La nuova Maglia Del Cagliari fa parlare di sé: svelate le divise per la stagione 2020/2021 - Oggi Notizie
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La nuova Maglia Del Cagliari fa parlare di sé: svelate le divise per la stagione 2020/2021 Il Cagliari ha presentato la prima e la seconda maglia per la prossima stagione. Le divise del 2020/2021 sono targate Adidas, che debutta così sulle maglie dei sardi. E il video di lancio, firmato dallo sponsor tecnico tedesco, è veramente ben fatto.
IL COMUNICATO “La maglia Home 20-21 riprende i colori iconici del club: il rosso, il blu e il bianco. Tutte le tinte dei primi 100 anni di storia del Cagliari racchiusi in un design unico che, guardando alla tradizione, aggiunge elementi innovativi che rivolgono lo sguardo verso il futuro. Sul fronte della maglia si mantengono le due grandi bande verticali rossa e blu, le maniche per la prima volta nella storia del club sono bianche, il retro è completamente rosso con nomi e numeri bianchi bordati blu. Altra innovazione di questa stagione il logo sul petto monocromo dorato, così come le stripes sulle spalle. Nel retro, sotto al colletto in girocollo a coste, in evidenza un elegante corsivo
Cagliari Calcio. La vestibilità è regular fit in tessuto morbido e traspirante, con la tecnologia antiumidità AEROREADY che caratterizza anche gli altri kit della stagione 20-21. La versione Away è bianca, arricchita nella parte frontale da una fantasia rossa. Presenta una banda interna laterale blu con le tre strisce rosse. Il collo è a V in coste blu e il giromanica è rosso bordato in blu. Nelle spalle inserti in mesh tono su tono che danno maggiore traspirabilità, sul retro nomi e numeri sono blu con bordo rosso. Queste maglie rappresentano il primo capitolo della storia tra adidas e Cagliari Calcio: i nuovi kit, disponibili per adulto e bambino, potranno essere acquistati in esclusiva da oggi nell’Official Online Store del Cagliari e nei Cagliari 1920 Store”.
Messi compra casa a Milano: l’arrivo all’Inter non è più un tabù La clamorosa e umiliante sconfitta per 8-2 contro il Bayern Monaco in Champions League ha sancito un distacco tra la pulce e la maglia Blaugrana, con le voci di un possibile addio al Barcellona che sono tornate a farsi insistenti, almeno
quanto quelle di una trattativa già avviata tra l’Inter e l’entourage del giocatore. Nelle ultime ore la stella Argentina ha comprato casa a Milano. Forse questo è l’indizio più importante che potrebbe far impazzire i tifosi nerazzurri. Il padre Il primo a muoversi in direzione Milano è stato il padre, Jorge Horacio Messi, che a fine luglio ha acquistato una casa in via Joe Colombo, non lontano dalla sede dell’Inter, prendendo poi anche la residenza. Ufficialmente lo avrebbe fatto per ragioni fiscali, soprattutto alla luce dei passati guai con il fisco spagnolo: nel 2016, infatti, Leo venne condannato a 21 mesi di carcere per frode fiscale (pena poi convertita in una multa da 455 mila euro), il padre a 15 mesi (poi diventati 180 mila euro di sanzione) con l’accusa di aver defraudato 4,1 milioni di euro tra il 2007 e il 2009.
