La valutazione degli strumenti del piano in una residenza - Diocesi di Trieste - Casa Livia Ieralla - ONLUS Padriciano 199, Trieste
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La valutazione degli strumenti del piano in una residenza dott. Matteo Sabini - Direzione Diocesi di Trieste - Casa Livia Ieralla - ONLUS Padriciano 199, Trieste
Il contesto _ residenza per anziani di III livello ex DPR 144-2015 _ 112 posti letto per persone non autosufficienti convenzionati con ASUI di TS _ 4 nuclei N3 ad alta intensità assistenziale e sociosanitaria (incluse terminalità e demenze)
Gli strumenti proposti dal Dipartimento di Prevenzione _ il modello di autovalutazione 81-08 – check list per il datore di lavoro SPPA _ la percezione del rischio – questionario per i lavoratori Servizio Consulenza Psicosociale
il modello di autovalutazione 81-08 – check list per il datore di lavoro fasi del percorso _ consegna SPPA _ raccolta dati (T0) _ trasformazione in formato .xlsx _ analisi metodica audit (valore rilevato vs. valore atteso) _ elaborazione piano interventi _ riunione tavolo sicurezza aziendale (restituzione) _ follow up a 30 gg (T1) – aggiornamento .xlsx
il modello di autovalutazione 81-08 – check list per il datore di lavoro cosa emerge _ quadro di sintesi degli adempimenti _stato dell’arte in una forma fruibile ed immediata _adempimenti di base (nomine, documenti..) _adempimenti dinamici (formazione sicurezza, visite periodiche..) _ strumento longitudinale di monitoraggio di pari passo con la vita aziendale Sicurezza come processo dinamico
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori _il setting di somministrazione _il servizio di consulenza psicosociale _ assistente sociale _ psicologo di struttura _ consulente di psicologia del lavoro _ sportello aperto ai lavoratori, focus group _ VLSC (Valutazione stress lavoro correlato)
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori _il setting: percorso già avviato _Valutazione Stress Lavoro Correlato OPRA _ 50 lavoratori _donna con mansioni operative con anzianità di servizio tra i 5 e 15 anni
_la percezione del rischio – questionario per i lavoratori _il setting: evidenze OPRA
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • Caratteristiche socioanagrafiche e professionali dei 20 soggetti (item 1-12) • SETTORE “ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO” (item 13-17) La maggioranza degli intervistati dichiara che il lavoro è organizzato in turni e poco meno della metà del campione svolge anche lavoro notturno. Solo un quarto delle persone dichiara di svolgere ore di straordinario e comunque al massimo 2 alla settimana.
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • settore “considerazioni sul lavoro e sui rischi” (item 18-34)
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • settore “partecipazione alla sicurezza” (item 35-39)
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • settore “formazione e addestramento” (item 40-46) Il 75% dei dipendenti sostiene che non è difficile lavorare bene seguendo le regole. Agli intervistati è chiaro chi siano le figure della sicurezza dell’azienda
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • settore “formazione e addestramento” (item 40-46) Alla domanda 46 ha risposto in forma aperta un terzo del campione elencando i seguenti rischi che dovrebbero essere controllati dagli enti di vigilanza. Qui in forma aggregata: - Utilizzo strumenti di mobilizzazione - Carico assistenziale non ben distribuito - Stress da orari di lavoro - Tutti i DPI - Tutti gli ausili e loro funzionamento e conformità - Controllo metodologia di lavoro - Rispetto regole di sicurezza - Infortuni, malattie, posture - Inadeguatezza dei locali
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori settore “aspetti di salute” (item 47-59)
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • settore “relazioni con i colleghi e clima lavorativo” (item 60-61)
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori • item dedicati solo agli stranieri (da 61.1 a 61.8) • Dei provenienti da altri paesi (1 su 4 degli intervistati) soltanto uno nel suo paese di origine svolgeva lo stesso lavoro e solo uno vive qui senza la sua famiglia. Nessuno di loro vorrebbe tornare al proprio paese e tutti frequentano anche amici italiani e di paesi differenti dal proprio. Tutti sostengono di parlare bene l’italiano e di capire le richieste degli ospiti. Le lingue straniere parlate da questi dipendenti sono: croato, sloveno, serbo, bosniaco, arabo, francese, albanese.
la percezione del rischio – questionario per i lavoratori Conclusioni • Il questionario appare nello sviluppo degli item ben strutturato rispetto alle finalità che dovrebbe assumere. Considerato che il numero di risposte mancanti non appare significativo (1,5 su 100), ciò può suggerire il buon livello di valutazione degli item somministrati e di compliance complessiva. • Durante la somministrazione sono state riferite difficoltà di interpretazione solo su 4 item su 115, di cui si sono proposte le modifiche. • E’ stato nel complesso ben compreso da parte di persone con medio-bassa scolarità, di madrelingua straniera, con una buona rete sociale, con una certa anzianità di servizio perlopiù strutturato a turni. Dalle risposte si può evincere quale sia il grado di consapevolezza dei rischi connessi alla mansione, nonché di quale sia la loro competenza in ambito della sicurezza e della prevenzione. • I dati emersi concordano con le precedenti valutazioni con strumenti standardizzati (OPRA) a conferma che lo strumento, anche se testato su un basso numero di soggetti, potrebbe avere buoni margini di affidabilità in relazione alle variabili oggetto di studio. • Va rilevato che rispetto ad altri strumenti già in uso si presta ad una somministrazione più agevole (autocompilazione) e, a fronte degli stessi dati indagati, di più facile elaborazione e definizione degli outcomes. • Si ritiene che adottato su un numero maggiore di addetti, possa dare significative e pertanto predittive informazioni sulla loro condizione lavorativa e dei contesti in cui operano.
Un’ osservazione finale Hanno collaborato: Stefano Maganja - Psicologo Nei luoghi dell’assistenza la qualità non è generata solo dall’applicazione di norme e Rosa Schettini – Assistente procedure. E’ la relazione tra le persone che fa la differenza. Sociale, Coordinatrice e Preposto Servizi di Assistenza La sicurezza è un tassello che costruisce quel contesto di garanzia che serve Billy Figus - ASPP all’operatore di aiuto a lavorare, seppur con fatica, con tranquillità e gratificazione. Agustin Rasha - RSPP La responsabilità del datore di lavoro Ingrid Sulli – Fisioterapista, dovrebbe nascere non dalla paura della Coordinatrice e Preposto servizi sanzione ma dalla volontà di costruire questo terreno sicuro dove si muovono di riabilitazione, responsabile braccia, gambe, pensieri ed emozioni a formazione. servizio dell’altro. Claudia d’Atri – Psicologa del Un operatore sicuro è capace di sorridere. Lavoro Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso. (Madre Teresa di Calcutta)
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