vallo della Lucania. 16. Cfr. M. Delia, La Conciliazione fra organizzazione, formazione e tecnologia, in Quaderni di conciliazione (a cura di Carlo Pilia, Ed. AV, Cagliari), n. 10/2019, pp. 35 ss. Questione Giustizia 3/2021 160
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 della proposta 185-bis e delle leve applicate) sono il materie e nei vari ambiti del contenzioso civile, per- nucleo della giustizia partecipata: la calcolabilità, la mettono la conoscibilità della decisione – la sua pre- prevedibilità e la flessibilità della forma definitoria vedibilità – per la rapida e sicura rintracciabilità del della disputa – in quanto desunte dalla corrente espe- precedente giurisprudenziale. Accrescendo i numeri rienza giudiziaria – finiscono per rendere i tempi e i e contenuti delle banche dati, più capillare diventa la pesi del lavoro giudiziario nonché i rischi della deci- circolazione degli orientamenti giurisprudenziali e, di sione più sostenibili. conseguenza, si semplificano le motivazioni e si flet- Si modella un metodo di lavoro per invertire la tono i tempi necessari a renderle. classica tendenza a definire il contenzioso mediante la La prevedibilità e la stabilità della giurisprudenza calendarizzazione delle udienze di precisazione delle funzionano come fattori di garanzia per l’eguale trat- conclusioni ovvero di discussione, innescando negli tamento dei cittadini davanti alla legge: la prevedibi- uffici l’abitudine a consultare i documenti di matrice lità e la stabilità del diritto sono la precondizione di conciliativa formatisi nelle aule di giustizia e confor- un giusto processo di durata ragionevole18. mando la sensibilità/capacità degli operatori di diritto Tutti canoni essenziali per introdurre gli innova- nel filtrare le liti da spingere nell’area della mediabilità. tivi modelli di gestione negli uffici del giudice, mentre Aggiornare e consultare correttamente le banche avanzano all’orizzonte la giustizia predittiva, in uno ai dati di giurisprudenza è un concetto entrato di pieno primi applicativi dell’intelligenza artificiale. diritto nella organizzazione dell’ufficio del processo17. In ambito europeo, si va sperimentando l’intel- La BDDC, connotata per rispondere al quadro ligenza artificiale applicata all’anonimizzazione dei normativo e regolamentare sulle banche dati giuri- provvedimenti, per epurarli in automatico da nome, sprudenziali, trasla quei principi, finora cesellati sulla cognome e contesto di riferimento (operazione che visione della giurisdizione retta principalmente dalle andrebbe altrimenti fatta a mano). Una prima spe- sentenze, nel mondo delle risoluzioni alternative del- rimentazione vede impegnata la Francia, peraltro in le controversie civili, sostenendo gli operatori nell’u- consorzio con il nostro Paese. so consapevole e motivato degli strumenti ADR. Le Una seconda linea applicativa dell’intelligenza ar- proposte ex art. 185-bis cpc e le ordinanze di media- tificiale nel settore giustizia si propone di elaborare zione delegata, scremate fra quelle che testimoniano gli abstract, quale sunto dei provvedimenti giurisdi- utili tecniche conciliative, sono replicabili quali geo- zionali per l’organizzazione della giurisprudenza, un metrie capaci di tenere in equilibrio gli interessi delle formidabile patrimonio conoscitivo, ai fini della sua parti della lite. riutilizzabilità. Step evolutivi imposti, in stretta con- Il modello, gemmato localmente, si presta così a seguenza dell’informatizzazione del processo civile, essere seguito fra uffici pronti ad assimilarne ogni sua dalla produzione di una quantità di “materiale” non componente con l’impiego di protocolli di adesione. più umanamente gestibile in modo intelligente se non ricorrendo a supporti di questo genere. La coscienza che il quadro normativo e proces- 7. L’approccio predittivo: il modello suale stia rapidamente mutando convalida, nel no- di ufficio del processo conciliativo stro ordinamento, l’idea di un UPP dove risorse uma- ne destinate agli uffici giudiziari si integrano in una Si stima che la progettualità custodita dall’«Uffi- logica di lavoro di squadra e si sviluppano grazie alle cio per il processo» (d’ora innanzi: UPP) sia capace innovazioni tecnologiche e all’assistenza permanente di far bene alla nostra giustizia. Nessuno più solleva del personale informatico. il dubbio che le banche dati ragionate, archivi orga- Il Ministero della giustizia ha recentemente pro- nizzati di precedenti giurisprudenziali legati a un grammato l’emissione di bandi per il reclutamento di determinato territorio, provvisti di innovative conno- giovani giuristi da inserire in un rinnovato ufficio del tazioni digitali, non possano innalzare la qualità del processo. servizio giustizia, contribuendo a salvaguardare la In questo contesto, ha valore andare a rinforzare certezza del diritto. una scelta organizzativa già sagomata sulla metodi- Gli archivi elettronici, classificatori di cospicue ca conciliativa, assegnando il nuovo personale nelle pronunce emesse dalla giurisprudenza nelle varie singole sezioni, con l’affiancamento di uno o due ma- 17. Lo conferma la nota emessa dal DGSIA sull’Archivio nazionale giurisprudenziale di merito (prot. Csm n. A-41163/2018 del 9 luglio 2018). 18. Per una disamina più approfondita sui temi degli algoritmi predittivi si rimanda ai contenuti del volume curato da L. Viola, Giustizia predittiva e interpretazione della legge con modelli matematici, atti del Convegno presso Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, Ed. Diritto Avanzato, Milano, dicembre 2019. Questione Giustizia 3/2021 161
