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con il contributo di sito internet bambapp.weebly.com o la pagina facebook BambApp Torino, 30 gennaio 2019
SPECIE OGGETTO DI STUDIO Bambusoideae con apparato radicale leptomorfo (stoloni sotterranei con accrescimenti importanti) • Popolamento equivalente a un unico individuo con culmi di età differente • Età dei culmi non determinabile (se non in modo empirico) • Culmi giovani e culmi molto vecchi spesso con caratteristiche (colore, aspetto, cerosità, presenza di anelli bianchi, ecc.) differenti dai culmi maturi (importante ai fini del CULMI DI CULMI DI ANNO IN CORSO riconoscimento delle diverse specie) 2 ANNI 1 ANNO (PRIMAVERA)
RISULTATI • 926 popolamenti validi (49 rilevatori) • 2 (0.2%) non attribuibili a Bambusoideae • 9 (1.0%) popolamenti doppi ‐ svista da parte del secondo rilevatore ‐ bassa accuratezza acquisizione del primo popolam. ‐ scrupolosità eccessiva da parte del rilevatore Es. unico popolamento di Phyllostachys reticulata (DNA verificato) Specie 2 Specie 1
RISULTATI • 926 popolamenti validi (49 rilevatori) • 2 (0.2%) non attribuibili a Bambusoideae • 9 (1.0%) popolamenti doppi ‐ svista da parte del secondo rilevatore ‐ bassa accuratezza acquisizione del primo popolam. ‐ scrupolosità eccessiva da parte del rilevatore • 143 popolamenti (15%) all’interno della Rete Natura 2000 • % di superfice entro la Rete Natura 2000 (Piemonte e Valle d’Aosta): 11% • % superfice al di sotto dei 1035 m s.l.m.: 3% IMPORTANTE CONTRIBUTO DEI DIPENDENTI DEI PARCHI REGIONALI ALLA REALIZZAZIONE DELLA BANCA DATI N° di popolamenti Professione N° rilevatori (%) rilevati (%) Studenti 41 25 Dipendenti aree protette 22 34 Liberi professionisti 16 18 … … …
RISULTATI • Possibilità di analizzare i dati come se rilevati per aree campione rappresentative • Buona distribuzione spaziale delle aree campione • Buona numerosità campionaria (n = 926) • Risultati RAPPRESENTATIVI e GENERALIZZABILI all’intero territorio di studio
RISULTATI STIMA ECONOMICA DEL LAVORO IN CAMPO • Dist. media Grugliasco‐popolamenti: 46 km (2 ore circa di viaggio AR) • N° popolamenti rilevabili in un giorno: 15 • Giorni di lavoro complessivi: 62 (2 persone) • Km percorsi totali: 14.500 • Costo complessivo: circa 27.000 euro
RISULTATI IDENTIFICAZIONE SPECIE • Supporto da parte dei vivaisti coinvolti • 100 campioni identificati con ANAISI GENETICA (FEM2 Ambiente – Milano) • Visite mirate su popolamenti di certa determinazione
SPECIE RILEVATE (9 specie, 3 generi) Frequenza % dei popolamenti in Piemonte e Valle d’Aosta Phyll. viridis (2%) Phyll. flexuosa (2%) Phyll. nigra Semiarundinaria fastuosa (1%) (2%) Phyll. edulis (< 1%) Phyll. reticulata (= P. bambusoides) (5%) Pseudosasa japonica (6%) Phyll. viridiglaucescens (16%) Phyllostachys aurea (67%)
SPECIE RILEVATE (9 specie, 3 generi) Distribuzione e riconoscimento (schede disponibili a breve sul sito) • Maggior parte dei caratteri utilizzati nelle chiavi dicotomiche dei testi scientifici basati sulle caratteristiche del germoglio 4% dei popolamenti rilevati provvisti di foto del germoglio (nonostante incidesse sul 50% del punteggio attribuito al rilevatore) difficoltà oggettiva a osservare il germoglio a causa del periodo limitato di presenza dei germogli; Periodo di rilevamento migliore: inverno (germogli assenti)
