La nuova Maglia Del Cagliari fa parlare di sé: svelate le divise per la stagione 2020/2021 - Oggi Notizie

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La nuova Maglia Del Cagliari fa parlare di sé: svelate le divise per la stagione 2020/2021 - Oggi Notizie
La nuova Maglia Del Cagliari
fa parlare di sé: svelate le
divise    per  la   stagione
2020/2021

Il Cagliari ha presentato la prima e la
seconda maglia per la prossima stagione.

  Le divise del 2020/2021 sono targate
Adidas, che debutta così sulle maglie dei
                 sardi.

  E il video di lancio, firmato dallo
sponsor tecnico tedesco, è veramente ben
                 fatto.
La nuova Maglia Del Cagliari fa parlare di sé: svelate le divise per la stagione 2020/2021 - Oggi Notizie
IL COMUNICATO

“La maglia Home 20-21 riprende i colori
iconici del club: il rosso, il blu e il
bianco. Tutte le tinte dei primi 100 anni
di storia del Cagliari racchiusi in un
design   unico    che,   guardando   alla
tradizione, aggiunge elementi innovativi
che rivolgono lo sguardo verso il futuro.

Sul fronte della maglia si mantengono le
due grandi bande verticali rossa e blu,
le maniche per la prima volta nella
storia del club sono bianche, il retro è
completamente rosso con nomi e numeri
bianchi bordati blu. Altra innovazione di
questa stagione il logo sul petto
monocromo dorato, così come le stripes
sulle spalle.

Nel retro, sotto al colletto in girocollo
a coste, in evidenza un elegante corsivo
La nuova Maglia Del Cagliari fa parlare di sé: svelate le divise per la stagione 2020/2021 - Oggi Notizie
Cagliari Calcio. La vestibilità è regular
fit in tessuto morbido e traspirante, con
la tecnologia antiumidità AEROREADY che
caratterizza anche gli altri kit della
stagione 20-21.

La versione Away è bianca, arricchita
nella parte frontale da una fantasia
rossa. Presenta una banda interna
laterale blu con le tre strisce rosse. Il
collo è a V in coste blu e il giromanica
è rosso bordato in blu. Nelle spalle
inserti in mesh tono su tono che danno
maggiore traspirabilità, sul retro nomi e
numeri sono blu con bordo rosso.

Queste maglie rappresentano il primo
capitolo della storia tra adidas e
Cagliari Calcio: i nuovi kit, disponibili
per adulto e bambino, potranno essere
acquistati    in   esclusiva    da   oggi
nell’Official Online Store del Cagliari e
nei Cagliari 1920 Store”.
Messi compra casa a Milano:
l’arrivo all’Inter non è più
un tabù

La clamorosa e umiliante sconfitta per
8-2 contro il Bayern Monaco in Champions
League ha sancito un distacco tra la
pulce e la maglia Blaugrana, con le voci
di un possibile addio al Barcellona che
sono tornate a farsi insistenti, almeno
quanto quelle di una trattativa già
avviata tra l’Inter e l’entourage del
giocatore. Nelle ultime ore la stella
Argentina ha comprato casa a Milano.
Forse questo è l’indizio più importante
che potrebbe far impazzire i tifosi
nerazzurri.

Il padre

Il primo a muoversi in direzione Milano è
stato il padre, Jorge Horacio Messi, che
a fine luglio ha acquistato una casa in
via Joe Colombo, non lontano dalla sede
dell’Inter, prendendo poi anche la
residenza. Ufficialmente lo avrebbe fatto
per ragioni fiscali, soprattutto alla
luce dei passati guai con il fisco
spagnolo: nel 2016, infatti, Leo venne
condannato a 21 mesi di carcere per frode
fiscale (pena poi convertita in una multa
da 455 mila euro), il padre a 15 mesi
(poi diventati 180 mila euro di sanzione)
con l’accusa di aver defraudato 4,1
milioni di euro tra il 2007 e il 2009.
Poi è toccato al figlio, che ha comprato
un appartamento nella lussuosa Torre
Solaria, uno dei grattacieli del nuovo
quartiere di Porta Nuova (l’edificio
residenziale più alto d’Italia), situato
proprio di fronte alla sede dell’Inter,
che si trova al numero 16 di Viale della
Liberazione. Catalogo alla mano, in
quella zona le case vanno da un minimo di
2.826.000 euro fino a 4.500.000 di euro.
Probabile che Messi abbia optato per
questa seconda soluzione, lui che con un
ingaggio da 50 milioni all’anno può
tranquillamente permettersi uno degli
attici del palazzo, 800 metri quadrati di
casa distribuiti su tre livelli, con
vista panoramica su tutta la città. Lo
stesso Lionel Messi è per metà italiano,
dal   momento   che   risulta   iscritto
all’anagrafe di Recanati (i cui impiegati
hanno provveduto in passato a fargli
recapitare     tanto   di    certificato
elettorale),     paese   d’origine    del
trisavolo Angelo Messi.

