Giovani consacrati nel processo culturale in atto - Usmi
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Giovani consacrati DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale nel processo culturale in atto le pro-vocazioni educative alla consecratio per evangelica consilia Nicla Spezzati, ASC Per quanto tu cammini, In questa ricerca di tracce i ri- ed anche percorrendo ogni strada, flettori si spostano dai giovani agli non potrai raggiungere Istituti. i confini dell’anima: Parlo di tracce perché è tempo tanto profonda è la sua vera essenza. di acuire lo sguardo, scrutare gli (Eraclito) orizzonti, intuire la possibilità di procedere su sentieri non battu- Q uesta conversazione ti, accogliere i suggerimenti dello si propone un dupli- Spirito e, soprattutto praticarli. ce focus. Viviamo una stagione com- Il primo: accennare alla vis plessa in cui spesso lo smarrimen- pro-vocativa presente nel cam- to ci paralizza. Si legge nella Chri- mino che gli IVC stanno percor- stus vivit: «La Chiesa di Cristo rendo; il secondo: seguire tracce può sempre cadere nella tentazio- di pensiero e di prassi che inter- ne di perdere l’entusiasmo perché roghino il cammino formativo non ascolta più la chiamata del pensato per i nostri giovani. Signore al rischio della fede, a da- 92 C onsacrazione e servizio 3/2019
re tutto senza misurare i pericoli, possibili travisamenti dell’idea, è DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale e torna a cercare false sicurezze estremamente attuale e fortemen- mondane».1 te presente nel dibattito filosofico Una sorta di confusione d’in- contemporaneo. In diversi conte- telligenza e d’anima può ferma- sti culturali si parla di «nuovo rea- re pensiero, volontà e cammino lismo» e talvolta addirittura di un come nel tempo in cui la nebbia ritorno alla metafisica. La realtà invade la strada ed è quasi impos- è il fatto con il quale mi scontro, sibile proseguire. Risulta inutile che posso provare a comprendere, la segnaletica stradale. Bisogna ma che non è a disposizione del avanzare a passi brevi. Oggi è il mio tentativo di manipolazione. tempo del pensiero breve e fram- La realtà diventa così limite, ma mentato, di luci che s’accendono nel contempo spazio da cui ripar- per un istante a richiesta e a con- tire sempre. sumo. Quello che è usurato non Siamo messi in guardia contro serve più, ma spesso continuiamo il guardare la realtà attraverso le a declinare intelligenza e pratiche lenti delle nostre categorie con- su stereotipi non più vitali. D’al- cettuali, spesso frutto del nostro tro canto, sembra impossibile co- immaginario e ferme a realtà che niugare i modelli di vita consacra- fanno parte di un cammino già ta su un paradigma sicuro: tutto compiuto, di uno spazio che im- è in fieri. mobilizza e che si logora sempre più. Vita consacrata in esodo Parto da uno dei quattro prin- La vis pro - vocativa di un cipi presenti nell’Evangelii Gau- cammino dium: «La realtà è più importante La Chiesa riconosce alla vi- dell’idea».2 ta consacrata di aver compiuto L’insistenza sull’efficacia del- nell’ultimo cinquantennio un la realtà, per non perdersi nei 1 Francesco, Es.Ap. post-sinodale, Christus Vivit. Ai giovani e a tutto il popolo di Dio, LEV, 2019, 37. (Cit. nel testo Chv) 2 Idem, Es. Ap., Evangelii Gaudium, LEV, 2013, 217. (Cit. nel testo EG) 93 C onsacrazione e servizio 3/2019
«cammino esodale»3: un tempo di hanno vissuto spesso con grave DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale entusiasmo, audacia, inventiva, rischio personale, la nuova co- fedeltà creativa, ma anche di cer- scienza evangelica di dover stare tezze fragili, creazioni estempora- dalla parte dei poveri e degli ulti- nee e delusioni amare. mi, condividendone valori e an- I consacrati hanno abitato e gosce.5 interpretato questi nuovi orizzon- ti. Hanno annunciato e testimo- Dinamiche e processi in atto niato in primis il Vangelo con la «Il carisma della vita consa- vita, offrendo aiuto e solidarietà crata è sempre in movimento, di ogni genere, collaborando nei mostrandosi capace di reperire e, compiti più diversi nel segno del- quasi si direbbe, di inventare, […] la prossimità cristiana, coinvolti nuove forme, più direttamente nel processo storico in atto. Non rispondenti ai bisogni e alle aspi- ci siamo limitati a rimpiangere razioni del tempo.»6 - affermava la memoria di epoche passate, Giovanni Paolo II. ma abbiamo cercato di vivificare Penso sia utile dare uno sguar- il tessuto sociale e le sue istanze do ai processi in atto nella vita con la vivente traditio ecclesiale, consacrata.7 secondo l’habitus della fede e della La radice pneumatologica è il speranza cristiana.4 punto di partenza del processo di Tale passaggio porta il segno re-interpretazione continua della della profezia: molti consacrati/e vita consacrata: la nostra vita na- 3 Cf Giovanni Paolo II, Es. Ap. post-sinodale Vita consecrata, (25 marzo 1996), 40. 4 Cf CIVCSVA, Scrutate. Ai consacrati e alle consacrate in cammino sui segni di Dio, LEV 2014, nn 3-5. 5 Cf Giovanni Paolo II, Carta Ap. a los religiosos y religiosas de América latina con motivo del V centenario de la evangelización del Nuevo Mundo Los caminos del Evangelio (29 junio 1990), 19, 21; Idem, Es. Ap. post-sinodale Vita consecrata, (25 marzo 1996), 82, 86, 89-90. 6 Giovanni Paolo II, Udienza generale, 28 settembre 1994. 7 Cf B. Secondin, Abitare gli orizzonti. Simboli, modelli e sfide della vita consacrata, Paoline, Milano 2002; Idem, Il profumo di Betania. La vita consacrata come mistica, profezia, terapia, Dehoniane, Bologna 1997; Idem, Per una fedeltà creativa. La vita consacrata dopo il Sinodo, Paoline, Milano 1995; Idem, La théologie de la vie consacrée. État present et perspectives, in Vie Consacrée, 1994, n. 3/4, 225-270. Idem, La vita consacrata tra teologia e spiritualità, in Rivista Teologica di Lugano, 8(2003/1), 9-25. 94 C onsacrazione e servizio 3/2019
