PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI

Pagina creata da Raffaele Corti
 
CONTINUA A LEGGERE
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
COMUNE DI MATHI

     PIANO TRIENNALE PER LA
 PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
      E PER LA TRASPARENZA
             2020 -2022

                 Adottato con deliberazione della Giunta Comune n. 13 del 30.01.2020

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022     1
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
PREMESSA

   La legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
   corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, ha introdotto nel nostro ordinamento
   giuridico una prima organica disciplina normativa volta ad attuare una strategia di prevenzione della
   corruzione.
   La Strategia si compone di due livelli di intervento contestuali e sinergici, uno centrale con l’adozione
   del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e uno decentrato che vede l’adozione da parte di tutte le
   PP.AA. di un proprio Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPCT).

   Il Piano Nazionale Anticorruzione 2019, adottato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione con la delibera
   n. 1064 del 13 novembre 2019, costituisce atto di indirizzo per l’approvazione, entro il 31 gennaio 2020,
   del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza che gli enti locali, le altre
   pubbliche amministrazioni e gli altri soggetti tenuti all’applicazione della normativa in materia di
   prevenzione della corruzione e trasparenza, devono adottare.

   A partire dal 2016, l’ANAC ha elaborato i PNA e i successivi aggiornamenti affiancando ad una parte
   generale, in cui sono affrontate questioni di impostazione sistematica dei PTPCT, approfondimenti
   tematici per amministrazioni e ambiti di materie in cui analizzare, in relazione alle specifiche peculiarità,
   possibili rischi corruttivi e ipotesi di misure organizzative e di contrasto al fenomeno.

   Con riferimento alla parte generale del PNA 2019, i contenuti sono orientati a rivedere, consolidare ed
   integrare in un unico provvedimento tutte le indicazioni e gli orientamenti maturati nel corso del tempo
   dall’Autorità e che sono stati oggetto di specifici provvedimenti di regolamentazione o indirizzo. In virtù
   di quanto affermato dall’ANAC, quindi, il PNA 2019, assorbe e supera tutte le parti generali dei
   precedenti Piani e relativi aggiornamenti, lasciando invece in vigore tutte le parti speciali che si sono
   succedute nel tempo. Il PNA 2019, inoltre, consta di 3 Allegati:
   1. Indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi
   2. La rotazione “ordinaria” del personale
   3. Riferimenti normativi sul ruolo e sulle funzioni del Responsabile della prevenzione della corruzione
   e della trasparenza (RPCT).

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                 2
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
PARTE PRIMA

  DEFINIZIONE DI CORRUZIONE

  Gli accordi internazionali, e in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione
  (UNCAC), adottata a Merida dall’Assemblea generale il 31 ottobre 2003 e ratificata dallo Stato italiano
  con la legge 3 agosto 2009, n. 116, delineano chiaramente un orientamento volto a rafforzare le prassi a
  presidio dell’integrità del pubblico funzionario e dell’agire amministrativo, secondo un approccio che
  attribuisce rilievo non solo alle conseguenze delle fattispecie penalistiche ma anche all’adozione di
  misure dirette a evitare il manifestarsi di comportamenti corruttivi.

  In questo contesto, il sistema di prevenzione della corruzione e di promozione dell’integrità in tutti i
  processi e le attività pubbliche, a ogni livello di governo, sulla base dell’analisi del rischio corruttivo nei
  diversi settori e ambiti di competenza, si configura come necessaria integrazione del regime
  sanzionatorio stabilito dal codice penale per i reati di corruzione.” (

  Per corruzione, ai sensi e per gli effetti del presente piano, si intende il caso di abuso da parte del
  dipendente del potere a lui affidato. Sono ricompresse le situazioni in cui, a prescindere da una rilevanza
  penale, venga in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle
  funzioni o dei compiti attribuiti.

  IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (PTPCT) E IL SUO ITER
  DI APPROVAZIONE

   Il presente piano, redatto in coerenza con le disposizioni contenute nella legge n. 190/2012 e nel Piano
  Nazionale Anticorruzione (PNA), costituisce un programma di attività, attraverso cui l’amministrazione,
  dopo aver individuato le attività in relazione alle quali è più elevato il rischio di corruzione o illegalità,
  pone in essere azioni e interventi organizzativi finalizzati a prevenire detto rischio o, quanto meno, a
  ridurne il livello in modo significativo.
   In altri termini, Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, attraverso l’analisi del contesto
  (interno e esterno), la valutazione del rischio (individuazione, analisi e ponderazione) e il suo trattamento
  (identificazione e trattazione delle misure), è finalizzato a:
  • prevenire la corruzione e/o l’illegalità attraverso una valutazione del diverso livello di esposizione
  dell’Ente al rischio di corruzione;
  • indicare gli interventi organizzativi volti ad attenuare il medesimo rischio;
  • attivare le procedure appropriate per selezionare e formare i Dipendenti chiamati ad operare in Settori
  particolarmente esposti alla corruzione valutando, inoltre, la possibilità della rotazione del Personale
  preposto agli uffici e alle attività ritenute a più elevato rischio di corruzione;

  Rispetto ai precedenti piani anticorruzione, comunque denominati, adottati da questa amministrazione,
  questo si basa su un presupposto completamente diverso dai precedenti: il fatto cioè che l’Autorità
  Nazionale Anticorruzione, a chiusura di un ciclo, rappresentato dalla Presidenza Cantone, e in premessa
  ad un nuovo ciclo, nel PNA 2019, ha scritto:

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                  3
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
[…] Pur in continuità con i precedenti PNA, l’Autorità ha ritenuto di sviluppare ed aggiornare nel PNA
    2019 le indicazioni metodologiche per la gestione del rischio corruttivo confluite nel documento
    metodologico, Allegato 1) al presente Piano, cui si rinvia.
    Esso costituisce l’unico riferimento metodologico da seguire nella predisposizione del PTPCT per la
    parte relativa alla gestione del rischio corruttivo e aggiorna, integra e sostituisce le indicazioni
    metodologiche contenute nel PNA 2013 e nell’Aggiornamento PNA 2015. […]
    Questa disposizione, tradotta in un linguaggio meno formale, vuole dire che, quanto fin qua approvato
    dalle amministrazioni, ha scontato una scarsa sistematicità, dovuta al rincorrersi troppo frequente di
    indicazioni e modifiche normative; ma ora, con questo PNA2019, ci si è dati una struttura ben più
    precisa, si è fatto ordine e si è data una sistematica a tutto quanto fin qui prodotto.
    Ciò premesso, il presente piano vuole dare attuazione di quanto lì disposto, facendo riferimento ad un
    ente locale di piccole dimensioni, quale è il nostro.
    La sua redazione ha coinvolto tutta la struttura comunale, con queste modalità:
•   Con deliberazione n. 74 del 19/12/2019 il Consiglio Comunale ha fornito al RPCT le linee di indirizzo
    per la redazione del nuovo PTPCT 2020-2022;
•   In data 06.12.2019 è stata avvita una consultazione pubblica mediante avviso sul sito istituzionale del
    Comune;
•   Tutti i responsabili di settore e il nucleo di valutazione sono stati invitati a
    compilare/aggiornare/modificare l’allegata scheda contenente l’elenco dei processi dell’Ente, con i
    rischi di curruzione connessi e le relative misure di ponderazione;
•   La Giunta ha approvato questo piano, a seguito di approfondita discussione, con deliberazione n. 13 del
    30/01/2020;
•   Ogni settore dovrà mettere in atto le misure predisposte in ciascuna scheda durante il 2020 e dopo il
    30/11/2020, in tempo utile per l’aggiornamento al PTPCT da adottare al 31/01/2021, i responsabili di
    settore saranno invitati ad aggiornare le schede con i risultati del monitoraggio e il riesame.
•   A seguito di detta fase, il RPCT avrà a dicembre 2020 ogni elemento per aggiornare questo piano ed
    ogni passaggio effettuato sarà debitamente tracciato sul piano stesso.

    In quanto documento di natura programmatica, il PTPCT deve coordinarsi con gli altri strumenti di
    programmazione dell'Ente e, in particolare, con quelli riguardanti il ciclo della performance .
    Il Piano viene pubblicato in forma permanente sul sito internet istituzionale, all'interno della sezione
    denominata "Amministrazione Trasparente / Altri Contenuti – Corruzione / Piano di prevenzione della
    corruzione”.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                             4
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
:

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022   5
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
I SOGGETTI INTERNI COINVOLTI NELLA PREVENZIONE

     Poiché l’efficacia del PTPCT dipende anche dalla sua conoscenza, dal consenso e dalla condivisione, è
     fondamentale che i soggetti interni coinvolti non vivano le misure contenute nel PTPCT come un
     appesantimento sterile ed inutile dell'attività amministrativa o del proprio lavoro, ma come un'opportunità per
     favorire trasparenza e legalità all'interno dell'ente.
     Il primo step è lo sviluppo di un crescente grado della conoscenza, che sarà perseguito attraverso:
              a) la partecipazione dei responsabili titolari di posizione organizzativa nelle fasi di
                 pianificazione;
              b) la pubblicazione nel sito del PTPCT;
              c) le periodiche riunioni formative ed informative;
              d) le direttive emanate dal RPC.
     Qualora l'applicazione delle procedure del PTPCT portasse a rallentamenti dell'attività amministrativa, ciò non
     deve determinare una colpevolizzazione degli uffici né, tantomeno, cedere alla tentazione di accantonare le
     regole per perseguire con maggiore rapidità gli obiettivi che l'amministrazione si è prefissata. In questo senso
     gli organi di governo (Sindaco, Giunta e Consiglio), nella consapevolezza dell’importanza ed obbligatorietà
     delle misure previste dal Piano, devono sostenere l'operato degli uffici anche quando il rispetto delle norme
     comporta rallentamenti nell'attività amministrativa.
     Il RPCT e tutto il personale, ciascuno per quanto di propria competenza, devono interpretare il PTPCT come
     uno strumento operativo volto al perseguimento degli obiettivi propri dell'Amministrazione comunale nel
     pieno rispetto della legalità e non come mero adempimento.

     Di seguito vengono riportati i soggetti coinvolti nella prevenzione con i relativi compiti e responsabilità:

          IL SINDACO:
            a. Nomina il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
            b. Nomina i singoli Responsabili delle Strutture Organizzative in cui si articola
               l'organizzazione comunale.
          LA GIUNTA COMUNALE:
             a. è l'organo competente ad adottare il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione
                e per la trasparenza (PTPCT), il Codice di Comportamento integrativo dei dipendenti
                Comunali (CdC) ed il Piano delle Performance (PP);
             b. approva tutti gli aggiornamenti dei documenti di cui al punto precedente;
             c. emana gli atti di gestione e gli atti di macro organizzazione direttamente o indirettamente
                finalizzati alla prevenzione della corruzione.
          IL CONSIGLIO COMUNALE:
              a) indica le linee guida per la redazione del PTPCTT;
              b) formula indirizzi alla Giunta Comunale per l'adeguamento dei regolamenti di
                 Organizzazione degli Uffici e dei Servizi.
              c) può chiedere, quando lo ritiene opportuno, al Responsabile della prevenzione della
                 corruzione di riferire sull'attività svolta in materia di prevenzione della corruzione.
         IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE:
     Il RPC del Comune è sempre stato individuato nella figura apicale del Segretario Comunale pro-tempore,
     nominato con apposito decreto sindacale, tenuto conto dell’autonomia valutativa e dell’adeguata competenza
     e conoscenza della struttura organizzativa dell’Ente. Per effetto delle novità legislative introdotte dal d.lgs. n.
     97/2016, è unificata in capo ad un solo soggetto l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione
     e della trasparenza (acronimo RPCT).
     Il responsabile della prevenzione della corruzione:

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                         6
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
a) propone il piano triennale della prevenzione entro i termini di legge;
     b) predispone, adotta e pubblica sul sito internet entro il 31 dicembre di ogni anno (fatti salvi gli
        spostamenti disposti dall’Anac) la relazione sulle attività svolte in materia di prevenzione della
        corruzione;
     c) individua, previa proposta dei responsabili competenti, il personale da inserire nei programmi di
        formazione sulla prevenzione della corruzione;
     d) procede con proprio atto (per le attività individuate dal presente piano, quali a più alto rischio di
        corruzione) alle azioni correttive per l'eliminazione delle criticità, anche in applicazione del
        regolamento sui controlli interni, sentiti i i responsabili dei servizi;
     e) verifica, anche a campione, che non sussistano ragioni di inconferibilità e/o incompatibilità in
        capo ai responsabili;
     f) fornisce indicazioni per l’applicazione dell’eventuale piano della rotazione e ne verifica la
        concreta applicazione;
     g) stimola e verifica l’applicazione delle disposizioni per la prevenzione della corruzione, con
        specifico riferimento alla adozione del piano, da parte delle società e degli organismi partecipati;
     h) svolge i compiti di responsabile per la trasparenza.
    Al fine di prevenire e controllare il rischio derivante da possibili atti di corruzione il Responsabile in qualsiasi
    momento può richiedere ai dipendenti che hanno istruito e/o adottato il provvedimento finale di dare per iscritto
    adeguata motivazione circa le circostanze di fatto e le ragione giuridiche che sottendono all’adozione del
    provvedimento.
    Il Responsabile può in ogni momento verificare e chiedere delucidazioni per iscritto e verbalmente a tutti i
    dipendenti su comportamenti che possono integrare anche solo potenzialmente il rischio di corruzione e
    illegalità.
    Per lo svolgimento delle sue attività il responsabile per la prevenzione della corruzione è supportato dai
    Responsabili dei Settori.

    I RESPONSABILI
    I responsabili devono astenersi, ai sensi dell'art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e del DPR n. 62/2013, in caso
    di conflitto di interessi, anche potenziale, segnalando tempestivamente al responsabile della prevenzione della
    corruzione ogni situazione di conflitto, anche potenziale al responsabile della prevenzione della corruzione.
    Essi informano tempestivamente il responsabile della prevenzione della corruzione in merito al mancato
    rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata costituente la mancata attuazione del
    presente piano, adottando le azioni necessarie per eliminarle oppure proponendo al responsabile, le azioni
    sopra citate ove non rientrino nella competenza normativa, esclusiva e tassativa dirigenziale.
    I responsabili adottano le seguenti misure:
     1) verifica a campione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio rese ai sensi
        degli artt. 46-49 del d.P.R. n. 445/2000;
     2) promozione di accordi con enti e autorità per l’accesso alle banche dati, anche ai fini del controllo
        di cui sopra;
     3) strutturazione di canali di ascolto dell’utenza e delle categorie al fine di raccogliere suggerimenti,
    proposte e segnalazioni di illecito, utilizzando anche strumenti telematici;
     4) svolgimento di incontri periodici tra dipendenti per finalità di aggiornamento sull’attività,
        circolazione
    delle informazioni e confronto sulle soluzioni gestionali;
     5) regolazione dell’istruttoria dei procedimenti amministrativi e dei processi mediante circolari e
        direttive interne;
     6) attivazione di controlli specifici, anche ex post, su processi lavorativi critici ed esposti a rischio
        corruzione;
     7) aggiornamento della mappa dei procedimenti con pubblicazione sul sito delle informazioni e
        della modulistica necessari;
     8) rispetto dell’ordine cronologico di protocollo delle istanze;
     9) redazione degli atti in modo chiaro e comprensibile con un linguaggio semplice;

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                         7
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
10) adozione delle soluzioni possibili per favorire l’accesso on line ai servizi con la possibilità per
          l’utenza di monitorare lo stato di attuazione dei procedimenti;
      11) attivazione di controlli specifici sulla utilizzazione da parte di soggetti che svolgono attività per
          conto dell’ente di dipendenti cessati dal servizio, anche attraverso la predisposizione di una
          apposita autodichiarazione o l’inserimento di una clausola nei contratti;
      12) implementazione della sezione amministrazione trasparente del sito dell’ente.
     Il responsabile anticorruzione verifica a campione l’applicazione di tali misure.Essi sono individuati come
     referenti per l’applicazione delle norme per la prevenzione della corruzione, incarico che possono attribuire ad
     un dipendente.
     IL PERSONALE
     I dipendenti sono impegnati a dare applicazione alle previsioni dettate dalla normativa per la prevenzione della
     corruzione e dal presente piano. La mancata applicazione di tali previsioni costituisce, fatta salva la
     maturazione di altre forme di responsabilità, violazione disciplinare.
     I dipendenti devono astenersi, ai sensi dell'art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e del DPR n. 62/2013, in caso di
     conflitto di interessi, anche potenziale, segnalando tempestivamente al responsabile ogni situazione di
     conflitto, anche potenziale al responsabile della prevenzione della corruzione.
     I dipendenti che svolgono la propria attività nell’ambito di quelle ad elevato rischio di corruzione informano
     il proprio responsabile in merito al rispetto dei tempi procedimentali e a qualsiasi anomalia accertata,
     segnalando in particolare casi di personale conflitto di interessi.
     IL NUCLEO DI VALUTAZIONE
     Il Nucleo di Valutazione supporta, attraverso la verifica del rispetto dei vincoli previsti dal presente piano ed
     attraverso le attività aggiuntive richieste dall’ente, il responsabile anticorruzione nella verifica della corretta
     applicazione del presente piano di prevenzione della corruzione da parte dei responsabili.

     Verifica la coerenza tra gli obiettivi contenuti nel PTPCT (Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione
     e per la Trasparenza) con quelli previsti nel l Piano esecutivo di gestione.
     Nella valutazione annuale ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato ai responsabili dei servizi
     e al Responsabile della prevenzione della corruzione, con riferimento alle rispettive competenze, si tiene conto
     della attuazione del piano triennale della prevenzione della corruzione e per la trasparenza dell'anno di
     riferimento.
     Dà corso alla attestazione del rispetto dei vincoli di trasparenza ai fini della pubblicazione sul sito internet.
     Possono essere richieste da parte dell’ente ulteriori attività al Nucleo di Valutazione.
     I REFERENTI
     Per ogni singolo settore il responsabile è individuato come referente per la prevenzione della corruzione. Il
     responsabile può delegare la funzione di referente ad altro dipendente della propria area, purché avente un
     profilo professionale idoneo.
     Essi:
           - concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione
     e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti del settore;
           - forniscono le informazioni richieste dal soggetto competente per l’individuazione delle attività
     nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione e formulano specifiche proposte volte alla
     prevenzione del rischio medesimo;
           - provvedono al monitoraggio delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio
     corruzione svolte nel settore, disponendo, con provvedimento motivato, o proponendo al responsabile
     la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura
     corruttiva.
     I COLLABORATORI A QUALSIASI TITOLO DELL’AMMINISTRAZIONE:
              a) osservano le misure contenute nel presente piano;
              b) segnalano le situazioni di illecito al RPC e all'Autorità Giudiziaria.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                         8
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
I SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NELLA PREVENZIONE