La casa
L’acquisto della casa alla Torre Solaria
è soltanto l’ultimo indizio che sta
agitando le notti dei tifosi nerazzurri.
Qualche settimana fa Pptv, sito cinese di
streaming controllato da Suning, per
promuovere in Cina la partita Inter-
Napoli ha proiettato sulla facciata del
Duomo di Milano la sagoma di Messi con le
dita al cielo in segno di esultanza e il
logo dell’Inter (immagine poi tolta anche
per le proteste del Barcellona), cosa che
aveva mandato in subbuglio un po’ tutti.

L’operazione resta faraonica, perché
Messi, che ha ancora un anno di contratto
con il Barça e una clausola rescissoria
da 700 milioni, guadagna 50 milioni
all’anno, ma essendo in crisi con la
società e il presidente Bartomeu,
potrebbe prendere la clamorosa decisione
di fare le valigie e lasciare la squadra
dove gioca (e vince) dal 2000, quando
poco più che bambino iniziò nella
prestigiosa cantera blaugrana. Da allora,
giusto per citare i maggiori successi,
oltre 600 gol, 10 campionati, quattro
Champions League e sei Palloni d’Oro,
idolo assoluto e simbolo degli ultimi 15
anni di calcio in coppia con il rivale di
sempre Cristiano Ronaldo.

Il   PSG   si   avvicina    a
Cristiano Ronaldo: trattativa
complicata con un ingaggio da
capogiro,    ma   tutto   può
succedere

Secondo quanto ricostruito dal sito
francese Foot Mercato, il PSG sta
lavorando all’acquisto di Cristiano
Ronaldo dalla Juventus.
Nello specifico Leonardo, il direttore
sportivo del club francese, e Jorge
Mendes,      agente      dell’attaccante
bianconero, hanno già avuto delle
discussioni preliminari nei giorni
scorsi. I due inoltre, sempre per Foot
Mercato, si incontreranno prossimamente a
Lisbona in occasione della Final Eight di
Champions League. Qui discuteranno i
dettagli di una potenziale operazione
molto complicata dal punto finanziario ma
che avrebbe già incontrato il parere
positivo del giocatore. Innanzitutto c’è
lo stipendio folle di Cristiano Ronaldo,
30   milioni   netti   a   stagione   che
andrebbero a gravare un monte salari che
nella stagione 2019/2020 è stato di 337
milioni di euro, compresi i 30 annuali di
Neymar e i 18 di Mbappé. Dai libri
contabili del PSG, però, al termine della
stagione spariranno gli ingaggi di
Edinson Cavani (18 milioni lordi l’anno)
e di Thiago Silva (15 milioni lordi
l’anno) permettendo a Leonardo di avere
maggior libertà di manovra. In seconda
battuta ci sono i costi del cartellino.
La Juventus acquistò Cristiano Ronaldo
nel 2018 per 100 milioni di euro più
altri 12 di commissioni. È quindi
probabile che se mai i bianconeri
dovessero aprire alla possibilità di
cedere il portoghese, possano fissare un
prezzo molto vicino a quanto speso due
estati fa.