sce dalla presenza di un impulso/ prospettiva possono essere letti i DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale esperienza dello Spirito (cf. PC l; consigli evangelici che, da assoluti LG 42,43,45). Per tornare a be- astratti, cercano un’interpretazio- re a questa sorgente occorre fe- ne umanizzante, una vera terapia de: «Non c’è maggior libertà che antropologica guidata dalla fede e quella di lasciarsi portare dallo dall’amore.9 Spirito, rinunciando a calcolare e Papa Francesco invita a non a controllare tutto, e permettere perdere mai di vista l’umano a te- che Egli ci illumini, ci guidi, ci nere conto che «Per realizzare la orienti, ci spinga dove Lui desi- propria vocazione è necessario svi- dera. Egli sa bene ciò di cui c’è luppare, far germogliare e coltiva- bisogno in ogni epoca e in ogni re tutto ciò che si è. Non si tratta momento. Questo si chiama esse- di inventarsi, di creare sé stessi dal re misteriosamente fecondi!»8 nulla, ma di scoprirsi alla luce di La vita consacrata si ricono- Dio e far fiorire il proprio essere: sce sempre più in un movimen- “Nel disegno di Dio, ogni uomo to d’amore, compassio, koinonia e è chiamato a uno sviluppo, per- contemplatio, che non può essere ché ogni vita è vocazione”» (ChV vissuto se non nello Spirito e, con 257), chiarisce in Christus vivit. la forza dello Spirito, nella realtà. Francesco chiama continua- Possiamo parlare oggi di una mente i consacrati e le consacrate nuova antropologia, come funzio- alla gioia, alla felicità. La persona ne segno di cui i consacrati posso- consacrata deve essere una perso- no essere portatori. na felice! Anche qui ci poniamo L’Esortazione Christus vivit in una nuova prospettiva antro- apre alla visione antropologica pologica. della realizzazione di una “nuova Questa gioia non è effimera, creatura” in Cristo, in risposta alle spettacolare, non è la felicità light nuove esigenze e sensibilità della della cultura attuale è gioia piena cultura contemporanea. In questa (Gv 15,11), è la vita buona bella 8 Francesco, Es. Ap. Evangelii gaudium, (24 novembre 2013), 280. 9 Cf Giovanni paolo II, Es. Ap. post-sinodale Vita Consecrata, LEV, 1995, 87. (Cit. nel testo VC) 95 C onsacrazione e servizio 3/2019
e felice, di cui parlava anche P. rico, ma come processo aperto che DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale Chavez. La persona consacrata si arricchisce dell’alleanza fraterna gioiosa non si ripiega su se stessa, desiderata ed esercitata. non s’inasprisce, ma continua- Questi riferimenti di ordine mente vuole crescere e progredire teologico e antropologico for- per amore. La persona consacra- mano un orizzonte valoriale per ta felice non è autoreferenziale, verificare i modi formativi in atto non compete con l’altro, è capa- tra noi e riceverne possibili intui ce di estasi, di uscire di uscire da zioni. sé ad incontrare (cf ChV 163). Nell’Evangelii Gaudium invita a Il tempo apre al futuro mescolarci a prenderci in braccio Verso quale direzione orien- gli uni gli altri. tarci, quale futuro prefigurare, in Da oltre un ventennio si guar- continuità con i passi compiuti da alla vita fraterna in comune fino ad oggi? Ci sembra che la come a un laboratorio quotidiano nebbia ci avvolga in una inter- dell’umano in cui il divario gene- minabile stagione invernale: «Si razionale e l’improvvisa interna- tratta di ripartire sempre di nuo- zionalizzazione pluriculturale di vo nella fede per un viaggio scono- molti istituti diventano banchi di sciuto (Sap 18,3), come il padre prova. L’interculturalità, i proces- Abramo, che partì senza sapere si di inculturazione, le differenze dove andava (cf Ebr 11,8). È un di età e la diversa progettualità cammino che chiede un’obbe- secondo esperienze e situazioni dienza e una fiducia radicali, cui sociali o personali diventano un solo la fede consente di accedere e dato antropologico consistente che nella fede è possibile rinnova- da elaborare. re e consolidare».10 Ciò contribuisce a che l’iden- Risuona un nuovo invito tità culturale e di sequela non si all’esodo, un passaggio da compie- ponga quale dato immobile e teo- re insieme come confessio laudis, 10 Cf Benedetto XVI, Udienza, Roma (23 gennaio 2013). 96 C onsacrazione e servizio 3/2019
fidei et vitae. 11 La Chiesa chiama Status permanente dello spiri- DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale in primis coloro che servono in au- to e della prassi diventa il discer- torità affinché come Mosè guidino nimento, guida a compiere passi con coraggio e costanza verso una semplici, piccole cose, a piedi terra promessa e insieme assoluta- scalzi verso il futuro. mente sconosciuta. Papa Francesco esorta ad una guida che non lasci le Nel confronto con le sensibilità cose come stanno,12 non serve una valoriali emergenti «semplice amministrazione»,13 oc- Leggiamo per sintesi le sensi- corre «camminare dietro al popolo, bilità che emergono nella visione perché il gregge stesso possiede un umana contemporanea. suo olfatto per individuare nuove strade».14 La visione esistenziale: il Siamo incoraggiati ad una significato della realtà guida che allontani «il pericolo «La realtà della nostra vita è di diventare gestori della routine, l’incertezza, mentre noi aspiriamo rassegnati alla mediocrità, inibiti alla certezza. La realtà della nostra ad intervenire, privi del coraggio vita è cambiamento, movimento, di additare le mete dell’autentica mentre noi desideriamo giungere vita consacrata».15 in un luogo stabile». Sentiamo le nostre ginocchia Il sistema sociale non ci appa- vacillanti (cf Is 35,3). Facciamo re più stabile e ben determinato ogni giorno esperienza dell’esodo nelle sue articolazioni ma si mo- che intimorisce la nostra logica stra in continua trasformazione e umana che preferirebbe mete co- in evoluzione permanente? Nella nosciute e cammini collaudati. società “fluida” e “multirete”16 la 11 Cf CIVCSVA, Scrutate. Ai consacrati e alle consacrate in cammino sui segni di Dio, LEV 2014, n 12. 12 Cf Francesco, Es. Ap. Evangelii gaudium, (24 novembre 2013), 25. 13 Francesco, Es. Ap. Evangelii gaudium, (24 novembre 2013), 25. 14 Ivi, 31. 15 Civcsva, Istruzione Il servizio dell’autorità e l’obbedienza. Faciem tuam, Domine, requiram, (11 maggio 2008), 28. 16 Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, tr. it., Feltrinelli, Milano 2003 e A. SEM- PRINI, La società di flusso. Senso di identità nelle società contemporanee, Angeli, Milano 2003. 97 C onsacrazione e servizio 3/2019
