La sorveglianza integrata Medico-Veterinaria delle ARBOVIROSI - 22 febbraio 2020 Sala "R.Tomarelli"- IZS Ancona - Sanita Pubblica Veterinaria
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La sorveglianza integrata Medico- Veterinaria delle ARBOVIROSI 22 febbraio 2020 Sala “R.Tomarelli”- IZS Ancona - Centro Regionale Marche Umbria Malattie STEFANO GAVAUDAN Trasmesse da Vettori e animali selvatici - CReVeS - One Health e zoonosi dall’idea all’azione Zoonotic diagnostic protocols’ condivision ARS Marche/ASUR Marche/INRCA/IZSUM/Ospedali Riuniti di Ancona/Ospedali Riuniti Marche Nord/UNICAM/UNIVPM Seminario Il Presidente e Il Direttore Generale
Perché sono un Global threat? Arbovirus and Climate change L’aumento di frazioni di GRADO di temperatura è poco significativo in organismi come i mammiferi; la fitness riproduttiva degli artropodi è invece fortemente influenzata, e con questa anche quella degli ARBO virus. A questo si deve l’espansione di alcuni vettori e l’introduzione di nuovi patogeni tanto da rappresentare un Global Threath per la Sanità Internazionale.
Di chi parliamo? gli ARthropod BOrne Viruses Sono VIRUS trasmessi da ARTROPODI. (zanzare, flebotomi e zecche) VETTORI all’interno dei quali il virus moltiplica e viene trasferito all’ospite (uomo e animali) con il pasto di sangue. Il controllo epidemiologico di questi virus avviene prevalentemente attraverso interventi ambientali, con metodi di sorveglianza non convenzionali.
Perché un Piano Nazionale Arbovirosi ? La Sorveglianza e il controllo delle Arbovirosi è organizzata attraverso un Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025, frutto dell’elaborazione di tavoli tecnici riunitisi a seguito di eventi che hanno aumentato il rischio di circolazione: • progressiva introduzione di zanzare esotiche: Ae.albopictus (1990), Ae.koreicus (2011); Ae. japonicus (2015) e attualmente il rischio di introduzione di Ae.aegypti; • Epidemie di Chikungunya virus (Emilia Romagna, 2007; Lazio e Calabria 2017); • Progressiva endemizzazione di West Nile virus dall’Area padana (2010) alle aree limitrofe fino alla Regione Marche nel 2019; • situazione internazionale in evoluzione (Malaria; Lyme; Dengue; Zika; Chikungunya)…. • L’ambito temporale 2020-2025 permette alle Regioni di organizzarsi per raggiungere obiettivi complessi (Formazione; Sorveglianza; Monitoraggio; Ricerca).
Arbovirus introdotti stagionalmente La sorveglianza delle virosi trasmesse da Aedes spp. La sorveglianza di queste malattie prevede l’individuazione rapida dei viaggiatori che introducono il virus dai paesi endemici; La disinfestazione in emergenza nelle 24h successive; Il ricontrollo con monitoraggio entomologico e virologico nelle settimane successive. La Task Force è operativa e a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Comuni i cui cittadini stagionalmente fanno questa esperienza.
Mappe di Risc Chikungunya
L’endemia del Virus West Nile La sorveglianza di West Nile virus WND è un flavivirus endemico in Italia, trasmesso da Culex pipiens agli uccelli selvatici, colpisce uomo e cavallo che sono fondi ciechi epidemiologici; poco patogeno per gli individui immuno- competenti ma che provoca una encefalite virale in anziani e immuno compromessi. Si trasmette oltre che attraverso la puntura della zanzara, attraverso donatori viremici di sangue, tessuti e organi.