Come detto si tratta di una trattativa
complicata, resa ancora più difficile
dalle dichiarazioni rilasciate dal
presidente della Juventus Andrea Agnelli
al termine della sfida con il Lione in
cui ha confermato che Cristiano Ronaldo
sarà un giocatore della Juventus anche
nella stagione 2020/2021. Foot Mercato,
però, sottolinea come fu proprio CR7 a
spingere per la sua cessione ai tempi del
Real Madrid e che l’insoddisfazione
maturata in questi mesi abbia convinto lo
stesso Cristiano Ronaldo a dare mandato
al suo agente di contattare altre
squadre.

“Un grande club come la Juventus deve
sempre pensare come se fosse il migliore
del mondo, lavorare come il migliore del
mondo, così che possiamo definirci uno
dei migliori e più grandi club del mondo
– ha scritto il portoghese su Instagram-.
Possa questa breve pausa di vacanza
permettere a tutti noi di prendere le
migliori decisioni per il futuro e
tornare più forti e impegnati che mai”.

Le motivazioni dietro la
scelta    di   Agnelli  di
designare Pirlo come nuovo
allenatore della Juve

Una scelta sorprendente, forse folle:
Andrea Pirlo è il nuovo allenatore della
Juventus. Ci sono diverse motivazioni
dietro questa scelta, anche se i dubbi
rimangono: affidare la panchina della
squadra più forte in Italia ad un
allenatore che non ha mai nemmeno
esordito è un rischio altissimo.

Non a caso in tanti si chiedono se abbia
senso, se sia una scelta avventata. Senza
dubbio curiosa: l’idea di Agnelli (che ha
scelto personalmente Pirlo) deriva anche
dalle esperienze positive di Zidane al
Real   Madrid    e  Pep   Guardiola    al
Barcellona. Storie che Agnelli spera
possano essere un esempio. Perchè fare
come   loro    sarebbe    un   risultato
straordinario, senza se e e senza ma.
Agnelli ha scelto Pirlo non solo perchè
crede in lui fortemente, ma anche perchè
il Maestro gode del gradimento dello
spogliatoio. Cosa che non era avvenuta
con Sarri, come si è visto anche nel
giorno dell’esonero, quando nessun
giocatore lo ha voluto salutare almeno
pubblicamente. Con Pirlo Agnelli spera di
recuperare anche lo spogliatoio, uno dei
motivi che ha portato alla rottura con
Maurizio Sarri. Se Pirlo ce la dovesse
fare, i successi sono praticamente
scontati. Le idee di gioco, poi, non
mancheranno di certo.

La Roma sotto il potere del
suo nuovo presidente Dan
Friedkin:     svelato    il
comunicato

L’imprenditore statunitense, azionista
dei Boston Celtics, ha ufficialmente
ceduto il club a Dan Friedkin, altro
imprenditore americano, il cui patrimonio
è stato stimato da Forbes attorno ai
quattro miliardi di euro.

Pallotta era entrato a far parte del
consiglio di amministrazione della Roma
nel 2011 diventandone presidente il 27
agosto 2012. La sua era ha segnato
l’uscita di scena definitiva del gruppo
Unicred, che per anni ha detenuto quote
del club giallorosso e ne è stato il
maggior creditore.

Operazione da 591 milioni di euro circa
da chiudere entro il 17 agosto.

Friedkin diventerà il 25.mo presidente
nella storia della Roma e dovrà da subito
dare uno sguardo ai conti, dato che il
club ha chiuso l’ultimo semestre con una
perdita di 87 milioni e che il Fair Play
Finanziario resta un tema scottante.

IL COMUNICATO

“AS Roma SPV, LLC (“AS Roma SPV”),
azionista di maggioranza di AS Roma
S.p.A.   (il   “Club”),   annuncia   la
sottoscrizione di un accordo vincolante
di acquisto di azioni con The Friedkin
Group, Inc. (“Friedkin”) ai sensi del
quale, tra le altre cose, AS Roma SPV
cederà a Friedkin la sua partecipazione
di controllo detenuta nel Club e alcune
attività correlate, compresi i fondi che
ha messo a disposizione del Club per
supportare      la     sua     prevista
capitalizzazione, e Friedkin assumerà
alcune passività relative al Club
(l’”Operazione”).

