La rimozione delle quote e il futuro della produzione di latte in Italia - Paolo Sckokai - CLAL

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La rimozione delle quote e il futuro della produzione di latte in Italia - Paolo Sckokai - CLAL
La rimozione delle quote e il futuro della
produzione di latte in Italia

Paolo Sckokai
La rimozione delle quote e il futuro della produzione di latte in Italia - Paolo Sckokai - CLAL
Schema della relazione
  1. Il quadro generale del settore del latte
  2. Il funzionamento del regime di quote e le
     proposte di riforma
  3. Il possibile impatto della rimozione delle
     quote a livello UE e Italia
  4. Alcuni spunti per il dibattito (con particolare
     riferimento all’Italia)
La rimozione delle quote e il futuro della produzione di latte in Italia - Paolo Sckokai - CLAL
Un settore molto complesso e variegato
 ƒ Il settore di produzione e trasformazione del latte è
     presente in tutti i paesi UE-27 e contribuisce per il
     15% al Valore Aggiunto agricolo UE
 ƒ   Tutti i paesi considerano questo settore cruciale,
     anche quando le dimensioni assolute e il contributo al
     VA agricolo non sono particolarmente importanti
 ƒ   Il forte interesse deriva anche dall’essere l’attività
     tipica delle aree svantaggiate, dove spesso mancano
     le alternative produttive
 ƒ   La complessità del settore deriva anche dalla
     complessità della trasformazione (numero enorme di
     prodotti derivati, utilizzati dai consumatori e
     dall’industria, presenza di prodotti tipici ecc..)
 ƒ   Questa complessità rende particolarmente difficile fare
     previsioni relative al settore
(.000t)

                0
                    5,000
                            10,000
                                       15,000
                                                20,000
                                                         25,000
                                                                  30,000

        Austria

         Belgio

     Danimarca

       Finlandia

        Francia

      Germania

         Grecia

         Irlanda

           Italia

  Lussemburgo

    Paesi Bassi

      Portogallo

        Spagna

        Svezia

    Regno Unito

          Cipro

Repubblica Ceca

        Estonia

      Ungheria

       Lettonia

        Lituania

          Malta
                                                                           La produzione di latte nei paesi UE-25 nel 2006/07