SPECIE RILEVATE (9 specie, 3 generi) Distribuzione e riconoscimento (schede disponibili a breve sul sito) • Maggior parte dei caratteri utilizzati nelle chiavi dicotomiche dei testi scientifici basati sulle caratteristiche del germoglio 4% dei popolamenti rilevati provvisti di foto del germoglio (nonostante incidesse sul 50% del punteggio attribuito al rilevatore) difficoltà oggettiva a osservare il germoglio a causa del periodo limitato di presenza dei germogli; Periodo di rilevamento migliore: inverno (germogli assenti) • Necessità di avere a disposizione un popolamento maturo (es. evitare di osservare culmi troppo piccoli, marginali, o generatisi a seguito del taglio del popolamento) • Necessità di riconoscere i culmi maturi (evitando quelli troppo giovani o troppo vecchi) • Perlustrare il popolamento nella sua interezza (popolamento = singolo individuo), alla ricerca dei caratteri necessari, andando per esclusione partendo dalle specie con caratteri più evidenti
SPECIE RILEVATE (9 specie, 3 generi) Distribuzione e riconoscimento (schede disponibili a breve sul sito) 1. Pseudosasa japonica (6%) Aspetto differente dalle specie del genere 2. Semiarundinaria fastuosa (1%) Phyllostachys 3. Phyllostachys nigra (2%) 4. Phyllostachys aurea (67%) Riconoscimento semplice o abbastanza semplice 5. Phyllostachys flexuosa (2%) 6. Phyllostachys viridis (2%) 7. Phyllostachis viridiglaucescens (16%) Riconoscimento che necessita qualche accortezza 8. Phyllostachys reticulata (5%) 9. Phyllostachys edulis (< 1%) Pochi popolamenti maturi campionati (n = 1) qualche indicazione utile al riconoscimento
Pseudosasa japonica 6% popolamenti rilevati
Pseudosasa japonica Culmi esili (diametro < 3 cm) con guaine persistenti, avvolgenti i culmi 1 ramo per nodo Pseudosasa
Pseudosasa japonica Foglie terminali a ‘palmetta’ (disposiz. ‘pseudopalmata’, perché internodi terminali abbreviati)
Semiarundinaria fastuosa 1% popolamenti rilevati
Semiarundinaria fastuosa Portamento colonnare (insieme culmi e rami secondari)
Semiarundinaria fastuosa Culmi a tonalità viola (variabilità), con brattee basali e mediane semipersistenti
Semiarundinaria fastuosa Rami secondari numerosissimi su ciascun nodo Semiarundinaria
Phyllostachys nigra 2% popolamenti rilevati
Phyllostachys nigra Phyllostachys: 3 rami per nodo Culmi (e rami secondari) neri o screziati di nero (variabilità) Phyllostachys
Phyllostachys aurea 67% popolamenti rilevati
Phyllostachys aurea Specie molto rustica e poco esigente per umidità del suolo (Valle d’Aosta)
Phyllostachys aurea Culmi con nodi basali brevi e obliqui (variabilità, anche entro lo stesso popolamento)
Phyllostachys aurea Culmi con nodi basali brevi e obliqui (variabilità, anche entro lo stesso popolamento)
Phyllostachys aurea Culmi con nodi basali brevi e obliqui (variabilità, anche entro lo stesso popolamento)
Phyllostachys aurea Strozzamento del culmo al di sotto del nodo (carattere usato come alternativa quando le foto dei culmi basali non erano esaustivi, non sempre evidentissimo)
Phyllostachys flexuosa 2% popolamenti rilevati
Phyllostachys flexuosa Alcuni culmi a portamento evidentemente sinuoso (necessità di esplorare il popolamento)
Phyllostachys flexuosa Alcuni culmi a portamento evidentemente sinuoso (necessità di esplorare il popolamento)
Phyllostachys viridis (= P. sulphurea var. viridis) 2% popolamenti rilevati
Phyllostachys viridis (= P. sulphurea var. viridis) Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 12 cm in popolamenti maturi) Anello ceroso bianco, molto largo, presente sopra e sotto il nodo