L’Operazione sarà effettuata attraverso
una cessione a Friedkin dell’intera
partecipazione detenuta da AS Roma SPV
nel Club pari all’86,6% del capitale
sociale    del   Club,    di   cui    una
partecipazione diretta del 3,3% del
capitale sociale del Club e di una
partecipazione    indiretta   dell’83,3%
detenuta da AS Roma SPV attraverso la sua
controllata NEEP Roma Holding S.p.A.
(“NEEP”), per un prezzo di acquisto pari
a Euro 0,1165 per azione. Più in
generale, l’Operazione prevede che
Friedkin acquisisca, oltre al 100% del
capitale azionario di NEEP, anche il 100%
del capitale sociale di ASR Soccer LP
S.r.l. e il 100% del capitale azionario
di ASR Retail TDV S.p.A. L’Operazione è
valutata in circa 591.000.000 di Euro.

L’Operazione dovrebbe concludersi entro
la fine di agosto 2020 ed è soggetta a
condizioni standard per questo genere di
transazioni. In base a determinate
condizioni, AS Roma SPV ha il diritto di
risolvere gli accordi sottoscritti e
trattenere l’importo versato in deposito
a   garanzia    come    commissione     di
risoluzione, nel caso in cui l’Operazione
non si concluda entro il 17 agosto 2020 o
prima di tale data, e tale termine non
sia esteso da AS Roma SPV. Inoltre, fatte
salve determinate condizioni, sia AS Roma
SPV che Friedkin hanno il diritto di
risolvere l’accordo sottoscritto senza
trattenere    alcuna    commissione     di
risoluzione, nel caso in cui l’Operazione
non si concluda entro il 31 agosto 2020.

Il    completamento     dell’Operazione
comporterà l’obbligo per Friedkin di
lanciare un’offerta pubblica obbligatoria
sulle azioni in circolazione del Club
(che rappresentano circa il 13,4% del
capitale sociale del Club) ai sensi delle
leggi e dei regolamenti applicabili.“

Serie A: svelate le probabili
formazioni della 38a giornata
che chiuderà il campionato

Ultima giornata di campionato, ci sono
ancora dei verdetti da emettere. Molti
allenatori cercheranno anche di far
rifiatare chi ha giocato di più in questa
ultima parte. Ecco tutte le probabili
formazioni 38 giornata.

Probabili      formazioni       Brescia
Sampdoria
BRESCIA (4-4-2): Andrenacci; Sabelli, Gastaldello, Mateju,
Semprini; Spalek, Tonali, Dessena, Zmrhal; Torregrossa, Ayé.

Squalificati: Papetti

Indisponibili: Balotelli, Bisoli, Skrabb, A. Donnarumma

SAMPDORIA (4-4-2): Falcone; Depaoli, Yoshida, Colley, Augello;
Linetty, Thorsby, Viera, Jankto; Ramirez, Quagliarella.

Squalificati: Bereszynski

Indisponibili: Ekdal

Probabili formazioni Atalanta Inter
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti;
Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Gomez; D.
Zapata.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Ilicic, Palomino

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni;
Candreva, Barella, Brozovic, Young; Eriksen; Lukaku, Lautaro
Martinez.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Sensi, Vecino
Probabili formazioni Juventus Roma
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Wesley, De Ligt, Rugani, Coccolo;
Muratore, Bentancur, Rabiot; Bernardeschi, Higuain, Cristiano
Ronaldo.

Squalificati: Pjanic

Indisponibili: De Sciglio, Dybala, Khedira, Douglas Costa

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez, Smalling, Kolarov;
Zappacosta, Diawara, Veretout, Spinazzola; Zaniolo,
Mkhitaryan; Dzeko.

Squalificati: Mancini

Indisponibili: Lo. Pellegrini

Probabili formazioni Milan Cagliari
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Gabbia, Kjaer,
Hernandez; Bennacer, Kessié; Saelemaekers, Calhanoglu, Leao;
Ibrahimovic.

Squalificati: Rebic

Indisponibili: Conti, Musacchio, Romagnoli

CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno; Walukievicz, Ceppitelli, Klavan;
Faragò, Nandez, Ionita, Mattiello; Joao Pedro; Simeone,
Gagliano.