        Polonia

     Slovacchia

       Slovenia
Un settore molto “regolamentato” (1)
 ƒ La PAC si caratterizza per una grande varietà di
    strumenti di intervento sul mercato lattiero-caseario
 a) Interventi per il sostegno dei prezzi interni
     ƒ Prezzi di intervento per burro e LSP (ridotti per la prima
       volta dopo molti anni con la riforma del 2003)
     ƒ Aiuti allo stoccaggio privato per burro e LSP
     ƒ Aiuti allo stoccaggio privato per i formaggi stagionati
 b) Interventi per il sostegno dei consumi
      ƒ Sussidi per l’utilizzo del LSP (uso zootecnico; uso
        industriale per produzione caseina)
      ƒ Sussidi per l’utilizzo del burro (uso industriale,
        organizzazioni non-profit, consumatori a basso
        reddito….)
      ƒ Campagne promozionali (latte nelle scuole)
Un settore molto “regolamentato” (2)
 c) Interventi sul mercato internazionale
      ƒ Tariffe all’importazione su tutti i prodotti principali
      ƒ Quote a tariffa ridotta per alcuni flussi preferenziali
        (burro NZ) e per l’acceso minimo al mercato
      ƒ Restituzioni all’esportazione per tutti i prodotti principali
        (soggette ai limiti WTO)
 d) Aiuti diretti al reddito
     ƒ Introdotti con la riforma del 2003 e consolidati
       successivamente nel PUA
 e) Strumenti di controllo dell’offerta
     ƒ Le quote di produzione
 ƒ N.B.: L’eccezionale situazione di mercato del 2007 ha
   reso inattivi quasi tutti gli strumenti della PAC (escluse
   le quote…)
Le quote di produzione del latte (1)
 ƒ Il regime di quote funziona in una “cornice” normativa
   definita a livello UE:
    a) Quote definite a livello nazionale senza possibilità di
         trasferimento tra stati membri
    b)   I quantitativi sono aggiustati per il contenuto in grasso
    c)   In caso di superamento della quota individuale, scatta
         la sanzione, che viene trattenuta dai primi acquirenti
    d)   La sanzione è dovuta all’UE solo in caso di
         superamento della quota nazionale
    e)   La sanzione è dovuta da tutti i produttori eccedentari,
         ma gli stati membri possono applicare meccanismi di
         compensazione
    f)   I trasferimenti di quota possono avvenire anche “senza
         terra”, per via amministrativa (“riserva nazionale”) o via
         mercato (acquisto/affitto), con modalità fissate dagli
         stati membri
Le quote di produzione del latte (2)
 ƒ Gli stati membri regolamentano due aspetti cruciali:
    a) La compensazione tra produttori eccedentari e
        deficitari (utilizzata in molti paesi per “privilegiare”
        alcune categorie di produttori - in Italia montagna, aree
        svantaggiate, ma anche quota B tagliata…-, creando
        spesso incentivi “distorti”)
    b) I trasferimenti di quote senza terra:
         ƒ Gestione della riserva nazionale (realizzata in modo
           molto diverso dagli stati membri: “sifoni”, confische,
           priorità nei criteri di redistribuzione ecc..)
         ƒ Regolamentazione del mercato delle quote (dalla
           liberalizzazione totale di NL e UK all’assenza di mercato
           in FR alle aste centralizzate in GER e IRL)
         ƒ In Italia si è a lungo impedito lo scambio di quote fra
           regioni (oggi possibile, ma penalizzato) e ancora oggi è
           impossibile il passaggio tra montagna e pianura; ciò ha
           creato una forte differenziazione nel prezzo delle quote
L’evoluzione delle quote nel tempo
 ƒ Introdotte nel 1984, come risposta ai surplus crescenti
   e alla mancanza di volontà politica di ridurre i prezzi di
   intervento
 ƒ Per lungo tempo le difficoltà di gestione del mercato
   hanno spinto la UE a ridurre le quote (-6% nel 1987/88;
   -2,5% nel 1988/89; -2% nel 1991/92)
 ƒ Con Agenda 2000 si ha il primo segnale di aumento
   delle quote:
    ƒ Aumenti immediati per gli stati membri con eccedenza
      strutturale (tra cui l’Italia)
    ƒ Aumento dell’1,5% per tutti gli altri stati membri a
      partire dal 2005 (posticipato al 2006 dalla riforma
      Fischler)
 ƒ Ad Aprile 2008, è stato deciso un aumento del 2% per
   tutti gli stati membri (viste le condizioni eccezionali)
Effetti del regime di quote: Numero di aziende da latte
nella UE-15
                        1983/4     1993/4     2003/4    2006/7
Austria                            78,441     54,344    45,847
Belgio                  47,053     24,272     15,817    14,311
Danimarca               32,679     16,390      7,332     5,364
Finlandia               73,766     36,187     18,401    14,897
Francia                 384,945   162,384     107,971   94,332
Germania                383,369   220,679     121,524   105,800
Grecia                             27,805      8,669     6,294
Irlanda                            41,390     25,212    21,872
Italia                            140,878     60,198    48,020
Lussemburgo              2,226     1,524       1,022     923
Paesi Bassi             54,013     43,928     28,389    21,172
Portogallo                         87,254     17,616    12,461
Spagna                            137,330     41,612    29,341
Svezia                             17,640     10,030     8,369
Regno Unito             50,625     36,709     21,553    18,499

UE-15                             1,072,811   539,690   447,502
Effetti del regime di quote: Numero di aziende da latte
nella UE-10
                                    2004/5       2006/7
Cipro                                241          224
Repubblica Ceca                     2,982         2,727
Estonia                             2,147         1,494
Ungheria                            6,422         8,014
Lettonia                            31,269       23,756
Lituania                           119,949       85,096
Malta                                150          152
Polonia                            311,113       255,786
Slovacchia                           814          729
Slovenia                            10,060        9,598