Poi è toccato al figlio, che ha comprato un appartamento nella lussuosa Torre Solaria, uno dei grattacieli del nuovo quartiere di Porta Nuova (l’edificio residenziale più alto d’Italia), situato proprio di fronte alla sede dell’Inter, che si trova al numero 16 di Viale della Liberazione. Catalogo alla mano, in quella zona le case vanno da un minimo di 2.826.000 euro fino a 4.500.000 di euro. Probabile che Messi abbia optato per questa seconda soluzione, lui che con un ingaggio da 50 milioni all’anno può tranquillamente permettersi uno degli attici del palazzo, 800 metri quadrati di casa distribuiti su tre livelli, con vista panoramica su tutta la città. Lo stesso Lionel Messi è per metà italiano, dal momento che risulta iscritto all’anagrafe di Recanati (i cui impiegati hanno provveduto in passato a fargli recapitare tanto di certificato elettorale), paese d’origine del trisavolo Angelo Messi. La casa
L’acquisto della casa alla Torre Solaria è soltanto l’ultimo indizio che sta agitando le notti dei tifosi nerazzurri. Qualche settimana fa Pptv, sito cinese di streaming controllato da Suning, per promuovere in Cina la partita Inter- Napoli ha proiettato sulla facciata del Duomo di Milano la sagoma di Messi con le dita al cielo in segno di esultanza e il logo dell’Inter (immagine poi tolta anche per le proteste del Barcellona), cosa che aveva mandato in subbuglio un po’ tutti. L’operazione resta faraonica, perché Messi, che ha ancora un anno di contratto con il Barça e una clausola rescissoria da 700 milioni, guadagna 50 milioni all’anno, ma essendo in crisi con la società e il presidente Bartomeu, potrebbe prendere la clamorosa decisione di fare le valigie e lasciare la squadra dove gioca (e vince) dal 2000, quando poco più che bambino iniziò nella prestigiosa cantera blaugrana. Da allora, giusto per citare i maggiori successi, oltre 600 gol, 10 campionati, quattro
Champions League e sei Palloni d’Oro, idolo assoluto e simbolo degli ultimi 15 anni di calcio in coppia con il rivale di sempre Cristiano Ronaldo. Il PSG si avvicina a Cristiano Ronaldo: trattativa complicata con un ingaggio da capogiro, ma tutto può succedere Secondo quanto ricostruito dal sito francese Foot Mercato, il PSG sta lavorando all’acquisto di Cristiano Ronaldo dalla Juventus.
Nello specifico Leonardo, il direttore sportivo del club francese, e Jorge Mendes, agente dell’attaccante bianconero, hanno già avuto delle discussioni preliminari nei giorni scorsi. I due inoltre, sempre per Foot Mercato, si incontreranno prossimamente a Lisbona in occasione della Final Eight di Champions League. Qui discuteranno i dettagli di una potenziale operazione molto complicata dal punto finanziario ma che avrebbe già incontrato il parere positivo del giocatore. Innanzitutto c’è lo stipendio folle di Cristiano Ronaldo, 30 milioni netti a stagione che andrebbero a gravare un monte salari che nella stagione 2019/2020 è stato di 337 milioni di euro, compresi i 30 annuali di Neymar e i 18 di Mbappé. Dai libri contabili del PSG, però, al termine della stagione spariranno gli ingaggi di Edinson Cavani (18 milioni lordi l’anno) e di Thiago Silva (15 milioni lordi l’anno) permettendo a Leonardo di avere maggior libertà di manovra. In seconda battuta ci sono i costi del cartellino.
La Juventus acquistò Cristiano Ronaldo nel 2018 per 100 milioni di euro più altri 12 di commissioni. È quindi probabile che se mai i bianconeri dovessero aprire alla possibilità di cedere il portoghese, possano fissare un prezzo molto vicino a quanto speso due estati fa. Come detto si tratta di una trattativa complicata, resa ancora più difficile dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Juventus Andrea Agnelli al termine della sfida con il Lione in cui ha confermato che Cristiano Ronaldo sarà un giocatore della Juventus anche nella stagione 2020/2021. Foot Mercato, però, sottolinea come fu proprio CR7 a spingere per la sua cessione ai tempi del Real Madrid e che l’insoddisfazione maturata in questi mesi abbia convinto lo stesso Cristiano Ronaldo a dare mandato al suo agente di contattare altre squadre. “Un grande club come la Juventus deve