Squalificati: Rog

Indisponibili: Oliva, Nainggolan, Lu. Pellegrini, Cigarini
Probabili formazioni Napoli Lazio
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly,
Mario Rui; Fabian Ruiz, Lobotka, Zielinski; Callejon, Mertens,
Insigne

Squalificati: nessuno

Indisponibili: nessuno

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Acerbi;
Lazzari, Milinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto, Jony;
Immobile, Correa.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Leiva, Lulic, Radu, Caicedo

Probabili                 formazioni                   SPAL
Fiorentina
SPAL (3-5-2): Thiam; Cionek, Vicari, Salamon; Strefezza,
Murgia, Missiroli, Dabo, Fares; Petagna, Di Francesco.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Berisha, Castro, Cerri, Floccari, Sala, Reca

FIORENTINA (3-4-4): Terracciano; Milenkovic, Ger. Pezzella,
Caceres; Lirola, Pulgar, Duncan, Dalbert; Chiesa, Vlahovic,
Sottil.

Squalificati: Ghezzal

Indisponibili: Benassi, Dragowski, Castrovilli
Probabili formazioni Bologna Torino
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Denswil, Dijks;
Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Bani, Tomiyasu, Krejci

TORINO (3-4-1-2): Sirigu; Djidji, Nkoulou, Bremer; Singo,
Lukic, Rincon, Ansaldi; Verdi; Zaza, Belotti.

Squalificati: Lyanco, Meitè

Indisponibili: Baselli, De Silvestri, Izzo

Probabili formazioni Genoa Hellas
Verona
GENOA (3-5-2): Perin; Romero, C. Zapata, Masiello; Biraschi,
Lerager, Schone, Jagiello, Criscito; Pandev, Pinamonti.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Radovanovic

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Radunovic; Rrahmani, Gunter, Dimarco;
Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di
Carmine.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Adjapong, Dawidowicz, Kumbulla, Empereur, Verre

Probabili formazioni Lecce Parma
LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Meccariello,
Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Barak; Falco, Mancosu;
Lapadula.

Squalificati: Paz

Indisponibili: Deiola

PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo;
Kulusevski, Kurtic, Barillà; Siligardi, Gervinho, Sprocati.

Squalificati: Kucka

Indisponibili: Brugman,      Cornelius,    Grassi,   Hernani,
Scozzarella, Karamoh

Probabili               formazioni                Sassuolo
Udinese
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Marlon, G. Ferrari,
Rogerio; Magnanelli, Locatelli; Berardi, Djuricic, Traoré;
Caputo.

Squalificati: Obiang

Indisponibili: Boga, Chiriches, Defrel, Romagna

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, Troost-Ekong, Samir; Larsen, De
Paul, Walace, Fofana, Sema; Lasagna, Nestorovski.

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Jajalo, Mandragora, Prodl, Teodorczyk, Nuytinck

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La Serie A su Youtube diventa
la più seguita al mondo

Dopo aver festeggiato i 5 milioni di
followers su Instagram, oggi è il canale
ufficiale Youtube della Lega Serie A a
tagliare il traguardo dei 5 milioni di
iscritti!

Il profilo in un solo anno è cresciuto di
ben 2,3 milioni di utenti, offrendo più
di 30 servizi ogni settimana tra
Highlights,    TopGol,    Best   Moments,
interviste     esclusive    e    immagini
d’archivio, per un totale di oltre 1200
video pubblicati in questa stagione.

Dati rilevanti anche in termini di ore di
visualizzazione (30milioni) e di views
complessive (oltre 800milioni). E un
pubblico     decisamente     giovane    e
internazionale: il 64% degli iscritti,
infatti, è composto da fan tra i 18 e i
34 anni provenienti da tutto il mondo,
con il 62% di visualizzazioni registrate
dall’estero, in particolare da Indonesia,
India, UK, US, Turchia e Brasile, e il
38% dall’Italia.

In questa stagione, il video con gli
highlights di Milan-Juventus, disputata
il 7 luglio, è stato il più visto in
assoluto, con oltre 21 milioni di
visualizzazioni complessive in Italia e
nel mondo.