    Nell'ambito della strategia nazionale di prevenzione della corruzione è fondamentale l’azione sinergica dei
    seguenti soggetti:
             •   l'A.N.A.C. svolge funzioni di raccordo con le altre autorità ed esercita poteri di vigilanza
                 e controllo per la verifica dell’efficacia delle misure di prevenzione adottate dalle
                 amministrazioni nonché sul rispetto della normativa in materia di trasparenza;
             •   la Corte dei Conti, che partecipa ordinariamente all’attività di prevenzione attraverso
                 le sue fondamentali funzioni di controllo;
             •   il Comitato interministeriale che ha il compito di fornire direttive attraverso
                 l’elaborazione delle linee di indirizzo;
             •   la Conferenza unificata che è chiamata a individuare, attraverso apposite intese, gli
                 adempimenti e i termini per l’attuazione della legge e dei decreti attuativi;
             •   Il Dipartimento della Funzione Pubblica che opera come soggetto promotore delle
                 strategie di prevenzione e come coordinatore della loro attuazione;
             •   Il Prefetto di Torino assiste il Comune nell’elaborazione del PTPCT.
             •   I cittadini e gli stakeholders non hanno funzioni specifiche ma devono essere coinvolti
                 nella gestione del piano attraverso azioni di informazione e consultazione ed attivando
                 canali che favoriscano la comunicazione con l'amministrazione, anche in forma anonima,
                 di possibili fenomeni corruttivi. Inoltre devono essere informati circa i contenuti del
                 piano con modalità adeguate ai diversi livelli di competenza e preparazione
                 (pubblicazione integrale del piano, articoli divulgativi, manifesti, ecc.). Esercitano,
                 inoltre, il diritto di accesso civico in materia di trasparenza amministrativa.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                9
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA - COMUNE DI MATHI
ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO E INTERNO

     La prima fase del processo di gestione del rischio è relativa all’analisi del contesto esterno ed interno.
     In questa fase, si acquisiscono le informazioni necessarie ad identificare il rischio corruttivo, in
     relazione sia alle caratteristiche dell’ambiente in cui opera (contesto esterno), sia alla propria
     organizzazione (contesto interno).

     ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO

     Secondo l’Autorità nazionale anticorruzione la prima e indispensabile fase del processo di gestione
     del rischio è quella relativa all'analisi del contesto, attraverso la quale ottenere le informazioni
     necessarie a comprendere come il rischio corruttivo possa verificarsi all'interno dell'amministrazione
     per via delle specificità dell'ambiente in cui essa opera in termini di strutture territoriali e di
     dinamiche sociali, economiche e culturali, o per via delle caratteristiche organizzative interne
     (ANAC determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015).
     Attraverso questo tipo di analisi si favorisce la predisposizione di un PTPC contestualizzato e,
     quindi, potenzialmente più efficace.

     Il RPCT ha ritenuto opportuno raccogliere una serie di dati relativi al contesto generale esterno,
     quali: la dinamica demografica, l'economia insediata nel territorio, il reddito medio pro capite, la
     presenza di forme di criminalità organizzata e i fenomeni delittuosi nel territorio, la dimensione e
     tipologia di reati che vengono più frequentemente rilevati nella comunità locale, la dimensione e
     tipologia di reati contro la PA. La raccolta dati/informazioni si è basata principalmente su una serie
     di canali informativi ufficiali disponibili su Internet, che ha permesso di acquisire dati e andamenti
     da importanti e attendibili fonti statistiche (ISTAT, Osservatorio economico della CCIAA di Torino,
     altri enti, istituzioni ed organismi che svolgono indagini e rilevazioni su territorio, quali ad esempio
     le amministrazioni regionali, le associazioni di categoria).

     A) DINAMICA DEMOGRAFICA
     L’andamento demografico della popolazione residente nel Comune di Mathi dal 2001 al 2010 è stato
     tendenzialmente positivo per poi calare progressivamente dal 2011 al 2018.
     Di seguito si riportano grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                10
La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di
    ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento
    della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

       Anno      Data rilevamento    Popolazione      Variazione      Variazione      Numero            Media
                                       residente        assoluta     percentuale     Famiglie      componenti
                                                                                                  per famiglia
       2001       31 dicembre              3.970                -              -             -               -
       2002       31 dicembre              3.982             +12         +0,30%              -               -
       2003       31 dicembre              3.990              +8         +0,20%         1.786            2,23
       2004       31 dicembre              4.004             +14         +0,35%         1.806            2,22
       2005       31 dicembre              3.968             -36          -0,90%        1.796            2,21
       2006       31 dicembre              4.031             +63         +1,59%         1.812            2,22
       2007       31 dicembre              4.092             +61         +1,51%         1.829            2,24
       2008       31 dicembre              4.070             -22          -0,54%        1.817            2,24
       2009       31 dicembre              4.044             -26          -0,64%        1.802            2,24
       2010       31 dicembre              4.074             +30         +0,74%         1.812            2,25
      2011 (¹)      8 ottobre              4.080              +6         +0,15%         1.827            2,23
      2011 (²)      9 ottobre              3.985             -95          -2,33%             -               -
      2011 (³)    31 dicembre              3.959            -115          -2,82%        1.822            2,17
       2012       31 dicembre              3.906             -53          -1,34%        1.796            2,17
       2013       31 dicembre              3.931             +25         +0,64%         1.789            2,20
       2014       31 dicembre              3.899             -32          -0,81%        1.754            2,21
       2015       31 dicembre              3.921             +22         +0,56%         1.753            2,23
       2016       31 dicembre              3.895             -26          -0,66%        1.739            2,23
       2017       31 dicembre              3.894              -1          -0,03%        1.740            2,23
       2018       31 dicembre              3.846             -48          -1,23%        1.733            2,21
     (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011.
     (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.
     (³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010.

    La popolazione residente a Mathi al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è
    risultata composta da 3.985 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati
    4.080. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione
    anagrafica pari a 95 unità (-2,33%).
    Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del
    decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si
    ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.
    I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                               11
B) VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE

     Le variazioni annuali della popolazione di Mathi espresse in percentuale a confronto con le variazioni
     della popolazione della città metropolitana di Torino e della regione Piemonte.