sempre pensare come se fosse il migliore del mondo, lavorare come il migliore del mondo, così che possiamo definirci uno dei migliori e più grandi club del mondo – ha scritto il portoghese su Instagram-. Possa questa breve pausa di vacanza permettere a tutti noi di prendere le migliori decisioni per il futuro e tornare più forti e impegnati che mai”. Le motivazioni dietro la scelta di Agnelli di designare Pirlo come nuovo allenatore della Juve Una scelta sorprendente, forse folle: Andrea Pirlo è il nuovo allenatore della Juventus. Ci sono diverse motivazioni
dietro questa scelta, anche se i dubbi rimangono: affidare la panchina della squadra più forte in Italia ad un allenatore che non ha mai nemmeno esordito è un rischio altissimo. Non a caso in tanti si chiedono se abbia senso, se sia una scelta avventata. Senza dubbio curiosa: l’idea di Agnelli (che ha scelto personalmente Pirlo) deriva anche dalle esperienze positive di Zidane al Real Madrid e Pep Guardiola al Barcellona. Storie che Agnelli spera possano essere un esempio. Perchè fare come loro sarebbe un risultato straordinario, senza se e e senza ma. Agnelli ha scelto Pirlo non solo perchè crede in lui fortemente, ma anche perchè il Maestro gode del gradimento dello spogliatoio. Cosa che non era avvenuta con Sarri, come si è visto anche nel giorno dell’esonero, quando nessun giocatore lo ha voluto salutare almeno pubblicamente. Con Pirlo Agnelli spera di recuperare anche lo spogliatoio, uno dei motivi che ha portato alla rottura con
Maurizio Sarri. Se Pirlo ce la dovesse fare, i successi sono praticamente scontati. Le idee di gioco, poi, non mancheranno di certo. La Roma sotto il potere del suo nuovo presidente Dan Friedkin: svelato il comunicato L’imprenditore statunitense, azionista dei Boston Celtics, ha ufficialmente ceduto il club a Dan Friedkin, altro imprenditore americano, il cui patrimonio è stato stimato da Forbes attorno ai quattro miliardi di euro. Pallotta era entrato a far parte del
consiglio di amministrazione della Roma nel 2011 diventandone presidente il 27 agosto 2012. La sua era ha segnato l’uscita di scena definitiva del gruppo Unicred, che per anni ha detenuto quote del club giallorosso e ne è stato il maggior creditore. Operazione da 591 milioni di euro circa da chiudere entro il 17 agosto. Friedkin diventerà il 25.mo presidente nella storia della Roma e dovrà da subito dare uno sguardo ai conti, dato che il club ha chiuso l’ultimo semestre con una perdita di 87 milioni e che il Fair Play Finanziario resta un tema scottante. IL COMUNICATO “AS Roma SPV, LLC (“AS Roma SPV”), azionista di maggioranza di AS Roma S.p.A. (il “Club”), annuncia la sottoscrizione di un accordo vincolante di acquisto di azioni con The Friedkin Group, Inc. (“Friedkin”) ai sensi del quale, tra le altre cose, AS Roma SPV
cederà a Friedkin la sua partecipazione di controllo detenuta nel Club e alcune attività correlate, compresi i fondi che ha messo a disposizione del Club per supportare la sua prevista capitalizzazione, e Friedkin assumerà alcune passività relative al Club (l’”Operazione”). L’Operazione sarà effettuata attraverso una cessione a Friedkin dell’intera partecipazione detenuta da AS Roma SPV nel Club pari all’86,6% del capitale sociale del Club, di cui una partecipazione diretta del 3,3% del capitale sociale del Club e di una partecipazione indiretta dell’83,3% detenuta da AS Roma SPV attraverso la sua controllata NEEP Roma Holding S.p.A. (“NEEP”), per un prezzo di acquisto pari a Euro 0,1165 per azione. Più in generale, l’Operazione prevede che Friedkin acquisisca, oltre al 100% del capitale azionario di NEEP, anche il 100% del capitale sociale di ASR Soccer LP S.r.l. e il 100% del capitale azionario