Phyllostachys viridis (= P. sulphurea var. viridis) Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 12 cm in popolamenti maturi) Anello ceroso bianco, molto largo; aspetto differente a seconda dell’età dei culmi
Phyllostachys viridiglaucescens 16% popolamenti rilevati
Phyllostachys viridiglaucescens Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 12 cm in popolamenti maturi) Anello ceroso bianco, più stretto rispetto P. viridis; non evidente o assente in culmi vecchi (frecce gialle). Rilevanza ad anello (spigolo acuto) al di sopra del nodo (frecce fucsia)
Phyllostachys viridiglaucescens Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 12 cm in popolamenti maturi) Anello ceroso bianco, più stretto rispetto P. viridis; non evidente o assente in culmi vecchi (frecce gialle). Rilevanza ad anello (spigolo acuto) al di sopra del nodo (frecce fucsia)
Phyllostachys viridiglaucescens Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 12 cm in popolamenti maturi) Anello ceroso bianco, più stretto rispetto P. viridis; non evidente o assente in culmi vecchi (frecce gialle). Rilevanza ad anello (spigolo acuto) al di sopra del nodo (frecce fucsia)
Phyllostachys viridiglaucescens Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 12 cm in popolamenti maturi) Anello ceroso bianco, più stretto rispetto P. viridis; non evidente o assente in culmi vecchi (frecce gialle). Rilevanza ad anello (spigolo acuto) al di sopra del nodo (frecce fucsia)
Phyllostachys reticulata (= P. bambusoides) 5% popolamenti rilevati
Phyllostachys reticulata (= P. bambusoides) Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 15 cm in popolamenti maturi) Anello grigio (bianco sulle canne giovani o in piena luce). Spigolo al di sopra del nodo non rilevato e acuto come in P. viridiglaucescens
Phyllostachys reticulata (= P. bambusoides) Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 15 cm in popolamenti maturi) Anello grigio (bianco sulle canne giovani o in piena luce). Spigolo al di sopra del nodo non rilevato e acuto come in P. viridiglaucescens
Phyllostachys reticulata (= P. bambusoides) Culmi spesso di enormi dimensioni (diametro 15 cm in popolamenti maturi) Anello grigio (bianco sulle canne giovani o in piena luce). Spigolo al di sopra del nodo non rilevato e acuto come in P. viridiglaucescens
Phyllostachys reticulata (= P. bambusoides) Occasionale presenza di culmi a portamento sinuoso (da non confondere con P. flexuosa), probabilmente ricontrabile anche in altre specie in funzione delle caratteristiche del suolo
Phyllostachys edulis
Phyllostachys edulis Culmi spesso di enormi dimensioni Anello bianco, culmi glauco‐pruinosi
DISTRIBUZIONE ALTITUDINALE FASCIA MONTANA (altitud. > 800 m s.l.m.) 0.3% (n = 3) Phyll. viridis (Valle d’Aosta; 3 m2) 1034 m Phyll. viridiglaucescens (Valsesia) 782 m Phyll. aurea (Valle Varaita; 8 m2) 991 m Pseudosasa japonica (Biellese) 727 m 1100 Phyll. aurea (Valsesia; 50 m2) 851 m Phyll. nigra (Valchiusella) 629 m 1000 Semiar. fastuosa (Borgo S. Dalmazzo) 624 m FASCIA COLLINARE SUP. (600‐800 m s.l.m.) Phyll. reticulata (Capanne Marcarolo) 597 m Altitudine (m s.l.m.) 900 (n = 33; 4% del totale) 800 Phyll. flexuosa (Roero) 431 m Phyll. aurea 48% [Phyll. edulis (Collina Torino) 375 m] 700 Phyll. viridiglaucescens 18% 600 Pseudosasa japonica 18% FASCIA COLLINARE‐PLANIZIALE (QUOTA < 800 m s.l.m.) 500 99.7% (n = 923) 400 300 200 100 0 11 11 21 31 41 51 50 61 71 81 91 100 101 111 121 131 141 150 151 161 171 181 191 201 200 211 221 231 241 251 250 831 841 850 851 861 871 881 891 900 901 911 926 N° progressivo del popolamento