     C) FLUSSO MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE
     Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il Comune di
     Mathi negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati
     dall'Anagrafe del Comune.
     Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni,
     quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

     D) MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE
     Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i
     decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle
     nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa
     fra le due linee.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                               12
E)   STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE DAL 2002 AL 2018
    Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a
    Mathi per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2018.
    La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati
    due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano
    la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                   13
In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una
     popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per
     guerre o altri eventi.
     In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom
     demografico.
     Gli individui in unione civile, quelli non più uniti civilmente per scioglimento dell'unione e quelli
     non più uniti civilmente per decesso del partner sono stati sommati rispettivamente agli stati civili
     'coniugati\e', 'divorziati\e' e 'vedovi\e'

     F)   POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE A MATHI

     Il grafico che segue rappresenta la popolazione straniera residente a Mathi al 1° gennaio 2019. Sono
     considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

     G)   DISTRIBUZIONE PER AREA GEOGRAFICA DI CITTADINANZA

     Gli stranieri residenti a Mathi al 1° gennaio 2019 sono 265 e rappresentano il 6,9% della popolazione
     residente.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                               14
H) IL CONTESTO ECONOMICO E IMPRENDITORIALE

    Attraverso i dati della Congiuntura – anno 2018 comunicati dalla Camera di Commercio di
    Torino è possibile ricostruire il tessuto imprenditoriale del Comune di Mathi, così come
    rappresentato nella seguente tabella:
     Divisione                                                               Nr.
     Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c...                    21
     Industrie alimentari                                                            2
     Industria delle bevande                                                         1
     Industrie tessili                                                               7
     Confezione di articoli di abbigliamento                                         4
     Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero                           5
     Fabbricazione di carta e di prodotti di carta                                   1
     Stampa e riproduzione di supporti registrati                                    2
     Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche                          4
     Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di miner..                    2
     Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari )                      16
     Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ott..                     1
     Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchi                       3
     Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca                              3
     Fabbricazione di mobili                                                         2
     Altre industrie manifatturiere                                                  5
     Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine                          1
     Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz.                      1
     Costruzione di edifici                                                          8
     Lavori di costruzione specializzati                                             64
     Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di automezzi.               9
     Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli)                          22
     Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli)                          37
     Trasporto terrestre e mediante condotte                                         5
     Attività dei servizi di ristorazione                                            14
     Produzione di software, consulenza informatica e attività...                    2
     Attività dei servizi d'informazione e altri servizi inform.                     4
     Attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni)                       3
     Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attivi...                    4
     Attività immobiliari                                                            10
     Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; coll.                      1
     Altre attività professionali, scientifiche e tecniche                           3
     Attività di noleggio e leasing operativo                                        1
     Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour.                        1
     Attività di servizi per edifici e paesaggio                                     4
     Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri                          4
     Istruzione                                                                      5

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022             15
Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento                                           1
      Riparazione di computer e di beni per uso personale                                               4
      Altre attività di servizi per la persona                                                         15
      Imprese non classificate                                                                         16
      Totale                                                                                           318

    I) IL CONTESTO REDDITUALE

  Numero di contribuenti per il Comune di Mathi: 2.845

  Redditi e contribuenti per tipo di reddito

   Categoria                 Contribuenti           Reddito      Media       Media      Anno         Variazione
                                                                 annuale     mensile    precedente

   Reddito           da 1.371                       €            €           € 100,67   € 112,60     € -11,93
   fabbricati                                       1.656.270    1.208,07

   Reddito    da 1.379                              €            €           €          € 1.875,99   € -7,02
   lavoro                                           30.927.638   22.427,58   1.868,97
   dipendente

   Reddito           da 1.202                       €            €           €          € 1.440,96   € 27,62
   pensione                                         21.182.780   17.622,95   1.468,58

   Reddito           da 24                          € 952.195    €           €          € 2.805,03   € 501,20
   lavoro                                                        39.674,79   3.306,23
   autonomo

   Imprenditori              0                      €0           € 0,00      € 0,00     € 0,00       € 0,00
   in cont. ordin.

   Imprenditori              111                    €            €           €          € 1.311,71   € 244,16
   in cont. sempl.                                  2.072.427    18.670,51   1.555,88

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                16
Redditi     da 129                  €              €             €           € 1.504,60    € 32,04
  partecipazione                      2.378.716      18.439,66     1.536,64

 Redditi e contribuenti per fasce di reddito

  Categoria       Contribuenti     Reddito        Media          Media        Anno          Variazione
                                                  annuale        mensile      precedente

  Reddito         12               € -224.907     €         - €        - € -1.735,28        € 173,43
  complessivo                                     18.742,25   1.561,85
  minore di
  zero euro

  Reddito     604                  €              € 5.138,69     € 428,22     € 439,98      € -11,75
  complessivo                      3.103.766
  da    0   a
  10.000 euro

  Reddito         371              €              €              €            € 1.052,03    € 6,77
  complessivo                      4.713.802      12.705,67      1.058,81
  da 10.000 a
  15.000 euro

  Reddito         1.013            €              €              €            € 1.686,21    € 20,24
  complessivo                      20.743.626     20.477,42      1.706,45
  da 15.000 a
  26.000

  Reddito         721              €              €              €            € 2.841,73    € -3,39
  complessivo                      24.557.261     34.060,00      2.838,33
  da 26.000 a
  55.000 euro

  Reddito         52               €              €              €            € 5.149,91    € -19,75
  complessivo                      3.201.218      61.561,88      5.130,16

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                       17
da 55.000 a
   75.000 euro

   Reddito         34                  €               €              €              € 7.577,51      € -137,84
   complessivo                         3.035.384       89.276,00      7.439,67
   da 75.000 a
   120.000
   euro

   Reddito         8                   €               €              €              €               € 811,98
   complessivo                         1.345.731       168.216,38     14.018,03      13.206,05
   oltre
   120.000
   euro