di ASR Retail TDV S.p.A. L’Operazione è valutata in circa 591.000.000 di Euro. L’Operazione dovrebbe concludersi entro la fine di agosto 2020 ed è soggetta a condizioni standard per questo genere di transazioni. In base a determinate condizioni, AS Roma SPV ha il diritto di risolvere gli accordi sottoscritti e trattenere l’importo versato in deposito a garanzia come commissione di risoluzione, nel caso in cui l’Operazione non si concluda entro il 17 agosto 2020 o prima di tale data, e tale termine non sia esteso da AS Roma SPV. Inoltre, fatte salve determinate condizioni, sia AS Roma SPV che Friedkin hanno il diritto di risolvere l’accordo sottoscritto senza trattenere alcuna commissione di risoluzione, nel caso in cui l’Operazione non si concluda entro il 31 agosto 2020. Il completamento dell’Operazione comporterà l’obbligo per Friedkin di lanciare un’offerta pubblica obbligatoria sulle azioni in circolazione del Club (che rappresentano circa il 13,4% del
capitale sociale del Club) ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili.“ Serie A: svelate le probabili formazioni della 38a giornata che chiuderà il campionato Ultima giornata di campionato, ci sono ancora dei verdetti da emettere. Molti allenatori cercheranno anche di far rifiatare chi ha giocato di più in questa ultima parte. Ecco tutte le probabili formazioni 38 giornata. Probabili formazioni Brescia
Sampdoria BRESCIA (4-4-2): Andrenacci; Sabelli, Gastaldello, Mateju, Semprini; Spalek, Tonali, Dessena, Zmrhal; Torregrossa, Ayé. Squalificati: Papetti Indisponibili: Balotelli, Bisoli, Skrabb, A. Donnarumma SAMPDORIA (4-4-2): Falcone; Depaoli, Yoshida, Colley, Augello; Linetty, Thorsby, Viera, Jankto; Ramirez, Quagliarella. Squalificati: Bereszynski Indisponibili: Ekdal Probabili formazioni Atalanta Inter ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Gomez; D. Zapata. Squalificati: nessuno Indisponibili: Ilicic, Palomino INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Brozovic, Young; Eriksen; Lukaku, Lautaro Martinez. Squalificati: nessuno Indisponibili: Sensi, Vecino
Probabili formazioni Juventus Roma JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Wesley, De Ligt, Rugani, Coccolo; Muratore, Bentancur, Rabiot; Bernardeschi, Higuain, Cristiano Ronaldo. Squalificati: Pjanic Indisponibili: De Sciglio, Dybala, Khedira, Douglas Costa ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez, Smalling, Kolarov; Zappacosta, Diawara, Veretout, Spinazzola; Zaniolo, Mkhitaryan; Dzeko. Squalificati: Mancini Indisponibili: Lo. Pellegrini Probabili formazioni Milan Cagliari MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Gabbia, Kjaer, Hernandez; Bennacer, Kessié; Saelemaekers, Calhanoglu, Leao; Ibrahimovic. Squalificati: Rebic Indisponibili: Conti, Musacchio, Romagnoli CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno; Walukievicz, Ceppitelli, Klavan; Faragò, Nandez, Ionita, Mattiello; Joao Pedro; Simeone, Gagliano. Squalificati: Rog Indisponibili: Oliva, Nainggolan, Lu. Pellegrini, Cigarini
Probabili formazioni Napoli Lazio NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Lobotka, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne Squalificati: nessuno Indisponibili: nessuno LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Acerbi; Lazzari, Milinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Immobile, Correa. Squalificati: nessuno Indisponibili: Leiva, Lulic, Radu, Caicedo Probabili formazioni SPAL Fiorentina SPAL (3-5-2): Thiam; Cionek, Vicari, Salamon; Strefezza, Murgia, Missiroli, Dabo, Fares; Petagna, Di Francesco. Squalificati: nessuno Indisponibili: Berisha, Castro, Cerri, Floccari, Sala, Reca FIORENTINA (3-4-4): Terracciano; Milenkovic, Ger. Pezzella, Caceres; Lirola, Pulgar, Duncan, Dalbert; Chiesa, Vlahovic, Sottil. Squalificati: Ghezzal Indisponibili: Benassi, Dragowski, Castrovilli
Probabili formazioni Bologna Torino BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Denswil, Dijks; Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. Squalificati: nessuno Indisponibili: Bani, Tomiyasu, Krejci TORINO (3-4-1-2): Sirigu; Djidji, Nkoulou, Bremer; Singo, Lukic, Rincon, Ansaldi; Verdi; Zaza, Belotti. Squalificati: Lyanco, Meitè Indisponibili: Baselli, De Silvestri, Izzo Probabili formazioni Genoa Hellas Verona GENOA (3-5-2): Perin; Romero, C. Zapata, Masiello; Biraschi, Lerager, Schone, Jagiello, Criscito; Pandev, Pinamonti. Squalificati: nessuno Indisponibili: Radovanovic HELLAS VERONA (3-4-2-1): Radunovic; Rrahmani, Gunter, Dimarco; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine. Squalificati: nessuno Indisponibili: Adjapong, Dawidowicz, Kumbulla, Empereur, Verre Probabili formazioni Lecce Parma LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Barak; Falco, Mancosu;