realtà che viviamo è sempre quel- uniscono Giovanni Paolo II, Be- DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale la del momento, è il farsi attimo nedetto XVI e Francesco hanno per attimo, è la relazione di si- conquistato i giovani, comuni- gnificato presente in ogni istante. cando impegno e speranza, invi- Oggi l’umanità vive la cultura del tando ad abitare la realtà in modo presente: ogni attimo deve avere generativo. una dinamica interna e costrutti- va. Nella post-modernità la realtà Una umanità in relazione non è solo l’insieme dei dati del Stiamo assistendo ad una com- mondo esterno, né il puro di- binazione particolare tra elementi namismo della vita interiore. Il tradizionali, moderni e postmo- “senso della realtà” fluisce conti- derni, con la centralità del singolo nuamente dalle relazioni costruite di fronte alla storia, alla comunità attraverso interazioni significative umana ed al cosmo. Da qui i con- e riferimenti valoriali.17 trasti, determinati da un lato da Attraverso la “relazionalità si- un’ipersoggettivà un giovane al gnificativa” possiamo affrontare Sinodo sintetizzava I first (io per la complessità del nostro tempo, primo: tutto è concentrato sul superando la trappola dell’omo- sentimento e sulle sensazioni del logazione culturale e soprattutto singolo), e da un altro sull’iperog- della mercificazione.18 Questa gettività – per cui è considerato relazionalità densa di significato reale solo quello che è scientifico, non si esaurisce nei legami fami- dimostrabile, insieme a prodot- liari, amicali, a quanti sono vicini, ti della tecnologia e soprattutto ma si allarga alle comunità sociali dall’economia globalizzata di e religiose sino a costruire un le- mercato. Di fatto, si tratta di una game senza confini, universale. complessità che coinvolge tutta la Attraverso la consapevolezza di vita. questo bisogno di relazioni che 17 Cf G. MOLLO, Il senso della formazione, La Scuola, Brescia 2004, pp. 19-66. 18 Cf E. FROMM, I cosiddetti sani, tr. it., Mondadori, Milano 1996, pp. 43-68. 98 C onsacrazione e servizio 3/2019
In questo universo si muove il nunzio per tutti i giovani: Dio ti DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale cammino dei giovani.19 ama, Cristo ti salva, Egli vive (Chv 112.118.124) Da Christus vivit: la pro- E al n.120 esplode la forza del- vocazione per l’educativo la visione cristologica che sostiene Nei cammini che aprono al tutto il dettato, come un big bang futuro ci viene chiesto di traccia- di vita da cui tutto nasce: «Cristo è re solchi per accogliere i giovani vivo!». «Noi siamo salvati da Gesù in ricerca che intravedono un si- perché ci ama e non può farne a gnificato altro nella propria vita e meno. Possiamo fargli qualunque s’interrogano chiedendo anche a cosa, ma lui ci ama. Perché solo noi le ragioni del vivere. quello che si ama può essere sal- Sono giovani lontani che noi vato. Solo quello che si abbrac- andiamo ad incontrare. Essi si cia può essere trasformato» (Chv fanno vicini perchè toccati da un 120). mistero di cui non riconoscono Lorenzo Prezzi in una lettu- l’origine. Alcune volte chiedono ra di sintesi insiste sull’evidenza di cercare Dio negli IVC. che assume il tema cristologico, Francesco, dopo il Sinodo che in precedenza ricondotto a un ha ascoltato le nuove generazioni, semplice numero del Documento lancia il grido della fede: Christus Finale (63): vivit. La fede non è determinata da Cristo vive. Egli è la nostra verità astratte e neppure da appar- speranza e la più bella giovinez- tenenze, ma è questione di incon- za di questo mondo. Tutto ciò che tro con lui. La Chiesa non deve Lui tocca diventa giovane, diventa guardare a sé stessa, ma favorire nuovo, si riempie di vita. Così l’in- l’incontro fra il dono rappresen- cipit dell’esortazione apostolica, tato dai giovani e la promessa di che in uno slancio progressivo al bene contenuta nel Vangelo. Per cap. IV fa risuonare il grande an- questo vi è nel testo una singolare 19 Cf. G. M. Roggia, Senza sapere che. Linee di formazione per le persone consacrate e i presbiteri, oggi, Editrice Rogate, 2018; V. Corradi – G. Roggia, Giovani e senso della vita, Editrice Rogate, 2018; M. O. Llanos-A. Romeo, Giovani. Identità vissuti e prospettive, LAS, 2018; 99 C onsacrazione e servizio 3/2019
attenzione al Cristo giovane e ai poraneo. Le nostre Ratio forma- DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale volti giovani.20 tionis dovrebbero evitate l’uso di un linguaggio da iniziati, e rifug- Il caso serio dell’umano gire da pensiero e prassi declinati solo su forme sperimentate e già Una premessa necessaria date. Nella società complessa non è possibile pensare in termini di La coscienza giovanile nel formazione, se non per quanto è carosello dei consensi e dei riferito a settori e specificità pro- dissensi fessionali, per apprendimenti di La nostra società può essere dati scientifici e tecnici. Nella VC descritta come adultità e giova- al contrario non è possibile avere nilità adolescentrica per la confu- un approccio educativo settoria- sione di identità e di età, di ruoli le quasi professionalizzante, così e di sentimenti che condiziona lo come non è possibile una omoge- scambio tra generazioni. La crisi neizzazione che