Questo numero del bollettino riassume i risultati delle attività di sorveglianza nei confronti del virus del West Nile e del virus Usutu in Italia, aggiornate al 23 dicembre 2019. • Dall’inizio di giugno 2019 sono stati segnalati 56 Figura 1. Province con dimostrata circolazione di WNV in vettori, animali e uomo (donatori asintomatici, febbri e casi umani confermati di infezione da West Nile casi neuroinvasivi confermati) Virus (WNV), di questi 25 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (10 in Veneto, 4 in Strategia per6West Emilia-Romagna, Nile virus in Piemonte, 1 nelle Marche, 3 in Lombardia, 1 Friuli Venezia Giulia) di cui 5 La sorveglianza integrata deceduti, 24 casi come febbre confermata (22 in Veneto, di cui 1 caso importato, 1 in Friuli del West Nile virus Venezia Giulia, 1 in Piemonte), 7 casi identificati in donatori di sangue (3 in Piemonte, 2 in Lombardia, 1 in Emilia-Romagna, 1 in Veneto). E’ stato segnalato il primo caso di febbre E’ organizzata su un sistema di controllo confermata di Usutu virus in Veneto. stagionale basato su indagini: • La sorveglianza - Cliniche: uomo e veterinaria cavallo; in cavalli, zanzare, uccelli stanziali - Sierologiche: e selvatici, su uccelli ha confermato selvatici e rurali; la circolazioneinsetti. - Virologiche: del WNV in pool di zanzare, equidi Questiedultimi uccelli in Emilia-Romagna, rilevano precocemente la Veneto, Lombardia, circolazione delPiemonte, Sardegna, Friuli virus e permettono diVenezia Giulia e Marche. Le analisi molecolari eseguite attivare il controllo della donazione di organinell’ambito e tessuti della sorveglianza ornitologica ed prevenendo i casi entomologica hanno identificato la circolazione nell’uomo. del Lineage 2 del WNV. Figura 2. Distribuzione dei casi umani di malattia da WNV nell’Unione Europea ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE • Al 28 novembre 2019, sono state notificate 463 DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI”
Sorveglianza integrata del WN e Usutu virus Totale 0 2 Autoctono 7 Importato 6 9 25 140 120 Casi confermati di WNND, Italia 2 100 Sorveglianza umana 80 132 60 1 Da giugno 2019, inizio 40 della sorveglianza, 1 sono stati segnalati in Italia 56 casi confermati da Wes 1 51 52 (WNV), 25 dei quali20ha manifestato 33 sintomi neuro-invasivi (Tabella 1) tutti casi autoctoni e 5 dece 24 18 14 18 1 14 11 13 11 9 10 10 11 10 donatori di sangue (1 Asti, 1 Cuneo, 1 Alessandria, 2 Mantova, 1 Parma, 2 1 1 Venezia) 1 0 e7 24 1casi di febbre 1 1 4 5 Sorveglianza sindromica Giu Giu Giu Giu Giu Giu Giu Giu Ott Ott Ott Ott Ott Ott Ott Ott Set Nov Set Nov Set Nov Set Nov Set Nov Set Nov Set Nov Set Nov Lug Ago Lug Ago Lug Ago Lug Ago Lug Ago Lug Ago Lug Ago Lug Ago (10 Padova, 1 Cuneo, 5 Treviso, 1 Venezia, 3 Vicenza, 1 Pordenone, 1 Rovigo, 1 Verona, un caso impo 2012 (N=28) 2013 (N=45) 2014 (N=21) 2015 (N=38) 2016 (N=41) 2017 (N=26) 2018 (N=244) 2019 (N=25) Mese insorgenza sintomi La sorveglianza delle Di seguito è riportataFigura 1. Andamento dei casi confermati di WNND per mese insorgenza sintomi. Italia: 2012 – 2019. la descrizione delle sole forme neuro-invasive. forme neuro-invasive Tabella 1. Distribuzione dei casi confermati di WNND per provincia di residenza e fascia di età. It Fascia di età Regione/Provincia Totale =75 Emilia-Romagna Modena 3 1 4 Veneto Padova Controllo delle encefaliti a liquor limpido Venezia 1 1 1 2 2 1 6 2 nell’uomo e nel cavallo. Verona Vicenza 1 1 1 1 Le forme neuro-invasive si manifestano in Piemonte Cuneo 1 1 genere in meno dell’ 1% dei soggetti viremici. Torino 1 1 2 4 Uomo e cavallo hanno viremia breve; non in Vercelli 1 1 Lombardia grado di ritrasmette il virus ai vettori (fondo Mantova 1 1 1 3 Marche cieco). Macerata 1 1 Colpisce soprattutto persone anziane ed immuno Friuli Venezia Giulia Pordenone 1 1 compromesse. Totale 0 2 7 6 9 25 140 Autoctono Importato Negli equini esiste un vaccino disponibile ed efficace, non ancora per l’uomo. 120 i di WNND, Italia 100 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE 80 DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI”