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE SECONDO LA LEGGE DELEGA 26 NOVEMBRE 2021, N. 206 gistrati – così come si è proceduto già per gli stagisti Gli obiettivi sensibili verranno rimessi alla valu- del “decreto del fare” –, includendo nella progettualità tazione scrupolosa dei capi ufficio, in ragione della anche i giudici onorari e il personale di cancelleria, e vetustà di iscrizione a ruolo delle cause e dei criteri stimolare poi il gruppo di lavoro – sotto il coordina- della legge Pinto, ovvero perché riguardano contro- mento del presidente di sezione, coadiuvato da un ma- versie che intercettano – per esempio, nelle analisi gistrato togato da lui eventualmente delegato (come statistiche avanzate condotte con la metodica speri- previsto dall’art. 2, comma 4, dm 1° ottobre 2015) – mentata nei monitoraggi sui successi deflattivi delle nella creazione di “focus”19 per il prelievo anticipato, ordinanze ex 185-bis fra i vari uffici – aree di conten- dai ruoli d’udienza, di talune tipologie di cause rite- zioso rivelatesi particolarmente ricettive alla stimo- nute maggiormente ricettive alle soluzioni condivise. lazione conciliativa. Il metodo latamente predittivo estraibile dall’ap- I tirocinanti, coordinati dai magistrati affidata- profondimento condotto, in scala comparativa e con ri all’interno dell’UPP, andranno a scremare i ruoli approccio scientifico, su una serie di documenti aven- d’udienza con l’estrazione dei fascicoli sussumibili ti analoghe caratteristiche e suddivisi per macro-ma- nei cd. “obiettivi sensibili”, studiandone in prima terie, si erge a strumento di lavoro. battuta gli atti processuali e la documentazione, Un archivio digitale a matrice conciliativa rinfor- indi approntando sintesi giurisprudenziali e schemi za la logica che sottende le banche dati giurispruden- di massima sulle questioni ricorrenti, armonizzate ziali, qualificandosi tuttavia con l’esclusiva di sdoga- con gli orientamenti assunti dall’Ufficio, questio- nare, per primo in Italia, l’equazione “conoscibilità = ni “nevralgiche” nella definizione della lite. Sarà prevedibilità” nell’area delle abilità conciliative, area demandata, infine, al giudice la valutazione della in cui l’ascolto dell’utenza e dei suoi reali bisogni, e percorribilità di una fra le vie endoprocessuali di composizione bonaria, fermo restando che a coa- la capacità di persuaderla a tenere fede agli impegni diuvarlo nella stesura di uno dei provvedimenti a bonari assunti, sono e rimangono sempre di appan- ciò ritenuti idonei saranno i tirocinanti, abbozzan- naggio di un giudice umano20. do un’ordinanza di conciliazione integrata (ex art. Il “processo riformatore” indotto dalla raccolta e 185 cpc), una proposta conciliativa ex art 185-bis o classificazione dei precedenti a matrice conciliativa, ex art 420 cpc, ovvero la prescrizione della media- dall’osservazione e comparazione dei dati estratti in zione delegata. Nell’elaborazione delle bozze si po- fattispecie similari, agevola una più rapida discovery trà attingere ai modelli digitali di riferimento con- del principio di diritto e porta soluzioni definitorie del- tenuti nella BDDC. la lite cercate negli ambiti della media-conciliazione. Metodica conciliativa che va assimilata e gesti- Tanto più la sentenza è prevedibile, tanto più le ta, con altrettanta padronanza, dai magistrati ono- parti saranno indotte a trovare soluzioni alternative rari assegnati allo smaltimento di interi segmenti di che prendano le mosse dalla possibile sentenza come contenzioso civile, finanche nei nuovi confini assunti “base per l’accordo o la decisione”. dall’ufficio del processo con la «Riforma organica del- Nella sfera della predittività si indica la nuova la magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudi- strada della certezza del diritto, strada da intrapren- ci di pace». L’art. 10, punto n. 11, d.lgs 31 luglio 2017, dersi nella direzione di offrire all’interprete un mo- n. 116, con riguardo a ciascun procedimento civile e dello di approccio scientifico e di calcolo per il cui al fine di assicurarne la ragionevole durata, abilita il tramite la raccolta di dati significativi e la loro combi- giudice professionale a delegare al giudice onorario nazione in chiave normativa rende possibile prevede- di pace, ove inserito nell’ufficio per il processo, com- re l’esito del giudizio. piti e attività – pure nei procedimenti del tribunale a Una rete articolata di informazioni per il mezzo riserva collegiale – non di particolare complessità (ivi delle quali l’ingrandimento predittivo può guidare le compresa l’assunzione dei testimoni), affidandogli operazioni di prelievo anticipato dai ruoli del giudice addirittura con preferenza il compimento dei tenta- di quelle cause che rispondano a determinati “range” tivi di conciliazione. o “campi”, prelievo semplificato dalla possibilità, in- La soluzione praticata con l’UPP conciliativo, non trodotta dal PCT e dagli applicativi della consolle del da ultimo, concede alla macchina della giustizia l’op- magistrato, di uno studio da compiersi direttamente portunità di un significativo recupero di efficienza, un sui fascicoli informatici. risparmio di risorse e di tempi. 19. I “focus” trovano una normale collocazione all’interno delle riunioni di sezione organizzate periodicamente ai sensi dell’art 47-quater dell’ordinamento giudiziario. 20. Cfr. M. Delia, L’ufficio del Processo: La Bddc fra conoscibilità delle decisioni e conciliazione, in L. Viola (a cura di), Giustizia predit- tiva, op. cit., pp. 103 ss. Questione Giustizia 3/2021 162
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