UE-10                              485,147       387,574
Effetti del regime di quote: numero medio di capi per
azienda nella UE-15
                          1990     1995    2000     2005
Austria                            7.8      9.0     9.8
Belgio                     26.9    31.5    33.9     36.2
Danimarca                  32.9     44     57.4     85.1
Finlandia                          12.1    15.2     18.8
Francia                    23.4    28.7    32.7     37.5
Germania                           25.2    31.2     38.4
Grecia                     5.4     6.6     12.8     17.2
Irlanda                    27.1    30.9    37.0     45.4
Italia                     12.8    18.9    23.2     30.5
Lussemburgo                32.0    34.7    36.7     40.6
Paesi Bassi                39.9    45.6    47.1     60.9
Portogallo                 4.1     6.5     10.8     18.1
Spagna                     7.7     11.1    16.0     23.6
Svezia                             27.3    32.1     46
Regno Unito                63.5    66.6    73.3     78.5

UE-15                              22.8    28.2     35.4
Resa media dei capi da latte nella UE-15 (t/capo)

                           1990     1995    2000    2005
 Austria                            4.2      4.8    5.9
 Belgio                     4.3     4.9      5.5    5.7
 Danimarca                  6.2     6.7      6.9    8.2
 Finlandia                          6.2      6.7    7.8
 Francia                    4.9     5.5      5.6    6.3
 Germania                   4.8     5.5      6.0    6.8
 Grecia                     3.5     4.2      4.6    5.1
 Irlanda                    4.1     4.1      4.2    4.8
 Italia                     4.0     4.8      5.3    5.8
 Lussemburgo                4.8     5.5      5.9    6.8
 Paesi Bassi                6.0     6.6      7.1    7.3
 Portogallo                 4.2     4.6      5.4    6.1
 Spagna                     3.6     4.5      5.0    6.6
 Svezia                             6.9      7.5    8.4
 Regno Unito                5.4     5.7      5.9    6.7
-5.0%
                                                                   0.0%
                                                                             5.0%
                                                                                      10.0%

                   -25.0%
                             -20.0%
                                      -15.0%
                                                -10.0%
           Italia                                                                   5.9%
        Austria                                                              3.1%
     Danimarca                                                            0.6%
          Cipro                                                           0.4%
    Paesi Bassi                                                           0.3%
  Lussemburgo                                                             0.3%
      Germania                                                        0.0%
        Irtlanda                                             -0.3%
         Belgio                                            -1.1%
         UE-25                                             -1.4%
        Spagna                                             -1.5%
Repubblica ceca                                           -2.0%
        Polonia                                           -2.4%
        Francia                                          -2.6%
      Portogallo                                         -2.8%
       Finlandia                                         -2.9%
    Regno Unito                                          -3.2%
         Grecia                                   -5.4%
        Svezia                                  -5.9%
     Slovacchia                                 -6.1%
       Slovenia                                 -6.2%
        Estonia                                -7.1%
   Lituaniaatvia                      -10.9%
       Lettonia                   -13.6%
          Malta              -15.4%
                                                                                              Eccesso/difetto di produzione rispetto alla quota 2006/07

      Ungheria              -16.3%
10.0%

                                                                -5.0%

                   -25.0%
                              -20.0%
                                         -15.0%
                                                    -10.0%
                                                                        0.0%
                                                                                  5.0%
           Italia                                                                        5.4%
          Cipro                                                                  2.8%
        Austria                                                                  2.6%
Repubblica ceca                                                                1.1%
      Germania                                                                 1.0%
         Irlanda                                                               0.9%
    Paesi Bassi                                                                0.9%
  Lussemburgo                                                                  0.4%
     Danimarca                                                             0.0%
                                                                                                    consegne 2007/08 (stime)

          Malta                                                            0.0%
        Francia                                                -1.5%
         UE-25                                                 -1.5%
         Belgio                                                -1.6%
      Portogallo                                              -2.6%
        Polonia                                              -3.3%
        Spagna                                               -3.8%
     Slovacchia                                          -4.9%
    Regno unito                                        -5.3%
       Slovenia                                        -5.4%
       Finlandia                                    -6.2%
       Lettonia                                     -6.3%
                                                                                                    Eccesso/difetto di produzione rispetto alla quota