dissolve le diffe- che viviamo nei rapporti ad ogni renze (cf ChV 186). livello è strettamente correlata Introdurre alla vita cristiana al concetto di libertà personale. nella consacrazione per evangeli- Al principio personalistico del- ca consilia, chiede infatti approc- la libertà sotto condizione è su- cio integrale in cui l’attività dello bentrato quello permissivo della spirito umano e del suo mistero libertà senza condizioni, assunta s’incontra con le scienze umane oggi come semplice possibilità e tecnologiche; un cammino in di fare, non come possibilità di cui i micromondi sono chiamati scegliere di fare. Viviamo la crisi ad interagire con il macromondo di proposta valoriale: mancano i dell’humanum, senza separatezze, riferimenti fondamentali riferite ma come banchi di prova, dialo- alla natura dell’essere umano. ghi necessari da cui non si può Tale è la realtà in cui tutti ci prescindere in quanto costitutivi muoviamo e in cui le generazioni dell’universo culturale contem- più giovani sono immerse. Mixag- 20 Cf L. Prezzi , Christus vivit. Cinque glosse, in Settimana News. It,, 03 aprile 2019 100 C onsacrazione e servizio 3/2019
gi di mondi diversi che in sintesi mento conduce persone verso un DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale brevi diventano mondo quotidia- mondo di solitudine e di auto-in- no e cibo abbondante sulle vie del venzione, fino a sperimentare una digitale. mancanza di radici, pur vivendo In un documento preparato nel medesimo luogo. da 300 giovani di tutto il mon- «La vita nuova e traboccante do prima del Sinodo, essi hanno dei giovani, che preme e cerca di segnalato che «le relazioni on line affermare la propria personalità, possono diventare disumane. Gli affronta oggi una nuova sfida: spazi digitali ci rendono ciechi alla interagire con un mondo reale e fragilità dell’altro e ci impedisco- virtuale in cui si addentrano da no l’introspezione. La tecnologia soli come in un continente sco- usata in questo modo crea una nosciuto» (Cf ivi 90). ingannevole realtà parallela che Qui si gioca la formazione ignora la dignità umana». della coscienza. Oggi anche nel- Non parliamo più di strumen- la formazione alla vita consacrata ti, ma «di vivere in una cultura si parla poco di formazione della ampiamente digitalizzata che ha coscienza. impatti profondissimi sulla no- Nella diversità dei luoghi, delle zione di tempo e di spazio, sulla culture e delle storie l’insufficien- percezione di sé, degli altri e del za dei percorsi formativi tradizio- mondo, sul modo di comunicare, nali è diventata evidenza, L’azione di apprendere, di informarsi, di della famiglia, della scuola e della entrare in relazione con gli altri. Chiesa non basta più. Un approccio alla realtà che tende Si presenta il caso serio del- a privilegiare l’immagine rispetto la formazione della coscienza all’ascolto e alla lettura influenza nell’umano. il modo di imparare e lo sviluppo Il Sinodo, il Documento si- del senso critico» (ChV 86). nodale, e l’Esortazione Christus L’immersione nel mondo vir- vivit, così come tutto il magistero tuale ha favorito una sorta di “mi- di papa Francesco, dedicano am- grazione digitale”, una presa di pio spazio al discernimento e alla distanza dalla famiglia, dai valori formazione delle coscienze. «Sen- culturali e religiosi. Tale movi- za la sapienza del discernimen- 101 C onsacrazione e servizio 3/2019
to – scrive il Papa in Gaudete et spirituale, dalla famiglia, dalla DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale exsultate – possiamo trasformarci scuola ecc».22 facilmente in burattini alla mer- Il crescere dei giovani in que- cé delle tendenze del momento» sta complessità socio-culturale (Gex 167). che va ad interagire con la sostan- La coscienza viene certo ali- za della persona, la sua identità e mentata dalle tradizionali agenzie lo sviluppo della sua coscienza, ma è messa alla prova dalle fragi- impone all’educativo di ripartire lità delle famiglie, dalla distanza dalle origini, interrogandosi sullo della scuola rispetto al compito spirito umano. educativo, dall’insofferenza verso La formazione delle coscienze l’istituzione ecclesiale. La forma- è la base su cui il discernimento zione della coscienza trova con- possa crescere in termini di pro- forto nei gruppi dei pari, nelle fondità e di fedeltà a Dio. «For- filosofie alternative, nei social. La mare la coscienza – leggiamo nel coscienza si forma per consensi: i Documento Finale del Sinodo – è followin, coloro che ti seguono in il cammino di tutta la vita in cui rete, il popolo della rete dà cer- si impara a nutrire gli stessi senti- tezza alla tua coscienza! Lì si af- menti di Gesù cristo assumendo i frontano i momenti cruciali e le criteri delle sue scelte e le inten- decisioni della vita del giovane.21 zioni del suo agire» (DF, 108). Un vescovo commenta: «Pen- so che i miei giovani preti siano Uno stile sapienziale stati formati da questi fattori: al “La sapienza si estende vigorosa 90% dalla cultura che li circonda, da un’estremità all’altra e governa che non possono non respirare: al a meraviglia l’universo. È lei che ho 6% dalla vita in seminario, perché amato e corteggiato fin dalla mia non è pensabile che diversi anni giovinezza, ho bramato di farla mia di vita non lascino il segno: quin- sposa, mi sono innamorato della sua di, in varia percentuale, dal padre bellezza” (Sapienza 8, 1-3). 21 Cf L. Prezzi, Christus vivit… cit. 22 T. Locatelli, I giovani religiosi presbiteri in crisi, in Vita consacrata 39 (2003), 277. 102 C onsacrazione e servizio 3/2019