DIMENSIONE DEI POPOLAMENTI > 1 ha Phyll. aurea 44% Phyll. aurea 61% Phyll. aurea 70% > 1 ha Phyll. viridiglaucescens 33% Phyll. viridiglaucescens 25% Phyll. viridiglaucescens 12% Phyll. reticulata 13% Phyll. reticulata 5% Pseud. japonica 8% > 1 ha Phyll. flexuosa 5% Pseud. japonica 4% Phyll. reticulata 5% Phyll. viridis 5% Phyll. flexuosa 2% Phyll. viridis 2% ….. ….. ….. S > 1000 m2 Superficie tra 1000 e 100 m2 Superficie ≤ 100 m2 4% 23% 73% (n = 40) (n = 213) (n = 673) Superficie (m2) 1 50 100 150 200 250 850 900 926 N° progressivo del popolamento
Phyllostachys flexuosa • Corneliano d’Alba, 2 grossi popolamenti (1.75 e 1.50 ha e altri più piccoli nei pressi) • Piantato a inizi '900 da un ufficiale dell'esercito di rientro dalla Cina • Abbà la osserva fiorita nel 1995, il popolamento si è ripreso dopo la fioritura (fioritura non massiva)
DIMENSIONE DEI POPOLAMENTI % di popolamenti nelle tre classi di superfice (calcolate per singola specie) Specie Superfice > 1000 m2 Superfice tra 1000 e 100 m2 Superficie < 100 m2 Phyllostachys aurea (n = 591) 3% 22% 75% Phyllostachys viridiglaucescens (n = 140) 9% 38% 53% Pseudosasa japonica (n = 57) 0% 14% 86% Phyllostachys reticulata (n = 47) 11% 23% 66% Phyllostachys flexuosa (n = 14) 14% 29% 57% Phyllostachys nigra (n = 14) 0% 14% 86% Phyllostachys viridis (n = 14) 14% 14% 71% Semiarundinaria fastuosa (n = 6) 0% 0% 100% Phyllostachys edulis (n = 1) 0% 100% 0%
HABITAT CONFINANTI • Trasformazione dei dati in una matrice qualitativa (binaria), es in figura: prato (1) ‐strada asfaltata (1) • Percentuale (%) riferita a ciascun habitat calcolata non come proporzione, ma sui 926 popolamenti rilevati (es. strade 56% significa che il 56% dei 926 popolamenti confina su almeno un lato con una strada)
HABITAT CONFINANTI • MANUFATTI ED EDIFICI: strade sterrate, strade asfaltate, ferrovia, costruzioni, sentieri, parcheggi, muri, metanodotti, piazzali, cortili, ecc. • HABITAT ANTROPICI e AGRICOLI in cui spesso sono introdotti i bamboo: giardini privati, orti, frutteti, corileti, vigneti, fossati e canali artificiali a uso agricolo • Altri HABITAT SECONDARI AGRICOLI: seminativi, prati avvicendati, pioppeti, arboricoltura da legno, prati, pascoli, incolti erbosi, ecc. • HABITAT ‘NATURALI’ a dominanza di specie legnose: boschi, aree ripariali, sponde di fiumi, lanche e stagni, arbusteti, ecc.
HABITAT CONFINANTI 82% strade 56%, altri manufatti 27% orti 13%, giardini privati 10%, frutteti 4% fossi e canali agricoli 15% 60% incolti erbosi 25% prati e pascoli 24% arativi 13% 45% Non possibile discriminare tra tipologie di bosco: ‘boschi’ generico predominante, presenti boschi di elevato pregio natural. (querco‐carpineti, saliceti) e a basso pregio (robinieti) Solo 5% dei popolamenti rilevati esclusivamente a contatto con ‘HABITAT NATURALI’
HABITAT CONFINANTI HABITAT HABITAT HABITAT Specie ANTROPICI AGRICOLI NATURALI Phyllostachys aurea (n = 591) 85 61 43 Phyllostachys viridiglaucescens (n = 140) 76 60 47 Pseudosasa japonica (n = 57) 81 49 65 Phyllostachys reticulata (n = 47) 77 64 62 Phyllostachys flexuosa (n = 14) 79 57 36 Phyllostachys nigra (n = 14) 86 57 29 Phyllostachys viridis (n = 14) 64 71 50 Semiarundinaria fastuosa (n = 6) 83 83 17 Phyllostachys edulis (n = 1) 0 0 100
Biellese Pseudosasa japonica Specie sciafila, spesso a contatto con boschi e margini boschivi
Parco del Boschetto (Nichelino) Torrente Sangone Phyllostachys viridiglaucescens Popolamento non propagato a valle dalle piene periodiche