     ANALISI SOCIO-CRIMINALE E SUI FENOMENI DI “DEVIANZA PUBBLICA”
     Negli enti locali, ai fini dell'analisi del contesto esterno, i responsabili anticorruzione possono avvalersi degli
     elementi e dei dati contenuti nelle relazioni periodiche sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica,
     presentate al Parlamento dal Ministero dell'Interno e pubblicate sul sito della Camera dei Deputati.
     Pertanto, applicando l’indirizzo dell’ANAC, secondo i dati e le informazioni contenuti nella
     “Relazione sull’attività delle forze di polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica
     e sulla criminalità organizzata” per il 2015, trasmessa dal Ministro dell’Interno alla Presidenza
     della Camera dei deputati il 4 gennaio 2017 (Documento XXXVIII, numero 4) disponibile alla
     pagina web:
     http://www.camera.it/leg17/494?idLegislatura=17&categoria=038&
     Per la provincia di appartenenza dell’ente, risulta quanto segue:

        “La città metropolitana di Torino presenta uno scenario criminale multiforme, dove la
        convivenza tra i vari gruppi criminali si basa su un’apparente divisione dei fenomeni delittuosi
        posti in essere e quindi dei relativi interessi economici, facendo nascere degli equilibri, se non
        veri e propri accordi, tesi ad una gestione dei mercati illeciti e dei circuiti che la alimentano con
        un basso livello di antagonismo.

        La ’Ndrangheta calabrese è l’associazione per delinquere di stampo mafioso maggiormente
        presente sul territorio: radicata soprattutto nei Comuni, anche piccoli, delle prime due cinture
        torinesi e del Canavese, è dedita all’estorsione, all’usura, al gioco d’azzardo, al trasferimento
        fraudolento di valori, al porto ed alla detenzione illegale di armi e, soprattutto, al traffico di
        sostanze stupefacenti.

        Gli interessi sono rivolti anche verso il settore delle sale da gioco illegali, degli apparati
        videopoker, dell’edilizia e del movimento terra, oltre che degli inerti.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                         18
Le operazioni “Il Crimine” (2010), “Minotauro” (2011), Colpo di Coda” (2012) “Esilio” e
       “Val Gallone” (2013) avevano delineato il quadro d’insieme della criminalità mafiosa di
       matrice calabrese stanziata nella provincia di Torino, confermando i legami tra le ramificazioni
       della ‘ndrangheta in Piemonte e la “casa madre” in Calabria.

       Le risultanze dell’inchiesta “Minotauro” avevano portato, nel 2012, anche allo scioglimento dei
       Consigli Comunali di Leinì e Rivarolo Canavese per infiltrazione mafiosa.

       Successivamente, nel luglio 2014, dagli esiti dell’indagine “San Michele”dell’Arma dei
       Carabinieri era emersa l’operatività nella provincia torinese di un’articolazione della cosca
       “Greco” di San Mauro Marchesato (KR);l’attività ha consentito, altresì, di ricostruire
       compiutamente l’organigramma del sodalizio, documentandone la connotazione tipicamente
       mafiosa, gli assetti interni, il ricorso a riti di affiliazione e l’adozione di cariche e formule
       ‘ndranghetiste, nonché l’attività di favoreggiamento dei latitanti ed il sostentamento economico
       degli affiliati detenuti e dei loro familiari.

       Le operazioni citate avevano evidenziato l’operatività dei gruppi appartenenti alla ‘ndrangheta
       piemontese, consentendo di delineare una “mappa” degli insediamenti nella città di Torino e
       nella relativa provincia.

       Nella provincia, come avvalorato da operazioni delle Forze di Polizia nel corso degli anni, si
       sono rifugiati alcuni latitanti delle cosche di ‘ndrangheta grazie ad una rete di solidarietà
       criminale che ha permesso il passaggio e la permanenza di soggetti affiliati alle famiglie
       dell’organizzazione.

       Sul territorio è stata, altresì, riscontrata la presenza di soggetti legati a famiglie di origine
       siciliana, alcuni dei quali già vicini a contesti di criminalità organizzata, con diversi interessi
       illeciti tra i quali il traffico di sostanze stupefacenti, le rapine in danno di istituti di credito,
       l’usura e le estorsioni commesse anche ai danni di commercianti locali.

       Per quanto concerne l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, anche nel corso del
       2015 l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali ha prodotto, nel torinese, risultati
       significativi per i sequestri e le confische di beni (mobili e immobili).

       I sodalizi di matrice etnica maggiormente attivi nel capoluogo torinese e nella relativa provincia
       - tra cui quelli nigeriani, maghrebini, albanesi, romeni e rom - esprimono la loro operatività
       nella commissione dei delitti contro il patrimonio e la persona, lo sfruttamento della
       prostituzione (nel cui ambito è emerso anche il coinvolgimento di cittadini brasiliani), il
       favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la clonazione e falsificazione di strumenti di
       pagamento e lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti.”
    Ciò premesso, si rileva che questo territorio non è mai stato interessato da fenomeni corruttivi e non
    si è a conoscenza di indagini o procedimenti penali in tal senso.
    Il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine è esercitato in modo puntuale anche grazie
    ad un elevato senso civico sia sull’uso dell’ambiente che delle risorse pubbliche.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                             19
Dai dati in possesso del settore Custodia e Vigilanza del Comune di Mathi è possibile analizzare i
     reati accertati sul territorio negli ultimi 5 anni.

                                 TABELLA STATISTICA REATI ACCERTATI

       ANNO                  TIPOLOGIA REATI                          N°    REATI                N° PERSONE
                                                                      ACCERTATI                   INDAGATE
        2019      D.P.R. N° 380/2001                                  4                      8
                  727 C.P.                                            1                      1
        2018      D.P.R. N° 380/2001                                  2                      3
                  659 C.P.                                            1                      1
        2017      0                                                   0                      0
        2016      D.P.R. N° 380/2001                                  1                      2
                  624 C.P.                                            2                      IGNOTI
        2015      380/2001                                            1                      1

     Non si hanno evidenze di criminalità organizzata o mafiosa e comunque le evidenze criminali, al
     momento non hanno evidenze nei processi della amministrazione comunale.