I giovani ci mostrano la ne- senza divisioni inutili, a beneficio DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale cessità «di assumere nuovi stili dell’umano. e nuove strategie» (ChV 204), Papa Francesco ci mostra un intercettano e intendono un lin- modello. Il suo dire è coraggioso. guaggio sapienziale, mai saccente, L’esortazione apostolica ne è un introduzione a un cammino co- esempio. Proviamo a chiederci: me comunicazione di esperienze siamo capaci di avvicinare i nostri di vita. giovani e annunciargli senza falsi Educare all’umano e al suo timori e senza giri di parole “Cri- mistero è un processo di prova e sto vive!”? di discernimento della capacità di Il Papa è diretto, esigente ri- crescita dello spirito nel quotidia- volgendosi ai giovani, chiede loro no nell’attitudine sapienziale. «di avere il coraggio di essere di- Non si tratta di “formare” versi, di mostrare altri sogni che quanto di accompagnare con sa- il mondo non offre» (ChV 36): la pienza la persona nelle situazio- generosità, il servizio, il perdono, ni dove si “verifica” la vita, ossia la purezza, la fedeltà, la preghiera, dove si fa la verità di se stessi. l’amore per i poveri. «L’esperienza umana non è solo Li mette in guardia da chi esperienza di questo e di quello, vuole trasformali in schiavi, e gli esperienza ben definita nei suoi dice con franchezza: «Vi propon- contenuti, ma è, insieme, espe- go un’altra strada, fatta di libertà, rienza della finitezza, che rimanda di entusiasmo, di creatività, di ad un orizzonte infinito».23 orizzonti nuovi» (ChV 184). Il suo linguaggio è immediato, Occorre dar credito al pensare comprensibile, fatto di immagini in sapienza, dar credito alle per- e di gesti vivi, concreto, attento sone che con intelligenza e anima alla realtà dei giovani, non estrano sono capaci di accendere proces- ad essa; è il «linguaggio della vi- si educanti. Persone che si sono cinanza, il linguaggio dell’amore umanate, piegandosi sulla realtà, disinteressato, relazionale ed esi- 23 K. Rahner, cit., in R. Gibellini, La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 2007, 241. 103 C onsacrazione e servizio 3/2019
stenziale che tocca il cuore, rag- L’enigma umano si sviluppa sotto DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale giunge la vita, risveglia speranza e una nuova prospettiva: la dimen- desideri. sione misteriosa dell’essere umano Bisogna avvicinarsi ai giova- è sostenuta dall’ esperienza umana ni – scrive ancora il Papa – con di colui/colei che accompagna. la grammatica dell’amore […]. Riconosciamo nei cammini Il linguaggio che i giovani com- che chiamiamo “formativi” nei prendono è quello di coloro che nostri Istituti l’attenzione all’uma- danno la vita, che sono lì a causa no? accompagniamo l’esperienza loro e per loro, e di coloro che, umana? siamo convinti della pre- nonostante i propri limiti e le ziosità della persona? proprie debolezze, si sforzano di Alcune volte il nostro sguar- vivere la fede in modo coerente» do è miope e il nostro incontro (ChV 211). sciatto. Il Documento finale del Sino- Da più voci e da lungo tempo, do e l’Esortazione apostolica ci in- e oggi dalla Christus vivit, suona dicano lo stile di Emmaus, lo stile l’invito a evitare azioni formati- sinodale, il camminare insieme, ve descrittive, informative, nor- per frequentare il futuro, aumen- mative, omologanti, e accendere tare l’entusiasmo, far germogliare processi poietici, ossia produttivi i sogni, suscitare profezie, far fio- e creativi dello spirito. Un proces- rire le speranze (cf ChV 199). so motivante, illuminante, invo- gliante, edificante, da cui può na- Nell’esperienza della vita scere stupore e sbigottimento di L’accento, dunque, non cade fronte alle vette e agli abissi in cui sulla trasmissione di teorie, ma la persona può trovarsi, mentre sull’esperienza vissuta e vivente, impara a conoscere e a procedere Erlebnis, che comporta un rivi- nel suo mistero.24 vere, un provare a livello di vita. 24 Cf. F. Mattei, Sfibrata paideia. Bulimia della formazione Anoressia dell’educazione, Roma, Anicia, 2009. Cf. E. Ducci, Postille di filosofia dell’educazione, in «Il quadrante scolastico», n. 64, marzo 1995, pp. 94-96. Cf Idem, Libertà liberata. Libertà legge leggi, Roma, Anicia, 1994, 31-39. Cf C. Costa, Attivarsi nell’umano, in Giornale di Pedagogia critica, vol 3, 2. Editoriale Anicia (Roma, Italia) - http://www.edizionianicia.it 104 C onsacrazione e servizio 3/2019
Porre in azione l’umano L’educativo in Cristo e nel DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale «Dobbiamo suscitare e accom- modo di Cristo pagnare processi, non imporre Chi incontra il Cristo entra in percorsi – ci ricorda papa Fran- un processo che lo porta ad esse- cesco –. E si tratta di processi di re ciò che deve essere: la creatura persone che sono sempre uniche pensata e amata da Dio. e libere. Per questo è difficile co- Il suo splendore di Figlio del struire ricettari» (ChV 297). Padre non abbaglia, ma si accosta Mettere in azione l’umano a noi in modo discreto, si mette in può significare fare avvertire al disparte a vantaggio di chiunque. soggetto una vera necessitò inte- Egli crea spazio di libertà intor- riore. no a sé, comunicando con la sola È un movimento che provoca presenza prossimità benevola. In l’avvio, fa sì che il soggetto avver- questo incontro le persone sono ta il bisogno di attivare dinamismi poste in condizione di scoprire la che lo portino ad essere quell’io propria l’identità più profondità. che può e che deve essere. È un Riconoscono la propria verità: il movimento che rende possibile il mistero di essere figli e figlie di salto di qualità nel vivere: comin- Dio».25 Tutti quelli che hanno in- cia ad essere un vivere qualificato, contrato Gesù riprendono il cam- un dirigersi verso l’alto. mino della vita perché l’essenziale Vivere in processo significa al- della propria esistenza è stato sve- zarsi, passare da una posizione sta- lato e quindi conosciuto. Il cam- tica a una posizione di movimen- mino dell’umanazione è cammino to; girarsi, convertirsi - forse il pasquale, processo che ci trasfor- più importante -, perché pare che ma attraverso limite passaggi duri si sia voltati dalla parte sbagliata fino ad vivere il sentimento della senza orientamento; incamminar- filialità di Cristo nello Spirito. si, non rimanere fermi; procedere verso l’incontro. Ogni incontro. 25 Cf CIVCSVA, Contemplate, Ai consacrati e alle consacrate sulle tracce della Bellezza, LEV, 2015, 34. 105 C onsacrazione e servizio 3/2019