Lapadula. Squalificati: Paz Indisponibili: Deiola PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Kulusevski, Kurtic, Barillà; Siligardi, Gervinho, Sprocati. Squalificati: Kucka Indisponibili: Brugman, Cornelius, Grassi, Hernani, Scozzarella, Karamoh Probabili formazioni Sassuolo Udinese SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Marlon, G. Ferrari, Rogerio; Magnanelli, Locatelli; Berardi, Djuricic, Traoré; Caputo. Squalificati: Obiang Indisponibili: Boga, Chiriches, Defrel, Romagna UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, Troost-Ekong, Samir; Larsen, De Paul, Walace, Fofana, Sema; Lasagna, Nestorovski. Squalificati: nessuno Indisponibili: Jajalo, Mandragora, Prodl, Teodorczyk, Nuytinck Vai alla homepage
La Serie A su Youtube diventa la più seguita al mondo Dopo aver festeggiato i 5 milioni di followers su Instagram, oggi è il canale ufficiale Youtube della Lega Serie A a tagliare il traguardo dei 5 milioni di iscritti! Il profilo in un solo anno è cresciuto di ben 2,3 milioni di utenti, offrendo più di 30 servizi ogni settimana tra Highlights, TopGol, Best Moments, interviste esclusive e immagini d’archivio, per un totale di oltre 1200 video pubblicati in questa stagione. Dati rilevanti anche in termini di ore di visualizzazione (30milioni) e di views complessive (oltre 800milioni). E un
pubblico decisamente giovane e internazionale: il 64% degli iscritti, infatti, è composto da fan tra i 18 e i 34 anni provenienti da tutto il mondo, con il 62% di visualizzazioni registrate dall’estero, in particolare da Indonesia, India, UK, US, Turchia e Brasile, e il 38% dall’Italia. In questa stagione, il video con gli highlights di Milan-Juventus, disputata il 7 luglio, è stato il più visto in assoluto, con oltre 21 milioni di visualizzazioni complessive in Italia e nel mondo. Numeri eccezionali che hanno permesso al canale YouTube della Serie A di diventare il primo canale di calcio e la prima Lega calcistica al mondo per numero di views mensili (fonte: tubularlabs.com). Obiettivo raggiunto con il supporto delle agenzie IMG e Little Dot Studios, partner di Lega Serie A per la strategia di sviluppo del Brand Channel ufficiale di Lega Serie A su
YouTube. Serie A- Juventus di nuovo fermata mentre per la Lazio il primo punto in quattro partite Andiamo a riassumere i risultati della 33esima giornata di campionato che vedono nuovamente la Juve non andare oltre il pari, mentre la squadra di Inzaghi raccoglie il primo punto dopo un periodo buio. Sassuolo-Juventus 3-3
Partita incredibile a Reggio Emilia. Alla fine finisce in parità, ma la Juventus era andata in vantaggio di due reti, con Higuain e Danilo. Poi però il Sassuolo ha iniziato a macinare calcio, e la squadra di De Zerbi ha prima accorciato con Djuricic, e poi ha trovato le reti con Berardi su punizione e il solito Ciccio Caputo. Per la Juventus poi è arrivato il gol di Alex Sandro a salvare Sarri, ma finisce 3-3. Occasione sprecata. Roma-Hellas Verona 2-1 Importante vittoria per la Roma di Fonseca in casa contro l’Hellas Verona di Juric. Decidono le reti di Dzeko e Veretout nel primo tempo, mentre nella ripresa è arrivato il gol di Pessina (di tacco) che ha portato il risultato sul 2-1 finale. Udinese-Lazio 0-0
Continua il momento negativo della Lazio, che pareggia in casa dell’Udinese per 0-0. Partita senza reti, che di fatto mette ancora una volta l’accento sul momento che sta passando la squadra di Inzaghi, che ha fatto un punto in quattro partite. Lecce-Fiorentina 1-3 La Fiorentina vince una partita fondamentale contro il Lecce per la lotta alla salvezza. Una partita mai stata in dubbio. Il gol del vantaggio arriva con Federico Chiesa, trovato molto bene da Cutrone. Pulgar sbaglia un rigore, e poi Ghezzal sorprende tutti e segna un grande gol su punizione. Nel finale di primo tempo arriva anche il gol dello 0-3 di Cutrone. Nel secondo tempo c’è tempo solo per il gol del Lecce, con Shakhov, che fissa il risultato sull’1-3.