        Estonia                                   -7.9%
         Grecia                                   -8.5%
        Svezia                         -12.0%
        Lituania                       -12.3%
      Ungheria              -17.5%
Produzione ed export di latte e derivati nella UE-25
                        2003         2006         2007
Produzione (.000t)
Latte crudo            130,800      130,700      131,000
Formaggi                7,492        8,029        8,147
Prodotti freschi       45,926       46,131        46,255
LSP                     1,216        858           892
LIP                     865          813           749
Latte condensato        1,231        1,212         n.d.
Caseina                 173          168           n.d.
Burro                   2,239        2,072        2,072

Esportazioni (.000t)
Burro                   319          252           180
LSP                     337           85           180
Formaggi                578          586           622
LIP                     530          457           385
Latte condensato        243          200           222
Il mercato del burro nella UE

         5                                                     450
        4.5                                                    400
         4                                                     350
        3.5
                                                               300
         3
                                                               250

                                                                     .000 t
 €/kg

        2.5
                                                               200
         2
                                                               150
        1.5
         1                                                     100

        0.5                                                    50

         0                                                     0
             93

             94

             95

             96

             97

             98

             99

             00

             01

             02

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           n-

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        ge

        ge

        ge
                  Stock burro   P burro   P intervento burro
Il mercato del latte scremato in polvere nella UE

         4                                                                                                                                                     300
        3.5
                                                                                                                                                               250
         3
                                                                                                                                                               200
        2.5

                                                                                                                                                                     .000 t
 €/kg

         2                                                                                                                                                     150
        1.5
                                                                                                                                                               100
         1
                                                                                                                                                               50
        0.5
         0                                                                                                                                                     0
              gen-93

                       gen-94

                                gen-95

                                         gen-96

                                                  gen-97

                                                           gen-98

                                                                    gen-99

                                                                             gen-00

                                                                                      gen-01

                                                                                               gen-02

                                                                                                         gen-03

                                                                                                                  gen-04

                                                                                                                           gen-05

                                                                                                                                    gen-06

                                                                                                                                             gen-07

                                                                                                                                                      gen-08
                                                    Stock LSP                    P LSP                  P intervento LSP
Il ruolo delle produzioni tipiche (1)
 ƒ Uno degli aspetti cruciali del mercato lattiero-caseario
   è l’estrema varietà delle destinazioni del latte, tra cui
   moltissimi prodotti DOP in tutta la UE (164 formaggi
   DOP/IGP nella UE-27)
 ƒ Su questo versante la situazione italiana è
   assolutamente peculiare: circa il 40% del latte viene
   trasformato in formaggi tutelati (il 33% del latte italiano
   va a Parmigiano Reggiano e Grana Padano)
 ƒ Nessun paese europeo ha una situazione
   paragonabile (in Francia la quota dei DOP è inferiore
   al 20%)
 ƒ In questa situazione, visto che i prodotti DOP
   utilizzano latte locale, è ragionevole pensare che il
   latte italiano sia in qualche modo “protetto” dalla
   concorrenza internazionale?
Confronto prezzi Parmigiano Reggiano – Cheddar
UK (Gen 93=100)

        PR - 12 mesi   Cheddar
  200

  180

  160

  140

  120

  100

   80

   60
      93

      94

      95

      96

      97

      98

      99

      00

      01

      02

      03

      04

      05

      06

      07

      08
   n-

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  n-

          60
               80
                    100
                          120
                                140
                                      160
                                            180
     93
ge
  n-
     94
                                                                93=100)

ge
  n-
     95
ge
  n-
     96
                                                  GP - 9 mesi

ge
  n-
     97
ge
  n-
     98
ge
  n-
     99
                                                  Cheddar