Nella tensione continua verso vo simbolico che (sotto un aspetto DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale la consacrazione specifico) rende presente, la consa- La “consacrazione” in tale crazione del Figlio (e dei figli) al visione può e dovrebbe essere as- Padre, della creatura al Creatore sunto non come dato una volta (cfr. Gv 12,32; 17,17.19; 1Cor per tutte in un modello cristologi- 15,27-28)27. co cristallizzato e presentato come I tre voti in tale ottica diven- un punto di partenza immediato, tano un vero cammino di uma- ma come un cammino, come un nizzazione. Invece di presentare avvicinamento, come una tensione troppo presto castità-povertà-ob- che dalle figure antico e neotesta- bedienza come un “dono” o un mentarie26 arriva a contemplare “bene”28 del NT, lo stato di “con- il Compimento, che è l’evento- sacrazione” diventa espressione Cristo, il suo mistero di morte e della tensione tra la figuradel VT resurrezione. In Cristo si realizza e il Compimento del NT. Si po- la “consacrazione” del creato, ma trà allora comprendere appieno la questo è il risultato di un cammi- povertà solo partendo dalla bene- no che siamo invitati a fare nella dizione della ricchezza, la castità libertà. È un “già e non ancora”. dalla benedizione della nuzialità E lo stato di “consacrazione” pro- feconda, l’obbedienza dalla bene- prio della VC si inserisce perfetta- dizione dell’ascolto come discer- mente in tale prospettiva dinami- nimento tra vera e falsa profezia, ca se viene ricompreso come una ossia come discernimento della specifica “figura” in tensione verso parola di vita di cui il soggetto il suo compimento, un dispositi- umano è protagonista. Solo allora 26 Anche il NT è un serbatoio di figure che tendono al loro compimento. Il Compimento infatti non è la lettera del NT (che lo attesta), ma si realizza extra textum, fuori dalla Sacra Scrittura. L’AT non si compie nel NT, ma nella vita, morte e risurrezione di Cristo. Il «racconto totale» tracciato dall’AT e dal NT si compie in Cristo, così come le nostre vite si compiono in Lui attraverso questo cammino. 27 Cf CIVCSVA, S. M. Sessa, La “consacrazione” nella Sacra Scrittura. Approssimazioni metodo- logiche e focalizzazioni tematiche: tracce per un dibattito, in Atti (inediti) Seminario Consecratio et Consecratio per Evangelica Consilia. Riflessioni, questioni aperte, cammini possibili, Roma 2018. 28 Cf Idem 106 C onsacrazione e servizio 3/2019
la povertà diventerà indicazione preghiera, la vigilanza, la tenerez- DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale profetica del vero possesso e della za, la riconciliazione, la sobrietà, la vera Terra promessa condivisa, la giustizia, la carità, che i tre classici castità rivelerà la presenza dello consigli evangelici.31 Sposo, e l’obbedienza manifesterà Da qui si potrebbe dedurre il tempo ultimo dello Spirito.29 che forse la triade classica potreb- be essere ripensata? Papa Fran- Secondo i molteplici consigli cesco parla con frequenza della del vangelo misericordia, della tenerezza, del- L’educativo che apre la perso- la prossimità, del servizio: come na al mistero della consacrazione espressioni evangeliche vincolanti può allargare l’orizzonte di com- della sequela Christi. Si potrebbe prensione a tutta la pro-vocazione ipotizzare una differente scel- del Vangelo. ta nella professione dei consigli Thaddée Matura ha studiato evangelici? tutti i lògia di tipo radicale espres- Non sarebbe di grande valore - si da Gesù. Egli arriva alla conclu- pari almeno a quelli espressi dalla sione che i consigli di radicalismo professione dei tre consigli - fare riguardano ogni discepolo e non oggi professione di misericordia in solo alcuni30. Inoltre, si riferisco- un mondo di violenza, di riconci- no a valori e settori molto più liazione in un mondo diviso e in- numerosi rispetto ai tre consigli giusto, di sobrietà e solidarietà in tradizionali. Il Concilio stesso ne un mondo di sprechi irrazionali? era cosciente, là dove ha parlato Alcune nuove comunità professa- di “molteplici consigli evangelici” no solo castità e comunione dei (LG 42). Infine, le indicazioni beni, altre insistono sulla solida- di radicalità espresse da Gesù ri- rietà con i poveri, conviventia cum guardano valori molteplici, e sono pauperibus. più in evidenza la misericordia, la 29 Cf Idem 30 Cf. Matura T., Le radicalisme évangélique. Aux sources de la vie chrétienne, Cerf, Paris 1978. 31 Cf CIVCSVA, B. Secondin, In Otri Nuovi. Strutture degli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica, Contributo per la discussione, in Atti Plenaria2014, inediti. 107 C onsacrazione e servizio 3/2019
L’antropologia teologica che dalità particolare, interrelata alle DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale è implicata nei tre voti classici si altre vocazioni ecclesiali, in cui si chiede se corrisponde ancora alla è chiamati a realizzare la propria antropologia e alla sensibilità cul- conformazione a Cristo Signore turale attuale.32 nello Spirito a gloria di Dio Pa- dre. Questa visione apre alla co- La funzione simbolico – mune consacrazione battesimale e profetica nell’originalità insieme all’originalità di ciascuna vocazionale vocazione: si può parlare di con- L’educativo può introdurre al- sacrazione secondo diversi livelli o la funzione simbolico - profetica dimensioni simboliche e con mol- della consacrazione. teplici referenze.33 Essere consacrati significa esse- Papa Francesco, a proposito re di fatto destinati a una funzione dei religiosi, afferma che sono