Serie a- Gravina spinge sull’acceleratore per favorire il ritorno dei tifosi allo stadio Ribadita ancora una volta la necessità di favorire al più presto, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, la riapertura parziale degli stadi al pubblico. A tal proposito è in fase di finalizzazione un articolato protocollo che sarà inviato nelle prossime ore al Presidente della Figc Gabriele Gravina affinché possa utilizzarlo nelle interlocuzioni con le istituzioni governative competenti. La Lega Serie A, già nelle ultime gare di questa stagione, auspica che venga
consentita a ciascuna Società, secondo le specificità di ogni realtà e impianto, la possibilità di riaprire i propri stadi ad un numero limitato di tifosi”. Con questa nota la Lega di Serie A ha sollevato di nuovo l’argomento pubblico allo stadio, che sta a cuore al presidente Gabriele Gravina. Gravina non si accontenta, dopo aver vinto la battaglia con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora per far ripartire i campionati, adesso vuole far tornare anche il pubblico. Almeno in parte, con le regolamentazioni del caso e con le norme di sicurezza a guidare la marcia verso la normalità. Va detto, però, che tutto lascia pensare che per questa stagione non se ne faccia nulla e che il ritorno sia possibile a settembre, soltanto a determinate condizioni. Il primo passo sarebbe quello di far entrare gli abbonati, ma Gravina si spinge oltre. E’ stata fatta una simulazione di quante persone potranno varcare i cancelli d’ingresso in relazione all’impianto: 34mila persone a
San Siro, 30mila all’Olimpico di Roma, 17mila all’Allianz Stadium, giusto per fare qualche esempio. Credo di poter dire che tutti, ma proprio tutti, stanno facendo un tifo forsennato perché il tifo torni ad animare le nostre domeniche, i nostri sabato e pure gli anticipi e posticipi infrasettimanali. Il calcio senza pubblico manca di quel pathos che trasforma questo sport nel più amato dagli italiani. Da sempre.
Schalke 04- il periodo buio che sta sotterrando la società Trentanove punti. Di cui solo nove conquistati nel girone di ritorno. Dopo un avvio promettente lo Schalke 04 è arrivato dodicesimo in Bundesliga, non vincendo nessuna delle ultime sedici partite. I problemi che la dirigenza dei Knappen deve risolvere ora sono soprattutto fuori dal campo. Conti in “rosso” – Il primo grosso nodo per il club di Gelsenkirchen è il bilancio. Nel 2019 lo Schalke 04 aveva 197 milioni di euro di debiti e gli ultimi mesi non hanno migliorato la situazione. Lo stop forzato per
l’epidemia di Covid-19 e la ripresa a porte chiuse hanno causato ai Knappen, come a tutti gli altri club di Bundesliga, perdite economiche consistenti (solo per le partite a porte chiuse si parla di due milioni di euro a match), che hanno inciso sulle finanze già precarie dei biancoblù. Tanto che era stata addirittura ventilata l’avvio di un “Insolvenzverfahren”, di una procedura di fallimento – come successo al Kaiserslautern – scongiurata temporaneamente anche dal versamento delle quote dei diritti TV. Tetto salariale e aiuti del Land – Per provare a migliorare una situazione che rischia di peggiorare, anche per la mancata qualificazione dello Schalke 04 alle coppe europee, i dirigenti dei Knappen stanno studiando l’introduzione di un tetto salariale. Da questa sessione di mercato la società di Gelsenkirchen non dovrebbe offrire ai nuovi arrivati un ingaggio superiore ai 2,5 milioni di euro a stagione e non
stipulerà rinnovi superiori a tale cifra. In più sul tema stipendi i giocatori già sotto contratto potrebbero rinunciare ancora a parte dei loro salari, come già fatto in questa ultima fetta di stagione. Lo Schalke 04 per risollevarsi avrebbe anche chiesto una mano al governo del suo Land, il Nordrhein-Westfalen. L’ipotesi sul piatto sarebbe, secondo i media locali, l’emissione di una fideiussione, ovvero di una garanzia, da 40 milioni di euro, con cui lo Schalke avrebbe un prestito bancario. Di certo non c’è anche nulla, se non che Armin Laschet, esponente della CDU e presidente del Land, ha garantito che non ci sarà nessuna “legge Schalke”. Peraltro più volte i Knappen hanno ricevuto un aiuto dal governo regionale, l’ultimo nell’estate 2019 a favore dello Schalker Stadion-GmbH. Difficoltà societarie – I conti non sono l’unico problema del club di Gelsenkirchen. Difficili sono stati i rapporti interni alla società. Nel pieno
dell’emergenza Coronavirus Peter Peters, il responsabile finanziario ha annunciato il suo addio al club dopo 27 anni. Un’uscita di scena, seguita a quella del capo della comunicazione Thomas Spiegel, che è arrivata dopo la polemica riguardo ai rimborsi dei biglietti dei tifosi, ma che secondo alcuni media locali sarebbero la conseguenza della situazione economica precaria dei Knappen e soprattutto dei contrasti tra Peters e l’ormai ex presidente Clemens Tönnies. Sì, perché l’uomo che per 19 anni ha presieduto l’Aufsichtsrat, il consiglio di sorveglianza, dello Schalke, si è dimesso il 30 giugno, venendo sostituito da Jens Buchta.
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