Per fornire un quadro più completo dell’estensione dell’infezione da WNV nell’uomo in Tabella 2 si riportano oltre ai casi confermati rischio (presentati dianche in Tab. 1) malattia neuroinvasiva i casi probabili, nonché i casiaumenta di infezionecon l’età ed asintomatici, è classificati e le positività nei donatori di sangue non più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni. Tab. 2 - Distribuzione casi di infezione da WNV per tipologia di definizione per tipo di Tab. 3— Decessi in soggetti infezione (febbre, WNF e malattia neuro-invasiva, WNND) per provincia di domicilio Fig. con infezione da1WNV, - Distribuzione ordinati pergeografica provincia di dei casi confermati di malattia neuro-invasiva nell’uomo da West Nile virus domicilio PROVINCIA WNF WNND TOT Tab. 1 - Distribuzione casi confermati di infezione da WNV ETÀ GENERE NUMERO CASI PROVINCIA CONFERMATI: AZIENDA ULSS 257 (di cui autoctoni: 256) per tipo di infezione (febbre, CONFERMATI WNF e malattia 193 64 neuro-invasiva, 257 WNND) 63 F PADOVA di cui con forma neuro-invasiva ULSS6 EUGANEA (WNND): 64 per provincia di domicilio di cui deceduti: 18 PADOVA 81 14 95 72 M PADOVA ULSS6 EUGANEA ROVIGO 30 15 45 82 F PADOVA ULSS6 EUGANEA TREVISO PROVINCIA 9 WNF 3 WNND 12 TOT 85 FCasi West-Nile confermati, PADOVA ULSS6 EUGANEA curva epidemica VENEZIA 29 14 43 89 M PADOVA ULSS6 EUGANEA 37 15 51 89 M PADOVA ULSS6 EUGANEA VERONA PADOVA 81 14 95 VICENZA 7 4 11 90 M PADOVA ULSS6 EUGANEA 91 M PADOVA ULSS6 EUGANEA ROVIGO PROBABILI 81 30 17 15 98 45 58 F ROVIGO ULSS5 POLESANA PADOVA 15 6 21 70 M ROVIGO ULSS5 POLESANA ROVIGO TREVISO 4 9 1 3 5 12 80 M ROVIGO ULSS5 POLESANA TREVISO 34 7 41 91 F ROVIGO ULSS5 POLESANA VENEZIA VENEZIA 12 29 3 14 15 43 84 F ROVIGO ULSS5 POLESANA VERONA 12 - 12 74 F TREVISO ULSS2 MARCA TREVIGIANA VICENZA VERONA 4 37 - 14 4 51 83 M VENEZIA ULSS3 SERENISSIMA TOTALE CONFERMATI + PROBABILI 274 81 355 81 M VENEZIA ULSS4 VENETO ORIENTALE VICENZA infezioni asintomatiche, non classificati 7 4 21 11 85 M VERONA ULSS9 SCALIGERA Donatori di sangue 32 85 F VERONA ULSS9 SCALIGERA TOTALE TOTALE COMPLESSIVO 193 64 408 257 Grafico 1. Curva epidemica, casi confermati per settimana inizio sintomi Casi West-Nile, distribuzione per tipologia e per genere Casi di malattia nell’uomo e virus nell’ambiente La dimensione del Grafico 2 Casi di infezioni da West-Nile Il controllo di sangue e tessuti è uno dei punti critici nella prevenzione fenomeno: Regione Veneto per tipologia per classe d’età (anche per i costi). La sorveglianza veterinaria è uno dei punti strategici 2018 1 per la rilevazione precoce della circolazione stagionale di WND Comune di Arsiero Prot. n. 0007835 del 27-06-2019 arrivo Cat. 6 Cl. 5 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI” Grafico 3