simbolico-profetica. Il paradigma chiamati a «essere profeti che testi- profetico che si può evincere dallo moniano come Gesù è vissuto su studio del profetismo biblico può questa terra, che annunziano co- aiutarci a rileggere ogni chiama- me il Regno di Dio sarà nella sua ta battesimale come finalizzata a perfezione. Mai un religioso deve mettere in rilevo sotto aspetti di- rinunciare alla sua profezia».34 versi, ma a vantaggio di tutte le I profeti e le profetesse in Isra- altre vocazioni, l’unico mistero di ele dicono l’Assoluto lasciando- Cristo. si incidere la Parola divina nella Da qui deriva una rilettura carne secondo modalità diverse: particolare del senso della vita e così una vocazione battesima- consacrata come specifico stato di le può essere chiamata a essere vita, che non va visto come una ad esempio come Maria, sorella realtà isolata, ma come una mo- di Mosè, canto profetico di lode 32 Cf Idem 33 Cf S. M. Sessa, La consacrazione nella Sacra Scrittura. Approssimazioni metodologiche e foca- lizzazioni tematiche: tracce per un dibattito, LEV, 2019, 45 - 58. 34 A. Spadaro, “Svegliate il mondo!”. Colloquio di Papa Francesco con i Superiori Generali, in: La Civiltà Cattolica 165 2014/I, 7. 108 C onsacrazione e servizio 3/2019
per le grandi opere di Dio (cf Es Le pratiche brevi, DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale 15,20-21); oppure come Debora, continue, necessarie la «madre in Israele» (Gdc 5,7), che salva il suo popolo in tempo Bere alle fonti di anarchia e violenza (cf Gdc Dove si attingono le categorie 4–5).35 vitali del processo educativo? La Papa Francesco sottolinea in risposta è subito detta: alle fonti. modo preferenziale l’unicità e La Parola è a fondamento della l’originalità di ogni vita, di ogni nostra vita, ma l’educativo può vocazione, di ogni uomo e di indicare anche altre fonti, klà, ogni donna: «La tua vita dev’es- dove si parla dell’umano, di Dio sere uno stimolo profetico, che e del Dio umanato. Sono vie ma- sia d’ispirazione ad altri, che lasci gistrali che vanno offerte a sorsi un’impronta in questo mondo, brevi, ma continui. quell’impronta unica che solo tu Le fonti però bisogna saperle potrai lasciare» (ChV 162). incontrare, avvicinare e scegliere, Si tratta di cogliere a livello certis ingeniis inmorari et innutriri profondo di consacrazione la di- oportet.37 namica comunicativa essenziale Andare alle sorgenti non è un del paradigma profetico in quanto rito o un agire meccanico. Per tale. E così, proprio il riferimen- scovare una sorgente, anzitutto, to essenziale alla parola divina fa ci vuole fiuto; devo muovermi, emergere una figura femminile devo camminare, devo essere atti- come la manifestazione qualita- vo, trovare il modo di avvicinarla tivamente più compiuta del cari- e successivamente riconoscerla sma profetico: Maria di Nazareth, dagli effetti; non dovrò manomet- Colei che ha dato al mondo la Pa- terla né sottovalutarla, una sorta rola fatta carne, che è «Colui che di circolo ermeneutico, poiché il Padre ha consacrato e mandato il fiuto si raffina bevendo, ma ci nel mondo» (Gv 10,36).36 vorrà stile nel bere. Non è un mo- 35 Cf S.M. Sessa, Profeti per le nazioni, 58; cf. idem, 52-59. 36 Idem 37 Seneca, Lettere a Lucilio, I, 2. 24; Platone, Simposio, 218c- 222b. 109 C onsacrazione e servizio 3/2019
numento a cui rivolgo lo sguardo «I giovani hanno bisogno di DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale da turista, è una sorgente da cui essere rispettati nella loro diver- vado per attingere: avvicinarmi in sità ma hanno bisogno anche di punta di piedi, e ogni volta avere essere accompagnati». Nel Sino- la sensazione di non conoscere il do – leggiamo nel Documento tema o di saperne poco o nulla. Finale - «molti hanno rilevato la È l’umano che viene interro- carenza di persone esperte e de- gato dal mistero. In modo discre- dicate all’accompagnamento e to le fonti dei saggi, la parola dei all’ascolto […] uomini e donne miti, la fortezza degli umili ven- qualificati per l’accompagnamen- gono “ad arare profondo nel ter- to dei giovani» (DF 9). reno dell’umano”, “escono e fan- Potremmo allora chiederci no uscire dal quotidiano”, e “non che accoglienza trovano i giovani fermano quando li si incontra, né in noi? Che tipo di ascolto? Che inducono a fare la loro strada, ma tipo di accompagnatori? invogliano a cercare liberamente Troviamo indicazioni con- ognuno la sua e a percorrerla”.38 crete al n. 246 di Christus Vivit. L’accompagnatore deve essere Ascoltare con passione in continua ricerca della santità, L’Esortazione post-sinodale un confidente che non giudica, riporta un lungo numero del che sa ascoltare e dare risposte, sa Documento della Riunione pre- riconoscere i propri limiti, è pie- sinodale in preparazione al Sinodo, no di amore e di consapevolezza cui hanno partecipato 300 giova- di sé, è esperto delle gioie e dei ni, in cui sono gli stessi giovani a dolori della vita spirituale, sa di fare un identikit della persona che non essere perfetto ma peccatore vorrebbero avere al loro fianco. In perdonato, e sa che lo sono anche questo identikit siamo chiamati a i giovani che accompagna. L’ac- specchiarci, singolarmente e come compagnatore cammina al fianco comunità. dei giovani, aiutandoli ad essere 38 Cf. E. Ducci, Approdi dell’umano. Il dialogare minore, Roma, Anicia, 1992, 67-69. 110 C onsacrazione e servizio 3/2019