                                                           ***
     Per meglio delineare il contesto esterno si procederà di seguito a analizzare alcune tabelle tratte dal sito
     dell’ISTAT, da quello dell’UE che tracciano quadri d’insieme a livello Regionale utili a meglio comprendere
     il contesto esterno in cui si situa la città di Mathi
     L’Istat, nel suo rapporto, analizza il risultato di una serie di quesiti nell’indagine sulla sicurezza dei cittadini
     2015-2016 per studiare il fenomeno della corruzione.
     Lo studio stima che il 7,9% delle famiglie nel corso della vita sia stato coinvolto direttamente in eventi
     corruttivi quali richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni (2,7% negli ultimi
     3 anni, 1,2% negli ultimi 12 mesi).
     La corruzione ha riguardato in primo luogo il settore lavorativo (3,2% delle famiglie), soprattutto nel
     momento della ricerca di lavoro, della partecipazione a concorsi o dell’avvio di un’attività lavorativa (2,7%).
     Il 2,7% delle famiglie che hanno fatto domanda di benefici assistenziali (contributi, sussidi, alloggi sociali o
     popolari, pensioni di invalidità o altri benefici) si stima abbia ricevuto una richiesta di denaro o scambi di
     favori.
     La contropartita più frequente nella dinamica corruttiva è il denaro (60,3%), seguono il commercio di favori,
     nomine, trattamenti privilegiati (16,1%), i regali (9,2%) e, in misura minore, altri favori (7,6%) o una
     prestazione sessuale (4,6%).
     Di seguito vengono riportate due tabelle che illustrano i dati delle famiglie che hanno ricevuto “utilità varie”
     in cambio di favori o servizi nel corso della vita.
     Le tabelle sotto riportate mostrano, in continuità con le analisi riportate nei piani degli scorsi anni, un
     sostanziale ambiente esterno e di contesto migliore nel nord Italia e, in particolare, nel nord ovest.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                          20
Il Piemonte (seconda tabella) è ampliamente sotto la media nazionale.

      La tabella seguente invece illustra le ragioni dello “scambio corruttivo”.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022   21
Lo studio mostra come molte persone non denunciano. Solo il 2,2% denuncia, il 95,7% non lo fa, il
       3,3% preferisce non rispondere e l’1,9 non sa o non ricorda. Altro dato amaro è dato dal 9,2% dei
       cittadini che motiva la non denuncia per l’utilità del vantaggio avuto a seguito della corruzione.
       Desolante è anche l’analisi dei dati che riguarda gli imprenditori e il loro rapporto con la PA.

      ANALISI DI CONTESTO INTERNO

         a) L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE – GLI ORGANI ISTITUZIONALI
     Il Consiglio, la Giunta, il Sindaco sono gli organi di governo del Comune, a loro spettano i poteri di
     indirizzo e controllo politico- amministrativo.

     Il Sindaco
     Maurizio Fariello è stato proclamato Sindaco del Comune di Mathi in data 10 giugno 2018.
      Il Sindaco rappresenta la comunità e l’amministrazione comunale.
      Sulla base della legge e dello statuto del Comune di Mathi, Il Sindaco, in quanto capo
     dell’Amministrazione locale:
      a.Ha la rappresentanza generale dell’Ente;
      b.Ha la direzione unitaria e il coordinamento dell’attività politico - amministrativa del Comune;
      c.Convoca e presiede il Consiglio e la Giunta;
      d.Nomina gli Assessori e ne coordina l’attività;
      e.Può sospendere l’adozione di atti specifici. concernenti l’attività amministrativa dei singoli
      Assessori per sottoporli all’esame della Giunta;
      f.Ha facoltà di delega;
      g.Convoca i comizi per i referendum locali;
      h.Promuove ed assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici
      previsti dalla legge, previa autorizzazione del Consiglio Comunale;
      i.Nomina, designa e revoca, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, i rappresentanti del
      Comune presso enti, aziende ed istituzioni;
      j.Nomina il Segretario Comunale;
      k.Nomina i responsabili degli uffici e dei servizi;
      l.Attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e di collaborazione esterna;

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                            22
m.Sovrintende al funzionamento degli uffici e servizi e all’esecuzione degli atti;
      n.Coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e nell’ambito
      dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici
      esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle
      Amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel
      territorio, al fine di armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali
      degli utenti;
      o.Fissa gli orari di apertura al pubblico degli uffici e dei servizi comunali.
      p.Acquisisce direttamente presso gli uffici e servizi informazioni ed atti anche riservati;
      q.Promuove, anche direttamente o avvalendosi degli uffici dell’ente, indagini e verifiche
      amministrative sull’intera attività del Comune;
      r.Compie gli atti conservativi del Comune;
      s.Può disporre l’acquisizione di atti, documenti e informazioni presso le aziende speciali, le
      istituzioni e le società per azioni, appartenenti all’Ente, tramite i rappresentanti legali delle stesse,
      e ne informa il Consiglio Comunale;
      t.Collabora con il Revisore dei conti del Comune per definire le modalità di svolgimento delle sue
      funzioni nei confronti delle istituzioni;
      u.Promuove e assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni e
      società appartenenti al Comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi indicati dal
      Consiglio, in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.

      Inoltre in quanto Ufficiale di Governo:
      a.Sovrintende alla tenuta dei registri dello stato civile e di popolazione ed agli adempimenti previsti
      dalla legge in materia elettorale, di leva militare e di statistica;
      b.Sovrintende alla formazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in
      materia di ordine e sicurezza pubblica; c.Sovrintende allo svolgimento, in materia di pubblica
      sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge;
      d.Sovrintende su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il
      prefetto.

    La Giunta comunale
    La Giunta Comunale è composta dal Sindaco e da n. 4 Assessori:
    MONICA PUTZULU
    Vice Sindaco con delega all’Istruzione e Servizi scolastici, Sport, Manifestazioni fieristiche e
    mercati, Associazioni, Attività produttive e S.U.A.P., Commercio;
    LORELLA VITTORIA RITA NEPOTE FUS
    Assessore con delega alla Cultura, Biblioteca, Pari opportunità, Politiche sociali e Sanità,
    Volontariato Civico, Politiche giovanili, Cooperazione, Servizio Civile internazionale;
    ENRICO MICHELE GHIBAUDO
    Assessore con delega all’ Urbanistica, Edilizia privata, Lavori Pubblici, Viabilità, Gestione verde
    pubblico, Innovazione, Ambiente;
    MAURO PELLIZZARI

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                23
Assessore con delega al Bilancio e fiscalità locale, Tributi, Programmazione economico -
     finanziaria;

     Secondo l'art. 48 del d. lgs. 267/2000 la giunta collabora con il Sindaco nel governo del Comune ed
     opera attraverso deliberazioni collegiali. La Giunta compie tutti gli atti rientranti nelle funzioni degli
     organi di governo, che non siano riservati dalla legge al Consiglio e che non ricadano nelle
     competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento.