REGIONE PROVINCIA SPECIE Totale COLOMBACCIO 2 FERRARA GHEPPIO 1 EMILIA ROMAGNA TORTORA 1 PIACENZA ASTORE 1 PARMA CIVETTA 1 ALESSANDRIA ASTORE 1 ASTI GARZETTA 1 ALLOCCO 1 PIEMONTE ASTORE 1 CUNEO FAGIANO 1 Sorveglianza integrata del WN e U POIANA 1 Rilevazione precoce della circolazione virale SPARVIERO PICCIONE 2 2 ORISTANO SARDEGNA SPARVIERO 1 La sorveglianza NUORO AQUILA 1 PADOVA COLOMBACCIO 1 VENETO VENEZIA GARZETTA 1 7 Totale Sorveglianza avicol 20 Tabella 4 Le Casi di WND negli uccelli selvatici - 2019 dell’avifauna attività di sorveglianza sugli avicoli hanno rilevato del WNV in 2 aziende in provincia di Fermo e 1 in prov Figura 5 Distribuzione geografica dei focolai di WND Regione Provi Ferm negli uccelli selvatici - 2019 Marche Anco Totale Culex pipiens è un vettore ornitofilo: Tabella 6 Pos - la viremia negli uccelli è alta e persistente, in grado di ne reinfettare i vettori (cicli di amplificazione ). Il virus si trasmette attraverso le zanzare ma anche tra uccelli attraverso la predazione e la necrofagia. Per questo motivo la sorveglianza deve essere effettuata sugli uccelli selvatici ritrovati morti e in quelli prelevati a seguito di depopolamento (corvidi invasivi). Figura 9 Distribuzione geografica delle aziende avicole risultate positive nei confronti Figura 6 Andamento spazio-temporale dell'infezione da WNV negli del uccelli WNV selvatici - 2019 - 2019 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI”
R E La rilevazione precoce della circolazione virale La sorveglianza FRI entomologica Figura 7 Distribuzione geografica dei pool di zanzare risultate positive nei confronti del Tabella 5 WNV - 2019 nei Perché la sorveglianza entomologica: - il Ciclo avifauna - vettore amplifica il virus, prima del coinvolgimento dell’uomo; - il rilievo del virus negli insetti ha quindi valore predittivo cioè in grado di anticipare fino ad un mese prima l’infezione nell’uomo; - è utilizzata come Early Warning per far scattare i controlli su sangue ed emoderivati, con notevole risparmio economico; Su questo si basa l’allerta verso il Istituto Figura 8 Andamento spazio-temporale della presenza del WNV nelle Nazionale Sangue INS. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI”
Dalle parole ai fatti: l’organizzazione della sorveglianza La sorveglianza La cattura viene svolta in ogni quadrante (10x10km), una entomologica proposta per notte ogni 15 gg: Real Time PCR su pool di nella Regione Marche Culex pipiens ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI”
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL’UMBRIA E DELLE MARCHE “TOGO ROSATI” Conclusioni Il Servizio del CREVE per le Regioni Marche ed Umbria La sorveglianza delle Arbovirosi è una concreta applicazione di ONE HEALTH. L’integrazione delle attività di prevenzione medico veterinarie è in grado di gestire il rischio per le ARBOVIROSI riducendolo; La completa assunzione delle Responsabilità da parte di tutti gli attori e l’integrazione dei Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione è la sfida per il corretto funzionamento del Piano di Sorveglianza, rappresentandone il limite e la potenzialità, per l’IZS l’opportunità da cogliere.
Consentite un ringraziamento: - a Roberto Tomarelli che ha avviato questo percorso, chiedendomi di redarre un Piano di Sorveglianza e controllo della Leishmaniosi canina; - a Giuliano Tagliavento che ha raccolto il mandato dell’amico e collaboratore allargando il mandato e collocando il laboratorio tra quelli di Riferimento per la Sanità Pubblica Regionale; - alla Direzione dell’IZSUM, che ha investito in questa struttura che oggi rappresenta una Sede da cui ripartire assieme ai giovani colleghi per rinnovare la sfida della tutela dell’ambiente, della salute dell’uomo e degli animali. Qui c’è un riferimento per la Veterinaria, La casa da cui partire e a cui tornare. Grazie
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