protagonisti del cammino, sa ri- Gesù allora si voltò e, osservan- DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale spettare la libertà, coltiva i semi do che essi lo seguivano, disse loro: della fede, senza aspettarsi imme- “Che cosa cercate?”. Gli risposero: diatamente i frutti. “Rabbì - che, tradotto, significa L’ascolto presuppone l’atten- Maestro -, dove dimori?”. Disse zione alla persona. È l’ascolto loro: “Venite e vedrete”. Andarono che il Signore riserva ai discepoli dunque e videro dove egli dimorava di Emmaus: «Il segno di questo e quel giorno rimasero con lui; era- ascolto è il tempo che io dedico no circa le quattro del pomeriggio. all’altro. Non è una questione di (Gv 1, 38 – 39) quantità, ma che l’altro senta che A questa domanda che i giova- il mio tempo è suo. Deve sentire ni oggi rivolgono a noi consacrati, che lo ascolto incondizionatamen- noi apriamo le nostre case. te, senza offendermi, senza scan- Quale stile esprime in mo- dalizzarmi, senza irritarmi senza do immediato e semplice la vita stancarmi. […] Questo ascolto consacrata nel quotidiano? Cosa attento e disinteressato indica il narriamo nella Chiesa e nella città valore che l’altra persona ha per umana? Cosa narriamo ai giovani? noi, al di là delle sue idee e delle Quale fraternità li accoglie? sue scelte di vita» (ChV 292). Papa Francesco ci invita a fare casa, a creare casa, per «permette- Fare casa re che la profezia prenda corpo e «In tutte le nostre istituzioni renda le nostre ore e i nostri gior- dobbiamo sviluppare e potenziare ni meno inospitali, meno indif- molto di più la nostra capacità di ferenti ed anonimi» (ChV 217). accoglienza cordiale, perché molti Fare casa «è creare legami che si giovani che vi arrivano si trovano costruiscono con gesti semplici, in una profonda situazione di or- quotidiani e che tutti possiamo fanezza» (ChV 216). Per i nostri compiere. Una casa, lo sappiamo giovani, “cresciuti in un mondo tutti molto bene, ha bisogno della di ceneri” il Papa ci invita a creare collaborazione di tutti. Nessuno spazi fraterni e attraenti dove si può essere indifferente o estraneo viva con un senso. perché ognuno è una pietra neces- saria alla sua costruzione» (ivi). 111 C onsacrazione e servizio 3/2019
Siamo chiamate all’esercizio differenze, le fragilità, le po- DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale dell’umano dato e condiviso per vertà individuali e collettive. grazia per abitare Le nostre comunità, sempre - la casa dell’umano, casa costrui- più multietniche, sono un formi- ta insieme: in cui nessuno è pa- dabile laboratorio di questa frater- drone, perché tutti riconosco- nità della differenza. Non siamo no il Padre, tutti agiscono lo chiamati a mostrare comunità stile accogliente della Madre, ideali, ma comunità umane, luo- in questa casa si sa vivere insie- ghi di accoglienza e rielaborazione me. Ed è pertanto che mostria- dei limiti. È così che si è profeti mo quello che sarà il mondo nella storia. nel sogno di Dio, un mondo - la casa dell’attesa, in cui desi- di figli e fratelli. In questo deriamo insieme: Diventiamo senso la vita di sororità custo- casa quando assicuriamo per disce una promessa. Il convi- noi e a favore di tutti lo spazio vere nella vita religiosa non è della cura di Dio. Custodiamo per scelta, ma per chiamata. un’assenza, perché impediamo Veniamo da storie diverse, da che tutto il tempo sia pieno formazioni e sensibilità diver- di cose, di attività, di parole. se, abbiamo caratteri diversi, Proteggiamo lo spazio vuoto, siamo tutti segnati da limiti, incavo dell’attesa. Nelle co- difetti, piccole manie. Siamo munità religiose è sempre av- semplicemente umani. La vento, attesa di colui che con- composizione ormai interna- tinuamente ci viene incontro. zionale delle nostre comunità L’immagine delle lampade aumenta la posta in gioco. La accese è adeguata. perfezione delle relazioni non Essere donne e uomini di sarà mai raggiunta, ma que- desiderio, quindi in attesa. Atte- sta è la ferita da accogliere, il sa del Volto e dei volti. Nel De luogo pasquale della testimo- bello gallico i desiderantes erano i nianza. Siamo chiamati non a soldati che stavano sotto le stelle testimoniare l’armonia prima ad aspettare quelli che, dopo aver del peccato originale, ma la combattuto durante il giorno, convivenza dentro i limiti, le non erano ancora tornati. Il de- 112 C onsacrazione e servizio 3/2019
siderio è l’attesa di un incontro, gioia sia completa» (Gv 15, 10-11), DOSSIER Atti 66a Assemblea Nazionale di un ricongiungimento, di una e nella monotonia e nei contrasti relazione. 39 Umano-divina. quotidiani ci si allena a fare eser- Ecco perché è necessario che citazioni di perfetta letizia, quella i nostri ritmi di vita, gli ambienti cristiana:«Rallegratevi sempre nel delle nostre case, tutte le nostre Signore. Ripeto: rallegratevi» (Fil attività diventino spazi di custo- 4, 4). dia di una assenza affinché l’uma- Pensiamo a Cana di Galilea. no diventi più umano. La quoti- Gesù non inizia dal tempio, ma dianità diventa luogo di senso e da una festa, la festa dell’incon- di attuazione di un disegno più tro. Maria, la Donna, è presente grande (cf Gv 17,14).40 a Cana perché ella è il luogo in - la casa delle nozze, in cui respi- cui germina la nuova umanità, la riamo la festa: stanza nuziale dove si abbracciano La nostra memoria corta e la e si amano l’umano e Dio. nostra esperienza fiacca ci impe- E desideriamo che in questa discono spesso di ricercare le “ter- festa giovani e vecchi possano re della gioia” nelle quali gustare danzare insieme. il riflesso di Dio. Abbiamo mille motivi per permanere nella gioia. Nicla Spezzati, ASC Alla scuola del Maestro, si ascolta: Consigliera nazionale USMI Vi ho detto queste cose, affinché la Via G. Zanardelli 32 00186 ROMA mia gioia dimori in voi e la vostra 39 Cf A. Fossion, Ricominciare a credere. Venti itinerari di Vangelo, EDB, 2004 ; cf E. Biemmi, Dalla conversione alla testimonianza, in Consacrazione e servizio, 4/2013. 40 Cf. G. M. Roggia, Senza sapere che. Linee di forazione per le persone consacrate e i presbiteri ,oggi, Editrice Rogate, 2018; V. Corradi – G. Roggia, Giovani e senso della vita, Editrice Rogate, 2018; Cf.M. O. Llanos-A. Romeo, Giovani. Identità vissuti e prospettive, LAS, 2018. 113 C onsacrazione e servizio 3/2019
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