Parco del Boschetto (Nichelino) Torrente Sangone Phyllostachys viridiglaucescens Popolamento non propagato a valle dalle piene periodiche
Valsesia, Comune di Breia, 782 m Phyllostachys viridiglaucescens Ex‐discarica abusiva di residui di giardini privati
Pianura di Chivasso Phyllostachys reticulata Popolamento che ha superato una roggia larga 3 m La stessa specie, in condizioni di aridità accentuata, presenta seri problemi di attecchimento
PROSPETTIVE FUTURE Allo stato attuale si conoscono le SPECIE più diffuse in Piemonte e Valle d’Aosta, la loro DISTRIBUZIONE, la localizzazione dei POPOLAMENTI PIU’ ESTESI 1. CONDIVISIONE DATI CON IL GRUPPO DI LAVORO SULLE SPECIE VEGETALI ESOTICHE (Direzione Ambiente, Settore Biodiversità e aree naturali) 2. STABILIRE L’EVENTUALE INVASIVITA’ DELLE DIFFERENTI SPECIE (Canavan et al., 2016. AoB Plants) Elenco di specie invasive a livello mondiale (no dati per ambienti temperati)
PROSPETTIVE FUTURE Allo stato attuale si conoscono le SPECIE più diffuse in Piemonte e Valle d’Aosta, la loro DISTRIBUZIONE, la localizzazione dei POPOLAMENTI PIU’ ESTESI 1. CONDIVISIONE DATI CON IL GRUPPO DI LAVORO SULLE SPECIE VEGETALI ESOTICHE (Direzione Ambiente, Settore Biodiversità e aree naturali) 2. STABILIRE L’EVENTUALE INVASIVITA’ DELLE DIFFERENTI SPECIE Varie definizione di specie ALIENE INVASIVE: «specie che si insediano con successo nell'area in cui vengono introdotte, si diffondono in maniera rapida causando gravi danni alle specie e agli ecosistemi originari di quel luogo, spesso accompagnati da ricadute economiche e problemi sanitari» (Life ASAP) «diffusione di 6 m/3 anni per radice, rizoma o stolone» (Richardson et al., 2000. Div. and Distr. 6) Sui bamboo diffusione legata alla crescita di un singolo individuo (popolamento) Scarsa o nulla evidenza di propagazione naturale in nuovi popolamenti Eventuale invasività valutata a livello locale
PROSPETTIVE FUTURE Allo stato attuale si conoscono le SPECIE più diffuse in Piemonte e Valle d’Aosta, la loro DISTRIBUZIONE, la localizzazione dei POPOLAMENTI PIU’ ESTESI 1. CONDIVISIONE DATI CON IL GRUPPO DI LAVORO SULLE SPECIE VEGETALI ESOTICHE (Direzione Ambiente, Settore Biodiversità e aree naturali) 2. STABILIRE L’EVENTUALE INVASIVITA’ DELLE DIFFERENTI SPECIE • velocità di ESPANSIONE di un popolamento? • capacità di COLONIZZAZIONE dei bamboo all’interno di differenti habitat? • potenziale impatto sulla BIODIVERSITA’? (biodiversità microbica del suolo, biodiversità vegetale, biodiversità entomologica, … ‐ limiti legati alla dimensione dei popolamenti) Possibilità di redigere protocolli comuni per il monitoraggio (es. modalità e tempi del monitoraggio, individuazione di aree test di riferimento, ecc.)
PROSPETTIVE FUTURE Allo stato attuale si conoscono le SPECIE più diffuse in Piemonte e Valle d’Aosta, la loro DISTRIBUZIONE, la localizzazione dei POPOLAMENTI PIU’ ESTESI 1. CONDIVISIONE DATI CON IL GRUPPO DI LAVORO SULLE SPECIE VEGETALI ESOTICHE (Direzione Ambiente, Settore Biodiversità e aree naturali) 2. STABILIRE L’EVENTUALE INVASIVITA’ DELLE DIFFERENTI SPECIE 3. MONITORAGGIO DELLE SPECIE AL MOMENTO DELLA FIORITURA MASSIVA 4. ATTIVITA’ SPERIMENTALI SULLE TECNICHE DI ERADICAZIONE DEI POPOLAMENTI Attività realizzabili in autofinanziamento, bandi su fondazioni (CRT, CRC, CARIPLO, ecc.), progetti interregionali, progetti transfrontalieri, ecc.
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