Numeri eccezionali che hanno permesso al
canale   YouTube   della   Serie   A   di
diventare il primo canale di calcio e la
prima Lega calcistica al mondo per numero
di      views      mensili       (fonte:
tubularlabs.com). Obiettivo raggiunto con
il supporto delle agenzie IMG e Little
Dot Studios, partner di Lega Serie A per
la strategia di sviluppo del Brand
Channel ufficiale di Lega Serie A su
YouTube.

Serie A- Juventus di nuovo
fermata mentre per la Lazio
il primo punto in quattro
partite

Andiamo a riassumere i risultati
della    33esima    giornata     di
campionato che vedono nuovamente la
Juve non andare oltre il pari,
mentre la squadra di Inzaghi
raccoglie il primo punto dopo un
periodo buio.

Sassuolo-Juventus 3-3
Partita incredibile a Reggio Emilia. Alla
fine finisce in parità, ma la Juventus
era andata in vantaggio di due reti, con
Higuain e Danilo. Poi però il Sassuolo ha
iniziato a macinare calcio, e la squadra
di De Zerbi ha prima accorciato con
Djuricic, e poi ha trovato le reti con
Berardi su punizione e il solito Ciccio
Caputo. Per la Juventus poi è arrivato il
gol di Alex Sandro a salvare Sarri, ma
finisce 3-3. Occasione sprecata.

Roma-Hellas Verona 2-1

Importante vittoria per la Roma di
Fonseca in casa contro l’Hellas Verona di
Juric. Decidono le reti di Dzeko e
Veretout nel primo tempo, mentre nella
ripresa è arrivato il gol di Pessina (di
tacco) che ha portato il risultato sul
2-1 finale.

Udinese-Lazio 0-0
Continua il momento negativo della Lazio,
che pareggia in casa dell’Udinese per
0-0. Partita senza reti, che di fatto
mette ancora una volta l’accento sul
momento che sta passando la squadra di
Inzaghi, che ha fatto un punto in quattro
partite.

Lecce-Fiorentina 1-3

La   Fiorentina    vince    una  partita
fondamentale contro il Lecce per la lotta
alla salvezza. Una partita mai stata in
dubbio. Il gol del vantaggio arriva con
Federico Chiesa, trovato molto bene da
Cutrone. Pulgar sbaglia un rigore, e poi
Ghezzal sorprende tutti e segna un grande
gol su punizione. Nel finale di primo
tempo arriva anche il gol dello 0-3 di
Cutrone. Nel secondo tempo c’è tempo solo
per il gol del Lecce, con Shakhov, che
fissa il risultato sull’1-3.
Serie  a-   Gravina  spinge
sull’acceleratore       per
favorire   il  ritorno  dei
tifosi allo stadio

Ribadita ancora una volta la necessità di
favorire al più presto, nel pieno
rispetto delle condizioni di sicurezza,
la riapertura parziale degli stadi al
pubblico. A tal proposito è in fase di
finalizzazione un articolato protocollo
che sarà inviato nelle prossime ore al
Presidente della Figc Gabriele Gravina
affinché    possa   utilizzarlo    nelle
interlocuzioni    con   le   istituzioni
governative competenti.

La Lega Serie A, già nelle ultime gare di
questa stagione, auspica che venga
consentita a ciascuna Società, secondo le
specificità di ogni realtà e impianto, la
possibilità di riaprire i propri stadi ad
un numero limitato di tifosi”. Con questa
nota la Lega di Serie A ha sollevato di
nuovo l’argomento pubblico allo stadio,
che sta a cuore al presidente Gabriele
Gravina. Gravina non si accontenta, dopo
aver vinto la battaglia con il Ministro
dello Sport Vincenzo Spadafora per far
ripartire i campionati, adesso vuole far
tornare anche il pubblico. Almeno in
parte, con le regolamentazioni del caso e
con le norme di sicurezza a guidare la
marcia verso la normalità.