ge
  n-
     00
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  n-
     01
ge
  n-
     02
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  n-
     03
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  n-
     04
ge
  n-
     05
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     06
ge
  n-
     07
ge
  n-
     08
                                                                Confronto prezzi Grana Padano – Cheddar UK (Gen
Il ruolo delle produzioni tipiche (2)
 ƒ Sul problema del grado di trasmissione dei prezzi
   lattiero-caseari internazionali sul mercato italiano la
   letteratura non ha dato risposte definitive (ma forse si
   poteva lavorare di più e meglio…..)
 ƒ Il problema ha probabilmente due facce:
     a) I prodotti DOP italiani (e in particolare i due grana)
         hanno sicuramente problemi peculiari di tipo
         strutturale e organizzativo, che stanno alla base
         delle oscillazioni ricorrenti dei prezzi
     b) Al tempo stesso, però, la crescente integrazione
         dei mercati rende questi prodotti, e il
         corrispondente pagamento della materia prima,
         sempre più sensibile alle dinamiche internazionali
Le proposte di riforma nell’Health Check
 ƒ Fin dal documento di Novembre, la Commissione
   proponeva
    a) di aumentare gradualmente le quote prima di
       abbandonarle definitivamente nel 2015 (“soft landing”);
    b) di adeguare di conseguenza tutti gli altri strumenti di
       sostegno del mercato;
    c) di prevedere misure specifiche per le aree
       svantaggiate, mediante un estensione delle regole
       fissate nell’art. 69 (10% del budget nazionale per
       interventi legati a ambiente e qualità dei prodotti)
 ƒ Prima di prendere le decisioni definitive, la
   Commissione ha lanciato uno studio specifico per
   valutare l’impatto dei diversi scenari, mediante il
   modello EDIM
Le caratteristiche del modello EDIM (1)
  ƒ Il modello di equilibrio parziale ha 3 componenti e
    copre tutti i paesi UE-25:
     a) Stima delle curve di costo sui dati RICA
          ƒ utilizzate per stabilire la pendenza e la posizione
            (“quota rents”) della curva d’offerta (implicita) di
            latte usata nelle altre due componenti del modello
          ƒ Costi proiettati nel tempo sulla base di un trend
            tecnologico
     b) Produzione primaria
         ƒ offerta aggregata di latte e carni bovine
         ƒ domanda di mangimi
         ƒ adeguamento dinamico del numero di animali e
           della terra a foraggio;
         ƒ progresso tecnico che agisce sulle rese
         ƒ prezzo esogeno del latte dal modello di
           trasformazione/consumo
Le caratteristiche del modello EDIM (2)

     c) Produzione industriale e consumo finale
         ƒ Offerta di latte distribuita tra fase grassa e fase
           proteica
         ƒ 14 categorie di prodotti
         ƒ domanda interna all’UE per tutti i trasformati
         ƒ domanda di importazione da 4 regioni (resto
           d’Europa, Asia, Africa e Medio Oriente, Americhe)
         ƒ esportazioni competitive dall’Oceania
         ƒ Rappresentazione dettagliata di tutti gli strumenti di
           politica agraria e commerciale (intervento pubblico,
           sussidi al consumo, tariffe all’importazione, quote a
           tariffa ridotta, sussidi all’export, aiuti diretti
           disaccoppiati, quote di produzione)
Gli scenari analizzati
 ƒ Ipotesi di base
     a) Mantenimento dell’attuale disciplina WTO (per accesso
        al mercato e sostegno all’export)
     b) Evoluzione della domanda (interna e internazionale)
        sulla base dei trend economici generali riportati dalle
        maggiori istituzioni internazionali
 ƒ I quattro scenari (che non includono il +2% di Aprile 2008)
     a) Baseline: prosecuzione del regime di quote oltre il
        2015
     b) QR-15: Rimozione delle quote nel 2015 senza alcuna
        variazione nel frattempo
     c) Q1: incremento annuale dell’1% dal 2009-10 al 2014-
        15 e rimozione nel 2015
     d) Q2: incremento annuale del 2% dal 2009-10 al 2014-
        15 e rimozione nel 2015
Impatto del mantenimento delle quote oltre il 2015 sul
mercato lattiero-caseario della UE-27 (Baseline)

                            Situazione 2015/16 rispetto a 2008/09

                   Prezzo   Produzione    Consumi        Export     Import

Latte crudo        7.2%       0.7%

Formaggi           7.3%       5.5%          5.8%         0.4%       0.0%

LSP                12.0%     -14.8%         -5.2%       -37.6%      0.0%

Burro              -3.9%      -4.3%         -2.8%       -20.4%      0.0%

Prodotti freschi   3.4%       7.1%          7.1%
L’impatto della rimozione delle quote sulla produzione di
latte (UE-27)