     Il Consiglio Comunale.
     Il consiglio comunale è il principale organo collegiale dell'ente locale con funzioni di indirizzo
     politico amministrativo e di controllo sull’operato dell’Ente.
     I Consiglieri:

      FARIELLO Maurizio - Presidente
      PUTZULU Monica - Consigliere
      NEPOTE FUS Lorella Vittoria Rita - Consigliere
      FABRO Enea - Consigliere
      GHIBAUDO Enrico Michele - Consigliere
      FRANCONE Margherita Maria - Consigliere
      ROLLE Matteo - Consigliere
      VOTTERO VIUTRELLA Danilo - Consigliere
      BERGAGNA Loris - Consigliere
      TURINETTI Tommaso - Consigliere
      ROCCHIETTI Vittorio - Consigliere
      ARBEZZANO Maurizio Francesco - Consigliere
      FRAND GENISOT Giuseppe - Consigliere

             B) LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE

      In base al vigente regolamento di organizzazione, la struttura organizzativa del Comune di Mathi,
      è articolata in 4 Settori per attività costituenti centri di responsabilità tra loro integrati:
         •    Settore Amministrativo - Culturale;
         •    Settore Economico -Finanziario;
         •    Settore Tecnico - Manutentiva;
         •    Settore Custodia e Vigilanza.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                                24
La responsabilità della gestione amministrativa, finanziaria e tecnica di ogni area è attribuita ad un
    Responsabile che la esercita mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse
    umane, strumentali e di controllo.
    Il Segretario comunale sovraintende alla gestione del Comune e allo svolgimento delle funzioni
    dei responsabili, perseguendo livelli ottimali di efficacia e di efficienza; svolge inoltre funzioni di
    consulenza giuridico amministrativa per gli organi del Comune.

      Nell’anno 2018 la situazione del personale dipendente del Comune di Mathi in servizio a tempo
      indeterminato, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne:
      -     DIPENDENTI : N° 19 ( compreso il Segretario Comunale).
            UOMINI : 5
            DONNE : 14

    Ciascun Settore ha una propria struttura organizzativa, denominata ufficio, che può variare in base
    ai compiti assegnati. Gli uffici comunali dispongono di un’adeguata dotazione informatica ed un
    buon livello di informatizzazione.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                            25
PARTE SECONDA

     L’INDIVIDUAZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO

     Questa seconda parte del PTPC è quella che ha subito maggiori variazioni rispetto ai precedenti
     Piani al fine di adeguarsi alla nuova metodologia imposta dal nuovo PNA 2019.
     Dopo aver definito il contesto esterno ed interno nella prima fase, procederemo a definire:
        a) Le aree di rischio, cioè i macroaggregati, in chiave anticorruzione, dei processi
        b) L’elenco dei processi, inseriti o collegati a ciascuna area di rischio
        c) Il catalogo dei rischi corruttivi per ciascun processo
     Nel Piano 2020/2022 si è ritenuto di individuare un nuovo sistema d’individuazione, misurazione
     e ponderazione del rischio che, in una logica di gradualità, sarà adottato pienamente nel piano del
     prossimo anno. Nel presente piano infatti i rischi sono stati individuati, misurati e ponderati
     attraverso un lavoro che ha coinvolto tutti i responsabili dei settori del Comune.
     Il lavoro d’identificazione degli eventi rischiosi si è basato sulle seguenti fonti informative
     elencate per prevalenza:

           1. Risultanze della mappatura dei processi lette attraverso incontri con il personale di
              diretta pertinenza dei vari processi;
           2. Risultanze dell’analisi del contesto interno e esterno;
           3. L’analisi dei casi giudiziari;

     L’identificazione del rischio, o meglio degli eventi rischiosi, ha l’obiettivo di individuare quei
     comportamenti o fatti che possono verificarsi in relazione ai processi di pertinenza
     dell’amministrazione, tramite cui si concretizza il fenomeno corruttivo.
     Questa fase è cruciale perché un evento rischioso non identificato non potrà essere gestito e la
     mancata individuazione potrebbe compromettere l’attuazione di una strategia efficace di
     prevenzione della corruzione.

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022                         26
LE AREE DI RISCHIO CORRUTTIVO

A pagina 22 dell’allegato 1, l’ANAC pubblica una tabella con le aree di rischio, invitando le
amministrazioni ad una sua analisi più completa.
In questa prima fase di questo nuovo modo di redigere il PTCPT, ci sembra opportuno partire
dall’analisi di quella tabella, aggiungendo un paio di aree abbastanza evidenti, vedremo nei prossimi
esercizi, o in eventuali riesami che dovessero rendersi indispensabili durante questo esercizio, se c’è
la necessità immediata di individuarne altre.
Area a): Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico
diretto ed immediato per il destinatario
Riferimenti: Aree di rischio generali - Allegato 2 del PNA 2013, corrispondente ad autorizzazioni e concessioni (lettera
a, comma 16 art. 1 della Legge 190/2012)

Area b): Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico
diretto ed immediato per il destinatario
Aree di rischio generali - Allegato 2 del PNA 2013, corrispondente alla concessione ed erogazione di sovvenzioni,
contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti
pubblici e privati (lettera c, comma 16 art. 1 della Legge 190/2012)

Area c): Contratti Pubblici (ex affidamento di lavori, servizi e forniture)
Aree di rischio generali - Legge 190/2012 – PNA 2013 e Aggiornamento 2015 al PNA, con particolare riferimento al
paragrafo 4. Fasi delle procedure di approvvigionamento

Area d): Acquisizione e gestione del personale (ex acquisizione e alla progressione del personale)
Aree di rischio generali - Legge 190/2012 – PNA 2013 e Aggiornamento 2015 al PNA punto b, Par. 6.3, nota 10

Area e): Gestione delle entrate, delle spese
Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b)

Area f): Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b)

Area g): Incarichi e nomine
Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b)

Area h): Affari legali e contenzioso
Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b)

Area i): Governo del territorio
Aree di rischio specifiche – Parte Speciale VI – Governo del territorio del PNA 2016

Area l): Pianificazione urbanistica
Aree di rischio specifiche – PNA 2015

Area m): Le procedure di gestione dei fondi strutturali e dei fondi nazionali per le politiche di
coesione
Aree di rischio specifiche – Parte Speciale II del PNA 2018

               PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA|2020-2022
Puoi anche leggere