Va detto, però, che tutto lascia pensare
che per questa stagione non se ne faccia
nulla e che il ritorno sia possibile a
settembre,    soltanto   a   determinate
condizioni. Il primo passo sarebbe quello
di far entrare gli abbonati, ma Gravina
si spinge oltre. E’ stata fatta una
simulazione di quante persone potranno
varcare   i   cancelli   d’ingresso    in
relazione all’impianto: 34mila persone a
San Siro, 30mila all’Olimpico di Roma,
17mila all’Allianz Stadium, giusto per
fare qualche esempio. Credo di poter dire
che tutti, ma proprio tutti, stanno
facendo un tifo forsennato perché il tifo
torni ad animare le nostre domeniche, i
nostri sabato e pure gli anticipi e
posticipi infrasettimanali. Il calcio
senza pubblico manca di quel pathos che
trasforma questo sport nel più amato
dagli italiani. Da sempre.
Schalke 04- il periodo buio
che   sta  sotterrando   la
società

Trentanove punti. Di cui solo nove
conquistati nel girone di ritorno. Dopo
un avvio promettente lo Schalke 04 è
arrivato dodicesimo in Bundesliga, non
vincendo nessuna delle ultime sedici
partite. I problemi che la dirigenza dei
Knappen   deve   risolvere    ora   sono
soprattutto fuori dal campo.

Conti in “rosso” – Il primo grosso nodo
per il club di Gelsenkirchen è il
bilancio. Nel 2019 lo Schalke 04 aveva
197 milioni di euro di debiti e gli
ultimi mesi non hanno migliorato la
situazione.   Lo   stop   forzato   per
l’epidemia di Covid-19 e la ripresa a
porte chiuse hanno causato ai Knappen,
come   a  tutti   gli   altri   club   di
Bundesliga,      perdite      economiche
consistenti (solo per le partite a porte
chiuse si parla di due milioni di euro a
match), che hanno inciso sulle finanze
già precarie dei biancoblù. Tanto che era
stata addirittura ventilata l’avvio di un
“Insolvenzverfahren”, di una procedura di
fallimento     –   come    successo    al
Kaiserslautern        –      scongiurata
temporaneamente anche dal versamento
delle quote dei diritti TV.

Tetto salariale e aiuti del Land – Per
provare a migliorare una situazione che
rischia di peggiorare, anche per la
mancata qualificazione dello Schalke 04
alle   coppe   europee,    i  dirigenti
dei     Knappen    stanno     studiando
l’introduzione di un tetto salariale. Da
questa sessione di mercato la società di
Gelsenkirchen non dovrebbe offrire ai
nuovi arrivati un ingaggio superiore ai
2,5 milioni di euro a stagione e non
stipulerà rinnovi superiori a tale cifra.
In più sul tema stipendi i giocatori già
sotto contratto potrebbero rinunciare
ancora a parte dei loro salari, come già
fatto in questa ultima fetta di stagione.
Lo Schalke 04 per risollevarsi avrebbe
anche chiesto una mano al governo del suo
Land, il Nordrhein-Westfalen. L’ipotesi
sul piatto sarebbe, secondo i media
locali, l’emissione di una fideiussione,
ovvero di una garanzia, da 40 milioni di
euro, con cui lo Schalke avrebbe un
prestito bancario. Di certo non c’è anche
nulla, se non che Armin Laschet,
esponente della CDU e presidente del
Land, ha garantito che non ci sarà
nessuna “legge Schalke”. Peraltro più
volte i Knappen hanno ricevuto un aiuto
dal    governo    regionale,    l’ultimo
nell’estate 2019 a favore dello Schalker
Stadion-GmbH.

Difficoltà societarie – I conti non sono
l’unico    problema    del    club    di
Gelsenkirchen. Difficili sono stati i
rapporti interni alla società. Nel pieno
dell’emergenza Coronavirus Peter Peters,
il responsabile finanziario ha annunciato
il suo addio al club dopo 27 anni.
Un’uscita di scena, seguita a quella del
capo della comunicazione Thomas Spiegel,
che è arrivata dopo la polemica riguardo
ai rimborsi dei biglietti dei tifosi, ma
che secondo alcuni media locali sarebbero
la conseguenza della situazione economica
precaria dei Knappen e soprattutto dei
contrasti tra Peters e l’ormai ex
presidente Clemens Tönnies. Sì, perché
l’uomo che per 19 anni ha presieduto
l’Aufsichtsrat,     il    consiglio    di
sorveglianza, dello Schalke, si è dimesso
il 30 giugno, venendo sostituito da Jens
Buchta.
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