          148,000
          146,000
          144,000
          142,000
 .000 t

          140,000
          138,000
          136,000
          134,000
                    2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014   2015   2020

                                  Baseline      QR-15          Q1      Q2
-5.0%
                       0.0%
                              5.0%
                                     10.0%
                                             15.0%
  P. Bassi                                           20.0%

Belgio_Lux
   Spagna
    Irlanda
   Austria
      Italia
   Francia
 Germania
Danimarca
    UE-27
  Finlandia
    Grecia
                                                             latte nei paesi membri 2015/2008 (Q1)

  Romania
   Polonia
 Portogallo
 Rep.Ceca
  Bulgaria
 Ungheria
    NMS-7
                                                             L’impatto della rimozione delle quote sulla produzione di

   R. Unito
   Svezia
L’impatto della rimozione delle quote sul prezzo del latte
(UE-27)

         0.300

         0.290

         0.280
  €/kg

         0.270

         0.260

         0.250
                 2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014   2015   2020

                               Baseline      QR-15          Q1      Q2
Impatto della rimozione delle quote su prezzi e
produzione del latte alla stalla (EU27)

                      Situazione 2015/16 rispetto a baseline

                        Prezzo                   Produzione

QR-15                   -8.0%                       3.8%

Q1                      -9.7%                       4.5%

Q2                     -10.0%                       4.7%

Q1-No subsidy          -11.2%                       3.8%
L’impatto della rimozione delle quote sul prezzo del burro
(UE-27)

        2,450
        2,400
        2,350
        2,300
  €/t

        2,250
        2,200
        2,150
        2,100
                2008   2009   2010   2011    2012    2013    2014   2015    2020

                       Baseline      QR-15      Q1          Q2      P Intervento
Impatto della rimozione delle quote sul mercato del burro
(EU27)

                     Situazione 2015/16 rispetto a baseline

           Prezzo   Produzione     Consumi         Export     Import

QR-15       -4.5%     8.5%           1.4%         106.0%      0.0%

Q1          -4.6%     7.1%           1.5%          86.0%      0.0%

Q2          -4.6%     9.2%           1.5%         116.7%      0.0%

Q1-No      -15.9%     5.2%            n.d            n.d       n.d
subsidy
L’impatto della rimozione delle quote sul prezzo del LSP
(UE-27)

       2,500

       2,300

       2,100
 €/t

       1,900

       1,700

       1,500
               2008   2009   2010   2011    2012    2013    2014   2015    2020

                      Baseline      QR-15      Q1          Q2      P Intervento
Impatto della rimozione delle quote sul mercato del LSP
(EU27)

                     Situazione 2015/16 rispetto a baseline

           Prezzo   Produzione     Consumi         Export     Import

QR-15       -7.5%     20.0%          3.8%          79.0%      0.0%

Q1          -6.2%     17.6%          3.2%          69.1%      0.0%

Q2          -9.0%     20.7%          4.6%          77.8%      0.0%

Q1-No       -6.8%     9.6%            n.d            n.d       n.d
subsidy
L’impatto della rimozione delle quote sul prezzo dei
formaggi semiduri (UE-27)

        3,400

        3,300

        3,200
  €/t

        3,100

        3,000

        2,900

        2,800
                2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014   2015   2020

                              Baseline      QR-15          Q1      Q2
Impatto della rimozione delle quote sul mercato dei
formaggi (EU27)

                     Situazione 2015/16 rispetto a baseline

           Prezzo   Produzione     Consumi         Export     Import

QR-15       -6.4%     1.4%           0.7%          12.0%      0.0%

Q1          -5.4%     1.2%           0.6%           9.7%      0.0%

Q2          -7.4%     1.5%           0.7%          11.4%      0.0%

Q1-No       -5.8%     2.0%            n.d            n.d       n.d
subsidy
L’impatto della rimozione delle quote sulla produzione di
latte (Italia)

           12,000
           11,800
           11,600
           11,400
  .000 t

           11,200
           11,000
           10,800
           10,600
                    2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014   2015   2020

                                  Baseline      QR-15          Q1      Q2
L’impatto della rimozione delle quote sul prezzo del latte
(Italia)

        0.360

        0.350

        0.340
 €/kg

        0.330

        0.320

        0.310
                2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014   2015   2020

                              Baseline      QR-15          Q1      Q2
L’impatto della rimozione delle quote sul prezzo dei
formaggi semiduri (Italia)

       3,400

       3,300

       3,200
 €/t

       3,100

       3,000

       2,900

       2,800
               2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014   2015   2020

                             Baseline      QR-15          Q1      Q2
Le proposte della Commissione
 a) Aumento graduale delle quote (5 aumenti dell’1% tra il
    2009-10 e il 2013-14) e rimozione nel 2015/16;
 b) Trasformazione del sistema di intervento in “safety
    net”, in analogia con gli altri mercati:
    ƒ Limiti temporali (Marzo-Agosto) e quantitativi (30.000 t
      per il burro e 109.000 t per il LSP)
    ƒ Sistema di aste per la fissazione del prezzo (con limiti
      massimi)
 c) Eliminazione degli aiuti allo stoccaggio di formaggi e
    degli aiuti al consumo industriale di burro
 d) Gli aiuti allo stoccaggio privato di burro e LSP e gli
    aiuti alla produzione di caseina diventano opzionali
 e) Estensione della normativa relativa all’articolo 69 con
    specifico riferimento alle aziende da latte collocate in
    aree svantaggiate (da decidere entro il 2009)
L’impatto della rimozione delle quote a livello
aziendale
 ƒ Le aziende da latte soggette a quota hanno difficoltà
   ad adeguare le loro dimensioni all’evoluzione della
   tecnologia
     ƒ Limitata disponibilità di quote (anche per i limiti agli
       scambi)
     ƒ Prezzi elevati delle quote nelle aree più vocate
     ƒ Ragioni strutturali (presenza di un successore ecc..)
 ƒ Il risultato è che molte aziende, pur realizzando profitti
   positivi, si trovano in una condizione di relativa
   “inefficienza” (economie di scala ancora da sfruttare)
 ƒ La rimozione delle quote le costringerebbe ad
   accrescere significativamente la loro dimensione per
   adeguarsi ad un regime di mercato libero
 ƒ Il trend di uscita dal settore è destinato a continuare
Spunti per il dibattito (1)
 ƒ La strada della rimozione delle quote latte sembra
   ormai imboccata definitivamente (le condizioni di
   mercato sono favorevoli e un eventuale accordo WTO
   lo renderebbe ancora più necessario)
 ƒ I risultati delle simulazioni e la situazione delle
   aziende rendono necessaria la gradualità (“soft
   landing”)
 ƒ Il cambiamento di scenario pone (teoricamente) il
   problema delle eventuali compensazioni (il solo
   annuncio ha già fatto crollare il valore delle quote)
     ƒ molto improbabile (finanziariamente molto oneroso)
     ƒ discutibile in termini di logica economica
 ƒ L’altro problema (teoricamente) aperto è quello della
    mobilità delle quote tra stati membri, ma su questo la
    Commissione non ha proposto nulla
Spunti per il dibattito (2)
   ƒ Credo che un tema cruciale per la discussione sia
      come accompagnare a livello nazionale questa
      graduale uscita dalle quote latte:
       a) Se e come rivedere le disposizioni relative alla mobilità
          delle quote nella fase di transizione (Ha ancora senso
          penalizzare gli scambi tra regioni? Ha ancora senso
          trattenere le quote in montagna?)
       b) Come applicare le nuove disposizioni dell’art. 69 nei
          confronti delle aree svantaggiate (manteniamo il
          vincolo per le quote in montagna, ma investiamo per
          preparare le aziende alla rimozione)?
       c) Come intraprendere una politica attiva di
          valorizzazione (soprattutto all’estero) dei nostri
          formaggi DOP nel nuovo contesto competitivo (quale
          ruolo per gli strumenti esistenti, ad esempio i Consorzi
          di Tutela)?
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